Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: sistemi

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6. -  Sistemi  equivalenti e riduzione dei sistemi.
Dalla definizione di equivalenza scende senz’altro che due  sistemi  di vettori applicati equivalenti ad un terzo sono
ad un terzo sono equivalenti fra loro. Inoltre, se più  sistemi  σ 1, σ 2,…, σ n sono rispettivamente equivalenti ai sistemi
sistemi σ 1, σ 2,…, σ n sono rispettivamente equivalenti ai  sistemi  σ 1', σ 2',…, σ n', il sistema σ formato dai sistemi σ i (i
ai sistemi σ 1', σ 2',…, σ n', il sistema σ formato dai  sistemi  σ i (i = 1, 2,..., n) è equivalente al sistema σ' formato
i (i = 1, 2,..., n) è equivalente al sistema σ' formato dai  sistemi  σ i'.
esempio semplicissimo di  sistemi  equilibrati si ha nei sistemi formati da due vettori
esempio semplicissimo di sistemi equilibrati si ha nei  sistemi  formati da due vettori applicati, opposti o aventi la
2. –  Sistemi  anolonomi.
DEI  SISTEMI  RIGIDI.
1. -  Sistemi  olonomi
formati da due o tre vettori. - Consideriamo ora i  sistemi  equilibrati (n. 40) costituiti da due o da tre vettori (non
nel prossimo Capitolo di una importante classe di  sistemi  materiali, pei quali codesta equivalenza vettoriale dei
materiali, pei quali codesta equivalenza vettoriale dei  sistemi  di forze esterne si traduce in una effettiva equivalenza
dapprima i  sistemi  con due sole particelle uguali (come è, p. es., l'atomo di
di elio); poi estenderemo sommariamente i ragionamenti a  sistemi  con quante si vogliono particelle uguali.
4. -  Sistemi  a legami unilaterali.
dato un sistema, costituito dall'insieme di molti  sistemi  elementari eguali tra di loro (atomi, molecole, ...),
tra di loro (atomi, molecole, ...), ricercare il numero di  sistemi  elementari che si trovano in un determinato stato quantico
7. -  Sistemi  di vettori paralleli.
2. -  Sistemi  articolati semplicemente connessi.
5. - Statica dei  sistemi  a legami completi. Macchine semplici.
1. -  Sistemi  articolati. - Sforzi. - Sollecitazioni nodali.
2. Condizioni necessarie di equilibrio comuni a tutti i  sistemi  materiali.
è funzione unicamente della temperatura T comune a tutti i  sistemi  in contatto. Possiamo dunque scrivere, per ogni sistema
a un sistema A, costituito da un grande numero N di  sistemi  a indipendenti, tutti uguali tra di loro. Classicamente il
si tratta suddividendo lo spazio delle fasi di ciascuno dei  sistemi  a in cellette aventi tutte lo stesso ipervolume. Se N 1, N
lo stesso ipervolume. Se N 1, N 2, ... sono i numeri dei  sistemi  a, il cui punto rappresentativo appartiene alla prima, alla
l'inapplicabilità delle leggi ordinarie ai  sistemi  atomici sorse il problema di trovare quali fossero le leggi
il problema di trovare quali fossero le leggi a cui questi  sistemi  obbediscono. La ricerca di queste leggi incominciò circa 20
alle nuove leggi partendo dalle antiche, valide per i  sistemi  ordinarii, modificandole qua e là in modo da adattarle ai
ordinarii, modificandole qua e là in modo da adattarle ai  sistemi  atomici (Teoria di Bohr). Poi poco alla volta si riconobbe
DEI  SISTEMI  ARTICOLATI, DEI FILI E DELLE VERGHE.
relativa, or ora stabilita nel caso del punto, si estende a  sistemi  materiali di natura qualsiasi e risulta senz’altro
applicabile a tutti quei casi (solidi, liberi o vincolati,  sistemi  articolati, fili, ecc.) pei quali già si conoscono le
I  sistemi  paralleli (costituiti cioè da vettori applicati paralleli).
Vincoli di posizioni. - Fra i  sistemi  non olonomi giova prendere in considerazione una speciale
premesso e supposta estesa ai  sistemi  a vincoli unilaterali la definizione di spostamento
unilaterali la definizione di spostamento virtuale data pei  sistemi  olonomi al n. 13, avremo che per un sistema (2), sottoposto
infine che per i  sistemi  omogenei (μ = cost.) le (11), (11') diventano
I  sistemi  piani (costituiti cioè da vettori applicati, appartenenti
generalizzazione conduce alla similitudine meccanica. Due  sistemi  Σ, Σ' di quanti si vogliono punti materiali, sollecitati
simili; 2°. Le masse dei punti corrispondenti dei due  sistemi  stanno fra loro in un certo rapporto costante μ.
sintesi del substrato sperimentale tutta la Meccanica dei  sistemi  privi d’attrito. Dal punto di vista astratto esso
perché si traduce in una formula generale, applicabile a  sistemi  comunque complessi.
metodo di Sommerfeld all'atomo di idrogeno e, in genere, ai  sistemi  idrogenoidi, senza la restrizione puramente artificiale
adottata da BOHR, nella prima teoria quantistica di questi  sistemi  esposta al § 16, p. I: si supporrà ancora però,
i coefficienti sono ottenuti (v. § 39) mediante i quattro  sistemi  di equazioni lineari:
Si abbia un numero molto grande N di  sistemi  quasi-ergodici, tutti identici e del tutto indipendenti uno
indipendenti uno dall'altro. Lo stato di ciascuno di questi  sistemi  sarà rappresentato da un punto dello spazio delle fasi. Al
tutta densamente. Supponiamo ora che le energie degli N  sistemi  siano ripartite uniformemente in uno strettissimo
l’artificio seguente, suggerito da quanto si è fatto pei  sistemi  articolati (Cap. prec.). Poiché già ci siamo procurati
le condizioni di equilibrio per vari tipi particolari di  sistemi  materiali (corpi rigidi, sistemi articolati, fili,...) si
vari tipi particolari di sistemi materiali (corpi rigidi,  sistemi  articolati, fili,...) si può immaginar decomposto, in
decomposto, in quanto sia possibile, il dato sistema S in  sistemi  parziali, appartenenti ciascuno ad uno di codesti tipi e,
cioè (usando una locuzione che è ben precisa nel caso dei  sistemi  olonomi) quanto minore è la libertà del sistema.
La conclusione è stata che, mentre non esistono  sistemi  meccanici ergodici, possono invece esistere sistemi quasi
sistemi meccanici ergodici, possono invece esistere  sistemi  quasi ergodici; sembra anzi che sistemi meccanici molto
invece esistere sistemi quasi ergodici; sembra anzi che  sistemi  meccanici molto complicati e senza speciali caratteristiche
in generale essere quasi-ergodici. E, naturalmente, i  sistemi  che occorre considerare nelle applicazioni statistiche,
in considerazione. È dunque plausibile l'ipotesi che i  sistemi  ai quali si applicano le considerazioni statistiche siano
poi si estende all’equilibrio dei  sistemi  olonomi il criterio qualitativo di stabilità che si è
al n. 18 del Cap. IX, si riconosce che anche per codesti  sistemi  sono configurazioni di equilibrio stabile quelle, cui
è il rapporto tra il numero dei  sistemi  nello stato e il numero totale N.
caratteristica per l’equilibrio, limitatamente al caso dei  sistemi  a vincoli, oltreché privi di attrito, indipendenti dal
ciò necessaria, che essa si può dimostrar valida anche per  sistemi  a vincoli, pur sempre privi di attrito, ma comunque
del tutto differente, se introduciamo la quantizzazione dei  sistemi  a. In questo caso infatti resta automaticamente introdotta
una classificazione discreta degli stati possibili dei  sistemi  a, senza la necessità di un'arbitraria suddivisione in
facile convincersi che se, come abbiamo ammesso, entrambi i  sistemi  hanno un numero grandissimo di gradi di libertà, ω1 e ω2
Si riconosce, p. es., senza difficoltà, che se uno dei  sistemi  è un gas perfetto, contenente N molecole puntiformi,
al caso in cui il sistema S si decomponga in più di due  sistemi  parziali.
6. - Statica dei  sistemi  olonomi a quanti si vogliono gradi di libertà.Condizioni di
probabilità», si deve pensare di avere un gran numero N di  sistemi  indipendenti identici e sottoposti alle stesse condizioni
essi un'osservazione della particella al tempo t: se su N'  sistemi  l'osservazione dà il risultato considerato, diremo che la
grandezza, si intende che si deve misurare questa negli N  sistemi  suddetti, e prendere la media.
espressamente che in ogni caso la considerazione di  sistemi  di forze vettorialmente equivalenti al dato sistema di
e sarebbe in generale erroneo l’interpretare codesti  sistemi  di forze vettorialmente equivalenti come sostituibili l’uno
di Boltzmann in questo secondo caso è necessario che i  sistemi  elementari che costituiscono il sistema totale siano
esempio, la legge di Boltzmann sarà certamente valida se i  sistemi  elementari sono completamente isolati uno dall'altro; se
sono completamente isolati uno dall'altro; se invece i  sistemi  parziali sono distribuiti entro lo stesso volume, come, p.
valore assoluto). Questo risultato si potrebbe estendere ai  sistemi  con quanti si vogliono elettroni.
precede si applica a  sistemi  isolati: si può però, almeno in molti casi, estendere la
almeno in molti casi, estendere la nozione di stato anche a  sistemi  soggetti ad azioni esterne, definendo lo stato del sistema
perciò che due  sistemi  equivalenti diconsi anche riducibili l’uno all’altro. Si
i risultati ottenuti nel Cap. I sulla riduzione dei  sistemi  di vettori applicati forniscono immediatamente altrettante

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