Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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6.Fa il dovere, e non temere. 7.Chi ben vive, ben muore;  chi  vive male, muore peggio. 8.Ogni tempo è buono al ben fare.
e niente costa. 25.La civiltà è una moneta che fa ricco  chi  la spende. 26.Le buone maniere trovano ogni uscio aperto.
piacer fa, piacer riceve. 30.La limosina non impoverisce  chi  la fa. 31.Chi del suo dona, Dio gli ridona. 32.Fa al tuo
lavoro. 43.Ad imparare non è mai troppo tardi. 44.Povero è  chi  non sa far niente. 45.L'ignoranza è madre della miseria.
senza regola è barca senza timone. 59.La roba sta con  chi  la sa tenere. 60.Perde il molto chi trascura il poco.
59.La roba sta con chi la sa tenere. 60.Perde il molto  chi  trascura il poco. 61.Donna economa è un tesoro. 62.Donna
66.Rifletti molto, e parla poco. 67.Chi parla, semina;  chi  tace, raccoglie. 68.Come si giudica gli altri, si è
 Chi  soffriva era il più piccolo. Desiderio. Egli aveva una gran
ore libere per farsi insegnare qualche cosa dai compagni.  Chi  gli insegnò a leggere le vocali, chi gli insegnò a leggere
cosa dai compagni. Chi gli insegnò a leggere le vocali,  chi  gli insegnò a leggere le consonanti, e chi gli insegnò a
le vocali, chi gli insegnò a leggere le consonanti, e  chi  gli insegnò a leggere i numeri. Così un po' per giorno a
incominciò a correre per la casa in cerca del portapenna. -  Chi  me l'ha preso? Chi l'ha visto? - gridava. Dovette andare a
per la casa in cerca del portapenna. - Chi me l'ha preso?  Chi  l'ha visto? - gridava. Dovette andare a scuola senza averlo
fosse un po' più ordinato, sarebbe una gran bella cosa, e  chi  lo conosce gli vorrebbe anche più bene, perchè, nonostante
buone e le cattive compagne.  Chi  trova un buon compagno, un buon amico, trova un tesoro. È
buon compagno, un buon amico, trova un tesoro. È buon amico  chi  ti vuol bene, e ti consiglia al bene; chi gode delle tue
È buon amico chi ti vuol bene, e ti consiglia al bene;  chi  gode delle tue contentezze, e si affligge delle tue
con te l'odore. Il cane, se va col lupo, impara ad urlare;  chi  pratica lo zoppo impara a zoppicare. Dimmi con chi vai, ti
urlare; chi pratica lo zoppo impara a zoppicare. Dimmi con  chi  vai, ti dirò chi sei. Scegliti dunque a compagne delle
lo zoppo impara a zoppicare. Dimmi con chi vai, ti dirò  chi  sei. Scegliti dunque a compagne delle fanciulle buone,
Punti lunghi e mai tirati, oggi cuciti, domani strappati.  Chi  sa ha dieci occhi, chi non sa è cieco affatto. Chi vuoi ben
oggi cuciti, domani strappati. Chi sa ha dieci occhi,  chi  non sa è cieco affatto. Chi vuoi ben parlare, ci deve ben
Chi sa ha dieci occhi, chi non sa è cieco affatto.  Chi  vuoi ben parlare, ci deve ben pensare.
scrivere. Sono insieme con noi tanti fanciulli e fanciulle.  Chi  ha i capelli biondi, chi li ha bruni, chi ha le scarpe di
noi tanti fanciulli e fanciulle. Chi ha i capelli biondi,  chi  li ha bruni, chi ha le scarpe di contadino e chi calza gli
e fanciulle. Chi ha i capelli biondi, chi li ha bruni,  chi  ha le scarpe di contadino e chi calza gli stivaletti da
biondi, chi li ha bruni, chi ha le scarpe di contadino e  chi  calza gli stivaletti da signore. Ma questo non importa
e la salute. Oziosi, e lavoratori, mangiano tutti. Ma  chi  lavora ha il diritto di mangiare, perchè mangia per vivere,
e lavorare. Egli non vive per mangiare, come il fannullone.  Chi  non vuole lavorare, non dovrebbe nemanco mangiare, perchè
Perchè lavorino bene, bisogna che mangino anche bene.  Chi  mangia bene è più forte, e fa maggior lavoro. Ma il mangiar
In ciò consiste la virtù della sobrietà, o temperanza.  Chi  pratica questa virtù, unita a quella del lavoro, vive bene,
Dio sulla terra; noi dobbiamo amarli, onorarli, obbedirli.  Chi  onora i genitori, onora Dio; chi li ama, ama Dio; chi gli
onorarli, obbedirli. Chi onora i genitori, onora Dio;  chi  li ama, ama Dio; chi gli obbedisce, obbedisce Dio. Il
Chi onora i genitori, onora Dio; chi li ama, ama Dio;  chi  gli obbedisce, obbedisce Dio. Il Signore fece a tutti
la madre, se vuoi vivere lungamente sopra la terra». Guai a  chi  trasgredisce il comando di Dio! Guai alla figliola che dà
dispiacere ai genitori, e non li rispetta come deve! Guai a  chi  fa piangere la sua madre! Dio conta quelle lagrime, e la
ripetere mentalmente: Giovane ozioso, vecchio bisognoso.  Chi  la dura' la vince. Chi fu sollecito non fu mai poverello.
Giovane ozioso, vecchio bisognoso. Chi la dura' la vince.  Chi  fu sollecito non fu mai poverello. Quel che farai, te lo
Guàrdati, giovinetta, dall'ira; essa è un vizio orribile.  Chi  è pronto all'ira è facile al male. Guàrdati dall'ira;
dall'ira; soffoca dentro di te i cattivi pensieri. A  chi  ti ha offeso perdona, se vuoi essere perdonata. Il perdono
di parole fanno le filastrocche: le fanno per le bocche di  chi  dire le vuole Canzoni di Giovanni Caviezel Disegni di
da qualche giorno non fanno che parlare dell'avvenimento.  Chi  sa che avrà fatto il Re, chissà che avrà detto e chi sa che
Chi sa che avrà fatto il Re, chissà che avrà detto e  chi  sa che delirio di applausi e di evviva al suo arrivo! E
che ci saranno state mille bandiere, tanti soldati, e  chi  sa quanti «Balilla» con la loro elegante divisa e il
avuto tre giorni di sole. Forza, donne; forza, ragazzi! -  Chi  spala ammucchiando, chi spinge con i grandi rastrelli; e le
Forza, donne; forza, ragazzi! - Chi spala ammucchiando,  chi  spinge con i grandi rastrelli; e le fanciulle, spazzando,
gambe sono fatte per camminare, e le braccia per lavorare.  Chi  lavora, guadagna la propria vita; chi non lavora, la ruba.
braccia per lavorare. Chi lavora, guadagna la propria vita;  chi  non lavora, la ruba. Chi lavora, non teme miseria; anche
lavora, guadagna la propria vita; chi non lavora, la ruba.  Chi  lavora, non teme miseria; anche povero, è sulla via della
opere sono inspirate dalla virtù della carità: nel farle,  chi  può non provare una vera contentezza? Bisognerebbe non aver
Non merita il nome d'uomo colui che nega il suo aiuto a  chi  è minacciato da grave pericolo. Ma la virtù della carità si
il compatirne i difetti, il perdonare le offese. È egoista  chi  non ama che sè, e la sua famiglia. Volendo bene a tutti gli
sta male quel che dà dispiacere ad altri. È d'animo cattivo  chi  sente invidia del benessere altrui, chi si rallegra del
È d'animo cattivo chi sente invidia del benessere altrui,  chi  si rallegra del male. Chi non ha carità, non ha cuore. E
invidia del benessere altrui, chi si rallegra del male.  Chi  non ha carità, non ha cuore. E chi non ha cuore è un
si rallegra del male. Chi non ha carità, non ha cuore. E  chi  non ha cuore è un disgraziato, fosse anche carico d'oro.
 CHI  TROPPO VUOLE... Rosa non è mai contenta dei suoi polli: ha
stancarono di filare. C'è anche qualche bambino... Quassù,  chi  prega, chi piange. Quando viene la sera, ognuno accende un
di filare. C'è anche qualche bambino... Quassù, chi prega,  chi  piange. Quando viene la sera, ognuno accende un lanternino
Dunque metti in pratica i consigli che ti ho dati:  Chi  ha cura del bestiame, ha cura della borsa. Arricchisce, chi
Chi ha cura del bestiame, ha cura della borsa. Arricchisce,  chi  lo tien bene; va in malora, chi lo nutre male.
della borsa. Arricchisce, chi lo tien bene; va in malora,  chi  lo nutre male.
 Chi  sa, dissi fra me, ch'egli stesso, il buon prete, non abbia
del mattino, uomini, donne, ragazzi, tutti sono in moto.  Chi  ripulisce e mette a posto gli arnesi campestri; chi spazza
moto. Chi ripulisce e mette a posto gli arnesi campestri;  chi  spazza l'aia, e la stalla; chi dà ordine alla casa. Il
posto gli arnesi campestri; chi spazza l'aia, e la stalla;  chi  dà ordine alla casa. Il cuore fa festa, e vuole che tutto
principali tue cure. Dalla stalla escono bei guadagni per  chi  li sa ricavare: e li ricava chi conosce l'arte di nutrire
escono bei guadagni per chi li sa ricavare: e li ricava  chi  conosce l'arte di nutrire il bestiame. Ma quest'arte pochi
diventano utili a sè ed agli altri. 4. La terra obbedisce a  chi  sa comandarla; ma non tutti, anzi pochissimi sanno. Comanda
sanno. Comanda alla terra e ne ottiene prodotti eccellenti  chi  ha imparato a coltivarla bene. Anche tu l'apprenderai, se
è la più utile delle arti? 2. Che cosa ci dà la terra? -  Chi  fa fruttare la terra? 3. La terra, abbandonata a sè, che
- Cambieresti il tuo stato? - Il contadino non sapendo a  chi  parlava rispose: - Neanche con un Re. - Oh - disse il
La chioccia è per l pulcini come la madre pei figli. Guai a  chi  glieli tocca!
sta nel concime. È il letamaio che fa empire il granaio; e  chi  semina senza ingrasso non sfonda certamente il granaio. Un
senza concime è come una campana senza battaglio. Per  chi  ha concime, tutte le terre, e tutte le annate son buone;
concime, tutte le terre, e tutte le annate son buone; per  chi  ne ha poco, o nulla, niuna terra è buona, e niuna annata va
nel fiume e che nessun ostacolo arrest. Don, don, don....  Chi  è stato laborioso ed attendo, chi è stato buono con tutti
arrest. Don, don, don.... Chi è stato laborioso ed attendo,  chi  è stato buono con tutti non ha gettato via le ore dell'anno
ostinate, seccanti, permalose, somigliano alle mosche.  Chi  può amare le mosche? Chi le vuole intorno? Tutti le
permalose, somigliano alle mosche. Chi può amare le mosche?  Chi  le vuole intorno? Tutti le cacciano, perchè sono noiose,
campagna 19 Centoquindici quaglie 20 Qui un giudice equo 22  Chi  sciacquetta qui e là 23 Si scioglie in scialli 24 Francesca
un bacio 39 Un ciuco di Francia 40 Come fanno le pesche 42  Chi  ha detto "chi"? 43 Cinque vecchi Cinesi 44 Due
Al primo di agosto le anitre si mettono arrosto. E poi....  chi  ne trova degli altri?
RITRATTO Ognuno di voi provi a fare il proprio ritratto.  Chi  vuol disegnarlo a penna o a lapis, avanti, ci si provi! Ma
ti sgridino, se fosti cattiva, c'è dentro di te stessa  chi  ti avverte del bene, e del male che hai fatto. E chi è? -
stessa chi ti avverte del bene, e del male che hai fatto. E  chi  è? - La coscienza? Ascolta, giovinetta, questa voce
sa che nessuno nasce maestro. Anche qui ricorda i proverbi:  Chi  fa falla; — provando e riprovando si impara; — col vedere
per giungere lassù. In conclusione: nulla è difficile a  chi  vuole di buon proposito, e tu pure lo sai per prova.
conti li fai bene. Così avviene di ogni cosa: quasi sempre  chi  vuole, può. Sii dunque ferma, e perseverante nei buoni
che piova di più nel primo quarto di luna, che nel secondo?  Chi  ha mai provato per davvero che sia meglio seminar le erbe
nuova, e piantare gli alberi da frutto in luna vecchia?  Chi  ha mai dimostrato che, a tagliare le piante in luna nuova,
piantare, tagliare gli alberi, travasare il vino, ecc.? -  Chi  guarda la luna prima di fare i lavori, qual pericolo corre?
fantasia del piccino l'aquilone andrà a trovare le stelle e  chi  sa quante meraviglie vedrà prima di tornare sulla terra.
buona guardia del bestiame.  Chi  non ha amore alle bestie, non ne ha nemanco ai cristiani:
lavori, e pel concime; ma è ancora un mezzo di guadagno per  chi  sa governarlo; mentre è causa di grosse perdite a chi lo
per chi sa governarlo; mentre è causa di grosse perdite a  chi  lo trascura. Se il bestiame è affidato alle tue cure, sii
cu, come giocasse a nasconderello. Gli sciocchi dicono che  chi  sente gridare il cuculo e può far sonare in tasca qualche
tuoi occhi, e tu camminerai con le mie gambe». 4. Or bene:  chi  ha la pratica, senza lo studio, non conosce la ragione
resta dov'è, perchè non vede dove va: somiglia al cieco.  Chi  ha studio e non ha pratica, scorge quel che si potrebbe
paralitico e del cieco. 4. Il coltivatore senza studio, a  chi  somiglia?
Nelle case sono rimasti appena i bambini lattanti con  chi  li accudisce. Tutti sono nei campi, e nelle ore dei
nell'acqua, par così bassa; e giocassero un po' a  chi  sa farne schizzare di più addosso al compagno? Già han
di fango, ma salvo, si agroppa con forza e fa festa a  chi  lo ha salvato. Esso non sa che i due bambini, che ora
Sii previdente; fin da giovane pensa all'avvenire.  Chi  lavorando non pensa al domani, confida troppo nel tempo, e
il sole del mattino non dura sempre fino a sera; e  chi  spende in gioventù, digiuna nella vecchiaia.
parti che lo compongono; facile al tiro; e obbediente a  chi  lo guida.
- le rispose la brava mamma. - Rammendale subito; perchè  chi  non aggiusta buchino aggiusta bucaccio. L'Emilia obbedì e
hanno tutti quei bravi contadini e quegli ottimi operai.  Chi  lavora non ha tempo di ammalarsi. Al dottor Paolo non
brutto difetto, del quale molte volte si hanno a pentire.  Chi  troppo ciarla, spesso falla, o dice sciocchezze. Parlare è
lingua per parlar poco. Dunque ascolta molto, e parla poco.  Chi  parla, semina; chi tace, raccoglie. Sopra tutto guardati
Dunque ascolta molto, e parla poco. Chi parla, semina;  chi  tace, raccoglie. Sopra tutto guardati dal brutto vizio di
come Dio l'ha creato. Fa merito e onore l'essere buoni.  Chi  è brutto, ma è buono, val meglio di chi è solamente bello.
l'essere buoni. Chi è brutto, ma è buono, val meglio di  chi  è solamente bello. Il proverbio dice bene: «Bellezza, senza
cavallo, il mulo, e l'asino. Fin le vacche mettono odio a  chi  le maltratta, e trovano il momento a vendicarsi. I tori son
è un'azione brutale, che rivela un'anima cattiva in  chi  la compie. Non di rado s'incontrano di questi villani, e
veramente civili s'è fatta una legge apposta per punire  chi  maltratta gli animali.
 CHI  MALE FA, MALE ASPETTI Un giorno il Moscone, la Formica e la
economia del foraggio.  Chi  sa il mestiere, va in fin dell'anno con profitto della
in fin dell'anno con profitto della borsa e degli animali.  Chi  non lo sa, spreca: oggi, perchè ha il fienile ben
per farsi voler bene dalle persone con cui si tratta.  Chi  ha maniere incivili, grossolane, sgarbate, dà molestia, e
mal garbo; se lo riceve da altri, non dice un «grazie». A  chi  le parla, risponde asciutto ed aspro. Marta ama i suoi
in altri si fanno focacce in cui si nasconde una fava.  Chi  la trova nella sua parte comanda per tutta la serata i
bene vero, e male vero; però devi rimetterti ai consigli di  chi  ti ama. Chi fa l'obbedienza, non isbaglia mai: invece ai
male vero; però devi rimetterti ai consigli di chi ti ama.  Chi  fa l'obbedienza, non isbaglia mai: invece ai disobbedienti,