Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: r

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si conclude v  r  = cost.; e poiché per ipotesi v r si annulla nell’istante t
si conclude v r = cost.; e poiché per ipotesi v  r  si annulla nell’istante t 0 si manterrà costantemente
risultante delle quattro coppie (motrice; resistente; p 1,  R  1; p 2 R 2) rispetto all’asse di rotazione.
delle quattro coppie (motrice; resistente; p 1, R 1; p 2  R  2) rispetto all’asse di rotazione.
tale avvertenza, possiamo dividere la prima equazione per  r  l (r + δ) e la seconda per ρλ (ρ + δ). Posto, per brevità
stabilire la seguente proprietà: La componente secondo  r  del momento di un vettore applicato,rispetto ad un punto
P ed  R  sono due funzioni di x ed y (che supporremo analitiche):
funzioni di x ed y (che supporremo analitiche): spesso in  R  figura una parametro (come nella (14)), cioè l'equazione è
la retta orientata QP) vale . È questa la funzione di  r  che abbiamo rappresentata, con φ(r), considerando in
sistema formato dal vettore  R  applicato in P e dalla coppia C è appunto equivalente al
al sistema dato. Infatti esso pure ha per risultante  R  e per momento risultante quello della coppia C, ossia M
C, ossia M (non portandovi alcun contributo il vettore  R  che ha l’origine nel centro di riduzione P).
che v è destrorso o sinistrorso rispetto all’asse orientato  r  (n. 27); e il valore assoluto di M r è eguale al volume del
all’asse orientato r (n. 27); e il valore assoluto di M  r  è eguale al volume del parallelepipedo di u, A-P e v,
azione del vettore v applicato in A è complanare all’asse  r  (linea di azione di u applicato in P). Esclusi questi casi
semplice per M r, prendendo come punto P il piede su  r  della minima distanza δ della linea d’azione AB di v
δ della linea d’azione AB di v applicato in A dalla retta  r  (o braccio di leva del vettore applicato B-A rispetto alla
se si indica con l'angolo minimo delle rette non orientate  r  e AB, p l'analogo angolo minimo di r e della linea
rette non orientate r e AB, p l'analogo angolo minimo di  r  e della linea d’azione, non orientata, di M è il
di Θ , cosicché si conclude che il valore assoluto di M  r  è dato da vδ sen Θ; e, per quanto si è detto pocanzi, avrà
esprimendo Ί mediante i raggi  R  1 = z 1tgα, R 2 = z 2tgα e l’altezza h = z 2 - z 1 del
esprimendo Ί mediante i raggi R 1 = z 1tgα,  R  2 = z 2tgα e l’altezza h = z 2 - z 1 del tronco si ottiene
n ed. n' i numeri di denti di cui sono munite le ruote  r  ed R' rispettivamente.
 r  m f(Q)
ad una estremità un cono (altezza h, raggio della base  r  1) e all’altra estremità un emisfero (raggio r 1),
della base r 1) e all’altra estremità un emisfero (raggio  r  1), simmetricamente disposti rispetto all'’asse del
le  r  1, r 2 sono distinte, la linea di azione del vettore
le r 1,  r  2 sono distinte, la linea di azione del vettore applicato v
prec., deve essere esterno al segmento A l A 2 e avere da  r  1 ed r 2 distanze d 1 e d 2 tali che risulti ancora
deve essere esterno al segmento A l A 2 e avere da r 1 ed  r  2 distanze d 1 e d 2 tali che risulti ancora
=  R  2,
 R  + Φ = 0,
 R  = p tg Θ.
rω =  r  1ω1.
di rivoluzione, limitato da due piani paralleli. - Diciamo  R  il raggio del cilindro, h la sua altezza, μ la densità, Ί
R, ed è chiaro, che, quando (h e μ rimanendo inalterati)  R  si accresce di dR, Ί subisce un aumento dΊ che è il momento
d’inerzia di uno strato cilindrico di raggio interno  R  e spessore dR. Siccome la distanza dei punti dello strato
distanza dei punti dello strato dall’asse è costantemente  R  (a meno di infinitesimi), e la massa totale dello strato è
di valutare il momento della coppia (R 1,  R  2), è mestieri introdurre l’inclinazione ψ di questi
della vettura), per passare dalla verticale discendente ad  R  2. Quest’ angolo ψ sarà in ogni caso compreso fra 0 e π/2
caso compreso fra 0 e π/2 in quanto le due componenti di  R  2, p, secondo la verticale discendente sono positive e τ è
dal n. 31 risulta subito che la componente secondo  r  del momento risultante del sistema rispetto ad un punto
del sistema rispetto ad un punto qualsiasi P della  r  stessa è eguale alla somma dei momenti rispetto a r dei
P della r stessa è eguale alla somma dei momenti rispetto a  r  dei singoli vettori del sistema.
sistema costituito dai due vettori  R  e v' applicati in O e dal vettore -v' applicato in O' ha,
in O' ha, manifestamente, rispetto ad O il risultante  R  e il momento risultante M; talché, se si pone v = R + v',
R e il momento risultante M; talché, se si pone v =  R  + v', il sistema dei due vettori v' e -v', applicati
con M, per qualsiasi polo P', bisogna che sia (P - P') Λ  R  = 0. per qualsiasi P; il che implica (n. 21) R = 0.
(P - P') Λ R = 0. per qualsiasi P; il che implica (n. 21)  R  = 0.
 R  esistenza di una lamina rettangolare Cfr. P. Burgatti
di rotazione) delle due coppie (resistenti entrambe) ; p 1,  R  1 e p 2 R 2, si traduce nell’eguaglianza aritmetica
delle due coppie (resistenti entrambe) ; p 1, R 1 e p 2  R  2, si traduce nell’eguaglianza aritmetica
alla seconda parte, si supponga dapprima che le rette  r  1 ed r 2 si incontrino in un punto O. Trasportando i due
seconda parte, si supponga dapprima che le rette r 1 ed  r  2 si incontrino in un punto O. Trasportando i due vettori v
coincida (n. prec.) con quella di v 3, cioè che la retta  r  3 passi per il punto d’intersezione delle rette r 1, r 2.
la retta r 3 passi per il punto d’intersezione delle rette  r  1, r 2.
r 3 passi per il punto d’intersezione delle rette r 1,  r  2.
 r  m f(Q)
 R  = 0, M = 0,
la nostra ruota sottoposta unicamente alle due reazioni  R  1, R 2 [specificate al n. 12, a) e e)], ritenendosi nullo
nostra ruota sottoposta unicamente alle due reazioni R 1,  R  2 [specificate al n. 12, a) e e)], ritenendosi nullo
F +  R  = m a.
due intensità, le quali sono rispettivamente ed ove con  r  ed r' si denotino le distanze di P dai due punti Q e Q'. A
tracciate due sfere ϖ e ϖ' di centro P, l'una di raggio  r  e quindi passante per Q, l'altra di raggio r' e quindi
dσ e dσ' da P. Come elementi simili di due sfere di raggio  r  ed r', dϖ' e dϖ' stanno tra loro come i quadrati dei raggi,
(o coordinata) di un vettore (non nullo) v secondo la  r  il prodotto della lunghezza di v per il coseno dell’angolo
c = ω Λ v  r 
 R  a = 0, M a = 0.
. Se indichiamo con d la larghezza della striscia  r  1 r 2, talché sia (per l’ammessa ipotesi v 1 > v 2) d 2 = d
. Se indichiamo con d la larghezza della striscia r 1  r  2, talché sia (per l’ammessa ipotesi v 1 > v 2) d 2 = d + d
a = v  r  + v τ
a N dimensioni, significa far corrispondere ad ogni intero  r  (da 1 ad N) un numero (reale o complesso) ,che è la
 R  = 0, M = 0,
di ψ sulla verticale O A, sarà manifestamente OA sinψ =  r  sinψ il braccio, e quindi
e una giacitura non appartenentisi, si considerino per A la  r  retta e il piano aventi rispettivamente codesta direzione e
conducano per B il piano parallelo a fino ad intersecare la  r  in B' e la parallela ad r fino ad in in B". Il quadrangolo
a fino ad intersecare la r in B' e la parallela ad  r  fino ad in in B". Il quadrangolo AB'BB" è un
è che  r  2, risulta identicamente

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