organismi, nell’ambito dei grandi «tipi» animali o vegetali: quali i Vertebrati, i Molluschi, gli Artropodi, oppure le Felci, i Muschi o le Fanerogame. In
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soprattutto sui tipi di fossili caratteristici delle varie rocce, ai quali i paleontologi assegnavano una certa anzianità, fondandosi soprattutto sulla
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principali tipi di invertebrati ancor oggi esistenti. Protozoi (cioè animali unicellulari) con gusci o scheletri calcarei o silicei, Celenterati (cioè
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Archeozoica si siano venuti differenziando tutti quei tipi che poi compaiono nel Paleozoico, e che tali forme ancestrali non abbiano lasciato tracce
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loro differenziamento in alcuni tipi principali (incisivi, canini, molari); l’inclusione di alcune ossa della cerniera mascellare nell’orecchio; la
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Innanzitutto si constata che i «grandi piani di struttura”, quelli che si chiamano tipi o phyla, sia di animali,
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la vita avesse trovato precocemente (in un periodo, però, di parecchi milioni di anni) i suoi tipi di struttura più favorevoli, e su questi avesse
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-recessività nelle due coppie geniche, si comprende che le proporzioni numeriche dei quattro tipi (fenotipi) elencati siano 9:3:3:1.
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sull’altro o fusione, cioè assenza di dominanza, nella generazione successiva la segregazione ripristina i tipi originari: la variabilità iniziale si
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grandi, cioè della formazione di generi, famiglie, ordini, classi, tipi. Si suole indicare l’evoluzione al livello specifico col nome di
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il problema su basi genetiche è se le differenze fra le specie esistenti siano riconducibili ai tre tipi di mutazioni cui abbiamo accennato: cioè
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Con meccanismi di questi tipi, o altri basati su geni che intervengono per esempio nella determinazione del sesso,
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’origine dei gruppi d’ambito superiore, fino ai tipi o phyla? La microevoluzione è sufficiente a spiegare la macroevoluzione?
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elementari, i nucleotidi. Esistono quattro tipi di nucleotidi, che si distinguono per la presenza di quattro «basi» diverse: adenina (A), timina (T
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Cambrico, siano presenti praticamente tutti i tipi animali oggi esistenti, Protozoi, Celenterati, Echinodermi, Vermi, Molluschi e, dal Silurico in poi
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questo pregiudizio. La selezione, innanzi tutto, non è bruta eliminazione, è riproduzione differenziale a favore dei tipi più idonei: è lavoro fine e
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Kielmeyer il concetto, caro ai “filosofi della natura” di tipo ideale o tipo primitivo, giunse a distinguere nel regno animale quattro tipi fondamentali
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soddisfacenti. Cuvier si avvide che, nel regno animale, si possono riconoscere alcuni tipi fondamentali di organizzazione. Per esempio: i Vertebrati
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Che essi si siano molto differenziati è provato dal fatto che le specie di tutti i tipi possono essere riunite in generi, i generi in famiglie, le
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Nello stesso anno 1864 usciva a Modena, per i tipi di un intraprendente editore anticonformista, Nicola Zanichelli, la prima traduzione italiana
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, per i tipi del Sommaruga, a Roma. Giovanni Canestrini tradusse anche le altre opere darwiniane che non erano già state tradotte dal Lessona e pubblicò
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