Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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quale  non  è se non un caso particolare della equazione fondamentale
quale non è se  non  un caso particolare della equazione fondamentale della
quest’ultimo caso,  non  si potrà desumere dalla enunciata condizione di equilibrio
statiche, della risultante delle forze attive, se  non  quando si riesca a riconoscere direttamente in qual modo si
qual modo si comportino le reazioni; al che manifestamente  non  si potrà pervenire se non indagando sperimentalmente, caso
reazioni; al che manifestamente non si potrà pervenire se  non  indagando sperimentalmente, caso per caso, gli effetti dei
faremo guidare alla formulazione dei suaccennati principi,  non  hanno e non possono avere, singolarmente prese, se non un
alla formulazione dei suaccennati principi, non hanno e  non  possono avere, singolarmente prese, se non un valore di
non hanno e non possono avere, singolarmente prese, se  non  un valore di orientamento e di stimolo alla nostra
per la v = B - A,  non  è se non un diverso modo di scrivere la (10).
per la v = B - A, non è se  non  un diverso modo di scrivere la (10).
hermitiano anch'esso (se però gli o. l. di cui è funzione  non  sono permutabili, può non essere hermitiano; p. es., l'o.
però gli o. l. di cui è funzione non sono permutabili, può  non  essere hermitiano; p. es., l'o. l. , se non è nullo, non è
può non essere hermitiano; p. es., l'o. l. , se  non  è nullo, non è hermitiano, perchè altrimenti non sarebbe
non essere hermitiano; p. es., l'o. l. , se non è nullo,  non  è hermitiano, perchè altrimenti non sarebbe tale , dato
l. , se non è nullo, non è hermitiano, perchè altrimenti  non  sarebbe tale , dato dalla (50')).
a rigore, la luce  non  è mai monocromatica se non viene emessa per un intervallo
a rigore, la luce non è mai monocromatica se  non  viene emessa per un intervallo infinito di tempo.
può poi anche dimostrare che questa condizione è  non  solo sufficiente ma anche necessaria (1) V. BECHERT, Ann.
BECHERT, Ann. d. Phys., 83, 906 (1927). , cioè che se la P  non  si riduce a un polinomio essa non può soddisfare le
, cioè che se la P non si riduce a un polinomio essa  non  può soddisfare le condizioni volute.
generale, per tale prodotto  non  vale la proprietà commutativa, cioè l'operatore non
non vale la proprietà commutativa, cioè l'operatore  non  coincide con l' operatore : è questo che rende l'algebra
l' operatore : è questo che rende l'algebra degli operatori  non  identica all'algebra ordinaria. Quando avviene che i due o.
il sistema  non  ammette spostamenti virtuali irreversibili, il che accade
spostamenti virtuali irreversibili, il che accade se  non  vi sono vincoli unilaterali, essa si riduce alla
di un vincolo unilaterale. Per es. supponiamo che il punto  non  possa oltrepassare una certa superficie, pur non essendo
il punto non possa oltrepassare una certa superficie, pur  non  essendo impedito di staccarsene da banda opposta. Una
staccarsene da banda opposta. Una configurazione ordinaria  non  dà luogo a reazione, e perciò il lavoro R x δP è nullo.
sempre soddisfatta, perchè, detta Y(x) una autofunzione che  non  la soddisfi, basta dividere questa per la costante non
che non la soddisfi, basta dividere questa per la costante  non  nulla
d’essere, in quanto, come vedremo (n. 20), per sistemi  non  olonomi possono esistere spostamenti virtuali non
sistemi non olonomi possono esistere spostamenti virtuali  non  reversibili.
dalla costanza dell’accelerazione tangenziale; il che  non  esclude la esistenza simultanea di un’accelerazione normale
normale comunque variabile: anzi, se la traiettoria  non  è rettilinea, quest’ultima non può essere costantemente
anzi, se la traiettoria non è rettilinea, quest’ultima  non  può essere costantemente nulla.
modulo 1, per cui potrebbe essere moltiplicata , e quindi ,  non  influisce sulle probabilità e quindi non ha importanza.
, e quindi , non influisce sulle probabilità e quindi  non  ha importanza.
cui la seconda  non  può mai esser positiva, il che vuol dire che il vertice non
non può mai esser positiva, il che vuol dire che il vertice  non  cade mai al di sotto dell’asse x.
moti rotatori (anche  non  uniformi) intorno allo stesso asse si compongono in un moto
stesso asse si compongono in un moto rotatorio (in generale  non  forme) intorno allo stesso asse.
si vede, questa derivata  non  risulta identicamente nulla, il che significa che non è un
non risulta identicamente nulla, il che significa che  non  è un integrale primo. Consideriamo ora l'osservabile , il
sia (1, 2)  non  simmetrica nè antisimmetrica: se essa rappresentasse uno
ipotesi, perchè la densità di probabilità di questo stato:  non  risulta in generale simmetrica: infatti, scambiando le
: : la differenza , in generale, data l'arbitrarietà di ,  non  risulta nulla. Dunque, se fosse possibile lo stato (1, 2),
stato (1, 2), sarebbero anche possibili degli stati in cui  non  è simmetrica, il che è da escludersi.
le due curve ed  non  possono essere assegnate ad arbitrio: se esse si assegnano
ad arbitrio: se esse si assegnano in modo che inizialmente  non  sia soddisfatta questa condizione, non esiste una che posta
che inizialmente non sia soddisfatta questa condizione,  non  esiste una che posta nella (155') soddisfi la (156), e non
non esiste una che posta nella (155') soddisfi la (156), e  non  è quindi possibile costruire il gruppo d'onde avente i
che l'ampiezza di probabilità , anche nel caso in cui  non  sia determinata l'energia della particella, e quindi le
determinata l'energia della particella, e quindi le onde  non  siano «monocromatiche», soddisfa sempre l'equazione
Questa denominazione, di cui si vedrà la ragione al § 24,  non  deve far credere che questi siano i soli stati che non
24, non deve far credere che questi siano i soli stati che  non  variano col tempo. P. es., sovrapponendo due stati
di Schrödinger, (v. § 29, p. II) si ha uno stato  non  stazionario, ma tuttavia invariabile nel tempo.
precisata mediante un'analisi più dettagliata nella quale  non  entreremo. Ci limitiamo ad accennare brevemente alla
apparentemente opporsi al ragionamento fatto sopra:  non  si potrebbe disporre l'osservazione in modo da avere
errato perchè e rappresentano i valori medi dello scarto e  non  quelli massimi i quali, per un teorema enunciato al § 13,
quelli massimi i quali, per un teorema enunciato al § 13,  non  possono essere entrambi finiti; inoltre, poichè la
finiti; inoltre, poichè la posizione della particella  non  è a priori del tutto indeterminata (essendo praticamente
del tutto indeterminata (essendo praticamente certo che ),  non  è possibile rendere tanto piccolo quanto si vuole.
come numeri del tutto arbitrari: ne segue che la (63)  non  può sussistere se non è, per ciascun termine,
tutto arbitrari: ne segue che la (63) non può sussistere se  non  è, per ciascun termine,
lo svantaggio che esse sono, in generale, necessarie ma  non  sufficienti per l'equilibrio del sistema. Per
soddisfa manifestamente alle condizioni cardinali e, ciò  non  di meno, i due punti non sono certamente in equilibrio,
alle condizioni cardinali e, ciò non di meno, i due punti  non  sono certamente in equilibrio, perché su ciascuno agisce
in equilibrio, perché su ciascuno agisce una forza (totale)  non  nulla.
 non  ha senso
Quindi le tre componenti dello spin  non  sono osservabili compatibili: da ciò dipende il fatto che
da ciò dipende il fatto che le proprietà dello spin  non  corrispondono in tutto a quelle di un ordinario giroscopio.
stato però riconosciuto che, per vari motivi,  non  si può adottare in generale la (255) come generalizzazione
(255) l'integrale di risulta variabile col tempo, cosicchè  non  può essere uguagliato a 1). Queste difficoltà però si
si possono evitare nel caso particolare di un elettrone  non  soggetto a forze ( V = A = 0), nel qual caso l'equazione
un sistema completo di autofunzioni ortogonali, il quale  non  contiene nessuna autofunzione che non sia simmetrica o
ortogonali, il quale non contiene nessuna autofunzione che  non  sia simmetrica o antisimmetrica.
se  non  hanno punti comuni;
cui elementi  non  sono altro che gli autovalori dell'operatore (v. § 10), e
risultati di una misura di K. Gli elementi della matrice  non  hanno invece, in generale, alcun significato fisico
, cioè nello stato definito dal valore di K. Gli elementi  non  diagonali , sebbene non interpretabili in modo semplice,
dal valore di K. Gli elementi non diagonali , sebbene  non  interpretabili in modo semplice, sono tuttavia legati in
matrice e nel calcolo di esso intervengono anche elementi  non  diagonali di .
l'intervallo (a, b)  non  contiene
che τ  non  debba superare un limite prefissato τ0 per non esporre il
che τ non debba superare un limite prefissato τ0 per  non  esporre il filo a un eccessivo cimento) come si determina
applicato alle masse dei punti di un sistema,  non  ne altera il baricentro, così rimane provato che il
così rimane provato che il baricentro G della piramide  non  differisce da quello della sezione σ.
 Non  occorre dire che il procedimento euristico qui riportato
occorre dire che il procedimento euristico qui riportato  non  riproduce affatto lo svolgimento storico della teoria (per
già supposto (n. 73) che si tratti  non  di una retta, ma di una effettiva curva, ossia che t non
non di una retta, ma di una effettiva curva, ossia che t  non  sia costante. È quindi da escludere che, per la l che si
 non  resta più alcuna indeterminata.
sono tre numeri interi,  non  negativi.
quale  non  è certamente conservativa, dacché:
 non  è che r 2, risulta identicamente
falda esterna del cono d’attrito); nel secondo caso la σ  non  è atta ad opporre alcuna resistenza, e le cose vanno come
ad opporre alcuna resistenza, e le cose vanno come se essa  non  esistesse.
atomi e ioni  non  idrogenoidi, gli atomi che saltano da uno stato di quanto
da uno stato di quanto totale n ad uno di quanto totale n'  non  emettono tutti la medesima riga spettrale ma righe diverse
semplicità di tali spettri. Tuttavia la sovrapposizione  non  è perfetta, come si dirà più avanti.
nel caso precedente, l'autofunzione perturbata in generale  non  è prossima alla autofunzione imperturbata, ma differisce da
ma differisce da essa (e dalle altre ) per termini che  non  si possono riguardare come piccoli: ciò si può prevedere
dà luogo nella sommatoria della (177) a dei termini che  non  sono più piccoli rispetto a :
esempi considerati precedentemente. Un punto, vincolato a  non  attraversare una superficie σ, è suscettibile, quando non
a non attraversare una superficie σ, è suscettibile, quando  non  sia su σ, di tutti i possibili spostamenti virtuali, come
ma inestendibile, di lunghezza l, ammettono, quando il filo  non  è teso, ogni possibile spostamento, come se fossero liberi;
sono compatibili col vincolo soltanto gli spostamenti che  non  tendono ad allontanare due punti. Così, infine, la sferetta
due punti. Così, infine, la sferetta vincolata a  non  uscire da una falda di cono subisce dal vincolo
cono o la mantengono a contatto colla superficie di esso,  non  quelli che tenderebbero a farnela uscire.
ora a considerare in generale gli stati possibili (anche  non  stazionari) per il sistema. Ammetteremo, come è fisicamente
per il sistema. Ammetteremo, come è fisicamente plausibile,  non  solo che la densità di probabilità P debba essere
essere o simmetrica o antisimmetrica: una che  non  fosse tale (come si può ottenere combinando linearmente
soddisfi l'equazione temporale di Schrödinger (o di Dirac),  non  rappresenta uno stato fisicamente possibile del sistema.
ora al caso in cui la E  non  ha un valore determinato (ossia il sistema non è in uno
in cui la E non ha un valore determinato (ossia il sistema  non  è in uno stato stazionario o quantico): in questo caso la è
 non  dipende da , ossia ha simmetria assiale.
è ovvio difatti dalla (39') che [simbolo eliminato]  non  tende a zero per [simbolo eliminato] , e quindi l'integrale
eliminato] , e quindi l'integrale di normalizzazione  non  è convergente.
che i due prodotti v 1 Λ (v 2 Λ v 3) (v 1 Λ v 1) Λ v 3  non  coincidono; in altre parole non vale pel prodotto
2 Λ v 3) (v 1 Λ v 1) Λ v 3 non coincidono; in altre parole  non  vale pel prodotto vettoriale la proprietà associativa (cfr.
della questione, si sono realizzate soltanto attraverso  non  lievi difficoltà, e hanno condotto assai più lontano di
difficoltà, e hanno condotto assai più lontano di quanto  non  si potesse a prima vista pensare.
conoscenza delle Pk. Si noti che le particelle possono  non  essere statisticamente indipendenti, anche se tra esse non
non essere statisticamente indipendenti, anche se tra esse  non  agiscono forze: è questa una considerazione assai

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