I suoi occhi sbarrati fissano l’energumena; lentamente il corpo si piega in avanti, poi si accascia, con le braccia inerti. Silvana non ha subito capito, e guarda forsennata i vitrei occhi dell’Esarca morto; dubita; vuol gridare; il terrore le serra la gola. Finalmente urla.
Ma questi, barcollante per il piede indolenzito, si accascia su un divano.)