Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: faccia

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dove cammina! o 'che 'gli è cieco?». M'erutta in  faccia  con fetor di vino un popolano dondolando l'anca. In vasta
e mi piace l'artier che tempra il ferro; la polverosa sua  faccia  ferina, gli occhi di ferro e le braccia di cerro. E' il
e mi piace l'artier che tempra il ferro; la polverosa sua  faccia  ferina, gli occhi di foco e le braccia di cerro. Fossi
ditelo voi, non vi par troppo oscura? ... E quella  faccia  di donna languente è tipo superiore alla natura! Poi c'è
ti sento nel mio sangue mentre il sole m'illumina la  faccia  e dalle labbra mi prorompe il grido: viva la vita! 1°
vede guardando da dentro le palpebre chiuse se si tiene la  faccia  contro sole, specialmente in un giorno di maggio, quando il
superba sua  faccia  serena passar la vidi tra la folla oscena, e vidi gli occhi
e sulle verdi aiuole, irradiar poteva in una festa la pura  faccia  di una donna onesta! Ma, seguendo il suo strascico di seta,
sorridente sotto il sole estivo, la  faccia  luminosa e gli occhi chiari nel doppio raggio del sole e
facevi schermo al freddo e alla vicina fredda morte; e in  faccia  era svanito ogni colore, ogni scintilla spenta, e nelle
sol dolore, poiché in te la passione era svanita, ma sulla  faccia  il pallido terrore t'era dipinto e t'era chiuso il core.
poco l'uomo viene a restituire la pollastra bianca e ha la  faccia  livida. Passano giorni. Un mattino Anna ode un pianto
i giorni né chieder altro più dal dio nemico, se non che  faccia  mia morte finita.
sfogliare il piccolo calendario ch'è sul banco: banchine in  faccia  al mare, bitte, funi, la schiuma crespa delle onde a
suon di un vaso rotto. Si fermò ... prese a guatarmi colla  faccia  arcigna e dura: guardò poi la mia pittura e partì senza
fui di un mio sogno in traccia, né ho mai guardato in  faccia  i corpi intorno a me. Tu, biondo e malinconico compagno di
Presto, rotonda - e rubiconda nella bonaccia, la bella  faccia  risplenderà. Corna a ponente, luna crescente! Betulla e
passi. E gli immensi sognai lussi di pelle in cui la  faccia  scioccamente prava ch'hanno gli amici delle donne belle si
della tua persona come il vento la trae della passione e la  faccia  raccolta che la fiamma nel tempo stesso vela e manifesta.
e verrà spesso nella stanza mia perché le aggiusti sulla  faccia  il vel. Poi la Lussuria: le darò un altare tutto per lei,
rotare; seguita pure, o docile pianeta; quando nell'aria a  faccia  a faccia sono i secoli di noia e l'ora lieta, volando si
seguita pure, o docile pianeta; quando nell'aria a faccia a  faccia  sono i secoli di noia e l'ora lieta, volando si ricambiano
: " Amore" pensa a quel mostro!... dimmi, non avea sulla  faccia  il pallore, lo scherno, l'inganno e la minaccia? * Era un
matrona, che appoggi alla sponda ; dell'ampia poltrona la  faccia  rotonda, per certo fiorivano i pranzi al tuo tetto; oh
nel diverso bagliore si trasmuta, così la terra la livida  faccia  in nuova congiunzion sembra mutare, mentre presso e
apostoli negli opifici oscuri non sian di noi più puri in  faccia  al Creator! Ma al suon dell'aspre incudini si sposi il suon
prepara l'intelletto al lavor meglio, assai meglio che non  faccia  l'amor vivo dell'Eve, dalle braccia di cui spesso mi
che alla fantasia schiudono tanta via, metà coi dolci della  faccia  incanti, e metà colle vesti auree, striscianti, e il volar
natura i santi i benedetti incanti : la montagna lucente in  faccia  a noi, i salici curvati ai lavatoi, il lago specchio delle
dell'arte primogenite vive di un soffio appena, ma colla  faccia  piena d'inenarrabil fè. Erano i buoni e memori testimoni
dal sonno sorgeva la immensa città. Le mani affilate, la  faccia  barbuta del povero vecchio biancheggiano al sol... Ma il
ti dirà che l'ebete mondo gli appar giulivo, che ha sulla  faccia  immobile un punto ammirativo: che i nostri mar son lucidi,
senza timore ben più forte saprò navigare, se non copri la  faccia  al dolore giungeremo al nostro mare. Senia, il porto è la
in un punto si raccolga in porto, di sé stessa in un punto  faccia  fiamma. Pirano, agosto 1910 Ognuno vede quanto l'altro
gomiti perforanti terribili nella gran luce. Davanti alla  faccia  barbuta di un frate che sporgeva dal vano di una porta
che lo rievocava. Sconvolto, le lagrime agli occhi io in  faccia  alla tenda bianca di trina seguivo seguivo ancora delle
città, mentre una candela schiariva il terreno nudo. In  faccia  a me una matrona selvaggia mi fissava senza batter ciglio.

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