| In | commissariato, per più di due ore, ha fatto il muto, poi ha |
Il letto vuoto -
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per più di due ore, ha fatto il muto, poi ha parlato | in | russo. Allora hanno chiamato un interprete, che ha tradotto |
Il letto vuoto -
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chiamato un interprete, che ha tradotto frasi senza senso. | In | attesa di accertamenti lo hanno ricoverato fra i pazzi. |
Il letto vuoto -
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di mattina, | in | agosto. davanti alle telecamere. Lascerà per due anni il |
Il letto vuoto -
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stracolma di marmellate e dei tè più diversi. Sosterà | in | molte capitali, incontrerà presidenti e monarchi |
Il letto vuoto -
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incontrerà presidenti e monarchi persuadendoli a firmare | in | un grande album bianco. |
Il letto vuoto -
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domanda a cui rispondo | in | fretta: sono in un vento che annuncia un temporale, |
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domanda a cui rispondo in fretta: sono | in | un vento che annuncia un temporale, ascoltando una radio |
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della scatola del ghiaccio, scomparso a maggio, lo ritrova | in | dicembre nello scomparto in alto del guardaroba, in mezzo |
Il letto vuoto -
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scomparso a maggio, lo ritrova in dicembre nello scomparto | in | alto del guardaroba, in mezzo alle coperte e alle candeline |
Il letto vuoto -
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ritrova in dicembre nello scomparto in alto del guardaroba, | in | mezzo alle coperte e alle candeline per l'albero di Natale. |
Il letto vuoto -
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e alle candeline per l'albero di Natale. Non trova più | in | cucina il detersivo appena comprato. Lo ricompra due volte |
Il letto vuoto -
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del tuo petto ardente piovean collane di perle d'Oriente, e | in | una nebbia di candido velo passavi come una figura in |
Penombre -
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e in una nebbia di candido velo passavi come una figura | in | cielo, presago cuor! sulle mie guancie smorte sentir mi |
Penombre -
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un amico mi venne a narrare: - La giovinetta si è gettata | in | mare! - O giovinetta, la tua salma bianca non cerchi il |
Penombre -
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cerchi il pescator di Villafranca, né il canuto ministro | in | ginocchioni insulti a Dio con flebili orazioni per te che |
Penombre -
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Oh già l'anima tua fatta è splendore, e mentre chiede, | in | crocchio di sorelle, le prime nuove alle vicine stelle, |
Penombre -
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levigato dall'onda cristallina il tuo scheletro lento | in | mar declina: per diventare in qualche algoso vallo una |
Penombre -
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il tuo scheletro lento in mar declina: per diventare | in | qualche algoso vallo una nicchia di perle e di corallo. |
Penombre -
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| in | ritardo." |
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| In | casi come questo sorridendo, un pochino vergognandomi,di |
Ritorno a Planaval -
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cosa; così nell'attimo stesso tutti e due precipitando | in | una vicenda di puri attimi, una nuova commedia d'amore. .. |
Ritorno a Planaval -
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sera, ero | in | ritardo, con un asciugamano, inavvertitamente, ho urtato |
Ritorno a Planaval -
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che è caduta. I pezzi sono stati raccolti, quasi tutti | in | un primo momento, altri nel corso del tempo, a mano a mano |
Ritorno a Planaval -
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a mano diminuendo le proporzioni dei reperti. Dopo un mese | in | un anfratto del pavimento è comparso un vetrino |
Ritorno a Planaval -
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| in | disparte, sommesso |
UNA PARTITA A SCACCHI - Leggenda drammatica in un atto -
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| In | memoria di mio zio Giuseppe Zani ; nato a Cesena il 15 |
Finestre di via Paradiso -
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di leva, morto nel campo di concentramento di Gross Fullen, | in | Bassa Sassonia, il 14 settembre 1944. |
Finestre di via Paradiso -
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sole che nel nuovo parco cittadino si appoggia | in | silenzio sulle schiene dei cam e delle madri, e si rifrange |
Ritorno a Planaval -
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addormentati, sulle capigliatura rare dei pensionati | in | vena di pensieri miti, |
Ritorno a Planaval -
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Che rotto e muggente a tratti canta epopea E sereno riposa | in | larghi specchi d'azzurro: Vita e sogno che in fondo alla |
La Verna -
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sereno riposa in larghi specchi d'azzurro: Vita e sogno che | in | fondo alla mistica valle Agitate l'anima dei secoli |
La Verna -
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Sopra l'ombra del bosco che la annega Sale | in | lontano appello Insaziabilmente Batte al mio cuor che trema |
La Verna -
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entrambi del Sud. Vengono sorpresi mentre si baciano, | in | camerata. Uno viene immediatamente trasferito. L' altro |
Il letto vuoto -
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L' altro rifluta di muoversi dalla branda e finisce | in | prigione. A quet'ultimo i compagni portano sigarette e |
Il letto vuoto -
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famiglia di lei: il padre | in | guerra con i figli, li scaccia, gli rinfaccia il pane. La |
Il letto vuoto -
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li scaccia, gli rinfaccia il pane. La famiglia divisa | in | due schiere: una, capeggiata dalla madre, con un piede |
Il letto vuoto -
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| in | un ristorante vicino al mare, si lamenta del suo recente |
Il letto vuoto -
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vicino al mare, si lamenta del suo recente viaggio | in | Turchia. Giura di non tomarci mai più. Dovunque ha trovato |
Il letto vuoto -
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del vaso sulle foglie. Chiudendo gli occhi sembra di essere | in | montagna perché il nimore delle raffiche sugli alberi vicini |
Ritorno a Planaval -
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e tutti i movimenti del vento sono sotto controllo. Sto | in | bilico tra paura e sicurezza. Sto nella situazione in cui |
Ritorno a Planaval -
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Sto in bilico tra paura e sicurezza. Sto nella situazione | in | cui si sogna. Allora scrivo e ogni tanto mi awenturo in |
Ritorno a Planaval -
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in cui si sogna. Allora scrivo e ogni tanto mi awenturo | in | terrazza e sollevo l'oleandro e il gelsomino. Mi ostino a |
Ritorno a Planaval -
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e il gelsomino. Mi ostino a non proteggerli, a rimetterli | in | piedi. Mi hanno detto che il vento rinforza le piante. lo |
Ritorno a Planaval -
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detto che il vento rinforza le piante. lo come un padre | in | lotta con se stesso mi apposto dietro il vetro, noto il |
Ritorno a Planaval -
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io starei qualche secondo | in | silenzio, pensando ai sassi. |
Ritorno a Planaval -
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che il prossimo anno andrà per le vacanze | in | Marocco, dove potrà starsene con lo stesso ragazzo per |
Il letto vuoto -
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con lo stesso ragazzo per intere giomate. Oppure andrà | in | Sicilia, a Catania, dove fece il marinaio e conobbe decine |
Il letto vuoto -
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prenotare i loculi. Una bella parete di mattoni a vista, e | in | un silenzio, in un verde, sembra un giardino pubblico |
Finestre di via Paradiso -
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Una bella parete di mattoni a vista, e in un silenzio, | in | un verde, sembra un giardino pubblico insiste mia madre |
Finestre di via Paradiso -
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come volesse persuadermi di qualcosa che fatica a entrarmi | in | testa, mentre quello che mi ostino a non voler considerare |
Finestre di via Paradiso -
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così ad accaparrarsi i posti migliori naturalmente, | in | basso, dove non c'è neppure bisogno della scala. |
Finestre di via Paradiso -
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legno, un po' più chiaro. Nella sola camera rimasta | in | questo piano, che è la vostra, continua dal corridoio il |
Ritorno a Planaval -
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della nostra casa nella parte notte, ed è per questo che | in | salotto o in cucina non riusciamo a stare, mentre con tutti |
Ritorno a Planaval -
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casa nella parte notte, ed è per questo che in salotto o | in | cucina non riusciamo a stare, mentre con tutti i mezzi |
Ritorno a Planaval -
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il passo ciascuno tutti i giomi pro- lunga il suo soggiomo | in | corridoio, da cui ritorna sempre con un”aria più serena e |
Ritorno a Planaval -
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pel cielo, e tutto | in | quello assorto, spirto in esilio sulla nostra mota - spirto |
Trasparenze -
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pel cielo, e tutto in quello assorto, spirto | in | esilio sulla nostra mota - spirto creato per fulgere - e |
Trasparenze -
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focolar con cui spesso, nel verno, si viveva del prossimo | in | disparte, rimescolando fra di noi l'eterno tema dell'arte. |
Trasparenze -
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il dì, quando s'andava passeggiando e sognando | in | compagnia!... E in tutto e in tutti il tuo pensier trovava |
Trasparenze -
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quando s'andava passeggiando e sognando in compagnia!... E | in | tutto e in tutti il tuo pensier trovava la poesia. |
Trasparenze -
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passeggiando e sognando in compagnia!... E in tutto e | in | tutti il tuo pensier trovava la poesia. Riameresti la vita, |
Trasparenze -
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oggi e mi abitano, come padroni delle notti. Sono | in | Scozia e cammino lungo il fiurne Black Water Acqua Nera, |
Il letto vuoto -
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Acqua Nera, uno di quei rivoli da niente che poi esplodono | in | un fiordo interminabile, ali di farfalla capaci di |
Il letto vuoto -
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sparviero sono leggero ; come l'augel che bee l'aure remote | in | cui le note vibran forse degli angioli d'Iddio! Sul cranio |
Penombre -
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un giovinetto, tu fai l'effetto di un bell'inno pensato | in | paradiso; e il tuo sorriso è l'aura pura, fulgida, felice |
Penombre -
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tu che nasci | in | maschera, e mascherato muori, osi insultar, se incognito è |
TAVOLOZZA -
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assai, t'acqueta, la sua maschera non lascerà giammai. E tu | in | ginocchio pregalo che ci lasci la nostra, perché sarebbe |
TAVOLOZZA -
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ci lasci la nostra, perché sarebbe orribile l'anima messa | in | mostra! |
TAVOLOZZA -
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si decidono soccorsi per pesci di lago e di fiume. Dice che | in | Calabria ha visto trote enormi in una vasca di cento metri |
Il letto vuoto -
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lago e di fiume. Dice che in Calabria ha visto trote enormi | in | una vasca di cento metri per lato. Gli occorre una vasca |
Il letto vuoto -
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volto, | in | silenzio, e torniamo indietro, senza più il piglio di chi |
Il letto vuoto -
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e strappi nella pelle del silenzio) mi sono penetrate fino | in | fondo: e adesso sono io, solo io, il pozzo d 'Acqua Nera, l |
Il letto vuoto -
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sperdimento. Dopo, se sei capace, passala tu la notte | in | questo stato. |
Il letto vuoto -
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Sulla porta dell'ospizio, dove usciste | in | lenta schiera, che vi dice, o miei vecchietti, questo sol |
TAVOLOZZA -
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vi innamora, o vi strazia col pensiero ch'ella è muta | in | cimitero? Oh il gennaio malinconico rammentate, quando il |
TAVOLOZZA -
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la nebbia e il gelo! Rammentatevi le lagrime che spargeste | in | questo suolo; e gli stenti, e glí sconforti, e gli amici |
TAVOLOZZA -
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Auretta tiepida, il Signor t'ha benedetta: son pur belli | in | primavera il giardin, la cameretta! E direte: Auretta |
TAVOLOZZA -
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volte, | in | pochi righi, appare l'allegria, passa velata la morte. Una |
Il letto vuoto -
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righi, appare l'allegria, passa velata la morte. Una folla, | in | cammino verso il giorno o la notte, verso il ricordo o la |
Il letto vuoto -
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voglio farmi un piccolo convento, lontano, solitario, | in | riva al mare; colà, pieno di sole, in mezzo al vento, starò |
Penombre -
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lontano, solitario, in riva al mare; colà, pieno di sole, | in | mezzo al vento, starò lieto e tranquillo ad invecchiar. |
Penombre -
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l'Angelus nel cuor. Porrò l'Invidia accanto al cimitero, e | in | refettorio la Gola porrò; schiavo del corpo e schiavo del |
Penombre -
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convento, ma per poco, la scarna, vi vivrà; le innalzeranno | in | chiesa un monumento, ove il Priore a ridere verrà. Immemore |
Penombre -
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Priore a ridere verrà. Immemore così del calendario, starò | in | riva del mare, in mezzo ai fior, nel convento lontano e |
Penombre -
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Immemore così del calendario, starò in riva del mare, | in | mezzo ai fior, nel convento lontano e solitario. E sulla |
Penombre -
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: oh miei curati nelle vigne erranti col tondo viso | in | foco e il parlar roco - delle dee baccanti! Oh le donne,oh |
Penombre -
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odi il mestiere - d'imitar Manzoni. E vi son certe strade | in | Valtellina cui far l'amore, meglio che al muso e alla carta |
Penombre -
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o miei messeri? là vivi i fiori stanno che qui vi danno - | in | polvere i droghieri. Oh tre ne voglio de' miei vecchi amici |
Penombre -
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secondo l'ore, che non parlan di moda e di cambiale, ma | in | nuovi cieli immersi fischiano i versi - in cattedra e in |
Penombre -
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di cambiale, ma in nuovi cieli immersi fischiano i versi - | in | cattedra e in piviale! Tre di costor che fanno il gaio viso |
Penombre -
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ma in nuovi cieli immersi fischiano i versi - in cattedra e | in | piviale! Tre di costor che fanno il gaio viso alla |
Penombre -
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fanno il gaio viso alla baldoria, e a cui l'arte congiunge | in | un sorriso Golgota e gloria; tre di costoro per salir sui |
Penombre -
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faggio, all'avvenir che i giovinetti adesca, anch'esso | in | viaggio: quando il ranume udrà queste parole, riderem, se |
Penombre -
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7 luglio, mercoledi, torno | in | un caldo che ossessiona dal lavoro, per pranzare con te. |
Il letto vuoto -
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e vedove, tornano a vivere insieme nella casa | in | cui trascorsero una giovinezza allegra e accordata. |
Il letto vuoto -
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l'ora | in | cui gli augelli accovacciati la testolina ascondon sotto |
Trasparenze -
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sì, ma rispettoso appena. Giù nel fosco lontan di quando | in | quando guizza un baleno debole e perplesso; d'amor regna |
Trasparenze -
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Le rondini più e più stringon le spire dei vispi voli | in | cui beâr le penne, e le assal delle gronde il sovvenire. |
Trasparenze -
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la canzone. Manda sul mio cammino il mendicante che guarda | in | viso e che non sa cercare, e allontanami il giorno in cui, |
Trasparenze -
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in viso e che non sa cercare, e allontanami il giorno | in | cui, tremante, non trovi il soldo da potergli dare. Fa' che |
Trasparenze -
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mano. Ch'io possa sempre adorarti, o Signore, negli astri | in | cielo e nei fiori in giardino; dammi la calma e dammi un |
Trasparenze -
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adorarti, o Signore, negli astri in cielo e nei fiori | in | giardino; dammi la calma e dammi un po' d'amore e permetti |
Trasparenze -
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finestra della stanza | in | cui riceve affaccia su una piazza dove, dall'alba al |
Il letto vuoto -
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che da anni paga la stessa pigione per lo stambugio | in | cui disegna e dipinge. |
Il letto vuoto -
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| in | roulotte con il dobermann di un anno e con un ragazzo |
Il letto vuoto -
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a esequie, un feretro s'avvia, un prete è | in | allegria. O mio canestro di olezzanti fiori, tavolozza di |
Penombre -
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cimitero? Suonano a esequie, un feretro s'avvìa, un prete è | in | allegria. Voi che vivete, o fior, nell'ozio blando, l'aria |
Penombre -
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Voi che vivete, o fior, nell'ozio blando, l'aria che | in | mezzo a voi vien spigolando non vi racconta mai se battan |
Penombre -
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vedete? Suonano a esequie, un feretro s'avvia, un prete è | in | allegria. Stelle, mai non vedeste a notte oscura spirti in |
Penombre -
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in allegria. Stelle, mai non vedeste a notte oscura spirti | in | fiamma esalar la mia pianura ? Gelsomini, se il suol che vi |
Penombre -
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pranzo, su cui la moglie posava dolci e bevande. Laureato | in | Cirenaica, ne faceva fede il diploma in mostra nello |
Il letto vuoto -
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e bevande. Laureato in Cirenaica, ne faceva fede il diploma | in | mostra nello studio, una volta gli sfuggì di quando girava |
Il letto vuoto -
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poi su per la rampa che conduce all' ospedale e giunsi | in | breve dove il malato non si attendeva di vedermi: sulla |
La Bufera ed altro -
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agli zigomi, gli occhi bellissimi, come prima, ma dissolti | in | un alone più profondo. Giungevo senza preavviso, e in |
La Bufera ed altro -
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in un alone più profondo. Giungevo senza preavviso, e | in | giorno indebito: neppure la sua Carlina, « «l' angelo |
La Bufera ed altro -
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« «l' angelo musicante » », poteva essere là. Il mare, | in | basso, era vuoto, e sulla costa apparivano sparse le |
La Bufera ed altro -
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questioni supreme, agli universali, chi era sempre vissuto | in | modo umano, cioè semplice e silenzioso. Exit Fadin. E ora |
La Bufera ed altro -
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E ora dire che non ci sei più è dire solo che sei entrato | in | un ordine diverso, per quanto quello in cui ci muoviamo noi |
La Bufera ed altro -
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che sei entrato in un ordine diverso, per quanto quello | in | cui ci muoviamo noi ritardatari, così pazzesco com' è, |
La Bufera ed altro -
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così pazzesco com' è, sembri alla nostra ragione l' unico | in | cui la divinità può svolgere i propri attributi, |
La Bufera ed altro -
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vivon cercando un po' d'oblio, quanti sono | in | esilio e quanti in fuga! Come si paga d'esser nati il fio, |
Trasparenze -
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cercando un po' d'oblio, quanti sono in esilio e quanti | in | fuga! Come si paga d'esser nati il fio, come ogni dì |
Trasparenze -
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credo più che gioia franca esista, che resti una fé pura | in | questa terra!... Fossi Cassandra eternamente trista! Fossi |
Trasparenze -
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Cassandra eternamente trista! Fossi Diomede eternamente | in | guerra!... Oh! vi potrei strappar, maschere oscene! Vi |
Trasparenze -
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al mondo, che si appagan di miglio e di confetti, e ch'ebbi | in | dono da un artier giocondo. E canti il prete : " Soffri! " |
Trasparenze -
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chiuse se si tiene la faccia contro sole, specialmente | in | un giorno di maggio, quando il colore dell`aria riscaldata, |
Ritorno a Planaval -
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la spiaggia non fuma e il verdastro del mare è meno chiuso | in | sé, e cielo mare e spiaggia comunicano perfettamente un |
Ritorno a Planaval -
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pallida e rosea, come appare, ma di molto più vivace, | in | verità, e sensibile al calore, di cielo mare e spiaggia |
Ritorno a Planaval -
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assumersi la responsabilità.Da un parente, che torna spesso | in | paese, M. viene a sapere un poco della storia del ragazzo. |
Il letto vuoto -
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alti gli esami di maturità. Ha un fratello maggiore nato | in | manicomio. Anche la sorella della madre è stata per anni in |
Il letto vuoto -
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in manicomio. Anche la sorella della madre è stata per anni | in | manicomio. Gli zii materni sono sani. Di notte la nonna |
Il letto vuoto -
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uomini, infin, che mostranti di bello? Che non osan costoro | in | tua presenza? Vieni, vai,... non si levano il cappello. |
Trasparenze -
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della partenza; e ristucco di farci il zolfanello, di tanto | in | tanto perdi la pazienza! Sole, il mondo è un rachitico |
Trasparenze -
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frattanto si riposa sopra un abisso di deserte nubi. | In | casa di Cletto Arrighi il 21 dicembre 1862. |
Trasparenze -
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o ch'ei lo insulti io vo'! L'insulto e la calunnia, sposati | in | un sorriso, non turberan, scontrandola, l'ironia del mio |
Penombre -
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del mio viso; nell'orgia e nella nebbia fui di un mio sogno | in | traccia, né ho mai guardato in faccia i corpi intorno a me. |
Penombre -
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nebbia fui di un mio sogno in traccia, né ho mai guardato | in | faccia i corpi intorno a me. Tu, biondo e malinconico |
Penombre -
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conciliabolo, una bella mattina, e han giurata impossibile, | in | nome del buon senso, la cara arte ch'io penso quella che |
Penombre -
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ritenterem, cantando, forse profeti inutili, ma lieti, | in | santa guerra, gli aromi della terra, gli effluvii di lassù! |
Penombre -
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fino a spegnersi e forse si disfa: una sconosciuta | in | un posto sconosciuto. |
Salva con nome -
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calda tra le gambe. Ha paura. Di nascosto si cuoce un uovo | in | un tegame. Tra la porta e il vento il gas stringe il tuorlo |
Salva con nome -
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un tegame. Tra la porta e il vento il gas stringe il tuorlo | in | un fuoco azzurro-rame. |
Salva con nome -
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gli verrà il prossimo assalto? Gli altri, una moltitudine, | in | tanti lo abitano, a loro volta testimoni, residui di una |
Il letto vuoto -
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Finanche i morti, gli usciti, parlano muti dal punto | in | cui partono le arterie, dove inizia il respiro. |
Il letto vuoto -
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il sol si specchia, e lieto si apparecchia alla discesa | in | mar! Or che son muti i cembali nell'aule dei palazzi, e, in |
TAVOLOZZA -
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in mar! Or che son muti i cembali nell'aule dei palazzi, e, | in | larghe pieghe, immobili riposano gli arazzi, né sui balcon |
TAVOLOZZA -
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lo sporco lastrico seguitemi cantando, il campo è nostro e | in | bando è l'alta società! Tornano a coppie i poveri lattai |
TAVOLOZZA -
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raccolti nelle stalle, l'ardor delle cavalle che trottano | in | città. Dal dazio, ove scroccarono, tremando, la dogana, poi |
TAVOLOZZA -
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di gelsi e viti, e degli armenti aviti, e dei pruneti | in | fior! E intorno a lor, corteggio quasi di antichi amici, |
TAVOLOZZA -
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e dell'alpestre timo lungi dal nostro limo cresciuto | in | libertà. Ma le campane vigili già suonano a distesa, e par |
TAVOLOZZA -
|
all’altra chiesa come comando bellico che va di schiera | in | schiera: - Sù tutti alla preghiera, genti della città! - |
TAVOLOZZA -
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lavoro! ... No, dei chierici il coro non lo raggiunge | in | ciel! Amici! orsù, lasciamoci : tutti al lavor, perdio! Un |
TAVOLOZZA -
|
apostoli negli opifici oscuri non sian di noi più puri | in | faccia al Creator! Ma al suon dell'aspre incudini si sposi |
TAVOLOZZA -
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tavolozza, si sbadiglia? come un feretro sei gaia!... | in | un dente che somiglia a una torre rovinata, ho una danza |
Penombre -
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Queste spiagge solitarie ti rammenti, o giovinetto, quando, | in | mezzo a donne care, in quel dì del primo affetto, le |
Penombre -
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ti rammenti, o giovinetto, quando, in mezzo a donne care, | in | quel dì del primo affetto, le venimmo a visitare? Qui la |
Penombre -
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a un bel fuoco i piccioletti piedi e gli abiti asciugati, | in | attesa dei confetti ci ponemmo a desinare; era il giorno |
Penombre -
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a desinare; era il giorno del compare, un bel giorno | in | verità! Dio! d'argento son le nuvole... Io non l'ho sul mio |
Penombre -
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| in | ospedale, incontra il ragazzo. Questi racconta di essere |
Il letto vuoto -
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venuto a Roma da un tale, conosciuto durante una festa | in | casa di amici, che si era offerto di ospitarlo per qualche |
Il letto vuoto -
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