L’acqua calma non è solamente piacevole per sè stessa; ma è anche uno degli elementi più adatti per dare effetto e vita al quadro.
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Generalmente, una striscia luminosa divide l’acqua dalla sua sponda e dai corpi che emergono sulla sua superficie.
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Un altro metodo pratico per decidere l’inquadratura del vero è il seguente: fissate il punto di stazione, percorrete dieci passi in avanti
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L’importante, quando abbozzate a colori, è, di disporre le tinte di colore e tono più deboli di quanto lo sono realmente sul vero; in altre parole
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Le tratte V D e VD1, segnano dunque, le differenti distanze prospettiche, tra il disegnatore e l’oggetto copiato.
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Nel secondo caso, fig. 11, la superficie D E, per quanto sia uguale alle B1 C1, e distante ugualmente quant’essa dal punto 0, pure, non cadendo l
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Sopratutto, non dimenticate che nel ritratto l’essenziale è quello di ottenere il carattere della persona che si vuol rappresentare.
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Nel fondo non dovrà mai figurare un lume più brillante di quelli della testa perchè esso distruggerebbe l’effetto largo e armonioso del chiaroscuro.
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L’acquerello, se è trattato con dei colori fini e puri, difficilmente si altera nelle tinte.
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riguardo l’esecuzione del primo piano, dove l’acquerello è molto deficente. In questo caso, non potrà mai raggiungere nè la forza nè la profondità e
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Quei piatti, sopratutto, servono per rendere le frondi, l’erba e per dare le accentuazioni decise, e si maneggiano ora d’angolo ora di piatto.
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Tutti i principali negozi di articoli per le Belle Arti (fra questi il Colorificio Italiano) forniscono i materiali per l’acquerello, delle migliori
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vuol modificare, poi vi si applica sopra la carta assorbente per togliere l’umidità superflua; (dimenticando quest’operazione, non si otterrà mai l
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Quando però il sole si trova dirimpetto al disegnatore, allora l’operazione diventa un po’ più complicata, poichè il sole può benissimo trovarsi di
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Ammettiamo, quindi, che il sole si trovi in S. Eccovi l’operazione per trovare le ombre degli oggetti che si trovano nella Tav. IX.
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Per ottenere toni delicati e ariosi è necessario lavare coll’acqua pura ogni tinta stesa, e questo per levare l’opacità causata dal colore superfluo.
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Non lavorate mai nei dettagli del secondo o del primo piano, prima che il cielo e l’ultimo piano non siano terminati.
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Inumidite la carta piuttosto in abbondanza, e lasciate evaporare l’acqua senza applicare la carta assorbente.
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Nube versante acqua, che cava sul cielo coperto ma luminoso, lasciando, qua e là, trasparire l’azzurro.
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Capovolgete la tavoletta; e da dove comincia l’aggiunta del giallo indiano, stendete una tinta di cobalto, conducendola verso il basso, per ivi
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porpora acceso; l’ultima zona: coperta di nubi d’intonazione cupa, tendenti verso l’alto al rosso giallastro, passando al basso nel porpora.
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Coll’indaco e rosso indiano, disponete gli strati superiori delle nubi soprastanti, facendo predominare l’azzurro nei margini superiori, e il rosso
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Passate una lavatura generale d’acqua pura su tutta la carta, e lasciate evaporare l’acqua da sè, senza applicare la carta assorbente.
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Coi colori esposti preparate le debite tinte e disponete il tronco, il terreno e l’erba. Lasciate asciugare.
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Sempre colla stessa tinta, mettete l’ombra delle rocce, delle affondature di terreno e anche quella dell’albero secco.
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Chi volesse acquistare maggior cognizioni in proposito, consulti la «Scienza dei colori e la pittura» del prof. L. Guaita. (Manuali Hoepli).
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lume, la mezzatinta, l’ombra e i propri riflessi, pure, per conservare l’effetto di unità, devono partecipare all’intonazione generale del terreno a cui
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Le profondità degli spazi interni tra le rocce, non devono mai essere disposte alla prima, perchè in questo modo, invece di raggiungere l’intensità
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Ammesso che il cielo sia terminato, occupatevi della distribuzione dei lumi e delle ombre. Nel nostro caso, l’ombra principale occuperà il piano di
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, prima di cambiare l’acqua stessa. Anche il permanganato di potassa introdotto nell’acqua nella proporzione di due grani, oppure 5 gr. di sale
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In pittura dunque, l’armonia risulta da una disposizione di toni e di colori che attraggono lo sguardo e lo fermano mediante una ben intesa
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Le rocce, quanto più si allontanano, tanto più devono propendere al grigio. Riguardo l’esecuzione devono essere trattate a punteggiature.
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La superficie sulla quale si vuol dipingere, per mantenerle l’elasticità del tessuto, deve essere montata sulla tavoletta a cornice.
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Il legno che maggiormente si confà per tali lavori è l’acero, il pino e, talvolta, anche il castagno e il pero.
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meno l’intarsio. E se a un disegno, accurato è accoppiato un colorito gustoso, l’opera può, allora, acquistare anche un certo valore artistico.
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L’azzurro è quasi sempre di tinta fredda, si allontana e si regge in tutti i colori rotti.
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È piacevolissimo all'occhio e dà generalmente una nota poetica al paesaggio. Dove necessitano toni leggeri e tranquilli, si fa predominare l’azzurro.
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Bisogna avere l’avvertenza di non mai aggiungere dell’acqua ragia alla suddetta massa; poichè annerirebbe il fondo, rendendolo anche frangibile.
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L’olio di lino è il più glutinoso e il più seccativo delle tre specie comunemente impiegate nella pittura.
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L’olio di lino si chiarisce, prendendo 4 parti di esso che si pongono in una boccia di vetro con dentro 2 parti di acqua calda, e una parte e mezza
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L’effetto dei colori applicati a velature è tale che non è possibile di produrne uno simile con i colori a corpo.
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Le sfregature sono efficacissime per dare un largo passaggio al chiaroscuro, e, massimamente, per rendere l’irradiazione della luce.
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Stendete il filo del piombino orizzontalmente davanti ai vostri occhi, e avrete la linea d’orizzonte. Sapete voi che cosa sia l’orizzonte? L
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Essendo le nuvole un’accumulazione di vapori, variano infinitamente di forma, tanto per la loro posizione riguardo l’altezza, quanto per l’influenza
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L’ultimo piano dev’essere accarezzato leggermente con toni e tinte delicate, sfumate con dolcezza, e non a caso, mantenendo cioè il disegno fermo.
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Il secondo piano è quello di mezzo, cioè, quello che occupa lo spazio tra l’ultimo e il primo.
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Nel paesaggio la vegetazione occupa ordinariamente il primo posto. Ovunque l’occhio incontra alberi fronzuti, che ergendosi con fierezza offrono
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sparse sul terreno debbono essere disegnate con fedeltà, pure, bisogna avere l’accortezza di tenere un’esecuzione larga, per schivare l’isolamento
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. Per certi effetti misteriosi e di ombre cupe, bisogna ricorrere alle velature con colori trasparenti e scuri, come la garanza bruna, l’asfalto, la
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Quando le macchiette occupano una parte importante nel paesaggio, esse arricchiscono di molto l’effetto della composizione.
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