potente. Dio, Padre ed educatore dell'Umanità, rivela nello | spazio | e nel tempo la sua legge all'Umanità. Interrogate la |
Doveri dell'uomo -
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de' numeri erano due (quanto a' reali estesi), cioè il puro | spazio | e i corpi, che di novo i Pitagorici confondevano, prendendo |
Sulle categorie e la dialettica -
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lo scibile e l' ignoranza. La tenebra presenta uno | spazio | dove niente è determinato o definito: la luce, facendo |
Sulle categorie e la dialettica -
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niente è determinato o definito: la luce, facendo vedere lo | spazio | buio, gli dà le forme e lo determina. Questo ci chiama alla |
Sulle categorie e la dialettica -
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(3). Il che però non appaga pienamente, chè rimane lo | spazio | figurabile ammesso da Platone come medio tra le idee ed i |
Sulle categorie e la dialettica -
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un significato più esteso che quello che si restringe allo | spazio | o a' corpi; onde rimane a cercare che cosa sia quest' |
Sulle categorie e la dialettica -
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geometrica , quando a due tempi disuguali s' aggiugne uno | spazio | di tempo uguale diminuisce, la ragione nella quale sono |
Sulle categorie e la dialettica -
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a farsi: la prima, che altro è il luogo , altro lo | spazio | . Il luogo è una determinata parte dello spazio considerata |
Sulle categorie e la dialettica -
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, altro lo spazio . Il luogo è una determinata parte dello | spazio | considerata in relazione dei corpi reali o immaginarii, che |
Sulle categorie e la dialettica -
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relazione contenuta nella categoria «pros ti», laddove lo | spazio | è, sotto un certo aspetto, assoluto. Forse i greci non |
Sulle categorie e la dialettica -
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una parola che significasse l' equivalente del nostro | spazio | puro ed assoluto, perocchè «diastema», non significa |
Sulle categorie e la dialettica -
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perocchè «diastema», non significa spazio, ma intervallo, o | spazio | limitato. S' avvicina però a significare lo spazio puro la |
Sulle categorie e la dialettica -
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o spazio limitato. S' avvicina però a significare lo | spazio | puro la parola «ekteneia», che vale estensione, benchè in |
Sulle categorie e la dialettica -
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più forza di significare l' atto dello estendersi, che lo | spazio | esteso; e così pure la parola «syneches», che suona |
Sulle categorie e la dialettica -
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fermarsi al luogo che si predica de' corpi, anzichè allo | spazio | illimitato che non si predica de' corpi. E tuttavia tra lo |
Sulle categorie e la dialettica -
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illimitato che non si predica de' corpi. E tuttavia tra lo | spazio | illimitato, e il luogo (spazio relativo), c' è ancora lo |
Sulle categorie e la dialettica -
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illimitato, e il luogo (spazio relativo), c' è ancora lo | spazio | limitato occupato da' corpi (spazio limitato), il quale si |
Sulle categorie e la dialettica -
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non pochi filosofi che il precedettero (1), considerò lo | spazio | ed il tempo come fossero cose della stessa condizione: e |
Sulle categorie e la dialettica -
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relazione di più cose che si succedono. All' incontro lo | spazio | si concepisce immobile, indivisibile, uniforme, senza |
Sulle categorie e la dialettica -
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ci viene dalla natura dell' ente intuìto che è fuori dello | spazio | e del tempo «( Psicol., p. 1179) (1) ». Il tempo astratto |
Sulle categorie e la dialettica -
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quelle nella presenzialità di questo ». 4 All' incontro lo | spazio | ha egli natura di concetto intellettivo? Quei filosofi che |
Sulle categorie e la dialettica -
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l' asseriscono come Kant (1), confondono il concetto dello | spazio | collo spazio. Che lo spazio abbia un concetto come l' hanno |
Sulle categorie e la dialettica -
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confondono il concetto dello spazio collo spazio. Che lo | spazio | abbia un concetto come l' hanno tutti i corpi, ciò è |
Sulle categorie e la dialettica -
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come l' hanno tutti i corpi, ciò è indubitato; ma che lo | spazio | stesso sia un concetto, questo è falso. 5 Kant dice che |
Sulle categorie e la dialettica -
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avrebbe creato lo spazio. Niente di ripugnante in ciò. Lo | spazio | adunque non è necessario, ma contingente, e creato. Che |
Sulle categorie e la dialettica -
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Psic. p. 554 e seg.) ». 6 Finalmente Kant crede che senza | spazio | e tempo non si possa pensare, non si possa avere alcun |
Sulle categorie e la dialettica -
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quali sono per sè oggetti, e sono tuttavia immuni da ogni | spazio | e da ogni tempo. Dal quale errore di fatto Kant ritrasse un |
Sulle categorie e la dialettica -
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in esse se non gli oggetti che soggiacciono allo | spazio | e al tempo, come tosto vedremo (1). Veniamo ora alla |
Sulle categorie e la dialettica -
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prima tesi si è che « « il mondo abbia cominciato, e che lo | spazio | sia finito » ». Che il mondo abbia cominciato, si prova da |
Sulle categorie e la dialettica -
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e noi l' ammettiamo pel suo e per altri argomenti. Che lo | spazio | sia finito, Kant lo prova dalla supposizione che egli fa, |
Sulle categorie e la dialettica -
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Kant lo prova dalla supposizione che egli fa, che lo | spazio | non sia altro che un aggregato di parti, e che lo spirito |
Sulle categorie e la dialettica -
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di parti, e che lo spirito acquista il concetto dello | spazio | con unire successivamente queste parti. Ma noi neghiamo |
Sulle categorie e la dialettica -
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queste parti. Ma noi neghiamo affatto che lo | spazio | puro abbia parti, diciamo anche ch' egli è per sè |
Sulle categorie e la dialettica -
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Onde l' argomento di Kant prova che sia limitato quello | spazio | che è occupato da corpi, o che è segnato dal nostro spirito |
Sulle categorie e la dialettica -
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via di solidi, superficie, linee, e punti mobili; e questo | spazio | appunto perchè è limitato e misurato non può essere |
Sulle categorie e la dialettica -
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e misurato non può essere infinito. Ma niente vieta, che lo | spazio | puro come termine di un sentimento fondamentale sia |
Sulle categorie e la dialettica -
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abbia principio, quanto al tempo, nè confine quanto allo | spazio | » ». E circa i confini dello spazio noi vedemmo che convien |
Sulle categorie e la dialettica -
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nè confine quanto allo spazio » ». E circa i confini dello | spazio | noi vedemmo che convien distinguere: lo spazio, quale |
Sulle categorie e la dialettica -
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noi vedemmo che convien distinguere: lo spazio, quale | spazio | puro, non ha confini come dicemmo, e come dimostrano anche |
Sulle categorie e la dialettica -
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per provare quest' antitesi adduce Kant; all' incontro lo | spazio | occupato dai corpi ha confini, come anco provano gli |
Sulle categorie e la dialettica -
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kantiano qui si rileva in questo, che ora si parla dello | spazio | quale i corpi limitati lo somministrano all' osservazione |
Sulle categorie e la dialettica -
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all' osservazione dello spirito nostro, ora si parla dello | spazio | quale è termine del sentimento fondamentale. Si cangia |
Sulle categorie e la dialettica -
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ciascuna delle quali forze, diffondendosi in un piccolo | spazio | determinato e circoscritto, rimane in qualche modo distinta |
Sulle categorie e la dialettica -
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« ogni composizione di sostanze non è possibile che nello | spazio | », la quale è gratuita e falsa. Perocchè l' unione dell' |
Sulle categorie e la dialettica -
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Perocchè l' unione dell' anima col corpo non si fa nello | spazio | (benchè nello spazio si manifesti); ma si fa nella |
Sulle categorie e la dialettica -
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dell' anima col corpo non si fa nello spazio (benchè nello | spazio | si manifesti); ma si fa nella percezione fondamentale dell' |
Sulle categorie e la dialettica -
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anche quest' altro « « che tutto ciò che occupa uno | spazio | comprende diversità d' elementi l' uno fuori dell' altro » |
Sulle categorie e la dialettica -
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sono nulla o qualche cosa? sono enti corporei nello | spazio | o enti fuori dello spazio? Questo è ciò che il nostro |
Sulle categorie e la dialettica -
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la materia data dalla sensitività, delle due forme dello | spazio | e del tempo. Ma in quanto alla materia egli la lasciava |
Sulle categorie e la dialettica -
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sforzasse di far apparire più ampio che non fosse il breve | spazio | della prigione dove s' era chiuso da sè stesso, col far per |
Sulle categorie e la dialettica -
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percezioni di un corpo; e questo legame è l' identità dello | spazio | occupato dal corpo agente in modi sì vari (1), sicchè le |
Psicologia Vol.III -
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sono diverse pel loro diverso tocco, non pel diverso | spazio | che occupano; le varie parti dello spazio isolatamente |
Psicologia Vol.III -
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non pel diverso spazio che occupano; le varie parti dello | spazio | isolatamente prese sono indiscernibili dall' uomo, perchè |
Psicologia Vol.III -
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sono indiscernibili dall' uomo, perchè una parte dello | spazio | è come l' altra, quando non se ne possano distinguere i |
Psicologia Vol.III -
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se ne possano distinguere i confini e la situazione nello | spazio | totale. Ora, niun sensorio distingue la situazione e i |
Psicologia Vol.III -
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del proprio spazio, perocchè, come dicemmo, i confini dello | spazio | di un sensorio non sono sensibili allo stesso sensorio; |
Psicologia Vol.III -
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il modo di conoscere la situazione, ovvero i confini dello | spazio | totale di quel sensorio. Ciascun sensorio non somministra |
Psicologia Vol.III -
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non la situazione e le parti relative alla totalità dello | spazio | suo proprio, non la situazione e i confini di questa |
Psicologia Vol.III -
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loro distribuzione nei vari sensorii è identica, perciò lo | spazio | altresì sembra identico, come abbiamo veduto dello spazio |
Psicologia Vol.III -
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spazio altresì sembra identico, come abbiamo veduto dello | spazio | che occupano le sensazioni del tatto e quelle della vista, |
Psicologia Vol.III -
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del tatto e quelle della vista, due sensi che presentano lo | spazio | più accuratamente disegnato internamente in varie parti. Di |
Psicologia Vol.III -
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dà la percezione di una forza che si espande in uno | spazio | solo, benchè in quel medesimo spazio si abbiano sensazioni |
Psicologia Vol.III -
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che si espande in uno spazio solo, benchè in quel medesimo | spazio | si abbiano sensazioni di diverso tocco (2); onde si |
Psicologia Vol.III -
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somministra solo il concetto della natura o dello | spazio | indefinito . Ma le parti figurate dal termine dei sensorii, |
Psicologia Vol.III -
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hanno certe sensazioni, che per l' unità appunto di quello | spazio | diventano a noi rappresentatrici dello stesso corpo, dello |
Psicologia Vol.III -
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ente propria unità, giacchè anche nel continuo qualunque | spazio | assegnabile, essendo fuori degli altri spazi, non forma con |
Psicologia Vol.III -
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eguali, a tal che esse non differiscano se non per lo | spazio | diverso in cui sono collocati gli organi, pei quali spazi |
Psicologia Vol.III -
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occupati dai sensorii non si riporta all' anima, ma solo lo | spazio | delle singolari sensazioni; e questa unicità è fondata |
Psicologia Vol.III -
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ad essa affezione è unico, perchè la differenza di | spazio | e di località degli organi stessi non è riportata nel |
Psicologia Vol.III -
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compiono, sono eguali di natura e solo differiscono per lo | spazio | diverso in cui si esercitano, il sentimento, ond' esse |
Psicologia Vol.III -
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sentimento animale non si riportano le differenze di mero | spazio | che abbiano gli organi, le funzioni ed affezioni, ma si |
Psicologia Vol.III -
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sentimento fondamentale, scevro delle forme relative allo | spazio | misurato, che si estende oltre il suo corpo. Questa |
Psicologia Vol.III -
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il suo corpo. Questa località, che involge relazione collo | spazio | esterno misurato, gli si rese nota coll' esperienza esterna |
Psicologia Vol.III -
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o di parti, e perciò senza figura. In questo sentimento lo | spazio | misurato, l' estensione extrasoggettiva ancora non esiste; |
Psicologia Vol.III -
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a sentirsi, quando noi percepiamo il corpo come uno | spazio | solido, limitato, figurato. Ma noi non percepiamo il nostro |
Psicologia Vol.III -
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a noi appartenenti, vengano da noi collocate in uno | spazio | solido, unite per modo da riuscirne una superficie sola, |
Psicologia Vol.III -
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Per spiegare questo, prima di tutto è da concedere che lo | spazio | immisurato sia dato dalla natura all' anima sensitiva, |
Psicologia Vol.III -
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egli non percepirebbe ancora il suo corpo come uno | spazio | solido, nè distinguerebbe quando la sensazione superficiale |
Psicologia Vol.III -
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proprie sensioni superficiali in luoghi determinati dello | spazio | solido, e così giunga a comporsi la percezione del proprio |
Psicologia Vol.III -
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e figurata del proprio corpo, egli va misurando altresì lo | spazio | dell' universo, e acquista la percezione dei solidi |
Psicologia Vol.III -
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ve n' ha una classe di superficiali , percezioni d' uno | spazio | superficiale. Questi spazi superficiali non hanno località, |
Psicologia Vol.III -
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in tutti i sensi, prestano all' uomo il sentimento d' uno | spazio | solido determinato. La continuità delle superfici da tutti |
Psicologia Vol.III -
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l' uomo percepisca il proprio corpo, i corpi esteriori e lo | spazio | con misura; e quindi che: 1) le parti del proprio corpo |
Psicologia Vol.III -
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a trasmigrare da una in altra forma corporea per lo | spazio | di trenta mila anni «tris myrias horas», fin che sieno |
Psicologia Vol.III -
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che della pluralità indefinita delle cose soggette allo | spazio | e al tempo, fa riuscire un solo ente fisso, oggetto dell' |
Psicologia Vol.III -
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quello che noi crediamo di avere dimostrato, essere cioè lo | spazio | un termine costante e naturale dell' anima umana (2). Egli |
Psicologia Vol.III -
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. Egli dice con somma acutezza e proprietà che lo | spazio | « « senza senso di toccamento si tocca, opinabile in una |
Psicologia Vol.III -
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(ella risponde alla nostra cognizione soggettiva ), ma lo | spazio | pure non si vede come cada sotto ai sensi; neppur si vede |
Psicologia Vol.III -
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non potendosi trovare semplice, quindi rimane che lo | spazio | debba appartenere alla forma dell' anima sensitiva, la qual |
Psicologia Vol.III -
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di simile a ciò che propose Kant, quando questi chiamò lo | spazio | forma del senso esterno. Ma noi abbiamo veduto in che |
Psicologia Vol.III -
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in che consisteva l' errore di Kant, cioè nel fare dello | spazio | una forma soggettiva, anzichè un termine del sentimento |
Psicologia Vol.III -
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dunque l' uomo, come essere sensitivo, la forma dello | spazio | a sè connaturale nel modo detto, accade che gli sia |
Psicologia Vol.III -
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si fa tutto ciò che è un soggetto alla generazione, si è lo | spazio | , il quale è quindi a Platone come una cotal forma dell' |
Psicologia Vol.III -
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divisibile circa i corpi, cioè di spazio. Ma neppure allo | spazio | attribuisce Platone veramente moto locale, somigliante a |
Psicologia Vol.III -
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una parte tocca il mondo ideale, e dall' altra attinge lo | spazio | ed appresso il corpo, senza che questi suoi termini sieno |
Psicologia Vol.III -
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il quale a tutto il corpo sensibile si estende, ed allo | spazio | illimitato altresì, convien dire che all' estensione |
Psicologia Vol.III -
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Ma noi abbiamo spiegato tali fenomeni ricorrendo: a ) allo | spazio | illimitato, termine immediato del sentimento fondamentale, |
Psicologia Vol.III -
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la contraddizione non è che apparente, è prima di tutto lo | spazio | che coll' immaginazione s' intromette in una cosa semplice |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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s' intromette in una cosa semplice e immune affatto di | spazio | com' è il mondo metafisico. Pare dunque per un gioco d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il quarto, se la generazione si sparte in due), cioè lo | spazio | , onde le entità matematiche che, secondo lui, erano |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dei due estremi elementi dell' anima, deva significare lo | spazio | puro. E benchè prima d' ora non mi fosse mai occorso alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dell' anima umana, già da buon tempo mi ero convinto che lo | spazio | immensurato dovesse essere uno de' due termini essenziali |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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anima, contenuta «( Antrop. 94 7 97) ». Ora posto che lo | spazio | puro sia uno degli elementi dell' anima, non ha più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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formato nell' anima. Poichè, come dice Platone stesso, lo | spazio | « « presta la sede a tutto ciò che si genera », |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la nutrice della generazione, [...OMISSIS...] , laddove lo | spazio | n' è la sede, [...OMISSIS...] , cose che fa meraviglia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Ma egli è difficile a dirsi come Platone concepisca questo | spazio | nell' anima scevra ancora dal corpo, se, come l' abbiamo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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due cose), una forza attraente: e dice esser materia lo | spazio | preso come intervallo tra le grandezze. E quantunque al |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di contrapposto a ciò che è sempre il medesimo , poichè lo | spazio | puro non mutandosi, non è diverso da sè stesso. Conviene |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dell' anima, che Platone chiama «thateron», non sia lo | spazio | puro, ma con qualche aggiunta. Ponendo egli dunque la vita |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ogni movimento nell' anima, convien dire che insieme collo | spazio | egli desse all' anima un sentimento soggettivo proprio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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crediamo che si possa concepire il diverso di Platone; lo | spazio | percepito come un termine diverso dall' anima, consociato a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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finiente nell' immensurato spazio, questo stesso | spazio | viene in certo modo ad essere tutto animato, e nella |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sia il sentimento soggettivo, che s' estende a tutto lo | spazio | immensurato, s' intende, come Dio poteva, anche prima di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quasi screziandolo di diversi istinti relativi allo | spazio | in cui finiva, e con questi disegnare nello spazio stesso |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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allo spazio in cui finiva, e con questi disegnare nello | spazio | stesso de' luoghi diversi, con proporzioni tra loro di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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uno. La pluralità dunque delle parti assegnabili nello | spazio | non esiste se non nell' anima, e neppure ciascuna di esse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e come essi rispondano ai due termini dell' anima, cioè lo | spazio | sentito per natura, e l' idea universalissima; rimane a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e dell' altro termine, non può avere il sentimento dello | spazio | senza che lo percepisca anche coll' intendimento; onde in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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costitutivo ripiegando questi due in uno, e riunendo lo | spazio | e l' idea, fa che quello sia abbracciato da questa, il che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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viene a dire, che la percezione intellettiva abbraccia lo | spazio | sentito e la sostanza media (3), giacchè solo per questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Primieramente essendo nella sostanza dell' anima lo | spazio | immensurato, c' è il luogo dove Iddio poteva collocare il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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rimane ancora, al di là di tutto il cielo visibile, uno | spazio | infinito occupato dall' anima, dove non dice Platone se ci |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dell'analisi sociale, quella volta azzurra diviene uno | spazio | senza limite: quelle minute scintille divengono un popolo |
Psicologia delle menti associate -
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le cose che sono in sè divisibili e molteplici, come lo | spazio | e il tempo, la mente le unifica, e in due modi, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la natura del sensibile e quella dell' intelligibile d' uno | spazio | infinito, onde l' una non può passar mai ad esser l' altra. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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potendosi vedere che abbia a fare il moto circolare nello | spazio | colla contemplazione dell' eterno bello e dell' eterno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ultimo, a cui ogni natura finita tende, contiene tutto lo | spazio | che costituisce il Mondo, quasi d' intorno fasciandolo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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chiami il fine di questa, come pure quella che contiene lo | spazio | , e come, con una maniera figurata tolta da' Pitagorici, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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riponeano i numeri, per indicare che sono immuni dallo | spazio | e dal tempo. Non essendo dunque la materia un chè, se non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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mentre il reale soggiace talora alle condizioni dello | spazio | e della materia; che l' ideale è immutabile ed impassibile, |
Gioberti e il panteismo -
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perchè l' idea non essendo soggetta alle leggi dello | spazio | e del tempo può applicarsi se vogliamo parlar con Dante « - |
Gioberti e il panteismo -
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casa che adorna la piazza pubblica della città, che occupa | spazio | e che si compone di calce e di sassi. E quantunque possano |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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trovate, non l' avrebbero fatto però che dopo lungo | spazio | di tempo; quando, per la necessità che di quelle verità |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di tutte le rivelazioni fatte precedentemente per lo | spazio | di quattro mila anni agli uomini, corrispose la rivelazione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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l' umana mente, astretta ai confini del tempo e dello | spazio | dal proprio suo modo di conoscere, non sappia comprendere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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, cioè con un atto semplicissimo, eterno, fuori dello | spazio | e del tempo: ed è l' uomo quello che, essendo soggetto per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che, essendo soggetto per la legge del suo pensare allo | spazio | e al tempo, giudica che Dio operi successivamente e con |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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mediate le azioni di Dio in quanto sono vestite dallo | spazio | e dal tempo; e che la parola d' immediate si riservi a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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si riservi a significar quelle che sono immuni dallo | spazio | e dal tempo. Ma sebbene i cattolici ammettano una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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da sè; e poi anche infine trova (mediante l' identità dello | spazio | (1)) che tutte quelle sensazioni gli vengono da un agente |
Principio supremo della metodica -
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età propria delle volizioni affettive si può assegnare lo | spazio | di sei mesi. Dopo questa età sembra che nasca un vero |
Principio supremo della metodica -
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cattivi. Quivi dunque l' attività della volontà trova uno | spazio | immenso dove spiegarsi, perocchè quell' elemento buono che |
Principio supremo della metodica -
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se Gesù Cristo sente il proprio corpo nella dimensione di | spazio | circoscritta dalla specie del pane e del vino. Non si può |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Ora se si risponde, che Gesù Cristo in quella dimensione di | spazio | che dalle specie Eucaristiche è circoscritta non ha il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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proprio corpo, in tal caso non si verifica che esista nello | spazio | disegnato dalle specie consecrate il corpo di Cristo: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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quand' anco ella non si commisuri a un luogo cioè al suo | spazio | esterno, la qual commensurazione di S. Tommaso viene a |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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questa verità che risplendette sull' uman genere per lo | spazio | di diciotto secoli sempre facendo progressi dentro alle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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confessare che se rapidi furono i loro passi, e grande lo | spazio | percorso; quella rapidità però fu vinta e smarrita nel |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che fra lo spirito ed il mondo vi abbia una relazione di | spazio | , il che è falso: quindi la questione stessa è assurda. 6 |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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l' urgenza della passione: nè intese pure che l' avere uno | spazio | di tempo nel quale poter sospendere il giudizio pratico, in |
Il razionalismo -
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un cuor solo ed una sola vita. E` solamente fuor dello | spazio | e del tempo che può trovarsi l' immobilità del diletto di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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