materia alla cognizione: perocchè esso serve di uno dei due termini del giudizio che pronunzia l' anima, quando afferma a se stessa la sussistenza di una
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spirito di chi parla e di chi ascolta (la quale operazione appartiene alla facoltà del verbo) per la quale operazione chi pronunzia od ode quel nome
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, come ad ultimo principio, riferiamo, e vediamo che senza quest' ultima idea non sarebbero. [...OMISSIS...] . Le quali sublimi parole non pronunzia
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pronunzia di se medesimo sono più assoluti, più universali, più liberi. I quali giudizi, quelli massimamente che giudicano non di un atto, ma di tutto l
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pronunzia e lo genera, e così il verbo con cui l' uomo pronuncia se stesso è quello che rende l' uomo conoscibile a se stesso. 4 Il verbo umano si fa
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innocente e colui che è ladro; ma mette in carcere questo secondo e lascia in libertà il primo: e così essa pronunzia, che questi due cittadini non sono
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, la si crea coll' occhio della fantasia e si pronunzia quest' idolo invece del vero. - Si illustri la cosa coll' esercizio del metodo che usano i
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' un principio d' azione intellettiva che pronunzia sè stesso, non può spiegarsi se non si ammette qualche cosa che sia anteriore all' Io, ed alla
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