Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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che si tratti di una superficie convessa, la σ,  nelle  vicinanze di M, giacerà tutta al disopra, o tutta al di
se si vuole sbloccare l’asta con uno sforzo esercitato  nelle  condizioni supposte
osservazione si può fare per gli elementi . Adunque  nelle  matrici e vi sono in ogni linea e in ogni colonna al più
verifichi che l’equilibrio  nelle  condizioni supposte implica e che l’inclinazione α
funzioni di r, per ora indeterminate) e si sostituiscono  nelle  (334), basta poi imporre alle costanti a le condizioni
però il primo membro irrazionale  nelle  pk, conviene, prima di applicare la sostituzione (S), (S'),
di che basterebbe sostituire  nelle  (10) per aver le equazioni esplicite del vincolo di
differenza sostanziale, salvo alcuni cambiamenti di segno  nelle  formule che ne derivano (p. es. nel secondo membro della
si intende estesa da 1 all' (come si sottintenderà anche  nelle  formule successive). Applicando l'operatore , poichè questo
nel 1643. Fu Gesuita e visse a lungo a Roma; poi insegnò  nelle  Università di Vienna e di Graz.
troviamo così  nelle  precise condizioni, del n. 25 e dobbiamo quindi rispondere
 Nelle  esperienze descritte al § precedente, l'energia assorbita
tre piani mediani. Essi intersecano la faccia opposta BCD  nelle  tre mediane, quindi contengono tutti il baricentro H del
piano orizzontale. - Esperienze del Coulomb. - Per metterci  nelle  condizioni più semplici possibili, consideriamo anzitutto
ha dunque l’uno o l’altro caso, secondo che  nelle  (17) μ e ν hanno segno eguale o contrario, o ancora, in
del sistema, le equazioni geometriche (2) si traducono  nelle  3N equazioni scalari equivalenti
le quattro equazioni precedenti si possono riassumere  nelle  formule:
particella, che si trovasse nella regione centrale sarebbe  nelle  condizioni studiate al § 38 (particella su un segmento) e
carattere oscillatorio sia nella regione centrale (III) che  nelle  due regioni esterne (I, V) (mentre è di tipo esponenziale
due regioni esterne (I, V) (mentre è di tipo esponenziale  nelle  regioni II, IV): se l'energia ha un valore qualunque,
nella regione centrale risulta in generale assai minore che  nelle  regioni esterne (perchè i tratti esponenziali che le
l'ampiezza nella regione centrale sia molto maggiore che  nelle  regioni esterne, ossia che la particella abbia grande
raggiunto il nostro intento se mostreremo che,  nelle  derivate di U* rapporto ad x, y, z, rimane (come in U*) un
Restando pel momento  nelle  generalità, notiamo ancora una conseguenza immediata delle
e costanti. Tale approssimazione però cessa di esser valida  nelle  vicinanze dei due punti critici A e B. Ne segue che per
e B. Ne segue che per rappresentare un medesimo integrale u  nelle  tre regioni I, II, III dell'asse reale si devono dare alle
 Nelle  equazioni di Dirac il campo elettromagnetico è
che sono indipendenti a σ e v, e ρ dipende da una massa che  nelle  altre due invece non entra.
delle tre sezioni, coi significati di B, H; b, h, indicati  nelle  figure il momento rispetto all’asse baricentrale parallelo
nella posizione iniziale P o, il che porta a porre  nelle  (28) x o = y o = zo = 0; e se in tal modo la velocità
è nulla, risulti positiva. A rotazione compiuta, avremo,  nelle  (27), (28), talché in ultima analisi le (27), (28) rispetto
al § 25) che vi sia non uno ma un gran numero N di sistemi  nelle  stesse condizioni (e non agenti tra loro): la densità media
(2), per trarne i valori di λ, μ, v. Portandoli poi  nelle  (2) si ottengono i definitivi valori delle reazioni.
avremmo dovuto concludere l’impossibilità dell’equilibrio  nelle  condizioni supposte.
ovviamente cos αi e sin αi e portando i loro valori  nelle  (11), si hanno infine due equazioni algebriche φ e ψ, atte
formula un sistema di p equazioni lineari ed omogenee  nelle  p incognite : nei coefficienti di questo sistema figura,
infine avvertire che, almeno concettualmente,  nelle  considerazioni statiche che seguono, si può limitarsi, in
Il loro momento risultante vale (n. 27) rΔT. Dacché,  nelle  condizioni supposte, il senso tangenziale delle azioni
calcolo effettivo degli integrali contenuti  nelle  (288) permette poi di valutare quantitativamente le
già di per sè evidente in base alla divisione della crosta  nelle  due parti K 1 e K 2 che anche nell’interno della crosta
pur esse al primo membro una espressione lineare omogenea  nelle  δq h colla sola particolarità che i coefficienti, anziché
il caso limite della eguaglianza) lineari ed omogenee  nelle  δq h, a coefficienti numerici ben determinati.
caratteristiche (14) si traducono, in virtù della (17),  nelle  equazioni (7) del n. 8.
virtuali condizioni espresse da equazioni lineari omogenee  nelle  δq h, appartenenti tutte al tipo
di trascinamento. Viceversa, basta invertire, nella (2), o  nelle  sue componenti scalari, l’ufficio delle due terne per
punto nello spazio delle fasi; il margine d'incertezza è,  nelle  migliori condizioni, entro un'area dell'ordine di grandezza
di «Teoria dei quanti», che abbraccia tutte le teorie  nelle  quali ha una parte essenziale la costante h di Planck:
dei quanti classica») sia la «meccanica quantistica»  nelle  sue diverse forme («meccanica ondulatoria» ,metodo delle
non influisce sulle probabilità e quindi non ha importanza.  nelle  formule precedenti
magnetico sul momento magnetico di spin) si può esplicitare  nelle  due equazioni algebriche
le u x, u v, u z siano legate dalla (21) [il che si traduce  nelle  identità delle due espressioni fornite per λ e per dalle
il rotolamento di l, siccome il punto solidale P si ritrova  nelle  stesse posizioni relative rispetto alla base, esso
vincoli di mobilità più complessi, p. es. non lineari  nelle  o addirittura involgenti derivate delle q di ordine
Prima di proceder oltre  nelle  deduzioni di ordine generale, diamo qualche esempio
rigidi piani. A problemi di questo genere si è condotti,  nelle  applicazioni tecniche, tutte le volte che si vuol
la propulsione o per il rimorchio della nave e del modello,  nelle  condizioni di velocità or ora indicate, si trova, in base
per ogni punto P la regola del n. precedente, e, anche  nelle  conclusioni finali, il divario dall’equilibrio assoluto al
ulteriori, questi si traducono in una o più equazioni  nelle  q h, (ed eventualmente nel tempo)

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