inconcepibile il fatto di aver disposto il magazzeno dei fiammiferi finiti e pronti per la spedizione in un locale contiguo ad altri che costituivano
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. Prassone, si è chiusa in questi giorni col rinvio a giudizio del presidente della Fabbrica fiammiferi Phos, conte Emanuele Nomis di Pollone, nato a
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È certo ancor vivo nella memoria dei lettori il ricordo della spaventosa catastrofe di Rocca Canavese: la fabbrica di fiammiferi Phos saltò in aria
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della catastrofe. Si parlò di spontanea combustione dei fiammiferi, della caduta di una volta del soffitto dello stabilimento che avrebbe determinato la
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pensarsi che ad una combustione spontanea dei fiammiferi o ad un evento sconosciuto ed imprevedibile. A giorni la Giustizia dirà la sua definitiva
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– Quando si trattò di impiantare la fabbrica di fiammiferi – osservano gli imputati – si fecero le opportune e necessarie opere murarie e di
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, avrebbe abbandonato il proprio posto di lavoro passando nei locali dove trovavasi la carta fosforica adoperata pella fabbricazione dei fiammiferi ed
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bambini che va cambiato con un taxi che si ferma e li carica, e no ai fiammiferi che i bambini accendono per guardare dentro un cassonetto: per i piccoli
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