ciarliera, Angelica, fante | di | casa mia, mi narrava di un Tizio morto di apoplessia, e |
TAVOLOZZA -
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ciarliera, Angelica, fante di casa mia, mi narrava | di | un Tizio morto di apoplessia, e raccontar credevasi un'alta |
TAVOLOZZA -
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Angelica, fante di casa mia, mi narrava di un Tizio morto | di | apoplessia, e raccontar credevasi un'alta verità, dicendo: |
TAVOLOZZA -
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un'alta verità, dicendo: " Quel buon diavolo andò al mondo | di | là!". - Al mondo ? - io chiesi - spiègati : di là ? di là |
TAVOLOZZA -
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al mondo di là!". - Al mondo ? - io chiesi - spiègati : | di | là ? di là di che ? ". Ma credereste ? Angelica non ne sa |
TAVOLOZZA -
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di là!". - Al mondo ? - io chiesi - spiègati : di là ? | di | là di che ? ". Ma credereste ? Angelica non ne sa più di |
TAVOLOZZA -
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là!". - Al mondo ? - io chiesi - spiègati : di là ? di là | di | che ? ". Ma credereste ? Angelica non ne sa più di me, e |
TAVOLOZZA -
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? di là di che ? ". Ma credereste ? Angelica non ne sa più | di | me, e non poté rispondermi né il come, né il perché! |
TAVOLOZZA -
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piccoli giardini addormentati in un sonno | di | pace e di dolcezze, o piccoli custodi rassegnati di |
Poesie - La morte di Tantalo -
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piccoli giardini addormentati in un sonno di pace e | di | dolcezze, o piccoli custodi rassegnati di sussurri, di baci |
Poesie - La morte di Tantalo -
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sonno di pace e di dolcezze, o piccoli custodi rassegnati | di | sussurri, di baci e di carezze; o ritrovi di sogni |
Poesie - La morte di Tantalo -
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e di dolcezze, o piccoli custodi rassegnati di sussurri, | di | baci e di carezze; o ritrovi di sogni immacolati, di |
Poesie - La morte di Tantalo -
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o piccoli custodi rassegnati di sussurri, di baci e | di | carezze; o ritrovi di sogni immacolati, di desideri puri e |
Poesie - La morte di Tantalo -
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rassegnati di sussurri, di baci e di carezze; o ritrovi | di | sogni immacolati, di desideri puri e di tristezze infinite, |
Poesie - La morte di Tantalo -
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di baci e di carezze; o ritrovi di sogni immacolati, | di | desideri puri e di tristezze infinite, o giardini ove gli |
Poesie - La morte di Tantalo -
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carezze; o ritrovi di sogni immacolati, di desideri puri e | di | tristezze infinite, o giardini ove gli alati cantori sanno |
Poesie - La morte di Tantalo -
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tristezze infinite, o giardini ove gli alati cantori sanno | di | notturne ebbrezze, o quanto v'amo! I sogni che rinserra il |
Poesie - La morte di Tantalo -
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le vostre aiuole. Io v'amo, io v'amo, o fecondati al sole | di | primavera in languidi mattini, o giardini, sorrisi de la |
Poesie - La morte di Tantalo -
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donna telefona a M. dal suo paese d'origine. Dice | di | essere stata sua compagna di banco alle elementari. Gli |
Il letto vuoto -
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dal suo paese d'origine. Dice di essere stata sua compagna | di | banco alle elementari. Gli chiede, prima con timidezza, poi |
Il letto vuoto -
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Gli chiede, prima con timidezza, poi con insistenza, | di | interessarsi di un suo fratello di vent'anni finito nel |
Il letto vuoto -
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prima con timidezza, poi con insistenza, di interessarsi | di | un suo fratello di vent'anni finito nel reparto |
Il letto vuoto -
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poi con insistenza, di interessarsi di un suo fratello | di | vent'anni finito nel reparto psichiatrico del Policlinico. |
Il letto vuoto -
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memoria | di | mio zio Giuseppe Zani ; nato a Cesena il 15 marzo 1923, |
Finestre di via Paradiso -
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zio Giuseppe Zani ; nato a Cesena il 15 marzo 1923, soldato | di | leva, morto nel campo di concentramento di Gross Fullen, in |
Finestre di via Paradiso -
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a Cesena il 15 marzo 1923, soldato di leva, morto nel campo | di | concentramento di Gross Fullen, in Bassa Sassonia, il 14 |
Finestre di via Paradiso -
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1923, soldato di leva, morto nel campo di concentramento | di | Gross Fullen, in Bassa Sassonia, il 14 settembre 1944. |
Finestre di via Paradiso -
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eleganti della vaga festa, c'è alla porta una folla | di | signori di vario sesso, di diversa vesta, amici che vi |
TAVOLOZZA -
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della vaga festa, c'è alla porta una folla di signori | di | vario sesso, di diversa vesta, amici che vi aspettano di |
TAVOLOZZA -
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festa, c'è alla porta una folla di signori di vario sesso, | di | diversa vesta, amici che vi aspettano di fuori. Son tanti i |
TAVOLOZZA -
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di vario sesso, di diversa vesta, amici che vi aspettano | di | fuori. Son tanti i tipi, son tanti i colori, che di farli |
TAVOLOZZA -
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di fuori. Son tanti i tipi, son tanti i colori, che | di | farli inoltrar mi venne in testa; ma una donna fra lor, |
TAVOLOZZA -
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inoltrar mi venne in testa; ma una donna fra lor, cinta | di | fiori, mi dissuase, e la ragione è questa: mi disse il nome |
TAVOLOZZA -
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brigata, che per danzar dimenticaste a casa; e è la virtù | di | gigli incoronata, quella che entrar non volle, persuasa di |
TAVOLOZZA -
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di gigli incoronata, quella che entrar non volle, persuasa | di | trovar pochi amici in mezzo a voi. |
TAVOLOZZA -
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fondo sono stato fortunato, perché Antonio Delfini prima | di | leggerlo l'ho vissuto e il suo spazio è stato anche lo |
Il letto vuoto -
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mio nonno Mario Sighinolfi , nato come me un ventitré | di | marzo, era appassionato di bocce, ma - per eccesso di |
Il letto vuoto -
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, nato come me un ventitré di marzo, era appassionato | di | bocce, ma - per eccesso di pudore - si limitava a guardare |
Il letto vuoto -
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di marzo, era appassionato di bocce, ma - per eccesso | di | pudore - si limitava a guardare le sfide degli altri, tutti |
Il letto vuoto -
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nel gelo dell'inverno - stava per sbocciare un esperto, non | di | bocce ma di trotto. Come Delfini stesso ha ricordato, “lo |
Il letto vuoto -
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- stava per sbocciare un esperto, non di bocce ma | di | trotto. Come Delfini stesso ha ricordato, “lo spazio della |
Il letto vuoto -
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che prendeva tutto un lato della piazza.” Con la sua storia | di | voci, allora come oggi: “quelle appresso e quelle distanti, |
Il letto vuoto -
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allora come oggi: “quelle appresso e quelle distanti, voci | di | donne, di bambini, di mercanti, di soldati, di cavalli, di |
Il letto vuoto -
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oggi: “quelle appresso e quelle distanti, voci di donne, | di | bambini, di mercanti, di soldati, di cavalli, di somari, di |
Il letto vuoto -
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appresso e quelle distanti, voci di donne, di bambini, | di | mercanti, di soldati, di cavalli, di somari, di cani, di |
Il letto vuoto -
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e quelle distanti, voci di donne, di bambini, di mercanti, | di | soldati, di cavalli, di somari, di cani, di uccelli, le |
Il letto vuoto -
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voci di donne, di bambini, di mercanti, di soldati, | di | cavalli, di somari, di cani, di uccelli, le voci dei |
Il letto vuoto -
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di donne, di bambini, di mercanti, di soldati, di cavalli, | di | somari, di cani, di uccelli, le voci dei giuochi delle |
Il letto vuoto -
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di bambini, di mercanti, di soldati, di cavalli, di somari, | di | cani, di uccelli, le voci dei giuochi delle bocce e la voce |
Il letto vuoto -
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di mercanti, di soldati, di cavalli, di somari, di cani, | di | uccelli, le voci dei giuochi delle bocce e la voce del |
Il letto vuoto -
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Bologna, il treno lo prendo solo verso Roma e molto, molto | di | malavoglia. Non era cosi da bambino, quando mi facevo |
Il letto vuoto -
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bambino, quando mi facevo accompagnare alla Stazione grande | di | Modena a veder sibilare i settebelli, trattenendo un minuto |
Il letto vuoto -
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trattenendo un minuto il respiro annientato dall'impeto | di | quel vento improvviso, e la voglia di tuffarmici dentro. |
Il letto vuoto -
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dall'impeto di quel vento improvviso, e la voglia | di | tuffarmici dentro. Per di più, ho sempre abitato dirimpetto |
Il letto vuoto -
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vento improvviso, e la voglia di tuffarmici dentro. Per | di | più, ho sempre abitato dirimpetto a uno scalo minore, la |
Il letto vuoto -
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ai trenini per Sassuolo. E lì dentro giocavo, certi giorni | di | primavera dei primi Sessanta, tra vagoni abbandonati, |
Il letto vuoto -
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dalle quali spuntavano sterpi, fili d'erba e sassi odorosi | di | catrame o di ferro. Mi accompagnava la sensazione di stare |
Il letto vuoto -
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spuntavano sterpi, fili d'erba e sassi odorosi di catrame o | di | ferro. Mi accompagnava la sensazione di stare in bilico |
Il letto vuoto -
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di catrame o di ferro. Mi accompagnava la sensazione | di | stare in bilico sulla prateria, nel buco di questa pianura |
Il letto vuoto -
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la sensazione di stare in bilico sulla prateria, nel buco | di | questa pianura che penso da sempre inflnita. Di lì a non |
Il letto vuoto -
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nel buco di questa pianura che penso da sempre inflnita. | Di | lì a non molto, verso i dieci anni, ho sentito parlare la |
Il letto vuoto -
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verso i dieci anni, ho sentito parlare la prima volta | di | Fossoli. E ha cominciato in me a scavare, molto prima delle |
Il letto vuoto -
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molto prima delle mode e dei bilanci secolari, il tarlo | di | Auschwitz: prima di tutto il resto, un'esperienza |
Il letto vuoto -
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mode e dei bilanci secolari, il tarlo di Auschwitz: prima | di | tutto il resto, un'esperienza ferroviaria priva di ritorno, |
Il letto vuoto -
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prima di tutto il resto, un'esperienza ferroviaria priva | di | ritorno, della quale era stato senz 'altro colpevole - in |
Il letto vuoto -
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la linea dell orizzonte, dal cortile o dalla strada | di | casa verso nord. |
Il letto vuoto -
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la luce, devo andare in bagno ho bisogno | di | freddo, di acqua di rinascita: e mi ritrovo nel mio letto |
Il letto vuoto -
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la luce, devo andare in bagno ho bisogno di freddo, | di | acqua di rinascita: e mi ritrovo nel mio letto ancora |
Il letto vuoto -
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luce, devo andare in bagno ho bisogno di freddo, di acqua | di | rinascita: e mi ritrovo nel mio letto ancora fatto,intatto, |
Il letto vuoto -
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fatto,intatto, la sovraccoperta verde con tutto ll suo pelo | di | gatto:e soprattutto senza l'impronta del mio corpo. |
Il letto vuoto -
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RIGHETTI Sole, non io ti accuserò | di | assenza; gli uomini, infin, che mostranti di bello? Che non |
Trasparenze -
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io ti accuserò di assenza; gli uomini, infin, che mostranti | di | bello? Che non osan costoro in tua presenza? Vieni, vai,... |
Trasparenze -
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Splendi agognando al dì della partenza; e ristucco | di | farci il zolfanello, di tanto in tanto perdi la pazienza! |
Trasparenze -
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al dì della partenza; e ristucco di farci il zolfanello, | di | tanto in tanto perdi la pazienza! Sole, il mondo è un |
Trasparenze -
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perdi la pazienza! Sole, il mondo è un rachitico fratello, | di | cui ti stanca la elegante posa; e tu cali il telone, |
Trasparenze -
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e il tuo sguardo frattanto si riposa sopra un abisso | di | deserte nubi. In casa di Cletto Arrighi il 21 dicembre |
Trasparenze -
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si riposa sopra un abisso di deserte nubi. In casa | di | Cletto Arrighi il 21 dicembre 1862. |
Trasparenze -
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testimone. Il suo sguardo non va, per quanto s'interni, al | di | là di quel che gli si manifesta. Chino sul proprio corpo ne |
Il letto vuoto -
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Il suo sguardo non va, per quanto s'interni, al di là | di | quel che gli si manifesta. Chino sul proprio corpo ne ha |
Il letto vuoto -
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ne ha percepito gli umori e i mancamenti. Se ha smesso | di | pretendere risposte, ancora azzarda domande. Che ne è delle |
Il letto vuoto -
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verdi e dei gialli della stagione trascorsa, sterminatrice | di | foglie, spogliatrice di rami? |
Il letto vuoto -
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stagione trascorsa, sterminatrice di foglie, spogliatrice | di | rami? |
Il letto vuoto -
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Elemosina triste | di | vecchie arie sperdute, vanità di un'offerta che nessuno |
Poesie - La morte di Tantalo -
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Elemosina triste di vecchie arie sperdute, vanità | di | un'offerta che nessuno raccoglie! Primavera di foglie in |
Poesie - La morte di Tantalo -
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vanità di un'offerta che nessuno raccoglie! Primavera | di | foglie in una via diserta! Poveri ritornelli che passano e |
Poesie - La morte di Tantalo -
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ritornelli che passano e ripassano e sono come uccelli | di | un cielo musicale! Ariette d'ospedale che ci sembra |
Poesie - La morte di Tantalo -
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provinciale che dorme; singhiozzi quel tuo brindisi folle | di | agonizzanti una seconda volta, ritorni su' tuoi pianti |
Poesie - La morte di Tantalo -
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una seconda volta, ritorni su' tuoi pianti ostinati | di | povero fanciullo incontentato, e nessuno ti ascolta. |
Poesie - La morte di Tantalo -
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lasciò ascoltare il nastro, registrato nella stazione radio | di | Baronissi. Prima la musica allegra di una fisarmonica, una |
Il letto vuoto -
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nella stazione radio di Baronissi. Prima la musica allegra | di | una fisarmonica, una polka di Strauss. All'improvviso un |
Il letto vuoto -
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Prima la musica allegra di una fisarmonica, una polka | di | Strauss. All'improvviso un rumore, come di un carro, come |
Il letto vuoto -
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una polka di Strauss. All'improvviso un rumore, come | di | un carro, come di un mare in tempesta. Un susseguirsi di |
Il letto vuoto -
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Strauss. All'improvviso un rumore, come di un carro, come | di | un mare in tempesta. Un susseguirsi di tuoni rotolanti in |
Il letto vuoto -
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di un carro, come di un mare in tempesta. Un susseguirsi | di | tuoni rotolanti in uno spazio infinito, saliti da caverne |
Il letto vuoto -
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vento se è vero che siamo felici. Ma tutto questo movimento | di | rami, visto sempre dall'interno, fa pensare ad un cuore |
Ritorno a Planaval -
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Tutto questo movimento delle piante che abbiamo comperato e | di | quelle più grandi che erano qui da prima - una folla di |
Ritorno a Planaval -
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e di quelle più grandi che erano qui da prima - una folla | di | pioppi silenziosa nel vento di là dalla finestra - senza |
Ritorno a Planaval -
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qui da prima - una folla di pioppi silenziosa nel vento | di | là dalla finestra - senza volerlo contiene la nostra |
Ritorno a Planaval -
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come adesso, costruisco la tua`vita, e scrivendo parlo | di | te e ti attribuísco i miei pensieri. E una specie di |
Ritorno a Planaval -
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parlo di te e ti attribuísco i miei pensieri. E una specie | di | rigurgito, di cui mi vergogno, un resto di un bisogno di |
Ritorno a Planaval -
|
ti attribuísco i miei pensieri. E una specie di rigurgito, | di | cui mi vergogno, un resto di un bisogno di bellezza con in |
Ritorno a Planaval -
|
E una specie di rigurgito, di cui mi vergogno, un resto | di | un bisogno di bellezza con in più la paura di dover stare |
Ritorno a Planaval -
|
di rigurgito, di cui mi vergogno, un resto di un bisogno | di | bellezza con in più la paura di dover stare da solo. Prima |
Ritorno a Planaval -
|
un resto di un bisogno di bellezza con in più la paura | di | dover stare da solo. Prima di andare, vorrei che tu stessi |
Ritorno a Planaval -
|
bellezza con in più la paura di dover stare da solo. Prima | di | andare, vorrei che tu stessi con me ad ascoltare i pioppi. |
Ritorno a Planaval -
|
bella donna | di | latte e di rosa, donna sdegnosa, m'han raccontato che |
Penombre -
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bella donna di latte e | di | rosa, donna sdegnosa, m'han raccontato che nessun ti |
Penombre -
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che nessun ti agguaglia nella battaglia ; che hai | di | ferro le braccia, e che il tuo petto è un corsaletto dei |
Penombre -
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corsaletto dei vecchi dì colla malìa nascosa; o bella donna | di | latte e di rosa. O bella donna che sembri uno stelo mietuto |
Penombre -
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dei vecchi dì colla malìa nascosa; o bella donna di latte e | di | rosa. O bella donna che sembri uno stelo mietuto in cielo, |
Penombre -
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che sembri uno stelo mietuto in cielo, m'han raccontato che | di | molti amanti, nei camposanti, tu puoi legger la lapide |
Penombre -
|
nei camposanti, tu puoi legger la lapide forbita, che uscir | di | vita sotto le spire del tuo corpo anelo; o bella donna che |
Penombre -
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anelo; o bella donna che sembri uno stelo. O donna piena | di | gioie e di luci, se tu conduci al cimitero, il cimitero è |
Penombre -
|
bella donna che sembri uno stelo. O donna piena di gioie e | di | luci, se tu conduci al cimitero, il cimitero è bello come |
Penombre -
|
ed il lenzuolo è porpora regal se tu lo cuci, o donna piena | di | gioie e di luci! O donna piena di delicatezze, le tue |
Penombre -
|
è porpora regal se tu lo cuci, o donna piena di gioie e | di | luci! O donna piena di delicatezze, le tue bellezze fan |
Penombre -
|
tu lo cuci, o donna piena di gioie e di luci! O donna piena | di | delicatezze, le tue bellezze fan sognare a migliaia i |
Penombre -
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giovinetti su cui proietti, passando, un occhio d'angelo e | di | sfinge, occhio che pinge e monti e mari d'inudite ebbrezze! |
Penombre -
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che pinge e monti e mari d'inudite ebbrezze! O donna piena | di | delicatezze, o donna fortunata ed infelice, e a me non |
Penombre -
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e cammino lungo il fiurne Black Water Acqua Nera, uno | di | quei rivoli da niente che poi esplodono in un fiordo |
Il letto vuoto -
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da niente che poi esplodono in un fiordo interminabile, ali | di | farfalla capaci di provocare a migliaia di chilometri un |
Il letto vuoto -
|
in un fiordo interminabile, ali di farfalla capaci | di | provocare a migliaia di chilometri un tornado. |
Il letto vuoto -
|
ali di farfalla capaci di provocare a migliaia | di | chilometri un tornado. |
Il letto vuoto -
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morte, ribatti, in quanto fine | di | tutto è anche la fine deld olore, del tempo logorato di |
Il letto vuoto -
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di tutto è anche la fine deld olore, del tempo logorato | di | ogni giorno, l 'abisso spalancato nel respiro. La morte è |
Il letto vuoto -
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respiro. La morte è il riposo desiderato, l'annichilirsi | di | ogni corpo, con tutto il suo peso, la cosa, la materia. E |
Il letto vuoto -
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ma la resurrezione è solo tregua, spazio vuoto, la salvezza | di | una particola di vita, briciola o nervo, davanti a questo |
Il letto vuoto -
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è solo tregua, spazio vuoto, la salvezza di una particola | di | vita, briciola o nervo, davanti a questo muro. |
Il letto vuoto -
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della grande città. Io so che non potrò cambiare niente | di | tutto questo e so che tutto questo ha già cambiato me. |
Ritorno a Planaval -
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che tutto questo ha già cambiato me. Invece non so niente | di | ciò che avverrà di me e di tutto questo insieme; forse il |
Ritorno a Planaval -
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ha già cambiato me. Invece non so niente di ciò che avverrà | di | me e di tutto questo insieme; forse il nostro cambiamento |
Ritorno a Planaval -
|
me. Invece non so niente di ciò che avverrà di me e | di | tutto questo insieme; forse il nostro cambiamento |
Ritorno a Planaval -
|
entra dal portone, a ciò che se ne va, a ciò che toma prima | di | una resurrezione. |
Ritorno a Planaval -
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ventoso e deserto, se si esclude la presenza malinconica | di | un asino in un recinto, vedo che dell'antica architettura |
Salva con nome -
|
architettura settecentesca non resta nulla. Tutto è nuovo, | di | legno chiaro, da uno dei banchi per inginocchiarsi spuntano |
Salva con nome -
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da uno dei banchi per inginocchiarsi spuntano un paio | di | pantofole da casa e poco distante un telo bianco più simile |
Salva con nome -
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altro: la parete opposta all'altare è interamente coperta | di | ex voto: non cuori d'argento ma fotografie. Un immenso |
Salva con nome -
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voto: non cuori d'argento ma fotografie. Un immenso collage | di | visi e di corpi di epoche diverse, alcuni ancora vivi altri |
Salva con nome -
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cuori d'argento ma fotografie. Un immenso collage di visi e | di | corpi di epoche diverse, alcuni ancora vivi altri già |
Salva con nome -
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ma fotografie. Un immenso collage di visi e di corpi | di | epoche diverse, alcuni ancora vivi altri già morti, |
Salva con nome -
|
sempre senza cognomi, solo i nomi, le date, le brevi frasi | di | invocazione o di ringraziamento. |
Salva con nome -
|
solo i nomi, le date, le brevi frasi di invocazione o | di | ringraziamento. |
Salva con nome -
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il canto dell'ùpupa, ho il viso | di | un prete, le penne di un passero sfuggito alla rete, |
TAVOLOZZA -
|
il canto dell'ùpupa, ho il viso di un prete, le penne | di | un passero sfuggito alla rete, fanciulla, per essermi sì |
TAVOLOZZA -
|
che spasimi fan d'uopo al tuo cuore, perché mi rimuneri | di | un raggio d'amore? Vuoi dunque ch'io lagrimi, ritrosa |
TAVOLOZZA -
|
dunque ch'io lagrimi, ritrosa romana, al par delle statue | di | piazza Fontana? Ch'io vada pescandoti, per darti la cena, |
TAVOLOZZA -
|
delfino, o murena ? Ch'io danzi coi trampoli su un filo | di | seta, che un ago ti fabbrichi di carta o di creta? Ch'io |
TAVOLOZZA -
|
coi trampoli su un filo di seta, che un ago ti fabbrichi | di | carta o di creta? Ch'io strozzi un canonico coll'irte tue |
TAVOLOZZA -
|
su un filo di seta, che un ago ti fabbrichi di carta o | di | creta? Ch'io strozzi un canonico coll'irte tue chiome, |
TAVOLOZZA -
|
l'elettrico gridando il tuo nome? Ch'io rubi nell'etere | di | stelle un collare, o fili il tuo strascico col raggio |
TAVOLOZZA -
|
E sì che le bubbole potrei qui finire, se avessi la voglia | di | farti arrossire, fanciulla, dicendoti la prosa del vero: - |
TAVOLOZZA -
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| di | nuovo sulla porta di casa, ecco il ritorno dal viaggio |
Salva con nome -
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di nuovo sulla porta | di | casa, ecco il ritorno dal viaggio della vita di un giorno. |
Salva con nome -
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sulla porta di casa, ecco il ritorno dal viaggio della vita | di | un giorno. Tutte le ore canoniche: dalla Compieta ai Vespri |
Salva con nome -
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Partecipa a congressi dove si decidono soccorsi per pesci | di | lago e di fiume. Dice che in Calabria ha visto trote enormi |
Il letto vuoto -
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a congressi dove si decidono soccorsi per pesci di lago e | di | fiume. Dice che in Calabria ha visto trote enormi in una |
Il letto vuoto -
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Dice che in Calabria ha visto trote enormi in una vasca | di | cento metri per lato. Gli occorre una vasca uguale per |
Il letto vuoto -
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una vasca uguale per allearci trote e cavarne mucchi | di | soldi. |
Il letto vuoto -
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marito. Dopo che il figlio s è trasferito a Milano, sente | di | essere tornata libera. Finalmente puo abbandonarsi |
Il letto vuoto -
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puo abbandonarsi all'immaginazione, come da ragazza. | Di | nuovo può riempirsi di attesa. |
Il letto vuoto -
|
all'immaginazione, come da ragazza. Di nuovo può riempirsi | di | attesa. |
Il letto vuoto -
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dai loro contomi, facessero corpo con noi, con l'aria tra | di | noi. E lì potevamo sentirli di più, tanto da lasciare che |
Ritorno a Planaval -
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con noi, con l'aria tra di noi. E lì potevamo sentirli | di | più, tanto da lasciare che si liberassero di nuovo e |
Ritorno a Planaval -
|
sentirli di più, tanto da lasciare che si liberassero | di | nuovo e finalmente, qualche volta, con un po' di voglia e di |
Ritorno a Planaval -
|
liberassero di nuovo e finalmente, qualche volta, con un po' | di | voglia e di fortuna, sarebbero stati una visione. Allora |
Ritorno a Planaval -
|
di nuovo e finalmente, qualche volta, con un po' di voglia e | di | fortuna, sarebbero stati una visione. Allora eravamo |
Ritorno a Planaval -
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in roulotte con il dobermann | di | un anno e con un ragazzo esperto di motori. |
Il letto vuoto -
|
con il dobermann di un anno e con un ragazzo esperto | di | motori. |
Il letto vuoto -
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la contraddice. Ha letto | di | recente, su giornali sicuri, che un gruppo di psicologi ha |
Il letto vuoto -
|
Ha letto di recente, su giornali sicuri, che un gruppo | di | psicologi ha seguito e studiato almeno cento fenomeni di |
Il letto vuoto -
|
di psicologi ha seguito e studiato almeno cento fenomeni | di | resurrezione. Dunque, con massaggi e soccorsi di vario |
Il letto vuoto -
|
fenomeni di resurrezione. Dunque, con massaggi e soccorsi | di | vario genere, hanno riportato in vita uomini e donne morti |
Il letto vuoto -
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Se quella era la morte, perché riportarli in questo mondo | di | inquieti? |
Il letto vuoto -
|
l'estate e l'alba - un'alba pura | di | amaranto, di viola e di carmino - parean soli olezzar nella |
Trasparenze -
|
l'estate e l'alba - un'alba pura di amaranto, | di | viola e di carmino - parean soli olezzar nella natura la |
Trasparenze -
|
l'estate e l'alba - un'alba pura di amaranto, di viola e | di | carmino - parean soli olezzar nella natura la viola e il |
Trasparenze -
|
gelsomino. Dissi alla Musa : - Usciamo, andiam nei prati! | Di | illusïoni abbellirà la strada il ronzìo degli insetti |
Trasparenze -
|
melode che è il benvenuto della terra al sole, fruscìo | di | selve, mormorìo di prode, mirifiche parole! Ma tu più bella |
Trasparenze -
|
benvenuto della terra al sole, fruscìo di selve, mormorìo | di | prode, mirifiche parole! Ma tu più bella d'ogni Bello, o |
Trasparenze -
|
nei prati. E intorno a noi si susurri: "...Giuliva coppia | di | innamorati! ". - Deh! resta, resta, o santa Musa, il mio |
Trasparenze -
|
amor! l'ultimo... eterno, se un inganno non è l'occhio | di | Dio che nelle tombe io scerno. Siam da tempo compagni! e fu |
Trasparenze -
|
il nostro invito: fu certo un cenno della mia sorella che | di | me ti ha invaghito, o un sospir di mia madre! - Ero un |
Trasparenze -
|
della mia sorella che di me ti ha invaghito, o un sospir | di | mia madre! - Ero un intruso di cui dicean " morrà presto ", |
Trasparenze -
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ti ha invaghito, o un sospir di mia madre! - Ero un intruso | di | cui dicean " morrà presto ", ero un bimbo pallido e biondo |
Trasparenze -
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e della mia sorella... E fui poeta. - Un povero poeta | di | te indegno, o divina; un sognatore cui mancâr l'ali alla |
Trasparenze -
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sposi partiranno prima | di | notte, per un paese remoto di cui nessuno sa pronunciare il |
Il letto vuoto -
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sposi partiranno prima di notte, per un paese remoto | di | cui nessuno sa pronunciare il nome. |
Il letto vuoto -
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vorrei la storia, ma è fumo, è nebbia nella memoria. Storia | di | grandini e di vendemmie, storia di lagrime e di bestemmie; |
Trasparenze -
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ma è fumo, è nebbia nella memoria. Storia di grandini e | di | vendemmie, storia di lagrime e di bestemmie; frutto |
Trasparenze -
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nella memoria. Storia di grandini e di vendemmie, storia | di | lagrime e di bestemmie; frutto vermiglio, succo letale, |
Trasparenze -
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Storia di grandini e di vendemmie, storia di lagrime e | di | bestemmie; frutto vermiglio, succo letale, cloaca, empireo |
Trasparenze -
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bestemmie; frutto vermiglio, succo letale, cloaca, empireo | di | branche e d'ale; è piena d'angeli, piena di streghe, di |
Trasparenze -
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cloaca, empireo di branche e d'ale; è piena d'angeli, piena | di | streghe, di geroglifici, d'alfe e di omeghe. Vi stride il |
Trasparenze -
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di branche e d'ale; è piena d'angeli, piena di streghe, | di | geroglifici, d'alfe e di omeghe. Vi stride il rantolo, vi |
Trasparenze -
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piena d'angeli, piena di streghe, di geroglifici, d'alfe e | di | omeghe. Vi stride il rantolo, vi scroscia il riso; tutte le |
Trasparenze -
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qualche nonnulla... un capitombolo dalla mia culla, un mal | di | stomaco, la fanticella, i Magi, i bricioli della scarsella; |
Trasparenze -
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mi guardavano da tutti i canti, mentre dal piccolo libro | di | prece i tuoi sfuggivano cercando invece - materna imagine |
Trasparenze -
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prece i tuoi sfuggivano cercando invece - materna imagine | di | paradiso! - del bimbo pallido l'intento viso. Oh! sì - |
Trasparenze -
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per questo che ho scritto una poesia che ha bisogno | di | un gesto e di un pensiero. |
Ritorno a Planaval -
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che ho scritto una poesia che ha bisogno di un gesto e | di | un pensiero. |
Ritorno a Planaval -
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giovinetto | di | vago aspetto, un dì fra i calici mi raccontò : che di una |
TAVOLOZZA -
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di vago aspetto, un dì fra i calici mi raccontò : che | di | una bella gentil donzella come un maniaco s'innamorò. Ma un |
TAVOLOZZA -
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Ma un dì, la bella gentil donzella un fior donavagli, pegno | di | fé; il padre antico di quell'amico gli vide il simbolo |
TAVOLOZZA -
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donzella un fior donavagli, pegno di fé; il padre antico | di | quell'amico gli vide il simbolo dentro il gilet ; la madre |
TAVOLOZZA -
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gilet ; la madre fella della donzella il vaso vedovo vide | di | un fior; scandalezzata, l'innamorata condusse subito dal |
TAVOLOZZA -
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e fervido come finì! Qual era il nome, quale il cognome, | di | quel fior perfido d'oblio forier ? ... Egli era un nero |
TAVOLOZZA -
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colla materia Dio porrà fin ... la stanza, o Lena, | di | fiori piena, sarà l'emporio d'ogni color, e allor |
TAVOLOZZA -
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con le spalle alla testa del treno, così che invece | di | incontrate il paesaggio che arriva la vista si perda sul |
Ritorno a Planaval -
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si perda sul paesaggio che scompare, il nuovo arrivando | di | sorpresa, così violento e di già nauseante come un |
Ritorno a Planaval -
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scompare, il nuovo arrivando di sorpresa, così violento e | di | già nauseante come un tradimento. |
Ritorno a Planaval -
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gradi - mi s'impiglia nelle dita un senso indelebile | di | freddo, il dubbio di dover fare qualcosa, chiamare un |
Il letto vuoto -
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nelle dita un senso indelebile di freddo, il dubbio | di | dover fare qualcosa, chiamare un dottore, riempire questo |
Il letto vuoto -
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fare qualcosa, chiamare un dottore, riempire questo vuoto | di | calore. |
Il letto vuoto -
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anni ho rispettato l'impegno dei morti, quella volontà | di | stare senza pensare, e, insomma, di non fare e non pensare, |
Ritorno a Planaval -
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morti, quella volontà di stare senza pensare, e, insomma, | di | non fare e non pensare, fino al castigo, quando il non |
Ritorno a Planaval -
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non pensare si è tradotto in non sentire. Ho cercato allora | di | tomare a sentire, mai sensi sono della vita, e la vita non |
Ritorno a Planaval -
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convinto a credere... E adesso tu, come puoi pretendere | di | ascoltare la mia storia se la mia storia è infangata, o non |
Ritorno a Planaval -
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se la riva del mondo in cui siamo corrisponde al confine | di | un letto... |
Ritorno a Planaval -
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in legno | di | cedro all'Asia tolto, e in porpora di Tiro e in vaghe piume |
Trasparenze -
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in legno di cedro all'Asia tolto, e in porpora | di | Tiro e in vaghe piume di colibrì avvolto. Le gemme, a mille |
Trasparenze -
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cedro all'Asia tolto, e in porpora di Tiro e in vaghe piume | di | colibrì avvolto. Le gemme, a mille e mille, quelle dei |
Trasparenze -
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buie, gli Incubi, iddii dalle pupille fuie, la cospergean | di | innumeri scintille. Rosseggiava il rubino, come attraverso |
Trasparenze -
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pudica, dei folli sogni e dell'oblio nemica. Non olezzò | di | ambrosia delle Pimplee la chioma, sul fonte di Ippocrene, |
Trasparenze -
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Non olezzò di ambrosia delle Pimplee la chioma, sul fonte | di | Ippocrene, come, con mossa or vorticosa or lene, quel |
Trasparenze -
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or vorticosa or lene, quel cocchio, in mezzo ai propilei | di | Roma, e notte e dì vagante. Era mirra? era nardo?... Al suo |
Trasparenze -
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e par, tanto han negli occhi splendor misterïoso, che, | di | là dentro, il sol voluttüoso li irraggi della lor terra |
Trasparenze -
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e sacerdoti, si fanno immoti. E fosse anche il pontefice | di | Giove, errante nella sua sedia di avorio, umilmente si |
Trasparenze -
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fosse anche il pontefice di Giove, errante nella sua sedia | di | avorio, umilmente si inchina - e si prosterna... E' il |
Trasparenze -
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e si prosterna... E' il cocchio imperatorio - è la basterna | di | Messalina! ………………………………………… ………………………………………… |
Trasparenze -
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Fulgida, allor, le garrule barriere correvi in caccia | di | pupille nere, questuando il sorriso e la carezza |
Penombre -
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Elemosina a lei che, a mane e a sera, vaga in sogni | di | fame e di preghiera. Come gli affreschi rosi e scolorati, |
Penombre -
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a lei che, a mane e a sera, vaga in sogni di fame e | di | preghiera. Come gli affreschi rosi e scolorati, come i fior |
Penombre -
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come i fior che i devoti han condannati a intisichir | di | noia e di fetore fra le candele dell'altar maggiore; come |
Penombre -
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i fior che i devoti han condannati a intisichir di noia e | di | fetore fra le candele dell'altar maggiore; come tutto che |
Penombre -
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corona. Elemosina a lei che a mane e a sera vaga in sogni | di | fame e di preghiera. Chi, contemplando i mistici destini, |
Penombre -
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Elemosina a lei che a mane e a sera vaga in sogni di fame e | di | preghiera. Chi, contemplando i mistici destini, ama gli |
Penombre -
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fisso, e l'ignoto Signor nel tuo lo vede occhio pieno | di | morte, e pien di fede. Elemosina a lei, la poverella che un |
Penombre -
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Signor nel tuo lo vede occhio pieno di morte, e pien | di | fede. Elemosina a lei, la poverella che un dì fu bionda, |
Penombre -
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mia madre contro, attaccata al corpo, violenta che cerca | di | baciarmi a morte, di trascinarmi sotto. Riemergo nuotando |
Il letto vuoto -
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attaccata al corpo, violenta che cerca di baciarmi a morte, | di | trascinarmi sotto. Riemergo nuotando da quel fango e buco |
Il letto vuoto -
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e buco nero, mmi sveglio come reduce da un bagno, trafitto | di | sudore, gesticolo sconvolto, colpisco senza volere la mia |
Il letto vuoto -
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si sporge dal muro che circonda il giardino. | Di | sotto due uomini le gridano di stare attenta. Ma si lascia |
Il letto vuoto -
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che circonda il giardino. Di sotto due uomini le gridano | di | stare attenta. Ma si lascia cadere tranquilla, s'alza e va |
Il letto vuoto -
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la paura, mentre quei due le ripetono a voce alta | di | star attenta, decide di arrampicarsi. |
Il letto vuoto -
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quei due le ripetono a voce alta di star attenta, decide | di | arrampicarsi. |
Il letto vuoto -
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Tutto nasce dall'improvvisa insorgenza | di | eventi analoghi e apparentemente inspiegabili. Per |
Disturbi del sistema binario -
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inspiegabili. Per interpretarli, si è tentato | di | applicare alla sfera dell'etica un modello ispirato alla |
Disturbi del sistema binario -
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alla psicologia della percezione. ll risultato è un'opera | di | fantascienza, o «scienza fantastica», nel senso letterale |
Disturbi del sistema binario -
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certo il pranzo troppo corto il convento non gli dava ... | di | che fame dimagrava? Sotto il saio pien di tarlo, che animal |
TAVOLOZZA -
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non gli dava ... di che fame dimagrava? Sotto il saio pien | di | tarlo, che animal ci ha posto il dente? Mal di corpo o mal |
TAVOLOZZA -
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il saio pien di tarlo, che animal ci ha posto il dente? Mal | di | corpo o mal di mente? Io non seppi indovinarlo, ma, |
TAVOLOZZA -
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tarlo, che animal ci ha posto il dente? Mal di corpo o mal | di | mente? Io non seppi indovinarlo, ma, scommetto un |
TAVOLOZZA -
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vi è incarnato; quella testa aveva il conio dell'alcova | di | un demonio. Tra una pelle liscia, gialla, scintillavan, |
TAVOLOZZA -
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uscia schiacciato monco, nero, raggrinzato, come il naso | di | un chinese, strano pur nel suo paese. Con tai passi venia |
TAVOLOZZA -
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avanti da raggiungere uno struzzo, seminando un certo puzzo | di | tabacco e unguenti santi, che pareva un letamaio, e, |
TAVOLOZZA -
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dentro il saio, il suo corpo roso e cotto dava il suon | di | un vaso rotto. Si fermò ... prese a guatarmi colla faccia |
TAVOLOZZA -
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poi la mia pittura e partì senza parlarmi: al risvolto | di | una via sghimbiò lesto, fuggì via ... io ne vidi il cupo |
TAVOLOZZA -
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e il sole: quanti fantasmi nel cervel dispersi! Che musica | di | forme, e di parole! Sento un odor di grandine e di rose, e |
TAVOLOZZA -
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quanti fantasmi nel cervel dispersi! Che musica di forme, e | di | parole! Sento un odor di grandine e di rose, e il vo' |
TAVOLOZZA -
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dispersi! Che musica di forme, e di parole! Sento un odor | di | grandine e di rose, e il vo' scrivere in versi |
TAVOLOZZA -
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musica di forme, e di parole! Sento un odor di grandine e | di | rose, e il vo' scrivere in versi alessandrini: come |
TAVOLOZZA -
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crini; e dando il braccio a sedicenni amanti, pallide | di | languore e di piacere, orsù, apparite, o ciclopi, o |
TAVOLOZZA -
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dando il braccio a sedicenni amanti, pallide di languore e | di | piacere, orsù, apparite, o ciclopi, o giganti, e danzatemi |
TAVOLOZZA -
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ama la nota flebile o sonora? Volete le cadenze imbalsamate | di | fragranze di rosa e gelsomino, o le rime dal turbine |
TAVOLOZZA -
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o sonora? Volete le cadenze imbalsamate di fragranze | di | rosa e gelsomino, o le rime dal turbine accozzate, come |
TAVOLOZZA -
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balletto, ama la nota flebile o sonora? - Sento un odor | di | grandine e di rose, e il vo' scrivere in versi |
TAVOLOZZA -
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ama la nota flebile o sonora? - Sento un odor di grandine e | di | rose, e il vo' scrivere in versi alessandrini; come |
TAVOLOZZA -
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e il sole! Quanti fantasmi nel cervel dispersi, che musica | di | forme e di parole! Oh sorridete, sedicenni amanti, pallide |
TAVOLOZZA -
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Quanti fantasmi nel cervel dispersi, che musica di forme e | di | parole! Oh sorridete, sedicenni amanti, pallide di languore |
TAVOLOZZA -
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forme e di parole! Oh sorridete, sedicenni amanti, pallide | di | languore e di piacere; o eroi di fiamma, o ciclopi, o |
TAVOLOZZA -
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Oh sorridete, sedicenni amanti, pallide di languore e | di | piacere; o eroi di fiamma, o ciclopi, o giganti, dite, |
TAVOLOZZA -
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sedicenni amanti, pallide di languore e di piacere; o eroi | di | fiamma, o ciclopi, o giganti, dite, entrar posso nelle |
TAVOLOZZA -
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dite, entrar posso nelle vostre schiere? L'anima è un mar | di | note onnipossenti, e sotto i baci del licor di Chio, forti |
TAVOLOZZA -
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è un mar di note onnipossenti, e sotto i baci del licor | di | Chio, forti ho le braccia, e l'ali al cor potenti! - Dite, |
TAVOLOZZA -
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anch'io? Roteamo, cantiam, bimbe, giganti! E d'amore e | di | vin qui scorra un fiume; versi, aria, luce, fior nei crini |
TAVOLOZZA -
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fra i larghi oliveti occhieggianti le vele fugaci, o dirupi | di | pascoli lieti e voi lidi cospersi di faci, non sapete lo |
TAVOLOZZA -
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vele fugaci, o dirupi di pascoli lieti e voi lidi cospersi | di | faci, non sapete lo scopo sublime di cui Dio v'affidò la |
TAVOLOZZA -
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e voi lidi cospersi di faci, non sapete lo scopo sublime | di | cui Dio v'affidò la magia, quando disse alle spiaggie, alle |
TAVOLOZZA -
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alle cime: - State, o figlie dell'anima mia: state belle | di | golfi e foreste, di villaggi, di scogli, e di palme; belle |
TAVOLOZZA -
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o figlie dell'anima mia: state belle di golfi e foreste, | di | villaggi, di scogli, e di palme; belle in mezzo alle cupe |
TAVOLOZZA -
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mia: state belle di golfi e foreste, di villaggi, | di | scogli, e di palme; belle in mezzo alle cupe tempeste, |
TAVOLOZZA -
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state belle di golfi e foreste, di villaggi, di scogli, e | di | palme; belle in mezzo alle cupe tempeste, belle al mite |
TAVOLOZZA -
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alle turbe infelici predicate i miracoli vieti, e | di | ceri e dorate cornici fate addobbo alle sacre pareti; altro |
TAVOLOZZA -
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guidate, che già brilla la luna nascente; non mi giungan | di | salmo melodi, né di stola m'appaia il candore ... di lassù |
TAVOLOZZA -
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brilla la luna nascente; non mi giungan di salmo melodi, né | di | stola m'appaia il candore ... di lassù qui mi canta le lodi |
TAVOLOZZA -
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di salmo melodi, né di stola m'appaia il candore ... | di | lassù qui mi canta le lodi della luna e del mar lo |
TAVOLOZZA -
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alla mia sinistra scorre l'acqua, sulla destra il retro | di | una di case, qualcuna elegante, qualcun 'altra solo |
Il letto vuoto -
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mia sinistra scorre l'acqua, sulla destra il retro di una | di | case, qualcuna elegante, qualcun 'altra solo semplice |
Il letto vuoto -
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qualcun 'altra solo semplice rimessa o accozzaglia | di | rottami. È l'ora dopocena, precoce per le abitudini |
Il letto vuoto -
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È l'ora dopocena, precoce per le abitudini italiane, ma | di | luce già un po' incerta, cosi a nord, quasi all'altezza |
Il letto vuoto -
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un cane border collie si avventa, a difesa del suo pezzo | di | giardino, e abbaia, abbaia violento, fatto strano perché il |
Il letto vuoto -
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dirotto. La vicina dice che il padrone s'assenta spesso, | di | sicuro smercia droga, cambia macchina ogni mese. Il |
Il letto vuoto -
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droga, cambia macchina ogni mese. Il telefono squilla anche | di | notte. E il cane, drogato anche lui, se quello non torna |
Il letto vuoto -
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E il cane, drogato anche lui, se quello non torna morirà | di | astinenza. |
Il letto vuoto -
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dello schermo del computer che è la stessa del leggìo | di | plastica poco più avanti, la lampada sui fogli e sul |
Ritorno a Planaval -
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quadrato nero della scrivania, la sedia gialla vuota senza | di | me: tutto questo è il tuo sguardo nella fase di un amore |
Ritorno a Planaval -
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vuota senza di me: tutto questo è il tuo sguardo nella fase | di | un amore corrisposto. |
Ritorno a Planaval -
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| di | mattina, in agosto. davanti alle telecamere. Lascerà per |
Il letto vuoto -
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telecamere. Lascerà per due anni il letto con le lenzuola | di | seta, la credenza stracolma di marmellate e dei tè più |
Il letto vuoto -
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il letto con le lenzuola di seta, la credenza stracolma | di | marmellate e dei tè più diversi. Sosterà in molte capitali, |
Il letto vuoto -
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sulla porta | di | casa. Oltrepassano il cancello. Eccoli camminare nelle |
Salva con nome -
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Oltrepassano il cancello. Eccoli camminare nelle folate | di | novembre fino alla femiata dell'autobus. Da là, senza |
Salva con nome -
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si può sentire il fiume. Il suo lampo arriva con un tonfo | di | muschio e legno. L'acqua si solleva, sferza le pietre. |
Salva con nome -
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nel bosco stavo tutto solo i gorgheggi a tradur | di | un usignuolo, quando un falco calò sul picciol nido e |
Penombre -
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arboscelli, e la selva restò muta e pietosa su un nido | di | orfanelli. Quand'ecco di fanciulli una brigata che arriva |
Penombre -
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restò muta e pietosa su un nido di orfanelli. Quand'ecco | di | fanciulli una brigata che arriva saltellando, |
Penombre -
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della via romita, pestando l'erba dove è più fiorita... - | Di | che paese siete? Dove andate così tutto uccidendo? ". Il |
Penombre -
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" Eh, no, vedete, vivi, vivi li prendo! guardi - E tirò | di | sotto a un cencio nero tre colombi, due tordi e un |
Penombre -
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nidi ? la selva par vivente ; ne abbiam per tutto giugno | di | correre la valle e le pendici! ". E lietamente si stringeva |
Penombre -
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E lietamente si stringeva in pugno i poveri infelici. Pugno | di | rosa, e belli occhi lucenti, e chiome d'oro, e labbra |
Penombre -
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occhi lucenti, e chiome d'oro, e labbra sorridenti, pugno | di | paggio uscito a coglier gigli di una regina per i biondi |
Penombre -
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e labbra sorridenti, pugno di paggio uscito a coglier gigli | di | una regina per i biondi figli!... Il falco sghignazzava |
Penombre -
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ENRICO JUNK Della città, madre | di | inganni e toschi, sei stanco, amico, e aneli ai verdi |
Trasparenze -
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aneli ai verdi boschi e a un po'di acqua corrente; a un po' | di | acqua corrente in cui si specchia la ricciuta fanciulla |
Trasparenze -
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vita frivola l'oblio, e da lontan già senti il brulichio | di | una allegra borgata! Di una borgata allegra e faccendiera |
Trasparenze -
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e da lontan già senti il brulichio di una allegra borgata! | Di | una borgata allegra e faccendiera dove si ciarla da mattina |
Trasparenze -
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allegra e faccendiera dove si ciarla da mattina asera | di | centomila cose; dove a ogni angol di muro il sol rischiara |
Trasparenze -
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da mattina asera di centomila cose; dove a ogni angol | di | muro il sol rischiara e ombreggia qualche immaginetta cara: |
Trasparenze -
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per l'umido sentiero ti affacci all'alma nudità del vero, | di | cui siam casti amanti. Penna e pennello, un dio v'agita |
Trasparenze -
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v'agita allora!... su, facciam le valige, Enrico, è l'ora | di | diventare erranti. Aprile 1875 |
Trasparenze -
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in ospedale, incontra il ragazzo. Questi racconta | di | essere venuto a Roma da un tale, conosciuto durante una |
Il letto vuoto -
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a Roma da un tale, conosciuto durante una festa in casa | di | amici, che si era offerto di ospitarlo per qualche giorno. |
Il letto vuoto -
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durante una festa in casa di amici, che si era offerto | di | ospitarlo per qualche giorno. Quel tale lo ha lasciato |
Il letto vuoto -
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Quel tale lo ha lasciato sulla porta d'ingresso, sostenendo | di | non averlo mai visto prima. Perciò lui s'è messo a cantare |
Il letto vuoto -
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riesco a sentirti, sta passando un camion carico | di | ferro, ogni parola spenta dalle sbarre di ferro, ogni nome |
Salva con nome -
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un camion carico di ferro, ogni parola spenta dalle sbarre | di | ferro, ogni nome folgorato dal clangore del ferro, lucido e |
Salva con nome -
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ogni nome folgorato dal clangore del ferro, lucido e nero | di | pioggia senza passato o futuro. Il desiderio non è più |
Salva con nome -
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