viene sull' ingresso per chiamare i fanciulli e metterli a letto. Ma siccome essi non la sentono, aspetta un istante e li sente ridere. Guarda in fondo
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tutti pronti: sono andati ad abbracciare lo zio Fil e sono sulla scalinata d' ingresso. - Andiamo, - dice Maria in cammino. Passeremo prima dalla signora
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moderna, e ora ti presentano l'umile ingresso d'una borgata; i suoi corsi larghi, lisci e asciutti, le sue variate vie fiancheggiate di modesti
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cui imposte interne sono chiuse. - Sotto una delle finestre, uno sgabello. A sinistra la porta d'ingresso, munita di un grosso saliscendi. - A destra
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una specie di nicchia nella parete di fondo. Forse era quello l'ingresso del condotto. - Palpitante! - disse Ippolita: era una parola delle sue. (Di
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tanto a ripensarci adesso. Giù, giù, giù. Scale di servizio, camerone d'ingresso, l'Adele sulla porta della cucina e la Vittorina dietro di lei, a
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per portarla di sopra. Mi chiamò signorina, mettendomi subito in soggezione. E l'ingresso idem, perché era proprio imponente. Alle finestre c'erano
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il giorno dell'arrivo), mentre Ippolita era a lezione con la signorina Ricciarelli. Io mi ero messa in ingresso ad aspettare che finissero. Non ci
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passava dall'ingresso di servizio, dove c'era una porta a vetri che dava in cucina. Si sentivano benissimo, dentro, le voci di Remigio e delle donne che
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faceva solo due o tre giochi difficilissimi, di quelli per ultraesperti.) Dunque mi misi di sentinella nell'ingresso. Era sempre lí che mettevano la
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andiamole dietro mentre scende zitta e quatta tutte le scale fino all'ingresso di servizio. Qui oltre alla porta a vetri della cucina c'era anche quella
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