Abbiamo detto sin da principio, che la luce non è che il risultato di ondulazioni prodotte da una sorgente luminosa, capace di comunicare all’etere
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Il fatto che i raggi verdi, violetti, aranci, passati di nuovo in un prisma, non si possono separare in altri raggi costituenti, in apparenza diversi
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La prima proprietà del miscuglio dei colori è generalmente conosciuta ed ammessa. Non così la seconda, la quale non è meno vera della prima. Infatti
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Egli è dal non aver tenuto conto della differenza essenziale che passa tra corpo colorato e raggio colorato, che i fisici, alcune volte, credono
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Le proprietà della luce polarizzata sono fotograficamente più deboli, ma i colori che ne risultano, e le sue leggi di interferenza non differiscono
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che allorquando D è considerevole rispetto ad F,d non è molto maggiore di F comunque cresca poi D.
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sentire due gravi inconvenienti, il primo sarà, che non tutte le parti di uno stesso oggetto riesciranno egualmente nitide, per la ragione
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Ivi non si potrebbe certamente trovare una posizione del vetro smerigliato tale che la nitidezza fosse la stessa per tutte le parti dell’immagine
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Aberrazioni delle lenti. — Ogni lente, ed ogni combinazione di lenti di qualsiasi composizione e forma, non va mai esente da alcuni difetti
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La correzione del foco chimico che così si ottiene, quantunque sia sufficiente, non è che approssimativa, perchè nell’ottenere l’acromatismo della
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Oggettivo panoramico del signor Sutton. — Noi sappiamo che non è nuova l’idea di costrurre lenti per cannocchiali ripiene di acqua, ma tali lenti non
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avente una apertura angolare molto grande, mentre nel secondo caso basta un’apertura angolare molto piccola. Infatti per le vedute ordinarie non si
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tutte le precauzioni possibili col mezzo di una tela di mussolina, ben pulita per non rigare il vetro) onde poi poterle rimettere nella loro vera
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Il n° 5 dà una celerità più grande di 1/5 che non gli oggettivi 1—2—3.
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coloro che sono capaci di strabismo, come generalmente i miopi, pei quali non è neppure necessaria una divisione che separi le due immagini, ma
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e non sarebbe possibile produrre l’acido solfoidrico in proporzioni diverse di idrogeno e di solfo.
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La presente tabella non ha più bisogno di ulteriori spiegazioni per venire intesa.
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Per maggior comodità del lettore non fia inutile il qui riferire gli equivalenti dei corpi composti, i più comunemente usati.
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Le proprietà chimiche dell’idrogeno sono assai differenti da quelle dell’ossigeno. Esso non alimenta la respirazione, nè intrattiene la combustione
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L’acqua non è un semplice miscuglio come l’aria, ma è una vera combinazione chimica.
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L’acido acetico non è un acido così potente ed energico come l’acido solforico o l’acido nitrico; epperciò la sua presenta in contatto colle sostanze
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Un pezzo di lana immerso nell’acido nitrico viene prontamente ingiallito, invece se si introduce un pezzo di cotone nell’acido non succede alcun
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riscaldasi leggermente, e quando la soluzione è compiuta, si evapora sino a siccità. Continuando più oltre l’azione del calore il sale non tarda ad
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Questo procedimento può servire per fare le vedute, ma non per fare i ritratti.
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4ª Azione dell'acqua. — L'acqua che si aggiunge all'albumina nella proporzione di 5 su cento non è così importante che la sua quantità non si possa
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5ª Causa accelerante nell'albumina. — Non trovo esatto che uno strato più forte di albumina sia più presto impressionato dalla luce, come venne
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b) Modo di evitare i corpi microscopici. — Per liberare l’albumina da questi corpi, così nocivi ad una perfetta riuscita, non basta il filtrarla per
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3° Metodo. Questo metodo è un po’ più lungo, e penoso che non i precedenti.
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preparare dei sali cogli ossidi metallici, e non gioverebbe farlo servire alle seguenti preparazioni di altra pirossilina, perchè la sua composizione
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non abbiamo alcuna prova di ciò, ci abbondano invece i fatti che provano non influire sulla sensibilità la quantità più o meno grande dell’ioduro
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, ma la finale riescita dell’operazione non cessa di ottenersi, invece che un leggiero difetto di collodio non può a meno di far mancare l’operazione
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2aRapporto tra il bagno sensibilizzatore, ed il collodio da sensibilizzare. — Quando il collodio fotografico è ben preparato, che non è acido
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La lastra collodionata non si deve lasciare seccare prima di immergerla nel bagno sensibilizzatore, ma basta che il collodio si sia rappigliato
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Il colore degli abiti della persona, di cui si prende il ritratto, non può non essere di seria preoccupazione al fotografo, che sia in cerca di
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La persona che viene a posare davanti al mirabile istrumento del fotografo, d’ordinario s’irrigidisce, e prende un non so che di stentato, assai
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Il fotografo deve dunque guardarsi dalla tentazione di far presto. E ciò gli sarà tanto più facile, in quanto che il collodio non è propenso a
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Questo metodo di determinare il foco chimico, quantunque non conduca ad una così rigorosa esattezza, come quello dei signori Zantedeschi e Borlinetto
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col quale miscuglio l’immagine non mancherà di guadagnare una grande intensità, conservando tuttavia una grande purezza nelle parti chiare.
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Un tale effetto, quando il collodio non era troppo denso e contrattile, e non era preparato con una quantità di ioduro e bromuro troppo grande
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Dall'istante che la soluzione avrà incominciato a funzionare, non si potrà dunque più nulla arguire dalla conoscenza del suo peso specifico.
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Non conviene però preparare una grande quantità di carta sensibile per volta, quando si teme di non poterla tutta adoperare fra breve tempo, perchè
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Onde non confondere la parte della carta trattata col cloruro di sodio con quella che non venne a contatto con la soluzione, sarà bene il
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Operando nel modo che diciamo, la carta non rimane abbastanza aderente alla negativa, condizione impreteribile per ottenere un'immagine nitida e
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Non si deve tuttavia protrarre l’esposizione sino a che l'immagine positiva abbia preso una tinta bronzata metallica.
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Infatti, se si osserva la prova per trasparenza poco tempo dopo che essa venne introdotta nell’iposolfito di soda, si vede che essa non è
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Non giova prolungare di troppo il tempo del lavamento delle prove nell’acqua, perchè i bianchi di essa verrebbero ingialliti.
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La faccenda non è però così facile come a primo aspetto deve sembrare, e la difficoltà nasce soprattutto dal cambiamento che subiscono i colori nel
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Nel far passare la prova per le varie gradazioni, onde arrivare ad un colorito prefisso, dobbiamo procedere molto cauti e guardinghi, per non
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In ogni caso il mercurio non dovrà essere umido per agir bene. La lamina nelle stagioni fredde non si dovrà introdurre troppo fredda nella cassetta
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otterrà una magnifica prova, vigorosa, di un’estrema freschezza, con un insieme di tinte e di dettagli che non lascia nulla a desiderare, e non rimarrà più
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