comunione del pane e del vino. In mancanza del rabbino, è il padre che fa le preghiere d'uso. Anche alle ragazze si dà sempre almeno un nome ebreo
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di correggere al gioco disegni del Caso e della Fortuna. Se fai gli elogi di un ebreo, non dire «è un ebreo, ma...» Se ti rivolgi al signor Levi e
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. Dall'interno qualcuno grida: «Eh, voi due, chiudete la porta». Allora un ebreo dice all'altro: «Li senti gli antisemiti?». Oltre a questa ragione ce n'è un'altra
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parlare come tutti o l'esprimersi in modo diverso deriva dalla vostra disposizione a pagare, come il poeta ebreo-tedesco-parigino, una tassa di lusso
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. » Signor N. N., a pena la signoria vostra sente » un Cristiano, un Turco, o un Ebreo a cominciare » un ragionamento, ch'ella si scaglia là, e glielo
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consimili; non si dirà: usuraio come un ebreo, ladro come un greco, bestemmiatore come un livornese, ecc., ecc. Si dirà israelita e non ebreo o giudeo; si
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. Non dire mai: il tale è un ebreo, ma invece: è un israelita. Poichè l'ebreo appartiene ad una sètta, ma l'israelita ad un popolo, che fu per giunta un
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