Contessa Lara. 17 m'ero giurato di non le togliere, com'è, come non è, pur troppo, facemmo lo sbaglio.... Lei resisteva, mi diede un morso al labbro, che
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che aveva preso. Ma è anche certo che nel giuoco, a furia di piccole concessioni, di facili accomodamenti e d'elegantissime transazioni, io ero
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impetuoso ed impulsivo sollevò i tre famosi incidenti diplomatici e lo fece richiamare indisponibilmente a disposizione del Ministero. Io ero segretario
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tre recitavamo dalla sera prima. Ebbi un bel dire che io ero in una posizione indiavolatamente difficile, che rischiavo di perdere per una sciocchezza
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La collezionista d' "elle. Decisamente, per la diplomazia io non avevo la vocazione necessaria. Ero entrato nella carriera senza sapere perchè e ne
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bandiere e punteggiavano il mare e il cielo con le leggere architetture d'oro delle loro illuminazioni. Io ero rimasto verso poppa, appoggiato al parapetto
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del Consiglio — è grave. Poi guardò la poltrona ov'io m'ero modestamente rannicchiato in attesa degli avvenimenti e osservò: — Quantunque si tratti
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del giovane re s'era di nuovo oscurato e la sua voce aggiungeva: «Ero, ne son certo, alla vigilia della resa». A queste parole seguì un lungo sospiro
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. Ci volle invece un'ora e mezza. Questa volta ero disoccupato, e, disteso su un divano, fumando, potevo anche meglio della prima volta avere esatta
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ero, fresco di nomina, addetto all'Ambasciata di Fantasia; nel gabinetto del mio ambasciatore ebbi l'onore di stringere per la prima volta la mano di
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no... voi non potete aver paura! Nulla vi ha mai spaventato. Ma io... Voi siete sempre stato cosí forte... - Ero forte perché lei era dietro di me
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bocca per farla tacere. - Ti amo tanto, Rhett! Devo averti sempre amato, da tanti anni; ma ero cosí sciocca che non lo sapevo. Devi credermi, Rhett! La
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in quella trappola. - Ero sulla soglia della porta prima che voi mi vedeste e osservavo le altre giovani. Sembrava che il volto di tutte fosse fuso in
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quando ero bambino. E sento i negri che tornano cantando dai campi, al crepuscolo, stanchi e pronti per la cena, e il cigolio della carrucola quando
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sapesse che specie di denaro è. Che specie di denaro! È stato allora che ho creduto di svenire. Ed ero cosí sconvolta e desiderosa di andarmene che le
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ero sicura. Non è una cosa magnifica, Rossella? Avevo tanta paura di non averne, io che ne desidererei una dozzina! Rossella, che si stava pettinando
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. Ancora assonnata pensò: «Di che cosa ero tanto preoccupata ieri sera? Ah sí, della battaglia. Stavano combattendo, ieri. Chi avrà vinto?» Si drizzò a
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era lontana dal provare. - Ero nel cortile e feci appena a tempo a rientrare in casa. Mammy disse che era una cosa scandalosa... proprio come se fossi
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? Come le donne di Slattery? - Straccioni! Dio mio, com'è delicata e signorile questa generazione! Ti dirò che quando io ero una bambina, mio padre perse
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. «Al colonnello Guglielmo R. Hamilton» decifrò. «Dal suo Stato Maggiore, per il suo valore. Buena Vista 1847.» - Oh, signora! Anch'io ero a Buena Vista
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- intervenne il monocolo. - Io fui catturato nei primi tempi e poi fui scambiato; e mentre ero in prigione mangiavo polli e focacce... - Bugiardo! - E
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, né l'aristocrazia. Io potrei votare se prestassi il loro maledetto giuramento. Non avevo un soldo nel '65, e non ero colonnello né altro di notevole
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persone con le quali mi toccò vivere. Da quando ero nato mi ero tenuto a distanza dalla comunità, scegliendo con cura i miei pochi amici. Ma la guerra
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di pagare le tasse. Ero venuto qui per offrirvi di comprare questa proprietà... per farvi una buona offerta. Emma ha un vivo desiderio di vivere qui
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settimana scorsa ho sentito che proprio ero stufa, e allora il babbo mi ha consigliato di fare un viaggetto per distrarmi un poco. Perciò sono venuta qui a
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fece piacere. - Sí, ho preso una bottega, e credo di aver fatto bene. Mi dicono che ero nato per fare il negoziante. - Rise divertito; era la sua
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poco spiritosa l'osservazione di Tommy. - Si capisce che non ero nata per dirigere una segheria! - Non ho affatto l'intenzione di essere impertinente
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avevo mai piú veramente pensato da quando siamo stati sconfitti fino al momento della vostra partenza. Ero in uno stato di sospensione quasi animale
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difficoltà. - Nel '64, quando venne Sherman, ero nel carcere di Milledgeville, dove sono stato per quarant'anni. Il governatore ci chiamò tutti e ci
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finalmente mi mandò fuori di casa senza un centesimo e senza alcuna capacità. Ero semplicemente un signore di Charleston, buon tiratore di pistola e
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tanto perverso da non volermelo dire! - Non ho osservato nulla. Ti assicuro che ero troppo imbarazzato nel trovarmi in quel luogo per badare a ciò che
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stava per sposare Toni Fontaine. Come ho potuto far questo? - Ah, è andata cosí! Mi ero chiesto tante volte come mai... - E poi l'ho reso infelice
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muscoli saldi la confortarono, il suo dolce mormorío la calmò, finché ella cessò di singhiozzare. - Oh, Rhett, avevo freddo e fame ed ero stanchissima. E
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ospedale. E mi ha curata e nutrita, anche, quando era stanca e affamata. Siccome ero debole e ammalata, ebbi il miglior materasso di Tara. E quando fui
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dico che non voglio averlo! - Ah, no? Continua, ti prego. - Oh, si può fare qualche cosa... Non sono piú la stupidina che ero una volta! Conosco una
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ero con Johnston quando si arrese. Wade si gonfiò di orgoglio, ma Rossella rise. - Credevo che ti vergognassi del tuo passato guerresco disse poi. - Non
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puoi biasimarla. Ricordati che hai ferito Cade in una gamba. - Ero esasperato perché ero stato picchiato, altrimenti non lo avrei fatto. E Cade non me
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l'insinuazione - ma quando seppero che ero un tiratore, mi misero in artiglieria; in quella regolare, non nella milizia. Avevano bisogno di uomini
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pendenti sulle spalle. Ricordo quest'abito perché quando ero in prigione e sentivo che le mie condizioni peggioravano, cercavo di raccogliere tutti i
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...! Ma ora! Ora che ero tra le sue braccia come un'amica...» Nessuno lo crederebbe. Ella non avrebbe una sola amica per prendere le sue difese; non una
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Rossella rigida - Avevo udito rumore e sono scesa per... - Non hai udito nulla. Non saresti scesa se avessi saputo che io ero in casa. Sono stato qui
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mille scuse per la mia condotta. Ero molto ubriaco, come certamente avrai visto, e avevo perso la bussola dinanzi alle tue bellezze... Debbo farne
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uguagliavano e superavano quelle degli O'Hara. - Ero stufa di sentire la gente che ti criticava, tesoro - stava dicendo Melania; - ma questa è l'ultima
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. Ora ti farò una confessione, cara nipote. Prima di conoscere il capitano Butler ero convinta che questo tuo matrimonio fosse una vera "mésalliance
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... questa gravidanza è tutta colpa mia. Non dormivamo piú insieme... - Ma tacete! Non è conveniente... - Ero ubriaco, quasi impazzito e volevo farle
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. - Guardatemi! Voi sapete come ho guadagnato il mio denaro! Sapete in che condizioni ero prima... Ricordatevi quell'inverno a Tara quando faceva tanto
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- E tu sei uno di questi? - domandò la bambola. - Ero - rispose Orlando malinconicamente. - Ora i tempi sono mutati; de' cavalieri erranti non ce n'è
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- rispose semplicemente il babbo; e soggiunse, rivolto alla moglie: - È stata buona, dimmi, nel tempo ch'io ero lontano? La signora de' Rivani si
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carne e d'ossa, ella le raccontava le sue pene più intime. - Vedi, Giulia, fin da quando ero piccina piccina, ho sempre patito, io. La fame e il freddo no
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usciva fuor delle quinte, tutti tacevano: si sarebbe sentita volare una mosca. Io poi, non faccio per dire, ero proprio il beniamino del pubblico. Mi
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