confuse e non richieste addosso all'infermiera, che ascoltava, in piedi, contentando l'altra, ogni tanto, d'un cenno o d'un monosillabo. — Io, vede
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qualche commissione fuori che potrai far tu... E poi non ti metto mica in istrada, io, che diamine! T'aiuterò, non dubitare... L'essenziale è che tu
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meno, con le labbra che gli tremavano, le domandò se lo avesse voluto sposare. - Io no! — rispose lei, risoluta. - E perchè? Perchè sono povero
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primi ad arrivare a palazzo reale, verso le sette, quando albeggiava appena, dopo una notte in cui il ministro socialista ed io avevamo trascinato da un
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. Mentre mi somininistrava il mio solito pranzo sommario e versava all'ostinato bevitore d'acqua che io sono una complicata serie di acque ininerali
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Giuoco di torri, d'alfieri e di pedine. Tra molti difetti comuni con la maggior parte dei miei simili io ho anche alcune qualità abbastanza originali
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di crollare la testa. - Ah be'. Forse no. Credo che non lo avesse detto a nessuno. Voleva che fosse una sorpresa. Ma io lo sapevo. - Lo sapevi? Come
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a questa riunione fino al pomeriggio,» pensò «tutte le ragazze andranno di sopra a fare un riposino per essere fresche stasera ed io rimarrò giú e
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sufficienza. - Sapete bene che io e Carlo... - Davvero? - bisbigliarono alcune voci eccitate. - Sí, ma non ditelo a nessuno, ragazze... Non ancora! Vi
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autorità dignitosa, si avanzò verso di lei nel fango, col cappello in mano. - Miss Rossella, vero? Io essere Pietro, cocchiere di Miss Pitty. Tu non
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denaro ed io ve lo chiedo - continuò il dottore. - Chiedo un sacrificio, che però è molto piccolo a paragone di quelli che compiono i nostri uomini in
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contro di te, provvederò io. Non piangere, zia Pitty. È doloroso per Rossella non andare in nessun posto: pensa che è una bambina. - Giocherellava
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venne in soccorso, benché fosse pallida e sgomenta alla prospettiva di trovarsi dinanzi al furibondo signor O'Hara. - Io... ti aiuterò a spiegargli
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io ho disonorato la famiglia! Io, con un misero balletto per guadagnare un po' di denaro per i soldati! Oh, vorrei mettermi a piangere! - No, non
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ufficiale. «E se io faccio tanto da nominare Ashley» pensò irritata «egli inarca subito le sopracciglia e sorride di quell'odioso sorriso d'intesa
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svenire. Ti avverto che se svieni ti farai portare a casa da zio Pietro, perché io non intendo muovermi da qui finché non so qualche cosa di... finché
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. - Oh, Ashley, io... Stava per dire: «avrei tagliato il mio cuore per darvelo», ma invece finí la frase cosí:... farei qualunque cosa per voi
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rimanere a cena? Io avere detto a Poke di mettere due coperti di piú per loro. Dove essere tuoi cavalieri? - Oh, ero cosí stanca di sentirli parlare di
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momento. Io sapere come fare. Mia mamma essere levatrice, e avermi abituata per fare anche me levatrice. Tu lasciar fare a me. Rossella respirò sollevata
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, Rhett rise improvvisamente; un riso dolce e sommesso. - Siete dunque rimasta con Mrs. Wilkes! Davvero, è la piú strana situazione che io abbia mai visto
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! «Accidenti a Melania» pensava continuamente. «Perché non se n'è andata a Macon con zia Pitty? Doveva stare lí, coi suoi parenti, non con me. Io non sono
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- rispose Rossella sgarbata. - Cara Rossella! Sei stata cosí buona. Nessuna sorella avrebbe potuto essere piú coraggiosa e piú gentile. E io ti voglio bene
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. Digli del bambino. Digli che voglio che ci porti via da qui. Corri, presto! - Dio benedetto, miss Rossella! Io aver paura di andare sola, al buio! Se
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che ha detto? Prissy aveva ripreso fiato, ma continuava a spalancare gli occhi. - Lui essere dentro spaccio e io avere chiamato e lui essere venuto
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marito, mia cara? mormorò egli e rise dolcemente. Ma perché non aveva serietà, neanche in quel momento? Perché non correva? - E come pensate che io
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occhi spaventati. - Oh Dio, miss Rossella. Io credere di non svegliarmi mai piú se non nella Terra Promessa. - C'è tempo, per quella, - rispose Rossella
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suoi occhi verdi avevano una luce dura che Pork non vi aveva mai veduto. - Sí, badrona, cavallo essere morto; mentre io avergli messo secchio sotto il
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campi. E tu non puoi costringermi. Lo dirò al babbo e lui non lo permetterà! - Guardati ben dal tormentare il babbo con le nostre beghe! - Ti aiuterò io
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io al bambino! Vai, ti dico! Credi che lascerò toccare il bambino di Ashley? Vai! Melly guardò disperatamente indietro; martellò i fianchi del
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che sono sciocchi, miss Rossella. Voi li conoscete come li conosco io. Sono attaccati alla loro città e - scusatemi, miss Melly - cocciuti come muli
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letto più in là delle prime righe, e avrebbe tornato a scrivere dicendo: «Ma io ho paura a vivere sola!» Aveva le mani diacce e si interruppe per
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convinte che Dio farà un miracolo, specialmente a loro beneficio. Ma Egli non lo farà. Il solo miracolo sarà quello che io vado a tentare con Rhett Butler
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lui e zia Pitty dalla mia lista. È inutile, non rimane che Rhett. Ma bisogna che non vi pensi ora... Debbo fare in modo che Pitty ne parli, sicché io
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non posso. Non riuscirei piú a guardare in faccia nessuno se credessi di aver commesso un'azione disonesta... Voi credete che io abbia fatto bene
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per avere un altro anello! I suoi occhi brillavano maliziosamente, mentre egli dava una gomitata nelle costole a Ugo. - E io non immaginavo che voi
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nell'oscurità e gli afferrò la mano umida, mentre egli sussurrava: - M'inseguono... fuggo nel Texas... il mio cavallo è quasi morto... e io muoio di fame
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adattati alla pace, non si adatteranno a me. E poi hanno tutti un'aria cosí depressa. Io voglio una persona energica come Tommy Welburn oppure Kells
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. Maledetta abitudine di parlare sulle bare. È una barbarie! - Sentite, Ashley, - disse Will lentamente. - Io non permetto che alcuno parli contro Súsele
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venuta. - Nuova donna? Io non ho comprato nessuna donna, - dichiarò Geraldo fingendo una gran serietà. - Sissignore, tu avere comprata Mr. Gerald
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della peggior risma; e tu devi passare proprio di là. Lasciami pensare... Promettimi di non far nulla per oggi, tesoro; vai a casa e mettiti a letto. Io
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minacciò di rovesciare il calessino nel fosso. - Io sperare di non avere ucciso babbuino nero. Ma non avere aspettato per accertarmi - ansimò ancora
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una cosa cosí dolce, cosí innocente! Rossella pensò con ira: «Se fossimo stati sorpresi quando venne in licenza a Natale e io lo baciai per salutarlo
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sgomenti, e Melania si era alzata, ridendo e ravviandosi i capelli, da dietro al divano dov'era nascosta. - Questo è Gettysburg - aveva spiegato. - Io
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in città senza ricordarti di levarle! - No - fece Diletta prendendo il cappello di suo padre. - Tutto va bene qui - rispose Rhett. - Diletta ed io ci
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antica bambagia, Io guardava e gli faceva batter l'ore, come si fa con gli orioli a ripetizione. In pari tempo, sur un teatrino meccanico si eseguiva
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carne e d'ossa, ella le raccontava le sue pene più intime. - Vedi, Giulia, fin da quando ero piccina piccina, ho sempre patito, io. La fame e il freddo no
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piccola malata. - Sì, Camilla non è cattiva, non dico; ma, io vorrei non aver figliuoli - disse la signora Amalia, che appunto poco prima aveva finito
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nostri. Continuammo il viaggio nella mestizia, ed io, benchè tuttora fanciullina, piansi più volte per compassione. Giunti in Napoli, ritrovammo il capo di
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Gli ultimi di gennaio, mia zia era partita per Roma, ed io incominciai e concepire novelle speranze fin dalle prime sue lettere. Le cose andavano
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tratto caratteristico, che distingue il convento di donne dal convento di uomini? È rimasto inosservato al mondo finora. Lo rivelerò io. È la CONFESSIONE
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