Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: quei

Numero di risultati: 57 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Otto giorni in una soffitta

204521
Giraud, H. 9 occorrenze
  • 1988
  • Salani
  • Firenze
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, verrà a riprenderla, - aggiunge Maurizio. Tutto ciò è molto preoccupante per quei tre giovani babbi. Essi rimangono un momento silenziosi, accasciati

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più che una sottile linea verticale appena visibile in tutto quei verde. Esso fa le fusa e strofina la testa sul collo della sua cara padrona. «Non

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difficile pettinare quei lunghi riccioli biondi. Nicoletta casca dal sonno. Alle emozioni della giornata si aggiunge l'effetto del vino bianco

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della Duflet, vede al suo svegliarsi quei buoni visi sorridenti. Ma ne manca uno, e Nicoletta ne chiede notizie. - Alano tiene occupata Maria, - dice

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perfettamente che sarebbe un peccato tagliare quei bei riccioli, e con un sospiro riprende la spazzola. Nicoletta e lui mandano un grido di sollievo quando

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tristezza e alla solitudine, passa dei bei momenti, con quei tre ragazzi allegri e felici. Essi le raccontano storie divertenti, farse da loro

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vacanze; si accorgerebbe, in quei due giorni, di una trascuratezza e di una negligenza inverosimili, poichè anche quella mattina passa senza che i

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, e, in fondo, piena di ammirazione per quei tre ragazzì «buonì come bambine ». - Ah, che paura ho avuto! - esclama Nicoletta uscendo di dietro all

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! - esclama una voce allegra. E Matù, spaventato e stizzito di quei modi bruschi, vede Nicoletta lasciar cadere il suo lavoro, rovesciare la poltrona

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Gemme - Corso completo di letture

206884
Grassini, G. B., Morini, Carla 1 occorrenze
  • 1905
  • Remo Sandron - Editore
  • Milano - Palermo - Napoli
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Enzo. - Ma perchè ora dài quei brutti nomi alle bestie? - A Enzo non parve vero di fare il sapiente con un rettile (la lucertole) Tonino, che era più

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Pagina 51

Angiola Maria

207289
Carcano, Giulio 8 occorrenze
  • 1874
  • Paolo Carrara
  • Milano
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, che la giovine, la quale è poi savia e buona, vada con quei signori? » « A me, come me, certo che no; ma se, per causa sua, io avessi de' pasticci? Io

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quieta abitudine, si faceva più forte del suo proposito, più grande della sua virtù. Allora egli s'abbandonava a' suoi sogni antichi, a quei fallaci

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sognata la speranza e l'amore, non potè a meno di volgere ancora un mesto sguardo a quelle care pareti, a quegli arredi, a quei pochi libri che lasciava

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che son quelli stessi: dica, dica su.... » « Insomma, finita che fu la messa, e tornato il prete nella sagrestia, quei due signori s' alzarono, gli

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quiete. A ogni poco, il più lontano suono la riscoteva. E balzando a sedere sulla coltre, ascoltava, tremava. E quei risalti, quelle paure erano per

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cuore, a tutti quei gran signoroni che ho cono- sciuti; perch' io povero e ignorante tal qual mi vedete, so cos' è il mondo; e son certo che se avessi

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andavo in casa sua tutt' i giorni per que' pochi servigi che gli occorrevano!... Bisognava poi sentirlo, come lo sentivano tutti quei della vallata, che

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virtù con tale mitezza di pensieri, e insieme con tanta efficacia. Oh! l'ho sentita nel mio cuore, e letta su quei volti rozzi e intenti de' vostri

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La giovinetta campagnuola

207938
Garelli, Felice 4 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
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allora che «il male viene a libbre, e se ne va a oncie;» perciò se tu, o altri cade ammalato, ricorra a quei due gran medici, che sono l'acqua e la dieta

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da uomo. Disfacendo vecche camicie, e vecchi vestiti, si prepara i modelli di carta sui pezzi staccati: quindi con quei modelli taglia le tele, e le

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mangerecci, quei funghi che, cresciuti in luoghi scoperti, e esposti al sole, sui margini delle selve, nelle siepi, fra i cespugli, e nei prati

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quei frutti ch'essa promette, e la nazione domanda. A queste idee s'informa il libro che presento a voi, signore Maestre. Esso svolge, con

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Pagina frontespizio

L'uccellino azzurro

212632
Maeterlink, Maurice 2 occorrenze
  • 1926
  • Felice Le Monnier, Editore
  • Firenze
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Che cosa sono quei cosini d'oro che pendono giù dai rami dell'albero?... TYLTYL Non capisci?... I balocchi, o bella!... Sciabole, fucili, soldati

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riscaldare la Terra quando il Sole incomincerà a impallidire.... TYLTYL E quei due laggiù che si tengono per la mano baciandosi continuamente, sono

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Quell'estate al castello

213920
Solinas Donghi, Beatrice 16 occorrenze
  • 1996
  • Edizioni EL - Einaudi Ragazzi
  • Trieste
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' tornavano a risprofondare nel mucchio, e si vedevano comparire e scomparire quei rettangolini colorati con elefanti e palme, mezzelune e soli levanti, figure

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: tutto questo succedeva un fracco d'anni fa. Adesso voi magari vi credete che a quei tempi le ragazzine se ne stessero lí con un fiocco in testa come

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Ippolita a volermi, ma quei suoi zii, e solo per la comodità della compagnia che potevo fare alla loro nipote... Ma lo sapevano poi, gli zii, che la compagna

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rimasta con gli zii, per il momento. Diceva queste cose svelta svelta, buttando lí tutti quei nomi di posti lontani un po' con l'aria di vantarsene

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corsa. Io dietro, e lo zio pure. La mia amica era ancora drizzata in ginocchio sulla panca, come si era messa per gridare quei suoi «non è vero». Scese

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era mattinieri a quei tempi, in campagna!), era risultata chiusa sí, ma senza paletto né girí di chiave. Ora, lui la sera prima i giri li aveva dati e

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disse: - Caso mai prendo l'impermeabile. Cercai di scovare dei dubbi piú intelligenti: quello del passaporto, che ci voleva, a quei tempi, per andare

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; stavolta invece nix. Mi misi a friggere dall'ansia. La mia amica in quei giorni era una ragazza disperata, ci voleva poco a capirlo, anche se non

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raccontò tutti quei particolari della sua fuga. Non ce ne stancavamo mai né io né lei, tanto è vero che li ho imparati a memoria. Di quello che aveva

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fluttuanti. Erano tutt'e due un bel po' sbiaditini dal sole e dalla pioggia, per questo non li avevo visti prima. - Chi sono quei due lí? - Due tizi

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, come era giusto: senza la sua pensata infatti quelle buste con quei francobolli non sarebbero mai venute fuori dal baule di ferro. Lei veramente non

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. Io per esempio me li riservo per i giorni di pioggia. Mio fratello Franco quei pochi che fa li fa subito prima di tornare a scuola. - E nessuno gli

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per niente tipi romantici, quei due, e poi Remigio non era nemmeno giovane, doveva avere quasi trentacinque anni. - Ma si, ti assicuro. - Fidanzati

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poi aveva il nervoso, per questo aveva detto quella frase dell'anima rotta. Non era ancora arrivata la posta del pomeriggio (già, a quei tempi la

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. Gli zii parlavano tra loro di gente noiosa che non conoscevo, con l'aria che non gliene importasse niente nemmeno a loro. Insomma, come se quei

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volata per quei viali parigini con tanti alberi che si vedono nelle cartoline.) Aveva il suo valigino in mano e una borsetta bianca a tracolla, scelta

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I miei amici di Villa Castelli

214426
Ciarlantini, Franco 6 occorrenze
  • 1929
  • Fr. Bemporad & F.°- Editori
  • Firenze
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Mario di toccare quei soldati, di maneggiare, esaminare da vicino ciò che essi portavano! E come gli sarebbe piaciuto essere uno di loro! Le

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piace tanto ai due fanciulli la vista di quei frutti che sembran sbucare curiosi qua e là fra serpeggiare dei fusti e l'ondeggiare delle foglie

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carbone inverviene Giacomo cho lo prende con le tenaglie e lo batte sull'incudine. Così Mario vede da quei pezzi uniformi uscire chiavi, chiodi

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gente per obbligarla a trascinare un cannone, che si era affondato nella strada, lanciò un sasso contro quei soldatacci stranieri. Allora tutti

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valorosi soldati e bravi cittadini. Quei fanciulli sono vestiti con una camicia nera e hanno un berretto dello stesso colore dove è ricamata un'aquila

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all'acqua sana e in ultimo alla voglia di lavorare che hanno tutti quei bravi contadini e quegli ottimi operai. Chi lavora non ha tempo di ammalarsi

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Sempronio e Sempronella

214637
Ambrosini, Luigi 4 occorrenze
  • 1922
  • G. B. Paravia e C.
  • Torino - Milano - Padova - Firenze - Roma - Napoli - Palermo
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spelacchiato. Queste furono le frittelle che toccarono a quei prepotenti. E Trottolina richiuse la finestra e mangiò le frittelle, e da ultimo, come il

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mise a volare pei dintorni, chiamando gli uccelli e dicendo: - Compagni, correte correte: distruggiamo tutti quei semi di canapa, altrimenti, vi dico

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arrugginire. Ai primi chiarori dell'alba, al primo canto del gallo, così d'estate come d'inverno, ella era in piedi. Rifaceva la cameretta, e scendeva quei

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Pagina 79

la scuola elementare non c'era ancora. Babbo Terenzio e mammaa Venusta non erano più istruiti dei due loro figliuoli. Ebbene, da quei giorni lontani

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