e trasmessa dall’unità di superficie è massima, e, se la luce forma un angolo colla superficie, la quantità di luce ricevuta dalla superficie sarà
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mescolata con un’altra sostanza che la dilunghi, l’intensità è massima, essa allora può venire presa come unità. Quando la materia colorante è così diluita
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vedere presso quali zone dello spettro si trovi la massima azione chimica della luce, poichè il relativo massimo e minimo della forza chimica viene ivi
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focale. La massima apertura angolare si ha quando la lente si presenta con tutto il suo diametro ai raggi paralleli, e la minima quando si avvicina il più
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trasfigurazione massima, e vice versa. Per un vetro dato non vi è dunque che un solo luogo del diaframma, che concilia in una media accettabile le due
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1° Prendasi del vetro flint leggero, ossia poco denso, e suppongasi che x sia quella parte dello spettro in cui i raggi visuali hanno la loro massima
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Gli ottici sono arrivati a comporre per i ritratti un sistema di lente che riunisce sull’immagine la massima nitidezza e la minima trasfigurazione
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alle lenti, affinchè esse producano un’immagine colla massima luce e colla minima trasfigurazione, ne viene tutto l’onore al professore Petzval di Vienna.
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pennelli luminosi paralleli soffrono la minore aberrazione sferica possibile, e l'immagine è al centro del campo della massima nitidezza, un tale
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Il lettore ha già imparato a conoscere le qualità che un oggettivo deve possedere per produrre un'immagine della massima perfezione possibile. Ma chi
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la superficie dell'immagine, che viene prodotta, è di pollici 8x10 nella dimensione minima, ed è di pollici 30x40 nella massima dimensione.
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’immagine massima di cent. 21x27, ed il cui vetro spulito può allontanarsi di 60 centimetri dalla lente, e portarsi alla distanza di 15 centimetri da
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combinazione e separazione dei corpi, e che sono della massima importanza ad essere ben conosciuti da tutti per l’utile che ne deriva dalla loro
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, deuto, trito, ecc., le quali significano 4 — 1 1/2 — 2 — 3 ecc., e l’ossido che contiene la massima quantità di ossigeno si fa precedere dalla
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, portare a quel titolo in cui s’incontra la massima esattezza.
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ripulito colla massima perfezione; ma esso avrà il vantaggio di possedere una maggiore uniformità di spessore, e così di dare immagini più armoniche
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8a Peso della pirossilina ottenuta. — Quando la pirossilina ottenuta è della massima lunghezza e fibrosità, ed è esplosiva in sommo grado, essa offre
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questo metodo non è in massima da raccomandarsi, perchè gli alcali hanno per effetto di rendere il collodio troppo instabile.
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3a Quantità di pirostilina conveniente al collodio. — La quantità predetta (2 per 100) è la quantità massima di pirossilina che si possa prescrivere
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servirono a prepararla. Un tale collodio si riconosce da ciò, che esso è capace di comunicare alle lastre preparate con esso la massima sensibilità verso l
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Quando al collodio si vuole aggiungere la massima quantità di alcool si deve osservare che questo sia della massima concentrazione, cioè che sia al
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diminuire anche di una metà, dilungandola con un miscuglio di etere ed alcool, ma è preferibile che il collodio sia della massima densità possibile per la
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oscura, si inumidisce col bagno sensibilizzatore prima di sviluppare. Il collodio dev’essere preparato colla massima quantità di pirossilina per
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colla massima purezza di tinte, e che abbia la massima sensibilità. Un tal collodio potrà servire a produrre delle negative molto intense, ma per
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In generale è sempre meglio impiegare nel collodio una piuttosto forte quantità di ioduro accompagnata dalla massima quantità possibile di
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calore sino a fusione completa del residuo, che prenderà una tinta nera, e che col raffreddamento si scioglie in massima parte, producendo un liquido
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La massima parte dei non successi, che formano la disperazione dei principianti quando operano col collodio umido nella produzione delle prove
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lo strato sensibilizzato fosse lavato con un poco di bagno d’argento di purezza perfetta. Quando lo strato sensibile viene reso della massima purezza
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’attenzione sulla faccia del modello a spese del suo panneggiamento, per ottenerlo della massima nitidezza possibile. In generale poi, si riproduca la
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Per ottenere una immagine della massima nitidezza il fotografo dovrà diminuire il diaframma in modo, che esso sia minore di 1/40 della lunghezza
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oggetti devono essere tutti molto distanti, e nel mettere al foco si fa in modo che l’immagine nitida sia della massima nitidezza nel centro, cioè si fa
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altro millimetro, e così di seguito sino a che si trovi la massima nitidezza possibile nella prova che si ottiene, e per poter tener conto della
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più basse, più vicine all’oggettivo. La massima nitidezza nella prova ottenuta trovisi p. e. alla distanza di 20 centimetri dal centro del cartone, e
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Perciò: 1° Si determini la differenza dei due fochi quando l’oggetto è p. e. distante 8 metri dalla lente, distanza massima per un oggettivo da
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’una massima, e l’altra minima.
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massima nitidezza. Se fosse sufficiente una approssimazione di 1/3 di millimetro, ed è sufficientissimo, basterà nel nostro caso inserire 7 medii
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rimanere della massima purezza.
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leggermente bruna, ed essa non è quella che si intende sotto il nome di alabastrina. Una prova alabastrina della massima purezza si ottiene:
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(a) Manuale pratico di fotografia per Girolamo Brioschi, Milano, 1862. incoloro, per cui ora basta filtrarlo per ottenerlo della massima purezza.
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altre prove. Così la immagine avrà la massima solidità.
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massima facilità. In ogni caso è meglio lasciare seccare ad oltranza la gelatina perchè così si stacca molto più facilmente.
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, nell’osservare la lamina, ma sarà sempre più sicuro usare con moderazione di questa latitudine quando si desidera di ottenere la massima sensibilità.
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massima sensibilità quando si trova ad una siccità perfetta.
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Per avere la massima sensibilità conviene esporre umido; se si espone secco il tempo sarà più lungo, e l’immagine meno nitida. Una tale condizione
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