Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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prima di notte, per un paese remoto di cui nessuno  sa  pronunciare il nome.
questo punto si sveglia, si calma. Ora  sa  che il fidanzato, poi suo marito, è morto da dieci anni. E
lecca mani e facce di quanti lo avvicinano. Il ragazzo  sa  che dovrà soccorrerlo se gli riprendono i dolori allo
: di là ? di là di che ? ". Ma credereste ? Angelica non ne  sa  più di me, e non poté rispondermi né il come, né il perché!
s'alza e va leggera fra i cespugli. Ritornata al muro non  sa  come risalire. Si rivolge ai due uomini e le rispondono che
 Sa  poco il testimone. Il suo sguardo non va, per quanto
fan lieto al novo dì, e che sì spesso il vespero non  sa  bear così... Coll'ultima cadenza l'affetto si destò,
non conta gli anni il mio core l'anima mia dolorosa non  sa  le primavere. Fanciulla perché ti soffermi? perché
vecchio come una quercia, e affranto come un sibarita. E lo  sa  Iddio se la mia perla fina, questa infelice giovinezza mia,
mia, profanò la sua luce adamantina per bieca via! Lo  sa  Iddio se ho vegliato al mio gioiello, se mai vil senso
si nascondeva dietro la massa nera della nuvolaglia non si  sa  se lo faceva di proposito, ma protendendo la sua luce sopra
mi sei lontano il cuor mio non  sa  più perché sia vivo, fanciullo mio giulivo, e mi sento
parlato e m'ha narrato quello che ogni cuore soffre e non  sa  - che a sé non lo confessa. Ed oltre il vetro della chiara
forse e i bambini e la sposa non ti sanno di rosa come  sa  a me di ambrosia l'esser solo sotto un povero tetto; ma non
povero Tonio.. la larva di un conio - più in tasca non ho.  Sa  lei chi era Tonio ? - mio figlio! un bel bruno! Lavoro e
bruno! Lavoro e digiuno - l'han fatto morir. Gli ostieri,  sa  domine ? - son tutti testardi... " Eh vecchio! gli è tardi
sul mio cammino il mendicante che guarda in viso e che non  sa  cercare, e allontanami il giorno in cui, tremante, non
del Lazio! E’ Frine: il guardo, se lo fa parlare, com’ella  sa  per infortunio mio, non l’Areopago può al perdon chinare ma
pur senza speme, aspetta e giorno ed ora e giorno ed ora né  sa  che s'aspetta e inesorabilmente passano l'ore lente. Così è
che il sonno verserai senza risveglio su quest'occhio che  sa  di non vedere, sì che l'oscurità per me sia spenta. Notte
dei monaci estinti; se all'inferno non giacciono avvinti lo  sa  Iddio che stupor li corrà! Dove il cantico, inutile, lento,

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