necessario giustificare questa suddivisione, alla quale | io | non attribuisco alcuna importanza, ma che solo adotto come |
Fisiologia del piacere -
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| Io | però non m'annoiavo: un sentimento mi riempiva l'anima, |
Sull'Oceano -
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nessuna mi può raggiungere. L'Europa si può sconvolgere, | io | non lo saprò. Venti giorni di orizzonte senza limite, di |
Sull'Oceano -
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nella regione frontale (fig. 1) larga due centimetri. | Io | la ricoprii con una lamina di guttaperca che portava nel |
La fatica -
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linea C vediamo il fenomeno corrispondente nel cervello. | Io | avevo spiegato prima a Bertino di che si trattava, e lo |
La fatica -
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nel collo e che si chiamano le carotidi. Quindi mentre | io | guardavo la penna dello strumento che registrava sopra un |
La fatica -
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IX. Domandare ogni sera a se stesso: Che cosa ho | io | fatto di bene? X. Aver sempre nella propria libreria un |
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osservansi pure delle differenze molto notevoli; ed | io | trovai la contrattura più spiccata nelle persone molto |
La fatica -
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prime volte nei muscoli staccati dall'organismo. L'averla | io | osservata più evidente nelle persone molto nervose,mi fece |
La fatica -
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nel muscolo al principio della sua azione dopo il riposo. | Io | ritengo come molto probabile che le prime contrazioni che |
La fatica -
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perduri, mentre che le contrazioni aumentano di altezza, ma | io | non vedo altra interpretazione che sia più logica. |
La fatica -
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| io | ho dimostrato che l’uomo normale nel sonno profondo |
La fatica -
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Discuteremo in seguito ampiamente questo fatto, che | io | ho designato col nome di respirazione nervosa o di lusso. |
La fatica -
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la terra non spuntava! Ma già | io | non avevo più alcuna impazienza. Ed ero stizzito con me |
Sull'Oceano -
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di confessarlo: a poche miglia dal continente americano, | io | mi scervellavo sopra una sciarada del giornale genovese, |
Sull'Oceano -
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dei suoi congegni: - Tu sei immenso, ma sei un bruto; | io | son piccolo, ma sono un genio; tu separi i mondi, ma io li |
Sull'Oceano -
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io son piccolo, ma sono un genio; tu separi i mondi, ma | io | li lego, tu mi circondi, ma io passo, tu sei strapotente, |
Sull'Oceano -
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genio; tu separi i mondi, ma io li lego, tu mi circondi, ma | io | passo, tu sei strapotente, ma io so. |
Sull'Oceano -
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lego, tu mi circondi, ma io passo, tu sei strapotente, ma | io | so. |
Sull'Oceano -
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educato coi metodi loro, e fossi caduto nelle loro mani, | io | sarei stato davvero rovinato per sempre nel corpo e |
La fatica -
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può recare all'organismo dei nostri giovani. Per quanto | io | so, fu nel 1877 al Congresso degli igienisti a Norimberga, |
La fatica -
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tutto va alla peggio, e il piroscafo diventa un inferno, | io | credo che il Galileo abbia avuto la sua il giorno dopo di |
Sull'Oceano -
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imminente dalla misteriosa creatura che l'amava. Mentre | io | sorbivo il caffè egli guardava il cielo per il finestrino, |
Sull'Oceano -
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e dei motivi che lo indussero a questo studio. "Quanto più | io | contemplavo, egli dice, le opere d' arte che mi stavano |
La fatica -
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quando dopo tante esitazioni mi provai a passare le Alpi, | io | sentii dall'affollarmisi attorno di infiniti oggetti che |
La fatica -
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a diventare oscuro e poco per volta la macchia scompare." | Io | era nell'arsenale di Torino quando si è fuso il primo |
La fatica -
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che mezz'ora dopo l'impressione di quella luce vivissima | io | continuavo a vedere dinanzi a me ad occhi chiusi, una |
La fatica -
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con dei capelli neri ed un giubbetto rosso scarlatto. | Io | la guardai fissa nella luce crepuscolare, mentre stava |
La fatica -
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sue idee e delle sue simpatie intellettuali, soleva dire: - | Io | tengo sempre tre libri sul tavolino da notte: Dante, il |
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misteri del popolo di Eugenio Sue. Sul piroscafo, peraltro, | io | non gli vidi mai altro in mano che Gli amori |
Sull'Oceano -
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altri a fare bagno, a dormire, a scrivere o a rilisciarsi. | Io | seguitai quel giorno la signorina di Mestre che andava con |
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di guardare, dando in una risata. Oh mostro non mai veduto! | Io | non riconobbi subito una creatura umana in quella informe |
Sull'Oceano -
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infinita. L'agente si chinò per richiamarlo in vita, ed | io | lo lasciai all'ufficio pietoso. |
Sull'Oceano -
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| io | rimasi quasi solo, stupito che, dopo aver tante volte |
Sull'Oceano -
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nelle regioni più alte e loro riescono fatali.Simili fatti | io | aveva osservato già prima sulle Alpi; ma in nessun luogo |
La fatica -
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il diritto pericoloso di esser giudice di me stesso, | io | credo che questo libro sia onesto, e che la sue lettura |
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natura ci ha concesso larghe gioie nel mondo dei sensi, ma | io | ho dimostrato che le gioie maggiori sono quelle conformi |
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coscienza, non hanno potuto mai vedere e sentire il loro | io | nudo, isolato, sospeso davanti al triplice regno della |
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| Io | mi ricordo bene che, osservando più che gli altri me |
Sull'Oceano -
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migliori rimedi, per temperare una fantasia troppo fervida. | Io | l'ho tenuta tranquilla per molti anni, dandole ogni giorno |
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congiunto allo studio della fatica. Quando nel 1873 | io | arrivai nel Laboratorio di Lipsia, ebbi ancora tempo di |
La fatica -
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invaghire qualunque novizio: e quelle prime esperienze che | io | vidi fare dal professor Kronecker a Lipsia, mi rimasero |
La fatica -
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dove pendeva da un gancio un grosso vitello sparato. Quando | io | arrivai, c'era già il Commissario, circondato da quindici o |
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ottenne un po' di silenzio, e una donna sola parlò. | Io | non vedevo altro che una capigliatura scarduffata e un |
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del sangue nei fenomeni dell'attenzione. Tra i fisiologi | io | sono uno di quelli che si occuparono con predilezione di |
La fatica -
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dei fatti naturali, ci suggerisce che deve essere così, ed | io | non conosco alcun fatto che contrasti con una tale |
La fatica -
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incaricati di provvedere alle secrezioni delle ghiandole, | io | ritengo probabile che vi siano pure nel cervello dei nervi |
La fatica -
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per la terra in cui non poterono o non potranno vivere, | io | non v'ho mai amati, non ho mai sentito come quella sera che |
Sull'Oceano -
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senza volerlo ci rallegriamo anche di sentire il nostro | io | che vede, ascolta o pensa. Tutti i sentimenti poi che |
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descrisse Dante il volo delle colombe ed | io | ho pensato spesso a questi versi nelle lunghe ore che |
La fatica -
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pareva indifferente pure ai grandi spettacoli della natura. | Io | non gli vidi passare nemmeno un lampo sul viso, quella |
Sull'Oceano -
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temere un pericolo grave, e tutti lo temettero, trovandomi | io | sulla piazzetta, vidi il mio vicino di dormitorio voltarsi |
Sull'Oceano -
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uscire la morte. S'erano detti a vicenda con gli occhi: - | Io | so che non t'importerebbe nulla di perdermi, tu sai che |
Sull'Oceano -
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indifferente al tempo come i prigionieri condannati a vita. | Io | non mi sarei maravigliato affatto se avessi inteso dire da |
Sull'Oceano -
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quale nel lavoro intellettuale si esaurisce il cervello. | Io | provo ogni giorno l' influenza che esercita sulla fatica la |
La fatica -
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in parte dalla mia costituzione, e più che tutto perchè | io | faccio scuola alla buona. Nel principio del mio libro sulla |
La fatica -
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ho già descritto gli effetti gravi che però provo anch’ | io | nelle lezioni solenni. Mi ricordo di notti insonni passate |
La fatica -
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lo pregai di fare la sua prima lezione in vece mia, perchè | io | dovevo andare a Roma. Siccome si trattava di un argomento, |
La fatica -
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era laureato appena da un anno, ma egli è tanto capace che | io | non ho temuto di metterlo a questo cimento dinanzi ad un |
La fatica -
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lo sviluppo e le localizzazioni dei centri della parola. Ma | io | mi sforzava indarno di dominare il tremore della mano, e il |
La fatica -
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mise in mano alla bimba, dicendo: - Ciapa, vissare, ti to | io | metterà sto inverno.... quando mi.... |
Sull'Oceano -
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- Sa chi è quello lì? Sa chi è quella signora? - Ma | io | non potei dargli retta subito, perchè un altro personaggio |
Sull'Oceano -
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Tutt'a un tratto tacquero, e pochi minuti dopo, mentre | io | uscivo, uscivano essi pure, vestiti di tutto punto, e |
Sull'Oceano -
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senza guardarmi. Non posso dire la pena che ne provai. | Io | non avevo pensato allo stato d'animo in cui era naturale |
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ai loro danni, e autori primi della loro miseria. Per essi | io | ero un rappresentante di quella classe. E neppure avevo |
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perchè temo di cadere". Ma lasciamo questo triste ricordo. | Io | credo che il professor A. Budge soffrisse in legger grado |
La fatica -
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scoppiare dalle risa e che capiva lui solo. Egli mi diceva: | io | vedo il foglietto come si vede la falsa riga, e so |
La fatica -
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voce. E il mio foglietto lo rammento così bene, quantunque | io | l' abbia in tasca, che so quando arrivo nel parlare in |
La fatica -
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per le strade e mangiassero tutti insieme sulla piazza. | Io | potevo dunque immaginare che razza di cronaca quotidiana ci |
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e di buono, formerebbero certo un libro utilissimo, che | io | credo non sia stato ancora scritto. Accade alla maggior |
La fatica -
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scuola come mezzo di educazione fu per me un semplice zero. | Io | fui incapace durante tutta la vita di vincere le difficoltà |
La fatica -
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ne ha un avvocato od un medico di forza comune, a quanto | io | credo, ma non di più". Un uomo che si credeva in così |
La fatica -
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tutto di un tratto e diceva : credo che bisogna che | io | mi fermi". Darwin durante quarant'anni non ebbe mai un |
La fatica -
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della verbale filosofia, e della volgare medicina". | Io | non credo di esagerare affermando, che gli intenti |
La fatica -
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De motu animalium del Borelli. Basta per provar ciò che | io | rammenti alcune parole che stanno nella introduzione di |
La fatica -
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venuto in Italia col proposito di imparar l' italiano. | Io | non potevo naturalmente sconsigliarlo e invece di |
La fatica -
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così mi ritirai un momento nella mia camera per riposarmi. | Io | speravo che l'aria libera avrebbe giovato a distrarmi: ma |
La fatica -
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che in altre circostanze non mi avrebbe certo affaticato, | io | ritornai a casa come disfatto e ho dovuto mettermi disteso |
La fatica -
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solo perchè non si può assolutamente provare che godano, | io | vi dirò che in istretta logica non si può dimostrare che |
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altrettanta industria incastrano nei loro periodi. Nessuno | io | credo improvvisa od inventa: neppure i genii hanno la |
La fatica -
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tentare l'ingegno suo, per non apparire se non perfetto, ed | io | ne ho alcuni di sua mano trovati in Fiorenza; dove, ancora |
La fatica -
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mi bastasse il tempo | io | vorrei scrivere un libro col titolo: Genio e fatica. lo non |
La fatica -
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me parve essere la migliore. Ma per quanti studi biografici | io | abbia letti intorno a Göthe, mi parve sempre più che fosse |
La fatica -
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benevoli verso di me, o per lo meno riconobbero che | io | aveva talento poetico ed inclinazione. Eppure i miei |
La fatica -
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| Io | però non capivo ancora come a bordo fosse possibile |
Sull'Oceano -
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altro rimedio che di non pensare, come le bestie. Ebbene, | io | mi metto qui, immobile, a guardare il saliscendi di quello |
Sull'Oceano -
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non penso più a niente e non mi annoio più. No gh'è atro. - | Io | diedi in una risata; ma egli rimase serio, e tornò a |
Sull'Oceano -
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sino a produrre delle scottature ed escare sulla cute. | Io | sono stato chiamato parecchie volte dagli istruttori e dai |
La fatica -
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sulla natura e sulla causa di siffatta maniera di violenze. | Io | ne posso fare testimonianza. "Tuttavia questi modi di |
La fatica -
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la ragione ed il cuore repugnano. Leggendo questi fatti | io | mi domando se non dobbiamo arrossire di rimanere inerti, |
La fatica -
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del muscolo è già completamente esaurita. È inutile che | io | avverta che il dottor Maggiora non aveva adoperato in nulla |
La fatica -
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e d'Orazio: Mario Rapisardi, gloria vivente d'Italia, che | io | non avevo mai conosciuto di persona. E' una dolce |
Ricordi d'un viaggio in Sicilia -
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Sicilia egli non si sarebbe mosso più mai e che in Sicilia | io | non sarei forse mai più ritornato. Lessi nei suoi grandi |
Ricordi d'un viaggio in Sicilia -
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e che profanazione!... Ma ho forse diritto di protestare | io | che ne fui complice? Era cosI bella di notte, vista da |
Ricordi d'un viaggio in Sicilia -
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un senso di ribrezzo, come alla vista d'un assassinio. E | io | me n'andai subito verso prua, senz'aver più il coraggio di |
Sull'Oceano -
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