’uomo, o di altri Mammiferi, o di animali di altre classi, e che, per assicurarsi la possibilità di sopravvivere alla morte dell’individuo che li ospita
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a cui l’una o l’altra linea evolutiva possa esser stata sottoposta, e anche nella capacità di alcuni organismi di sopravvivere in condizioni mutate
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Il mondo dei viventi, così com’è oggi, rappresenta quindi non certo il migliore dei mondi, ma quanto, di ogni ceppo, è riuscito a sopravvivere alle
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«normali» moriranno. Se la popolazione non ha nella sua riserva quel gene, o non ha il tempo di farlo affiorare nel fenotipo, non potrà sopravvivere in
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e incapaci di sopravvivere. È la concezione di Empedocle di Agrigento, in cui si è voluto vedere un’anticipazione del principio della sopravvivenza
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, sottomettendo la popolazione all’azione di un antibiotico, alcuni individui acquisiscono la facoltà di sopravvivere e di riprodursi, bensì al fatto che la
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congruenti fra loro: un animale i cui organi non fossero così aggiustati gli uni agli altri non potrebbe sopravvivere. E lo stesso Maupertuis riprende il
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mostruosi, alcuni dei quali muoiono, altri vivacchiano per breve tempo, altri riescono, bene o male, a sopravvivere. La mirabile perfezione degli
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sopravvivere, di riprodursi e di trasmettere ai discendenti quei caratteri che li rendono più idonei; per i secondi vale la condizione opposta. Così la
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quali di queste variazioni - che, ripeto, sono trasmesse integralmente ai discendenti - siano adatte ai vari ambienti e possano sopravvivere.
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dalla media. La selezione opera su questo materiale, e così, da una specie originaria, ne possono nascere varie altre capaci di sopravvivere, una in un
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Accademia della crusca
