Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: io

Numero di risultati: 160 in 4 pagine

  • Pagina 3 di 4

Otto giorni in una soffitta

204643
Giraud, H. 11 occorrenze
  • 1988
  • Salani
  • Firenze
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Aubry e io soltanto. - A che ora partiremo? - In che giorno? - A che ora ritorneremo? - « Via, mi pare che il ghiaccio si sciolga un po' », pensa Maria

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parla sempre. Lei è tanto carina così, i suoi capelli le fanno come una corona intorno alla testa. - Ascolta, Maurizio, io starò molto meglio coi

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Francesco? - Sono sua figlia, - risponde fieramente Nicoletta. E la signora d'Aufran si domanda, con angoscia, se sogna o se diventa pazza. - Io sono

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riccioli! - dice la signora d'Aufran. - Chi ha fatto quest'operazione? - Maurizio. Ma fui io che lo volli. - Domani andremo dal parrucchiere per farti

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broncio, i suoi babbi adottivi. - È che io.... io non so legger bene, - dice la fanciulla. Francesco è vivamente sorpreso. - Non sai leggere? Quanti anni

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Pagina 17

. - Il signor Fil fa quello che vuole, - dice Maria spazientita. - Anch' io! - esclama una vocina. - E voglio abbracciarti. E prima che Maria, in

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comodo.... - soggiunge Maurizio scotendo la testa. - Io credo che sarà meglio non parlare di soffitta, - dice Francesco. - Maria è curiosa e vorrà

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- Io non ho paura, - dice Maurizio, punto sul vivo. Dopo tutto, anche lui è un babbo nè più nè meno degli altri. Soltanto è un gran peccato. - Del

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Francesco è così imperioso, che Nicoletta ha un po' di paura. - Ho voluto io, - dice coraggiosamente. - E poi è la moda! - conclude con un leggero tono di

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giardino, Maria li richiama dalla scalinata. - Signor Maurizio! Tenete, signor Maurizio, - dice essa porgendogli qualcosa. - Io sono vecchia e questa

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Giovanni Bord con aria desolata. - Sarebbe per un'altra volta. Pazienza! - La signora Bord cerca di consolare suo figlio: Maria prende la parola. - Io

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Pagina 65

Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura

206167
Garelli, Felice 3 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
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, quali Voi siete, questo piccolo libro può fare del bene. Ed io confido nel vostro zelo, o colleghi, e nel desiderio vostro di rendervi sempre più utili

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si ha una perdita nella coltivazione, ed a concimar molto si coltiva con benefizio? Esamina con attenzione il conto che ti presento. Io suppongo che

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pei prati; ricorre ai sovesci per i campi. Con tali industrie verifica in se stesso il proverbio: Agricoltore sollecito non fu mai povero. Ed io pongo

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Pagina 142

Angiola Maria

207045
Carcano, Giulio 12 occorrenze
  • 1874
  • Paolo Carrara
  • Milano
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natura? - Se tu non facesti questo voto, io lo feci per te. Era una mattina piena d' incanto. - La primavera cominciava appena; la limpidezza

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, ch'erano tutta la casa, Io trovò a vegliare in mezzo a' suoi volumi, qua e là sparsi, ammucchiati o aperti, al lume d'una piccola lucerna. Al vedere

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voluto qui, in questo luogo santo. Io rispetto il tuo cuore e la tua onestà; ma sappi che nessuno deve conoscere il sentimento che ci unisce. E poi, è

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attenta meraviglia, per seguir le parole che il prete allora proferiva, con accento più rapido e commosso, e ch'erano queste: - O miei fratelli, io lo

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l'altro fece, senza dir nulla. «Siete voi la vedova Giuditta ****?» chiese allora l'uomo che parlava. «Sì, son io!» rispos'ella; «ma perchè voi

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Pagina 193

che succede e non succede, tirandola in disparte con un'aria cupa, « Cara signora Giuditta, » le disse col sussiego di chi dà un gran parere, « io so

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un profondo sospiro; « non mi rimane altro destino, bisogna ch' io sia rassegnata. » « Eh! mi pare che abbiate il vostro piccolo orgoglio anche voi

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aggravata sopra di me. Io adoro il vostro giudizio; ma se il piangere che ho fatto, se le prove che voi mi mandaste, han potuto espiare in qualche

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mitigare la cupa collera del vecchio sdegnato. « Io sono figlio vostro » aveva detto Arnoldo supplichevole « e voglio starmi con voi! se voi non mi

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, vedendo uno straniero, ardiva appena far capolino dietro la spalla della vecchia. « Che il Signore vi benedica! Ben lo diceva io, non poteva esser altri

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sogni eran così belli! Arrossendo per subitanea tema, si chinò verso di lui, e disse: « O mio padre! io era venuta a spiare il momento che vi sareste

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, ascoltiamo il consiglio della benevolenza, gustiamo la pietà, cerchiamo l' amore. Non tutti pensano che sia così, ma non importa: non sono io il

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Pagina 96

La giovinetta campagnuola

207501
Garelli, Felice 6 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
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che vi perseguitano. Io terrò come fatto a me stesso quello che farete a pro degli altri, e ve ne compenserò, chiamandovi a possedere il regno de

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23.Fattura degli abiti in casa. Io conosco una giovanetta proprio ammodo. Giuseppina (così ha nome) governa la sua casa, come la più attenta e

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moderato. Quindi io a te pure li raccomando, o giovinetta, e tralascio di dirti molte altre cose che la pratica ti insegna circa lo schiudimento, la qualità

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6.I genitori. Se ti domando, o giovinetta: quali persone ami di più al mondo? Io già indovino la pronta risposta del tuo cuore, e della tua coscienza

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Pagina 6

del tuo meglio per emendarti. Io conosco certe ragazzine cattive che vanno in bizza, quando i genitori le correggono di un difetto, o le rimproverano

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metterlo nel salvadanaio. Tu invece l'hai speso, dicendo a te stessa: «Un soldo risparmiato a che può servire? Che cosa si può fare con un povero soldo?» Io

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Pagina 91

L'uccellino azzurro

212895
Maeterlink, Maurice 5 occorrenze
  • 1926
  • Felice Le Monnier, Editore
  • Firenze
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(lasciandosi cadere sfinita sugli scalini di marmo) Sono io, comare Notte.... Non ne posso più.... LA NOTTE Che hai, figliuola mia?... Sei pallida

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diceva che, così bella come era, si sciupava a vestirla!... Allora io ho protestato in nome della nostra dignità di elementi essenziali ed altamente

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) Io, quando mangio, non ci sono per nessuno, non ho orecchi per niente e per nessuno.... Lo ZUCCHERO (con tono mellifluo) Scusatemi, ma come potremmo

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sono in piedi presso un tumulo) MYTYL Ho paura!... TYLTYL (un po' inquieto) Io non ho mai paura.... MYTYL Dimmi: sono cattivi i morti?... TYLTYL Come

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che dolce fragranza!... NONNA TYL Abbracciamoci ancora... Venite, venite sulle mie ginocchia.... NONNO TYL E a me? Niente?... NONNA TYL No, no, prima io

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Quell'estate al castello

213822
Solinas Donghi, Beatrice 9 occorrenze
  • 1996
  • Edizioni EL - Einaudi Ragazzi
  • Trieste
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ero entrata in sala da pranzo col cuore nei tacchi dei sandali, dall'apprensione. Almeno, io lo sentivo circa a quel livello li. C'era già la contessa

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la ripeterai a nessuno? - Certo che no. - Ebbene, ecco: io mio zio non lo posso soffrire. Né lui né la zia. Tutto qui? Non lo trovavo per niente un

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! - dissi, tremarellando. - Parlo sul serio. - Ma io... Ma tu... Insomma, che cosa hai in mente di fare? - Di scappare, te l'ho detto. Domani mattina

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un po' istupidite. Ippolita sapeva solo ripetere: - Ecco cos'era, il tesoro! Ecco cos'era! E io: - Pensare che era qui! La cosa piú straordinaria per

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importanti. Questo che ha adesso in Brasile dovrebbe quasi esser finito, forse fra due mesi ritorna. Io in Brasile non potrei starci, per il clima, dicono

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rincresceva che lo facesse per causa mia. Non l'avevo mica picchiata con malanimo, io; solo per il nervoso della paura che avevo patita. Le dissi di

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deciso di accompagnarlo. Io ciondolavo lí nei dintorni, senza perderli di vista. Li vidi entrare nell'auto. Un momento ancora, il tempo che Remigio

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educati gli uni con gli altri. Io mi barcamenavo a furia di gran sorrisi, un po' con tutti, anche con Remigio perché avevo rimorso di averlo creduto un

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Pagina 120

resto, dunque bisognava dire scalone) e io le andavo dietro, Ippolita mi trattenne un momento per bisbigliarmi: - Vedi? Mi tengono dietro le sbarre! E

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Pagina 15

I miei amici di Villa Castelli

214415
Ciarlantini, Franco 2 occorrenze
  • 1929
  • Fr. Bemporad & F.°- Editori
  • Firenze
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io!». I ragazzi allora gettano un fischio e il povero tacchino sembra andare in collera. La sua testa a bitorzoli bluastri, s'accende, diventa di

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Pagina 71

. - Che vergogna! - Tutti sono prepotenti con me ed io non posso difendermi. - Se questo è, chiedi ciò che vuoi e l'avrai. - Vorrei due belle corna

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Pagina 90

Sempronio e Sempronella

214692
Ambrosini, Luigi 2 occorrenze
  • 1922
  • G. B. Paravia e C.
  • Torino - Milano - Padova - Firenze - Roma - Napoli - Palermo
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AL MULINO É una bella giornata. Dice Sempronio: - Andiamo a trovare compare Festo, e così si vede il mulino! - Andiamo, io non ho mai visitato un

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Pagina 43

io che ce ne verrà un gran male. Gli uccelli intorno si misere a ridere e gli diedero del pazzo. Dopo pochi giorni il germoglio della canapa spuntò e

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Pagina 72