Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: signorina

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di Giulio, quel giorno aveva risposto molto bene alla  signorina  maestra. Si era ricordato di tutto quanto questa aveva
tutti intenti a fare un compito, si spaventarono assai. La  signorina  rimproverò severamente il birichino e lo fece accompagnare
di spettacoloso: due baffetti neri neri, ma piccoli. Era la  signorina  Elide Ricciarelli, una del paese, che veniva per far
da dire infatti che continuava a fare un gran caldo, la  signorina  Ricciarelli quando arrivava alle nove e mezza aveva già i
giorno dell'arrivo), mentre Ippolita era a lezione con la  signorina  Ricciarelli. Io mi ero messa in ingresso ad aspettare che
padroni. Eccole finalmente che scendevano lo scalone, la  signorina  davanti, tic tic tic sui sandali coi tacchi, poi Ippolita
quando mi vien bene, tanto per semplificare). Salutò la  signorina  e disse a Ippolita, senza dar segno di aver visto, o no, il
però, e tornò a rimbucarsi in biblioteca. Intanto la  signorina  se ne andava, continuando a parlare fin sugli scalini del
credenza quando avevo tutto finito, tutto ciò era per la  signorina  Nicoletta! - Tutto ciò era per Nicoletta, - ripetono i
il nostro nome. In fatto di politica, se è permesso a una  signorina  d'aver un' opinione, professo le idee del babbo; ma questo
ella che crede d' essere la più ragionevole e calma  signorina  del mondo! Oh, non spalancar gli occhi a quel modo!... - e
mi sentii fissata, e mi voltai istintivamente. Era una  signorina  nel palco di casa Borromeo la quale abbassò subito il
rispondendo alla domanda fatta da me a mio cugino: - È la  signorina  De Lami con sua madre e suo fratello. - Ah, è vero! - disse
maggiore che ha sposato il Marenzi. - È quella bella  signorina  di cui tu, Elisa, mi hai parlato con tanto entusiasmo
- Questa volta io credo che donna Conny abbia ragione. La  signorina  De Lami pare anche a me una bella statua del dolore. Ah,
sia andato via: lui vi può dire com'è simpatica la vostra  signorina  De Lami! E poi bisogna esser ciechi, caro Rinaldi. Mi pare
dei Marenzi, e credo che abbia conosciuto in casa loro la  signorina  De Lami, la quale è sorella di Lucia Marenzi. - Oh!
nella musica. Vedevo laggiù il viso pallido e severo della  signorina  De Lami, poi fra mia cugina e il tenente s'era intavolata
ed egli rispose sempre senza guardarmi: - Che ella sia una  signorina  un po' diversa dalle altre è facile a capirsi, ma che si
fucile, il lampo orgoglioso dei suoi grandi occhi neri. La  signorina  ci passò dinanzi e scese lentamente cogli occhi fissi
non sapeva...? - lo ebbi un sussulto. Parlavano forse della  signorina  De Lami? In quel momento la padrona di casa tornò a noi con
Paola Varenna. - Che! la Varenna? Ah era tempo! ormai come  signorina  era un po' matura, ma che bella marchesa sarà! eclisserà
vicina: - Scusi, signora, mi vuol dire se parlavano della  signorina  De Lami? - Precisamente. Non la conosce? - La conoscevo di
rimettere il piede in casa nostra senza il permesso della  signorina  Conny: ma che ti prega, ti supplica, in nome di quello che
Dunque appena ritornati a casa, gli scrivo che la  signorina  Conny permette al marchese Gian Carlo di venire a vederla.
di farle piacere l'avevano dispensata dalle lezioni con la  signorina  Ricciarelli. Era una morte civile, per dirla tutta. Da
chiuso, come del resto quello davanti. Dunque la  signorina  Ippolita, se era uscita, era uscita dopo, e siccome la sua
aveva pensato lui a metterla sottochiave, tanto cammino la  signorina  finora non poteva averlo fatto, cosí a piedi. - Allora, -
è vissuta mia madre, mamma Duflet era gentile, mi chiamava  signorina  Nicoletta e mi preparava delle pietanzine speciali. Ma
adesso, nel bagno, per cambiare gli asciugamani, e la  signorina  Ippolita non c'era mica, sa. La Vittorina stava cominciando
la bocca. Allora sí che usci l'urlo! - Maria Vergine! La  signorina  Ippolita!... - Verso le sei e mezza, avete detto? -
torniamo. Allora andiamo alla mattina dopo, quando venne la  signorina  Ricciarelli, anche questa volta prima del postino, e
un nome che avevamo inventato noi due per significare una  signorina  di quelle piene di smorfie, il tipo gnegné, insomma. Era il
buono » continuava il dottore; « io aveva raccomandato alla  signorina  una rigorosa cura morale e uno scrupoloso trattamento

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