sopra tutto della mentalità della signora a cui si parla. Non parlerete di filosofia se conoscete la signora per una donna di cultura limitata: al
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controllare i suoi propri pensieri, esponendoli a qualcuno. Mentre qualcuno ci parla dobbiamo dunque comportarci attentamente; dunque non giuochiamo
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debbono subire come seduti sul carbone bruciante. Una sgarbatezza molto frequente è di interrompere chi parla ed esigere la parola, senza accettare
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tutto ciò di cui si parla. Quindi il proverbio: « Si tacuisses, philosophus mansisses » non è sempre valido. Ad una domanda non si risponde semplicemente
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! » «E' naturale! » e simili. Sconveniente ripetere, ogni due frasi, la parola « coso », interrompere chi parla con l'esclamazione « eeh! », « oppure
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di chi scrive lettere di tal genere. Tanto perchè il nostro lettore possa avere un'idea approssimativa, ricordiamo che in tali lettere non si parla mai
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. Servendoci badiamo di non trattenerci, per distrazione, le posate di servizio. Servendosi non si parla, e non si dice frasi simili: « mi prendo la
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desidera continuare a bere, fa meglio lasciando un resto nel bicchiere. Quando si comincia a bere non si parla; se si viene interrogato, prima di
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ben curato. Col sigaro o la sigaretta tra i denti non si parla! Se vi incontrate per istrada con un conoscente, avendo una sigaretta o un sigaro in
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delle espressioni non tanto comuni, che parla una lingua scelta, le piace sempre. L'uomo non deve accentuare troppo la sua coltura, però ogni donna ama
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sedendo teniamoci diritti. Specialmente non si siede curvi o appoggiati pigramente, quando si parla con qualcuno. Non ci si siede con le ginocchia
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. Specialmente persone miopi cadono spesso in quest'errore. Non si parla troppo celermente, ma neppure con una lentezza che stanca; parlando non si grida, ma
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trionfo, che lo aiuta poi a trionfare veramente. Ed ancora una circostanza molto importante parla in favore della necessità di curare la nostra
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Non si parla affettatamente, e nel discorso non si adoperano espressioni troppo forti il bestemmiare è un'abitudine brutta ed il farlo in una buona
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deviando da una cosa all'altra il pensiero di colui che deve indovinare di che cosa si parla. Colui che ha data l'ultima frase, da cui viene indovinato di
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viene nominato o chi la fa quando non se ne parla è condannato a mettere pegno.
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liberarci da chi ci parla. Se proprio non si ha tempo da perdere, si chiede semplicemente e cortesemente il permesso di poter congedarsi, e se lo facciamo
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, sibbene una frase, l'anagramma, allora, si addimanda a frase. Esempio: Parlamentario: in te parla amor; e se ne sortono più frasi, allora s'ha
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non si correrà il rischio di soggiacere ad alcuna penale. Chi parla o fa segni, pregiudica qualche volta sè stesso come gli altri. 10. Baderai pur
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esigenze storiche del più curioso od appassionato giuocatore di dama. Leggere che Omero ne parla nel Canto I della sua Odissea, e che taluni attribuiscono
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che si vantano di possedere una coltura generale, questioni, problemi, di cui si parla molto spesso in società, - insomma: « ciò che si deve sapere
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lettere Un monologo in cui parla tutta una nazione o una razza o parla una voce della natura, ecco il genio. C. Bovio, Il genio Il genio è sommo
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Giusti. Parla pochissimo di te, poco degli altri, molto delle cose. Mantegazza. E' solito che chi parla molto e bene, opera poco e male. Persichetti
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pronuncia di assolutoria, di istruttoria, dato che l'art. 12 cod. proc. pen. parla di sentenza e che, trattandosi di norma di portata eccezionale, non
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discussione. Il signore deve presentare alla signora che è in sua compagnia la persona con cui parla. Naturalmente non ci si presenta mai ad una signora
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parla, debbono avere la delicatezza di rimanere in disparte. Negli uffici è proibito di fumare e sovente vi sono dei cartelli appositi con questo
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subito: « pronto » e si prosegue col nome della ditta o col proprio nome, senza attendere la domanda superflua: « chi parla? » o « chi è là ». I l dire
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domanda chi parla: ed annunzia ai padroni che vengono chiamati dal tale o dal tal'altro. Se i padroni non sono in casa deve prender il messaggio
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sensibilità. Si deve fingere di non vedere gli errori che altri commettono e non se ne parla. E non curiamoci neanche delle stravaganze nel modo di vivere
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conversazione si usa intercalare il nome della persona alla quale si parla col suo titolo professionale, onorifico o di nobiltà anche parlando coi subalterni
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nelle scuole medie inferiori, già si usi del lei agli scolari delle classi inferiori. Se si parla con due persone delle quali all'una si dà del tu
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