| NUOVO | ANNO Comincia l'anno nuovo: quanti propositi buoni! Ogni |
I miei amici di Villa Castelli -
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occhi dei bimbi lo seguono contenti. Mario dà continuamente | nuovo | spago e corre guardando il suo tesoro che s'allontana |
I miei amici di Villa Castelli -
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per una sciocchezza. Aldo diceva che il suo vestitino | nuovo | era più bello di quello di Ferruccio. Ferruccio sosteneva |
Gemme - Corso completo di letture -
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| NUOVO | COMPAGNO DI GIOCHI Mario seguì il babbo nei suoi |
I miei amici di Villa Castelli -
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nessuno così fiero come Mario quando entrò nell'aia col | nuovo | compagno! Debbo dirvi con quali grida di festa i fratelli e |
I miei amici di Villa Castelli -
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anzi morta, essa si avvia a produrre i frutti per un | nuovo | anno. |
I miei amici di Villa Castelli -
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raccolse e ringraziò Iddio perchè avrebbe portato un fiore | nuovo | alla sorellina ammalata che l'attendeva nella povera |
I miei amici di Villa Castelli -
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come se si azzuffassero, poi, il frullo di un'ala, poi di | nuovo | silenzio. Non passa nessuno sulla strada polverosa, battuta |
I miei amici di Villa Castelli -
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Ogni volta che torna a casa ha imparato qualche cosa di | nuovo | e lo racconta. Suo padre è contento che non passi il tempo |
I miei amici di Villa Castelli -
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di quella barca che da pochi anni aveva segnato un | nuovo | e grave avvenimento nella loro vita. E là, su quel |
Angiola Maria -
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si convinse, però ci tenne assolutamente a farmi un vestito | nuovo | prima della partenza, di una stoffa leggera, a mazzolini di |
Quell'estate al castello -
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trovatore. - Cosa c'è? Cos'hai? - Ero fin spaventata. Di | nuovo | come quel primo giorno, mi agguantò per mano e mi tirò fino |
Quell'estate al castello -
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bolliva nel cervello, non sapevo neanch'io cosa dire. Fu di | nuovo | Ippolita a parlare. - Loro sanno bene, - disse, - che se |
Quell'estate al castello -
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adesso lo sai, - mi venne da dire allora; e ci siamo di | nuovo | guardate in faccia. In quel preciso momento tutt'e due |
Quell'estate al castello -
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scompaio per non più apparire. La mattina dopo sono di | nuovo | il primo a levarmi. |
Sempronio e Sempronella -
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smosso il terreno, quanto meglio si è potuto, si rassoda di | nuovo | col rullo? Non è forse questo un fare e rifare?» No, |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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in se stessa appoggiata, a una gronda; ma domani certo col | nuovo | sole troverà cantuccio adatto e potrà, cominciare la sua |
I miei amici di Villa Castelli -
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47 Anniversario triste ivi La furberia di Mariannina 48 Il | nuovo | anno Pag. 49 La Befana ivi L'arancia 50 La veglia 51 « |
I miei amici di Villa Castelli -
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che fai? (poesia). - A. CUMAN PERTILE . 73 Al mercato 74 Un | nuovo | compagno di giochi 75 Chi troppo vuole 77 L'aquilone ivi I |
I miei amici di Villa Castelli -
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- A posto, a posto! - ingiunge compare Festo. Ed ecco di | nuovo | le tre schiene chine sulla gora e le braccia tese. Ora i |
Sempronio e Sempronella -
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a ridere col singhiozzo, e il momento dopo, giú di | nuovo | a piangere a cateratte. Insomma, proprio una bella scena. |
Quell'estate al castello -
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più, dei pipistrelli. Non so nemmeno se si facessero di | nuovo | vedere; magari davanti all'invasione di queste due pazze |
Quell'estate al castello -
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Quindi li passi allo staccio; sali il liquido, e lo fai di | nuovo | bollire, finchè prenda consistenza; allora si ripone la |
La giovinetta campagnuola -
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un po': la camera era un po' meno buia quando aprii di | nuovo | gli occhi. Cominciai ad aspettare che Ippolita passasse |
Quell'estate al castello -
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prima cosa comprò un filoncino in una panetteria. Le era di | nuovo | venuta fame e non voleva consumare subito tutto il suo |
Quell'estate al castello -
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viceversa, sulla faccenda che le bruciava di piú, cioè il | nuovo | matrimonio di sua madre. Le bruciava soprattutto perché lei |
Quell'estate al castello -
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di non poter più prenderla con sé per vivere di | nuovo | insieme come sarebbe giusto che vivessero una madre e una |
Quell'estate al castello -
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allora era fatta a quel modo, senza contare che magari il | nuovo | marito non sarebbe stato tanto d'accordo di prendersi la |
Quell'estate al castello -
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non vedeva l'ora che ritornasse, per poter abitare di | nuovo | con lui. Gli zii erano molto cari, diceva (gli ex aguzzini, |
Quell'estate al castello -
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a passare una settimana con la mamma, piú si capisce il | nuovo | marito, che però per fortuna non stava sempre tra i piedi, |
Quell'estate al castello -
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è una cosa tanto allegra, per una ragazzina. Difatti era di | nuovo | parecchio triste quando tornò al castello e cosí i suoi zii |
Quell'estate al castello -
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madre, figurarsi: contenta come una pasqua di poterla di | nuovo | raccontare. Lo zio Pio era un fratello di mia nonna che si |
Quell'estate al castello -
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e fa come vuole. Cosí la prossima mossa fu di tornare di | nuovo | a consultare la nonna. Lei non domandava di meglio: da |
Quell'estate al castello -
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di scoprire qualcosa che potesse rovinarmi la vacanza. Di | nuovo | mi sembrò che quella tale farfalla mi toccasse con la punta |
Quell'estate al castello -
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passare, e quante cose succedere, prima che entrassimo di | nuovo | in quella grotta. |
Quell'estate al castello -
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da mamma Duflet con un gran sermone.... e sarà di | nuovo | come prima.... La mamma forse ci aiuterebbe.... ma non |
Otto giorni in una soffitta -
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La giovinetta cerca di finir presto il suo grembiale | nuovo | da rinnovare in quel giorno; il ragazzino cerca di finire |
I miei amici di Villa Castelli -
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un suono lontano, un sospiro del vento, che ti rechino di | nuovo | i pensieri del mondo che già avevi, senza saperlo, |
Angiola Maria -
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una canzoncina arruffata. Allora il merlo si mise di | nuovo | a correre pei dintorni, chiamando gli uccelli e dicendo: - |
Sempronio e Sempronella -
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parole della giovinetta, chinava la faccia sul seno e di | nuovo | arrossiva. Allora Vittorina, in atto di tenerezza |
Angiola Maria -
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d'accordo. Dunque, zitta e mosca. Ippolita intanto aveva di | nuovo | messo via il ritratto, maneggiandolo con delicatezza, come |
Quell'estate al castello -
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per ora non potevano stare insieme, e che pure il suo | nuovo | marito era ansioso di rivederla (Ippolita) perché |
Quell'estate al castello -
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in Italia per non lasciarla piú, cosí lei avrebbe avuto di | nuovo | una casa proprio sua. Sí, rispondeva Ippolita, questo le |
Quell'estate al castello -
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almeno che non ero stata con le mani in mano. Era di | nuovo | il giallo, ma piú brutto: píú grave. E anche oggi col |
Quell'estate al castello -
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tanto è vero che non l'avevo sentita. Doveva aver messo di | nuovo | le scarpe da tennis. Forse aveva anche il suo cappelletto |
Quell'estate al castello -
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come una gallina che ha fatto l'uovo, e poi farmi ridere di | nuovo | dietro perché magari anche là non c'era niente? Grazie |
Quell'estate al castello -
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nix. Non osavo chiamare piú forte per non scatenare di | nuovo | gli idem- come-sopra. In conclusione: o Ippolita non c'era, |
Quell'estate al castello -
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cima alla fronte un sopracciglio color sabbia e ghignò di | nuovo | sotto i baffi. Non mi ero sbagliata: aveva proprio una |
Quell'estate al castello -
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ma con voce debole e tremante. «Bene! » E si rivolse di | nuovo | alla vecchia: «Abita in casa vostra il prete Carlo ****, |
Angiola Maria -
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si levò, riposto via il grosso scartafaccio, e si chiuse di | nuovo | nel suo palandrano. E per dov' erano venuti, uscirono. La |
Angiola Maria -
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d'animo grato per il donatomi manoscritto, un bel breviario | nuovo | che gli servisse in vece di quello tutto squadernato e |
Angiola Maria -
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era passato, per il momento almeno, e che era di | nuovo | ansiosa di avermi al castello, cosí anche a me ne tornò la |
Quell'estate al castello -
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e avremo delle noie, ho paura.... (La Fata riappare di | nuovo | sotto l'aspetto di una brutta. vecchia; le pareti della |
L'uccellino azzurro -
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posto). Via, presto, stringetevi un po'.... (Bussano di | nuovo | alla porta). IL PANE (smarrito, sforzandosi invano di |
L'uccellino azzurro -
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parlargli sempre!... LA GATTA Scimunito!... (Bussano di | nuovo | alla porta). IL PANE (piangendo a calde lacrime) Non voglio |
L'uccellino azzurro -
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suo cuore; il rivederlo sola una volta bastava a rapirle di | nuovo | la calma e la forza in tutto quel tempo riavute, la memoria |
Angiola Maria -
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o ti pianto qui su' due piedi. Dimmi piuttosto cosa c' è di | nuovo | di quella Maria, perchè mi preme di sapere.... » « Oh vedi! |
Angiola Maria -
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già dimenticato della sua compagna di viaggio. Pure, quel | nuovo | gemito aveva un non so che di doloroso, che ruppe il cuore |
Angiola Maria -
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confortar la fanciulla, essa non potè rispondere che con un | nuovo | sospiro, in cui era l'amarezza di tante ricordanze! Poi |
Angiola Maria -
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di malcontento, si fe' brusco in viso, e con un salto fu di | nuovo | al suo posto su la carretta; menò una buona sferzata al |
Angiola Maria -
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e larghissimo. Imponente, tanto per cambiare. Uffa: ero di | nuovo | in soggezione. Mi sentivo una pulce, sotto quel soffitto |
Quell'estate al castello -
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forse valeva la pena di esplorarle, prima o poi. Ero di | nuovo | molto su col morale. Prima di tutto ero arrivata bene o |
Quell'estate al castello -
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poi, quasi oppresso da forza prepotente, s'abbandonò di | nuovo | su la prora della barca: la quale fuggendo via via si |
Angiola Maria -
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sua. » Intanto Eugenio, al quale il racconto riusciva | nuovo | e strano (egli che non aveva mai pensato sul serio a' |
Angiola Maria -
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cosí coraggioso che mi mise paura. Quando mi trovai di | nuovo | sola con la mia amica mi era quasi passata la voglia di |
Quell'estate al castello -
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le mani, appoggiandosi alla tavola presso il camino; e di | nuovo | s' immerse nelle sue scure fantasie. - È impossibile! il |
Angiola Maria -
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il dicembre. « Eugenio! » diceva adunque Arnoldo al suo | nuovo | amico, quella mattina in cui l'abbiamo trovato che |
Angiola Maria -
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