grandezza nella vita, afferra l'occasione delle nozze per concedersi opinabili grandezze. È in un certo senso un'aspirazione patetica: ma sbagliata
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nella sabbia, ed anzichè andare avanti torna indietro; finchè trafelato ed ansante si decide a raggiungere il punto più vicino di terra soda, od afferra
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ricciuto, dagli occhi scintillanti, piccoletto di persona, ma tutto muscoli e nervi, lo afferra per un braccio, lo invita a smettere, e a ritirarsi. — A chi
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suo tentativo di metterlo a disagio sottolineandone la mancata abitudine alle buone maniere. Il vero gentiluomo non è chi afferra la posata giusta
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: si stringe la mano per intendere "come stai?", poi si afferra il pollice per esprimere "bene, e tu?" e quindi si conclude con una nuova stretta che
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possibilità di infilare il grido «lasciami andare, ho fretta». Gli si attacca ai bottoni della giubba, alla catena dell'orologio, lo afferra per un braccio
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terra. L'lnglese in un accesso d'urbanità o d'amicizia vi afferra pel braccio, ve lo scuote vigorosamente come se volesse strapparvi la spalla, il tutto
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di facili — — amori e di facili oblii, una vita di farfalle in primavera, ebbre di luce e di fiori. Qualche volta però la passione ne afferra alcuna
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rivolge tutta al suo passato di dolore e di morte, vi si afferra come a una suprema àncora di salvezza, balbettando nuovi voti, nuove promesse. Ma non
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dalle vertigini del vuoto, si afferra al primo sostegno che trova per non precipitare, per non morire. Triste, triste sorte: la più degna del conforto
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quella guancia smorta, afferra quella fragilità che non si ribella e la scaccia dal suo trono e dal suo regno dove vagheggia condurre un'altra regina, la
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