le si offuscavano, le si confondevano sotto gli occhi.... | Ma | il terrore ristagnò il pianto, un arcano terrore più grande |
Angiola Maria -
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uomo presso a morire. E la poveretta perdè il cuore; volle, | ma | non potè piangere. Batteva mezzanotte. Que' rintocchi |
Angiola Maria -
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pochi passi per accostarsi al letto, ch'era in un canto; | ma | non n'ebbe la lena, e tornò a sedere allo stesso luogo: |
Angiola Maria -
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ben presto soffocato, e ben presto anche dimenticato. | Ma | passati due mesi, nessuno seppe, nessuno raccontò come la |
Angiola Maria -
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di correggerlo. Le sue manine vogliono toccare ogni cosa. | Ma | ieri gli è capitata bella. In casa di un'amica della mamma |
Gemme - Corso completo di letture -
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fratelli e uscì. Egli amava molto giocare alla trottola, | ma | quella mattina non giocò alla trottola. Andò da un ortolano |
Sempronio e Sempronella -
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Al secondo piaceva andare a spasso e far castelli in aria, | ma | quella mattina non andò a spasso, nè fece castelli in aria. |
Sempronio e Sempronella -
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un momento, poi rispose: - Non so. - E allora dove vai? - | Ma | la bambina scosse il capo e disse ancora: - Non so - poi |
I miei amici di Villa Castelli -
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a sua volta: - Dammi qualcosa. - Mario diventò rosso; | ma | siccome i compagni non lo vedevano ebbe il coraggio di |
I miei amici di Villa Castelli -
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gli aveva regalato la vigilia, poi si allontanò da lei. | Ma | già la bambina saltellando contenta era andata con gli |
I miei amici di Villa Castelli -
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birichini s'avvicinò per stringere ancor meglio lo spago, | ma | si buscò una buona graffiata proprio vicino all'occhio |
Gemme - Corso completo di letture -
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contento; egli ha tante cose da raccontare alla mammaa; | ma | non sa trovare le parole e decide di parlare un altro |
I miei amici di Villa Castelli -
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che si vedono bene anche a occhio nudo. Non è probabile, | ma | potrebbe anche essere che l'Uccellino Azzurro si fosse per |
L'uccellino azzurro -
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sono molto ospitali. Vedrai che t'inviteranno a pranzo.... | Ma | non accettare; non accettare nulla da loro, altrimenti |
L'uccellino azzurro -
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di frutta candite e ricolmi di crema?... LA LUCE Sì, | ma | sono pericolosi; spezzerebbero la tua volontà. Bisogna |
L'uccellino azzurro -
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cosa al dovere che si sta compiendo. Ringrazia gentilmente, | ma | rifiuta con fermezza. Eccoli.... IL PIÙ GRASSO FRA TUTTI I |
L'uccellino azzurro -
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grazie, signor Grasso Piacere.... Mi rincresce molto.... | ma | non posso proprio accettare, questa, volta.... Abbiamo |
L'uccellino azzurro -
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tavola: il che significa che non è tenuto in gran conto.... | Ma | che ve ne importa? Abbiamo mille altre cose molto |
L'uccellino azzurro -
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intenti a mangiare e a bere dimenandosi pazzamente). TYLTYL | Ma | guarda un po', Luce!... Si sono seduti a tavola!... LA LUCE |
L'uccellino azzurro -
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TYLTYL Come! Il Pane si permette di darmi del tu?... | Ma | che cosa ti passa per la testa?... E tu, Tylô?... Così si |
L'uccellino azzurro -
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per nessuno.... Lo ZUCCHERO (con tono mellifluo) Scusatemi, | ma | come potremmo lasciare a un tratto, senza offenderli, degli |
L'uccellino azzurro -
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di fuggire, di nascondersi in qualche angolo oscuro. | Ma | nel giardino abbagliante di luce non c'è ombra. Perciò, |
L'uccellino azzurro -
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Dove siamo?... LA LUCE Siamo sempre nello stesso luogo. | Ma | ora i tuoi occhi vedono oltre la cerchia consueta.... |
L'uccellino azzurro -
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sulla Terra molti più Piaceri di quel che non si creda; | ma | la maggior parte degli Uomini non sa scoprirli.... TYLTYL |
L'uccellino azzurro -
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con loro?... LA LUCE È inutile. Cantano, ballano, ridono, | ma | non sanno ancora parlare.... TYLTYL (saltellando) |
L'uccellino azzurro -
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TYLTYL Si, si, va bene, lo so.... Mi ricordo.... | Ma | vorrei sapere come vi chiamate. IL PIACERE E io invece |
L'uccellino azzurro -
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gioia da buttar all'aria i muri, da scoperchiare il tetto. | Ma | è inutile. Tu non vedi niente, tu non senti niente.... |
L'uccellino azzurro -
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Piacere-di-essere- in-buona-salute—. Non sono il più bello, | ma | sono il più serio. Saprai riconoscermi? Ed ecco qua il |
L'uccellino azzurro -
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limpide che vedrai fra poco.... E poi, ecco, anche.... | Ma | no, son troppi davvero!... Non si finirebbe più, e devo |
L'uccellino azzurro -
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e indignatissimo) Chi è questo selvaggio?... IL PIACERE | Ma | guarda un po'!... è il Piacere-d'essere- insopportabile, |
L'uccellino azzurro -
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come era venuto, senza che si sappia il perchè). TYLTYL | Ma | che ha? È pazzo? LA LUCE Non lo so. Dicono che somiglia a |
L'uccellino azzurro -
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Non lo so. Dicono che somiglia a te quando sei cattivo.... | Ma | ora bisognerebbe pensare all'Uccellino Azzurro.... |
L'uccellino azzurro -
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si avvicinano lentamente). TYLTYL Come sono belle!... | Ma | perchè non ridono?... Non sono forse felici?... LA LUCE Non |
L'uccellino azzurro -
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Dietro di lei, la Gioia-d'esser-buona, che è la più felice, | ma | anche la più melanconica: e alla quale è difficile impedire |
L'uccellino azzurro -
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suo fratello, il Piacere-di- non-capir-nulla.... TYLTYL | Ma | io l'ho veduto, questo suo fratello!... E andato dalle |
L'uccellino azzurro -
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una cattiva piega, i cattivi compagni l'hanno corrotto.... | Ma | non parlare di lui con sua sorella. Potrebbe venirle la |
L'uccellino azzurro -
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dei piedi?... IL PIACERE È la Grande-Gioia-di-amare.... | Ma | per quanto tu faccia, non la potrai veder tutta. Sei troppo |
L'uccellino azzurro -
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disparte). L'AMOR MATERNO Tyltyl!... E c'è anche Mytyl!... | Ma | come, voi, voi ritrovo quassù!... Non me lo sarei aspettato |
L'uccellino azzurro -
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cielo dove l'anima di tutte le madri sfavilla di gioia!... | Ma | datemi prima tanti baci, tanti tanti.... Venite tutti e due |
L'uccellino azzurro -
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Non riconoscete dunque l'amore della vostra mamma?... | Ma | guardatemi bene!... Non sono questi i miei occhi, le mie |
L'uccellino azzurro -
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labbra, le mie braccia?... TYLTYL Sì, sì, riconosco tutto, | ma | non sapevo.... Somigli, sì, alla mamma, ma sei molto più |
L'uccellino azzurro -
|
riconosco tutto, ma non sapevo.... Somigli, sì, alla mamma, | ma | sei molto più bella.... L'AMOR MATERNO È naturale! Io non |
L'uccellino azzurro -
|
mi toglie un anno.... A casa, tutto questo non si vede. | Ma | qui shi vede tutto, e la verità è questa.... TYLTYL |
L'uccellino azzurro -
|
chiuso a chiave?... L'AMOR MATERNO No no, non la nascondo, | ma | non si vede perchè nulla si vede quando gli occhi son |
L'uccellino azzurro -
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- L'Uccellino azzurro. 12 TYLTYL (guardandola con stupore) | Ma | già, è vero?... I tuoi occhi son pieni, di stelle. Sono, |
L'uccellino azzurro -
|
E poi non capisco, mamma.... Riconosco, sì, la tua voce; | ma | parli tanto meglio che a casa L'AMOR MATERNO A casa c'è |
L'uccellino azzurro -
|
MATERNO A casa c'è troppo da fare e il tempo manca.... | Ma | dentro al cuore si sente tutto quello, che non si dice.... |
L'uccellino azzurro -
|
voglio rimanere qui, finchè ci stai tu.... L'AMOR MATERNO | Ma | non vedi che è la, stessa cosa abito laggiù, abitiamo tutti |
L'uccellino azzurro -
|
sola, sempre la stessa, e sempre la, più bella di tutte. | Ma | bisogna conoscerla, e saper guardare bene.... Ma tu come |
L'uccellino azzurro -
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di tutte. Ma bisogna conoscerla, e saper guardare bene.... | Ma | tu come hai fatto ad arrivare fin quassù e a trovare una |
L'uccellino azzurro -
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Sapevo che vi voleva bene e che era tanto buona.... | Ma | perchè si nasconde?... Perchè non mostra mai il suo |
L'uccellino azzurro -
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Perchè non mostra mai il suo volto?.... TYLTYL Sì.... | ma | teme che i Piaceri si spaventino se ci vedono troppo |
L'uccellino azzurro -
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si spaventino se ci vedono troppo chiaro.... L'AMOR MATERNO | Ma | non sa dunque che l'aspettiamo ansiosamente!... (chiamando |
L'uccellino azzurro -
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Ti cerco da tanto tempo.... Siamo felici, sì, | ma | non possiamo veder di là dal nostro essere.... LA |
L'uccellino azzurro -
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che ti aveva tanto pregata di venire..... Siamo felici, sì, | ma | non possiamo vedere di là dalle nostre ombre.... LA |
L'uccellino azzurro -
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che ti ha sempre voluto bene.... Siamo felici, sì, | ma | non possiamo vedere di là dai nostri sogni.... LA |
L'uccellino azzurro -
|
io obbedisco al mio Signore... L'ora non è ancora venuta, | ma | forse scoccherà presto: e allora, tornerò senza timori e |
L'uccellino azzurro -
|
(guardando le altre Gioie) Oh bella! Anche voi piangete.... | Ma | perchè tutti gli occhi sono pieni di lacrime?... LA LUCE |
L'uccellino azzurro -
|
casalingo. Ti parlai del companatico: | ma | c'è a dire anche del pane, che in generale non si fa bene. |
La giovinetta campagnuola -
|
troppo in una volta: l'indurire sarebbe il meno danno; | ma | il pane piglia la muffa, e fa male alla salute. |
La giovinetta campagnuola -
|
| Ma | lo scarificatore fa il miglior lavoro. Coi suoi coltelli |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
|
star alla finestra con quella casupola nera lì di contro! - | Ma | quando sentii la zia marchesa far la stessa esclamazione, |
Donnina forte -
|
senz'altro una pétroleuse! È la zia che me lo ha detto. - | Ma | già, con l' educazione che ha ricevuta non poteva riuscire |
Donnina forte -
|
dovere di mandare la sua figliuola alle scuole pubbliche! | Ma | non sapete cosa c' è nelle scuole pubbliche? Nientemeno che |
Donnina forte -
|
andata alla Scuola superiore, che è pubblica anche quella, | ma | via, se non vanta molte titolate é però un pochino più |
Donnina forte -
|
ha quella inglese e non frequenta che la nostra società; | ma | pure, cosa volete! È sempre la zia che parla. C' è rimasto |
Donnina forte -
|
le convenienze. - Mia zia dice convenienze per etichette. - | Ma | volete sentirne una che le sorpassa tutte?!... Nientemeno |
Donnina forte -
|
diventata di fuoco, e non sono sicura di averle risposto: | ma | quello scoppio di furore di mia zia, che si credette in |
Donnina forte -
|
e accanto al suo quello grassotto e rosso di un bambino. | Ma | io lo conosco da un pezzo quel viso!... Quando l' ho |
Donnina forte -
|
viso!... Quando l' ho visto?... forse qui, un'altra volta: | ma | no, io conosco quella donna, e mi par di sapere che voce |
Donnina forte -
|
È strano! che sia anche quella una compagna di scuola?... | Ma | è maritata con un bambino: che! sono dunque cosi vecchia |
Donnina forte -
|
ch' ella prova di me? forse a volte sono un po' brusca, | ma | il più delle volte mi par d' essere cosi allegra; e la |
Donnina forte -
|
lavoro letterario può valer poco sotto l'aspetto artistico, | ma | può valer molto sotto un altro, pur che serva a uno scopo |
Donnina forte -
|
un po' d' allegria.... Quella donna è vestita maluccio: | ma | è però pulita, col suo fazzoletto bianco al collo.... e |
Donnina forte -
|
comprato una manciata di castagne. La donna sorride.... Oh, | ma | io lo conosco quel sorriso! Chi può essere? Io sono |
Donnina forte -
|
- gli dissi - - e compra tre o quattro lire di frutta: | ma | non star lì a scegliere: prendi quel che ti capita, anche |
Donnina forte -
|
donna e trova modo di domandarle il suo nome da ragazza.... | Ma | fa' per benino, veh! - E le frutta? - mi disse con un mezzo |
Donnina forte -
|
a le lune!... - Dàlle ai bambini del portinaio - risposi. - | Ma | fa' presto, e bene! - Egli uscì: lo vidi attraversar la |
Donnina forte -
|
furia i miei scartafacci e i miei libri e corro all' uscio. | Ma | la vigilia di Natale tutto era chiuso serio e ordinato. |
Donnina forte -
|
di non essere comprese e di incontrare un' opposizione. | Ma | forse è sempre timidezza. È il Leopardi che ha detto, se |
Donnina forte -
|
mi ascolta par che dica: - Parla, parla! non mi diverto: | ma | non importa: a questo mondo dobbiamo aver tutti il nostro |
Donnina forte -
|
anche lei e mi disse con un'aria solenne: - Scusami cara; | ma | nella tua casa regna un disordine scandaloso. Tu hai |
Donnina forte -
|
Giacomo l' avevo mandato via.... - Tu! - esclamò la zia. - | Ma | sapevi bene che noi si doveva venire! - La Conny ama le |
Donnina forte -
|
come tanti gatti, e facevano a chi ne raccoglieva di più. | Ma | quando la portinaia ci vide, venne colla scopa a spazzar |
Donnina forte -
|
colla scopa a spazzar via in tutta furia, mele e bambini! - | Ma | dovresti dirle di tener i figliuoli di sopra! - interruppe |
Donnina forte -
|
zia. - In quel bugigattolo?!... Di solito sono all'Asilo; | ma | oggi è la vigilia di Natale, e hanno diritto di far un po' |
Donnina forte -
|
che nella furia di salire ad aprirvi le ha buttate là.... - | Ma | entrò il babbo e tirai un sospirone. *** Mio padre non par |
Donnina forte -
|
testa, attirano gli occhi di tutti: e quando parla.... | ma | chi di voi, mie amiche, non conosce don Emanuele! In |
Donnina forte -
|
o con mia cugina, egli é ancora nel suo studio a scrivere: | ma | il più delle volte quell' uscio é chiuso, e non appare la |
Donnina forte -
|
che é a Roma. Una volta avevo molta confidenza con lui | ma | ora viviamo così separati! e finisco col dir tutto a |
Donnina forte -
|
tutto, finisse collo sciupare la poesia della vita: | ma | vedo che non é vero. Non c'é nessuna donna io credo, più |
Donnina forte -
|
gli occhi: ha cinquant'anni ed é brutto come un orco. - | Ma | che cosa stavo dicendo? Ah, mi ricordo.... che entrò il |
Donnina forte -
|
in sala. - Mosca! - ripetei affacciandomi alla finestra. - | Ma | sì! il Moscerino! il mio Moscerino! - La ricordo; come mi |
Donnina forte -
|
Il suo babbo e la sua mamma erano giovani e belli, | ma | il babbo era magrissimo, e aveva certi occhi grandi, neri, |
Donnina forte -
|
a miss Jane che rientrava, mi sedetti vicino a lei; | ma | ero inquieta e mi alzai. - Oh babbo! - esclamai. - Pensa |
Donnina forte -
|
quel tal Moscerino! - Tutti si misero a ridere. - | Ma | che cosa dice? - lo mi sedetti sul bracciolo della poltrona |
Donnina forte -
|
venivi a visitar la Scuola? Si chiamava Giovannina Mosca: | ma | noi la chiamavamo moscerino perché era piccola e magra. Ti |
Donnina forte -
|
l'altra un pochino. C' era da vergognarsi? Forse si; | ma | io non me ne vergognai! Cinque anni fa avevo la veste |
Donnina forte -
|
misi sulle prime in soggezione compagne e maestre. | Ma | sapete come sono io.... - Entri in confidenza con tutto il |
Donnina forte -
|
l'hai tu, Conny! di sicuro! - esclamarono due o tre. - Io? | ma | che! prima di me c' è la tale e la tal altra.... Oh, ma tu |
Donnina forte -
|
Io? ma che! prima di me c' è la tale e la tal altra.... Oh, | ma | tu sei la figlia del soprintendente! - rispose una, che si |
Donnina forte -
|
le volevo un così gran bene ch' ella non resistette altro. | Ma | un giorno pensai con spavento: - Se io ho il premio, non l' |
Donnina forte -
|
non l' ha il Moscerino che ha studiato tutto l'anno..., - | ma | poi dissi: - Rinuncerò al premio! - Quando si è ragazzi |
Donnina forte -
|
lei! pensavo tutto il giorno; e studiavo con entusiasmo. | Ma | un giorno.... il babbo è cosi curioso! A furia di |
Donnina forte -
|
- Il mio castello si rovesciò: ne piansi il primo giorno, | ma | poi pensai: - Il Moscerino avrà il premio e la Lisetta la |
Donnina forte -
|
di salutarti, Giovannina. - Ella sollevò gli occhi, | ma | li riabbassò subito. - Non mi conosci? - le dissi: ma avevo |
Donnina forte -
|
ma li riabbassò subito. - Non mi conosci? - le dissi: | ma | avevo capito che mi aveva riconosciuto. - Sono la Conny: la |
Donnina forte -
|
faceva soggezione a me per l'aria grave che aveva sul viso, | ma | soprattutto per il bambino che le si aggrappava alle |
Donnina forte -
|
contenta di veder che sta bene.... che è diventata bella; | ma | nello stesso tempo m' ha seccato.... Mi scusi, sa? perchè |
Donnina forte -
|
in faccia alla gente? - Che male c' è? - Per me è un onore; | ma | per lei.... Oh è giusto! anche a me secca se qualcuno più |
Donnina forte -
|
poi.... poi ha finito male. Ora è vestita come una signora, | ma | quando l' incontro sono io che ho vergogna a salutar lei. - |
Donnina forte -
|
E tu stai in bottega? - Sì: lavoravo anche di bianco, | ma | ho dovuto smettere. Vede, la bottega è buia, e poi le mani |
Donnina forte -
|
Mi permetti? - Oh guardi, guardi pure. Siamo poveri, | ma | si fa di tutto per tener pulito. - Infatti il letto aveva |
Donnina forte -
|
Conny? - Perchè mi dici signora? non siamo compagne? - Sì: | ma | lei è sempre la figliuola di don Emanuele, ed io del |
Donnina forte -
|
sono mai! A volte mi figuro di scrivere io un libro!... - | ma | si interruppe. Li ha visti? - mi dimandò indicandomi due |
Donnina forte -
|
una lettera. Oh si; era la sua scrittura minuta, tremante, | ma | chiara. " Mio buon Moscerino, - diceva la lettera "lasci |
Donnina forte -
|
il mio buon Moscerino. Ella, immobile, mi lasciò fare; | ma | poi tutta commossa sollevò il bambino e gli disse: - Da' un |
Donnina forte -
|
ti prego. - Che tu dici spesso delle cose serie, profonde | ma | con una cert' aria birichina, e quella tua parola a |
Donnina forte -
|
specie d'animali appartengo - Uh! - esclamarono tutti. - | Ma | Conny! - disse ridendo il babbo. - Shoking! Shoking! - |
Donnina forte -
|
signorina d'aver un' opinione, professo le idee del babbo; | ma | questo non vuol dire che io debba vergognarmi d'aver |
Donnina forte -
|
hanno un lato buono e le buone qualche difetto.... - | Ma | che sciocca, non è vero ? volevo persuader lui, il più |
Donnina forte -
|
che aveva sempre trattato le mie idee con tanto disprezzo! | Ma | perchè non mi rispondeva? e mi guardava fisso in quel modo |
Donnina forte -
|
sguardo par che entri fin nell' anima. Parlai ancora, | ma | non so che cosa dissi: a un tratto, per cercar di liberarmi |
Donnina forte -
|
grandi e ombreggiati dalle ciglia nerissime e lunghe.... | ma | sono grigi! - Occhi di gatto! - esclamai. - Sono gli occhi |
Donnina forte -
|
non ha fatto mai complimenti con te.... - Era vero, | ma | risposi invece: - Non so niente io! quello che so è che tu |
Donnina forte -
|
tutte le altre signore - rispose sorridendo l' Elisa. - | Ma | sai che la Conny.... - Ha lo spirito di contraddizione - |
Donnina forte -
|
che il tale non è buono a nulla o è buono a tutto. - | Ma | no! - esclamai sorpresa. - Oh, di' che non è vero, se ne |
Donnina forte -
|
un giovane, non conosce che quelli dei romanzi inglesi, | ma | ha già dichiarato che siete tutti altrettanti sciocchi.... |
Donnina forte -
|
v' occupate che di cavalli, frivolezze, eccetera, eccetera! | Ma | ti pare?! - E rise ancora. lo ero diventata di fuoco. - Si; |
Donnina forte -
|
questa è più strana ancora! - aggiunse ridendo Carletto. - | Ma | va' avanti; - disse Filippo - - ero curioso di sentire che |
Donnina forte -
|
volevi dir questo? - Veramente volevo dire il contrario, | ma | è lo stesso, - rispose Carletto con un' aria seccata. Io |
Donnina forte -
|
ed eleganti, che tanti ragazzi leggieri e vuoti. - | Ma | perchè Carletto sorrise con tanta dolcezza? - Vedevo! - |
Donnina forte -
|
lucida. - Che petulante! - esclamò Carletto con un sorriso: | ma | in verità punto sul serio. - Tu non puoi negare - gli dissi |
Donnina forte -
|
hai imparato da Filippo a far l'originale per progetto!... | Ma | che cosa te ne pare. Gian Carlo? Trovar da ridire persino |
Donnina forte -
|
davanti a me il piede di Carletto e tacqui arrossendo. | Ma | egli mi disse con quel suo bellissimo sorriso: - Avanti, |
Donnina forte -
|
parola deve scoppiettare e scintillare come un razzo.... - | Ma | Filippo, Filippo! - supplicò l' Elisa. - .... di un fuoco |
Donnina forte -
|
essere così, in questi tempi di libertà. Sbaglio? | ma | un giovane come quella doccia di Filippo...! - Ah, ah! |
Donnina forte -
|
Con Sanmarano ci si diverte forse per dieci minuti, | ma | non interessa punto. In ogni suo discorso c' entra l'io, e |
Donnina forte -
|
di trovar un secondo fine a una buona azione ci sia sempre, | ma | non quello di svergognare uno sciocco orgoglioso. - Elisa, |
Donnina forte -
|
allora mi dirai che i partiti eclusivi sono ingiusti, | ma | mi mostrerai anche col fatto che sai quello che dici. |
Donnina forte -
|
grandi e belle qualità. Mi credi?... lo tentai di parlare, | ma | non ci riuscii: un senso indefinito di soggezione m' invase |
Donnina forte -
|
con tanto disprezzo! No, no: sollevai la testa, sorrisi: | ma | le labbra mi tremavano e non potei staccare gli occhi dalla |
Donnina forte -
|
Si, si! mi pareva che mi si ripetesse in fondo all' anima. | Ma | alzai gli occhi, li fissai in quelli di lui.... - No, - |
Donnina forte -
|
li fissai in quelli di lui.... - No, - risposi, e risi: | ma | la risata mi si strozzò in gola. ............... Quando |
Donnina forte -
|
Quando presentai la tazza di tè a Filippo, non lo guardai, | ma | sentivo fissi su me quei suoi occhi rotondi e sporgenti. - |
Donnina forte -
|
- dimandai alzando la testa. - Ho già visto - mi rispose. - | Ma | che? non capisco, Filippo. - Il primo sintomo di una |
Donnina forte -
|
non capisco, Filippo. - Il primo sintomo di una malattia: | ma | non mi spavento: sei robusta, sei forte. Son di quelle |
Donnina forte -
|
una costituzione come la tua. - Tentai di sorridere. - | Ma | se sto bellone! l'assicuro! - Davvero? sei proprio la Conny |
Donnina forte -
|
proprio la Conny di cinque minuti fa? calma, allegra.... - | Ma | si, Filippo; sono sempre la sua donnina forte! - E sollevai |
Donnina forte -
|
sono sempre la sua donnina forte! - E sollevai il viso; | ma | vidi nello specchio di contro ch' esso era pallido di |
Donnina forte -
|
tua.... via! nella tua antipatia per il giovane.... ammodo. | Ma | in quella la vocina allegra dell' Elisa l' interruppe. - |
Donnina forte -
|
attente allo spettacolo, - disse l'Elisa ridendo. - Lo so; | ma | sai che io non bado a ciò che usa. Sono venuta in teatro |
Donnina forte -
|
Carletto mi guardò con un' espressione seria. Io arrossii, | ma | dissi stendendo la mano al Rinaldi: - Oh! non per don |
Donnina forte -
|
guardare, e stava per avviare un discorso con Rinaidi, | ma | questi disse forte rispondendo alla domanda fatta da me a |
Donnina forte -
|
di Piacenza? - chiesi io. - Sì, - mi rispose il Rinaldi - | ma | da poco più di un anno stabiliti a Milano, perchè vi hanno |
Donnina forte -
|
con tanto entusiasmo quest' estate? - Io?... è vero; | ma | ha un' espressione antipatica. C' è qualcosa di maligno in |
Donnina forte -
|
gli occhi in un modo che par che dica: " Mi degno !... - | Ma | nello stesso tempo più la guardo, e più mi piace. Sai che |
Donnina forte -
|
e quindi posso dire di conoscerla appena di vista, | ma | mio fratello è amico dei Marenzi, e credo che abbia |
Donnina forte -
|
un' occhiata che voleva dire: - Dio mio: com' è pedante! - | Ma | intanto entrò il tenente Alfieri, e il Rinaldi venne a |
Donnina forte -
|
anzi, certo per questo, mi piace. Parla poco e lento, | ma | la sua parola è sempre gentile, convincente e utile come |
Donnina forte -
|
o nella Rassegna Nazionale che tutte le signore leggono, | ma | non capiscono, e di cui, naturalmente, gli fanno le |
Donnina forte -
|
conversazioni col conte Rinaldi. Ho detto conversazioni, | ma | veramente, io, così chiacchierona nell' intimità, in |
Donnina forte -
|
e tentar di toccare il fondo alla coltura degli altri. | Ma | non era a quella di Rinaldi che si potesse veder facilmente |
Donnina forte -
|
Milano m' interessò tanto da farmi dimenticare la musica. | Ma | a un tratto s' interruppe chiedendone scusa. - Lei ascolta |
Donnina forte -
|
signorina un po' diversa dalle altre è facile a capirsi, | ma | che si debba divertire a questi studi, via, sarebbe |
Donnina forte -
|
a Ferrara, a Ravenna, a Bologna, a Perugia, nel Friuli... | Ma | nelle grandi città com' è difficile d' incontrarne! La |
Donnina forte -
|
il braccio, chiacchierava con sua sorella e col tenente, | ma | sentivo il suo braccio avvicinarsi sempre più al suo petto |
Donnina forte -
|
Carletto si scusò, dolente di non poterci accompagnare. - | Ma | dove hai la testa, Conny? mi disse l' Elisa. - Non senti |
Donnina forte -
|
balli. Marito e moglie non si vedono dunque che a tavola. | Ma | è ammodo anche questo, lo sapete. Dunque Filippo viene |
Donnina forte -
|
ha! ecco trovato chi ama! Ama me! in un modo un po' brusco, | ma | che, forse appunto per questo, mi piace, mi commove e m' |
Donnina forte -
|
e siccome lui, in fatto di società, è molto scettico, io... | ma | voi sapete già come la penso io. Filippo dice che non c' è |
Donnina forte -
|
e un amico che aveva trovato quella mattina al caffè Cova. | Ma | ad un tratto mi domandò: - Sei in collera Conny? - In |
Donnina forte -
|
È però molto tempo che non ci vediamo: lo sai? - Oh certo! | ma | di chi è la colpa se non di chi non viene a trovarmi? - |
Donnina forte -
|
voglia! Tu non sei buona di fingere. Mi vuoi ascoltare? - | Ma | si figuri! - Vi fu un momento di silenzio. Conny, - disse |
Donnina forte -
|
avrebbe potuto mutare quel tuo cuore così lealmente buono: | ma | avevo bisogno che tu me lo dicessi: e se t' ho offesa è |
Donnina forte -
|
che per altro, Conny. Per te io metterei la mano sul fuoco: | ma | non vorrei che tu, per esser brava, dovessi soffrire e far |
Donnina forte -
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tutte le debolezze delle persone che ti circondano: | ma | sei ancora troppo giovane, e il tuo cuore è troppo buono e |
Donnina forte -
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Povera la mia donnina! tu mi guardi spaventata.... Oh, | ma | verrà pur troppo il giorno in cui conoscerai che cos' è la |
Donnina forte -
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fatto male figliuola, - mi disse accarezzandomi i capelli - | ma | ti faranno pensare, ed è quello ch' io voglio. Non t' ho |
Donnina forte -
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pensare, ed è quello ch' io voglio. Non t' ho detto tutto, | ma | tu capirai anche quello che ho taciuto.... Oh, credi! è |
Donnina forte -
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mio salotto. Provai come uno spavento.... - Oh, si: è bene: | ma | è però doloroso! - esclamai con un singhiozzo. *** C' era |
Donnina forte -
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è pigliato un raffreddore! Dica quel che vuole mio marito, | ma | un cocchiere che ha il petto delicato più di una signora io |
Donnina forte -
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si va a fare il cocchiere quando non si può sopportarlo. | Ma | vuoi ridere, Conny?... Figurati che Filippo avrebbe voluto |
Donnina forte -
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pellegrine di martora di casa Turati e di casa Ponti! - Ah! | ma | vedi, Elisa! Filippo ha delle ingenuità strane: lui credeva |
Donnina forte -
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mi vuoi far credere che sono io che t' ho affascinata! | ma | sei invece tu, più alta, più istruita, e, via.... più seria |
Donnina forte -
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creatura del mondo! Sei un tesoro, ecco! - Grazie, grazie! | ma | mi fai male! - Ella rideva ch' era un piacere a sentirla, |
Donnina forte -
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con te. Non te ne sei accorta? - lo stavo per rispondere, | ma | ella continuò: - Ah, sai? Gian Carlo mi ha tormentata per |
Donnina forte -
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poi si sarebbe finite al Cova a mangiare una tartina. | Ma | scommetto che riesce a trovarci ugualmente quel matto: |
Donnina forte -
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strapparsi: Senti dunque.... Che cosa ti dicevo? - Nulla. - | Ma | sì: ti ho domandato se ti piace mio fratello. - Mi provai a |
Donnina forte -
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domandato se ti piace mio fratello. - Mi provai a ridere, | ma | non ci riuscii. - Che domanda originale! - dissi. - Oh Dio |
Donnina forte -
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Che occhi, non è vero? e poi quei denti! È tutto bello!... | Ma | che creatura fredda, Dio mio! mi fai stizza, Conny! Di' |
Donnina forte -
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viso perchè ella non potesse vedere come avevo arrossito. - | Ma | sì; non ho mai visto mio fratello così entusiasta di una |
Donnina forte -
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nemmeno di guardarle.... Oh ecco un altro pelo! qua! | ma | t'assicuro, Conny, che mi vien la barba! - Diedi in una |
Donnina forte -
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i nostri biglietti, perchè non c' era nessuno in casa; | ma | donna Beppina c' era e ne fui contenta perchè la stimo |
Donnina forte -
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gioconda, che quella povera Clara non impietosì nessuno. | Ma | vidi donna Beppina farsi subitamente seria, e mi colpì il |
Donnina forte -
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Dio mio! per curar malati poveri: e i feriti nelle guerre! | ma | possono mandarla nel Tonchino! - esclamò la signora |
Donnina forte -
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materiale le riuscirà indifferente. Povera, povera Clara! - | Ma | perchè? - dimandò una terza signora - non si tratta di |
Donnina forte -
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altra liberazione per lei, che d' andare a farsi monaca. | Ma | che rimorso oggi per sua sorella! - Come! Lucia Marenzi?! - |
Donnina forte -
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che rimorso oggi per sua sorella! - Come! Lucia Marenzi?! - | Ma | certo! non sapeva...? - lo ebbi un sussulto. Parlavano |
Donnina forte -
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Ah era tempo! ormai come signorina era un po' matura, | ma | che bella marchesa sarà! eclisserà sua cugina. - Tutte |
Donnina forte -
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cosa era accaduta, e la povera Clara era già dimenticata. | Ma | io non riuscivo a strappare il mio pensiero da lei. L'avevo |
Donnina forte -
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è chi dice ch' è stata una bimba e una sciocca a illudersi, | ma | noi amici abbiamo visto come ha saputo lui insinuarsi nel |
Donnina forte -
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" Voi non conoscete il marchese, - le dicevo " diffidate. - | Ma | erano appena venuti a Milano non avevano un' idea di questi |
Donnina forte -
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dei nostri Asili. - E sorrise respirando liberamente, | ma | non capì che non era arrivata a tempo. La signora Gemmi mi |
Donnina forte -
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tu, Conny, di che discorrevi con quella signora.... Oh Dio, | ma | come sei pallida, che cos'hai?... Era molto stupida quella |
Donnina forte -
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gli occhi. L'Elisa mi afferrò una mano spaventata. - | Ma | Conny, non capisco! si direbbe che ti sei turbata per la |
Donnina forte -
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fa monaca per una disillusione d'amore. Com' è poetico!... | ma | non è più di moda! Par il titolo di un romanzo di |
Donnina forte -
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un romanzo di quarant'anni fa. L'ingenua tradita!... ah ah! | Ma | già, ha ragione mio fratello.... - Che cosa dice? - |
Donnina forte -
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era raggiante di allegrezza. - Ah, ah! vi ci ho preso! | Ma | che cos'hai Conny? ti senti male!... Che cosa è accaduto? - |
Donnina forte -
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le ritirai con ispavento: - No! - dissi con voce rauca. - | Ma | che cos' hai? Conny! parla, oh parla! Mi vuoi far morire?! |
Donnina forte -
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milady: potete andare. - Entrai nello studio del babbo, | ma | mi fermai sulla soglia dell' uscio. Egli non era solo: |
Donnina forte -
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baciò commosso, come se leggesse nella mia anima desolata. | Ma | poi il suo viso si illuminò di gioia. Mi prese per mano e |
Donnina forte -
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del giorno di Natale. Conny disprezza i giovani ammodo, | ma | apprezza molto i giovani seri come Rinaldi. Non è forse |
Donnina forte -
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col viso contratto d' emozione. Non sapevo bene perché, | ma | io fui presa da un tremito: non ancora rimessa dal profondo |
Donnina forte -
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Il babbo credette tutta la sera che io mi sentissi male, | ma | era assorto in una gran beatitudine, povero babbo, per le |
Donnina forte -
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giorni: la zia e l' Elisa avevano chiesto di vedermi, | ma | io mi chiusi in camera, e miss Jane ebbe l'ordine di dire |
Donnina forte -
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la zia aveva avuto dei lunghi e vivaci colloqui col babbo, | ma | egli non mi diceva nulla, ed io, che il primo giorno gli |
Donnina forte -
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cuore non aveva scelto Rinaldi, che mi pareva fatto per te; | ma | forse a ragione mia sorella: è un giovine troppo vecchio. |
Donnina forte -
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e hai bisogno di un uomo che, non solo ti voglia bene, | ma | te lo dica.... Conny, non vuoi proprio confidarmi nulla? - |
Donnina forte -
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deserto. Sperai che si entrasse nella chiesa di San Babila, | ma | invece si andò innanzi. - Conny, ieri sera sono andata da |
Donnina forte -
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in casa nostra senza il permesso della signorina Conny: | ma | che ti prega, ti supplica, in nome di quello che hai di più |
Donnina forte -
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pareva un sogno. Eravamo arrivati quasi a Porta Venezia. - | Ma | dove si va, babbo? Qui non ci son più chiese! Se fossimo ai |
Donnina forte -
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Promessi Sposi direi che si va alla chiesa de' Cappuccini! | Ma | si svoltò in una via deserta, chiusa in fondo dal bastione, |
Donnina forte -
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troppo piccolo per un uomo. - In quella, una voce allegra, | ma | che parlava un dialetto sguaiato, mi fece alzar la testa. |
Donnina forte -
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Tutti i miei nervi avevano sussultato con spasimo: | ma | fu un lampo: la testa mi si rizzò, e mi sembrò di essere |
Donnina forte -
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Il babbo spinse la porticina della chiesa: io lo seguii, | ma | prima di richiuderla mi voltai. La ragazza s' era |
Donnina forte -
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trasalisse stupito, e certo respinse il braccio di lei. | Ma | ella vi s'aggrappò di nuovo dicendo forte: - Che stupida |
Donnina forte -
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e formasse delle grandi stelle che m'abbagliavano: | ma | non pensai di guardar altrove. Una povera donna, |
Donnina forte -
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Revue fra le mani; si alzò spalancò serio e compassato, | ma | poi mi guardò, gli occhi e aperse le braccia. lo mi vi |
Donnina forte -
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di tutto per evitare alla tua figliuola questo dolore: | ma | non ho potuto! Nessuna donna sa resistere al fascino del |
Donnina forte -
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ha vissuto finora in mezzo a libri sani e a vecchi onesti, | ma | sa istintivamente quante leggerezze, quante slealtà e |
Donnina forte -
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di metterla in guardia: non sa ancora che cosa sia l'amore, | ma | ella saprà distinguere il falso dal vero, il complimento |
Donnina forte -
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mi baciò con tenerezza. - L' indomani mi svegliai pallida | ma | calma. C' era nel mio sguardo una luce nuova profonda, |
Donnina forte -
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in trincea. Pinotto si disse: «Farò il mio dovere»; | ma | facendo suo dovere pensava alla bottega e ai ferri del |
Sempronio e Sempronella -
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testa. Urlava pel gran male; lo portarono all'ospedale. | Ma | egli non vedeva più niente; era cieco, era cieco, per |
Sempronio e Sempronella -
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la mano, ricominciava a lavorare; il lavoro gli veniva, | ma | non ancora come una volta! Ma Pinotto si disse: «Ci vorrà |
Sempronio e Sempronella -
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il lavoro gli veniva, ma non ancora come una volta! | Ma | Pinotto si disse: «Ci vorrà tempo e pazienza; ci ho messo |
Sempronio e Sempronella -
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mio- risponde la buona mamma che deve accudire alla cucina. | Ma | il bimbo insiste e la mamma che non sa dire di noquando il |
I miei amici di Villa Castelli -
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bugia, dimmi tu qual' è la mia!» Alla fine sceglie la sua; | ma | sbagli o indovini vorrebbe ricominciare da capo, finchè la |
I miei amici di Villa Castelli -
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per fare il còmpito. Le serate sono lunghe, eterne, | ma | si passano allegramente in compagnia, accanto al fuoco, |
Sempronio e Sempronella -
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la mia tosa! Manco male, ch'io ho pensato meglio di voi.... | ma | domani, il resto di quel pollo e di quella zuppa sarà roba |
Angiola Maria -
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di casa vostra vi fa schifo.... Non dico così per voi, | ma | al giorno d'oggi, si vede, tutti vogliono stare in sul |
Angiola Maria -
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le braccia su l'anche, in atto di stupore e di dispetto. | Ma | l'uno de' due sconosciuti, avanzatosi verso le donne, si |
Angiola Maria -
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«Son io quella; » rispose alla sua volta la fanciulla, | ma | con voce debole e tremante. «Bene! » E si rivolse di nuovo |
Angiola Maria -
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il prete Carlo ****, fratello di questa giovine?» «Sì, | ma | è solamente da pochi dì; ch'io stessa gli ho fatto il |
Angiola Maria -
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di raccapezzare qualche cosa di così fatto garbuglio. | Ma | l'uno, senza complimenti, preso un lume dalla tavola, e |
Angiola Maria -
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la pietà del cielo, che mai fosse avvenuto del fratel suo. | Ma | colui, contento di aver trovato di là quanto cercava, |
Angiola Maria -
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le mani il foglio fatale, che non aveva cuore d' aprire. | Ma | quando la vecchia, strabiliata ancora di quant' era |
Angiola Maria -
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cuore mi piange di dover lasciarti sola per qualche tempo; | ma | rassicùrati, non sarà che per pochi giorni, forse per poche |
Angiola Maria -
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da un fanciullo che ha tutte le comodità della vita. | Ma | il fanciullo quel giorno era svogliato, ed ecco perché il |
Sempronio e Sempronella -
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una lampada a olio. È il lavoro di uno scolaretto povero, | ma | pieno di buona volontà, attento e intelligente, ed ecco |
Sempronio e Sempronella -
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di tutta la classe. Il suo autore si vanta di averlo fatto. | Ma | se il foglio potesse parlare racconterebbe la sua storia |
Sempronio e Sempronella -
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racconterebbe la sua storia vera. Non fu fatto dal bambino, | ma | dalla mamma sua che glie lo dettò. Lo scolaretto si fa |
Sempronio e Sempronella -
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e muoversi, non capiscono perchè sia bello l'eterno riposo. | Ma | quando saranno divenuti vecchi, stanchi e malati, sapranno |
I miei amici di Villa Castelli -
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PROVERBI DELL' ESTATE Anche l'estate ha i suoi proverbi? | Ma | certo! e come sono allegri! Giugno, la falce in mano e le |
I miei amici di Villa Castelli -
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finiscili ancora col suo nome. La preghiera sia pur breve, | ma | divota, fervorosa, fatta proprio col cuore. Pregando pensa |
La giovinetta campagnuola -
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peggio che inutili: Dio non le ascolta. Meglio pregar poco, | ma | bene: meglio il cuore senza le parole, che le parole senza |
La giovinetta campagnuola -
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ferocemente il lupo, e voleva addentare l'avversaria. | Ma | la volpe furba gli disse: - Lap! lap! prima ti voglio |
Sempronio e Sempronella -
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Che mi offri da mangiare? - Un buon piatto di riso. - Bene, | ma | dopo la minestra mangerò te per pietanza. - La volpe non |
Sempronio e Sempronella -
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fece avanti e con le fauci sganciò la caldaia dal rampino. | Ma | la caldaia scottava, e il riso gli si rovesciò sulle gambe. |
Sempronio e Sempronella -
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sì - disse il lupo. Ed entrò nell'altra secchia e calò giù, | ma | calando lui ch'era più pesante fece venire su la volpe |
Sempronio e Sempronella -
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coi bastoni e lo accopparono. Il lupo era più forte, | ma | la volpe fu astuta... |
Sempronio e Sempronella -
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aggiunge. - Sì, Maria, - dice Francesco in tono dignitoso - | ma | però devi lasciarci tranquilli. Quando ci giri intorno, non |
Otto giorni in una soffitta -
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di lasciarci. E disse anche che lo zio Fil non è seccante, | ma | è un sapiente. - Va bene, va bene, - dice Maria. - Non |
Otto giorni in una soffitta -
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- Qui son descritte le avventure di Beccaccino, - dice. - | Ma | tu non sai leggere e non ti divertirai tanto. Se vuoi, t' |
Otto giorni in una soffitta -
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- Oh, sì! - dice Nicoletta. - La mamma voleva farlo, | ma | era sempre malata e non aveva la forza di muoversi. - T' |
Otto giorni in una soffitta -
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d'acqua, poi si quietano. Allora il sole appare timido | ma | più caldo del sole invernale. Ed ecco che le zolle si |
I miei amici di Villa Castelli -
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e che tutto il mondo si trasformi in un brutto pantano. | Ma | contadino guarda sereno la campagna: la terra ha bisogno di |
I miei amici di Villa Castelli -
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un piccolo malanno. Avete fatto bene a cogliere le viole; | ma | questi fiori avrebbero dato dei frutti squisiti se li |
Gemme - Corso completo di letture -
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davvero. Niente di spettacoloso: due baffetti neri neri, | ma | piccoli. Era la signorina Elide Ricciarelli, una del paese, |
Quell'estate al castello -
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vacanze, una certa quota al giorno. Io mi meravigliavo: - | Ma | non sei stata promossa? Non dovresti essere in vacanza? - |
Quell'estate al castello -
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- Perché, a casa tua non li fate i compiti delle vacanze? - | Ma | sí, però ognuno se li amministra come crede. Io per esempio |
Quell'estate al castello -
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- E nessuno gli dice niente? - Be', la mamma, un po', | ma | poi lascia correre. - Beati voi, - sospirava Ippolita. |
Quell'estate al castello -
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sospirava Ippolita. Però, mica per dar ragione ai suoi zii, | ma | bisogna dire che quando poi era libera dai compiti, certe |
Quell'estate al castello -
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fra noi. Io poi leggo, se ho qualche libro che mi piace, | ma | Isa no, non ha pazienza. Facciamo i bagni nel fiume; ah, e |
Quell'estate al castello -
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persino rabbia, da parte di una che viveva in un castello, | ma | non mi arrabbiai perché ormai potevo anche capirla, dopo il |
Quell'estate al castello -
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strana, cioè piú piccola del normale, come ho già detto, | ma | con le mani troppo grandi e i piedi anche. Li storcevo, i |
Quell'estate al castello -
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dal vassoio d'argento dove Remigio metteva la posta, | ma | appena data un'occhiata alla busta tutto il rosso della |
Quell'estate al castello -
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da parte la lettera senza aprirla. Non che la buttasse via, | ma | insomma eravamo quasi lí. Lo zio aveva visto quell'atto e |
Quell'estate al castello -
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detto ancora: - Non sei contenta che ti abbia scritto? - | Ma | sí, ma sí. Lui però scrive abbastanza sovente. Invece da |
Quell'estate al castello -
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ancora: - Non sei contenta che ti abbia scritto? - Ma sí, | ma | sí. Lui però scrive abbastanza sovente. Invece da mia madre |
Quell'estate al castello -
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da piú di tre anni; anzi, adesso sono anche divorziati. - | Ma | non si può, - dissi, sorpresa. - Non c'è mica il divorzio |
Quell'estate al castello -
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Se era cosí, la cosa prendeva tutt'un altro aspetto, molto | ma | molto piú serio. Non sapevo piú cosa dire, un po' come se |
Quell'estate al castello -
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del cine, per paura delle prese in giro dei miei fratelli. | Ma | chi mai prenderebbe in giro una figlia perché tiene caro un |
Quell'estate al castello -
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fartela vedere, - disse, - cosí adesso puoi capire meglio. | Ma | renditi conto! ti sembra possibile che una donna come lei, |
Quell'estate al castello -
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proprio giú, non sono mai stati capaci di perdonarglielo. - | Ma | come mai? C'era forse qualcosa di male? Non so perché mi |
Quell'estate al castello -
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successo in società? Forse che aveva molti ammiratori? | Ma | Ippolita a quella mia domanda era diventata un galletto. - |
Quell'estate al castello -
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in faccia dall'emozione. - Se i miei sono contenti, si sa; | ma | lo saranno sicuro - . Mi venne un dubbio: - E i tuoi? |
Quell'estate al castello -
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ogni modo lontana anche lei. Ippolita non ne parlava tanto | ma | forse ci soffriva, anzi mi ero fatta l'idea che su questo |
Quell'estate al castello -
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si, abito con loro. Magari ne farebbero a meno volentieri, | ma | siccome non c'era nessun altro... - Il labbro spinto in |
Quell'estate al castello -
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meno. Se non era stata proprio Ippolita a volermi, | ma | quei suoi zii, e solo per la comodità della compagnia che |
Quell'estate al castello -
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della compagnia che potevo fare alla loro nipote... | Ma | lo sapevano poi, gli zii, che la compagna preferita ero io, |
Quell'estate al castello -
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oppure un'altra qualunque sarebbe andata bene lo stesso? - | Ma | sí, che lo sanno, - disse Ippolita quando glielo domandai. |
Quell'estate al castello -
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o trova un passaggio segreto o un tesoro, o tutt'e due. | Ma | vedevo che alla mia amica l'amareggiamento era passato, per |
Quell'estate al castello -
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la ricreazione. Ippolita era mia compagna di classe, | ma | solo da quell'anno, prima aveva studiato privatamente. |
Quell'estate al castello -
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a vendere in città. Il babbo era occupato tutto il giorno. | Ma | Giotto piccino non aveva nulla da fare mentre le pecore |
Sempronio e Sempronella -
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erano carini, come sono gli agnellini di tutto il mondo, | ma | i ritratti che ne faceva il piccolo Giotto erano belli come |
Sempronio e Sempronella -
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rincrebbe molto di lasciare il babbo e le sue pecorine. | Ma | fu felice di andare alla scuola di un grande pittore. Il |
Sempronio e Sempronella -
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e morì. Anche Giotto, quando ebbe molto lavorato morì. | Ma | il suo nome non morì mai. E alcune delle sue pitture si |
Sempronio e Sempronella -
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si comanda. Il tempo bisogna pigliarlo come Dio lo manda. | Ma | l'agricoltore deve studiarne l'andamento, per coltivare le |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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per ciascun luogo, quel che conviene fare, e non fare. | Ma | se desideri far meglio che non s'è fatto fin qui, e vuoi |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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più proficue, lo studio del clima ti è non solo utilissimo, | ma | necessario. |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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dalla fruttivendola e fece per attraversare la strada. | Ma | si sentì afferrare per un braccio e mandò un grido. - Non |
Gemme - Corso completo di letture -
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mi gira la testa. - Il fazzoletto le nasconde la vista, | ma | le impedisce anche di udire. E, mentre essa fa i tre giri e |
Otto giorni in una soffitta -
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cominciato la settimana scorsa e che ha tanto cercato. | Ma | essa tiene in mano quel calzerotto come un carbone ardente |
Otto giorni in una soffitta -
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voi. - Maria scuote la testa. - Lo so che divento vecchia, | ma | sono sicurissima che ho perduto questo calzerotto, appena |
Otto giorni in una soffitta -
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fa. - Non sarà lo stesso, forse. - Non so che cosa sia.... | ma | quello che succede in questa casa è addirittura diabolico. |
Otto giorni in una soffitta -
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che si fa una storta e guarisce con l'acqua fredda? - Ah, | ma | questo.... - comincia Leonia, pronta a difendere il suo |
Otto giorni in una soffitta -
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- comincia Leonia, pronta a difendere il suo rimedio. | Ma | l'altra continua senza ascoltarla: - Il signor Fil che fa |
Otto giorni in una soffitta -
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arrivata alla scuola. Non conosceva nessuna delle compagne. | Ma | quando la maestra disse che Ersilia era sola, senza |
Gemme - Corso completo di letture -
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ombre che passano. | Ma | a un tratto si stropiccia gli occhi. Non ha veduto due |
Otto giorni in una soffitta -
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di terrore, manda un grido. - Maurizio! - Ne verranno due? | Ma | non ne viene nemmeno uno. Maria scende in giardino e |
Otto giorni in una soffitta -
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Maria scende in giardino e accorre verso l'albero grande; | ma | il suo grido è stato udito, e quando essa giunge non c' è |
Otto giorni in una soffitta -
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un' idea ad Alano. Dal suo albero, spia Francesco.... | ma | non vuol parlare; come farsi intendere da suo fratello? - |
Otto giorni in una soffitta -
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Hai visto come ci ha mortificate. Cercai di difenderlo: - | Ma | no. Ci ha solo prese un po' in giro, non c'è mica niente di |
Quell'estate al castello -
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benissimo che pensava tutto il contrario. Di botto fece: - | Ma | non parliamone qui, vieni su in camera mia. In camera fece |
Quell'estate al castello -
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- Voglio dirti una cosa. Te la dico perché sei mia amica, | ma | guarda che è un segreto. C'era davvero, allora, il segreto |
Quell'estate al castello -
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interessante, anzi mi dava persino un po' fastidio. - | Ma | dài! - dissi soltanto. Non mi veniva in mente altro. - |
Quell'estate al castello -
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tempo, « riprese Arnoldo, « mio padre mi richiamò a casa; | ma | avendo io rifiutato un illustre matrimonio, al quale egli |
Angiola Maria -
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mie sorelle per l' Italia, ov'io lo seguitava poco di poi. | Ma | qui, l' amore per Maria, e l' amicizia di suo fratello, |
Angiola Maria -
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Lo trovai inchiodato dagli anni su d'una seggiola antica, | ma | con la mente lucida e col cuore tranquillo: Pianse di |
Angiola Maria -
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La memoria di quel giorno non uscirà mai del mio cuore.... | Ma | da quel giorno stesso, non vidi più mio padre, e forse non |
Angiola Maria -
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in coscienza, che di certe cose non ne so uno straccio! | Ma | se, per la verità, non v'avessi intes' io a raccontare voi |
Angiola Maria -
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ridete come gli altri che mi tengono per uno stolto.... | Ma | voi non potete vedere quello che passa qui dentro, non |
Angiola Maria -
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c'è da dire: bisogna persuadersi che pizzichi del matto. - | Ma | poco di poi, quando Arnoldo gli confidò che al domani |
Angiola Maria -
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al pensiero che Nicoletta non è più « sua figlia », | ma | nel coricarsi dice ai suoi fratelli: - È però molto |
Otto giorni in una soffitta -
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Quanto a Nicoletta, ha avuto sempre fiducia, | ma | era talvolta un po' sola.... e consente volentieri a |
Otto giorni in una soffitta -
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Il podere ti fornisce di che fare una cucina non ghiotta, | ma | sufficiente al bisogno. Il campo ti dà la farina pel pane, |
La giovinetta campagnuola -
|
ti è facile variare i cibi; non hai che a scegliere. | Ma | viene l'inverno, privo di ogni cosa: bisogna dunque, |
La giovinetta campagnuola -
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maggiorana, timo, basilico, rosmarino: cose da nulla, | ma | che hanno il pregio di rendere i cibi più gustosi, e |
La giovinetta campagnuola -
|
sui francobolli soliti non si vedevano tanto facilmente. | Ma | non c'era da meravigliarsi, venivano da tanto lontano... - |
Quell'estate al castello -
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franc...! - Mi fermai a metà parola, presa da un dubbio: - | Ma | sono usati, varranno lo stesso? - Sí, se sono vecchi e |
Quell'estate al castello -
|
mentre nonna, rimasta indietro, gridava dalle scale: - | Ma | cosa c'è? Ma cos'è che c'è? Per stringere, dato che ormai |
Quell'estate al castello -
|
rimasta indietro, gridava dalle scale: - Ma cosa c'è? | Ma | cos'è che c'è? Per stringere, dato che ormai siamo alla |
Quell'estate al castello -
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far valutare quei francobolli per sapere quanto valevano, | ma | data la quantità qualcosa quasi certamente se ne sarebbe |
Quell'estate al castello -
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Tu dividi con lui la polenta, e lo ricoveri nella stalla. | Ma | la carità non è tutta di pane. Una vecchia scivolò sul |
La giovinetta campagnuola -
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vi fu verso a domare il fuoco del pagliaio, e del fienile; | ma | tra tutti si potè salvare la casa. E il mulino del |
La giovinetta campagnuola -
|
salvo. È morto Carlandrea, coltivatore laborioso, onesto, | ma | povero; restò la moglie sola con tre figlioletti. I |
La giovinetta campagnuola -
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non possiamo ridonarvi quel brav'uomo che Dio v'ha tolto; | ma | vi promettiamo di lavorare le vostre terre, e seminarle, |
La giovinetta campagnuola -
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che nega il suo aiuto a chi è minacciato da grave pericolo. | Ma | la virtù della carità si manifesta puranche in tante altre |
La giovinetta campagnuola -
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Chi vuol disegnarlo a penna o a lapis, avanti, ci si provi! | Ma | credo che ognuno di voi farà uno sgorbio. Riuscirete meglio |
Sempronio e Sempronella -
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fosse chiusa a chiave! - Oh! - brontola Maria indignata. | Ma | Maurizio è già lontano. In quattro salti ha salito la scala |
Otto giorni in una soffitta -
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lenzuoli, una federa per il guanciale e degli asciugamani. | Ma | impensierito dice: - Ho dimenticato i tovagliuoli. - |
Otto giorni in una soffitta -
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più stata contenta. - I ragazzi si guardano molto fieri. | Ma | a un tratto Francesco esclama: - Dei giocattoli!.. Ci |
Otto giorni in una soffitta -
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che questa proposta faccia un gran piacere a Nicoletta.... | Ma | del resto non si fermano molto su questo argomento. Alano |
Otto giorni in una soffitta -
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bambola a una signora! - Questa sarà adatta per Nicoletta; | ma | a quell'altra, lo sai, Francesco, la mamma ci tiene troppo |
Otto giorni in una soffitta -
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- E chi andrà a prenderla? - Le domande s' incrociano, | ma | è sempre Francesco, il maggiore, che risponde e decide: - |
Otto giorni in una soffitta -
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di qualche cosa. - Il visino di Nicoletta si oscura. - | Ma | verrete spesso? - chiede. - Sì, molto spesso. - Troveremo |
Otto giorni in una soffitta -
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sempre molto piacevole stare rinchiusa in quella soffitta. | Ma | che importa? Tutto è preferibile a quella mamma Duflet così |
Otto giorni in una soffitta -
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la maravigliosa bambola, che non è affatto un giocattolo, | ma | un oggetto artistico, Nicoletta può appena esprimere la sua |
Otto giorni in una soffitta -
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che dà sulla scala tra la soffitta e il piano inferiore. - | Ma | non andarci di sera; Maria e Leonia ti sentirebbero. |
Otto giorni in una soffitta -
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ti sentirebbero. Capisci, è quello delle domestiche.... | Ma | non fa niente, vero? - chiede con voce ansiosa. E, |
Otto giorni in una soffitta -
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mi sembra molto graziosa, anche quando mi fa il broncio. | Ma | non le càpita spesso di farmi il broncio, e la colpa è |
Sempronio e Sempronella -
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è allegra, canta come un uccellino, e sorride per nulla. | Ma | è molto riflessiva. Mi pare che mia sorella sia migliore di |
Sempronio e Sempronella -
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le piante, le siepi sembrarono piene di trilli e sussurri. | Ma | quando il sole si alzò luminoso dietro la montagna e i suoi |
I miei amici di Villa Castelli -
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tra di loro, si prendesse troppa confidenza con lui. | Ma | ciò non avvenne: ognuno andava lento guardndo a terra, |
I miei amici di Villa Castelli -
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poi metteva un muggito, come se chiamasse o salutasse; | ma | il bovaro giungeva e gli faceva riprender la strada. Al |
I miei amici di Villa Castelli -
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ricorda la strana domanda della mamma, quando uno di loro, | ma | soprattutto Maurizio, annunzia di avere quella malattia: - |
Otto giorni in una soffitta -
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morirà. - Sei pazzo! - esclama bruscamente Francesco. | Ma | è così brusco perchè anche lui è molto inquieto, e |
Otto giorni in una soffitta -
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di nascosto bendandogli gli occhi. Egli è in buona fede, | ma | Francesco, furioso, dichiara: - Non c' è da scherzare: è |
Otto giorni in una soffitta -
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da scherzare: è una cosa seria. - E Alano tace mortificato. | Ma | si vendica più tardi, quando Francesco, dopo avere studiato |
Otto giorni in una soffitta -
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Nicoletta. - Qualche volta; - risponde Francesco ridendo - | ma | la povera mammina è così dispiacente, e vediamo che soffre |
Otto giorni in una soffitta -
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il giardino! Sarebbe stato divertente correre un po'. | Ma | Leonia ci vedrebbe. - Tranquilli, sicuri della loro |
Otto giorni in una soffitta -
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soffitta. - Potremmo divertirci nella stanza da studio, | ma | è seccante stare con la paura che qualcuno entri, - |
Otto giorni in una soffitta -
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sulla fronte. Ha l'aria distratta che gli è abituale, | ma | questa volta mista a una certa inquietudine. - Francesco, - |
Otto giorni in una soffitta -
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- Evidentemente non pensa ad una passeggiata coi bambini, | ma | s' immagina che Maria sia andata sola sola a passeggiare |
Otto giorni in una soffitta -
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sola sola a passeggiare nel bosco delle Fate. - Benissimo; | ma | ciò è seccante. Venite ad aiutarmi a cercare negli angoli, |
Otto giorni in una soffitta -
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scrivania. - Cerca in terra, negli angoli, dappertutto, | ma | non lì. È un grande foglio giallo coperto di appunti. - E i |
Otto giorni in una soffitta -
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cercano. Ci sono dei fogli su tutti i mobili e anche sotto; | ma | non quello che cerca lo zio Fil. A un tratto la vocina |
Otto giorni in una soffitta -
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dicendole che non era più quella, nè sapeva che pensarne; | ma | Elisa, più tenera e dotata di più squisito senso non fu |
Angiola Maria -
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con occhi immoti, ardenti.... Ella voleva dare un grido, | ma | la voce le moriva soffocata nel seno; sentiva un gran peso |
Angiola Maria -
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faceva abbrividire.... Voleva essa gettarsi dalla carrozza, | ma | l' impeto del balzo che arrischiava non finiva mai, e le |
Angiola Maria -
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si svegliasse; poi sollevata la testa, tendeva l'orecchio, | ma | non udiva nè respiro nè anelito; quel sonno era dunque sì |
Angiola Maria -
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baciar la fronte materna.... ahi! sua madre era morta! - | Ma | quest'affanno non bastava; altro era il luogo del sogno, |
Angiola Maria -
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versato nel seno di lei il suo caro e penoso segreto! | ma | troppo temeva che nè lei nè nessuno avrebbe voluto credere |
Angiola Maria -
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un poco, lasciò il letto, dicendo di sentirsi bene, | ma | di non essere ancora in istato d'abbandonar la sua camera. |
Angiola Maria -
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in istato d'abbandonar la sua camera. Si mise a lavorare, | ma | quasi le sue dita non potevano adoperar l' ago, nè tenere |
Angiola Maria -
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non già per deporre a' piedi del Signore una preghiera, | ma | per cercare un ricovero, un luogo qualunque, dove le fosse |
Angiola Maria -
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pace d' ogni cuore. Allora ella fede per inginocchiarsi, | ma | il rumore d' alcuno ch' entrava in quel punto nella chiesa |
Angiola Maria -
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per nome. La fanciulla non rispose, non si rivolse a lui; | ma | cadendo su le ginocchia, e nascondendo il volto nelle mani |
Angiola Maria -
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del quale, senz'esser rea, non poteva ascoltare le parole. | Ma | Arnoldo le s' era fatto più accosto, e con voce di sommessa |
Angiola Maria -
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luogo santo. Io rispetto il tuo cuore e la tua onestà; | ma | sappi che nessuno deve conoscere il sentimento che ci |
Angiola Maria -
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forse mi credi un uomo senza cuore, senza nessuna fede. | Ma | rassicúrati! Tu non sai nè puoi immaginare quanto bene m' |
Angiola Maria -
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causa della mia e della tua perdita. » Maria non replicò, | ma | levando il capo rivolse al giovine un'occhiata, in cui |
Angiola Maria -
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perchè ha esaudita la più viva delle mie preghiere; | ma | altro non posso fare che questo... No, no da qui innanzi |
Angiola Maria -
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ben altro premio, e maggiore di quello ch'io ti posso dare. | Ma | forse dubiti ancora, pensi che io non ti dica la verità!... |
Angiola Maria -
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tutto il suo sdegno, e più che allo sdegno, al suo dolore; | ma | presto verrà il momento propizio per rivelargli ogni |
Angiola Maria -
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ogni cosa.... Tu vedesti, Maria, com'egli pensa, come vive: | ma | non sai che una risoluzione come la mia è per lui un |
Angiola Maria -
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di sostenere » rispondeva la fanciulla, con atto pietoso. « | Ma | Dio le ha fatto conoscere la verità. Egli le donerà anche |
Angiola Maria -
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» « Se tu lo preghi per me, o Maria, Egli lo farà!... | Ma | intanto non costringere il tuo cuore a rifiutarmi! » « No, |
Angiola Maria -
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sul nudo terreno; la sua orazione fu breve e rozza, | ma | incera; e il sacerdote la benedisse in nome del Signore. |
Angiola Maria -
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nè l'anima benedetta del padre suo. Una fiducia mesta, | ma | pur soave, e una consolazione che non era di questa terra, |
Angiola Maria -
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l'ora di chiudere le porte era venuta. - Uscì chetamente, | ma | appena trovossi in mezzo della via, in quell'ora insolita, |
Angiola Maria -
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lontana, e si sforzò di raddoppiare i passi e il coraggio. | Ma | il giovine amante, che poco lontano l'aspettava, appena la |
Angiola Maria -
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perdono nell' altra.... Io non vedrò il figliuol vostro; | ma | solamente vi chiedo ch' egli sappia, per vostra bocca, e a |
Angiola Maria -
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non me l' avreste negate. Voi pure mi schernite?... | Ma | no! non siete voi, è il Signore che volle umiliarmi. S' |
Angiola Maria -
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ha rapito tutto, e ch'io gli ho perdonato! Si, lo sappia, | ma | si guardi bene dal cercar me, dal cercare la sua vittima; |
Angiola Maria -
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d'un momento, e forse tra sè ne ride a quest'ora.... | Ma | se veramente avesse perduto il senno, se avesse promesso di |
Angiola Maria -
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da parte sua, o una strana seduzione della fanciulla. | Ma | in ogni modo, il miglior partito è ch'essa vada subito al |
Angiola Maria -
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il vecchio signore, all' udire i lamenti di don Carlo. | Ma | intanto, qual' era l' agitazione della compassionevole |
Angiola Maria -
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non disprezzare la sventura, di perdonare a un' ira giusta: | ma | l'interno terrore la contenne, e rimase muta e sbigottita, |
Angiola Maria -
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proruppe in un grido soffocato; era un grido di gioia vera, | ma | repressa da occulto terrore. E balzò per corrergli |
Angiola Maria -
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per corrergli incontro, per gittarsi nelle sue braccia; | ma | egli, ritraendosi d'un passo, volse la testa e stese |
Angiola Maria -
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cos' avete mai fatto?... Noi siamo stati incauti, è vero, | ma | voi, voi siete perduta per sempre!... Abbandoniamo questa |
Angiola Maria -
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un giorno di questi giovani eroi!... non te ne rammaricare, | ma | benedici il tuo buon angelo, che a tempo ti salva!... Pochi |
Angiola Maria -
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pensieri, saranno svaniti. Non teme; no, di soffrire! | ma | scaccia dall' anima un amore che t' avrebbe renduta per |
Angiola Maria -
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parole di gratitudine, parole di soavità non terrena, | ma | celeste, « Oh verrò con te, » gli rispose « verrò con te, o |
Angiola Maria -
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della fanciulla non fu che un profondo e doloroso sospiro; | ma | con esso Maria accompagnava una muta preghiera dell' anima, |
Angiola Maria -
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in una brocca quando Maria non ci vedrà, - dice Alano. | Ma | Francesco è tormentato da un' idea. - Sei sicura - domanda |
Otto giorni in una soffitta -
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Alano. - Allora quella vecchia non verrà a cercarti qui. - | Ma | intanto, a qualunque costo la difenderemo! - esclama in |
Otto giorni in una soffitta -
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- Nicoletta è nostra! - Francesco scuote la testa. - Sì.... | ma | io penso che sia più prudente nasconderla, perchè, sai.... |
Otto giorni in una soffitta -
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- bisogna andare a cercare dei lenzuoli nel guardaroba. | Ma | blsognerà tenere occupata Maria durante questo tempo, |
Otto giorni in una soffitta -
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guardò curiosa, e capì che era il ritratto di un fanciullo; | ma | non s'accorse che assomigliava a Sempronio, e non seppe |
Sempronio e Sempronella -
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stette lì lì per dire alla sorella una brutta parola; | ma | tenne a freno la lingua, stracciò il disegno e andò a |
Sempronio e Sempronella -
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corpo, e la salute. Oziosi, e lavoratori, mangiano tutti. | Ma | chi lavora ha il diritto di mangiare, perchè mangia per |
La giovinetta campagnuola -
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bene. Chi mangia bene è più forte, e fa maggior lavoro. | Ma | il mangiar bene non vuol dire mangiare a crepapelle. |
La giovinetta campagnuola -
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porta a « sua figlia». Ne ha versato un po' per la strada, | ma | ne rimane abbastanza per il gusto di Nicoletta. Francesco |
Otto giorni in una soffitta -
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bere. - Non è buona, - dice essa con una piccola smorfia. - | Ma | ti guarirà. Mia cara Nicoletta, bisogna assolutamente che |
Otto giorni in una soffitta -
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Ora bisogna che le porti il decotto.... Non so come fare. - | Ma | trascorre una buona mezz'ora prima che Maria riapparisca, e |
Otto giorni in una soffitta -
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guarito! - E la prende per le mani e balla davanti a lei. | Ma | essa non ha voglia di ridere. - Signor Alano, avete fatto |
Otto giorni in una soffitta -
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- Signor Alano, avete fatto molto male, - comincia essa. | Ma | Alano non la, lascia finire. - Come, ti dispiace che io non |
Otto giorni in una soffitta -
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non sia ammalato? Ci tenevi molto che io stessi a letto? - | Ma | chi mi dice che siete guarito? soltanto per non prendere la |
Otto giorni in una soffitta -
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non è permesso prendersi giuoco della gente in quel modo. | Ma | quella mattina i ragazzi hanno l'argento vivo addosso, e |
Otto giorni in una soffitta -
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- Soffrite molto? - Quando non metto il piede in terra, no, | ma | quando l'appoggio.... Ahi!... - Che cosa dobbiamo fare? - |
Otto giorni in una soffitta -
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la calza e la scarpa e trova un piede perfettamente sano; | ma | Francesco urla, appena lo toccano sulla caviglia. Maria |
Otto giorni in una soffitta -
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- Certo, mia cara Leonia, vorrei che fosse così.... | ma | temo che sia invece una cosa seria. - Bisognerà, forse, |
Otto giorni in una soffitta -
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fratello più grande, s' immaginano che è uno strattagemma, | ma | non ne sono però sicuri e brontolano che Francesco avrebbe |
Otto giorni in una soffitta -
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mi punisse della mia menzogna facendomi far male davvero. - | Ma | non ti sei fatto male davvero? - domanda Nicoletta un po' |
Otto giorni in una soffitta -
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- Questo mi farà un gran piacere! - dice la fanciulletta. - | Ma | lo zio Fil? - Ah, lui non lascia mai la biblioteca! Credo |
Otto giorni in una soffitta -
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è naturale, il piede di Francesco è perfettamente normale, | ma | Leonia, suggestionata, è disposta a trovarlo un po' più |
Otto giorni in una soffitta -
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voglia di mettere a prova il suo talento di professore. | Ma | Alano ha ragione. Avrà il coraggio di dargli retta? |
Otto giorni in una soffitta -
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correntemente il sillabario. Con Alano va un po' meno bene, | ma | la ragione è che Nicoletta comincia ad essere un po' |
Otto giorni in una soffitta -
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viene la volta di Maurizio, ne ha abbastanza e lo dice. | Ma | Maurizio vuol darle la sua lezione ed insiste. - Insegnami |
Otto giorni in una soffitta -
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Ridiscende dunque a cercare il giuoco della dama, | ma | ritorna quasi subito come un fulmine. - Francesco! Alano! - |
Otto giorni in una soffitta -
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