listate d' oro e tessute in Turchia, adattando su le pareti alti specchi di Venezia, vasi cinesi dal pancione celeste tutto draghi e cicogne, armi
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quando girar per il mondo era un' impresa assai meno facile che non al giorno d' oggi. Ben presto, dopo aver percorso su e giù, per largo e per lungo
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il sogno che fece il sorcetto errante, sarebbe troppo lungo. Vi basti sapere, che, fosse effetto del sonno o d' un certo rimorso della coscienza
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peggio era che il pelo non gli sarebbe cresciuto prima d' un par di mesi!... Rimase lì fino a sera, quando la Letizia lo sorprese e lo portò a tavola. - Oh
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, s' intende.... - La signora Delpiano, che leggeva nel cuore del figliuolo; fece un segno d' intelligenza alla contessa, poi disse: - Che si scommette
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dalle narici contratte; gli occhi erano vitrei, e d' una tristezza nuova: la tristezza della morte. Vittorio, livido in viso, non ostante che sua madre
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una manuccia, posandola su l' orlo d' un vassoio caldo; ma divorava lo stesso, come un affamato, un pezzo di carne grassa: la Caciotta e Ragù
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Un giorno la contessa Sernici e i suoi bambini erano a colazione; e c'erano anche i due topi, perchè la piccola Rita s' era messa in testa d
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che c' è, signora contessa? La famiglia cresce. - Come? la Caciotta?... Già, la Caciotta fra qualche giorno sarà mamma d' una mezza dozzina di musini
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paresse lieto e commosso all'idea d' aver de' figliuoli. Stava sempre accosto alla sua sposa; la mordicchiava piano sul collo per farle piacere, e si
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poi a posarsi su la spalla dove, dalla gran consolazione, batteva i dentini color d' ambra. Poco tempo dopo, tutti i fratelli di Moschino avevan
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de' velluti, che gli andava a genio di molto. Era un topo d' un carattere quieto; tendeva a ingrassare come un padre priore; lasciava scherzare chi
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, per iscoprire se gli sarebbero capitate delle tirate d' orecchi o delle carezze. Quando il topino ebbe pensato un po', parve buttarsi al partito di
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fare, eh, canaglia?... Capisco che adesso mi toccherà una tirata d' orecchi, perchè il padrone non vuole ch' io morda nessuno; ma me la piglio di
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, non ti pare che quel p. c., usato da molti, sia un po',... villanamente asciutto, salvo che si tratti della morte d' un cane? Chi, per condolersi con
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Una strana condizione. - Era proprio una strana condizione - seguitò il signor Goffredo - quella fra il Re d' Italia e il Pontefice. Fra loro era
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nulla gli sfugge di noi e della nostra vita, nemmeno il cader d' uno dei capelli dal mostro capo. Nulla gli sfugge. Dio conta anche un solo passo fatto
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Lombardia, invece degli Austriaci, spadroneggiavano gli Spagnoli. Cesare Balbo e Massimo D'Azeglio descrivevano le miserie d'Italia, e discutevano i mezzi
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tabacco. Ed ecco i Milanesi, tutti d'accordo, rinunciare al gioco del lotto ed al fumo. Figuratevi la rabbia degli Austriaci! D'un tratto, soldati e
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IL DISSIDIO TRA IL PAPATO ED IL REGNO D'ITALIA. Il Parlamento italiano approvò subito una legge speciale, che fu detta delle Guarentigie, perchè si
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cattedrale s'innalzavano scure e massicce. D'inverno era scuro ed umido anche il colore del paese; di primavera, invece, i vecchi tetti si
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leggerete presto. D'accordo?... E va bene!
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alla turnazione e il rispetto della puntualità nel liberare le aree comuni quando stabilito; d) la sollecitazione a tenere nelle stanze solo gli
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FELICE GARELLI IL GIOVINETTO CAMPAGNUOLO PRIME NOZIONI DI MORALE, DI IGIENE E D'AGRICOLTURA per le scuole primarie rurali I. MORALE E IGIENE TORINO
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LA CAMPANINA D'ARGENTO La maestra ha portato in classe una grossa scatola piena di campanine d'argento. Su ciascuna di esse è dipinta una doppia
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felici. La mamma, perchè sente quanto è amata dai suoi bimbi, i bimbi perchè la mamma li ha capiti. Gioventù d' Italia, bella fresca gioventù, tu sbocci
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fede. Anche la fede della mamma era d'oro, come quella della Regina, come quelle di tutte le spose d' Italia. Ninetta l'interrompe: - Ah, ho capito
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>MEDAGLIA D' ORO Gianni, il figlio del tabaccaio, è un eroe. Si è guadagnata la medaglia d'oro sul campo, durante i primi mesi di guerra. Gianni è
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A chi leggerà Pag. 5 INTRODUZIONE 7 PARTE PRIMA. I. Amalasunta, regina d' Italia ivi II. Cinzica de' Sismondi.19 III. Santa Caterina da Siena 24 IV
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, non isputan altro che Libri della sapienza ed Etiche d' Aristotele, torcono il muso quando vedono alcuno dei nostri giovani dilettarsi a indovinare
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umanamente, ed onestamente riproverommi di aver franteso i suoi ammaestramenti circa allo scriver la lingua dell' uso. Ora che vi ho a parlare d' una
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giorno uno dei più bei tratti di classici greci e latini, di tradurlo subito, e d' impararlo a mente: anzi, come quella che era religiosissima, sempre
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talune volte d' inconvenienti non piccioli, anzi di gravi danni. Il quale assunto l' autore inglese fa di provare mercè una serie di aneddoti molto bene
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si trovava un coniglio o una lepre, neppure a pagarla a peso d' oro. Gli accadde anche peggio. Non potendo più fare il solito esercizio della caccia
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Quando le due sorelle intesero la bella fortuna toccata alla minore e videro quella sorta di regali che loro inviava, arsero d' invidia e di dispetto
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! — Pascolate per questi campi, finchè ci sia un filo d' erba. — E in un minuto i seminati, le vigne, gli alberi di quella fattoria eran distrutti. La
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attorciglia chetamente, e si mette a dormire. Lei passa oltre. Ed ecco il gigante tutto coperto d' acciaio, che si slancia incontro bran- dendo la mazza
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gallina. — E diamogli un' altra gallina! - Insomma, ne volle due dozzine. Un'altra mattina, avanti l' alba: — Chicchirichì! Maestà, vo' gli sproni d
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pelle tutta squamosa, come quella d' un serpente. — Troppa, fretta, Maestà! Ora non potrò più maritarmi! - Serpentina non avea avuto il tempo di far
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nessuno. Se durava un altro po', il Re moriva d' inedia. Perciò mandò a consultare un vecchio mago. Il mago (che poi era quel cenciaiuolo che avea rapito
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a riempirsele di questi. Così fino all'ultima stanza, dove, in un angolo, si vedevano ammonticchiate le arance d' oro del giardino reale. C' era lì
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uno scatolino tutto d'oro e di brillanti. Ma la Reginotta lo posò lì, senza neppur curarsi d' aprirlo. E piangeva. — Cardellino traditore, te e il tuo
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acconsentì. — Buona donna, quanto volete di quel Ranocchino? — Maestà, lo vendo a peso d' oro. È quel che vale. — Voi canzonate, vecchia mia. — Dico davvero
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Re, per finirla, voleva far subito le nozze. Ma la vecchia gli disse: - Bisogna aspettare ancora un mese. Intanto fate preparare una caldaia d' olio
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gli usci si spalancarono, e le venne innanzi sempre lo stesso cosino alto un gomito, vestito di stoffa a trama d' oro, col berrettino rosso sormontato
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terrore! E poi, se le mordeva il seno? — Maestà, non abbiate paura. Avrà un dente soltanto, un dente d' oro. — C era una volta.... 15 Infatti la Regina
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a quel punto d' onde il lamento partiva, e tra l' erba scoperse una lucertolina, che agitava il moncherino della coda e nicchiava a quel modo. — Che
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il bimbo che dormiva tranquillamente, e prima d' ammazzarlo si mise a piangerlo: — Ah, coricino mio! E debbo ammazzarti con queste mani, debbo
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qualche servizio, pregava una vicina: — Comare, tenetemi d' occhio il bimbo; vado e torno in due minuti. — Un giorno le accadde di tardare. La vicina era
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superbo . . . . . . . . . . . » 85 La bella ragazza . . . . . . . . . . » 99 Guglielmo il Malo e lo scudo d' oro . . . . . » 121 La visione di Guglielmo il
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