Figura 5. Le fenditure branchiali di un embrione (da sinistra a destra) di torpedine (pesce), di rana (anfibio) e di un uomo (mammifero).
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) è costretto a farlo modificando come può la propria struttura di mammifero: non può diventar pesce o echinoderma nel corso di un limitato numero di
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Nel 1938 si fece una scoperta sensazionale. Nei mari dell’Africa sud-orientale, presso le isole Comore si pescò un pesce di circa un metro di
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pesce sia adatto a vivere nell’acqua, un uccello a volare, una tenia a vivere in quel singolare ambiente che è l’intestino di un vertebrato.
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elettriche, capaci di tramortire animali anche abbastanza grossi, di cui il pesce si nutre. Recenti ricerche hanno dimostrato che deboli scariche
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H. U. Smith, Dal pesce al filosofo, trad. it., Boringhieri, Torino 1961.
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vertebrato, diciamo un pesce, e si immagina di ripiegarlo su se stesso dorsalmente in modo che la coda venga a contatto con la parte posteriore del capo, e la
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Se si considera la struttura di un pesce, ben adatta alla vita e alla navigazione subacquea, quella di un uccello, idonea invece al volo e alla
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nel pesce sia nell’uccello, organi di propulsione adatti rispettivamente all’ambiente acqueo o a quello aereo, vescica natatoria nel pesce per dare
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