dalla luce e dai liquidi sviluppatori; ordinariamente | esso | si prepara nella proporzione seguente: |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
semplice al modo che dissimo, non hai che ad aggiungere ad | esso | il 2 per 100 di ioduro di cadmio ed il 1/2 per 100 di |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
bromuro che abbiamo nella ricetta di sopra, si trova che | esso | è decisamente più sensibile, e che ha una forte tendenza a |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
è maggiore, e la sensibilità egualmente, ed è allora che | esso | produce i migliori risultati, ed in questo stato si |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
argento. Ma per quanto è possibile val meglio far senza di | esso | per causa delle sue proprietà fortemente velenose. |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
d’argento, quindi sviluppare l’impressione prodotta in | esso | dalla luce col mezzo dei vapori di mercurio. |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
penetra nel mezzo, ossia nel corpo trasparente, e sorte da | esso | conservando la sua primitiva direzione. |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
ortoscopico fece si che dapprincipio si credette che | esso | fosse di gran lunga superiore all’oggettivo semplice, e si |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
nero. Trattando questo precipitato con acqua regia, | esso | si scioglie ed evaporando a siccità si ottiene di nuovo il |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
ma per copiare oggetti in scala naturale o presso a poco, | esso | è superiore ad ogni altro oggettivo, perchè produce |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
questo oggettivo si usa per copiare, bisogna evitare che in | esso | cadano raggi molto obliqui, cioè aventi una obliquità |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
la sua tendenza ad ossidarsi | esso | viene impiegato come sviluppatore dell'immagine |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
fissatore delle immagini fotografiche per la proprietà che | esso | ha di sciogliere i ioduri, i bromuri, i cloruri, i cianuri |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
di poter distinguere col nome di polimetro chimico, perchè | esso | serve a determinare la |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
d’argento verso l’azione luminosa, ma la rende minore. | Esso | è però necessario nel bagno in quanto che preserva la |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
il retro per troppo lungo tempo inclinato, rimane su di | esso | uno strato troppo sottile di albumina, e trovi |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
buoni risultati per mancanza di vigoria dei disegni che in | esso | si producono. Uno strato troppo forte rimane poco aderente |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
se questo non venne ripulito colla massima perfezione; ma | esso | avrà il vantaggio di possedere una maggiore uniformità di |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
— Questo oggettivo è di invenzione del professore Petzval; | esso | ricevette da Voigtländer il nome di ortoscopico, che |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
tanto più grande è la quantità reale di acido che | esso | contiene. La seguente tavola di Davy sarà molto utile a |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
una troppo piccola quantità di ioduro, per cui le prove che | esso | produce sono monotone, senza vigore di tinte. |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
è un energico dissolvente del cloruro d’argento, epperciò | esso | è la sostanza a cui generalmente si ricorre nella |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
grande esattezza con maggior facilità ed economia di tempo. | Esso | riposa sovra di un altro non meno semplice principio, e si |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
e quello che è particolare a questo collodio si è che | esso | conserva per un tempo indefinito le sue buone qualità. |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
risultati, ma il suo procedimento è diverso in ciò che | esso | ricopre lo strato secco con alcool, quindi vi pone la tela |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
più grande, quanto più grande è la quantità dell’acqua che | esso | contiene. |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
ci dà questo numero. Infatti siccome abbiamo detto di sopra | esso | è composto di 1 equivalente di solfo = 16 e di 3 |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
tale di collodio, che inclinando convenientemente la lastra | esso | possa facilmente stendersi sopra, tutta la superficie |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
è forte, il cambiamento è pronto, spedito, ed all'opposto | esso | è più lento in proporzione che il liquido si trova più |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
di esistere per lungo tempo nel liquido senza produrre in | esso | una separazione di solfo. |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
importanza e pel suo costo, e per l’uso continuo che di | esso | deve fare chi vuole produrre delle immagini coll’azione |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
di cercare tutta la quantità di un altro corpo che | esso | è capace di distruggere, ossia di neutralizzare; per noi |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
pirossilina, epperciò il collodio fotografico preparato con | esso | si conserva indefinitamente, come facemmo osservare. Non |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
nulla si possa rimproverare all’ioduro di cadmio, poichè | esso | ha la proprietà di rendere il collodio glutinoso, di |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
Si lava il cotone nell’acqua rinnovando l’acqua sino a che | esso | non contenga più alcuna traccia di acido. Per ottenere un |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
dai corpi accesi, perchè è diventato esplosivo, fulminante. | Esso | chiamasi ora cotone fulminante, fulmi-cotone, oppure anche |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
ossia allo stato di sale doppio, come nel nostro caso, | esso | è più stabile. Tuttavia la soluzione alla lunga depone un |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
fissatrice, e questa si lascia sullo strato sino a che | esso | abbia perduto il suo aspetto biancastro, opaco, e sia |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
il tuo fiato. Questo dovrà condensarsi sopra di | esso | senza macchie, in modo uniforme, su tutta la superficie del |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
rappigliato abbastanza solidamente sul vetro in modo che | esso | non possa più staccarsi dal vetro nell’immergerlo nel |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
della soda, del cloro, e del cloruro di calce, e senza di | esso | non avremmo a così buon mercato gli acidi tartarico, |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
Quando invece il collodio è rubicondo, predominano in | esso | le proprietà acide, si avrebbe troppa lentezza di azione |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
non mancherebbe di macchiare le prove che venissero in | esso | sensibilizzate. |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
con reazione acida sopra le carte reagenti, quantunque | esso | sia in realtà chimicamente neutro, ne nasce che le |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
una parte del solfo ed una parte dell'ossigeno, in | esso | contenuti, si uniscono per formare dell’acido solforico che |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
Esaminando con attenzione il cristallino, si scoperse che | esso | è composto di strati di densità diversa, la cui facoltà |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
da qualche resina che potesse trovarsi in combinazione con | esso | in maggiore o minor dose, secondo la provenienza sua; una |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
della luce, è vario pei diversi corpi. Pel vetro | esso | è di 35° 5, per l’acqua è di 37°. Havvi una relazione molto |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
congiunse coll’ossigeno, in ico oppure in oso, secondo che | esso | è più o meno ossigenato. |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
sollevano dal fondo del vaso, o che vengono introdotte in | esso | durante l’operazione. |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|
si avvicina un corpo acceso a questo cotone, si trova che | esso | è divenuto esplosivo. |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
|