«6») Assoluto e relativo | sono | due predicati che si applicano a diversi subietti, e |
Teosofia Vol.I -
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ed inutile alla filosofia. A questa, i cui studŒ ed amori | sono | tutti collocati nella verità, importa solo, che si separi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la natura e l' arte umana: accorda ad Aristotele, che tali | sono | appunto le leggi e le condizioni di questi agenti quali |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Aristotele li descrive; ma dopo di ciò domanda, perchè | sono | tali? E la ragione la trova in Dio; laddove Aristotele a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la materia non è una se non per analogia, ma le materie | sono | diverse secondo le specie degli enti; questa materia è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sul primo perchè, Aristotele sul secondo: le due questioni | sono | diversissime. Platone credette che al filosofo spettasse: 1 |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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stessi principŒ elementari ed evidenti da lui stabiliti, | sono | patentemente assurde. Ma è degno che, di più, s' osservi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Dopo aver dunque Aristotele confessato, che ci | sono | eventi accidentali, che questi essendo incerti non possono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dunque che « « amendue » » (l' accidentale e il vero ) « « | sono | fuori del restante genere dell' ente, e non dimostrano una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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libera, e perciò appunto tale che le sue operazioni non | sono | determinate da alcuna necessità? ». Alla quale questione si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dover esserci una sostanza superiore a quelle che | sono | costituite da natura, e questa non appartenere a nessun |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Il primo appetibile dunque e il primo intelligibile | sono | la cosa stessa [...OMISSIS...] , sono l' assoluto bello |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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primo intelligibile sono la cosa stessa [...OMISSIS...] , | sono | l' assoluto bello [...OMISSIS...] . Ora qui Aristotele |
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pari la provvidenza di esse: era coerente: se le cose non | sono | create da Dio, nè pure conosciute; se non conosciute, nè |
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le forme delle cose mondiali che, separate dalla mente, | sono | intelligibili? O che cosa riceve il mondo da quell' |
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secondo il principio che « « le sostanze singolari | sono | anteriori alle universali e queste non possono stare senza |
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, talune forme aventi un nome sostanziale, ma che veramente | sono | accidentali, come se cogli stessi elementi corporei si |
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l' una, in cui tanto il subietto quanto il predicato | sono | entità mentali o ideali, l' altra in cui il subietto è |
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la qualità di vino e quella di aceto . Aceto e vino | sono | due universali che s' attribuiscono ad un ente mentale che |
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la ragionedi quelle che si dicono del subietto »(3) », che | sono | le sostanze seconde e universali. Se dunque le sostanze |
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il mondo. Le materie dunque, ossia le potenzialità, | sono | diverse, in quanto che nel loro sforzo all' atto, cioè |
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bene, non arrivano che a certi atti ossia forme, a cui | sono | in potenza e non ad altre. Ciascuna materia dunque non può |
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», come pure la sua contraria « si genera dal non ente », | sono | vere in quanto s' intenda, che per accidente si genera |
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o che le somministri le forze. Tutte le forze di muoversi | sono | già insite nella natura; e il Dio d' Aristotele non è che |
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cioè degli intelligibili diversi, da sè stessa, come | sono | tra l' altre le intellezioni umane , le quali, dipendendo |
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uomo. Ma le intellezioni umane e l' intellezione divina | sono | ugualmente intellezioni: ancora dunque hanno di comune l' |
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ha nulla affatto di comune coll' altre cose, le quali non | sono | simili a lui, ma solo analoghe (2). E veramente, se ci |
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materia o potenzialità: « « Tutte quelle cose, dice, che | sono | molte di numero, hanno materia » », cioè potenzialità « « |
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natura del primo nè per riguardo all' eternità, poichè | sono | eterni come lui, nè per la condizione d' essere motori |
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il soggiogato paese. D' altra parte questi motori che | sono | causa de' diversi movimenti degli astri, essendo immobili |
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Primo, non ricevono alcun moto da questo, e però da questo | sono | necessariamente indipendenti. E non accade così quello |
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e non determina per ciascuna di esse un' altra natura. | Sono | tutte cause motrici immobili, sono atti puri, intellezioni |
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esse un' altra natura. Sono tutte cause motrici immobili, | sono | atti puri, intellezioni che hanno per solo oggetto se |
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riferendola alle parti, che non però allo stesso modo | sono | coordinati i pesci, gli uccelli e le piante [...OMISSIS...] |
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quant' è al fine, le une dalle altre, pure dice « « non | sono | così fra loro, che l' una abbia a che fare coll' altra, ma |
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così fra loro, che l' una abbia a che fare coll' altra, ma | sono | ordinate, ad un certo chè » », [...OMISSIS...] . Ma quest' |
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certo chè » », [...OMISSIS...] . Ma quest' uno finale a cui | sono | ordinate le cose è rassomigliato all' ordine e al bene |
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il resto dalla sostanza pura, ma, come queste sostanze pure | sono | molte, neppur questo luogo contribuisce a restituire all' |
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tenda a congiungersi, ma si parla di tanti beni , quanti | sono | gli atti compiuti a cui possono arrivare le diverse cose, |
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di questi caratteri comuni alle specie di tutti gli enti | sono | le Categorie (3). Se si osserva l' ordine che hanno le |
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, il quando , il sito , l' avere , l' agire , il patire , | sono | classi minori: perchè tutte queste sono relazioni . Le tre |
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agire , il patire , sono classi minori: perchè tutte queste | sono | relazioni . Le tre prime poi si riducono a due, cioè alla |
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alla sostanza ed all' accidente ; chè il quale e il quanto | sono | classi minori d' accidenti. Onde tutte le dieci categorie |
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caratteri comuni, di qualunque ente sieno specie, che esse | sono | sempre o sostanza, o accidente, o relazione. Ma poichè gli |
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In un modo analogico , e la base di questa classificazione | sono | i caratteri comuni alle specie de' diversi enti. Questa |
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forme di ciascun ente sieno sostanziali, sieno accidentali, | sono | prodotte più avanti verso l' ultima loro perfezione. Ma l' |
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possa esser nulla di potenziale nè di accidentale, e così | sono | entelechie le prime sostanze motrici dell' Universo. E` da |
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Così, compartendo tutte le cose in atto e in potenza (che | sono | i due elementi che chiama forma e materia), benchè dica |
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atti e le diverse potenze, sieno così diverse, che non | sono | une se non per analogia (1): tuttavia, dimentico di ciò, |
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la quantità maggiore o minore di atto o di forma, che | sono | gli elementi dai quali constano; egli così li classifica, |
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esistono in essa in potenza. Tutti questi enti, dunque, | sono | così classificati sopra una stessa base secondo il maggiore |
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che non esistono che come termini d' altri, e quelli che | sono | principŒ: onde non vide l' impossibilità del passaggio |
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Le diverse materie, ossia i diversi enti potenziali, | sono | in potenza a specie diverse. Ora tra questi enti potenziali |
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enti potenziali ce n' anno alcuni, cioè alcuni corpi, che | sono | in potenza alla specie ossia all' atto della vita. Quando |
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. Queste specie o forme sensibili, che nelle cose corporee | sono | unite indivisibilmente colla materia, nell' anima rimangono |
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la sensazione dunque appartiene all' ordine delle cose che | sono | per sè conoscibili. Ma queste specie sensibili , sebbene |
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Ma queste specie sensibili , sebbene prive di materia, | sono | particolari: e in questo si distingue il senso dall' |
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questo gli universali (4). Le forme sensibili che | sono | nei corpi unite colla materia passano all' anima mediante |
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attualità ulteriore del medesimo subietto. Nella natura ci | sono | degli enti sensitivi, secondo Aristotele, che hanno la |
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forme intelligibili non hanno più nulla di sensibile, e | sono | per sè universali , sono ragioni. Perciò si dice che l' |
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hanno più nulla di sensibile, e sono per sè universali , | sono | ragioni. Perciò si dice che l' anima intellettiva possiede |
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la natura. Le materie dunque o potenzialità prime che | sono | le corporee, sono diverse. Ogni materia ha qualche forma in |
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materie dunque o potenzialità prime che sono le corporee, | sono | diverse. Ogni materia ha qualche forma in atto, ed altre ne |
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dell' obietto e del subietto pensante fa una cosa, e quando | sono | uniti attribuisce all' uno di essi ciò che apparterrebbe |
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mostra chiaramente di parlare d' una mente obiettiva, quali | sono | le specie; e d' essere medesimamente « « il luogo delle |
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[...OMISSIS...] , giacchè le specie determinate altrove non | sono | che nella specie indeterminatissima, specie delle specie, |
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non ripone le entità matematiche tra le cose divine, che | sono | argomento della massima scienza. Poichè egli distingue tre |
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materia) « « e non immobili; delle matematiche alcune | sono | circa gl' immobili per vero dire, forse tuttavia non |
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e gl' immobili »(2) ». Questi « « separabili e immobili » » | sono | appunto le forme pure . Continua poi: « « ora tutte le |
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» » (le separabili dalla materia ed immobili), « « poichè | sono | cause a quelle tra le cose divine che appaiono (3). Onde |
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cause a quelle tra le cose divine che appaiono (3). Onde | sono | tre le filosofie: la matematica, la fisica e la teologica |
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E veramente la cognizione e le specie delle cose vili non | sono | vili; benchè poco di bene saprebbe la mente, se quelle cose |
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la mente, se quelle cose solo sapesse, ma se quelle | sono | ordinate nel tutto del conoscibile, debbono anch' esse |
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è che nè i sensibili, nè le cose miste di materia corporea | sono | da Aristotele collocate nella classe delle entità divine. E |
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classe delle entità divine. E nel vero, le essenze non | sono | date dal senso; Aristotele stesso ne conviene in tutti quei |
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il senso, secondo lo stesso Aristotele? Delle apparenze che | sono | vere solamente come apparenze, cioè relativamente: il che |
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ci siano degli altri enti oltre i sensibili (6). E in fatti | sono | due cose ben diverse, che sia vero che a me un ente |
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è vero sempre: il senso all' incontro e le cose sensibili | sono | perpetuamente rimutabili, e se non esistessero che queste, |
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mi appare questo e questo »; e queste proposizioni | sono | verità nella mente e quivi immutabili e non nei sempre |
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Platone? E quando Platone diceva che le specie o idee non | sono | le cose, ma contengono l' essenze delle cose, non dice |
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colmare. Ricorse dunque a dire che le cose intelligibili | sono | nelle sensibili in potenza: le sensibili poi sono in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sono nelle sensibili in potenza: le sensibili poi | sono | in potenza nella materia corporea. Così credette di aver |
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folla di questioni; ne indicherò quattro: 1 Le specie che | sono | innumerevoli si riducono ad unità, o il divino è diviso e |
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unità, o il divino è diviso e molteplice? 2 Le specie non | sono | universali? e se sono universali non sono esse in potenza, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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diviso e molteplice? 2 Le specie non sono universali? e se | sono | universali non sono esse in potenza, secondo Aristotele? |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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2 Le specie non sono universali? e se sono universali non | sono | esse in potenza, secondo Aristotele? Come dunque saranno il |
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per via d' induzione da' sensibili: ma come si formano se | sono | eterne e divine? 4 Le specie sono partecipate dalla |
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ma come si formano se sono eterne e divine? 4 Le specie | sono | partecipate dalla materia: or come il divino può comporsi |
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precedettero, di fare che i principŒ sieno contrari, come | sono | le specie in relazione al subietto, perchè lo stesso |
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primo principio di tutte le cose. Ora, tutti i predicabili | sono | contrari, perchè i predicabili sono sempre d' un subietto, |
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tutti i predicabili sono contrari, perchè i predicabili | sono | sempre d' un subietto, e però senza il subietto non può |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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quanto circa le essenze immobili (1), poichè i contrari | sono | predicabili. Distingue dunque Aristotele e qui e altrove |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nella materia). « « Poichè se non c' è, quelle cose che | sono | nella materia, sono tutte corruttibili (4). Se poi c' è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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« « Poichè se non c' è, quelle cose che sono nella materia, | sono | tutte corruttibili (4). Se poi c' è qualche cosa, per certo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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materia, ma non come enti sussistenti da sè. In quanto | sono | nella materia da questa accecate non sono nè attualmente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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da sè. In quanto sono nella materia da questa accecate non | sono | nè attualmente intelligibili, nè intelligenti, ma pur sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sono nè attualmente intelligibili, nè intelligenti, ma pur | sono | intelligibili in potenza. Quando poi si riducono all' atto, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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riducono all' atto, per opera della mente in atto, allora | sono | scevre di materia, ed esistono come pure specie, ma non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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gli oggetti delle scienze in cui divide la speculativa che | sono | fisica, matematica e filosofia prima. L' oggetto della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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riducono tutti a quel primo (3). Questi altri significati | sono | quelli che appartengono alle predicazioni dell' ente. L' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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significa partecipazioni dell' ente. Ma queste predicazioni | sono | varie; e alcune sono relative ad altre, come l' ente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dell' ente. Ma queste predicazioni sono varie; e alcune | sono | relative ad altre, come l' ente predicato del quanto, del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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poichè la scienza prima tratta di tutti gli enti, in quanto | sono | enti subietti , [...OMISSIS...] , come potrebb' essere una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non si dà scienza, ma si conoscono colle specie loro che | sono | nella mente e col senso. Ma poichè l' essere come essere è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è per sè conoscibile. E poichè le specie dell' altre cose | sono | nella mente oggettivamente presa, cioè nell' essere, perciò |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in una sola speciei questi atti, come gli accidentali, non | sono | atti compiuti dell' essere, ma parte di atti e però |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dunque trova, che nell' università delle cose, ci | sono | e ci devono essere sempre state queste cinque cose: 1 |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non potrebbero più esistere gli altri. Questi anelli poi | sono | collegati così, che il seguente è il precedente in atto, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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anima intellettiva è gli intelligibili in potenza, e questi | sono | l' atto di quella. Così costituito e organato l' universo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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stessa, ma solo asseconda e segue il movente. Se dunque vi | sono | cose che relativamente sd altre sono in potenza, queste |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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movente. Se dunque vi sono cose che relativamente sd altre | sono | in potenza, queste però che sono in potenza, non potrebbero |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che relativamente sd altre sono in potenza, queste però che | sono | in potenza, non potrebbero passare al loro atto, se non per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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al loro atto, se non per la mozione d' altre cose che | sono | in quel medesimo atto, a cui esse passano. Laonde, se |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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esistere in altre cose. E poichè la potenza e l' atto non | sono | che un medesimo ente, quindi tutte le cose si continuano, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che un medesimo ente, quindi tutte le cose si continuano, e | sono | come un ente solo che va passando a diversi stati o gradi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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veduto, che Aristotele distingue le specie in quelle che | sono | in natura, e in quelle che servono all' uomo di norma nell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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rimangano nella mente separate dalla materia corporea, | sono | anche forme degli enti della natura (4). Richiamiamo il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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tutti gli universali incompiuti, non avendo l' ultimo atto, | sono | da Aristotele dichiarati materia (4). In terzo luogo, non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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intelligibili. Gl' intelligibili dunque, per riassumere, | sono | specie e generi, e le specie altre sostanziali, altre |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è più atto della specie accidentale. I generi poi | sono | più potenza delle specie, e ricevono il loro atto in queste |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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pose questo principio, che « « in quelle cose che | sono | scevre di materia l' intelligente e l' oggetto inteso sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sono scevre di materia l' intelligente e l' oggetto inteso | sono | un medesimo » », [...OMISSIS...] (2). Ma che vuol dire « |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ma pure ad una potenza, ed ecco come egli lo fa. I generi | sono | materia delle specie, specie in potenza (1). Essendo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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delle menti, ma come atti di ciascuna mente, e questi atti | sono | primi principŒ . Ma tutti cotesti atti o principŒ si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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attività e de' movimenti. Ma se tutte le specie nell' anima | sono | acquisite, come l' anima sarà un principio operante? |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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abbia un' anima intellettiva, le specie intelligibili che | sono | in potenza nella sua sensibilità, si suscitano in atto nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in due modi: quindi due dottrine. O le specie sensibili | sono | in potenza ne' corpi così fattamente, che il senso, che le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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altro che separarle dalla materia: e in tal caso esse | sono | veramente ne' corpi, unite colla materia. O le specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ne' corpi, unite colla materia. O le specie sensibili non | sono | punto nè poco ne' corpi, ma coll' azione de' corpi sull' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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inesistere ne' corpi bruti talune specie . - Ma che specie | sono | coteste? Non intelligibili. Forse sensibili? Nè pure |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dunque nel senziente e non nel corpo. Replica che in questo | sono | in atto, ne' corpi in potenza, perchè l' azione di questi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in potenza. Parliamo dunque chiaro: ne' corpi non ci | sono | in nessun modo forme sensibili, nè pure in potenza; queste |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in nessun modo forme sensibili, nè pure in potenza; queste | sono | in potenza nello stesso subietto senziente prima che ci |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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senziente prima che ci sieno eccitate; eccitate poi, | sono | nel medesimo in atto. Poichè dove le specie sensibili sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sono nel medesimo in atto. Poichè dove le specie sensibili | sono | in potenza, ivi solo s' intende che possano essere eccitate |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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altra: [...OMISSIS...] . In questa dottrina i corpi esterni | sono | cause occasionali delle specie sensibili, e le specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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occasionali delle intelligibili. E queste cause occasionali | sono | di quella classe, che noi chiamiamo materiali o terminative |
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l' anima stessa essere in un certo modo tutte le cose che | sono | » ». - Queste cose, come dice appresso, sono le sensibili e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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le cose che sono » ». - Queste cose, come dice appresso, | sono | le sensibili e le intelligibili , a' quali due generi |
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che tanto le cose sensibili quanto le intelligibili | sono | nell' anima non solo in atto, ma ben anco in potenza: ne |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non possono venire le une dalle altre. Oltre di che, se | sono | nell' anima in potenza ed in atto, di conseguente non sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sono nell' anima in potenza ed in atto, di conseguente non | sono | ne' corpi bruti. Continua dunque: « « Poichè quelle cose |
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bruti. Continua dunque: « « Poichè quelle cose che sono, o | sono | intelligibili o sono sensibili » ». - Riducendo tutto a |
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« « Poichè quelle cose che sono, o sono intelligibili o | sono | sensibili » ». - Riducendo tutto a questi due generi, dove |
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le specie intelligibili sieno poste dalla mente là, dove | sono | le specie sensibili o i fantasmi; e in tal caso le specie |
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o i fantasmi; e in tal caso le specie intelligibili non | sono | nè pure in potenza ne' fantasmi, se non forse in un modo |
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mente. Dice anche più espressamente che i sensibili « « non | sono | intelligibili, e che la mente non intende gli enti di fuori |
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insieme con questa » » (3). Onde nè le specie intellettive | sono | i fantasmi, nè qualche cosa che sia veramente in essi, anzi |
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nulla può imparare o intendere » » (5), perchè i sensibili | sono | quelli a cui l' intendimento applica l' essere ideale, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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intellettiva la specie della mente, e così s' intendono; | sono | dunque, come diceva Platone, non già le specie, ma la |
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non già le specie, ma la realizzazione delle specie; queste | sono | la loro parte intelligibile, e l' iniziamento del loro |
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parte intelligibile, e l' iniziamento del loro essere, essi | sono | il termine d' un tal essere. O conviene considerarli in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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E perchè la generazione è una tendenza a queste cose che | sono | eterne, non potendo l' animale terrestre essere eterno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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di concetto, ma realmente dai corpi e dai sensibili che non | sono | senza i corpi, si è, che egli insegna, che l' atto della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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O sarà diviso il divino, secondo che nelle varie menti | sono | divisi gl' intelligibili? A questa questione che già prima |
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(3), e 2 i primi principŒ. Gli universali, secondo lui, | sono | intelligibili medii tra' due estremi, cioè tra i singolari |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ai singolari, Aristotele insegna che gli universali | sono | indeterminati (4), e hanno natura di materia, cioè di |
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relativamente alle specie e alle definizioni (5), e non | sono | l' essere delle cose, ma il loro modo di essere; l' essere |
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come egli esclusivamente li chiama, gli universali non | sono | che entità potenziali, perciò non possono sussistere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la ragione per la quale alcuni degli enti dell' universo | sono | corruttibili, altri poi incorruttibili e sempiterni. « « |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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se »(i principŒ de' corruttibili e degli incorruttibili) « | sono | i medesimi, in che modo questi »(enti) « sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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« sono i medesimi, in che modo questi »(enti) « | sono | incorruttibili, quelli poi corruttibili e per qual cagione? |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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perchè hanno materia. Onde « « tutti gl' individui di esse | sono | corruttibili » », [...OMISSIS...] . Ora egli è indubitato |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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contraddizioni almeno apparenti. Da una parte i generi non | sono | elementi componenti gli enti, laddove la specie è uno dei |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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generi e l' ente e l' uno, non esistono separati, ma se non | sono | elementi, inesistono però inizialmente negli enti già |
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molto meno i generi che delle specie si predicano, e così | sono | un loro elemento iniziale. Se sì, la questione è finita, |
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iniziale. Se sì, la questione è finita, perchè i generi | sono | già nelle specie. Onde invece di domandare: « se i generi |
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dunque si distinguano accuratamente due significati in cui | sono | presi i vocaboli specie e genere . Talora s' intende sotto |
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le idee di Platone, si riduce a questa: « « Tali idee | sono | comuni: ma tutto ciò che è comune è indeterminato: ora |
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può esistere in sè: non possono dunque coteste idee che | sono | specie o generi e però indeterminati, esistere come enti da |
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rendere gl' intelligibili determinati. In fatti, le specie | sono | quelle che determinano la materia e che la fanno essere « « |
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la luce è tutt' i colori de' corpi in potenza: ma i corpi | sono | la causa occasionale per la quale i colori della luce si |
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non si perda di vista che i concetti di potenza ed atto | sono | relativi; e che quello che è atto rispetto ad una data cosa |
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(1) e questa una è la mente: ma tuttavia queste due cose | sono | realmente indivisibili l' una dall' altra, e secondo il |
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. La scienza dunque, le idee, ossia gl' intelligibili | sono | potenza relativamente al subietto attualmente intendente, e |
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Aristotele dice costantemente che l' oggetto della mente | sono | i principŒ, [...OMISSIS...] (2). Ora i principŒ sono |
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mente sono i principŒ, [...OMISSIS...] (2). Ora i principŒ | sono | anteriori ad ogni dimostrazione e ad ogni scienza |
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acquisita per natura, cioè per via della mente innata, | sono | dunque gli intelligibili acquisiti, i percepiti |
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atto d' Aristotele, trovarsi nei principŒ , poichè questi | sono | l' oggetto della mente, e quella si chiama anche da lui |
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principŒ formali e principŒ materiati . Ora questi secondi | sono | proprŒ «hai de peri ho idiai,» di ciascun genere, e perciò |
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proprŒ «hai de peri ho idiai,» di ciascun genere, e perciò | sono | molti; i primi all' incontro, cioè i formali, sono comuni a |
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e perciò sono molti; i primi all' incontro, cioè i formali, | sono | comuni a tutti i generi «hai ex on koinai» (3). Ora tra |
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e universalissimi, ossia gli assiomi: « « Poichè questi | sono | in tutti gli essenti, ma non in un singolar genere a parte |
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genere a parte dagli altri. E tutti ne usano perchè | sono | dell' ente come ente [...OMISSIS...] e ogni genere è ente » |
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la mente in atto, che tragga in atto gli universali che | sono | potenzialmente, secondo l' espressione aristotelica, ne' |
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di concetto; poichè dice: [...OMISSIS...] . I concetti non | sono | ad un tempo, cioè si pensano colla mente separati gli uni |
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Arreca in esempio le linee: di linee nulla si compone, non | sono | specie che informino qualche ente come sarebbe l' anima, nè |
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specie che informino qualche ente come sarebbe l' anima, nè | sono | materia come sarebbe il corpo. Sono dunque concetti che |
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sarebbe l' anima, nè sono materia come sarebbe il corpo. | Sono | dunque concetti che vengono da altri concetti, cioè dal |
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, e si pensano come elementi del corpo e però | sono | precedenti di concetto [...OMISSIS...] . Così l' uomo è |
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«to logo,» separandoli appunto dalla materia, e questi | sono | puri concetti, o ragioni, o, come li chiama, « « concetti |
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come essenze sussistenti e intelligibili per sè. I primi | sono | relativi ai corpi e ai sensibili e però non possono |
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possono avere. [...OMISSIS...] . Dice che gli astratti non | sono | separati in quanto ciascuno è questo quale, [...OMISSIS...] |
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[...OMISSIS...] il che è lo stesso che dire in quanto | sono | una determinata natura non in quanto sono universali, e la |
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dire in quanto sono una determinata natura non in quanto | sono | universali, e la prova si è che niuno può dire in qual |
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all' occasione delle sensazioni, benchè essi non | sono | sentiti. Ora le specie intelligibili de' sensibili non sono |
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sono sentiti. Ora le specie intelligibili de' sensibili non | sono | realmente separate, ma sono ne' sensibili in potenza. Se |
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intelligibili de' sensibili non sono realmente separate, ma | sono | ne' sensibili in potenza. Se dunque quello che move la |
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li trae in atto, poichè collo stesso atto dell' intendere | sono | gl' intelligibili posti in atto «hoper symbainei» (l' |
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atto dell' intendere, allora gl' intelligibili in atto non | sono | diversi da lei, ma sono ella stessa in atto, o certo il |
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gl' intelligibili in atto non sono diversi da lei, ma | sono | ella stessa in atto, o certo il termine di quest' atto. |
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da questa intieramente divise, gl' intelligibili non | sono | in esse nè in potenza nè in atto. Ma in relazione colla |
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che « l' intelligibile è uno di specie »? Quando più cose | sono | uno di specie, allora in ciascuna di esse conviene che ci |
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che ci sia la specie identica. Se dunque gl' intelligibili | sono | tutti un solo di specie, conviene, che la stessa specie |
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i caratteri proprŒ della sostanza. Questi caratteri | sono | i seguenti: 1 La sostanza (2) non si predica di alcun |
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sostanza, limitava il suo pensiero a quelle sostanze, che | sono | in qualche modo mutabili, e suscettive d' accidenti. Ma |
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l' essere è o in atto o in potenza. Come atto tutte le cose | sono | essere (4). Come potenza l' essere è in potenza tutte le |
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le cose. Aristotele dice, che gli universali, in quanto | sono | universali, sono la scienza in potenza, perchè l' atto |
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dice, che gli universali, in quanto sono universali, | sono | la scienza in potenza, perchè l' atto compiuto della mente |
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luogo di tutte le forme, e così l' essere è quello in cui | sono | poi tutti gl' intelligibili in atto, [...OMISSIS...] . |
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d' Aristotele e non può essere altro, perchè altro non | sono | le cose in potenza secondo la dottrina del filosofo di |
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del filosofo di Stagira. Ora perchè l' uno e l' essere | sono | il medesimo, secondo Aristotele, e si predica l' uno come |
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nelle cose e in sè stesso (2). Rispetto alle cose, queste o | sono | uno per accidente, o per sè. Lasciando noi da parte la |
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sè. Lasciando noi da parte la considerazione delle cose che | sono | uno per accidente, considerazione puramente dialettica (e |
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in ciascun genere, che serva di misura per le cose che | sono | in ciascun genere, e questa prima misura è il principium |
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in potenza, e tutti gl' intelligibili in potenza non | sono | che l' intelligibile universalissimo, l' essere, come |
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atto dell' intendere se gli mancassero gl' intelligibili: | sono | dunque una cosa il senziente e il sensibile in atto, e l' |
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«polla kat' energeian», e ciò perchè la potenza e l' atto | sono | il medesimo ente (6). Onde quell' atto che è potenza |
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albero, o raggi che emanano da uno stesso punto luminoso. | Sono | anche uno obiettivamente, perchè l' essere in potenza |
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altrove non risiede che nella mente (2). Ora gli enti o | sono | incomposti [...OMISSIS...] o composti [...OMISSIS...] . |
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» (le specie e i generi), e ciò perchè tutte queste essenze | sono | essere , e l' essere nè si fa nè si corrompe: |
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un subietto attribuisce un predicato. Dice che alcune cose | sono | sempre composte ed è impossibile il dividerle: altre sempre |
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altre sempre divise, ed è impossibile unirle: queste | sono | le cose necessarie. Altre talora sono unite, talora divise, |
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unirle: queste sono le cose necessarie. Altre talora | sono | unite, talora divise, e sono le contingenti. |
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cose necessarie. Altre talora sono unite, talora divise, e | sono | le contingenti. [...OMISSIS...] . Componendo, la mente fa |
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e del subietto, [...OMISSIS...] (2). Anche le cose che | sono | in sè divisibili e molteplici, come lo spazio e il tempo, |
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esistere in più modi, e questi modi nell' ordine del senso | sono | i varŒ sensibili, nell' ordine dell' intendimento sono i |
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sono i varŒ sensibili, nell' ordine dell' intendimento | sono | i varŒ intelligibili; e quest' uno è il mezzo unico con cui |
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atto, sotto un altro in potenza. Tutti i sensibili dunque | sono | potenzialmente in un primo sensitivo dell' anima |
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anima (sentimento fondamentale), tutti gli intelligibili | sono | in un primo intellettivo dell' anima pure potenzialmente |
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in potenza. Questi enti intelligibili in potenza | sono | uno, costituiscono una perfetta unità, secondo Aristotele, |
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unità, secondo Aristotele, [...OMISSIS...] . Che cosa | sono | gli enti in potenza ridotti ad unità? Certo non altro che « |
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la figura e il luogo, occasiona le specie sensibili , che | sono | appunto figure di essi diversamente tracciate nel |
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specie intelligibili . Tutti gli intelligibili dunque | sono | contenuti e unificati dal primo, l' essere. La loro |
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causa della moltiplicità. Tutte le intellezioni del pari | sono | contenute e unificate dalla prima, cioè da quella che ha |
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dell' arte ossia l' idea, e la forma della cosa reale, | sono | forme o specie dette così equivocamente. Non c' era dunque |
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individuo reale. E che le menti umane sieno tante, quanti | sono | gli uomini, non pare a dubitarsi. Ma si può dubitare se |
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(giacchè come atti ce li presenta Aristotele) di molti enti | sono | tanti di numero quanti gli enti, eppure della stessa specie |
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in potenza non può essere eterno », e che « le cose eterne | sono | antecedenti alle corruttibili ». Di che consegue, che « nè |
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virtù morali e tutte l' altre cose, come mezzi al fine, | sono | ordinate (2), e per dir tutto, l' oggetto della beatitudine |
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si avvicini al vero. Dice dunque, che « « le sostanze | sono | le prime degli enti e che se tutte fossero corruttibili, |
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un tale intelligibile si formano le altre menti, che perciò | sono | divine. Tutto ciò Aristotele dichiara così: dopo aver detto |
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eterno in Dio inesiste. Poichè questo stesso è Dio »(5) ». | Sono | queste le più magnifiche parole, o certo tra le più |
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dicevamo, di empire una lacuna del sistema aristotelico, e | sono | una confessione del suo intrinseco difetto. Poichè in esse |
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all' intelligibile stesso. Tuttavia quando dice che alcuni | sono | spinti ad operare rettamente «alogoi ontes,» si può |
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per la quale non si rendono conto della ragione da cui | sono | mossi. Interpretando dunque a questo modo il brano che |
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che la mente umana e le specie ultimate della natura non | sono | più, come Platone diceva, che un cotal simulacro di Dio. |
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delle specie pure di materia, e le specie pure di materia | sono | immobili ed anteriori alle specie unite alla materia: |
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anteriori alle specie unite alla materia: poichè le specie | sono | la causa formale delle cose, causa incorruttibile ed eterna |
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del fine e del bene [...OMISSIS...] , poichè tutte le cose | sono | in grazia di questo, [...OMISSIS...] (2). E` impossibile |
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poichè la causa finale è un termine, in grazia di cui | sono | tutte le altre cose: questo termine non si troverebbe mai, |
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dia un' anima dotata d' intelligenza e d' appetito (1), che | sono | le cause del moto locale secondo Aristotele (2). Ma come |
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contemplazione dell' eterno bello e dell' eterno buono: | sono | due parti eterogenee che non si continuano, nè accostate si |
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cause delle cose generabili devono esser tre, queste cause | sono | già divise, traendo un tale esempio dalla medicina, dove |
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la parte mossa e non motrice (3). Nell' uomo dunque ci | sono | tutti i motori, e comparativamente anche negli altri |
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se la parte divina non è che la mente obiettiva, i bruti ne | sono | privi, ma se divina è la specie , tutte le cose ne sono |
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ne sono privi, ma se divina è la specie , tutte le cose ne | sono | partecipi, sebbene, essendo in esse la specie alla materia |
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I due principŒ eterni che costituiscono questa dualità | sono | la materia e la forma ; potenza l' una, l' altra atto. Alla |
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è l' essenza prima. Ora i veri predicabili dell' essenza | sono | le specie e i generi essenziali, ed indicano una qualità, |
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lo determina; 3 l' idea del subietto determinato. Queste | sono | tre idee, e non c' entra ancor nulla della realità, che s' |
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ideale determinato, dove già il subietto ed il predicato | sono | idealmente congiunti. Tutto questo è nel mondo ideale. |
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a tutte. A questa parte, che è chiara in Aristotele, si | sono | tenuti gli scoliasti e i commentatori. Ma tutto questo vale |
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qui parla degli elementi di questo composto, che non | sono | certamente separabili, cioè la materia, o la forma di |
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composto. Pure soggiunge, che riguardo alle essenze, che | sono | secondo ragione, altre sono separabili, altre non sono (2), |
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che riguardo alle essenze, che sono secondo ragione, altre | sono | separabili, altre non sono (2), e sembra che parli di |
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che sono secondo ragione, altre sono separabili, altre non | sono | (2), e sembra che parli di quella stessa separazione |
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altra parte dice che tutti gli enti che non hanno materia | sono | semplicemente enti determinati (3). Se sono dunque enti |
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hanno materia sono semplicemente enti determinati (3). Se | sono | dunque enti determinati [...OMISSIS...] , perchè non |
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separata, conviene che sia ultimata e non in potenza, come | sono | i generi e gli universali. Quello dunque che assolutamente |
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uno , che chiamò «prota te physei» (3) e i principŒ , che | sono | lo stesso essere ed uno nelle loro applicazioni, ond' anco |
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contenere tutti gli enti [...OMISSIS...] , come quelli che | sono | per natura primi [...OMISSIS...] (1). Questa proprietà, di |
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che in esso tutto si veda contenuto: e però tutte le specie | sono | in lui, ond' anco la mente è detta da Aristotele « il luogo |
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fanno che riprodursi, perchè tutte le specie sostanziali | sono | ab aeterno in natura, non già separate ma unite colla |
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quando c' è il fine; e le armature della fabbrica | sono | un ingombro quando la fabbrica è compiuta, e si rimovono; |
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gli uomini, cioè le forme di tutte le cose, in quanto | sono | pure essenze, prive di materia, generi e specie. Onde, come |
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ma come Dio nell' uomo conosce le essenze determinate, che | sono | e non sono (5), e però in qualche modo cessano col cessare |
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nell' uomo conosce le essenze determinate, che sono e non | sono | (5), e però in qualche modo cessano col cessare del |
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rimarrebbe inesplicabile, salvo però che tutti cotesti Dei | sono | inferiori al supremo perchè appetiti da' singoli astri, |
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se non in quegli enti che ammettono una definizione (2), e | sono | i composti di materia e di forma, di genere e di |
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quello che è, di maniera che le pietre e i mattoni, che | sono | gli elementi della casa, non sono più pietre e mattoni ma |
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pietre e i mattoni, che sono gli elementi della casa, non | sono | più pietre e mattoni ma sono casa, quando hanno ricevuta |
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gli elementi della casa, non sono più pietre e mattoni ma | sono | casa, quando hanno ricevuta questa specie o forma (1). Ma |
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essi ricevere. Onde insegna costantemente che tutte le cose | sono | generate da altre aventi la stessa essenza specifica (3), |
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cosa che leghi e contenga tutte le singole forme, che | sono | diverse da esso: e a queste condizioni la detta connessione |
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infatti come la materia è nella specie (1), così le specie | sono | contenute nel genere, che costituisce l' unità e identità |
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differiscono d' essenza ossia di specie (2); i generi poi | sono | contenuti nell' essere, che si dice anche, insieme coll' |
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che tutte contiene. Se dunque le specie degli enti naturali | sono | eternamente in questi, e quelli che le hanno in atto |
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produzione le suscitano in altri che non le hanno; e se non | sono | perciò, nè provengono dal primo Motore che è il Buono e l' |
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guisa d' un artefice, e le specie stesse delle cose non | sono | in Dio, ma nè tampoco la causa efficiente o la forza, |
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(1): quando le specie o forme delle cose mondiali | sono | e sono sempre state ab eterno nelle cose stesse: e il Dio |
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(1): quando le specie o forme delle cose mondiali sono e | sono | sempre state ab eterno nelle cose stesse: e il Dio |
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enti naturali, e a queste non le comunica, ma esse già | sono | ab aeterno negli enti della natura e si trasmutano, |
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come fine appetito da tutte le cose, in grazia del quale | sono | e operano (3). La forma dunque, che è il divino e il primo |
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uniti dalla specie o essenza specifica non hanno nome, nè | sono | qualche cosa [...OMISSIS...] : ma quando sono contenuti |
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nome, nè sono qualche cosa [...OMISSIS...] : ma quando | sono | contenuti dalla specie, quest' uno che ne risulta riceve il |
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sè, le specie artistiche, dicendo che fors' anco esse non | sono | essenze specifiche, nè alcun' altra cosa è essenza |
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attualissimo, Iddio. 1 Esse non esistono che in natura, | sono | la stessa natura determinata delle cose corruttibili, |
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essere le forme o essenze specifiche così limitate, quali | sono | nella natura; ma egli è una sola essenza, l' essenza per |
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delle cose corruttibili. Queste dunque non si generano, ma | sono | eterne tanto nell' essere attualissimo, prima e perfetta |
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nell' essere attualissimo, prima e perfetta essenza, dove | sono | indistinte e in modo eminente, quanto negli enti naturali |
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e in modo eminente, quanto negli enti naturali dove | sono | distinte. Ma gli enti naturali si generano, e quindi le |
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generati e diventano «tode»; diventano questi enti, che | sono | qualche cosa e hanno un nome appunto perchè hanno quelle |
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inutilmente le essenze (3), e sostenendo che tali essenze | sono | soltanto nelle cose unite colla materia, e identiche nella |
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soglia della porta; dove tanto la forma quanto la materia | sono | reali o ideali, o astratti e puramente dialettici, |
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le sue forme. Apparisce però costantemente che le specie | sono | contenenti, e la materia è contenuta, onde il cercare la |
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raggiungendo più o meno dell' essere. Poichè tutte | sono | essere [...OMISSIS...] , ma più e meno, secondo che l' atto |
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elementi materiali, per esempio del fuoco: le materie prime | sono | diverse, e quindi la diversità de' primi elementi. Ora |
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e quindi la diversità de' primi elementi. Ora questi | sono | in potenza alla composizione: componendosi in varie maniere |
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perdere la sua costituzione e la sua identità. E questi | sono | un secondo genere d' atti perfetti, ossia d' atti del |
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perchè tutti gli atti specifici degli enti naturali | sono | eterni, e gli esistenti ne producono altri ed altri per |
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che ponesse poi molti questi subietti intelligenti, quanti | sono | gli Dei aristotelici e gli uomini, che ricevono e usano |
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di ragione che risponde al genere degl' intelligibili; che | sono | i due sommi generi in cui ripartì tutte le cose. Ora in |
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che conduce lo spirito umano ai primi termini che | sono | l' essere, l' uno, il bene, tutti lo stesso sotto altri |
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le quali separate da ogni materia anche sensibile | sono | tutte per sè ente [...OMISSIS...] ; una facoltà di trovare |
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(4). Se dunque la mente è de' primi , e questi | sono | conosciuti dall' uomo coll' induzione , è dunque da dire |
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gli altri? - Confesso che se ne può dubitare ed io stesso | sono | stato su di ciò lungamente dubbioso; ma mi sono in fine |
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io stesso sono stato su di ciò lungamente dubbioso; ma mi | sono | in fine risoluto a credere che Aristotele, non descrivendo |
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e al di fuori non ha stimolo sufficiente, chè le sensazioni | sono | intelligibili in potenza e non in atto. Onde Aristotele |
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senza alcun intelligibile? Di più, tutti gl' intelligibili | sono | nel primo, cioè nell' ente: come dunque potrebbe conoscere |
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in atto: ma le cose naturali, cioè le loro forme, | sono | rese intelligibili in atto dall' uomo stesso. L' uomo |
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. Questi dunque, che si trovano per induzione, non | sono | dati allo spirito umano dall' induzione che parte da' |
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ma immediatamente dall' Essere e Mente assoluta: essi | sono | i più noti per natura, rispetto poi a noi sono resi più |
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essi sono i più noti per natura, rispetto poi a noi | sono | resi più noti dall' induzione (5): sono quelli che, nello |
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rispetto poi a noi sono resi più noti dall' induzione (5): | sono | quelli che, nello stesso tempo, rendono possibile l' |
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o essenza specifica. Poichè tutte le forme , come vedemmo, | sono | essere, e però eterne e divine; ma non allo stesso modo |
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divine; ma non allo stesso modo dell' essere primo , perchè | sono | l' essere limitato, onde alcune cose hanno più, altre meno |
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posteriore come identica. Le forme tutte dunque o specie | sono | quelle che chiama «analloiota, apathe,» e altrove «hapla, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dove i Pitagorici riponeano i numeri, per indicare che | sono | immuni dallo spazio e dal tempo. Non essendo dunque la |
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sconvolgimenti in cui più volte le arti e la filosofia | sono | perite e rinate (1). Vedesi chiaramente che il punto oscuro |
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e d' aver fatto dipendere dagli elementi delle idee, che | sono | elementi di tutte le cose, il bene o mal essere di ciascun |
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nel sistema aristotelico, nel quale tutte le forme | sono | eterne e divine, e basta che si dividano, anche questo non |
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- In quarto luogo , o le specie delle cose naturali | sono | identiche colla prima e suprema essenza, il Motore |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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colla prima e suprema essenza, il Motore immobile, o | sono | di diversa natura. Se sono identiche, essendo tutte una |
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essenza, il Motore immobile, o sono di diversa natura. Se | sono | identiche, essendo tutte una specie sola senza differenze, |
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differenze, perchè si suppone che sieno molte e varie? Se | sono | diverse, perchè non si assegnano le cause delle loro |
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Aristotele riconosce che molte cose reali diverse di numero | sono | identiche di specie, e molte specie identiche di genere, e |
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[...OMISSIS...] . Se dunque riconosce che nel concetto | sono | i medesimi, è dunque distinta la specie nella mente, che è |
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è il concetto e che è uno e comune, dalle specie reali che | sono | più e proprie di ciascun ente. Ci hanno dunque due maniere |
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di novo alle specie platoniche, di cui i sensibili non | sono | che imagini: e la specie nella mente dell' artefice non |
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cose reali, a intendere che queste senza di quella non | sono | quali a noi appariscono. Se appariscono c' è entrata già la |
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corruttibile, la terza è la sostanza immobile: le due prime | sono | l' oggetto della fisica perchè hanno movimento, l' ultima |
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supremo Motore unico di numero, coi motori inferiori, che | sono | anch' essi menti pure intelligibili ed appetibili, che |
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alle sfere ed agli astri? Si dovrà probabilmente dire, che | sono | altrettante specie diverse, ciascuna sussistente ed una di |
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ammetta l' eccezione, s' urta in un altro scoglio. Se più | sono | le menti, ciascuna è una specie, ed hanno un' idea generica |
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contro il supposto. Se molte idee generiche uguali | sono | nelle menti, queste stesse idee hanno tra di loro qualche |
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egli non potrebbe avere le idee distinte delle cose che | sono | al tutto così fuori di lui. Vediamo nondimeno dove ci |
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tutti eterni: il primo di questa serie è Dio, gli altri | sono | sparsi per tutto l' universo e lo compongono. Il primo |
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essere si contiene ogni cosa che è. Gli intelligibili che | sono | nell' universo lo costituiscono, perchè tali intelligibili |
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nell' universo lo costituiscono, perchè tali intelligibili | sono | le forme , senza le quali non sarebbe l' universo; chè le |
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le forme danno alla materia l' essere qualche cosa, e però | sono | cause del suo essere (1). Gl' intelligibili uniti alla |
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suo essere (1). Gl' intelligibili uniti alla materia non | sono | intelligibili per sè. La materia è potenza, l' |
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riescono a spogliarsi totalmente della materia, e allora | sono | costituiti in atto puro, separato ed immobile. Quando l' |
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finimento in se medesima (3), quando le altre specie non | sono | che per la sostanza e però hanno un' esistenza accidentale |
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paragona al non ente (4). Laonde le sole specie sostanziali | sono | eterne nella natura, e se una di esse non ci fosse stata ab |
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, in cui le specie accidentali inesistono. Queste non | sono | necessarie alla sussistenza di quella: ma solamente possono |
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Gl' intelligibili, che la mente umana va acquistando | sono | appunto queste sue specie accidentali; e come la specie |
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suo oggetto solamente l' ottimo, ma altre cose ancora che | sono | le specie della natura, le quali ella acquista coll' |
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queste si vedono nelle sensazioni e nelle immagini che | sono | sottratte all' anima insieme all' organo corporale di cui |
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in potenza, benchè rimangano senz' azione, e ciò perchè | sono | la stessa mente innata. E veramente, che quando Aristotele |
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dal corpo, si può provare così. Tutti i commentatori | sono | d' accordo nell' ammettere immortale la mente fattrice od |
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il lume, essendo in atto, rende colori in atto i colori che | sono | in potenza (5), così la mente fa delle specie che sono ne' |
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che sono in potenza (5), così la mente fa delle specie che | sono | ne' sensibili e nelle cose materiali. La mente in potenza |
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a se stessa ed è in potenza rispetto alle specie che | sono | unite colla materia negli enti naturali (1). Aristotele si |
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« la potenza priva di materia di tutte l' altre specie che | sono | nelle cose » » [...OMISSIS...] (1). Dal qual luogo vedesi |
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che pone Aristotele tra la mente umana, e le specie che | sono | negli enti composti di materia e di forma. Una di queste |
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s' arrichisce di cognizioni. Le specie dunque nelle cose | sono | identiche a quelle nella mente (2), e sono contenute nella |
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nelle cose sono identiche a quelle nella mente (2), e | sono | contenute nella mente come in una specie maggiore che è in |
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poi quando si considera in relazione all' altre specie che | sono | miste di materia e di forma, dicesi da una parte fattrice o |
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Questa mente passiva poi è atto, quando le cognizioni | sono | acquistate, ma quest' atto non è continuo, ma abituale, e |
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pervenuta a costituirsi come atto, entelechia, tuttavia ci | sono | delle altre specie sostanziali nella natura che arrivano ad |
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gerarchia di basso in altro, e i loro principŒ moventi | sono | quattro, [...OMISSIS...] (3), cioè il vegetativo o |
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sensitivo, il motivo di luogo. Le quali specie sostanziali | sono | così connesse tra loro, che sebbene possano attuarsi in |
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sguardo. « « Poichè, dice, come gli occhi della nottola | sono | al lume del giorno, così la mente dell' anima nostra a |
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mente dell' anima nostra a quelle cose che per loro natura | sono | manifestissime fra tutte »(2) », e alla sua vita naturale |
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rendere a se stessa più note quelle cose, che per natura | sono | manifestissime, ma a noi visibili appena: « « poichè l' |
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l' apprendere ha luogo così in tutti, mediante le cose che | sono | meno note, a quelle che sono più note »(3) », e ciò per |
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in tutti, mediante le cose che sono meno note, a quelle che | sono | più note »(3) », e ciò per difetto del nostro occhio e non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' arte (6): l' uno e l' altro di questi pensieri non | sono | delle cose necessarie, ma delle contingenti (7); ma l' arte |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ma i due abiti che hanno per oggetto il vero necessario | sono | la scienza e la mente . Questa somministra a quella i |
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anche tutte le essenze specifiche prive di materia, che | sono | principŒ degli enti naturali composti di materia e di forma |
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ancora) (2). Per riassumere adunque, gl' intelligibili | sono | sparsi nella natura mondiale, congiunti alla materia, cioè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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intelligenze. Ma cotesti intelligibili sparsi nella natura | sono | limitati più o meno, e niuno di essi è intelligibile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(2). I quali intelligibili separati dalla materia (3), | sono | gli universali; e senza questi non si dà scienza (4). |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e senza questi non si dà scienza (4). Questi poi | sono | l' essere delle cose; «to ydati einai» è la pura specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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natura, e che gli enti della natura ne partecipano e così | sono | (6). Aristotele si oppone a questo, e dice che l' essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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limitato che è sparso nella natura, cioè le specie. Queste | sono | essere come quello, ma si distinguono per la loro |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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chè tutte l' altre entità espresse nell' altre categorie | sono | posteriori ad essa (4). Di questa dunque dee propriamente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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più universali contengono le meno universali, e però quelle | sono | principŒ di queste. Se si considerano dalla parte della |
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comprensivo, e però i più comprensivi ossia meno universali | sono | i principŒ de' più universali (3). Quali dunque sono i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sono i principŒ de' più universali (3). Quali dunque | sono | i principŒ degli enti, universali o singolari? (4). Tale in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che abbiamo già data, e che ripeteremo in altre parole. Ci | sono | delle cose che si predicano d' altre, e queste devono avere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che egli stesso non si predica. Il subietto e il predicato | sono | relativi, e l' uno non istà senza l' altro, onde suppongono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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a quella, ma imperfettamente (1). Essendo le specie che | sono | sparse nella natura determinate, distinte ab eterno, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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de' Pitagorici e di Platone. Ancora i principŒ, dice, | sono | i medesimi secondo la loro ragione «he to ana logon». |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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questo fa anche il matematico; ma le entità che ne cava non | sono | separabili e indipendenti dalla materia, e però non danno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ma esistono delle specie unite alla materia, le quali non | sono | universali, se non sono contenute nell' essere. Questo deve |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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unite alla materia, le quali non sono universali, se non | sono | contenute nell' essere. Questo deve esister dunque come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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2 e il trattare dell' universale . Come Dio e l' universale | sono | unico oggetto? Ecco quello che Aristotele non dice che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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oscuramente, e dove sta pure il nodo della dottrina. Quante | sono | le essenze, dice, tante sono le parti della filosofia (1). |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il nodo della dottrina. Quante sono le essenze, dice, tante | sono | le parti della filosofia (1). L' essenza di cui tratta la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Dio. Ma anche le specie ossia i generi delle cose naturali | sono | essere, [...OMISSIS...] . La filosofia dunque tratta d' un' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non per parti, come fanno le scienze speciali, ma in quanto | sono | essere. [...OMISSIS...] La filosofia prima dunque è scienza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ferma a questo primo universale, bensì va agli ultimi che | sono | l' ente e l' uno, ond' ha per oggetto, «ta malista |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e da' sensi remotissimi, che si riducono all' essere, | sono | ciò che è massimamente scibile, [...OMISSIS...] . Ora ciò |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(1). Di poi l' universalissimo o gli universalissimi che | sono | ciò che è scibile al sommo grado, è anche quello che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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separato dai singolari » » (6), e che gli universali non | sono | essenze sostanziali, e non indicano essere, ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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tutte le specie, separate che sieno dalla materia, le quali | sono | puro ente, ente determinato. Ma quest' esistenza separata |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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confuse queste essenze separate dalla natura con quelle che | sono | nella natura, ed eterne colla natura stessa (3). Platone |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dà tutta la cura di distinguere interamente le specie che | sono | nella natura e da questa passano nella mente umana, dalle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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a parte (1). Queste essenze dunque separate dalla natura | sono | quelle che dice lontanissime da' sensi, per sè stesse i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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vengono in composizione con alcuna cosa della natura, non | sono | le specie degli enti naturali (2), sono perfettamente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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della natura, non sono le specie degli enti naturali (2), | sono | perfettamente singolari, esistono in atto, e non avendo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è l' uno primo causa o principio, pel quale le essenze | sono | uno, il che è pur la dottrina di Platone (4). La prima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è una causa che rende necessarie l' altre cose che non | sono | tali per sè. [...OMISSIS...] , Tali sono i primi, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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altre cose che non sono tali per sè. [...OMISSIS...] , Tali | sono | i primi, [...OMISSIS...] , cioè l' ente e l' uno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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essere altramente in più modi o diversamente da quel che | sono | (7): non hanno dunque in sè stessi potenza alcuna. Quando |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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». Alla questione così posta risponde di no: chè non | sono | divisibili in ispecie: stantechè il genere che si divide in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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adunque giace nel semplice ed universalissimo: questi | sono | i primi che tutti si riducono ad un primissimo, l' essere , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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causa finale, verso a cui tutti gli enti mondiali | sono | portati per un loro proprio impeto, [...OMISSIS...] , in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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de' principŒ e delle cause. Ma questi principŒ | sono | essi singolari o universali? [...OMISSIS...] Ci ha dunque |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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gli atti, a cui questa potenzialità trapassa naturalmente, | sono | variamente limitati e non sciolti al tutto dalla stessa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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stabilire un' altra dottrina. In questo prezioso frammento | sono | proposte le principali questioni, ed esposte le difficoltà |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nel che pure non va lontano dalla maniera nella quale | sono | scritti i « Metafisici » aristotelici. Comincia da quelli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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d' alcuni, i primi non possono esser raggiunti da' sensi, | sono | intelligibili, diversi da ciò che è nella natura perchè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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i detti intelligibili nelle sole entità matematiche, che | sono | punti, linee, figure, ecc.: l' altra essere il numero, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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alle nature inferiori e non composto, quando queste | sono | composte; in una parola « « all' impotenza che hanno queste |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sentenza soggiunge: « « Poichè l' ordine, e il finimento | sono | al sommo familiari alle cose eccellentissime » ». Ma oltre |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non doversi ammettere; poichè se il cielo e l' altre cose | sono | determinate con ordine, ragione, forme, forze, e circuiti: |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nello stesso sapere umano: gli universali, altri | sono | specie, altri generi. « « Ciò che diciamo propriamente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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singolare. - Il fine poi da entrambi questi rispetti. Ci | sono | anche alcune cose che sono fine degli universali: poichè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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da entrambi questi rispetti. Ci sono anche alcune cose che | sono | fine degli universali: poichè qui sta la causa » ». E dice |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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numero, o di specie, o di genere, o d' analogia: e questi | sono | altrettanti modi o generi di sapere, ciascuno de' quali ha |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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della Provvidenza amorevole che veglia sull'umanità: | sono | in essa tesori di dolcezza consolatrice che bastano ad |
Doveri dell'uomo -
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Famiglia è quella di educare i cittadini: Famiglia e Patria | sono | i due punti estremi d'una sola linea. E dove non è così, la |
Doveri dell'uomo -
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fraterni ch'esse contengono vengono da un core che v'ama e | sono | scritti colla coscienza del vero. Amate, rispettate la |
Doveri dell'uomo -
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musicale, disuguali o di natura diversa! La donna e l'uomo | sono | due note senza le quali l'accordo umano non è possibile; |
Doveri dell'uomo -
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o di letteratura universalmente ammirati! Ambi quei Popoli | sono | apostoli, consapevoli o no, dello stesso concetto divino, |
Doveri dell'uomo -
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Popoli, funzioni distinte nell'Umanità; ma quelle funzioni | sono | sacre egualmente, necessarie allo sviluppo comune; ambe |
Doveri dell'uomo -
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le generazioni future, che avete verso quell'anime che vi | sono | affidate, verso l'umanità, verso Dio, la più tremenda |
Doveri dell'uomo -
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proprio benessere. Per voi, uomini del lavoro, i pericoli | sono | minori; i più fra i nati da voi imparano pur troppo la vita |
Doveri dell'uomo -
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voi imparano pur troppo la vita dalle privazioni. E minori | sono | d'altra parte in voi, costretti dalla povera condizione |
Doveri dell'uomo -
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e colla parola. Lo potete com'esempio. "I vostri figli | sono | simili a voi, corrotti o virtuosi, secondo che sarete voi |
Doveri dell'uomo -
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nei confini delle dottrine filosofiche, come quelle che | sono | intimamente connesse colla questione delle categorie, la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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grandissimo aiuto in tale bisogna. E veramente questi due | sono | la chiave degli altri libri che si hanno sotto il nome di « |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il discorso ai medesimi argomenti. Ma oltre che questi | sono | rappresentati sotto nuovi aspetti e sotto nuova luce, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(1). A portare un equo giudizio del sistema aristotelico, | sono | al presente rimosse quelle difficoltà che s' incontravano |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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questi disinganni, queste ire, queste licenze barbariche | sono | passate: ed è per più ragioni desiderabile che oggi si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le questioni che giacciono nella filosofia aristotelica | sono | vitali per lo uman genere, e la grandezza e l' importanza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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i labbri, anche di quelli che ne ignorano l' origine, e | sono | confitte, per così dire, in tutte le scienze, principiando |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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singolari, ma conviene che sieno fuori di questi, se non | sono | che una similitudine di questi (3). Finalmente se gli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il concettualismo (4), nel qual sistema gli universali non | sono | più puri nomi , quasi stimoli fisici che eccitino a pensare |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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più schiettamente, dichiarando che le idee universali | sono | puri nomi; i concettualisti un po' meno, dichiarandole atti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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coll' aria di difensori delle medesime idee, dicendo che | sono | reali; di che consegue, che anche per costoro rimangono in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nome di sistema. Ma l' ammettersi che i generi e le specie | sono | dei reali , senza determinar di quale realità si parlasse, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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pensiero potente s' occupasse della questione: dove dunque | sono | e che fanno nel mondo questi generi reali ? rovinasse in un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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altra esistenza che quella dei sussistenti, che per vero | sono | i singolari. C' erano dunque tre sole vie per mantenere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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un altro, quello del panteismo . Poichè se gli universali | sono | in Dio come reali e sussistenti, non si possono più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cui noi li pensiamo. Di poi , se questi reali e sussistenti | sono | quegli universali di cui partecipano le cose create, dunque |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di cui partecipano le cose create, dunque anche queste | sono | composte della sostanza di Dio. Se avessero conosciuto che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da quella delle idee ; perchè composto di sussistenti che | sono | realizzazioni delle idee , non idee. E in questo sistema |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Ma se le idee s' unificano in Dio, e di esse in quanto | sono | reali partecipa il mondo, non ci può esser più che una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ch' egli fa nella sua mirabile opera ch' è a noi pervenuta, | sono | una continua protesta contro il panteismo. E nondimeno un' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dal realismo delle idee. Se le idee, la specie e il genere | sono | realità, come si dicono reali le cose sussistenti, e, per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da una parte in Dio che è l' essere reale , e dall' altra | sono | nelle cose colla loro realità (non potendo esserci |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(non potendo esserci altramente, essendo reali), e però | sono | la materia delle cose (4): segue che Iddio sia la materia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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esser creatrici del mondo . Ma poichè queste stesse idee | sono | nelle cose colla loro realità, di maniera che sono il fondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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idee sono nelle cose colla loro realità, di maniera che | sono | il fondo e la materia delle cose, quindi debbono essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Infatti, convien dire che le stesse ragioni delle cose che | sono | in Dio, siano create nelle cose, se (non distinguendosi il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di non uscire dalle dottrine della fede, e che non ci | sono | sole, ma mescolate con altre del tutto opposte al panteismo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quei due lumi e quei due cicli d' intelligenza | sono | profondamente distinti, e in pari tempo armonicamente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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immaginari, e quindi cadere nei più strani errori: talora | sono | obbligati di conchiudere che Iddio è il nulla, e ciò quando |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' effetto del loro misticismo. Ad ogni modo anche questi | sono | sempre perfetti realisti , nel senso che conferiscono alle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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in istato soprannaturale, come quando si dice che i giusti | sono | luce, aggiungendosi: « nel Signore », laddove il realismo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sta nella sentenza di quelli, che quando dicono: « le idee | sono | reali », altro non intendono se non che le idee « non sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sono reali », altro non intendono se non che le idee « non | sono | un nulla ». A questo modo siamo realisti anche noi, con |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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a cui dapprima si volge naturalmente l' attenzione umana, | sono | gl' individui reali e sensibili componenti il mondo. Quando |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non faccia uso d' idee: ne ha per certo, e ne usa: ma elle | sono | in esso come un mezzo di pensare, non ancora come oggetto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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attenzione e della riflessione, perciò inosservate: ci | sono | come non ci fossero pel ragionamento riflesso: le idee in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non si separava ancora l' oggettivo , che per l' uomo | sono | le idee, dal soggettivo , che è la potenza e l' atto d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ed espositori. Il Tennemann sostiene che le idee di Platone | sono | pure nozioni della mente, fuori della quale non esistano |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la cui esistenza nemmeno il nominalismo ha mai negata, | sono | tutto altro che le idee; pure sono reali. Può intendersi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ha mai negata, sono tutto altro che le idee; pure | sono | reali. Può intendersi che esistano nella mente come oggetti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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questi oggetti siano reali o ideali ». Se si risponde che | sono | reali , è ancora a domandarsi di qual mente si parli, della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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riguardò le specie e i generi, ossia le idee che | sono | oggetti della mente umana secondo il modo proprio della sua |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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alle idee , onde queste, secondo la teoria dell' esemplare, | sono | categoricamente diverse e anteriori logicamente alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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collo Stallbaum si dovesse assegnare alle idee , quali | sono | vedute dall' uomo, quest' attività di produzione, e non la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sempre Iddio, il «demiurgos», che opera in Platone: le idee | sono | la sua produzione, e riguardando in queste, come in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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in Dio. Ma se le idee si considerano in Dio, non quali | sono | nell' uomo e all' uomo appariscono, ma quali sono veramente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non quali sono nell' uomo e all' uomo appariscono, ma quali | sono | veramente in Dio, certo che hanno l' attività di causa, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le cose reali abbiano le idee in sè, ch' esse non ne | sono | altro se non imitazioni, e però servono alle menti di segni |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e però servono alle menti di segni delle idee, perchè ne | sono | il realizzamento. Quanto poi alla partecipazione che le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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per opera del pensiero; ma anche nel pensiero umano | sono | attive, come sono attive nella natura. In realtà nella |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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del pensiero; ma anche nel pensiero umano sono attive, come | sono | attive nella natura. In realtà nella natura costituiscono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che Aristotele chiama arte . Le idee dunque per Aristotele | sono | principŒ attivi e non già puri oggetti intelligibili; |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Che anzi egli fa della sua forma un sinonimo di atto . Tali | sono | le viste diverse e i principŒ (dai quali svolgendosi, o |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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puri da materia , ma, nell' una e nell' altra esistenza, | sono | principŒ e cause attive (natura ed arte), e perciò reali. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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a ragione che dunque gli universali non esistono: | sono | puri nomi. Coloro la cui attenzione fu più colpita dalla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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fu più colpita dalla prima proposizione che « le specie | sono | nelle menti come puri atti », conchiusero a ragione che gli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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a ragione che gli universali non esistono in sè: | sono | puri concetti subiettivi e individuali anch' essi. Era |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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incredibilmente alla filosofia stessa. Tuttavia gli errori | sono | tenaci: lo spirito d' empietà, immortale quanto il genere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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così ai danni della filosofia. Il realismo e il nominalismo | sono | i due fianchi dell' ammalato [...OMISSIS...] E veramente, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di queste è un nulla, un puro nome: ecco il nominalismo . | Sono | dunque due formole della stessa dottrina e non due sistemi, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dunque due formole della stessa dottrina e non due sistemi, | sono | due conseguenze dello stesso principio. Questa dunque del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dei libri che ci rimangono col nome d' Aristotele non | sono | autentici, altri non autentici in tutte le loro parti), |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(1). Ora i memoriali , scritti per uso proprio, altro non | sono | che annotazioni, tratti, pensieri, consegnati |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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una divisione scientifica (2). E tra i molti libri che si | sono | perduti d' Aristotele, non possiamo sapere quanti ce n' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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numero di significati, senza contare che quelle trenta voci | sono | assai lungi dall' esaurire il suo dizionario filosofico, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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filosofico, e che i significati posti a ciascuna non | sono | ancora tutti quelli ch' egli stesso attribuisce nell' uso |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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un sistema sta per intero nei principŒ , e le conseguenze | sono | già tutte in essi. Ma la deduzione di queste può esser |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è il solo autore del sistema. Se le conseguenze non | sono | state da lui dedotte e nè anco prevedute, a lui non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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prescindendo dalle contraddizioni puramente verbali che | sono | la conseguenza dei diversi significati pei vocaboli, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sulla via se erra nelle cose di suprema importanza, quali | sono | quelle che riguardano gli eterni destini dell' uomo. Ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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attribuzioni. Poichè credevano che i singolari, che | sono | nei sensibili, fluissero: e niuno di essi permanesse: l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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disse che le specie si separano bensì colla mente, ma | sono | realmente negli individui reali sussistenti. Essendo nella |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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danno luogo alla scienza; essendo negli individui reali, | sono | le vere forme sostanziali ed individue di questi. Alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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possano per conseguenza avere nulla di stabile, come pur | sono | le essenze, rispose col fare la materia eterna e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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come al bene, acquistassero la specie di cui | sono | capaci. Così credette d' aver trovato due punti fissi e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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in cui pretende che le specie stesse, che nella mente | sono | universali, inesistano come particolari negli individui |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(1), e nello stesso tempo affermare, che gli universali | sono | nei singolari, è appunto, come dicevamo, e come meglio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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poi la forma « « lo schema dell' idea, » [...OMISSIS...] . | Sono | tre dunque i significati della parola subietto , e questo è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quiddità è una specie, «to eidos», ma non tutte le specie | sono | « specie del genere ». Infatti la parola specie s' applica |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dell' essere che si predica per sè, vi dirà che l' essere | sono | le dieci categorie, di maniera che l' essere come essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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stesse, se si considerano come realizzate in individui, | sono | singolari e reali. Ma c' è differenza tuttavia tra la prima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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involgeva la mente. Poichè 1 da una parte gli universali | sono | necessari a costituire la scienza, nulla sapendo l' uomo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e però si chiama sostanza seconda (4). Ecco dunque che cosa | sono | gli universali d' Aristotele; non sono, nel senso proprio e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sostanze, ousie , come li vuole la scuola platonica: quindi | sono | posteriori alle sostanze (per le quali sempre s' intende la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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essere una stessa qualità? Nè varrebbe il dire, che non | sono | le stesse, ma simili : poichè più cose non sono simili, se |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che non sono le stesse, ma simili : poichè più cose non | sono | simili, se non hanno almeno qualche elemento uguale . |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cose, se pure le cose, per esempio le pietre e gli alberi, | sono | sostanze diverse dalla mente, e non la medesima sostanza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si predicano del pari gli accidenti (1): onde questi | sono | predicati di predicati, e però vengono ad avere una doppia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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« primi degli enti », dice che nelle sostanze seconde, che | sono | una classe d' universali, inesistono le prime, come nelle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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, sotto l' aspetto della comprensione gli universali | sono | nei singolari, e sotto l' aspetto della estensione i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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singolari, e sotto l' aspetto della estensione i singolari | sono | negli universali. Ma convien riflettere, che quando noi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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riflettere, che quando noi diciamo, che gli universali | sono | ne' singolari, intendiamo (e non si può intendere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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intendiamo (e non si può intendere altramente), in quanto | sono | percepiti o concepiti nella mente, perchè solo nella mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Dall' essere essi nelle sostanze, argomenta che non | sono | dunque i primi, e che senza le sostanze non ci sarebbero le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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contrario? In un altro luogo, volendo provare, che non ci | sono | elementi comuni alla sostanza e all' altre categorie, dice |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cioè la specie, in quelle cose che si fanno per natura, | sono | ad un tempo (2). Se sono dunque ad un tempo la materia e le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cose che si fanno per natura, sono ad un tempo (2). Se | sono | dunque ad un tempo la materia e le specie componenti la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da spiegar altro che le cose reali; ma se oltre queste ci | sono | le specie, se ci sono le cose possibili , che non essendo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le cose reali; ma se oltre queste ci sono le specie, se ci | sono | le cose possibili , che non essendo reali pur sono qualche |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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se ci sono le cose possibili , che non essendo reali pur | sono | qualche cosa, in tal caso, ci sono anche queste da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non essendo reali pur sono qualche cosa, in tal caso, ci | sono | anche queste da spiegare, e così le idee ridivengono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sempre delle cose contingenti. Finalmente, secondo lui, | sono | anteriori le sostanze singolari, perchè, dice, queste sole |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dalla materia, ma tutt' insieme. Quei primi principŒ, che | sono | in atto, « « non sono universali. Poichè il principio dei |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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insieme. Quei primi principŒ, che sono in atto, « « non | sono | universali. Poichè il principio dei singolari è singolare. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dell' uomo è universale, ma non ce n' è alcuno »(1) »; ci | sono | soltanto degli uomini singolari. Quelli dunque sono i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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»; ci sono soltanto degli uomini singolari. Quelli dunque | sono | i principŒ, e i principŒ sono anteriori. Ottimamente. Ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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singolari. Quelli dunque sono i principŒ, e i principŒ | sono | anteriori. Ottimamente. Ma questo non prova, se non che il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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diverse specie non differiscono di specie o di ragione . | Sono | dunque due le specie, l' una singolare diversa in ciascuno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Confessa dunque, che nell' opere dell' arte le specie | sono | anteriori, ma queste, dice, inesistono nell' opifice, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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d' Aristotele, il quale insegna che la natura , e l' arte | sono | due principŒ motori, l' uno interno e l' altro esterno, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nè si move » » [...OMISSIS...] , poichè le forme o specie | sono | immobili [...OMISSIS...] . Dunque le specie non sono l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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specie sono immobili [...OMISSIS...] . Dunque le specie non | sono | l' arte , come l' arte non è l' artista, sostanza reale e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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in cui tende, è dichiarato più nobile di quelle cose, che | sono | al fine (5). La specie dunque è qualche cosa d' anteriore |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non crede di moltiplicar con questo i suoi principŒ che | sono | costantemente tre: la materia, la specie, e la privazione. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e produzioni dell' uomo, che si fanno dietro le specie che | sono | nella mente dell' uomo stesso, e non nelle cose. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ho») e quest' è la specie . La materia dunque e la specie | sono | condizioni di ogni trasmutazione: dunque nè l' una nè l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nell' artefice, è, ma in un altro modo da quello in cui | sono | le specie nelle sostanze naturali (e certamente anche nelle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nè corrompono: con che confessa di più, che tali specie | sono | privilegiate sopra quelle che si generano e si corrompono, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sopra quelle che si generano e si corrompono, e però | sono | in questo agguagliate a quella che prima avea chiamata « « |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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suo modo. Platone avea detto, che le cose reali e sensibili | sono | l' altro o il diverso delle specie, e le specie l' altro o |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di qui vuol conchiudere Aristotele, che le cose e le specie | sono | relativi indisgiungibili. Avea detto ancora Platone, che le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Avea detto ancora Platone, che le essenze delle cose tutte | sono | le specie , e poichè nominandosi le cose si nominano le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le cose si nominano le loro essenze, quindi le cose tutte | sono | specie; [...OMISSIS...] ; il che ammette e riconosce |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che le seconde sostanze, [...OMISSIS...] , quali per lui | sono | le specie sostanziali, si predicano delle prime, cioè delle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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essere, secondo Platone, che delle sole cose in quanto | sono | naturali, e non in quanto sono fatte da un artefice |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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delle sole cose in quanto sono naturali, e non in quanto | sono | fatte da un artefice intelligente: le specie, dunque, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sull' intelletto, si separa, e conchiude che « come le cose | sono | separabili dalla materia, così sono le cose intellettuali » |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che « come le cose sono separabili dalla materia, così | sono | le cose intellettuali » [...OMISSIS...] . Quello che si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sostanza seconda, inesista ne' molti singolari e reali, che | sono | le sostanze prime, tutto il contrario dice nel libro delle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dove, come abbiamo veduto, insegna, che le sostanze prime | sono | nelle sostanze seconde o specie; [...OMISSIS...] . Ora |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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contro lui stesso ad argomentar così: « le specie che | sono | universali non possono esistere ne' singolari reali, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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chiusa nella propria realità: ma quando i reali singoli | sono | conosciuti da un intendimento, allora c' è ad un tempo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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vien posta dall' intendimento, e non è ne' reali quali | sono | fuori di questo ». Ma pure conviene, che Aristotele ci dica |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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se si tratta d' una identica e univoca specie. Se dice, che | sono | diverse, benchè simili, in tal caso ricade su di lui la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cos' alcuna l' aggiungere, che le specie dell' intelletto | sono | simili alle specie o forme delle cose reali: poichè lo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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questa seconda è inutile «( Ideol. 107, not.) ». Di più, se | sono | simili hanno una specie comune , e intorno a questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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come effettivamente risulta dai luoghi allegati, che | sono | identiche numericamente. Ma questo è impossibile secondo i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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poichè se dicesse questo per metafora, intendendo che | sono | simili, che forza avrebbe il suo argomento contro Platone |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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come il luogo da ciò che occupa il luogo. E se le forme | sono | identiche nell' anima e ne' reali, sono nell' anima anche i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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E se le forme sono identiche nell' anima e ne' reali, | sono | nell' anima anche i reali indivisi dalla loro forma, il che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la forma dalla materia, non considera le cose in sè, quali | sono | fuori della mente, ma quali sono nella mente concepite |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le cose in sè, quali sono fuori della mente, ma quali | sono | nella mente concepite dall' anima. L' una delle due dunque: |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ciò che intende è l' anima intellettiva, ciò che s' intende | sono | le specie. Non si ritrae Aristotele da questa conseguenza, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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produrrebbe in tal caso se stessa: oltredichè le forme | sono | in potenza, e questa mente che trae le forme in atto, è per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che, secondo Aristotele, tutte le sostanze mondiali | sono | composte di materia e di forma, ma il loro essere sta nella |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nel secondo de' libri fisici. La forma dunque e la materia | sono | unite sì strettamente, che costituiscono un solo essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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. Ora questa materia e questa forma dell' anima | sono | la mente possibile e la mente agente. Queste due menti non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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mente possibile abbia ricevuto le disposizioni preambule , | sono | le specie. Queste adunque sono come il nesso tra la mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le disposizioni preambule , sono le specie. Queste adunque | sono | come il nesso tra la mente possibile e l' agente, e il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sua unione e aderenza colla mente agente; ma come le forme | sono | atto, dipendono e appartengono a quest' ultima: così la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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su cui operare) emette un atto che non avea prima e | sono | le specie: queste dunque sono la stessa mente agente in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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un atto che non avea prima e sono le specie: queste dunque | sono | la stessa mente agente in quanto è attiva sulla datale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cioè sulla mente possibile, condizione della quale attività | sono | i sensibili (2). E conviene che vediamo appunto come la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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intelligibili: questi dunque, oggetto della mente, non | sono | i fantasmi. Ma gl' intelligibili non sono naturalmente in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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della mente, non sono i fantasmi. Ma gl' intelligibili non | sono | naturalmente in atto, ma in potenza: conchiude dunque, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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riceve gl' intelligibili; ma questi intelligibili, quando | sono | in atto, sono lei stessa, perchè essi sono l' estremo suo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ma questi intelligibili, quando sono in atto, | sono | lei stessa, perchè essi sono l' estremo suo atto, o |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quando sono in atto, sono lei stessa, perchè essi | sono | l' estremo suo atto, o termine. Onde, di questa divisione, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da sè stessa (2). Ed aveva già prima avvertito, che ci | sono | due maniere di patire [...OMISSIS...] . Onde non è assurdo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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punto in intelligibili. Se dunque gl' intelligibili | sono | nell' anima, e per un atto di questa si attuano, la specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di cui partecipano le cose reali fuori dell' anima, non | sono | identiche, ed è una metafora il dirle tali, onde ritornano |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dell' intendere, allora la stessa mente e la cosa intesa | sono | il medesimo ». Ma tanto è lungi che Aristotele spieghi come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si fanno per l' atto stesso dell' intendere, e | sono | la stessa mente in atto, chiaro è che la mente in atto dee |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che [...OMISSIS...] . Poichè se quando gli intelligibili | sono | in potenza, non ci potesse essere una mente, in tal caso la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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inteso », partendo dal principio « « che in quelle cose che | sono | senza materia (corporea) l' intelligente è il medesimo che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e a loro applicata, ma in esse veramente, in quanto | sono | fuori della mente, non c' è specie o forma alcuna. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dopo aver detto francamente che la scienza e la sanità | sono | forme e specie e ragioni dello sciente e del sano, non osa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e del sano, non osa poi dire, con egual franchezza, che | sono | loro atto , ma « « come atto, [...OMISSIS...] » ». E crede |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e l' intellettivo: l' estrasoggettivo e l' ideale non | sono | subietti, se non dialettici. Se dunque si cerca di questo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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subiettivo e traslato, e le idee contemplate, e queste | sono | veramente e propriamente le forme. Da questa confusione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che alcune parti dell' anima sieno separabili, perchè non | sono | atti di nessun corpo » »: a queste parti adunque, o parte, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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attribuire la condizione di subietto di quegli atti che | sono | esclusivamente suoi. Ora, se può sussistere, conviene che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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universali, egli ha ragione di negarlo, poichè le categorie | sono | tutte più o meno determinate. Prendendo dunque in questo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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«nus to panta gignesthai». Le ragioni, che a ciò mi movono | sono | le seguenti: 1) Aristotele dice, che ci deve essere nell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non come l' attuale contemplazione. Ora, queste appunto | sono | le proprietà dell' essere universale , che sotto aspetti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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lo chiama appunto Aristotele. Al modo stesso i generi , che | sono | ciò che c' è in più specie di comune, sono detti da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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i generi , che sono ciò che c' è in più specie di comune, | sono | detti da Aristotele materia rispetto alle specie , benchè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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« questo sensibile e questo scibile o sciente dell' anima, | sono | le stesse cose in potenza, cioè il sensibile dell' anima è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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un sentimento fondamentale , dove si può dire, che ci | sono | in potenza le specie sensibili delle cose sentite (5), |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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mente è tutte le cose, perchè è le specie stesse, e queste | sono | le cose » » o conviene intendere tutto ciò metaforicamente, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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potenza non è ancora esistere. Questi primi intelligibili | sono | chiamati da Aristotele principŒ, «archai» o principŒ della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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principŒ della dimostrazione, «archai apodeixeos», ed essi | sono | indimostrabili, appunto perchè veduti immediatamente dall' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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avendo » [...OMISSIS...] (2): gl' intelligibili dunque non | sono | fuori della mente, ma la mente li fa in se stessa, li fa in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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avendoli in potenza: e quest' intelligibili, quando così | sono | fatti in atto, sono la mente stessa in atto, appunto perchè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e quest' intelligibili, quando così sono fatti in atto, | sono | la mente stessa in atto, appunto perchè sono atti della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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fatti in atto, sono la mente stessa in atto, appunto perchè | sono | atti della mente. Quindi la doppia mente che Aristotele |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non « « è atto d' alcun corpo » » [...OMISSIS...] (2), come | sono | le altre parti, che colla mente formano nell' uomo un' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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altrimenti non si potrebbero spiegare gli atti , che | sono | nell' universo, il quale ridotto a pura potenza sarebbe |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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in tutti quei luoghi dove dice, che il corpo e le sue parti | sono | istrumenti dell' anima, anche dell' anima sensitiva, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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gl' individui singolari non si predicano del subietto, ma | sono | sostanze prime, delle quali si predicano le specie come del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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gli altri intelligibili o specie più o meno determinate che | sono | suoi atti secondi. A questi atti secondi o specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le vede nelle specie sensibili, e le specie sensibili non | sono | divise dalle cose sensibili e reali, cioè dai corpi (4). E |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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specie. Ammette dunque Aristotele delle specie eterne, che | sono | sostanze senza materia, e menti in atto, e sono eterne |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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eterne, che sono sostanze senza materia, e menti in atto, e | sono | eterne appunto perchè sono in atto per loro propria |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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materia, e menti in atto, e sono eterne appunto perchè | sono | in atto per loro propria essenza, [...OMISSIS...] . Dice in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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»senza parti e indivisibile (4). Queste dunque non | sono | di quelle specie che sono vedute dall' uomo ne' sensibili. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(4). Queste dunque non sono di quelle specie che | sono | vedute dall' uomo ne' sensibili. Trova dunque necessario di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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[...OMISSIS...] . Dopo aver detto che le tre anime così | sono | insite nel corpo seminale e si sviluppano l' una dall' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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occasione delle sensazioni, i quali primi intelligibili nè | sono | fantasmi, nè s' intuiscono ne' fantasmi, nè vengono in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cui viene la stessa scienza, e questa cognizione anteriore | sono | i supremi principŒ ossia la mente. [...OMISSIS...] . |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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universali ossia le categorie (1). Sopra tutti questi | sono | gli ultimi principŒ della dimostrazione, il principio del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Conosciuto il triangolo si rileva che i suoi tre angoli | sono | uguali a due retti, mediante un sillogismo che parte dal |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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preconoscere prima di dedurre che gli angoli del triangolo | sono | uguali a due retti, [...OMISSIS...] . Preconosciute queste |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si dicono senza congiunzione, [...OMISSIS...] , i principŒ | sono | di quelli che si dicono con congiunzione, [...OMISSIS...] , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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degl' intelligibili ossia de' concetti, dunque non | sono | i singoli concetti, e però molto meno i fantasmi. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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c' è solo ne' contingenti cioè in quelle entità che non | sono | sempre in atto, [...OMISSIS...] . C' è dunque un altro |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cioè gli enti che si dicono senza composizione, come | sono | le specie, che si riducono alle categorie - si concepiscano |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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- si concepiscano queste in atto o in potenza - non | sono | da Aristotele considerati come enti completi, chè, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cose che ammettono composizione dalle cose semplici, come | sono | le specie. Nelle prime dice, che « « l' essere è il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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d' Aristotele. Poichè se le essenze incomposte, le quali | sono | certamente le specie, che altrove chiama seconde essenze, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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o non le tocca, le intuisce o non le intuisce, e se queste | sono | sempre e sempre in atto, [...OMISSIS...] , e perciò eterne, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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eterne, e se queste nelle cose corruttibili e sensibili non | sono | sempre, perchè queste si cangiano e perdono i loro atti, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Che le essenze e specie, essendo incorruttibili ed eterne, | sono | o toccate o non toccate dalla mente, e però si dà |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è impossibile che si compongano, e queste cose, dice, non | sono | enti, [...OMISSIS...] : la seconda, quando le cose, gli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le cose, gli enti, qualunque sieno, [...OMISSIS...] , | sono | atti per natura ad apparire quali non sono o quelli che non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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, sono atti per natura ad apparire quali non | sono | o quelli che non sono, come l' ombre ed i sogni. Queste |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quelli che non sono, come l' ombre ed i sogni. Queste cose | sono | un chè, ma non ciò di cui producono la fantasia, |
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presentandocisi in due modi, come reale e come ideale, due | sono | i generi della verità, il primo de' composti, il secondo |
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ed i principŒ , i quali, come noi abbiamo mostrato, non | sono | altro che lo stesso universale applicato a giudicare del |
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Onde chiama cose anteriori e più note a noi quelle che | sono | tali in ordine alla riflessione nostra, benchè i sommi |
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intelligibili, i principŒ indimostrabili [...OMISSIS...] | sono | il medesimo per Aristotele, e questi sono noti all' uomo |
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[...OMISSIS...] sono il medesimo per Aristotele, e questi | sono | noti all' uomo prima d' ogni sapere acquistato per |
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intelligibili (3). E di questi primi intelligibili, che | sono | essenze incomposte, dice Aristotele che sempre sono in |
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che sono essenze incomposte, dice Aristotele che sempre | sono | in atto, e non mai in potenza da cui passino all' atto: |
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passino all' atto: [...OMISSIS...] . Questi intelligibili | sono | dunque, secondo Aristotele, sempre in atto, davanti all' |
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se questa mente è una, come poi essi che la costituiscono, | sono | molti? Se si considera attentamente i diversi luoghi d' |
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contiene in sè tutti gli altri. E veramente gli altri non | sono | che il primo principio, che riceve diverse espressioni |
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è il principio di tutti gli altri assiomi, questi | sono | sue conseguenze, e però per lui, come per un primo lume, si |
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dell' aiuto de' fantasmi. Dice che quelle operazioni, che | sono | del composto, non sono tutte fatte dal senso, ma « « alcune |
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Dice che quelle operazioni, che sono del composto, non | sono | tutte fatte dal senso, ma « « alcune dal senso, alcune |
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vedemmo, la mente oggettiva e sempre in atto d' Aristotele | sono | i primi, ossia i principŒ (2), e questi si riducono tutti |
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principŒ che si hanno dall' uomo per natura e che tutti | sono | contenuti nella natura dell' essere; così stabilisce |
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non esistono, e che esistono solo le specie , e queste | sono | le forme , e le forme altro non sono che gli atti |
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le specie , e queste sono le forme , e le forme altro non | sono | che gli atti sostanziali delle stesse cose reali: laonde |
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suscettivo di diversi pensieri ed immaginazioni, i quali | sono | pure tutti uguali o simili tra di loro; altrimenti, non si |
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le specie che informano le cose reali e singolari e che | sono | unite colla materia, ci sono altre specie separate dalla |
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cose reali e singolari e che sono unite colla materia, ci | sono | altre specie separate dalla materia, il cui domicilio è la |
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intelligibili non c' erano solamente quelle specie, che | sono | prossime alle cose reali (1), ma c' era una gerarchia di |
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de' reali sensibili, di cui consta il Mondo, perchè | sono | da questi intieramente separate, onde con esse altro non si |
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idee, essendo pienamente separate per loro natura, non | sono | l' essenza di questi, e però, intendendo esse, non s' |
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di uomo quanto la definizione. Le specie e i generi dunque | sono | cose che « si dicono del subietto, ma non sono nel subietto |
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dunque sono cose che « si dicono del subietto, ma non | sono | nel subietto », perchè l' uomo non è in un uomo |
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che le idee universali, che si dicono specie e generi, non | sono | a pieno determinate, e però non hanno l' ultimo atto; ora |
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reali . Poichè vi hanno sostanze individue , che non | sono | reali attualmente, ma unicamente possibili, il che sembra |
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le specie (astratte) che di essa si predicano, e che questi | sono | posteriori a quella nell' ordine del pensiero totale, e |
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ultime astrazioni (3). Che anzi secondo Platone le idee non | sono | l' una dall' altra divise e indipendenti, ma si copulano |
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distinse le cose, che si dicono del subietto, e non | sono | in esso, quelle che si dicono del subietto, e ci sono, |
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che non si dicono del subietto, e ci sono, e quelle che nè | sono | nel subietto, nè si dicono di lui, altro non fece che far |
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che i sensibili per se stessi non hanno consistenza e | sono | apparenze, non negava per questo la realità dell' essere, |
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generi, dove solo quell' essenza è conoscibile? (3). E non | sono | queste specie o idee dette da Aristotele ciò che è eterno, |
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predicano, è vero, d' un subietto sostanza individuale, ma | sono | in un tale subietto ». Dunque questo subietto è necessario |
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, e si distinguano dagli accidenti, perchè questi | sono | « « qualità semplicemente » » [...OMISSIS...] (2); non c' è |
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che se le idee possono esser predicate , è perchè prima | sono | partecipate ; e veramente non sarebbero predicate con |
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in altri subietti. Ora accordando Aristotele che tali idee | sono | universali, egli accorda che ogni individuo singolare non è |
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enti dell' universo, anche i sensibili, benchè in quanto | sono | sensibili sieno fenomenali, partecipano, concepiti come |
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l' apparenze sensibili qualche cosa di così permanente come | sono | le loro essenze, che si intuiscono nelle idee. Confessa |
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confessa, che le essenze nelle idee e nelle cose sensibili | sono | le medesime di specie, perchè l' essenza che è nella |
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che i sensibili tra loro univoci, nel sistema di Platone | sono | equivoci colle specie (2), abusa manifestamente di |
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specie (2), abusa manifestamente di sottigliezza; poichè | sono | equivoci colle specie presi da queste in separato per |
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queste in separato per astrazione in quanto così presi non | sono | che fenomeni; ma non sono equivoci presi come già |
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in quanto così presi non sono che fenomeni; ma non | sono | equivoci presi come già partecipanti alla specie, se è vero |
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Ma nè ella è in alcun luogo nè si moltiplica veramente, ma | sono | i sensibili, che, essendo in diversi luoghi, quando sono |
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ma sono i sensibili, che, essendo in diversi luoghi, quando | sono | percepiti dall' anima, la quale è semplice e senza luogo, |
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Nasce qui subito la voglia di domandare: « che cosa dunque | sono | i sensibili prima di ricevere una tale essenza presente |
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se si parla d' un' anima intellettiva singolare, essi non | sono | più a quest' anima, perchè per questa non è ciò che non è |
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si suppone che nessuna intelligenza gl' intenda, essi non | sono | punto a niuna intelligenza. - Ma il sensibile, non è |
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esistenza, se per questo si conoscono, e si conoscono quali | sono | in verità: è dunque da dire che partecipino dell' essenza , |
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con questa e per questa, e in questa siano. Ma posto che | sono | in questa, niente poi vieta che la mente coll' astrazione |
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parla de' sensibili che sono; poichè i sensibili che sono, | sono | già uniti e inseparabili dalla loro unica essenza. E questo |
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due cose, il sensibile e l' essenza, erano inseparabili. Ma | sono | due proposizioni totalmente diverse, che il sensibile non |
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Questa separazione ideale suppone già le idee, e | sono | appunto queste di cui si disputa: onde la distinzione |
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E qui dopo aver detto che la fisica tratta di cose che non | sono | senza materia, [...OMISSIS...] , benchè deva anche la |
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detto che la matematica specula d' alcune cose in quanto | sono | immobili e separabili, [...OMISSIS...] , prosegue venendo |
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essere col moto e senza moto ad un tempo; questi dunque non | sono | due concetti che si possano distinguere nella stessa cosa: |
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e de' fenomeni celesti, perchè i Cieli, secondo Aristotele, | sono | quelli, come si dirà, che ricevono l' immediato impulso |
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ente, come ente, è Dio, secondo il contesto, che cosa poi | sono | quelle cose che in lui inesistono, [...OMISSIS...] ? |
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si conoscono toccandoli immediatamente (2), e che | sono | il fondamento di tutto l' umano sapere: perocchè si parla |
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insegna egli in tanti altri luoghi, contro Platone, che | sono | inseparabili, e che separate sono posteriori? Il pensiero |
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contro Platone, che sono inseparabili, e che separate | sono | posteriori? Il pensiero d' Aristotele parmi che riceva |
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inesistono nell' ente per sè, [...OMISSIS...] . Che cosa | sono | queste cose che inesistono nell' ente per sè? Certo quelle |
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[...OMISSIS...] , laddove la prima tratta delle cose che | sono | nell' ente per sè, [...OMISSIS...] . Ma i principŒ e le |
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e le supreme cause appartengono, all' ente per sè, o | sono | accidentali? [...OMISSIS...] . Ammette dunque una natura |
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tutte, di cui tratta la Fisica e le scienze inferiori, | sono | parziali, [...OMISSIS...] , e minori di quella prima natura |
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o sostanza è per sè ente e non per accidente, e di essa | sono | i principŒ e le cause supreme, che sono immobili, perpetue, |
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e di essa sono i principŒ e le cause supreme, che | sono | immobili, perpetue, e separabili da ogni materia. Questi |
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che in esso inesistono, e che, essendo prive di materia, | sono | per sè intelligibili (1), è « «comune a tutti i generi e a |
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come enti, cioè come aventi quelle proprietà che | sono | dell' ente come ente. Quindi egli viene di novo a |
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dunque d' Aristotele che le idee, essendo universali, | sono | enti in potenza (2), e che perciò deve esserci quella |
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non ha forza per due ragioni: l' una , che le idee non | sono | universali se non in quanto possono esser partecipate, ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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se non in quanto possono esser partecipate, ma in sè stesse | sono | singolari, che anzi ciascuna rimane una e identica anche |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sensibili, ripone il considerarle nelle ragioni o idee, che | sono | da più che non sieno le immagini sensibili degli enti, ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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più che non sieno le immagini sensibili degli enti, ma non | sono | ancora l' ente assoluto in cui risiede come in prima fonte |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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stare separate dalle cose, poichè essendo universali | sono | enti in potenza e l' atto deve precedere, poichè anche |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da quelle de' sensibili, perchè questi senza quelle nè | sono | nè hanno alcuna essenza, ma l' essenza loro è quella stessa |
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egli stesso attesta, che secondo Platone « « i sensibili | sono | enti per la partecipazione delle specie, come i Pitagorici |
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esser enti per la imitazione di esse »(2) »: non ci | sono | dunque due serie di enti, ma una sola, che ha due modi, in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Aristotele, che le essenze insensibili e immateriali non | sono | le cose, in quanto sensibili, ma loro cause prossime, non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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a cui appartiene il moto, coll' idee o essenze, che | sono | immobili, è detto nel Sofista e in altri dialoghi. Poichè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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generi dunque, a cui tutti i generi inferiori si riducono, | sono | per la partecipazione dell' ente, e pure nessuno di essi è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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queste qualità che noi diremmo « essenze speciali », non | sono | l' essere, perchè questo è comunissimo ed uno, e quelle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' essere, perchè questo è comunissimo ed uno, e quelle | sono | speciali (specie e generi). 3 L' atto dunque dell' essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il non ente. 4 Che se le essenze speciali che prese da sè | sono | il non ente, hanno bisogno per esistere dell' ente: dunque |
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col non ente, cioè con tutte le essenze e nature, che non | sono | lui. Questa copulazione del non ente coll' ente è quello, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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reali, gerarchicamente subordinate: l' uno dunque e i molti | sono | sempre, nella verità del fatto, copulati insieme, onde la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sarebbero se non partecipassero dell' essere , e che perciò | sono | per la partecipazione di questo: ma che tuttavia non sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sono per la partecipazione di questo: ma che tuttavia non | sono | questo; copulandosi bensì, ma non confondendosi mai le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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, e di qui pure si sciolgono, cioè si dimostra che esse non | sono | punto vere contraddizioni, ma solo apparenti. Poichè accade |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dunque a dire che tutte le nature che veramente esistono, | sono | mirabilmente organate d' ente, che è il fondo di tutte, col |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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alle forme categoriche. Non parla dunque di esse in quanto | sono | ideali, o in quanto sono reali, o morali, ma puramente in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Non parla dunque di esse in quanto sono ideali, o in quanto | sono | reali, o morali, ma puramente in quanto sono, e perciò in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(2), parola acconcissima e forse unica, perchè le essenze | sono | là presenti al pensiero senza punto confondersi con esso e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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altro, e separati tutti da ogni singolare sussistente, che | sono | le imputazioni che gli fa Aristotele con tant' evidente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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un solo ordine d' essenze e queste incorruttibili, le quali | sono | in due modi, per sè, e partecipate. Ma nè nell' uno nè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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o divisi fra loro o divise dalla realità. In quanto | sono | partecipate sono le stesse che esistono per sè, e i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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fra loro o divise dalla realità. In quanto sono partecipate | sono | le stesse che esistono per sè, e i sensibili sono in esse, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sono le stesse che esistono per sè, e i sensibili | sono | in esse, frase ripetuta da Aristotele e appropriatasi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e appropriatasi quando disse: [...OMISSIS...] in quanto | sono | per sè (il che altro non significa se non che per essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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del corruttibile non è corruttibile: e tutte queste essenze | sono | per l' essenza prima (che si chiama semplicemente essenza), |
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ponga prime le idee, e posteriori i reali. Anzi i reali | sono | in Platone il sostegno delle idee, sono quelli a cui esse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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reali. Anzi i reali sono in Platone il sostegno delle idee, | sono | quelli a cui esse appartengono, e ne' quali si copulano e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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perchè esse sieno tali, ma perchè i subietti reali in cui | sono | operano secondo esse, come secondo altrettante norme e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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forme. Ma di nuovo, questi reali veramente sussistenti non | sono | i sensibili, ma gli esseri intelligenti ed incorporei. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' atto alla potenza, e i singolari e i reali alle idee che | sono | il termine della loro intelligenza, ma non punto i reali |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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li riassume in due, l' uno immutabile e immobile, che | sono | le specie, l' altro mutabile e mobile che è la materia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le idee del mondo che pure contengono l' essere delle cose, | sono | « veri enti », o enti semplicemente (6), pure hanno per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ma poi si riuniscono. Ed è da considerare i vestigi che | sono | nell' animo umano d' una doppia potenza, l' una che si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sensibile, tuttavia non sa punto slegarsi da' sensi, che | sono | pania alle sue ali, onde contraddizioni per tutto e, diviso |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e quindi la virtù intellettiva, e vengono le idee che | sono | le cose intelligibili; così da questo lume ricevuto dalla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Ma quest' idee, che costituiscono il Figlio del Bene, | sono | quelle che rendono intelligibili le singole azioni |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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subiettivo capace d' acquistare la detta virtù (1); ci | sono | le cose reali atte a divenire intelligibili: c' è il Bene, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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idee si contiene l' essere del Mondo. Tra queste idee ci | sono | quelle dell' anime finite. Il Bene che colla facoltà |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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delle idee nel sentimento inferiore dell' anima non | sono | le idee stesse, ma un cotal simulacro delle idee, ed è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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delle idee, ed è perciò che i corpi formati dice che | sono | «homonyma» (2) alle idee, cioè riceventi lo stesso nome, ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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». Ora le cose si distinguono in due classi. Alcune non | sono | altro che l' essere stesso [...OMISSIS...] ; altre sono un' |
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non sono altro che l' essere stesso [...OMISSIS...] ; altre | sono | un' immagine o simulacro dell' essere [...OMISSIS...] . |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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o simulacro dell' essere [...OMISSIS...] . Queste ultime | sono | i corpi, e, almeno in parte, tutti i reali finiti. Ora le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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almeno in parte, tutti i reali finiti. Ora le cose che non | sono | essere, ma simulacri di essere, non possono stare da sè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sole, perchè hanno una esistenza relativa all' essere, ma | sono | per l' essere, e pure per l' essere, di fronte al quale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e pure per l' essere, di fronte al quale sempre si pongono, | sono | conoscibili; onde dall' essere hanno la conoscibilità, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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[...OMISSIS...] . Quindi avviene che le prime cose che | sono | essere, abbiano una unicità d' esistenza, l' altre che sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sono essere, abbiano una unicità d' esistenza, l' altre che | sono | simulacri, abbiano una duplicità nella loro esistenza: |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Di tutti adunque i noumeni , cioè di tutte le cose che | sono | essere e per sè intelligibili, il primo e massimo è Dio, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la sua filosofia. Poichè dimostra, che il bello, pel quale | sono | belle le cose che così si dicono, non è le cose stesse: |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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addotto, è il bello stesso, pel quale le cose si dicono e | sono | belle. Quest' è quello che Platone chiama l' idea. Non |
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natura delle idee, causa prossima, per la quale le cose | sono | quello che sono, conduce a conoscere: 1 che tra le idee non |
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che anche nelle cose sensibili e corporee, che ne | sono | il simulacro, si vedano aggruppate, e però non si sa |
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per l' unico subietto, che è l' idea fondamentale, a cui | sono | congiunte organicamente le altre. Che anzi, a propriamente |
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l' Esemplare voglio dire dell' Universo, di cui gli altri | sono | parti, e non diversi esemplari (1). E non è egli strano al |
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l' unica che ci resti, troviamo necessarie perchè esso sia, | sono | per la stessa necessità dell' essere, essendo a lui |
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essendo a lui essenziali costitutivi, di che s' induce che | sono | puro essere esse stesse, e però che non pongono in lui che |
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delle sole idee del mondo, e non delle prime idee, che non | sono | tipi del mondo, come verrà forse altrove occasione di dire. |
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pure la sentenza che « « la sapienza e la mente non | sono | mai senza l' anima » » (2). E quindi trae che « « nella |
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perchè ella presta a noi, e ad alcune altre cose che | sono | quaggiù in terra presso di noi, l' anima e la via d' |
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avvisata di dare anche alle maggiori parti del mondo, che | sono | le celesti, e al mondo tutto l' anima, « « la bellissima e |
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l' Esemplare dall' effetto che è l' Universo, nel quale ci | sono | i vestigi dell' esemplare e c' è l' anima somministrata |
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di quaggiù [...OMISSIS...] , e ugualmente alle cose che | sono | in tutto il cielo, [...OMISSIS...] : onde rimane sempre |
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della mente » » (4), perchè nell' Esemplare non ci | sono | che pure idee scevre da ogni concrezione e realità. Iddio |
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anima, la sapienza; ma per distinguere queste cose, quali | sono | nell' Ente assoluto, a diversità del modo in cui sono nel |
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quali sono nell' Ente assoluto, a diversità del modo in cui | sono | nel mondo, usa delle parole «alethos kinesin k. t. l.», e |
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parole «alethos kinesin k. t. l.», e appresso dice che | sono | «os onta» (.). L' atto poi con cui è l' essere, e queste |
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compongono, secondo le ragioni della mente umana, Dio, ci | sono | delle altre idee relative alle cose mondiali, che |
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l' hanno in Dio. Tutte queste idee dunque relative al Mondo | sono | quelle che costituiscono l' Esemplare del mondo, da Dio in |
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Platone « « l' ottimo di tutti gli intelligibili che sempre | sono | » » (4), distinguendo così tra gl' intelligibili quelli che |
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d' essere di continuo modificabile, date le condizioni che | sono | gli stimoli materiali, e anche in virtù dell' attività |
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il mezzo del conoscere è un solo, gli oggetti del conoscere | sono | due, il sensibile, [...OMISSIS...] e il razionale, |
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che le leggi speciali dell' armonia nell' anima racchiuse | sono | d' una tanta grandezza, moltitudine e profondità che nè |
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e profondità che nè Platone le potè raggiungere, nè | sono | nè saranno esaurite dalle meditazioni di molti filosofi nel |
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e base una gran verità, che « « l' anima e l' universo | sono | coordinati insieme da una mano sapientissima, quasi due |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dica ora immobili , ed ora mobili certi intelligibili: | sono | immobili in se stessi, ma nel loro seno hanno la mobilità |
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la formazione delle specie d' animali minori, le quali | sono | tante quante ne vede Iddio nell' idea d' animale (2), e |
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i sensibili, tacendosi interamente dell' anima nel cui seno | sono | creati i corpi, onde dalla congiunzione di essa con questi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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universo, e degli animali maggiori in esso contenuti, che | sono | gli astri: sia altresì come corpo degli animali minori, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da questo che le forme s' intendono nelle idee, quando | sono | nel senso ricevute, e nelle idee si vede il loro essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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essendo forme periture, non si vedono eterne, e però non | sono | l' essere immutabile, ma una sensibile espressione e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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intelletto potrebbesi addimandare (1) » ». Le idee dunque | sono | partecipate in un modo dall' anima, e in un altro dai |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sensibili, ed è per questo che da Platone, come dicemmo, | sono | assomigliate ad un giogo imposto da Dio all' anima ed alle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la giustizia e la sapienza e simili entità come abito , | sono | accidentali all' anima, e quindi nasce la questione se la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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giustizia e della bellezza, come le forme de' sensibili | sono | una copia di ciò che è nelle idee. La qual questione non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ed esplicitamente alla mente di Platone: ma dicendo che | sono | di quelle cose che possono essere presenti od assenti (1) |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è di essere intelligibili . Non essendo dunque intese, non | sono | per sè stesse ricevute da' corpi, ma questi partecipano |
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ella per sè stessa intende ciascuna di quelle cose che | sono | per se stesse »(1) », il che è quanto dire che le essenze |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' esemplare imitandolo imperfettamente, per questi vestigi | sono | condotte sempre con un' inclinazione veementissima al Bene |
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la misura e la norma secondo la quale devonsi giudicare, | sono | tratti sublimi d' una mente straordinaria. E quantunque l' |
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causa del mondo, Iddio, atteso che in quest' esemplare ci | sono | i vestigi del divino suo autore ed è con esso intimamente |
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queste operazioni e l' affezione dell' animo conseguente | sono | comprese da Platone sotto la parola «eikasia». Quando |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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tutte queste operazioni e la fede o persuasione conseguente | sono | comprese sotto la parola «pistis». Fin qui non c' è ancora |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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stesso e all' altre figure ideali, delle quali le sensibili | sono | imperfetti simulacri. In questo stadio adunque il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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[...OMISSIS...] . Questa porzione o specie d' intelligibili | sono | le ragioni ultime, e la ricerca di queste è così descritta |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Da queste idee inferiori prossime ai sensibili, di cui | sono | l' intelligibilità, move il raziocinio per due vie a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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parimenti inferiori, per arrivare alle idee ultime: queste | sono | le idee superiori . Come le idee inferiori sono quelle che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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queste sono le idee superiori . Come le idee inferiori | sono | quelle che manifestano il mondo sensibile e corporeo, così |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il mondo sensibile e corporeo, così l' idee superiori | sono | quelle che manifestano il principio dell' universo, e le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il principio dell' universo, e le cose tutte che ad esso | sono | inerenti, e che l' anima, per questa via d' alto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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[...OMISSIS...] . Queste idee o intelligibili superiori | sono | lontanissimi da ogni sensibile, e la mente va ad esse senza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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come accade a' matematici. Le idee superiori dunque | sono | quelle che manifestano nature spirituali e doti e qualità |
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concrezione sensibile, d' idea in idea; [...OMISSIS...] . | Sono | indubitatamente tali idee quelle del giusto , dell' onesto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ordinate con ordine immutabile, [...OMISSIS...] , le quali | sono | indubitatamente quelle della giustizia, della virtù, della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cioè all' anima del mondo, poi agli astri che ne | sono | avvivati, finalmente al filosofo che mettendo tutta la sua |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di qual sapienza parlino, qual oggetto le assegnino, | sono | costretti in ultimo di rispondere, che intendono « « della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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analogia , perchè queste cose tutte date alla mente umana | sono | boniformi , ed hanno un' analogia ed un' intima relazione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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del Bene, mostra che nè il piacere nè la sapienza umana | sono | in separato sufficienti a sè stessi. Poichè niuno vorrebbe |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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formola razionale composta e quasi organata di più idee: e | sono | quelle idee eminenti che si vedono nel mondo partecipate, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la verità, ma questa è necessaria anche ai piaceri che | sono | il secondo elemento, chè se non sono veri piaceri nè pur |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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anche ai piaceri che sono il secondo elemento, chè se non | sono | veri piaceri nè pur sono piaceri. [...OMISSIS...] . E |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il secondo elemento, chè se non sono veri piaceri nè pur | sono | piaceri. [...OMISSIS...] . E dimostra che ci sono de' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nè pur sono piaceri. [...OMISSIS...] . E dimostra che ci | sono | de' piaceri veri e dei falsi: i primi ordinati e moderati |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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gli altri disordinati che non potendosi mescere con essa nè | sono | veri, nè possono convenire in quel misto nel quale sta il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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del « Filebo » a classificare i diversi ordini di bene che | sono | nel mondo, li distribuisce nella scala seguente. Il primo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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natura [...OMISSIS...] ; e quest' altre cose sempiterne | sono | appunto quelle indicate, la verità, la bellezza, la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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per sè stesse non appartengono al mondo o all' uomo, ma | sono | di spettanza alla causa, [...OMISSIS...] , e tutte insieme |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di preminenza. Avea già detto che questi elementi buoni | sono | primieramente due, l' uno appartenente all' ordine |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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s' aggiungono le scienze e le arti; e queste stesse talune | sono | pure e proprie della sola anima senza mescolanza d' alcun |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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eterno, non ha bisogno d' alcun esemplare, e però non ci | sono | le idee , che lo compongono, separate e indipendenti dal |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le idee che si riferiscono al mondo come esemplari, | sono | intuite dalle menti create, che così ne partecipano; ma gli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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uomo col senso, la mente trapassa alle idee , di cui quelle | sono | similitudini, ossia alle essenze de' medesimi sensibili, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Quindi Aristotele stabilisce, che tutte le cose mondiali | sono | composte di due elementi: 1 materia, [...OMISSIS...] ; 2 |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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gli enti, e il principio e il fine del loro movimento, | sono | chiamati cause da Aristotele, e alla dottrina di queste |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il fine. Queste quattro e, colla privazione, cinque cause, | sono | considerate da Aristotele come i generi più estesi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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questa formando l' ente singolare (3). Ora poichè questi | sono | diversi (4), perciò, secondo Aristotele, ci devon essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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questi (5), e si classificano in dieci supremi generi che | sono | le categorie. Ci hanno dunque due generi di specie , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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anche esse o no mescolarsi colla materia. Le categorie poi | sono | i generi formali che abbracciano le une e le altre; per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la nostra maniera di concepire per via di predicazione, | sono | una classificazione di predicati generalissimi; laddove la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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per accidente qualche cosa, dicesi fortuna (1). Ma queste | sono | piuttosto cause rispetto al concepire dell' uomo che non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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i due principŒ d' ogni mutazione, la natura e l' arte , non | sono | entità diverse, secondo Aristotele, dai due elementi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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due elementi materia e specie , di cui risulta il mondo, ma | sono | virtù efficaci inerenti ai medesimi nell' ente composto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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medesimi nell' ente composto (natura), e che oltracciò vi | sono | forme pure di materia, che danno origine all' arte , la |
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Aristotele accusa ingiustamente Platone (2). Poichè se ci | sono | due specie della casa, devono aver qualche cosa di comune, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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stessa imitata: di che anche a noi venne detto, che le idee | sono | la stessa similitudine (3). S' evita il sofisma del terzo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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a spiegare l' operare della natura così. Alcune cose, dice, | sono | determinate dalla necessità , e la ragione di questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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conseguenza al subietto che la possiede, l' intelligenza. | Sono | da osservare nel passo citato quelle parole: |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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circolo. Poichè si riduce a questo: « le forze della natura | sono | connesse e concatenate per modo che conducono un ente da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di continuo. In tale supposizione adunque le idee esemplari | sono | tutt' altro che « vaniloquii e poetiche metafore »: sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sono tutt' altro che « vaniloquii e poetiche metafore »: | sono | anzi sì alte cose a cui il volo d' Aristotele non pervenne. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' ultima materia, come l' ultima forma [...OMISSIS...] non | sono | prodotte (3). Dagli argomenti che adopera Aristotele a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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materia, e sia concorsa alla produzione del mondo. Non ci | sono | dunque le idee separate di Platone. Il mondo dunque è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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fatture, [...OMISSIS...] . Le produzioni dell' arte, dice, | sono | quelle « « di cui la specie è nell' anima » ». |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non si producono sole; nè separate dalla materia, quali | sono | nella mente, sono cause efficienti delle cose di cui il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sole; nè separate dalla materia, quali sono nella mente, | sono | cause efficienti delle cose di cui il mondo sensibile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ci restano, e a rinforzare di nuovi ragionamenti quelle che | sono | già state sottoposte alla meditazione del lettore. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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realità che percepisce coll' aiuto del sentimento; e questi | sono | brani, o anzi particelle piccolissime, al confronto del |
Sulle categorie e la dialettica -
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uno speculativo. E i tre libri dell' Ontologia universale | sono | i primi tre passi di un tale cammino. Il primo di questi |
Sulle categorie e la dialettica -
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gl' istrumenti e i punti d' appoggio necessarii, che | sono | principalmente la percezione già giustificata che dà i |
Sulle categorie e la dialettica -
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non è mai solo «( Psicol. 1301) ». Le classi ultime non | sono | quelle che si fondino in concetti d' estensione massima , |
Sulle categorie e la dialettica -
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in concetti di massima comprensione attuale, i quali | sono | le specie piene che costituiscono classi minime. Le classi |
Sulle categorie e la dialettica -
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piene che costituiscono classi minime. Le classi ultime | sono | fondate in concetti di comprensione massima virtuale , di |
Sulle categorie e la dialettica -
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Accinti a questo i filosofi s' accorgono che le entità non | sono | già sparse alla rinfusa o semplicemente collocate accosto |
Sulle categorie e la dialettica -
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all' altra, accorgendosi ancora che molti di questi nessi | sono | anche condizioni essenziali ad esse, sicchè entrano a |
Sulle categorie e la dialettica -
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stesse cose reali [...OMISSIS...] , i subietti de' numeri | sono | i reali. Infatti il concetto di « subietto »appartiene all' |
Sulle categorie e la dialettica -
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e le proprietà che aveva. Gli abiti poi del numero | sono | quelle che Aristotele chiama anche ragioni [...OMISSIS...] |
Sulle categorie e la dialettica -
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ente completo, in cui essendoci principio, mezzo e fine, vi | sono | insieme congiunti l' infinito binario col suo finimento |
Sulle categorie e la dialettica -
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coll' analisi l' una dopo l' altra le unità, quali | sono | le specie, dev' essere tenuto insieme di novo dalla forma |
Sulle categorie e la dialettica -
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secondo Platone, è l' uno e il più , perchè questi due | sono | uniti, trattandosi qui d' un uno che presenta un più |
Sulle categorie e la dialettica -
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possibili di ciascuna specie, e sotto questo aspetto essi | sono | numero indeterminato; l' altra perchè ciascun individuo |
Sulle categorie e la dialettica -
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uno e il numero indeterminato od infinito, come le specie | sono | medie tra il genere e gl' individui reali, onde da Platone |
Sulle categorie e la dialettica -
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schema della diversità e dei contrarii (2) (chè contrarii | sono | il grande e il piccolo, e li può ricevere ugualmente in sè) |
Sulle categorie e la dialettica -
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poniamo le specie; e non basta riconoscere che ce ne | sono | dentro molte , ma conviene determinare quante sieno, cioè |
Sulle categorie e la dialettica -
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più cose che in un altro uno , e certi di questi uni | sono | dentro ad altri, sopravanzando sempre nella fine un resto |
Sulle categorie e la dialettica -
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determinato, è la realità pura, ossia la materia reale . Ci | sono | dunque per Platone tre indefiniti: l' uno indefinito , che |
Sulle categorie e la dialettica -
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poi i numeri, cioè le specie distinte, ma in cui non ci | sono | attualmente; convien dire ch' essa sia l' idea senza |
Sulle categorie e la dialettica -
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che così vengono collegati o contenuti nell' unità, e | sono | primamente specie, poi forme o essenze delle cose. Nell' |
Sulle categorie e la dialettica -
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l' indefinito, il più , grande e piccolo; 2 l' uno. Questi | sono | i due che nomina Aristotele, da cui dice secondo Platone, |
Sulle categorie e la dialettica -
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detto [...OMISSIS...] . I numeri non informati dall' unità, | sono | le determinazioni, i determinanti; l' unità, che le lega |
Sulle categorie e la dialettica -
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stesse, quando rimangono slegate prive d' un subietto, | sono | anch' esse un indeterminato o un indefinito. Quindi, tanto |
Sulle categorie e la dialettica -
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si considerano come classi o sommi generi degli enti, non | sono | propriamente tali: ma i due primi, la monade e la diade, |
Sulle categorie e la dialettica -
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propriamente tali: ma i due primi, la monade e la diade, | sono | elementi; la triade, cioè il definito, o, come lo chiama |
Sulle categorie e la dialettica -
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è l' ente infinito. Onde, a propriamente parlare, due | sono | le supreme classi o categorie platoniche: quella dell' ente |
Sulle categorie e la dialettica -
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determinati e le specie , e queste specie così costituite | sono | anch' esse forme all' ultima materia, cioè alla materia |
Sulle categorie e la dialettica -
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dalle specie, costituente le essenze speciali , che | sono | poi partecipate dagli enti reali (individui); 4 l' uno |
Sulle categorie e la dialettica -
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di quell' ente tanto l' uno quanto l' essere. E questi | sono | i due predicati ( «kategoremata») fondamentali di Platone. |
Sulle categorie e la dialettica -
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trae la prima Antinomia speciale: cioè nell' uno essente ci | sono | necessariamente in un modo implicito tutti i numeri pari e |
Sulle categorie e la dialettica -
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pitagorica «peritton kai artion». Poichè, dice, se due | sono | gli elementi dell' uno ente , cioè l' uno e l' ente (e il |
Sulle categorie e la dialettica -
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dunque c' è nell' uno il due. Ma poichè quegli elementi | sono | congiunti da un nesso indissolubile, il qual nesso è un |
Sulle categorie e la dialettica -
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nel due c' è due volte l' uno, e nel tre tre volte . Ci | sono | dunque dentro i concetti di due e di tre , e di due volte e |
Sulle categorie e la dialettica -
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di parte , perchè tutti gli elementi, di cui consta l' uno, | sono | come parti di lui. Di conseguente anche il concetto di |
Sulle categorie e la dialettica -
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quanto che il complesso delle parti o elementi che contiene | sono | raccolti e compresi nell' uno tutto, ed è indeterminato in |
Sulle categorie e la dialettica -
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più o meno numerose. E` da considerare che questi discorsi | sono | messi da Platone in bocca a Parmenide, e che uno degli |
Sulle categorie e la dialettica -
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e contenuto nell' uno preso come tutto; perchè le parti | sono | nel tutto: dunque l' uno è in se stesso, l' uno è nell' uno |
Sulle categorie e la dialettica -
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un luogo, il che appartiene solo a quegli enti speciali che | sono | o agiscono di necessità nello spazio. Ma potenzialmente è |
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pitagorica [...OMISSIS...] : dove la quiete e il moto | sono | concetti presi in senso universalissimo, non nel senso |
Sulle categorie e la dialettica -
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ricevono da quest' uno tutto la loro stabilità, perchè | sono | in esso come uno nell' uno; ma l' uno, secondo il concetto |
Sulle categorie e la dialettica -
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è il medesimo con esse, e con esse diverso. Poichè quali | sono | l' altre cose? quelle che non sono uno. Ma l' uno è diverso |
Sulle categorie e la dialettica -
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diverso. Poichè quali sono l' altre cose? quelle che non | sono | uno. Ma l' uno è diverso da ciò che non è uno. Dunque l' |
Sulle categorie e la dialettica -
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aspetto l' uno è anche il medesimo coll' altre cose che non | sono | uno. E lo prova dimostrando: 1 che l' uno non può esser |
Sulle categorie e la dialettica -
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quant' è identico, nè pure un istante. Ma le cose che sono, | sono | identiche finchè sono quelle che sono. Dunque in niuna di |
Sulle categorie e la dialettica -
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pure un istante. Ma le cose che sono, sono identiche finchè | sono | quelle che sono. Dunque in niuna di quelle cose che sono |
Sulle categorie e la dialettica -
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sono quelle che sono. Dunque in niuna di quelle cose che | sono | [...OMISSIS...] può esistere l' altro. Dunque l' altro non |
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tutte le parti insieme sia l' uno. Ora le parti in quanto | sono | moltiplici sono non uno: dunque il non uno è il medesimo |
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insieme sia l' uno. Ora le parti in quanto sono moltiplici | sono | non uno: dunque il non uno è il medesimo uno. Il che è |
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come parti, astraendo dall' uno; ma non negandolo di esse, | sono | non uno; ma se si considera come il non uno possa esistere, |
Sulle categorie e la dialettica -
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che l' uno è simile e dissimile all' altre cose che non | sono | uno, dall' esser ad esse diverso ed identico, nel modo |
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altro, ossia diverso dall' altre cose, l' altre cose | sono | altro, ossia diverse da lui (1). Dunque l' uno e il non |
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diverso (3). Sotto queste considerazioni l' uno e l' altro | sono | dunque dissimili. E avendo dimostrato prima che l' uno, |
Sulle categorie e la dialettica -
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e dissimile rispetto a sè, poichè quelle due proprietà | sono | contrarie, e però in quanto si paragonano quelle due |
Sulle categorie e la dialettica -
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non tra due o più cose, tra le quali i toccamenti possibili | sono | tanti, quante le cose stesse, meno uno: di che apparisce di |
Sulle categorie e la dialettica -
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alla sua contraria. Ora la grandezza e la piccolezza | sono | proprietà relative, e non c' è una grandezza o una |
Sulle categorie e la dialettica -
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trovano. Poichè abbiamo veduto, che tutte le parti insieme | sono | l' uno (uno materiale), e che quest' uno è contenuto nell' |
Sulle categorie e la dialettica -
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dunque preso come le parti insieme, ossia gli altri, dice, | sono | più che non sia l' uno. Ora in una pluralità il minor |
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cose, sino all' ultima, non ci sieno, e però l' altre cose | sono | anteriori e più vecchie dell' uno, e l' uno più giovane. Ma |
Sulle categorie e la dialettica -
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nè più vecchie, nè più giovani dell' uno di quel che | sono | (2), osservando che se a cose disuguali s' aggiunge cose |
Sulle categorie e la dialettica -
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spazio di tempo uguale diminuisce, la ragione nella quale | sono | differenti; e però pare che si diminuisca l' antichità |
Sulle categorie e la dialettica -
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giovane diventa più giovane (1). E poichè l' uno e i molti | sono | reciprocamente più vecchi, ed anche più giovani, lo stesso |
Sulle categorie e la dialettica -
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lo stesso discorso vale in entrambi i casi. Ma in quanto | sono | uguali d' età rimangono uguali coll' aggiungersi una ugual |
Sulle categorie e la dialettica -
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ma elementi o costitutivi in un senso estesissimo. Ma | sono | essi anche generi? E se sono generi degli enti , come sono |
Sulle categorie e la dialettica -
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in un senso estesissimo. Ma sono essi anche generi? E se | sono | generi degli enti , come sono anche elementi dell' ente? |
Sulle categorie e la dialettica -
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sono essi anche generi? E se sono generi degli enti , come | sono | anche elementi dell' ente? Platone non dubita di chiamarli |
Sulle categorie e la dialettica -
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concepisca stare da sè. In questo senso dunque gli elementi | sono | generi di enti, noi diremmo d' entità. Si comprende dunque, |
Sulle categorie e la dialettica -
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gli dà un nome suo proprio. Onde per provare che tali cose | sono | enti, cioè entità, Platone ricorre appunto ai nomi, e dice: |
Sulle categorie e la dialettica -
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[...OMISSIS...] è regolata di modo che nè tutti gli enti | sono | divisi l' uno dall' altro, nè tutti si comunicano alla |
Sulle categorie e la dialettica -
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alterità, i quali da Plotino (2) e da altri Platonici (3) | sono | considerati come le cinque Categorie di Platone. Queste |
Sulle categorie e la dialettica -
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come le cinque Categorie di Platone. Queste però non | sono | che la sesta e la settima coppia di quelle che enumera nel |
Sulle categorie e la dialettica -
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poichè, separato l' ente dagli altri quattro, questi non | sono | più, e non rimane nè pur il concetto di ente che suppone |
Sulle categorie e la dialettica -
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dunque con somma sagacità ed evidenza che i cinque concetti | sono | tutti distinti e l' uno non è l' altro, prova pure che i |
Sulle categorie e la dialettica -
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diverse dall' ente (2). Ma poichè queste quattro cose | sono | (3), e che se non fossero, non si potrebbero concepire, |
Sulle categorie e la dialettica -
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benchè si possano ridurre ad alcuni generi massimi, pure | sono | innumerevoli. Ma poichè il concetto dell' ente è diverso |
Sulle categorie e la dialettica -
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dell' ente è diverso dagli altri, consegue che quante | sono | queste cose, altrettante l' ente non sia. E poichè ciascuna |
Sulle categorie e la dialettica -
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si predichi l' uno, di maniera che l' uno e l' esistenza | sono | predicati reciproci. Ma, posto ciò, s' ha già l' uno |
Sulle categorie e la dialettica -
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passo è appunto questo, di dimostrare, che l' uno e l' ente | sono | due concetti diversi, benchè indissolubilmente legati |
Sulle categorie e la dialettica -
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diversi, benchè indissolubilmente legati insieme. Se | sono | due, l' uno non è l' altro reciprocamente. Se l' uno non è |
Sulle categorie e la dialettica -
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co' suoi predicati, se ne trovano prima quattro massimi che | sono | l' attività, la quiete, l' identità, e la diversità. |
Sulle categorie e la dialettica -
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de' quali dà un concetto diverso dall' ente uno, onde | sono | non ente. Il non ente dunque del Parmenide e quello del |
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« Sofista » il non ente è « ciò che non è ente uno », come | sono | i quattro « predicati massimi, ne' quali non c' entra il |
Sulle categorie e la dialettica -
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opposizione al concetto puro dell' ente; poichè il dire che | sono | altri concetti diversi da quello dell' ente, e il dire che |
Sulle categorie e la dialettica -
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altri concetti diversi da quello dell' ente, e il dire che | sono | non enti, è il medesimo. E a quell' analisi Platone |
Sulle categorie e la dialettica -
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concetto dell' immutabilità e della eternità dell' essere, | sono | il fonte della dottrina intorno alla natura di questo: onde |
Sulle categorie e la dialettica -
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ma l' uno è partecipato variamente anche da quelle cose che | sono | ente ugualmente (2). Così l' esercito e la casa sono enti |
Sulle categorie e la dialettica -
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che sono ente ugualmente (2). Così l' esercito e la casa | sono | enti ugualmente, dice Plotino, e pure questa ha più unità |
Sulle categorie e la dialettica -
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Poichè il moto, lo stato, l' identità e la diversità, | sono | insieme coll' ente come suoi elementi intrinseci, non come |
Sulle categorie e la dialettica -
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è già una sua passione, e l' essere identico e diverso non | sono | proprietà posteriori all' ente, perchè l' ente non divenne |
Sulle categorie e la dialettica -
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qualità e la relazione non entrano a costituir l' ente, ma | sono | posteriori e accidentali al medesimo. Nel che sembra |
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e la diversità il quarto e il quinto: se qui non ci | sono | tutti i numeri, c' è però fino al numero cinque; e così ci |
Sulle categorie e la dialettica -
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tutti i numeri, c' è però fino al numero cinque; e così ci | sono | abbondantemente gli elementi di tutti gli altri numeri, |
Sulle categorie e la dialettica -
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esclude il luogo, e il tempo. Il fare poi e il patire | sono | specie di moto , e così l' avere e l' atteggiarsi |
Sulle categorie e la dialettica -
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inchiudono una duplicità o triplicità, e però non | sono | primi generi. Ma sarebbe difficile il dire come l' alterità |
Sulle categorie e la dialettica -
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Primieramente, dice, come la scienza è una, e tuttavia ci | sono | molte scienze, che sono specie e parti di quella; così v' è |
Sulle categorie e la dialettica -
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la scienza è una, e tuttavia ci sono molte scienze, che | sono | specie e parti di quella; così v' è una mente di cui l' |
Sulle categorie e la dialettica -
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e parti di quella; così v' è una mente di cui l' altre | sono | specie e parti. La scienza una ha in potenza tutte le |
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[...OMISSIS...] . Ma, come le scienze particolari | sono | qualche cosa in atto proprio della scienza una ed |
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così l' altre menti, che hanno oggetti generici o speciali, | sono | altrettanti atti della mente una in potenza; poichè, quando |
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è la causa di queste. Le difficoltà di questo sistema | sono | manifestamente due: 1 Che quella che si chiama la gran |
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intendimento ottimamente argomenta, a quel modo appunto | sono | tutte le cose nelle ragioni antecedenti ad ogni |
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non ha ancora che il primo atto, l' oggetto del quale | sono | i generi; in tanto è la prima mente (1). Ma in quanto la |
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mente, le menti seconde. Tutte queste menti seconde però | sono | nella prima: ma, in quanto sono nella prima, concorrono a |
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queste menti seconde però sono nella prima: ma, in quanto | sono | nella prima, concorrono a formarla, in quanto che in essa |
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che in essa non avendo l' esistenza propria e separata | sono | tutte insieme la prima (2). Ma, in quanto sono parti, e |
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e separata sono tutte insieme la prima (2). Ma, in quanto | sono | parti, e come tali aventi un' esistenza propria, non sono |
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sono parti, e come tali aventi un' esistenza propria, non | sono | la prima, ma altre da quella. Così il primo ente è uno e |
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modo ciascuno dei secondi enti e delle seconde menti (chè | sono | tra i molti dell' uno primo) è uno e molti. Ma conviene |
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sembra d' aver trovato il sommo, quando coll' astrazione | sono | giunti a concepire nudamente l' uno; quasi che questa |
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in lui per la sua continua attività i generi, questi non | sono | lui, perchè non ammettono la sua definizione. Del pari: La |
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le definizioni del primo Uno e della prima Mente, ecc., | sono | arbitrarie e insufficienti a esprimere la natura divina e |
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Anima ecc., appetiscono l' Uno, cioè il Bene: e però per sè | sono | deficienti e non sono prime »(1) ». Il vizio della quale |
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l' Uno, cioè il Bene: e però per sè sono deficienti e non | sono | prime »(1) ». Il vizio della quale argomentazione sta nel |
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quest' altro è l' Anima; l' anima universale, i cui oggetti | sono | tutti i generi minori e le specie distinte (6). E fin qui, |
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secondo la definizione; esaurite tutte le idee che | sono | per sè sempiterne: fa che sussista un altro diverso da sè e |
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reale. Quindi tutte queste cose nel sistema di Plotino | sono | intimamente connesse e congiunte fisicamente come una |
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c' è l' Uno; e nelle specie, che costituiscono l' Anima, | sono | i generi: onde come in uno specchio l' Uno si riflette |
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theorias»), e non solo le idee, ma le cose stesse naturali | sono | teoremi ( «theoremata»), cioè contemplati (2); e la Natura |
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cioè colla Materia, cui produce. I sommi generi o categorie | sono | nella Mente e la costituiscono; le specie che ne derivano |
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nella Mente e la costituiscono; le specie che ne derivano | sono | nell' Anima e del pari la costituiscono: l' una e l' altra |
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l' altra una e molte. I detti generi e ad un tempo principŒ | sono | cinque: l' ente, il moto, la quiete, la diversità e l' |
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sua generalità. In fatti i cinque generi da esso enumerati | sono | generi d' idee e non di cose: essi non possono sussistere |
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un ente compiuto, la Mente. Plotino risponde che, in quanto | sono | uniti insieme e così costituiscono la Mente, sono |
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in quanto sono uniti insieme e così costituiscono la Mente, | sono | posteriori, perchè il composto è posteriore al semplice, il |
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da' cinque generi: [...OMISSIS...] . Sul qual passo | sono | da osservare più cose: 1 Quando Plotino distinse dall' Uno |
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d' un intelligente e d' un inteso; ma nelle idee, come | sono | i generi, questa dualità non si trova. In fatti l' idea, o |
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diventi una persona. Se dunque ciò, su cui Plotino specula, | sono | le idee che hanno un' esistenza puramente obiettiva, con |
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molte. Ma se si concede che molte menti ci sieno, perchè ci | sono | molte idee, non rimane per questo provato che la Mente sia |
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tal caso i subietti che si chiamano anime intelligenti non | sono | una, ma più: o le specie non sono subietti intelligenti, ma |
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anime intelligenti non sono una, ma più: o le specie non | sono | subietti intelligenti, ma solo obietti intesi, ed in questo |
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diversi. Ora nè i generi, nè le specie, che come obietti | sono | diversi, hanno subiettività alcuna in sè che gli unisca. Nè |
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tutti cotesti sistemi e in particolare quello di Plotino | sono | ipotetici, nè dicono esplicitamente il principio su cui si |
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specie quando il nostro pensiero perviene a quelle che | sono | pienamente determinate (dette da noi specie piene, «Ideol. |
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(dette da noi specie piene, «Ideol. , n. 650 »), allora non | sono | più concepibili altre determinazioni, e quando si perviene |
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Ora, in questo discorso, tutte le cose , [...OMISSIS...] , | sono | supposte dal sistema, e non ispiegate. Come dite voi che la |
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eterne e temporali, fluiscono da un medesimo principio, e | sono | tenute insieme da un solo vincolo: le nature vanno |
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più su stanno gli enti forniti di spirito e d' animo, quali | sono | le forze della natura, le anime, i demoni: superiormente a |
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forze diffuse per l' universo. Tutte queste maniere di ente | sono | così distinte per natura come la mente nostra le concepisce |
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gusto che trovarono nelle dottrine orientali, le quali non | sono | ragionate e dialettiche, ma autoritative, brevi e |
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che cercano come una cosa venga dall' altra, e che pur | sono | quelle sole che potrebbero dare alla dottrina luce e forza |
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Ma il fatto sta, che ancor mancano interamente, non | sono | neppure accennate le questioni vitali che possono contenere |
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i Platonici identificano l' uno coll' ente per sè, e così | sono | astretti a parlare dell' uno in due diversi significati, o |
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o i molti s' intendono complessivamente, e in tal caso | sono | un complesso unico, che per la sua unità appartiene ancora |
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una classe di enti, una categoria, ma piuttosto | sono | il fondamento di tutte le classi. Se poi per molti s' |
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o de' commentari su tutte quasi le parti della filosofia. | Sono | ben lontani per lo più cotesti scritti aristotelici d' |
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la partizione dialettica dell' ente e la partizione logica | sono | la medesima. Ma quando il linguaggio induce nell' animo |
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que' casi, ne' quali i concetti e i pensieri umani non | sono | significati dalla lettera; al qual fine Aristotele scrisse |
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che le essenze (1), significate da nomi comuni, or | sono | della stessa, ora di altra natura: i primi nomi li chiama |
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perchè il solo nome è comune, ma i concetti significati | sono | diversi (1). Dove si vede che l' essere un nome univoco od |
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che, tra' nomi comuni a concetti diversi, alcuni | sono | tali che s' accomunano a concetti che non hanno alcun |
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primieramente in due classi, nell' una riponendo quelli che | sono | tali a casu , nell' altra quelli che sono tali a consilio . |
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quelli che sono tali a casu , nell' altra quelli che | sono | tali a consilio . E così anco S. Tommaso chiama puramente |
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E così anco S. Tommaso chiama puramente equivoci quelli che | sono | tali per caso, e non quelli che sono equivoci per consiglio |
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equivoci quelli che sono tali per caso, e non quelli che | sono | equivoci per consiglio degl' imponitori (1). Questi ultimi |
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o un esercizio, perchè ciascuna di queste tre cose | sono | ordinate all' effetto di restituire la sanità; III Quelli, |
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a ragione della proporzione che hanno tra loro, e questi | sono | quelli a cui gli antichi riserbarono il nome di analogici |
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il piè dell' uomo all' uomo, cioè a dire l' uno e l' altro | sono | nella parte inferiore e servono a sostenerlo (2). Pure il |
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non sensibile, e però non vivamente conosciuta. Le metafore | sono | suggerite all' uomo dalla facoltà d' imaginare, e da quella |
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a risvegliare nella mente ciò che vogliamo. Le metonimie | sono | suggerite all' uomo dalle facoltà dell' associazione delle |
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oggetto in senso proprio e ad un altro in senso metonimico, | sono | una seconda classe di nomi usati equivocamente a bel |
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a bel consiglio. 3 GENERE - Nomi proporzionali . - Questi | sono | quelli che gli antichi chiamavano analoghi , presa la |
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essi per questo: che i metaforici così si chiamano, perchè | sono | nomi di cosa più nota e vivamente conosciuta applicati a |
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proprio alla causa, ma applicati a significare l' effetto, | sono | quegli che gli antichi dicevano equivoci ab uno . I nomi |
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bontà, ecc., è limitata a quel modo nel quale tali doti | sono | partecipate dall' ente finito umano, e quindi anche i |
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avviene, che così fatti vocaboli, applicati alla Divinità, | sono | inetti ad esprimerne adeguatamente la natura, appunto |
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appunto perchè i concetti positivi, che significano, | sono | tratti da cose contingenti e limitate; onde si dice che |
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. Quelle cose adunque che conosciamo positivamente, ma che | sono | tali che non appartengono alla natura dell' essere |
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analogicamente a cagione della limitazione in cui tali cose | sono | dall' uomo percepite. Si distingua adunque in così fatti |
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positivo; perciò si dice in generale, che tali doti e pregi | sono | predicati di Dio analogicamente. Sei adunque sono le |
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e pregi sono predicati di Dio analogicamente. Sei adunque | sono | le predicazioni traslate: la metaforica, la metonimica, la |
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predicati, che così intende Aristotele le Categorie, queste | sono | da lui chiamate predicamenti per sè. Ma egli confonde |
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si divide indipendentemente da questa. Le dieci Categorie | sono | dieci idee che s' intuiscono, e intuite si predicano. |
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s' intuiscono, e intuite si predicano. Quando si predicano, | sono | già divise. Ma per Aristotele prima sono predicati, e poi |
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si predicano, sono già divise. Ma per Aristotele prima | sono | predicati, e poi astratti, benchè di natura sua dichiari |
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in diversi modi l' essere. Il riconoscere nondimeno che | sono | « essere per sè », è lo stesso che confessare che non |
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ideali, ma non fa che usare di queste. Queste dunque | sono | prima idee o intelligibili, e di poi predicabili. Onde |
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colla negazione. Tutti gli enti negativi o privativi | sono | formati in questo modo dallo spirito. Sorge quindi una |
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un ente negativo. Questi enti negativi concreti ed astratti | sono | due classi di quegli che si chiamano enti di ragione , od |
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(1). Egli circa le relazioni osserva, che queste non | sono | sempre puri enti di ragione, ma talora sono realità (2) |
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che queste non sono sempre puri enti di ragione, ma talora | sono | realità (2) inerenti agli enti, come accade quando gli enti |
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importanti: La prima , che gli enti di ragione altri | sono | astratti e puri come dicemmo della cecità; ed altri sono |
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sono astratti e puri come dicemmo della cecità; ed altri | sono | inerenti ai nostri concetti degli enti reali, come l' uomo |
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come fossero per intiero reali fuori della mente; quando | sono | pure un composto di entità reali fuori della mente e di |
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reali atti del soggetto intelligente, e però ancora non | sono | enti di ragione. Gli enti adunque che propriamente meritano |
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primieramente nelle due classi indicate: che alcuni | sono | meri enti di ragione, quasi finzioni della ragione stessa; |
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enti di ragione, quasi finzioni della ragione stessa; altri | sono | misti, cioè parte sono enti di ragione, e parte sono enti |
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finzioni della ragione stessa; altri sono misti, cioè parte | sono | enti di ragione, e parte sono enti oggettivi, ovvero anche |
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altri sono misti, cioè parte sono enti di ragione, e parte | sono | enti oggettivi, ovvero anche reali. I meri enti di ragione |
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enti oggettivi, ovvero anche reali. I meri enti di ragione | sono | prodotti dalle seguenti operazioni della ragione: I Negare |
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limiti e le privazioni delle cose, concepiti astrattamente, | sono | enti negativi con qualche relazione alla cosa limitata. |
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cioè tali che l' uno non può esistere senza l' altro, | sono | distinti nell' oggetto stesso, di maniera che l' uno non è |
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maniera che l' uno non è l' altro, nè entra nell' altro, ma | sono | legati insieme per una specie di relazione essenziale . |
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essere, ecc.. b ) Talora i due o più elementi inseparabili | sono | bensì distinti nell' oggetto, ma l' uno di essi entra nell' |
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arbitrarii, coi quali si dà a credere, che quelli che non | sono | che elementi formali dell' oggetto, sieno altrettanti |
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anch' esse in generi e specie, e questi generi e specie | sono | come elementi formali delle relazioni medesime. IV Comporre |
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ella positivamente conosce, e queste proprietà, in quanto | sono | predicate analogicamente dell' oggetto ignorato, diconsi |
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che l' usa, sappia in pari tempo, che tali sue predicazioni | sono | meramente analogiche. VI Sostanziare - Esseri immaginarii . |
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Esseri immaginarii . - Un' altra classe di enti di ragione | sono | quelli, che la mente compone di altri enti da lei |
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ragione l' uomo introduce nel suo discorso. Questi esseri | sono | falsi ed erronei, e non hanno valore oggettivo in sè |
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di ragione, i quali non hanno la natura d' atti primi, ma o | sono | semplici elementi di tali atti, o sono atti secondi, o sono |
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d' atti primi, ma o sono semplici elementi di tali atti, o | sono | atti secondi, o sono negazioni di atti, non si possono |
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sono semplici elementi di tali atti, o sono atti secondi, o | sono | negazioni di atti, non si possono concepire dalla mente, se |
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ch' ella li prenda nel ragionamento a suppositi: e questi | sono | quelli che più sopra abbiamo appellati subietti dialettici |
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nè le operazioni subiettive della mente umana, ma che | sono | nell' ente stesso, sia reale, sia ideale. La prima |
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. Riconosce dunque Aristotele, che la specie e la materia | sono | di diverso genere tra loro, perchè non si possono condurre |
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formano dalle categorie dell' ente [...OMISSIS...] . Ma che | sono | questi schemi di categorie dell' ente? e che cosa è l' ente |
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schemi di categorie dell' ente? e che cosa è l' ente di cui | sono | categorie? E se anche la specie e la materia sono generi, |
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di cui sono categorie? E se anche la specie e la materia | sono | generi, non diventeranno dodici i generi anzichè dieci? Per |
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due principŒ , che infine, con qualunque nome si chiamino, | sono | sempre quelli de' pitagorici: l' indeterminato e il |
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all' incontro, che è il determinante, ha numero, cioè ci | sono | diverse specie. Ricercando quali sieno, si viene a scoprire |
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e quelle contengono queste. Ma le più estese di tutte non | sono | contenute in altre d' estensione maggiore, appunto perchè |
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contenute in altre d' estensione maggiore, appunto perchè | sono | le più estese. Rimane dunque a cercare, se le più estese di |
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Aristotele, che le specie più estese, e irreducibili, non | sono | una sola, ma dieci: e così stabili le sue dieci Categorie. |
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diverso »(4) »: di che deduce, che « la specie e la materia | sono | generi diversi », perchè, tanto la specie, quanto la |
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diversi », perchè, tanto la specie, quanto la materia, | sono | subietti diversi irreducibili l' un all' altro. Dove la |
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si considera come materia, «hos hyle», e se due generi | sono | « la specie e la materia », convien dire che ci sia una |
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materia reale , che costituisce un altro genere. E questi | sono | veramente i sommi generi d' Aristotele del tutto |
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materia reale? Se al genere, secondo lo stesso Aristotele, | sono | necessarie le differenze [...OMISSIS...] , come la materia, |
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ma a quei generi ch' egli chiamò Categorie, poichè questi | sono | « i primi subietti delle differenze », che uniti a queste |
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non appartengono alla materia reale, ma all' ideale, e | sono | le specie più estese , secondo Aristotele, e però le meno |
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della filosofia aristotelica, perchè di tutte le entità | sono | prime le sostanze, [...OMISSIS...] . E questa sostanza, che |
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può essere la sostanza categorica, perchè le « Categorie » | sono | i sommi predicabili (1). Appresso, di quella sostanza che |
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dappoichè la sostanza categorica, come l' altre categorie | sono | comuni , dicendo Aristotele, che « « fuori della sostanza e |
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dunque conchiudere, che le Categorie aristoteliche non | sono | punto una partizione dell' ente in tutta l' estensione |
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che nomina l' ente con una relazione agli accidenti che | sono | in essa; e questa relazione è un ente razionale. Di più la |
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del luogo ( «pu»), e della situazione ( «keisthai») non | sono | modi con cui si predica l' ente in universale, ma un ente |
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dalla considerazione dell' infima specie degli enti, quali | sono | i corporei, anzichè dalla considerazione dell' ente in se |
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ed arbitrarie. 7 Se tutte le Categorie di Aristotele | sono | enti involti in appendici provenienti dalle operazioni |
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provenienti dalle operazioni dell' intendimento, alcune | sono | al tutto enti razionali come la quarta, che è la relazione |
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, il fare , e il patire ( «echein, poiein, paschein»), | sono | relazioni reali. Onde da una parte la divisione delle |
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il giacimento e la sessione , e gli altri atteggiamenti , | sono | ad altro; cioè esprimono relazioni: ma il giacere , lo |
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relazioni: ma il giacere , lo stare , il sedere , ecc., non | sono | relazioni, ma sono denominati dalle posizioni rispettive le |
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, lo stare , il sedere , ecc., non sono relazioni, ma | sono | denominati dalle posizioni rispettive le quali sono |
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ma sono denominati dalle posizioni rispettive le quali | sono | relazioni. Il che dimostra che la distinzione delle |
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cosa di accidentale, come grammatico da grammatica, e però | sono | casualmente differenti dai predicamenti, dunque si |
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Aristotele parte dal principio che « i modi del predicare | sono | i modi dell' essere ». I due filosofi in questo vanno a |
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che le cognizioni che cadono nell' umana mente, altre | sono | necessarie ed universali, altre sono contingenti e |
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umana mente, altre sono necessarie ed universali, altre | sono | contingenti e particolari. Que' giudizi , che non ponno |
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necessità e l' universalità, li chiamò a priori , e se non | sono | dedotti da niun elemento empirico precedente, li disse a |
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ai sensi essi credono ciecamente: le loro deposizioni | sono | le sole oggettive, come espressamente dice fra noi il |
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il sensibile l' intelligenza non trova che campi vuoti. Non | sono | questi i soliti pregiudizi volgari dei sensisti? i quali |
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questa riflessione: Non meno il senso che l' intelligenza | sono | potenze dell' uomo; Non meno il senso che l' intelligenza |
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il credere che il senso percepisca i suoi termini in quanto | sono | staccati da lui, e in questo senso esterni; onde se per |
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è la facoltà di farci conoscere con certezza le cose come | sono | in sè, e distinguere da noi stessi quelle che sono da noi |
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come sono in sè, e distinguere da noi stessi quelle che | sono | da noi distinte. I sensisti adunque, e Kant con essi, |
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fondo dell' uomo ». L' uno e l' altro nulla provano, anzi | sono | manifestamente erronei. La radice di questo errore, si è il |
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intelligenza: quella è contingente e particolare, questi | sono | necessarii ed universali. Questi dunque non possono venire |
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il necessario, l' universale, l' eterno », caratteri di cui | sono | forniti gli esseri ideali, e che, o convien negare i |
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, che lo spirito nostro vede, col soggetto eterno (i quali | sono | una cosa in sè, ma sono due cose rispetto al nostro |
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vede, col soggetto eterno (i quali sono una cosa in sè, ma | sono | due cose rispetto al nostro spirito) preparò la via a' |
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vero che vediamo la sostanza divina, o le idee nostre quali | sono | nella divina sostanza. Conosciuto il vizio radicale della |
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non si riferisce meno agli enti esterni, cioè a quelli che | sono | nello spazio, che agli enti spirituali, come sarebbe l' |
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da non intendere che la mente pensa alle essenze le quali | sono | per sè oggetti, e sono tuttavia immuni da ogni spazio e da |
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la mente pensa alle essenze le quali sono per sè oggetti, e | sono | tuttavia immuni da ogni spazio e da ogni tempo. Dal quale |
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un attributo generale; e questi dodici attributi | sono | i dodici concetti fondamentali , ossia le dodici categorie |
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via di concetti, e il conoscere per via di affermazione, | sono | cose distintissime, e costituiscono le due grandi classi |
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o, come noi sogliamo anche chiamarle, intuitive, le quali | sono | quelle che si hanno per via d' idee o di concetti; e « |
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i giudizŒ. All' incontro concetto e affermazione | sono | cose affatto distinte: il concetto pone innanzi alla mente |
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de' veri concetti, perocchè concetti senza oggetto alcuno, | sono | un bel nulla. Per essere coerenti conveniva adunque negare |
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alcuni a cui ripugnò di negare affatto i concetti, i quali | sono | ammessi da tutto il mondo, e la cui esistenza è troppo |
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per una loro moltiplicità. Generalità e moltiplicità | sono | cose non solo diverse, ma opposte. Quello che è moltiplice, |
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uomo io conosco tutti gli uomini possibili in quanto | sono | uomini. Ma qui si noti: tutti questi che si conoscono, |
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è negli individui che si conoscono col concetto, e che non | sono | il concetto. Confondere gl' individui conosciuti col |
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consiste nell' essere egli la loro comune intelligibilità. | Sono | adunque affatto erronee le sopradditate parole di Kant: |
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che si possono benissimo aggiungere al primo, ma che non | sono | il primo. Ogni concetto adunque è semplice come tale, ed è |
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1 Queste quattro grandi classi di giudizŒ ci | sono | date da Kant sulla sua parola, poichè non fa alcun |
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e modalità , questo è evidentemente falso. Quando si | sono | tratte fuori tutte le qualità de' giudizŒ, la loro |
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degli oggetti loro. Se noi diremo che i giudizŒ | sono | affermativi, negativi, limitativi , avremo in qualche modo |
Sulle categorie e la dialettica -
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esserci una giustizia eterna, e l' esser punito il vizioso, | sono | due concetti conseguenti ». Ma i giudizŒ semplici ed i |
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I rapporti d' una classificazione coll' altra non | sono | difficili a rilevarsi, ma noi gli intralasciamo non |
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attributi di giudizŒ possibili; le quali categorie | sono | le dodici seguenti: unità, pluralità, totalità (quantità); |
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che l' azione e la passione siano reciproche; quando ci | sono | passioni ed azioni che non finiscono in un solo soggetto |
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funzione predetta della ragione: nulla di ciò; essi non | sono | che illusioni . E qual ragione adduce di questa impotenza |
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questi non possono essere altro che illusioni poichè non | sono | dati dalla sensitività!!! La sensitività ha l' esclusiva |
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che l' idea dell' Anima intelligente, del Mondo, e di Dio, | sono | condizioni ultime assolute di tutti i raziocinŒ. E questo è |
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Ma ciò che non intende Kant, si è, che queste idee non | sono | condizioni del pensare, se non dato che realmente vi abbia |
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le contraddizioni o antinomie non della ragione, ma | sono | di un uomo che si chiama Kant, il quale introdusse sulla |
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ai corpi ed alle sensazioni prodotte da corpi, come | sono | le superficie ed altre astrazioni fatte sui corpi come le |
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estesi e continui: ma questi elementi, benchè estesi, non | sono | però composti, nè hanno parti in atto, essendo un puro |
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ha parti in atto, ed ha solo parti in potenza (le quali non | sono | parti reali), cioè ha solo parti immaginate dalla mente, la |
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benchè senza parti. Queste parti poi del composto non | sono | determinate dall' estensione, la quale è semplice anche nel |
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» »: mentre il vero si è che in esteso continuo non vi | sono | elementi reali ma solo potenziali come abbiamo detto; e |
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di idee . Ma queste idee son esse semplici o composte? | sono | nulla o qualche cosa? sono enti corporei nello spazio o |
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son esse semplici o composte? sono nulla o qualche cosa? | sono | enti corporei nello spazio o enti fuori dello spazio? |
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azione eterna produsse il cominciamento delle cose che | sono | l' effetto di quella azione. Un secondo errore contiene il |
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dal tempo ch' ella produce, producendo il mondo. Tali | sono | le famose antinomie della Ragion Pura di Kant. Non sono, |
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Ragion Pura di Kant. Non sono, no, antinomie della ragione; | sono | proprio antinomie e contraddizioni del sofista che potè |
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la Germania. Gli argomenti con cui egli le fortifica non | sono | nè pure di sua invenzione: sono gli argomenti prodotti e |
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cui egli le fortifica non sono nè pure di sua invenzione: | sono | gli argomenti prodotti e riprodotti dagli empii di tutti i |
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della sua filosofia speculativa: [...OMISSIS...] . Tali | sono | le due tendenze della filosofia di Kant, ma Kant, più |
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ragione, le stesse illusioni ch' ella ingerisce nell' uomo, | sono | come a dire pie frodi, cioè hanno un fine utile all' uomo |
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le antinomie, che avete prima attribuite alla ragione, non | sono | proprie della ragione, ma dell' abuso che voi avete fatto |
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è un' idea buona per la pratica. [...OMISSIS...] Ma quali | sono | i principii del suo giudizio? Sono, che l' esistenza di Dio |
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essi che la semplice forma del pensare (1). 2 Che le idee | sono | ancora più lontane dalla realità oggettiva; perocchè esse |
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per ideale intende un prototipo di perfezione nel quale | sono | suppositate le idee, consistendo l' ideale d' ogni spezie |
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universale , perocchè tutti gli altri concetti altro non | sono | che determinazioni e limitazioni di quest' essere, e l' |
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si distinguono bensì da' concetti astratti , ma finalmente | sono | anch' esse concetti, perocchè una cosa possibile è un |
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di cose , toglie in appresso a dimostrare, che queste cose | sono | oggetti della ragione, che non hanno alcuna realità, e che |
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ente particolare perfetto, benchè concepito come possibile, | sono | suoi proprii, esclusivamente suoi; onde non si possono |
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, onde provvedersi di que' principii di ragionare che | sono | poscia gli stromenti co' quali la stessa ontologia si può |
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nel soggetto, non in senso materiale, quasi come le frutta | sono | in un paniere, ma nel senso intellettivo, che altro non |
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od immedesimare. Ora gli oggetti che cadono nella coscienza | sono | innumerevoli, e tra questi vi è anche il soggetto che allor |
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prendere tutte queste cose per enti diversi. Vero è, che | sono | sempre io quell' istesso, che le conosco tutte, il che non |
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di enti, cioè se non si suppone, che quelli enti, che | sono | distinti dalla coscienza, siano distinti realmente. Fichte |
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La proposizione: « Io so di me solo in quanto io sono, e io | sono | in quanto io so di me », contiene appunto il sofisma che i |
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et divisionis; perocchè nella proposizione « Io | sono | in quanto so di me », la parola Io può avere due |
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vero che « Io, come coscienza di me, come uomo conscio, | sono | in quanto so di me »; ma non è mica vero che « Io, come |
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me »; ma non è mica vero che « Io, come uomo semplicemente, | sono | in quanto so di me », perchè anzi sono anche senza saper di |
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uomo semplicemente, sono in quanto so di me », perchè anzi | sono | anche senza saper di me, ed ero prima che acquistassi |
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me nè punto nè poco. In secondo luogo, l' oggetto, di cui | sono | consapevole, potrebbe essere uno spirito, potrei essere io |
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ci attesta, che tanto il soggetto quanto l' oggetto non | sono | la coscienza, e molto meno due parti in cui ella si divide. |
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vi ha dunque una distinzione reale: gli atti del soggetto | sono | accidenti senza i quali il soggetto può essere. Tale è la |
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senza sè stesso: egli è atto primo, di cui gli atti secondi | sono | derivazioni. Molto meno l' oggetto può essere la coscienza |
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non è mica sempre un nostro atto, o un nostro abito. Se io | sono | consapevole di pensare una montagna, sono consapevole in |
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abito. Se io sono consapevole di pensare una montagna, | sono | consapevole in pari tempo che la montagna pensata non è |
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loro parola, ve lo dicono a priori; anzi vi accertano che | sono | tutte illusioni, e che non esiste altro che la coscienza, e |
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altro che la coscienza, e che il soggetto e l' oggetto | sono | parti di lei: a malgrado che di ciò non siamo consapevoli; |
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spirito di prima, identico. Onde, come le riflessioni | sono | innumerevoli, così le affermazioni di sè; e ogni volta che |
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hanno bisogno assai più de' primi di spiegazione, ed anzi | sono | del tutto inesplicabili. Ed è poi lepido il modo |
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contingente, la loro realità: in una parola non ciò che | sono | di diritto, per così dire, ma ciò che sono di fatto. Quel |
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non ciò che sono di diritto, per così dire, ma ciò che | sono | di fatto. Quel misterioso adunque, che si trova nella |
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di essere oggetto intuìto, perchè l' intuìto e l' intuente | sono | relazioni che si escludono reciprocamente. Fichte dice, |
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distruggere l' oggetto facendolo rientrare nel soggetto. | Sono | adunque questioni che si confondono malamente insieme |
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la pena di scrivere diversi volumi per dimostrare, che io | sono | al tutto psicologista, ed egli solo è il vero ontologista. |
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che non abbiano per loro fondamento una ragione , | sono | cieche: la volontà stessa di Dio dee essere sempre guidata |
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allo spirito? Separarlo dagli oggetti reali che non | sono | lui stesso. Che ci rimane allora? Lo spirito solo; quello |
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IO umano per rinvenire la ragione sufficiente di questo, e | sono | al tutto inutili gli sforzi de' trascendentali (1) per |
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dell' opera. III L' assoluto di Fichte e de' filosofi che | sono | andati sulla sua via è un assoluto in potenza; perchè è un |
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Vi dee essere una ragione sufficiente di tutte le cose che | sono | od appariscono: ma, l' uomo non potendo uscire da sè |
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Secondo Schelling adunque, per ispiegare le cose che | sono | ed appariscono, conveniva trovare un sistema nel quale si |
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oggetto, cioè Dio con due diverse manifestazioni, che | sono | natura e spirito, essere e sapere . Già in queste due |
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idee , come le idee fossero sapere, mentre esse altro non | sono | che mezzi ed oggetti del sapere. La confusione adunque del |
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con evidenza. Vero è che Schelling dice che questi limiti | sono | apparenti; ma a ) Primieramente quando fossero anche |
Sulle categorie e la dialettica -
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delle limitazioni apparenti; b ) Se le limitazioni di Dio | sono | apparenti, esse debbono apparire a qualche essere, perchè |
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esistono realmente degli enti limitati , e questi non | sono | mere apparenze, ossia limitazioni apparenti dell' ente |
Sulle categorie e la dialettica -
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nè si possono produrre, nè si possono pensare, e però non | sono | »: onde non si pensano divise dall' idea ed essenti per sè, |
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reale; 2 un elemento ideale; e che entrambi questi elementi | sono | veramente; benchè non sarebbero se non vi avesse una mente |
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di un' altra idea? Perchè dichiarazioni così rilevanti | sono | omesse da cotesti filosofi? Ad ogni modo, se la totalità è |
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filosofie della Natura e dell' Idealismo ); che però non | sono | che due astrazioni, secondo lui stesso, giacchè non |
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argomento, ma scade da ogni dignità filosofica. Perocchè | sono | vere inezie quelle che di frequente egli dice, anzi che |
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macchie? Il filosofo vi dice seriamente che quelle macchie | sono | assolutamente necessarie , mostrando esse che il sole è |
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i tre processi della natura. Le tre potenze della natura | sono | la gravità , che è potenza di primo grado e produttrice |
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riduce alla bontà. D' altra parte la verità e la bellezza | sono | oggetti dell' intelligenza che le intuisce e fruisce, |
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alla natura corporea. La verità , la bellezza , non | sono | che relazioni che hanno le idee cogli spiriti dotati d' |
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1 Se si pretende di trovare in un' idea elementi che non | sono | tali; 2 Se si pretende che quelli che sono meri elementi, |
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elementi che non sono tali; 2 Se si pretende che quelli che | sono | meri elementi, sieno enti ideali stanti per sè. Nella |
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ed arbitrari da cui partono e che noi abbiamo esposti, | sono | sempre i medesimi; ma ciascuno volendo essere originale ed |
Sulle categorie e la dialettica -
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identità non può essere data che per un giudizio. Ma eglino | sono | veri e innegabili questi fatti: 1 Che nella semplice |
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Il solo fatto psicologico ed innegabile, che per l' uomo | sono | due operazioni distinte l' intuizione dell' essenza e il |
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uomo quello che è proprio di Dio, nel quale le idee non | sono | distinte dal suo Verbo pel quale solo tutto conosce, che |
Sulle categorie e la dialettica -
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dal suo Verbo pel quale solo tutto conosce, che anzi non | sono | propriamente idee l' una dall' altra realmente distinte, ma |
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propriamente idee l' una dall' altra realmente distinte, ma | sono | relazioni conseguenti al suo Verbo nel modo che altrove |
Sulle categorie e la dialettica -
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che altrove abbiamo esposto (1). Ma per l' uomo le idee | sono | separate dal verbo, e l' una dall' altra è separata e |
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ma finalmente tanto l' intuizione quanto il verbo | sono | due operazioni soggettive, cioè dello spirito umano. Hegel |
Sulle categorie e la dialettica -
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direbbe (3). Qui c' è il materialismo: perchè, se i corpi | sono | cose e se ogni cosa è un concetto, dunque anche i corpi |
Sulle categorie e la dialettica -
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cose e se ogni cosa è un concetto, dunque anche i corpi | sono | concetti. C' è conseguentemente l' idealismo: perocchè le |
Sulle categorie e la dialettica -
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C' è conseguentemente l' idealismo: perocchè le cose | sono | trasmutate in idee. C' è il soggettivismo e il |
Sulle categorie e la dialettica -
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produce tutti i concetti, dunque tutti i concetti | sono | produzioni dell' anima. C' è il panteismo: perchè, se il |
Sulle categorie e la dialettica -
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e che si svolge in giudizŒ ed in raziocinŒ: ma queste non | sono | più operazioni dell' anima umana. Il che niente ripugna, |
Sulle categorie e la dialettica -
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e distinguendo di più, tra gli enti di ragione, quelli che | sono | concetti da quelli che sono non7concetti, cioè enti |
Sulle categorie e la dialettica -
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gli enti di ragione, quelli che sono concetti da quelli che | sono | non7concetti, cioè enti supposti, verbali, e nulla affatto |
Sulle categorie e la dialettica -
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che a tali delirii tengano dietro molti in Germania, anzi | sono | di pochi. Anche tra gli scrittori tedeschi ve n' hanno |
Sulle categorie e la dialettica -
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idee annoverate. Perocchè la quantità e la qualità non | sono | sostanze, ma modi di alcune sostanze, non di tutte (la |
Sulle categorie e la dialettica -
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e i concetti delle categorie kantiane, le quali differenze | sono | immense, e tali che in nessun modo questa si lascia ridurre |
Sulle categorie e la dialettica -
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affatto da sè, effetti che nè rimangono in esso, nè | sono | suoi modi; che non hanno lui per soggetto; e sono o un' |
Sulle categorie e la dialettica -
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esso, nè sono suoi modi; che non hanno lui per soggetto; e | sono | o un' altra sostanza o modi d' un' altra sostanza (1). |
Sulle categorie e la dialettica -
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categorie, ma un distruggerlo. Conciossiacchè le categorie | sono | perite quando ad una fosser ridotte; giacchè con quel |
Sulle categorie e la dialettica -
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tutte le categorie alla sostanza, e per lo meno i modi non | sono | contenuti nell' idea di sostanza, e però debbono formare |
Sulle categorie e la dialettica -
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infinito, e l' idea del finito, e quella della relazione | sono | tre idee diverse in Dio, dunque vi debbono avere tre atti |
Sulle categorie e la dialettica -
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medesima. Se poi differiscono, già i modi di Dio non | sono | più tre (le tre idee), ma per lo meno sei: perocchè oltre |
Sulle categorie e la dialettica -
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di limitazione. 5 L' idea di uno e di vario e di relazione | sono | idee astratte, onde non possono essere in Dio distinte come |
Sulle categorie e la dialettica -
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dall' idea. Lo stesso si dica delle altre due idee, che non | sono | certamente il mondo nè modi di esso: perocchè il mondo è un |
Sulle categorie e la dialettica -
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parte il Cousin, affine di trovare le sue tre idee (che non | sono | poi tre sole, come dicemmo) in tutte le cose, è obbligato |
Sulle categorie e la dialettica -
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ch' egli fa delle sue tre idee fondamentali, non | sono | più felici di questa. Finalmente osserveremo, che l' uno, |
Sulle categorie e la dialettica -
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come le tre idee supreme, a cui tutte le altre si riducono, | sono | un cotal riflesso dell' eclettismo alessandrino |
Sulle categorie e la dialettica -
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si discerna e si affermi. . Né le altre sensazioni | sono | del tutto fortuite, quando vi è già un intelletto e un |
Psicologia delle menti associate -
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L'età, il esso, gli istinti, le attitudini, le abitudini | sono | i coefficienti senza i quali la sola presenza degli oggetti |
Psicologia delle menti associate -
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che abbrucia il ferro e il diamante. Gli apparati elettrici | sono | per noi come nuovi sensi, coi quali possiamo percepire |
Psicologia delle menti associate -
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di nuovi sensi. . Le poche sensazioni del selvaggio | sono | vaghe, incerte, incommensurabili. Solo col mezzo degli |
Psicologia delle menti associate -
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essere ancora oggetto d'una percezione individuale. a vi | sono | fenomeni che un individuo solo non potrebbe mai percepire |
Psicologia delle menti associate -
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i fenomeni dei terremoti e delle eruzioni vulcaniche, | sono | come le parti d'un commune sensorio elle genti incivilite. |
Psicologia delle menti associate -
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dei cittadini in quelle cose, in quelle tendenze che | sono | comuni a tutti gli uomini che ne sono parte. Esistono |
Doveri dell'uomo -
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quelle tendenze che sono comuni a tutti gli uomini che ne | sono | parte. Esistono tendenze e fini che non abbracciano tutti i |
Doveri dell'uomo -
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condizione di cose esistente e sancita dal comune consenso, | sono | troppo connaturali agli animi, perché un solo individuo |
Doveri dell'uomo -
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arme di guerra legittima dove non è Patria, né Libertà, | sono | illegali e possono essere sciolte dalla Nazione quando la |
Doveri dell'uomo -
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le sorgenti dalle quali scendono i vostri Diritti. Infinite | sono | le questioni speciali che possono sorgere nella vostra vita |
Doveri dell'uomo -
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alla distribuzione della ricchezza. V'ho accennato quali | sono | i vostri doveri verso l'Umanità, verso la Patria, verso la |
Doveri dell'uomo -
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dei mezzi. Per compiere doveri, per esercitare diritti, | sono | necessari: tempo, sviluppo intellettuale, certezza di vita |
Doveri dell'uomo -
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fanno già parte d'un medesimo universo; e perciò queste | sono | già per origine loro collegate in sistema. L'idea d'unire |
Psicologia delle menti associate -
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la sensazione, la memoria, l'attenzione, la riflessione non | sono | esseri separati, ma un unico essere pensante ch'esercita |
Psicologia delle menti associate -
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oceano; eppure egli sospinto da quelle interne potenze che | sono | indivisibili dal suo essere, fa già sistema di quanto gli |
Psicologia delle menti associate -
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d'anni dacché cominciò sul globo l'epoca dell'uomo, vi | sono | ancora oggidì tribù dell'Australia e dell'America |
Psicologia delle menti associate -
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i numeri per contar le dita d'una mano. Molti popoli | sono | periti senza uscire dalla prima barbarie. Questa filosofia |
Psicologia delle menti associate -
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decadimento; non si può negare che molte terre fiorenti or | sono | desolate; e molti popoli sono periti. Ma se i nostri padri |
Psicologia delle menti associate -
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che molte terre fiorenti or sono desolate; e molti popoli | sono | periti. Ma se i nostri padri non credevano al progresso, |
Psicologia delle menti associate -
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dei posteri non hanno occasione di fermento e di travaglio; | sono | come piante nella stagione invernale; non hanno fronde, non |
Psicologia delle menti associate -
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d'esser migliori dei loro padri; le dottrine più audaci | sono | ridutte dal tempo ad aride regole, a formule viete, a |
Psicologia delle menti associate -
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e della virtù che lo ha tessuto. In tale torpore | sono | caduti li Asiatici per effetto di quella stessa precoce |
Psicologia delle menti associate -
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nei prodigii della fisica, della chimica, in quanto | sono | benèfici veri alla parte materiale del nostro vivere, ma è |
Psicologia delle menti associate -
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in ragione appunto dei sistemi in parte nuovi che | sono | costretti ad effettuare. Nell'istoria greca i Dori, |
Psicologia delle menti associate -
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e del medio evo e vie più accrebbe colle sue scoperte, vi | sono | molti di tali principii più o meno fra loro discordi. Tali |
Psicologia delle menti associate -
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molti di tali principii più o meno fra loro discordi. Tali | sono | la giurisprudenza romana e la feudale; le filosofie dei |
Psicologia delle menti associate -
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due termini, l' oggetto e il mondo extrasoggetto, che ne | sono | la cagione. Quindi non potemmo al tutto ragionare delle |
Psicologia Vol.III -
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oggetti o termini della cognizione che per sè stessi non | sono | spezzati; di che poi è obbligata a rifare ciò che ella ha |
Psicologia Vol.III -
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sensazioni eccitate, fanno percepire il corpo agente. Elle | sono | altrettante sue rappresentazioni , sono, rispetto all' |
Psicologia Vol.III -
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prodotte od occasionate (1). E poichè tali sensazioni non | sono | che modificazioni del sentimento fondamentale, quindi si |
Psicologia Vol.III -
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secondo i suoi bisogni. Perocchè i bisogni dell' uomo, che | sono | gruppi di sentimenti passivi ed attivi , non si riferiscono |
Psicologia Vol.III -
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secondo i loro effetti nei diversi sensorii; ma bene spesso | sono | soddisfatti con certe determinate azioni e attitudini |
Psicologia Vol.III -
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segni di segni ; perchè segnano accidenti sensibili, che | sono | essi medesimi segni degli enti (1). La ragione speculativa |
Psicologia Vol.III -
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operando produce tali passioni. Le relazioni poi, altre | sono | essenziali e costitutive degli enti, come, per esempio, il |
Psicologia Vol.III -
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come, per esempio, il continuo rispetto ai corpi; altre | sono | loro accidentali , come, per esempio, un dato colore, che è |
Psicologia Vol.III -
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colore, che è relazione col sensorio ottico; altre neppure | sono | negli enti come accidenti, ma la mente le produce |
Psicologia Vol.III -
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ciò che è più, e perciò si dicono relazioni dialettiche ; e | sono | relazioni estrinseche, che non pongono nulla nell' ente nè |
Psicologia Vol.III -
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distinguere dagli enti ideali . Gli enti ideali | sono | l' oggetto dell' intuizione della mente, le essenze degli |
Psicologia Vol.III -
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della mente, le essenze degli enti. Ma gli enti mentali | sono | sguardi parziali della mente , che non abbraccia tutto l' |
Psicologia Vol.III -
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come fa della limitazione e del nulla, che altro non | sono | che sguardi della mente , come dicevamo. Infatti che cosa è |
Psicologia Vol.III -
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oggettivo e di soggettivo; perocchè in quanto quelle cose | sono | enti (scienza di oggetto), in tanto sono oggetti; ma in |
Psicologia Vol.III -
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quanto quelle cose sono enti (scienza di oggetto), in tanto | sono | oggetti; ma in quanto sono limitate, sono conosciute per |
Psicologia Vol.III -
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(scienza di oggetto), in tanto sono oggetti; ma in quanto | sono | limitate, sono conosciute per tali da uno sguardo proprio |
Psicologia Vol.III -
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in tanto sono oggetti; ma in quanto sono limitate, | sono | conosciute per tali da uno sguardo proprio della mente, |
Psicologia Vol.III -
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o segni a cui ella affigge i suoi concetti, i quali | sono | atti positivi; ma talora fa anche il contrario, vestendo di |
Psicologia Vol.III -
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agente in modi sì vari (1), sicchè le varie sensazioni | sono | diverse pel loro diverso tocco, non pel diverso spazio che |
Psicologia Vol.III -
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occupano; le varie parti dello spazio isolatamente prese | sono | indiscernibili dall' uomo, perchè una parte dello spazio è |
Psicologia Vol.III -
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come dicemmo, i confini dello spazio di un sensorio non | sono | sensibili allo stesso sensorio; onde il principio razionale |
Psicologia Vol.III -
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Vero è che gli effetti, che un corpo produce nei sensorii, | sono | diversificati dalla varietà dei sensorii; ond' è che al |
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dei suoi effetti sensibili, per la quale unità questi | sono | appunto così aggruppati che si dimostrano tutti effetti di |
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corrisponde una specie sola. Ora i fondamenti sensibili | sono | dati dal sentimento vestiti del gruppo dei loro effetti; e |
Psicologia Vol.III -
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il solo fondamento sensibile dell' ente; ond' esse | sono | diverse, quando fanno conoscere fondamenti che sono |
Psicologia Vol.III -
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esse sono diverse, quando fanno conoscere fondamenti che | sono | diversi, prescindendosi dalla loro realità, come pure dal |
Psicologia Vol.III -
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è facile a fare, specialmente quando gli effetti sensibili | sono | così ordinati fra loro che l' uno è condizione precedente |
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concetto se non nella classe dei generi (ideali), i quali | sono | idee che non rappresentano l' ente, ma qualche cosa dell' |
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1 o si considera la materia, di cui gli enti corporei | sono | composti, in relazione alla forma, e in tale aspetto ella è |
Psicologia Vol.III -
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(1). Le nature dunque, che non hanno individualità, | sono | informi, non sono enti compiuti; l' individualità è dunque |
Psicologia Vol.III -
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dunque, che non hanno individualità, sono informi, non | sono | enti compiuti; l' individualità è dunque un carattere |
Psicologia Vol.III -
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presa nella sua totalità; ora la presenta figurata, come | sono | le parti dell' estensione presentata da certi sensorii, dal |
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fondamenti sensibili vestiti dei loro gruppi di sensazioni | sono | più, quando la specie astratta con cui si conoscono è una |
Psicologia Vol.III -
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dell' idealità. Così gli individui della specie umana | sono | molti, e l' uomo7concetto è uno solo; quegli individui si |
Psicologia Vol.III -
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solo, ma pei diversi fondamenti sensibili reali, i quali | sono | più; è adunque coll' aiuto del senso (potenza che comunica |
Psicologia Vol.III -
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acqua, aria, fuoco, legno, ecc.. Tutti questi concetti | sono | generici e non specifici; e perciò non fanno conoscere l' |
Psicologia Vol.III -
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forma, gli altri pongono delle forme imperfette, che | sono | parti della forma. Dove si vede che vi sono dei generi che |
Psicologia Vol.III -
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imperfette, che sono parti della forma. Dove si vede che vi | sono | dei generi che fanno conoscere la materia, altri una parte |
Psicologia Vol.III -
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prendono la loro vera individualità dallo spirito a cui | sono | termine, ma non l' hanno in sè stessi, perchè per sè |
Psicologia Vol.III -
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sè stessi, perchè per sè stessi, divisi dallo spirito, non | sono | enti compiuti, e meritano quindi l' appellazione di non |
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Non sussistono così staccati dal loro principio, e però | sono | qualche cosa dell' ente, che risponde ad un concetto |
Psicologia Vol.III -
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del principio senziente . Quanto poi ai corpi composti, o | sono | inorganici od organati. Gli inorganici sono ancor meno |
Psicologia Vol.III -
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composti, o sono inorganici od organati. Gli inorganici | sono | ancor meno degli elementi suscettibili di unità e d' |
Psicologia Vol.III -
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seco stesse o con altre quantità; e le lettere medesime | sono | già una sintesi arbitraria di quante unità si voglia, e |
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secondo la sua natura, a rispondere a quei termini che gli | sono | presentati. I termini poi del sentimento non porgono al |
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vera causa efficiente, quando gli agenti da lei diversi non | sono | che cause eccitatrici . Non è dunque l' uomo col sentimento |
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Ora questi enti, che non cadono nella percezione umana, | sono | di due maniere: 1 altri non cadono nella percezione umana |
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umani sensorii o dall' umano sentimento naturale, quali | sono | gli spiriti puri. Rispetto alla prima classe di questi |
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mezzo di cognizione che i segni non rappresentativi . Tali | sono | i vocaboli, di cui si compone il discorso di colui che |
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. Infatti fra gli enti specificamente diversi vi | sono | sovente proporzioni eguali; il grande, il piccolo, il |
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delle proprietà che riguardano gli enti, non in quanto | sono | percepiti e sentiti, ma in quanto sono enti o di un dato |
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enti, non in quanto sono percepiti e sentiti, ma in quanto | sono | enti o di un dato genere di enti, per esempio, del genere |
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della positiva. Il somigliante dicasi degli angeli, che | sono | pure esseri contingenti; se non che di questi, essendo enti |
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ma non gli effetti immediati e rappresentativi, come | sono | quelli che fanno sentire l' immediata azione dell' ente nel |
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di questa similitudine, giacchè noi sappiamo che talora vi | sono | di quelle cause, dette dagli antichi equivoche, le quali |
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ma nel tempo stesso che ci dimostra che tali cognizioni | sono | meramente analogiche, e però del tutto insufficienti a |
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si può dire simile a Dio, non come due enti reali | sono | simili, ma come sono simili l' ente reale e la sua essenza |
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simile a Dio, non come due enti reali sono simili, ma come | sono | simili l' ente reale e la sua essenza ideale che lo fa |
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anche i primi principŒ del ragionamento, che | sono | idee applicate, non sono dall' uomo posseduti per natura, |
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principŒ del ragionamento, che sono idee applicate, non | sono | dall' uomo posseduti per natura, ma formati col riferire |
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di quella limitazione che hanno gli enti reali, onde | sono | originariamente cavati pel lavoro del nostro spirito; e gli |
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cavati pel lavoro del nostro spirito; e gli enti reali | sono | quelli che noi percepiamo col sentimento, e prima di tutto |
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dall' essere divino. Sapienza, bontà, potenza, ecc., | sono | idee generiche esprimenti le perfezioni astratte degli |
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il quale ci dice: 1 che ciascuna di quelle perfezioni che | sono | separate fuori di Dio, in Dio sono lo stesso Dio (1); 2 che |
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di quelle perfezioni che sono separate fuori di Dio, in Dio | sono | lo stesso Dio (1); 2 che la deità, che noi concepiamo come |
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il loro nesso, nel quale consiste l' essere divino. Questi | sono | principŒ comuni presso i teologi ed i filosofi più famosi; |
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comuni presso i teologi ed i filosofi più famosi; e come | sono | immutabili, così provano che è contrario alla fede |
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adeguate all' Essere supremo. Questi due principŒ | sono | due errori gravissimi in sè, gravissimi nelle loro |
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suoi. Dei quali accidenti i più importanti a considerarsi | sono | questi due, che la spontaneità opera talora nell' uomo in |
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non passa nella sua coscienza. Consegue che nell' uomo vi | sono | due principŒ di azione; coll' uno di essi egli tende ad |
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e si svolgono e si compiono in un profondo silenzio; eppure | sono | d' immensa importanza alla sussistenza e felicità umana. |
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all' altra. La vita diretta e la vita di riflessione | sono | due attualità, che si svolgono dall' essenza dell' anima |
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col quale ella può aderire e stringersi ai termini che le | sono | dati. Quindi la sua virtù, esaurendosi in una attualità, si |
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Tanto è vero che i diletti della vita di riflessione non | sono | i massimi, e che l' uomo nella vita presente può godere |
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mente; perocchè tutto ciò che dicono gli uomini fra loro | sono | conclusioni pensate, ed ogni vocabolo esprime un pensiero, |
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condurre i giudizi ordinari degli uomini (1). Ora queste | sono | appunto quelle che accorciano i raziocini e li rendono più |
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misure che tengono improntate nella loro immaginazione non | sono | quello che cercano; sono mezzi al fine, e questo solo è l' |
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nella loro immaginazione non sono quello che cercano; | sono | mezzi al fine, e questo solo è l' ultimo anello in cui la |
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queste parti, che egli considera ed analizza attentamente, | sono | del tutto inutili, sono fuori del caso, perchè ciò che si |
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considera ed analizza attentamente, sono del tutto inutili, | sono | fuori del caso, perchè ciò che si cerca non è il sapere di |
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considera, alcune di quelle circostanze date dal fatto, che | sono | necessarie ad averne una utile conclusione. Per tutte |
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». Perocchè è chiaro che quei principŒ di loro natura non | sono | l' ultimo anello della catena dell' operazione razionale, |
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della catena dell' operazione razionale, quando anzi ne | sono | il primo. Quindi l' uomo per conoscere sè stesso ha bisogno |
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conosci te stesso » ». I primi principŒ dell' umano operare | sono | l' istinto animale, in quanto egli giace nella percezione |
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profonda è così difficile da investigare al filosofo. Vi | sono | dunque nell' uomo due maniere di cognizioni : l' una |
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quelle regole che potrebbero proteggerlo dal vizio, non | sono | addotte alla luce della vita riflessa, ma lasciate quasi |
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in me stesso, e che altri avranno pure sperimentato, se si | sono | abituati a considerare ciò che passa nel loro spirito. |
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nè coscienza; il quale in parte si confonde col primo. Vi | sono | certi concetti, certi pensieri che per così dire si |
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l' uomo egualmente verso quella maniera di pensieri che ne | sono | le cause. Questo fatto viene poi aiutato dall' essersi già |
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scoperto, che possedevano essi stessi ignorandolo, e ne | sono | grati al genio di quel primo, che seppe dire ciò che tutti |
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come il sole, che ella non si ferma alle immagini che | sono | più, ma al vero oggetto da tutte raffigurato? Aggiungete |
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intendimento, tuttavia nell' atto della percezione esse | sono | quelle che vestono l' ente e lo determinano; e cosa |
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il pensiero di Pitagora e di Senofane (1); del quale ultimo | sono | a noi pervenuti questi versi: [...OMISSIS...] . L' ordine è |
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armonia deve seguire la legge psicologica che la compisce; | sono | due parti della stessa legge, due relazioni reali in cui lo |
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ogni agente si piace della regolarità nelle sue operazioni, | sono | tre, che insieme concorrono a produrre tale effetto: L' |
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non sia a farne di nuove. Le operazioni da lui fatte non | sono | cessate del tutto in lui; vi lasciarono qualche traccia, la |
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che egli abbraccia nella sua azione. Posciachè, dunque, | sono | regolarmente disposte le parti del corpo animale, e |
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areole del cervello, i quali soggettivamente considerati | sono | le immagini, riescono principŒ e sedi di movimenti |
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abbiamo detto; e i confini, che affigurano il detto spazio, | sono | egualmente segnati dalla sensazione esterna e dall' |
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portano su quel luogo, dove egli si è sbramato altra volta, | sono | sentimenti attivi che egli fa per condurre la |
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sensazione (soddisfacente); ed i moti impressi alle gambe | sono | una serie di sentimenti attivi che legano quei due stati, |
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sentimenti attivi e di movimenti conseguenti, essi stessi | sono | tracciati nel sensorio, e dietro tali traccie riprodotti. |
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sentimenti animali non consistono puramente in immagini, ma | sono | molti e variatissimi (2). Noi però, affine di semplificare |
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di soddisfazione sentita e goduta. Che questi due stati | sono | divisi da una serie più o meno lunga di altri stati, pei |
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stato di soddisfazione sentita . Che gli stati intermedŒ | sono | quei successivi, in cui l' animale si trova durante i |
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passa affine di trasferirsi dal primo stato al secondo, che | sono | stati d' inquietudine, di sforzo, di movimento. Ora gli |
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tinte, quei movimenti hanno convenienza fra loro, non | sono | posti a caso; quale è dunque l' egregio pittore che abbia |
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a colorire i fiori e gli insetti, i cui armonici colori | sono | posti tutti simultaneamente, e la vaga pittura apparisce |
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le immagini che si hanno nel sogno, o anche in veglia, non | sono | la riproduzione esatta delle sensazioni avute, perciò è da |
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a questo è mosso da una moltitudine di stimoli interni, che | sono | principalmente gli umori del corpo umano, i quali col |
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si considera che molte cose disposte con certa regolarità | sono | più facili a concepirsi ed abbracciarsi col pensiero, e che |
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compendiata tutta la moltitudine delle cose, in quanto | sono | così regolarmente disposte, ed anzi quanta moltitudine le |
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altro non fanno che presentare la regola, secondo la quale | sono | disposti tutti i punti assegnabili in una curva, cioè con |
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assegnabili in una curva, cioè con quale ordine quei punti | sono | determinati ai loro luoghi l' uno relativamente all' altro. |
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vedemmo, che l' avere espressa la regola, secondo la quale | sono | distribuiti i punti assegnabili in essa. Ora, chi non sa |
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di quella regola che ordina i rapporti di più cose, non | sono | solamente diletto alla mente, ma danno applicazioni |
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manca del suo istinto; e l' ordine delle cognizioni, che | sono | nella mente umana, è principio istintivo di operazione bene |
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di cose, nella quale si scorge la regola secondo cui | sono | distribuite e disposte, allora si ha la cognizione |
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e scorge ed aumenta senza fine l' umana attività. Tali | sono | le ragioni per le quali il principio razionale ama di |
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ciò di che gode il principio sensitivo, è soggettivo : | sono | modificazioni di lui. All' incontro, il principio |
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proporzione, che si trova nel termine del sentimento, non | sono | la stessa simmetria, la stessa proporzione; benchè l' |
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e non un godimento di queste armoniche disposizioni. | Sono | dunque questioni assai disparate: Se il principio sensitivo |
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che vi deve essere ordine altresì negli organi sensori, che | sono | di materia composti. E se è cosa certa che il principio |
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materialmente prese, nè del senso di esse. E che cosa poi | sono | questi diversi sguardi della mente? Onde avviene che le |
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la fila dei quadrati in quella direzione nella quale | sono | uniti dai loro lati. Ebbene, se io prendo l' intera fila |
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un solo principio senziente che lo costituisce, tuttavia | sono | molti i sensorii, e che nell' uomo, il più perfetto fra gli |
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e che nell' uomo, il più perfetto fra gli animali, | sono | moltissimi, altrettanti quanti i suoi organi e apparati |
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ordinata con fisso metro e a renderle vive, quegli stimoli | sono | piacevoli, altrimenti sono molesti, fastidiosi, e anche più |
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a renderle vive, quegli stimoli sono piacevoli, altrimenti | sono | molesti, fastidiosi, e anche più o men dolorosi. Fra le |
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la durata di queste, l' intensità, ecc.. Ma se i sensorii | sono | molti, ed ognuno ha il suo proprio metro nella serie delle |
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armonia, con una sola altissima unità. Laonde nell' uomo | sono | preordinate e prestabilite le seguenti armonie, che si |
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dei fenomeni. Onde le continue mutazioni della moda? | sono | esse forse l' effetto del mero arbitrio e del capriccio dei |
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, d' entrambi i sessi, esse vi assicurano che le mode nuove | sono | proprio le più belle, e che la foggia per qualche tempo |
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distinzione reale. Quindi le funzioni dell' istinto vitale | sono | necessariamente le seguenti: - I Funzione . - Quella di |
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quali si suscitano nel sentimento fondamentale, in quanto | sono | piacevoli, divengano massime mediante stimoli ed |
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effetti si riducono sempre a movimenti, giacchè i movimenti | sono | i fenomeni extrasoggettivi, corrispondenti nell' animale ad |
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corrispondenti nell' animale ad altrettanti sentimenti, che | sono | i fenomeni soggettivi a quelli paralleli. Ora, raccogliendo |
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che gli stimoli producono sul corpo vivente, effetti che | sono | agli occhi suoi il senso, il moto muscolare, l' attività |
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ponendo la coscienza. Quanto agli affetti, questi | sono | una sequela, parte del sentimento animale e parte del |
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attribuirsi convenientemente tali movimenti spontanei. Ora | sono | pur questi innegabili; e i medici italiani, che hanno |
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ecc.. Secondo la nostra teoria dell' istinto animale vi | sono | dunque quasi due sfere di fenomeni: la sfera dei fenomeni |
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infinita; perocchè, per restringere il discorso nostro, vi | sono | almeno queste due differenze: I - Che la comunicazione |
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che, trattandosi di corpi collocati a immense distanze come | sono | gli astri, si può senza errore notabile supporre che tutte |
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errore notabile supporre che tutte le particelle, di cui | sono | composti, sieno attratte egualmente; e su questo postulato |
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principio corporeo ed al principio sensitivo . Se dunque vi | sono | due cause di moto specificamente diverse, le quali, perchè |
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due cause di moto specificamente diverse, le quali, perchè | sono | due, ubbidiscono a leggi diverse, è dunque vano il |
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medesimo istinto colle forze attrattive è apparente, cioè | sono | effetti dello stesso principio reciprocamente contrari a |
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vedersi a primo aspetto ragione, perchè, se gli elementi | sono | animati, non ne segua la conseguenza che ogni corpo porga i |
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il polmone, il cuore e il cervello. I movimenti di ciascuno | sono | o producono altrettanti stimoli ed eccitamenti agli altri |
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dai movimenti del cuore. I movimenti del cuore adunque | sono | quelli che, spingendo il sangue rosso al cervello ed ai |
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Finalmente, i movimenti del cervello ed il suo eccitamento | sono | la cagione dei movimenti meccanici del polmone stesso, i |
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e di tutti i nervi. I tre principali visceri, adunque, | sono | collegati così mirabilmente tra loro che i movimenti di |
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naturale, secondo le leggi del meccanismo col quale | sono | fabbricati; ma queste posizioni in cui si rimarrebbero, se |
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è la maniera di tutte più semplice a spiegare quanti | sono | i fenomeni attrattivi, come quella sola che porge una causa |
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maggiore, qual minore. I principŒ sensitivi adunque, che | sono | annessi alla materia inorganica, non sono gli stessi di |
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adunque, che sono annessi alla materia inorganica, non | sono | gli stessi di quelli annessi ad un organismo; nè hanno le |
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annessi ad un organismo; nè hanno le stesse attività, nè | sono | atti a produrre gli stessi effetti. Costituito poi un |
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quelle che vengono riconosciute da tutti per forze animali, | sono | le dominatrici, anzi nel dominio che esercitano sulle forze |
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forzato e violento, senza accorgersi che le forze chimiche | sono | fuori della vita dell' animale dominatore, e che l' |
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sue portano dei moti corrispondenti in questi, che | sono | suo termine necessario », gli effetti delle forze chimiche |
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movimenti è pure un fatto, nell' ammettere il quale | sono | d' accordo tutti i fisiologi. Il Cuvier descrive la vita |
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particelle, ed altre ne espelle. Le forze vitali, adunque, | sono | più potenti di quelle che si dicono fisiche e chimiche; |
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più potenti di quelle che si dicono fisiche e chimiche; | sono | nate a dominar queste. E così deve essere, se è vero che le |
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queste. E così deve essere, se è vero che le forze vitali | sono | quelle di un sentimento individuato in un organismo |
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in un organismo opportuno, quando le fisiche e le chimiche | sono | le forze istintive di sentimenti privi di organismo, ed |
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la sua propria attività. Se gli stimoli riprodotti | sono | meno efficaci dei precedenti, l' attività del principio |
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leggi dell' animalità, noi dobbiamo dimostrare: 1 che esse | sono | necessarie alla spiegazione dei fenomeni animali; 2 che |
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alla spiegazione dei fenomeni animali; 2 che esse | sono | a ciò sufficienti. Incominciamo dalla proposizione |
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movimenti successivi, quando le affezioni del corpo umano | sono | bene spesso permanenti e contemporanee, ed armoniche; |
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e pienamente si fu come il movimento ed il sentimento | sono | fenomeni essenzialmente diversi (4) ed opposti fra loro, e |
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di che la vera causa efficiente della sensazione non | sono | i movimenti, ma sì quel sentimento precedente, che si |
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i filosofi in così importante argomento, fu questa. Vi | sono | dei corpi extra7soggettivi nei movimenti dei quali niuna |
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si possono spiegare i fenomeni della simpatia, i quali non | sono | nè meccanici, nè fisici, nè chimici, ma propriamente vitali |
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dal dolore e dei movimenti che a tale stato conducono, | sono | i tre elementi che la forza unitiva congiunge in uno, e |
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la volontà; perchè i movimenti, che ne conseguono, non | sono | esattamente proporzionati alle singole sensazioni, ma all' |
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determina l' animale non solo ai movimenti grandi come | sono | gli accennati, ma ben anche ai movimenti minimi, come sono |
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sono gli accennati, ma ben anche ai movimenti minimi, come | sono | quelli con cui si operano le secrezioni. - I dolori, che |
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produrre mediante la mobilità concupiscibile . Innumerabili | sono | gli esempi simili, che provano questo potere del sentimento |
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cosa schifa provoca il vomito nelle persone delicate, come | sono | le donne specialmente in certi momenti, e toglie loro l' |
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potere operi in conseguenza di sentimenti figurati, quali | sono | le sensazioni esterne e le immagini. Abbiamo veduto anche |
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in conseguenza di sentimenti poco o nulla figurati, come | sono | le sensazioni provocate nelle superfici delle pareti |
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a mandarlo in luce (1). Tutte le funzioni vitali | sono | determinate dal dolore e dal piacere, cioè dalla necessità |
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essi non potrebbero essere condotti all' unità, a cui pure | sono | sempre volti, senza eccezione di sorte. Si aggiunge che la |
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e di meditazioni egli le conosce poi in quelle parti, che | sono | parti unicamente perchè egli le distingue e così le crea, |
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ai più solenni principŒ logici e cosmologici, quali | sono | quelli della ragione sufficiente e della parsimonia della |
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e dal sentimento universale. Quanto meno poi tali sensioni | sono | subordinate a quel principio senziente, che costituisce l' |
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quanta loro basti a convincersi che coscienza e sentimento | sono | cose diversissime, la prima appartenente all' ordine |
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dei sentimenti di cui non siamo conscii, ed anzi che ve ne | sono | di questi senza numero, cioè tutti quelli a cui non |
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ella che provoca lo sbadiglio, funzione dove tanti muscoli | sono | tratti in moto, e principalmente il diaframma? Che cosa è |
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se non anch' esso una funzione di minimi sentimenti, quanti | sono | i minimi filamenti nervosi pressochè infiniti, che |
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intestini, o della vescica? Quelle prime sensazioni cutanee | sono | sfuggite alla nostra coscienza, perchè erano piccolissime, |
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sensazioni si deve ripetere gli effetti morbosi, che ne | sono | conseguitati (1). Nei morbi, dove non si manifestano dolori |
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animali si alterano maggiormente, se gli organi affetti | sono | dotati di più nervi, e però più sensitivi. Che qualora l' |
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e che perciò questa ne è la vera causa. Se i medici non | sono | ancora pervenuti a cogliere una tale dottrina, essi |
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pervenuti a cogliere una tale dottrina, essi nondimeno | sono | già sulla via di pervenirvi, e ogni giorno vi si |
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dell' energia sentimentale. I medici posteriori si | sono | messi quasi d' accordo nel considerare il sistema nervoso |
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paio di nervi cerebrali, cioè col nervo pneumogastrico, e | sono | poi in continua comunicazione coi ganglii laterali, per |
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della trasmissione della potenza medicatrice, di cui | sono | dotate varie sostanze, massime parlando di quelle che, non |
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anima tuttavia non ammette che una sensazione sola, quando | sono | stimolati tutti e due contemporaneamente. Questo fatto ci |
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i medesimi effetti. Per questo i movimenti degli occhi | sono | naturalmente associati, il che si può chiamare una simpatia |
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esse non differiscano se non per lo spazio diverso in cui | sono | collocati gli organi, pei quali spazi diversi avviene che |
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esige l' armonia delle loro operazioni, sia perchè esse | sono | diversamente costrutte e diversamente disposte. E quest' |
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nei vari organi concorrenti ad una stessa funzione, ve ne | sono | delle altre fra più funzioni eguali, cioè a dire fra organi |
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se le due funzioni, che in parti diverse si compiono, | sono | eguali di natura e solo differiscono per lo spazio diverso |
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la natura di nessuna cosa; eppure le operazioni dell' anima | sono | determinate dalla sua natura. Noi diremo piuttosto che la |
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quelli che noi chiamiamo difetti o errori della natura non | sono | tali in sè, ma secondo certe relazioni da noi contemplate, |
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non intende a produrre fenomeni extrasoggettivi, che | sono | fuori della sua sfera; ma pure questi seguono quelli come |
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atteggiamento e l' azione più piacevole fra tutte che gli | sono | possibili, cioè che il sentimento stesso può avere (1). Ma |
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utili all' animalità, talora dannosi. Quando tali movimenti | sono | utili, si suol dire che la natura opera con sapienza; |
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si suol dire che la natura opera con sapienza; quando | sono | disutili, si suol dire che ella prende errore. A ragion d' |
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una gioia eccessiva cagiona l' apoplessia, come anni | sono | avvenne nella mia patria, che quando fu vinto il partito di |
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così potrebbe mai essere stata creata da Dio, le cui opere | sono | perfette. Insomma qui vi è una delle molte prove dell' |
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le sue leggi, e quei movimenti e fenomeni extra7soggettivi | sono | un conseguente del suo operare, a cui l' istinto non |
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Tuttavia i movimenti che egli produce, e che | sono | i mezzi disposti dalla natura acciocchè egli possa |
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dalla natura acciocchè egli possa liberarsi dal nemico, non | sono | nella sua sfera, e però non possono essere da lui misurati, |
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di sè indirettamente. Le cose da osservarsi in questo fatto | sono | innumerevoli, eccedono il nostro sapere; e gli stessi |
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che tolgono l' attenzione della mente. Tali sentimenti | sono | locali, e noi ne vedremo poco appresso la ragione. Ci basta |
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stesso diaframma, muscolo grande e forte, i cui movimenti | sono | necessari a vincere la resistenza dello sfintere. All' |
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in movimento, e però i movimenti prodotti dalla sua azione | sono | molti e minimi, e hanno sede principalmente nei minimi |
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nei minimi vasi, da cui la cute e le parti adiacenti | sono | per ogni verso, a guisa di minutissima rete, percorse. E` |
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indipendenti dalle leggi dell' istinto sensuale, che pur | sono | sempre fedelmente osservate. E questo è ciò che si chiama |
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è certo che fino a tanto che tali escrezioni salutifere non | sono | compite, il buono stato della salute non è per anco |
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la loro crasi, diventano irritanti essi stessi, e | sono | bene spesso cagioni della diatesi flogistica. Infatti |
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istinto vitale non ha ricevuto di quelle irritazioni, che | sono | atte a debilitarlo o a vincerlo, l' istinto sensuale, |
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e rapirle nello stesso sentimento; e questi e simiglianti | sono | diversi atti e momenti della funzione organizzatrice . Ma |
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questo per essenza piacere, aumentano il piacere. Tali | sono | tutte le sensioni, che sorgono nel corpo animale secondo la |
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risanandosi per quei passi stessi che sembrano morbiferi e | sono | salutiferi, è cosa innegabile; e questo fatto è quello che |
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reputa a suo grande onore la celebre scuola di Montpellier; | sono | quelle idee di Van Helmont e di Stahl, che il Pinnel chiama |
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e in fine a distruzione dell' animale; che vi | sono | dei processi morbosi, i quali, conducendo l' animale di |
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finiscono coll' arrecargli la morte. Quei medici, che | sono | stati altamente colpiti da quest' altro fatto, non posero |
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gli errori della natura. Nel sistema degli avversari | sono | riconosciuti, se non ispiegati, gli errori della natura, ma |
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operare, e l' uno modificando incessantemente l' altro, | sono | le cause di entrambi; essi andrebbero sempre di loro natura |
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se non dipendessero da stimoli stranieri e materiali; e | sono | questi stimoli che li alterano, li perturbano, e |
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allo stimolo, per confessione dello stesso Tommasini, non | sono | proporzionate alla grandezza ed intensità dello stimolo. |
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è condizionato all' azione continua di stimoli, quali | sono | l' aria, la luce, il cibo, e quelli che si suscitano dall' |
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moti intestini, che nel misto vivente si perpetuano. Questi | sono | certamente stimoli opportuni. E possono anche tali stimoli |
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all' operare della macchina vivente in istato morboso, | sono | quelle stesse che presiedono all' operare di lei in istato |
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la generazione, lo sviluppo e la riproduzione delle parti | sono | operazioni interne dell' animale, le quali, data la |
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momenti della concezione sino al suo maggiore sviluppo, | sono | simili a quelli dell' infiammazione; reca la sentenza di |
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Cruikshank aumentarsi fin anche i filamenti nervosi. Esatte | sono | le espressioni che usa l' uomo insigne, quando dice che nei |
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di concepire il corso morboso, le leggi dell' abitudine non | sono | menomamente infrante appunto perchè quel corso non prende |
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notizie intellettive e dalle disposizioni morali, di cui | sono | privi. Certo è ch' essi hanno un principio animale |
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e nello stato organico dei corpi; e questi minimi movimenti | sono | quelli che vengono operati per mezzo del sistema nervoso |
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leggi che l' uno e l' altro istinto segue nella sua azione, | sono | sempre le medesime, nè possono mai cangiare essenzialmente. |
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animale. Che lo stato di malattia e i processi morbosi non | sono | altro che una parte del corso delle azioni alterne, di cui |
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l' altra del sensuale. Ma se le leggi dei due istinti | sono | immutabili, ond' è che il corso zoetico piglia tante |
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ed è l' intelligenza. La materia dunque e l' intelligenza | sono | le due cagioni, che nell' animalità umana determinano la |
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risulta da quanto abbiamo detto che ciò che li determina | sono | i primi sentimenti , effetti dell' istinto vitale. Quante |
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sentimenti , effetti dell' istinto vitale. Quante dunque | sono | le specie, le forme, i gradi dei primi sentimenti dall' |
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primi sentimenti dall' istinto vitale prodotti, altrettante | sono | le specie, le forme, i gradi dei primi movimenti cagionati |
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che l' epidermide, e in generale tutte le membrane | sono | permeabili ai gaz (2). Oltre la qualità della materia, che |
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di vivere (3). Qual fatto più efficace di questo, e ve ne | sono | infiniti, a provare che la condizione in cui si trova il |
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alla vita, certo è che anche in queste predisposizioni vi | sono | dei gradi, vi sono dei limiti di maggiore o minore |
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è che anche in queste predisposizioni vi sono dei gradi, vi | sono | dei limiti di maggiore o minore predisposizione, entro i |
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di tutto a conservarlo. Il vero si è che i due istinti | sono | un' attività sola, e noi li riuniamo entrambi sotto la |
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che si riferisce ad entrambi gli istinti, che radicalmente | sono | un' unica attività. Se si considera dunque la conservazione |
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forza del principio vitale più o meno accentrato (1), ecc., | sono | altrettanti elementi variabili, che devono cangiare l' |
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nei vari individui della stessa specie. I quali stimoli | sono | stranieri all' animale, che è sentimento, ed appartengono |
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sentimento fondamentale d' eccitazione. E queste sensioni | sono | quelle che danno prima di tutte le altre la leva all' |
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avvivando e nutrendo tutti i tessuti; perocchè | sono | le sue forze chimiche, associate alle forze vitali, che |
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è confacente; non tutti gli stimoli, ma solo alcuni | sono | opportuni all' animale. Gli stimoli inopportuni di |
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per potersene così nutrire; e tutti questi movimenti | sono | eccitamenti a lui gradevoli. Ma se la materia non è |
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Se dunque il moto dell' istinto sensuale va a cessare, ne | sono | causa gli ostacoli che egli trova per via, venienti |
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corpo vivente, la quale fa sì che le stesse parti vive, che | sono | mosse dall' istinto sensuale affine di prolungare ed |
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che una coscienza assai oscura (2). Ora, le prime sensioni | sono | effetti dell' istinto vitale e degli stimoli esteriori ed |
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producono in esso altrettante varietà corrispondenti. Molte | sono | le specie d' organizzazione, atte a dar luogo ad un |
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si produce internamente colla propria azione. I primi | sono | l' aria, l' acqua, il caldo, il freddo, i cibi, i corpi |
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queste nuove direzioni che continuamente egli prende, non | sono | necessariamente morbose. Il che conferma che vi sono |
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non sono necessariamente morbose. Il che conferma che vi | sono | innumerevoli direzioni e cangiamenti del corso zoetico, che |
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secondi ed interni. Chiamo stimoli primitivi quelli che | sono | dati all' animale, e non prodotti da lui stesso; e stimoli |
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due generi delle primitive e delle seconde. Le primitive | sono | cagionate dai movimenti prodotti dagli stimoli primitivi, e |
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dagli stimoli primitivi, e costituiscono, in quanto | sono | naturali e tipiche, il sentimento fondamentale d' |
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affezioni animali. La paura, la tristezza, ecc., in quanto | sono | affezioni animali, possono essere l' effetto di movimenti |
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le sensioni, che egli produce sotto gli stessi stimoli, | sono | più o meno forti, e quindi più o meno attive a sollevare l' |
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in acute e croniche ; quando le sensioni fondamentali | sono | ottuse e lenta tutta la sensitività, allora l' istinto |
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dell' inazione, cessa dal produrre quei movimenti, che | sono | necessari al mantenimento dell' organizzazione medesima. 4 |
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i movimenti, questi si aumentano o diminuiscono secondo che | sono | maggiori o minori le sensioni, e si aumentano o |
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o assai più in certe località secondo che le sensioni | sono | locali, e l' istinto sensuale trova che l' una o l' altra |
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dai prodotti dell' istinto sensuale; quindi quelle sensioni | sono | l' effetto dell' attività vitale nel suo stato nativo. E |
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come abbiamo dichiarato nell' Antropologia ; le quali tutte | sono | altrettante attività acquisite, e propriamente |
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originali dell' animale. Le sensioni primitive , adunque, | sono | quelle che vengono prodotte da movimenti eccitatori |
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o dannosa al corso zoetico, secondo che quelle molecole | sono | soverchie al bisogno della macchina, o riparatrici di |
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fornisce un elemento al corso zoetico. Quando gli organi | sono | in istato normale e gli alimenti adattati, tutte queste |
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adattati, tutte queste serie di azioni dei due istinti | sono | naturali e piacevoli. Ma se vi è difetto negli organi, o |
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o nella qualità o nella quantità della materia, se vi | sono | degli stimoli inopportuni , ritrosi a lasciarsi dominare |
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dannosa al corso zoetico, secondochè le molecole aggiunte o | sono | riparatrici di quelle che contribuivano alla perfezione |
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continuità, perchè le molecole inserite nel corpo non vi | sono | a pieno dominate dall' istinto vitale, e così divengono |
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l' altro caso modificano il corso zoetico. Molte escrezioni | sono | naturali, ed effetto inevitabile dei movimenti appartenenti |
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dei movimenti appartenenti allo stesso corso zoetico, nè | sono | sensioni dolorose, scemano solamente il sentimento |
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tempi: durante l' opera dell' alimentazione, e allora essi | sono | stimoli esterni, opportuni, naturali, piacevoli; e nel |
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esterni, opportuni, naturali, piacevoli; e nel tempo in cui | sono | già assimilati al corpo umano e avvivati, ed allora parte |
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corpo umano e avvivati, ed allora parte cangiati in fluido | sono | diventati stimoli interni, parte divenuti solidi, |
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quando gli organi istupiditi da stimolo soverchio | sono | inetti ad una maggior azione, avremmo contemporaneamente |
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nello stato di salute o di malattia; ma questi due stati | sono | costituiti dalla normalità o anormalità dell' eccitamento. |
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specie. Le modificazioni del sentimento di continuità non | sono | sensioni; l' uomo, per quanta attenzione vi ponga, |
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Le sensioni appartengono insomma al sentimento eccitato ; | sono | le modificazioni di questo (1). La sensitività prende |
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cioè, a posteriori, dall' esperienza delle sensioni, che | sono | atte a cadere nella nostra coscienza. Ma che tutte quelle |
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tutte le diverse forme di sensioni, le quali non | sono | create di nuovo quando cadono nella nostra coscienza, ma si |
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organate; e gli individui, le cui carni e i cui organi | sono | più finamente tessuti, dimostrano possedere una sensitività |
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attiva; 2 per la ritentiva dei piaceri goduti, nella quale | sono | accumulati i movimenti piacevoli altra volta esperimentati; |
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sieno nell' uomo sobrio, sì perchè i nervi sempre tesi non | sono | suscettivi di grandi movimenti, i quali importano |
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a cui soggiace l' organo del gusto dalle affezioni uterine, | sono | pure ammirabili, o che si considerino i capricciosi gusti |
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spontanei movimenti, che alla produzione della sensione | sono | necessari. L' istinto vitale non si presta alla produzione |
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facile accordo. Poniamo queste definizioni: Medici empirici | sono | quelli che pretendono doversi applicare i rimedi unicamente |
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torto di ciascheduna, se pur v' è, riesce assai minore, e | sono | già con questo solo avvicinate. E a buon conto i medici |
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richiede poca sagacità il distinguere quelli che | sono | simili nell' essenza specifica, e quelli che non sono |
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che sono simili nell' essenza specifica, e quelli che non | sono | simili se non in accessori ed accidenti, lo stabilire la |
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casi simili non valgono nulla; ma si dirà: questi casi non | sono | simili, o non hanno una similitudine caratteristica, |
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contro la verità di quella causa. Queste questioni non | sono | più vaghe; qui si sta rigorosamente sul terreno della |
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luna; che sarà dove i corpi influenti gli uni su gli altri | sono | innumerevoli, e di continuo si mutano, e varie le forze, i |
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difficoltà del proposto si conosce osservando che: Pochi | sono | comparativamente i dati di fatto , che l' esperienza ci può |
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i movimenti contemporanei, che si fanno nel corpo, altri | sono | gli estremi d' una serie più lunga, altri d' una serie più |
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precedenti; i movimenti muscolari, per esempio, non | sono | l' effetto dei movimenti nervosi contemporanei, ma dei |
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conoscere gli anelli susseguenti del corso zoetico, che | sono | impossibili a prevedersi con sicurezza, per gli stimoli |
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come tutte le regole induttive volte a questo fine | sono | fallaci. Esaminiamone alcune: I sintomi . - Qui è da |
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contro la medicina sintomatica . Certo è che i medici che | sono | partiti dal principio di Brown, e sono quasi tutti i |
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è che i medici che sono partiti dal principio di Brown, e | sono | quasi tutti i moderni, cioè dal principio che lo stato |
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malattie, con tutti i sintomi che le caratterizzano, | sono | da essi attribuite ora all' eccesso, ed ora al difetto di |
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secondo essi, delle idropi per eccesso di stimolo, ma ve ne | sono | anche di quelle cagionate da difetto di stimolo, e così si |
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intima condizione morbosa, ella si trova pure fallace. Io | sono | persuaso che due rimedi opposti, l' uno stimolante, l' |
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diminuisce la sua quantità d' azione, e, diminuita questa, | sono | diminuiti i movimenti e gli stimoli interni che ella |
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e stimolo. Anche dove le secrezioni ed escrezioni | sono | minori del bisogno può esservi aumento di stimolo, come nel |
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di stimoli eccitatori dei nervi e del cervello. Insomma vi | sono | assai pochi sintomi morbosi, nei quali non si ravvisi un |
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di stimolo. Nelle infiammazioni stesse i medici non | sono | ancora d' accordo nel decidere se il labirinto dei |
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là dove i capillari, il cui calibro è assai irregolare, | sono | d' una grossezza accidentale maggiore; circostanza, che il |
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un corpo, che soffre per qualche locale infiammazione? Io | sono | appieno convinto degli argomenti di tanti illustri medici, |
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che eccesso di stimolo. Gli stessi medici, che ho citati, | sono | obbligati a distinguere due maniere di debolezza, cioè la |
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di quella di sottrarre le forze al processo infiammatorio? | Sono | ben lontano dal saper fare una risposta adeguata ad una |
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le forze. Ora, chi mai non sapeva che le forze del nemico | sono | sempre troppe? Non bastava dire che dove vi è un nemico |
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perchè vi siano nel corpo umano troppe forze, ma perchè vi | sono | in esso forze nemiche. Non si può dunque conchiudere che il |
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Non è questa spossatezza effetto della stessa malattia? Non | sono | frequentissimi, e confessati da tutti, i casi, in cui tutto |
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ed extrasoggettivi), che noi conosciamo di questo morbo, | sono | tali e tali. Ma in uno stato di fenomeni eguali giovò il |
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Le cause interne e formali costituenti il presente morbo | sono | queste e queste. Il tal metodo curativo diminuisce o |
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dei morbi, contentandosi di due semplici parole, quali | sono | in fine quelle di soverchio stimolo e difetto di stimolo? |
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del moto, la forma, il contrasto delle forze, ecc., | sono | circostanze che producono effetti opposti e contrari. Un |
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dalle sensioni speciali contemporanee, così le passioni | sono | un effetto di quell' affezione, onde prende la spinta a |
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gli stimoli materiali e gli stimoli spirituali, come | sono | le passioni, ubbidiscono alla stessa legge d' istupidire, |
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all' aria più o meno stimolante di altre regioni, ove | sono | paludi, risaie o altre cause di miasmi, o anche |
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zoetico; ma dapprima in quella parte, a cui gli stimoli | sono | applicati, e, parlandosi di atmosfera, alla pelle, al |
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fra vasi e vasi, fra porzioni di vasi ed altre porzioni, | sono | cause, come già vedemmo, di malattie, di quasi tutte le |
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che può esercitare su di lui l' istinto sensuale. Due | sono | gli effetti primitivi dell' istinto vitale: 1 produce il |
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fondamentale d' eccitazione, ed anche le accidentali, che | sono | provocate da stimoli esterni accidentali; e in quanto a |
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reciproca, a certe azioni e moti intestini, i quali | sono | tutti effetti extrasoggettivi. Non si dimentichi che la |
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principio vincitore; ed è perciò che tutti i convalescenti | sono | deboli; manifesta prova, per quello che pare a noi, che il |
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nell' idro7encefalite, nelle apoplessie, ecc., i vomiti | sono | frequenti; i nervi dello stomaco ricusano gli stimoli, |
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perfezionare lo stato del sentimento , tuttavia non sempre | sono | utili alla salute; chè questa dipende in gran parte dalla |
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a prima giunta si presentano al pensiero; ma i due primi | sono | essi veramente possibili? Non parmi; non credo almeno, come |
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incomincia lo stato morboso e la lotta; ma questi effetti | sono | tutti locali, e perciò appartengono al terzo degli |
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tal caso la malattia incomincia con questi effetti, i quali | sono | locali e parziali. E si consideri che ogni irritazione, che |
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perchè i movimenti suscitati nelle parti o particelle | sono | tali, che non possono essere dominati e regolati dalla |
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una nuova forza bellicosa (1); e in questo caso quali | sono | le cagioni perchè l' azione bellicosa non risponda |
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i rapporti di queste cagioni diverse coi rimedi. Le quali | sono | tutte ricerche appartenenti alla medicina analitica. |
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sconcerti nell' extrasoggettivo. Che se gli ostacoli | sono | molti e perseveranti, vanno un po' alla volta diminuendo e |
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delle molecole animate. Se dunque i movimenti provocati | sono | contrari fra loro, sicchè l' uno elida l' altro, come |
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Che se gli stimoli esterni applicati al corpo | sono | molesti, l' istinto animale ivi si attua per liberarsene. |
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così, è ad ogni modo da notarsi che quei movimenti non | sono | al tutto meccanici, ma animali; e però tali che impiegano |
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dei fluidi . - Ed è appunto il concorso dei fluidi (i quali | sono | i principali stimoli interni) che noi dobbiamo più |
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quelle grandi evacuazioni, che si dicono crisi , altro non | sono | che l' effetto della cessazione dell' irritamento dei |
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producono il medesimo effetto per una causa simile. Questi | sono | altrettanti mezzi, coi quali si accresce l' azione del |
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simpaticamente maggiori effetti. Più gli organi infiammati | sono | dotati di nervi, e più anche è dolorosa la loro |
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principio animale s' affatica, se i nervi sensorii o motori | sono | scossi soverchiamente, e quindi lascia altre parti deboli, |
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nelle femmine isteriche. I fluidi del corpo umano | sono | gli stimoli interni , i nervi sono gli stimolati. I nervi |
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I fluidi del corpo umano sono gli stimoli interni , i nervi | sono | gli stimolati. I nervi stimolati, colla loro azione più o |
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applicato. Poichè tutte le parti dell' organizzazione non | sono | egualmente sentite, nè egualmente sensorie, è conseguente |
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si riferisce, come a proprio scopo, l' attività animale, | sono | la sede appunto delle simpatie. Ma incontra che, essendo il |
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il sentimento eccitato e il sentimento armonico ed uno, | sono | i tre modi generali del sentimento, e tutte le varietà |
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eccitato al sentimento continuo. Quindi nell' uomo vi | sono | tutti e tre questi sentimenti, ma il solo oggetto della |
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e contemplato nelle nostre immagini; le parti di esso | sono | disegni, che si formano nella nostra sensitività esterna; è |
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per noi, per la nostra cognizione. Dopo che le parti | sono | formate e disegnate mediante la nostra sensitività |
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questi giudizi sulle località delle sensazioni interne | sono | incerti, senza precisione, e spessissimo fallaci. La |
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causa che l' ha prodotto, come pure quella che lo toglie, | sono | percepite da noi coll' esperienza extrasoggettiva, e quindi |
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più nella mano che nel cervello, perchè mano e cervello | sono | parole esprimenti solidi extrasoggettivi. Ma lo spirito |
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ci restano come campate in aria, o, per dir meglio, esse | sono | per noi come altrettanti corpi esterni. Sono sensioni, che |
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meglio, esse sono per noi come altrettanti corpi esterni. | Sono | sensioni, che collochiamo là dove le abbiamo prima |
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una figura, e quindi fa nascere la località? Molti si | sono | studiati di descrivere il fenomeno extrasoggettivo del |
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fluido o consistente non cerco (1). Gli elementi di esse | sono | mobilissimi, e così accordati che dividendosene alcuni da |
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Pare dunque che al principio senziente, della cui attività | sono | modi le sensioni, rispondano nell' ordine extrasoggettivo i |
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pulsazioni dolorose somiglianti a quelle del polso, e forse | sono | le dette oscillazioni violente dei movimenti elementari, |
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azione in tutto il corpo, e le alterazioni che vi produce, | sono | determinate, in quanto al modo ed agli effetti, dall' |
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dal trovarsi i nervi meno protetti contro lo stimolo. Si | sono | vedute femmine non poter toccare una stoffa di velluto, |
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susseguono alle sensioni; sicchè movimenti e sensioni | sono | legati egualmente alle località. Ora tutti i fenomeni |
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egualmente alle località. Ora tutti i fenomeni morbosi | sono | accompagnati o costituiti da movimenti. Egli sembra che le |
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località, a cui trasmettono l' effetto della loro azione, | sono | determinate in gran parte dalle simpatie e da quelle cause |
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i passi nell' altrui campo. L' uomo è uno; le due scienze | sono | una; la loro conciliazione ed unione prepara la perfezione |
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condizione; anzi i medici più valenti dell' età nostra | sono | quelli appunto che ne mandano più lamenti, e i soli |
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noi l' aggiungemmo come appendice, chè quelle non | sono | propriamente leggi dell' attività umana, ma leggi, a cui |
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dimostri un cominciamento ed una fine, tuttavia elle non | sono | più che parti, ovvero brani di una sola e medesima scienza, |
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è affissa, pel quale conosce; chè gli enti sconosciuti non | sono | alla intelligenza. Ed intelligenza è l' umana persona; |
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legato in meravigliosa unità. Ma poichè le opinioni antiche | sono | quelle che io voglio principalmente riferire, descrivendole |
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rovine di venerandi edifizi, e che la lingua antica in cui | sono | espresse, siccome assai sintetica (conciossiachè la facoltà |
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umana. Quasi anelli d' una catena le cose dell' universo | sono | annodate insieme, sicchè il primo anello è la materia; il |
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coll' una o coll' altra di quelle quattro cose, che non | sono | lei, ma sono legate intimamente con lei. Quindi dovettero |
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o coll' altra di quelle quattro cose, che non sono lei, ma | sono | legate intimamente con lei. Quindi dovettero uscirne, e ne |
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gli autori di quei sistemi osservarono bene quelle cose che | sono | legate coll' anima, e in quell' osservazione si trova la |
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le differenze, che separano dall' anima le cose che | sono | all' anima congiunte, ecco il fonte di tutti i loro errori. |
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riferisce Plutarco che [...OMISSIS...] . Ora i numeri non | sono | che idee astratte; se dunque la mente è un numero, essa |
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traendo la teoria degli enti da questo solo, che essi | sono | numeri. Ciò che mi convince questa dover essere la vera |
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ci sembrano posteriori al Samese filosofo, non | sono | più questioni di teoria (la quale sola si cercava al tempo |
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di esseri poteva e doveva applicarsi. E posciachè i numeri | sono | ciò che di più astratto si può considerare negli enti, |
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con una sola idea dell' essere in universale, nella quale | sono | ridotti a perfetta unità non solo i reali molteplici, ma |
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dell' antica colpa, e della pitagorica metempsicosi, | sono | manifeste. Come dunque, quando questo autore dice |
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quando questo autore dice poeticamente che le anime umane | sono | composte di tutti gli elementi, si potrà intendere che egli |
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Aristotele afferma che, secondo Empedocle, gli elementi | sono | per natura anteriori agli Dei, «ta physei protera tu theu», |
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non si concepiscono che dei punti matematici, i quali non | sono | sostanze estese; perciò le sostanze estese, cioè i corpi, |
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gegonen». Indi trae Platone che gli elementi materiali non | sono | i veri elementi, ma cotali simulacri dei veri elementi. Ma |
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secondo Platone, degli elementi materiali, le cui essenze | sono | intelligibili, e sono i veri elementi, il vero fuoco, il |
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elementi materiali, le cui essenze sono intelligibili, e | sono | i veri elementi, il vero fuoco, il vero aere, la vera |
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vero aere, la vera acqua, la vera terra, di cui i primi non | sono | che somiglianze sfuggevoli. Di tali essenze intelligibili |
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i due mondi, l' intelligibile ed essenziale, nel quale | sono | gli elementi ideali, e il sensibile e simigliante, composto |
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si conoscono colla ragione piuttosto che col senso, e | sono | sembrati ad Empedocle «asomatoi physeis» (4). Clemente |
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quel di Aristotele, dove dice che il movente e la materia | sono | concetti diversi, onde rimanga a dire ad Empedocle sotto |
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che per Empedocle l' uno, il caos, la materia, il fuoco | sono | pressochè sinonimi (5); onde in alcuni luoghi di Aristotele |
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cose siano uno, o se si dovesse piuttosto dire che le cose | sono | più ». Pigliandosi la parola uno nella sua incondizionata |
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dell' essere. Ora gli atomi, così considerati, altro non | sono | che indivisibili ; i quali nei tempi posteriori da alcuni |
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come essa conosca le cose opposte, cioè sì quelle che | sono | per essenza le medesime, e sì quelle la cui natura consiste |
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espressioni platoniche contengono questo errore, come | sono | tutte quelle dove egli dice espressamente che l' anima |
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non vogliono essere costanti nei loro errori. Però vi | sono | dei luoghi, in cui egli mostra di accorgersi che l' anima |
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termini, che non appartengono alla sua sostanza, ma ne | sono | condizioni; pure si dice che le appartengono solo perchè la |
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di Empedocle. Nel qual passo del « Timeo » più altre cose | sono | degne di osservazione. I) E primieramente merita che si |
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cognizione alcuna non possono dare; e ciò perchè non si | sono | potuti giammai purgare affatto dal sensismo, ricevuto dal |
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dell' anima, ma insegna che « « nell' anima dell' uomo vi | sono | due cotali entità, l' una migliore e l' altra inferiore; e |
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come dicevo, i due termini estremi dell' anima in quanto | sono | da essa diversi, e resta la sola parte media, che è |
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il primo, che le cose si conoscono per le idee, che ne | sono | come le similitudini (1); il secondo, che chi conosce una |
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che un' idea vuota e generale. Entrambi questi due sensi | sono | veri. Il simile fa conoscere il simile, è principio vero sì |
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bellissima e fecondissima, ed è che nell' anima umana vi | sono | ingenite le leggi dell' ordine e dell' armonia, e tali |
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fu poi da lui diviso in altrettante orbite, quante | sono | quelle dei pianeti, che quell' anima doveva animare. Ed è |
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l' anima fatti i corpi (3), ed ella in mezzo di sè (dove | sono | i corpi) stendesi via oltre i cieli, e li circonda ed |
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vere forze brute, cioè escludenti la sensitività, altro non | sono | che una produzione dell' immaginazione, sono l' ignoranza |
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altro non sono che una produzione dell' immaginazione, | sono | l' ignoranza degenerata in temerità, che, abbigliata alla |
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Perocchè le stesse parti e gli stessi movimenti | sono | in un dato modo nella materia (con relazioni di parti e di |
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conchiudere che le cose dalla mente concepite e la mente | sono | il medesimo. Tutta la ragione di una tesi così opposta al |
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si riduce a questa: « Le cose percepite dal senso | sono | esterne, dunque non sono il senso; le cose percepite dalla |
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« Le cose percepite dal senso sono esterne, dunque non | sono | il senso; le cose percepite dalla mente sono interne, |
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dunque non sono il senso; le cose percepite dalla mente | sono | interne, dunque sono la mente, dunque ella le percepisce |
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senso; le cose percepite dalla mente sono interne, dunque | sono | la mente, dunque ella le percepisce considerando sè stessa, |
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esterni, nasce da questo: 1) Che i corpi diversi dal nostro | sono | esterni al nostro; ora si confondono gli organi sensori, |
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principio senziente che è l' anima. E poichè i detti corpi | sono | esterni ai nostri organi sensori, quelli si dicono esterni |
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lontane, mentre il senso non percepisce che quelle che gli | sono | presenti, e seco unite col rapporto di sensilità. Che se si |
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e possibili, o spirituali, questi, come dicevamo, non | sono | in alcun luogo, e però nè esterni, nè interni, nè lontani, |
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questa domanda non risponda negativamente. I soli filosofi | sono | quelli che, volendo fare da maestri alla mente umana (forse |
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dei corpi si riduce alle sensazioni, che le sensazioni non | sono | che modificazioni dell' anima; che dunque i corpi non sono |
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sono che modificazioni dell' anima; che dunque i corpi non | sono | che modificazioni dell' anima stessa: Idealismo estetico . |
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ed ai sentimenti soggettivi, e ammesso che le sensazioni | sono | mere modificazioni dell' anima, Hume ne dedusse |
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i principŒ della ragione, che nelle idee si contengono, non | sono | che modificazioni dell' anima, e quindi che non hanno forza |
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razionale . - Gli errori generatori di questo sistema | sono | i medesimi, ma già producono una conseguenza di più; chè di |
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in sistema ). - Gli errori, che partorirono il criticismo, | sono | i precedenti, non saputi dal filosofo confutare, bensì |
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appunto perchè ridotti in un corpo, di cui tutti gli organi | sono | divisati. Kant solamente aggiunse che il non potersi coll' |
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Scozzesi. Gli errori generatori del sistema di Reinhold | sono | dunque i precedenti, a cui s' aggiunse uno suo proprio; non |
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veramente diverso dall' anima. Il vero si è che gli oggetti | sono | presenti immediatamente all' intelligenza, sieno essi |
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giacchè se tutte le cose concepite dall' uomo | sono | un risultato delle forme soggettive, nessun' altra ne può |
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Io ponga sè stesso pronunciando questa proposizione: « Io | sono | Io ». La qual maniera di spiegare come l' Io ponga sè |
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indubitatamente esiste, senza bisogno che egli aggiunga: | sono | Io . Onde con quella proposizione l' Io porrebbe un Io che |
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acquisita. Intanto coll' atto col quale l' Io pronuncia Io | sono | Io, secondo Fichte, l' Io ha posto il primo dei suoi |
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sommari. L' Io fa un altro atto, con cui dice: Io non | sono | il Non7Io . Ottimamente: distingue sè stesso da tutto ciò |
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L' Io fa un terzo atto pronunciando: l' Io e il Non7Io | sono | nell' Io . Se fosse vero che l' Io non è altro che la |
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l' Io e il Non7Io, ridotti ad essere due atti conoscitivi, | sono | nell' Io. Ma se è vero che niuno può conoscere e |
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è altresì evidentemente vero che l' Io e il Non7Io non | sono | nell' Io. Ma nell' Io solamente sono gli atti con cui tali |
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l' Io e il Non7Io non sono nell' Io. Ma nell' Io solamente | sono | gli atti con cui tali enti si percepiscono, i quali atti |
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gli atti con cui tali enti si percepiscono, i quali atti | sono | accidenti dell' Io; e in un altro modo sono nell' Io anche |
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i quali atti sono accidenti dell' Io; e in un altro modo | sono | nell' Io anche i concetti di quegli enti, non come |
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conceduto. Ho conceduto che se l' Io e il Non7Io altro non | sono | che atti di conoscere e concetti conosciuti, questi si |
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del vocabolo Io, perocchè dicendo che l' Io e il Non7Io | sono | nell' Io, egli prende l' Io e il Non7Io contenuti come due |
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senso volgare, come un ente reale, una intelligenza, in cui | sono | i concetti. Senza di ciò la proposizione non ha senso |
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nel concetto dell' Io sia il concetto dell' Io, perchè non | sono | due cose, ma una medesima; ed è ancora più assurdo che nel |
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Non7Io, in quanto che si trovano nel medesimo Io, di cui | sono | egualmente produzioni, e però si radicano e immergono nello |
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Io. Così gli oggetti supremi dello scibile e dell' universo | sono | tre: l' Io che pone sè stesso, l' Io che pone il Non7Io, l' |
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può essere l' Io prodotto, giacchè producente e prodotto | sono | concetti opposti; l' Io, nel quale l' Io e il Non7Io fanno |
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lui stesso. Il che è ben evidente, poichè l' Io e il Non7Io | sono | opposti; e non possono dichiararsi la cosa identica senza |
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negativo, come osservammo, cioè dichiarando che esse non | sono | Io, ma non dicendo che cosa sono. Ora non ogni Io pone (per |
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loro un' equazione ». Ma le contraddizioni in tal sistema | sono | più che le parole. Mi restringerò ad accennarne una nuova. |
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Tutto ciò che non è l' Io: il mondo e Dio. Ma nel mondo vi | sono | degli altri Io (1). Ora questi Io pongono sè stessi. Ma |
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Io pongono sè stessi. Ma poichè rispetto all' altro Io, | sono | Non7Io, dunque sono posti due volte. Anzi ogni Io è posto |
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Ma poichè rispetto all' altro Io, sono Non7Io, dunque | sono | posti due volte. Anzi ogni Io è posto tante volte quanti |
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posti due volte. Anzi ogni Io è posto tante volte quanti | sono | gli Io esistenti, perocchè ciascun Io pone sè stesso e pone |
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per sè solo, come un ragno che fa la sua tela dove non | sono | mosche; ma primieramente in questo caso egli sarebbe |
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continua. Non v' è alcun essere. L' unica cosa che esiste | sono | le immagini; io stesso sono una di queste immagini, anzi io |
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L' unica cosa che esiste sono le immagini; io stesso | sono | una di queste immagini, anzi io non sono questo, ma |
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io stesso sono una di queste immagini, anzi io non | sono | questo, ma solamente un' immagine confusa d' immagini. Ogni |
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spirito, collo spirito. E poichè gli oggetti dello spirito | sono | infiniti (poichè da parte del suo oggetto lo spirito non è |
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Io, e rispetto all' apparenza si divide dall' Io. Dunque o | sono | due sostanze, o due apparenze. E nell' uno e nell' altro |
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mai come produzione di ragione filosofica e sapiente. Due | sono | adunque le parti della filosofia di Schelling. Il sistema |
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La seconda muove da principŒ di natura ontologica, e | sono | tali che cozzano coi precedenti. Ora, su questi ultimi, che |
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è uopo che ci tratteniamo ancora qualche istante. Essi | sono | attinti al fonte dei Platonici alessandrini, e tutti si |
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la minima prova, che Iddio « « dà alle idee delle cose, che | sono | in lui, una propria indipendente vita, in quanto permette |
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crede il nostro filosofo aver dimostrato: 1) che le anime | sono | le idee divine, in quanto Iddio loro permette di esistere |
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3) che queste nozioni, cangiate dal filosofo in anime, | sono | il produttore delle opere estetiche; 4) che queste opere |
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ispiegarla parte da questo principio, che « tutte le cose | sono | in Dio soltanto per le loro eterne nozioni ». Ma questo è |
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loro eterne nozioni ». Ma questo è falso, giacchè le cose | sono | in Dio anche come nella loro causa efficiente, non |
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alcuna prova? Dall' erroneo principio che « « tutte le cose | sono | in Dio soltanto per le loro eterne nozioni » »deduce che « |
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senza darsi alcuna briga di spiegarci sotto quale aspetto | sono | distinte, e sotto quale s' identificano; come nasca la loro |
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nostro filosofo. Ma il vero si è che le nozioni e le idee | sono | bensì intuite dalle anime intelligenti, ma non che sieno le |
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nozioni eterne di Dio sieno anime per sè stesse; no, elle | sono | anime, perchè Iddio permette loro di esistere come anime |
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permesso, possano acquistare l' esistenza di anime; queste | sono | tutte cose, che il nostro filosofo rimette a concepire e |
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di farci conoscere le cose; le cose poi reali e sussistenti | sono | quelle che operano. Questi due concetti, il tipo |
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manifestativo delle cose reali e le cose reali operanti, | sono | categoricamente diversi: quello, cioè l' idea, può stare |
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O come ritornando all' Idea può divenire Spirito? Questi | sono | misteri, di cui il filosofo nostro non adduce nessuna |
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la descrizione di queste trasformazioni nel senso di Hegel | sono | altrettante operazioni mentali; perocchè rimane sempre l' |
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2) Che oltre gli oggetti propri del pensiero, le idee, vi | sono | altre entità che non sono idee, ma sentimenti e forze |
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propri del pensiero, le idee, vi sono altre entità che non | sono | idee, ma sentimenti e forze agenti nel sentimento, sulle |
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Ma dei primi principŒ non v' è obbligo di dar ragione, se | sono | evidenti; ma v' è ben obbligo di giustificarli, se evidenti |
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può negare che, commesso il primo errore, tutti gli altri | sono | in qualche modo conseguenti, inevitabili; perocchè la serie |
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il Non7Io, negando sè stesso. 4) Dunque le stesse idee | sono | produzioni del pensiero. 5) Ma il pensiero stesso, |
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come un diverso da sè, riconoscendo che quelle cose | sono | sè stesso, seco s' identificano. 6) Il pensiero poi può |
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appartenga alla numerosa classe dei soggettivisti; e a ciò | sono | condotto dalle seguenti considerazioni. La definizione, che |
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che quindi non riconosce altre forme che quelle che | sono | nei particolari; che come non separa la forma dalla |
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astratta dalla mente, e parimenti le forme astratte, | sono | incorruttibili ed eterne rispetto alla mente che le |
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ossia la mente, venga dal di fuori ad alcuni animali, quali | sono | gli uomini. Sono le sensioni eguali e simili, che vengono |
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dal di fuori ad alcuni animali, quali sono gli uomini. | Sono | le sensioni eguali e simili, che vengono dal di fuori, che |
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il che avviene anche nei bruti, in quanto le sensioni | sono | simili, altro è che l' anima si giovi di quell' unica |
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est unum praeter multa, è uno fuori dei molti. Ora i molti | sono | reali e singolari; l' anima, che intuisce l' universale, lo |
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l' uno sia doppio, cioè che egli esista in più reali, come | sono | singolari sensibili secundum esse, e che esista nell' |
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reale è affatto diviso e separato dall' altro; ed essi | sono | più, senza che in alcun modo nella loro pluralità vi sia |
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intellectus e l' uno secundum rationem speciei, non | sono | due uni, ma è lo stesso uno, espresso con due frasi che |
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conchiudere, come dovrebbe stando alle premesse, che non vi | sono | abiti di scienza innati, ma solo nega gli abiti innati |
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singolari già da lui concepiti, onde astrae gli universali, | sono | forse nè più nè meno i singolari non concepiti? Questo è da |
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essere posto, è facile a discoprire che i singolari, come | sono | nella mente, non sono puramente i singolari, come sono |
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a discoprire che i singolari, come sono nella mente, non | sono | puramente i singolari, come sono nella loro realtà fuori |
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come sono nella mente, non sono puramente i singolari, come | sono | nella loro realtà fuori della mente; che anzi, entrando |
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1) che le cognizioni più remote dall' origine loro | sono | le conclusioni ; 2) alle quali debbono precedere nella |
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si conoscono avanti i singolari; 3) ma i primi principŒ | sono | quelli che non hanno mezzo con cui si dimostrino, |
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i primi principŒ, e da questi le conclusioni immediate, che | sono | principŒ rispetto alle conclusioni più remote. Ora, i |
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Ora, i termini che prima si conoscono, secondo Aristotele, | sono | l' ente e l' uno (1), che non differiscono se non secondo |
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Aristotele (3). Ma come avviene che quando le dottrine non | sono | chiare e nette, non tutti possono intenderle allo stesso |
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comune si trova in tutti gli individui possibili, i quali | sono | indefiniti di numero. Onde Abelardo argomentava: |
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sia nelle cose, unum in multis ; che in quelle anime che | sono | fatte a ciò, come le umane, quando ricevono per mezzo del |
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fuori e si ricuperano all' attenzione degli uomini, non | sono | tutti oro schietto - e il saggio, a cui io stesso di mano |
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idea , ora Iddio ; e così dica a sè stessa che queste cose | sono | l' anima. Perocchè di questo modo nacquero quelle prime |
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non poteva essere alcuna di quelle quattro cose, le quali | sono | termini del suo operare. Ma là dove Aristotele pose mano a |
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dalla Chiesa? La Chiesa è indipendente dallo Stato? Ci | sono | tre sistemi: il sistema di quelli che dicono la Chiesa |
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alla prima causa, non solo lo Stato è di origine divina, ma | sono | d' origine divina tutte le cose del mondo, anche le |
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razionali di quelle famiglie e di quegli uomini che si | sono | e si trovano così uniti sopra un medesimo territorio, e che |
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ad una decisione, noi dobbiamo fare la domanda: - Chi | sono | quelli che vogliono risolvere la proposta questione? Sono i |
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sono quelli che vogliono risolvere la proposta questione? | Sono | i Cattolici, sono gli Acattolici? E se questi, sono gli |
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vogliono risolvere la proposta questione? Sono i Cattolici, | sono | gli Acattolici? E se questi, sono gli eretici o gli |
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Sono i Cattolici, sono gli Acattolici? E se questi, | sono | gli eretici o gli infedeli? Egli è evidente, che un |
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valore, perché le singole cifre che avete messe insieme ne | sono | prive; come se mettete insieme molte gocce d' acqua pura, |
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le prevenzioni, e gli sarà facile convincersi, che non ci | sono | che due vie per le quali mettersi, o quella di rinunziare |
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né più né meno che ogni individuo o famiglia, che | sono | gli elementi dello Stato. Qualora adunque quelle persone, |
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« Voi siete uscita dalla sfera delle vostre attribuzioni: | sono | io il giudice di quello che mi è utile, e in questo sono da |
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sono io il giudice di quello che mi è utile, e in questo | sono | da voi indipendente ». Ma qui si conviene sempre avvertire, |
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in qualche pregio l' onestà e la giustizia, e che non si | sono | ancora date al più abietto utilitarismo. Per tutte queste |
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uomo stesso. Perciò a differenza delle religioni false, che | sono | piuttosto superstizioni, Gesù Cristo pose per fondamento |
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e verso tutti praticata. Le sette all' incontro che si | sono | da essa separate, prive di questa coscienza, da sé stesse |
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essa separate, prive di questa coscienza, da sé stesse si | sono | collocate in un luogo inferiore, e di rado o debolmente, e |
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è respinta dagli istinti più nobili della natura umana, che | sono | i morali. Che anzi gli stessi governi nei quali più domina |
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crederemmo inutile il parlare di questo argomento. Ma ci | sono | alcuni, che, invece di riporre l' Autonomia dello Stato in |
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onnipotenza delle leggi, indipendenza, autonomia , | sono | le loro frasi più care. Questo sistema dunque altrettanto |
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questo sistema, distruggendo la religione e la morale, che | sono | le naturali moderatrici del potere civile (ed è il medesimo |
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e gl' impedisce di trasmodare ». Queste giustificazioni non | sono | rivolte, come si vede, a dimostrare che un tale sistema di |
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anzi concedono pienamente che il sistema è ateo; ma | sono | rivolte a provare che esso non è tuttavia un sistema |
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quelli che governavano? Basta aprire le storie: gli esempi | sono | molti e tremendi, e troppo divulgati per fermarci a |
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praticamente; ma senza alcun precetto, alcuna obbligazione, | sono | essi gli uomini disposti a farlo tuttavia? Se poi si tratta |
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e la sola Autonomia della maggioranza governi, le minoranze | sono | alla loro mercè, al loro capriccio. Niun avvilimento, niuna |
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poi non siamo noi che stabiliamo questo: perché questi non | sono | altro che i princìpii della religione cristiana cattolica, |
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inevitabile della Religione Cristiana: tali per conseguente | sono | i princìpii di quelli, che professano questa religione. Non |
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via solamente sta il progresso civile ed umanitario, e | sono | possibili le costituzioni. Solo quelli che ripugnano ad una |
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dottrina, qualunque sia il lenocinio delle loro parole, | sono | i nemici del progresso, della libertà, dell' incivilimento, |
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e gli atti della Chiesa Cattolica. Circa questa questione | sono | stati inventati, e più o meno praticati, tre sistemi, che |
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né mai può erigersi in sistema. Tuttavia se le materie non | sono | miste, sono talvolta affini per le due ragioni già toccate, |
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erigersi in sistema. Tuttavia se le materie non sono miste, | sono | talvolta affini per le due ragioni già toccate, cioè perché |
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diventa un far servire le cose di un ordine superiore, come | sono | le religiose e le divine, ad un ordine inferiore; e questo |
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« « Non c' è potere che non sia da Dio: ma i poteri che | sono | da Dio, sono ordinati » » l' ordinazione dei poteri è |
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è potere che non sia da Dio: ma i poteri che sono da Dio, | sono | ordinati » » l' ordinazione dei poteri è dunque un criterio |
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ha in bocca questo già troppo vecchio sofisma: « Io non | sono | incaricato della religione, ma di procacciare con le leggi |
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più caro, la sua religione ». Cotesti legislatori adunque | sono | sleali: secondo la loro passione irreligiosa interpretano |
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Sotto la coperta della massima « le leggi civili non | sono | leggi religiose », vi danno « leggi irreligiose ». Così è |
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grandi bandiere che dividono profondamente il genere umano, | sono | e sono sempre state la religione e l' empietà . Questo è un |
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bandiere che dividono profondamente il genere umano, sono e | sono | sempre state la religione e l' empietà . Questo è un fatto |
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molte cose esterne e corporali: tali, a ragion d' esempio, | sono | i Sacramenti e il sacrificio: tale la gerarchia de' Pastori |
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del quale almeno una parte è certamente essenziale: ci | sono | case, luoghi, persone e azioni sacre, e anzi tutte le |
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tutte le azioni tanto interne quanto esterne degli uomini | sono | regolate dalle leggi e dai precetti della Religione |
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equivoco. Essi vi dicono: gli oggetti religiosi non | sono | di competenza del potere civile, e per ciò niuna |
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conseguenza è falsa. E` vero che gli oggetti religiosi non | sono | di competenza della civile autorità, ma è falso che la |
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chiarissima. Che cosa vuol dire: gli oggetti religiosi non | sono | di competenza della civile autorità? Vuol dire che la |
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concreti; ben inteso che quando ci mettono le mani essi, | sono | i primi a cadere nelle più aperte contraddizioni con il |
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tutti i diritti dei cittadini, molto più de' principali che | sono | i religiosi. Se dunque egli è obbligato di provvedere alla |
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stessi, appartengano all' ordine temporale, tuttavia essi | sono | connessi indivisibilmente con la loro causa religiosa, ed |
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oggetti ed effetti temporali, co' quali le cose religiose | sono | intimamente connesse. Eppure (prescindendo da alcuni che |
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che non intendono affatto la questione di cui si tratta, e | sono | ignoranti sotto sopra di buona fede) gli altri che |
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una tale teoria come un acquisto della moderna civiltà | sono | lontanissimi dal pensiero di restringere entro troppo brevi |
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brevi confini l' autorità del potere civile, che anzi | sono | appunto quelli che la dichiarano indipendente da ogni altra |
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indipendente da ogni altra autorità. Costoro dunque non | sono | in buona fede, e quando vi dicono che il legislatore civile |
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da tali proteste, alcuni che non esaminano più avanti, | sono | presti a dire: la cosa è ragionevole: questo sistema non |
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non solo si mostrano atei indifferenti, ma le loro leggi | sono | un monumento d' odio e di disprezzo di ogni religione, |
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le cose che i cittadini hanno più care e preziose, quali | sono | le religiose, non solo vanno rispettate e non offese, ma |
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così ben lusingare la vanità filosofica di tutti quelli che | sono | al potere. Ma è dunque vero che un tale sistema lasci, come |
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tra lei e la religione dei cittadini. Le collisioni | sono | dunque inevitabili tra le leggi di tali governi e la |
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dal popolo, cioè dai padri di famiglia, col quale mandato | sono | investite della potestà civile (3); è indubitato che tale |
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di famiglia, ma la massa non è mai atea, le nazioni non | sono | atee: molto meno le nazioni cristiane e civili. Il sistema |
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e nella turbazione delle pubbliche cose essi stessi | sono | reputati sediziosi. Trattando la questione precedente, |
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per coloro che non hanno religione d' alcuna sorte non ci | sono | oggetti sacri, ma son tutti profani. Interrogheremo noi di |
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una data religione riconosce tra gli oggetti sacri che gli | sono | proprii il matrimonio, questo, relativamente a quella |
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ma non è sacro come contratto. - Così dicendo, essi si | sono | dimenticati il criterio che abbiamo poco prima stabilito |
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tra i fautori del così detto matrimonio civile ce ne | sono | de' meno irragionevoli dei precedenti, i quali abbandonano |
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sistemi, a cui si appigliano gli uomini di legge, non | sono | punto atti a risolvere la vera questione di cui si tratta. |
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per validi contratti matrimoniali tutti quelli che | sono | riconosciuti dalla Chiesa Cattolica e nissun altro in tal |
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immoralità, mediante una serie di decreti e di leggi che | sono | troppo conosciuti, e provano ad evidenza come l' ateismo, |
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sedusse uomini d' altra parte rispettabili. L' esempio che | sono | per darne ne somministra la prova. Nella seduta del 10 |
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non di sopra, ma di sotto. I legisti di questa sorte | sono | stati sempre uguali in tutti i secoli e sotto tutte le |
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ci abbia più sincerità che nel primo. - In uno Stato ci | sono | o ci possono essere anche di quelli che non hanno alcuna |
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civili ad ammettere il divorzio, è la libertà dei culti. Ci | sono | dei culti che autorizzano il divorzio; ce ne sono degli |
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culti. Ci sono dei culti che autorizzano il divorzio; ce ne | sono | degli altri che lo proibiscono. La legge dunque (ecco le |
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di leggi per tutti i culti diversi e libertà di coscienza | sono | esse cose conciliabili? Noi abbiamo anzi dimostrato che |
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esse cose conciliabili? Noi abbiamo anzi dimostrato che | sono | princìpii perfettamente contraddittori. Se le leggi civili, |
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uguali ed uniformi per tutti i cittadini. Ma poiché ci | sono | sempre molte altre leggi civili che involgono diverse |
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supposta moglie, l' altra dal supposto marito. Ma non ci | sono | cause per ottenere dalla legge un altro divorzio. La legge |
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devono farlo in onta della legge, e i loro figli | sono | considerati illegittimi. I diritti dunque che vengono loro |
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vengono loro in conseguenza della religione che professano, | sono | distrutti da quella legge civile del divorzio, ed il loro |
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dal legale e dal filosofico. Quando gli utilitari | sono | al potere, essi cercano di guadagnarsi quei partiti ne' |
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onestà, alla giustizia, alla moralità, alla religione, che | sono | cose che non hanno per essi realtà, o se ci danno qualche |
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di dominazione. Questi arditi brigatori e faccendieri | sono | temuti oltremodo per la loro attività sempre inquieta e |
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imposta dai partiti su cui s' appoggiano. Riassumendo, tre | sono | dunque le false ed incoerenti interpretazioni del princìpio |
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la libertà di fare quegli atti religiosi, che non | sono | proibiti dalla legge civile; 2) Quella de' così detti |
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nostro tempo non mancano i princìpii, ma le società civili | sono | tuttavia sofferenti e non trovano riposo, perchè i |
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sofferenti e non trovano riposo, perchè i princìpii si | sono | divulgati senza darsi cura di determinarne esattamente il |
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da tutti, si è riprendere in mano i princìpii che già si | sono | dichiarati, rimovere da essi l' indeterminazione dei |
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d' un vero e veramente umano progresso. « I cittadini | sono | uguali in faccia alla legge »: che cosa significa? Questo, |
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primo: e così essa pronunzia, che questi due cittadini non | sono | eguali in faccia a lei. La seconda formola dice che le |
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della medicina debbano valere anche per quelli che non | sono | medici, e perciò non sono uniformi per tutti i cittadini, |
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valere anche per quelli che non sono medici, e perciò non | sono | uniformi per tutti i cittadini, ma riguardano solamente una |
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è evidente per lo contrario, che gli indicati princìpii | sono | nelle loro espressioni indeterminati, e che involgono dell' |
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appunto i cittadini in diverse classi? E, per vero dire, | sono | assai poche quelle leggi che riguardano tutti egualmente i |
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civile considera la differenza di sesso, e molte leggi ci | sono | che, fatte per l' uno dei due sessi, non possono valere per |
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e le opinioni degli uomini: che le differenze religiose non | sono | differenze esterne; e che le altre differenze a cui la |
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differenze a cui la legge ha riguardo, essendo esterne, | sono | tali che distinguono gli uomini secondo la vita sociale. |
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che costituisce una religione. E infatti le religioni non | sono | soltanto opinioni interne, benché le interne e invisibili |
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le interne opinioni e i sentimenti invisibili dell' animo | sono | il fondamento delle operazioni umane. Che cosa è dunque la |
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dal simbolo, che è il segno esterno della fede, e che tutti | sono | obbligati di professare esternamente in faccia a tutti i |
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l' empietà delle leggi civili a ciò li riduca: tanti altri | sono | i segni esteriori e visibili, tante le differenze profonde |
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poi, incontrano fermo ostacolo nelle coscienze, onde o | sono | rovesciati da' loro gradi, o, essendo scaltri e |
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appunto un altro pregiudizio di certi civili legislatori: | sono | contrariissimi (a udire le loro proteste) a voler |
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di tutto convenire in questo, che la licenza e la libertà | sono | cose diverse e che non conviene attribuire all' una il nome |
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controversia da quelli che ammettono l' ordine morale, né | sono | mai stati dubbiosi pel senso comune. Se dunque noi vogliamo |
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o monarchia, o aristocratica, o democratica, o mista, | sono | a tutta ragione governi liberali, e quanto più li lasciano |
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e meno dànno loro impacci di leggi e di decreti, tanto più | sono | liberali. Que' governi all' incontro, di nuovo qualunque |
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licenza), questi, liberali falsamente si chiamano, ma | sono | veramente licenziosi. Egli è pur singolare a vedere che |
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sopprimere senza cagionare un male maggiore. Ma poiché ci | sono | indubitatamente anche quegli atti viziosi ed immorali, i |
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e le sostanze de' cittadini, ammessa una tale dottrina, | sono | subordinate a' calcoli utilitari, più o meno approssimativi |
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quelle che riempieno i magazzeni e gli scrigni di altri che | sono | già ricchi, ei non si piglierebbe tanti fastidj, non |
Gioberti e il panteismo -
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Poichè altro è il sapere che l' ideale e il reale | sono | distinti, ed altro il penetrarne la natura intima e darne |
Gioberti e il panteismo -
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assai misteriosa e impenetrabile al veder vostro. Molte | sono | le cose arcane nella natura, nè per questo il Fisico nega o |
Gioberti e il panteismo -
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qui la testa, trattandosi di cose materiali e reali, come | sono | tele e colori, marmi e forme? Al sentire questa |
Gioberti e il panteismo -
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entrambi, forz' è conchiudere che l' ideale e il reale | sono | due cose distinte. Ma non è questo che cercavamo: poichè |
Gioberti e il panteismo -
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applauso dato alle loro opere? Dalla materia o dalla forma? | Sono | i colori che Tiziano, come rispondeva a chi gli domandava |
Gioberti e il panteismo -
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dove ne trovasse di così belli, comperava a Rialto, | sono | i marmi che il Canòva prendeva nelle miniere di Carrara, |
Gioberti e il panteismo -
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comune degli uomini ci dice bensì, che l' ideale e il reale | sono | distinti, che sono due modi diversi, ma non ci dice mica, |
Gioberti e il panteismo -
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ci dice bensì, che l' ideale e il reale sono distinti, che | sono | due modi diversi, ma non ci dice mica, che possano trovarsi |
Gioberti e il panteismo -
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aver nesso alcuno che le congiunga. La causa e l' effetto | sono | diversi; ma si può egli dare l' effetto senza la causa, o |
Gioberti e il panteismo -
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di materia? Le cose che si trovano in natura congiunte | sono | innumerevoli; ma non ne vien mica da questo, che l' una si |
Gioberti e il panteismo -
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l' ideale col reale è toglier via il mezzo con cui si | sono | fatte, si fanno e si faranno tutte le invenzioni umane. Ma, |
Gioberti e il panteismo -
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che è nella mente, giacchè la mente è una sola, e le idee | sono | pure moltissime. E poi prendiamo un' idea: sia l' idea d' |
Gioberti e il panteismo -
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unica; ma gli esseri reali che a quella idea corrispondono | sono | senza numero; perciò quell' idea si chiama universale: ogni |
Gioberti e il panteismo -
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è particolare, ogni ideale è universale, egli è chiaro che | sono | non pur distinti fra loro, ma ben anco forniti di caratteri |
Gioberti e il panteismo -
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cose ci restano a dire in conferma di questa verità; molti | sono | ancora i caratteri diversi ed esclusivi, che noi possiamo |
Gioberti e il panteismo -
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corporea, e quella dello spirito spirituale? No certamente, | sono | due idee della stessa natura; sono due esseri ideali |
Gioberti e il panteismo -
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No certamente, sono due idee della stessa natura; | sono | due esseri ideali ugualmente; l' una e l' altra è immune |
Gioberti e il panteismo -
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laddove l' ente reale può benissimo soggiacervi, perchè | sono | altrettante condizioni che lo particolarizzano e lo |
Gioberti e il panteismo -
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che ella è meno perfetta della seconda. Dunque le idee | sono | immutabili . Ecco un nuovo carattare lucidissimo che le |
Gioberti e il panteismo -
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propria di quelle, e la mutabilità di queste. Ma se le idee | sono | immutabili , osservate bene qual conseguenza ne viene: |
Gioberti e il panteismo -
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bene qual conseguenza ne viene: eccola: esse dunque | sono | eterne . E veramente prendete qualsivoglia idea, |
Gioberti e il panteismo -
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contradice al loro sistema; dunque le idee non esistono, o | sono | anch' esse realità. Così si spoglia la Filosofia delle |
Gioberti e il panteismo -
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E quelle case, que' monti, que' libri, i quali ci | sono | ancora del tutto ignoti, non sussiston forse senza la |
Gioberti e il panteismo -
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neppur lo altera: perocchè ditemi, o signori, le panche che | sono | in questa scuola mutano forse natura, o ricevono qualche |
Gioberti e il panteismo -
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dalle quali riuscisse la bellezza del tutto. Ma che mai | sono | queste leggi di convenienza? Di nuovo, sono elle forse |
Gioberti e il panteismo -
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Ma che mai sono queste leggi di convenienza? Di nuovo, | sono | elle forse create ad arbitrio? Prendiamone una tra tutte, |
Gioberti e il panteismo -
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belle. Perocchè quelle idee superiori di cui parliamo, che | sono | altrettante regole che dirigono la mente dell' artista a |
Gioberti e il panteismo -
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artista a intuire il disegno ideale dell' opera sua, non | sono | ancora che idee molto astratte. Così l' idea della mano |
Gioberti e il panteismo -
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dir piccola, quando grande. Ciascuna dunque di queste idee | sono | tipi astratti, che guidano la mente dell' artista per |
Gioberti e il panteismo -
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ne abbiamo l' idea; ma posciachè in questo fatto gli agenti | sono | due, il reale e noi stessi, sta a vedere a quale de' due si |
Gioberti e il panteismo -
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nostro, e non un atto del reale esterno; che le idee | sono | nostre, non sono del reale esterno. Ma questo non ci |
Gioberti e il panteismo -
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non un atto del reale esterno; che le idee sono nostre, non | sono | del reale esterno. Ma questo non ci autorizza ancora a dire |
Gioberti e il panteismo -
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idee tali caratteri, che eccedono ogni finita potenza, e | sono | quelli che abbiamo trascorsi nella precedente lezione. Se |
Gioberti e il panteismo -
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e sostanziale riceve molte modificazioni; queste | sono | le sensioni e tutti i sentimenti particolari ed acquisiti. |
Gioberti e il panteismo -
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parti del corpo. Ma io posso vedere che tutte queste cose | sono | anche nell' idea corrispondente: nell' uomo reale io |
Gioberti e il panteismo -
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queste cose doppie, son elleno ripetute in natura, oppure | sono | elle identiche nella realtà e nell' idea? Che ci dice |
Gioberti e il panteismo -
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in potenza , ed ora in atto , giacchè l' atto e la potenza | sono | relativi, e non potrebbero essere relativi se non |
Gioberti e il panteismo -
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è fuori affatto dell' ideale; anzi io con tutto me stesso | sono | fuori dell' ideale, perchè io sono un sentimento |
Gioberti e il panteismo -
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io con tutto me stesso sono fuori dell' ideale, perchè io | sono | un sentimento sostanziale modificabile. Ora se io m' |
Gioberti e il panteismo -
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sostanziale modificabile. Ora se io m' accorgo che | sono | fuori dell' ideale, e che fuori dell' idea sono le mie |
Gioberti e il panteismo -
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accorgo che sono fuori dell' ideale, e che fuori dell' idea | sono | le mie modificazioni e tutto ciò che cade nel sentimento; |
Gioberti e il panteismo -
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non è cosa di mero lusso. Le conseguenze che ne derivano | sono | incalcolabili: per intanto noi raccogliamo dal nostro |
Gioberti e il panteismo -
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L' immagine. Dunque se gli esseri reali, i sentimenti, | sono | quelle cagioni onde la mente si muove a riguardare e a |
Gioberti e il panteismo -
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è l' idea che l' intendimento vede con questo sguardo, dove | sono | dunque queste idee? Stanno esse sempre quasi appese innanzi |
Gioberti e il panteismo -
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nel valor maggiore il minore. Ora i due soldi del borsino | sono | l' idea determinata di un reale, e il monte d' oro è l' |
Gioberti e il panteismo -
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sfera; ed ecco che in esso distingue tanti rapporti quanti | sono | i punti assegnabili nella sfera medesima. Se si tirano |
Gioberti e il panteismo -
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L' oro come vedete è un metallo semplice, e i due soldi | sono | rame. Sminuzzate l' oro quanto volete, niuna particella |
Gioberti e il panteismo -
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principio semplicissimo che « due cose uguali ad una terza | sono | uguali tra di loro »; e poi date mano ad Euclide ed |
Gioberti e il panteismo -
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ce le sapevano vedere distintamente; e vi so dire che ce ne | sono | delle altre, che gli uomini non ci hanno veduto ancora; |
Gioberti e il panteismo -
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come avremo occasione di vedere. Ne' principj dunque | sono | contenute implicitamente infinite conseguenze prima ancora |
Gioberti e il panteismo -
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1) l' elemento che fa sì che esse siano idee, e in tanto | sono | identiche all' idea dell' essere universale; 2) il loro |
Gioberti e il panteismo -
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2) il loro limite o determinazione, e in tanto non | sono | identiche all' essere universale, perchè ne escludono una |
Gioberti e il panteismo -
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dalle loro quantità . Due cose, che in quanto alla sostanza | sono | identiche, differiscono di quantità: così l' acqua di un |
Gioberti e il panteismo -
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intuita . Ciò che è prodotto in essa dall' atto della mente | sono | i suoi limiti, il suo modo, la sua determinazione. E tutto |
Gioberti e il panteismo -
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alla questione, prendono de' gravissimi abbagli. Tali | sono | per lo più que' filosofi, i quali riscuotono lode di gran |
Gioberti e il panteismo -
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spiegare appunto la memoria de' reali quando essi non ci | sono | oggimai più presenti - . Il filosofo superficiale ci |
Gioberti e il panteismo -
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ne avete avuto, ha lasciato in voi certe reliquie, ve ne | sono | rimaste le idee? Ora per mezzo di queste reliquie o |
Gioberti e il panteismo -
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Ora per mezzo di queste reliquie o vestigj, e idee che | sono | rimaste nella vostra mente, e che rappresentano i reali |
Gioberti e il panteismo -
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O l' uno o l' altro; o si pensa al reale per le idee che ne | sono | rimaste, o pei vestigj che ne ha ritenuto il senso o la |
Gioberti e il panteismo -
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vedete, essi ci dicono, che le immagini delle cose vedute | sono | quelle che le rappresentano e le rappresentano fedelmente? |
Gioberti e il panteismo -
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per suo oggetto i vestigj e le immagini di queste città che | sono | rimaste nella mia mente, ovvero termina in queste città |
Gioberti e il panteismo -
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e palagj e chiese e piazze e monumenti reali quanti ve ne | sono | nelle due città nominate? - Appunto perchè ciò è un grande |
Gioberti e il panteismo -
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oggetto immediato del vostro pensiero e del vostro discorso | sono | le immagini che si conservano nella vostra testa. E che |
Gioberti e il panteismo -
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E che stranezza è mai questa di credere, che ora che non | sono | a voi nè pur presenti quelle grandi città, pensiate ad esse |
Gioberti e il panteismo -
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suo oggetto che immagini e rappresentazioni de' reali che | sono | rimaste nella nostra fantasia - Certo che noi diciamo |
Gioberti e il panteismo -
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- Voi non capite nulla del nostro pensiero; noi diciamo che | sono | le immagini di Firenze e delle cose vedute in essa l' |
Gioberti e il panteismo -
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piena somiglianza, ed allora conchiuderemmo che quei colori | sono | il ritratto o l' immagine di quell' oggetto. Applichiamo |
Gioberti e il panteismo -
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fantastiche. Come possiamo noi sapere che le immagini che | sono | nella nostra fantasia siano altrettante rappresentazioni , |
Gioberti e il panteismo -
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Solo così possiamo persuaderci che le dette immagini non | sono | mere sensioni , ma sono sensioni rappresentative della |
Gioberti e il panteismo -
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che le dette immagini non sono mere sensioni , ma | sono | sensioni rappresentative della Firenze reale. Acciocchè |
Gioberti e il panteismo -
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ha virtù di rendere le immagini rappresentative . Onde non | sono | le immagini quelle che ci fanno pensare alla Firenze reale, |
Gioberti e il panteismo -
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di Firenze, se non sensazioni? Ma le sensazioni nostre non | sono | per fermo le realità esteriori delle contrade, delle |
Gioberti e il panteismo -
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è inerente all' animo nostro alla foggia degli abiti, che | sono | quasi nuove potenze che acquista l' anima, mediante i quali |
Gioberti e il panteismo -
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veda un puro fantasma. Dunque la cognizione del reale non | sono | le immagini che abbiano virtù di darla; ma ella |
Gioberti e il panteismo -
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della loro natura, che appartiene all' ideale; ma non | sono | punto quelle che mi fanno conoscere ancora il reale essere |
Gioberti e il panteismo -
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in natura, e l' ufficio della filosofia è di vedere come | sono | le cose nella natura. Concentriamo dunque il discorso. La |
Gioberti e il panteismo -
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senza fare in esso distinzione alcuna: le distinzioni | sono | l' opera della riflessione che viene appresso. Se il nostro |
Gioberti e il panteismo -
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del soggettivo e percezione dell' estrasoggettivo | sono | le tre prime specie di cognizione umana. Il carattere dell' |
Gioberti e il panteismo -
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madre di tante notizie. La materia della riflessione | sono | le cognizioni precedenti, poichè l' uomo non può riflettere |
Gioberti e il panteismo -
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può riflettere se non su ciò che prima conosce. Ora quali | sono | le cognizioni precedenti alla riflessione, e che diventano |
Gioberti e il panteismo -
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dunque arrivare a quelle cognizioni prime che non si | sono | acquistate per riflessione. E queste sono quelle appunto |
Gioberti e il panteismo -
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prime che non si sono acquistate per riflessione. E queste | sono | quelle appunto che abbiamo indicate, l' intuizione e la |
Gioberti e il panteismo -
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questa materia non si può moltiplicare nè estendere. Tali | sono | i confini prescritti dal Creatore alla umana ragione, « |
Gioberti e il panteismo -
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voglia significare « cognizione positiva » perchè non se ne | sono | formato chiaramente il concetto. Cognizion positiva, |
Gioberti e il panteismo -
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che veramente si sopraggiunge all' intuizione dell' essere | sono | i sentimenti che determinano variamente l' essere stesso, e |
Gioberti e il panteismo -
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che determinano variamente l' essere stesso, e che non | sono | necessarj, nell' ente finito, perchè lo stesso ente finito |
Gioberti e il panteismo -
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ripiegandosi sull' essere ideale e sui sentimenti, ne cava | sono | pur contenute virtualmente ne' due primitivi loro germi: |
Gioberti e il panteismo -
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la cognizione positiva entro troppo angusti confini. Ma non | sono | questi i soli nostri avversarj. Ve n' hanno di quelli che |
Gioberti e il panteismo -
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oscurità e qual grado di luce in esse si contenga; queste | sono | questioni affatto diverse, riguardanti l' intiera natura |
Gioberti e il panteismo -
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parla: egli è il caso degli animali senza ragione. Ma quali | sono | le notizie che noi comunichiamo altrui col linguaggio? |
Gioberti e il panteismo -
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l' estensione, il peso, il pensiero, la sensazione, non | sono | sostanze, ma meri accidenti. Convien dunque ritornare alla |
Gioberti e il panteismo -
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si pensa nell' idea di una cosa »e che perciò l' essenze | sono | conosciute per la stessa loro definizione. Invece dunque di |
Gioberti e il panteismo -
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e non conoscendola non la può esprimere. Quanti dunque | sono | i nomi comuni nell' umano linguaggio, altrettante essenze |
Gioberti e il panteismo -
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essenza è ciò che si conosce nell' idea. Ma le idee parte | sono | positive, e parte negative. Dunque tali sono anche l' |
Gioberti e il panteismo -
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le idee parte sono positive, e parte negative. Dunque tali | sono | anche l' essenze. Qualora si tratti d' essenza di cosa da |
Gioberti e il panteismo -
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niente di ciò che abbiamo sperimentato nel sentimento. | Sono | dunque negative primieramente le essenze dell' entità |
Gioberti e il panteismo -
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o tutto ciò, che ci dà il sentimento. Quegli astratti che | sono | mere relazioni, presentano idee più negative che non sieno |
Gioberti e il panteismo -
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presentano idee più negative che non sieno gli astratti che | sono | generi di sostanza o di qualità o di quantità; e gli |
Gioberti e il panteismo -
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di sostanza o di qualità o di quantità; e gli astratti che | sono | generi, presentano più del negativo che gli astratti specie |
Gioberti e il panteismo -
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nel mio sentimento, colle cose che vi influiscono, | sono | un fonte d' idee negative. Veniamo ai generi . Se io |
Gioberti e il panteismo -
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è animale, perchè ho il sentimento di me stesso, e perchè | sono | caduti sotto i miei sensi altri animali. Nella cognizione |
Gioberti e il panteismo -
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somministratomi dal sentimento. Le idee generiche dunque | sono | fonti di cognizione in parte negativa; ma meno però |
Gioberti e il panteismo -
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parte negativa; ma meno però negativa di quell' idee che mi | sono | somministrate da semplici relazioni. Voi ora intendete, |
Gioberti e il panteismo -
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animali ragionevoli, e tanto l' animalità quanto la ragione | sono | due cose che io conosco positivamente pel mio proprio |
Gioberti e il panteismo -
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ricercare nella seguente lezione. Il sentimento e l' idea | sono | i due elementi delle cognizioni umane. Il sentimento presta |
Gioberti e il panteismo -
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significare che il sentimento. Voi v' accorgete che questi | sono | i sensisti. Noi troveremo dopo di ciò molti altri Ideologi, |
Gioberti e il panteismo -
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nell' ordine intellettivo, lo trasmutano in idea: questi | sono | i veri idealisti. Perchè errano gli uni e gli altri? Perchè |
Gioberti e il panteismo -
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agli avversarj, che le nostre cognizioni positive | sono | limitate. Conviene dunque ora, che ci spieghiamo |
Gioberti e il panteismo -
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amplificazioni della grandezza dello spirito umano, di cui | sono | pieni i libri dei filosofi e degli oratori? Chi di noi non |
Gioberti e il panteismo -
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che è rispetto a due differenti generi di cognizione che | sono | vere entrambe quelle proposizioni; dico rispetto al genere |
Gioberti e il panteismo -
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al genere della cognizione positiva. Rammentiamoci quali | sono | i principj di queste due maniere di cognizioni: l' idea è |
Gioberti e il panteismo -
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finita e questo è il sentimento: idea e sentimento, | sono | i principj di tutte le cognizioni umane: queste si |
Gioberti e il panteismo -
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è ben facile a rilevarsi, se si considera quali | sono | gli strumenti datici dalla natura al percepimento delle |
Gioberti e il panteismo -
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delle cose. Questi, non uscendo mai dall' ordine naturale, | sono | (almeno i più risaltanti) gli organi corporali; in generale |
Gioberti e il panteismo -
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o animali, e queste stesse non ce le comunica già quali | sono | in se stesse, ma unicamente sotto la relazione di sensilità |
Gioberti e il panteismo -
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comporre il sentimento corporeo, e quindi i corpi in quanto | sono | sensibili: l' essere è per sua propria essenza così |
Gioberti e il panteismo -
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Così il soggetto, ed i sentimenti del soggetto, che | sono | il fondamento della cognizione positiva dell' uomo, |
Gioberti e il panteismo -
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della cognizione positiva dell' uomo, tostochè si conoscono | sono | per ciò stesso oggettivati; poichè se non fossero |
Gioberti e il panteismo -
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non sarebbero cognizioni. Eppure i sentimenti del soggetto | sono | tutti relativi al soggetto; e le cose che operano nel |
Gioberti e il panteismo -
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nello stesso sentimento soggettivo, i quali effetti | sono | relativi alla natura del sentimento, perchè sono |
Gioberti e il panteismo -
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effetti sono relativi alla natura del sentimento, perchè | sono | modificazioni dello stesso sentimento; e perchè ogni essere |
Gioberti e il panteismo -
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sostanziale, e dei sentimenti in lui suscitati, che | sono | sue modificazioni, come pure degli effetti tutti che |
Gioberti e il panteismo -
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che al soggetto si riferiscono o cadono nel soggetto, non | sono | conoscibili per sè; esse hanno d' uopo d' essere trasferite |
Gioberti e il panteismo -
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tra le cose contingenti e le cose eterne. Infatti quali | sono | i caratteri che noi abbiamo assegnato all' essere in |
Gioberti e il panteismo -
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necessità, la semplicità ovvero unità e l' infinità. Quali | sono | all' incontro i caratteri che noi abbiamo assegnati al |
Gioberti e il panteismo -
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oggetto della percezion nostra, è moltiplice; i corpi | sono | fuori l' un dell' altro; le anime sono individue, aventi |
Gioberti e il panteismo -
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moltiplice; i corpi sono fuori l' un dell' altro; le anime | sono | individue, aventi ciascuna un' esistenza tra loro |
Gioberti e il panteismo -
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in modo alcuno la cosa sussistente. Ma le cose, in quanto | sono | cose contingenti e create, son elle possibili o |
Gioberti e il panteismo -
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di Dio per conoscere le cose reali, come l' Ente nel quale | sono | e onde ricevono continuamente la sussistenza per via di |
Gioberti e il panteismo -
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Dio; dunque le cose tutte che conosciamo altro non | sono | finalmente che Dio; l' oggetto del nostro conoscere è |
Gioberti e il panteismo -
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enti finiti d' ogni maniera; quindi tutte le scienze non | sono | che Teologia, e l' enciclopedia delle scienze, come dice |
Gioberti e il panteismo -
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scienze hanno per « termine immediato Dio stesso », e che | sono | (il che è conseguente) una religione . Certo la cosa dee |
Gioberti e il panteismo -
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calunniamo noi forse il signor Gioberti? o piuttosto non | sono | le sue stesse parole stampate alla pagina VI e VII della |
Gioberti e il panteismo -
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la nostra ignoranza? Beate adunque le umane scienze che | sono | divenute la religione del Dio7Mondo! Beati i dotti, che |
Gioberti e il panteismo -
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divenute la religione del Dio7Mondo! Beati i dotti, che | sono | divenuti i veri sacerdoti di questo Dio giobertiano! Beati |
Gioberti e il panteismo -
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che il culto delle scienze e delle arti, i cui sacerdoti | sono | tutti gli uomini dotti, industriosi, e che sanno godere i |
Gioberti e il panteismo -
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della vita, beni tutti naturalmente divini; e sacerdotesse | sono | le donne delle stesse attitudini fornite: di che traevano |
Gioberti e il panteismo -
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con ciò appunto un sistema di panteismo. Poichè io | sono | ben certo che voi tutti sarete meco d' accordo in questo, |
Gioberti e il panteismo -
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delle piante, degli animali e degli astri, perocchè questi | sono | gli oggetti immediati di tali scienze, o son tutti Dio, |
Gioberti e il panteismo -
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farò osservare prima di chiudere la lezione, si è che due | sono | le strade più generali per le quali si può rovesciare nel |
Gioberti e il panteismo -
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le cose, riesce al medesimo che a dire che tutte le cose | sono | Dio. Ora coloro che fanno Dio quell' Essere che si afferma |
Gioberti e il panteismo -
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Ma d' altra parte come può egli ignorar ciò? quali almeno | sono | le ragioni, alle quali affidato, pretende che non è punto |
Gioberti e il panteismo -
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uomo non composto di carne e di ossa? I corpi celesti che | sono | l' oggetto dell' astronomia si possono concepire privi al |
Gioberti e il panteismo -
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cose ». » Or pel principio che due cose eguali a una terza | sono | uguali tra di loro, ne viene irrepugnabilmente che Iddio è |
Gioberti e il panteismo -
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materia egualmente » » senza condannare sè stesso? E se | sono | i panteisti che « « quando dicono che esso Dio è l' oggetto |
Gioberti e il panteismo -
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dall' uomo con un giudicio come è uopo che avvenga se | sono | due cose; ma si comprendono in un concetto solo, e si hanno |
Gioberti e il panteismo -
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miei signori, il Gioberti vi confonde due questioni che | sono | separatissime: la prima « se l' essere ideale sia Dio o no |
Gioberti e il panteismo -
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distinguere tra loro, li deve cioè distinguer tanto quanto | sono | distinti in sè stessi; e poichè sono distinti immensamente, |
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tanto quanto sono distinti in sè stessi; e poichè | sono | distinti immensamente, infinitamente, perciò nel suo |
Gioberti e il panteismo -
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dichiarazione di non esser panteista non val nulla, perchè | sono | di quelle frasi magnifiche e menzognere, che essi talora |
Gioberti e il panteismo -
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ed universale del sapere. Se dunque la materia creata e Dio | sono | una cosa sola, e tale che non si possono pensare divisi |
Gioberti e il panteismo -
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Onde se per l' emanatista, Iddio e le sue fatture non | sono | identiche, perchè formano due oggetti realmente distinti, |
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formino un solo e medesimo oggetto del pensiero) non | sono | identici, unicamente perchè l' astrazione poi |
Gioberti e il panteismo -
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l' errore se si considera, che pel Gioberti l' idee | sono | reali, e non contengono la sola possibilità delle cose, che |
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saputo e imparzialmente, dovemmo convincerci ch' elle | sono | insufficienti. Tuttavia non dobbiamo tenercene a pieno |
Gioberti e il panteismo -
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che la minaccia dei mostruosi sistemi stranieri, quali | sono | quelli che straziano sì crudelmente i visceri della |
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di psicologismo con tutte le altre brutte taccie, che ne | sono | la conseguenza? [...OMISSIS...] . Ma forse ad alcuno di voi |
Gioberti e il panteismo -
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Gioberti dà del divino anche alle idee astratte siccome | sono | le idee generiche: sovverrà che nella sua terza lettera al |
Gioberti e il panteismo -
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Solo voglio farvi avvertire, che queste due pensabilità | sono | entrambi accessibili all' uomo, secondo il signor Gioberti: |
Gioberti e il panteismo -
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stesso. Ora se i due ordini, l' assoluto e il contingente, | sono | separabili e non confusi insieme, essi vengono |
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qualsivoglia, p. e. dal sole. Se dunque il topo ed il sole | sono | due oggetti distinti del conoscere umano, molto più debbon |
Gioberti e il panteismo -
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è separabile! Quali imbarazzi, quali contradizioni non | sono | queste, miei signori? Ma portiamo pazienza, e riprendiamo |
Gioberti e il panteismo -
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vedere l' atto creativo senza vedere lo stesso Dio. Non | sono | questi ed altrettali gli errori che noi abbiamo preso a |
Gioberti e il panteismo -
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che Iddio non è identico alle sue creature, ma che queste | sono | effetto, di cui Dio è causa. Per evitare il panteismo |
Gioberti e il panteismo -
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di più che la natura di Dio e la natura delle creature | sono | cose infinitamente distanti l' una dall' altra, che sono |
Gioberti e il panteismo -
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sono cose infinitamente distanti l' una dall' altra, che | sono | dunque due nature realmente diverse: converrebbe che ci |
Gioberti e il panteismo -
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genere, nè in alcuna specie. Se dunque Iddio e le creature | sono | nature così distinte, che non hanno nulla affatto di comune |
Gioberti e il panteismo -
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che ci fa conoscere cose così al tutto diverse: giacchè due | sono | indubitatamente gli oggetti che quanto alla natura, non |
Gioberti e il panteismo -
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un oggetto solo del conoscere umano col suo effetto, che | sono | le creature, e sottostia ad un solo concetto, siccome pure |
Gioberti e il panteismo -
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autore soggiunge: queste due cose, Iddio e la creatura, | sono | congiunte mediante l' atto creatore. E che perciò? non |
Gioberti e il panteismo -
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Gioberti, egli pure dice in qualche luogo, che le creature | sono | il termine estrinseco dell' atto creatore, e non il termine |
Gioberti e il panteismo -
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nell' interno dell' atto creatore, cioè in Dio, non vi | sono | i corpi reali, non v' è il contingente, non v' ha la |
Gioberti e il panteismo -
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non v' ha la materia creata, in questo senso che | sono | appunto quello che sono in quanto da Dio si distinguono. Or |
Gioberti e il panteismo -
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materia creata, in questo senso che sono appunto quello che | sono | in quanto da Dio si distinguono. Or come, se la cosa è |
Gioberti e il panteismo -
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per mezzo colle proprie mani. Ma pure le cose create | sono | in Dio, e però in Dio si possono vedere; e le vedono in Dio |
Gioberti e il panteismo -
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teologi, gli sarà facilissimo impararvi, che le cose create | sono | bensì in Dio, come nel loro esemplare e nella loro causa, |
Gioberti e il panteismo -
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l' espressione di s. Tommaso «(S. I, III, VIII) »; ma non | sono | mica in Dio nè quanto alla loro forma, nè quanto alla loro |
Gioberti e il panteismo -
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che l' unica cosa che v' ha in Dio di realmente distinto | sono | le persone, e il porre altra distinzione reale si oppone, |
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un loro essere proprio reale, contingente e materiale, non | sono | in Dio. Dunque, quand' anco fosse vero altrettanto quanto è |
Gioberti e il panteismo -
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quale tutte le contingenti si creano, e si distinguono e | sono | da Dio perfettamente conosciute. Ma noi vediamo le cose |
Gioberti e il panteismo -
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come dovrebbe essere se li conoscessimo a quel modo come | sono | conoscibili in Dio. Dunque noi non vediamo la possibilità |
Gioberti e il panteismo -
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e materiale, come noi le conosciamo sperimentalmente, non | sono | in Dio loro causa, ma sono il termine dell' azione di |
Gioberti e il panteismo -
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conosciamo sperimentalmente, non sono in Dio loro causa, ma | sono | il termine dell' azione di questa causa. Dunque se noi |
Gioberti e il panteismo -
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di Dio, le frasi più vere e le più erronee ad un tempo, | sono | comuni. Acciò che dunque il signor Gioberti avesse |
Gioberti e il panteismo -
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dunque a conto queste concessioni che egli ci fa, e che | sono | pure il tutto nella disputa che egli move contro alla |
Gioberti e il panteismo -
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che pretende il signor Gioberti, perchè finalmente elle | sono | due idee dello spirito umano. La distanza sta bene tra Dio |
Gioberti e il panteismo -
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raffrenarne la foga coll' opporgli forse che tali cose non | sono | state mai dette nè da filosofi, nè da teologi cattolici. E |
Gioberti e il panteismo -
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bene la sua mente nel principale. Ed i passi citati | sono | chiari. Egli dice, che l' Ente reale, cioè Iddio, è la |
Gioberti e il panteismo -
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ma soggiunge che la concretezza e l' individualità | sono | il reale senza l' ente, da cui nascono le idee riflesse. E |
Gioberti e il panteismo -
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perchè a spiegare la cognizione delle cose esistenti non | sono | ricorsi all' intuito della creazione. Or questo non par |
Gioberti e il panteismo -
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autori dalla sua, se tali autori appunto, a detta di lui, | sono | panteisti? Convien dunque dire, stando alle confessioni |
Gioberti e il panteismo -
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creazione necessaria, una creazione così necessaria come | sono | i primi principj della ragione, e d' una necessità |
Gioberti e il panteismo -
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dipende dal libero ed ottimo volere di Dio. Di poi che cosa | sono | le esistenze o sieno le creature pel signor Gioberti? Non |
Gioberti e il panteismo -
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negativo, il quale non è in Dio. Alle esistenze reali, che | sono | le creature, appartengono, come dice poco appresso, la |
Gioberti e il panteismo -
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egli soggiunge che « « la concretezza e l' individualità | sono | il reale senza l' ente »(2) », cioè il reale diviso, |
Gioberti e il panteismo -
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le idee, onde dice: « « L' astrattezza e la generalità | sono | l' ente senza il reale » », cioè l' ente dal quale è stato |
Gioberti e il panteismo -
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cose create? Dalla concretezza e dalla generalità. E dove | sono | la concretezza e la generalità? Sono in Dio, il quale è |
Gioberti e il panteismo -
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generalità. E dove sono la concretezza e la generalità? | Sono | in Dio, il quale è [...OMISSIS...] . Ma il concreto, il |
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in cui appartengono a Dio, perchè in Dio quelle nozioni | sono | unite coll' astratto, col generale, coll' universale; ed |
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nascano le creature si devono separare. Le creature dunque | sono | nozioni o idee che sono in Dio, ma che si devono separare |
Gioberti e il panteismo -
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devono separare. Le creature dunque sono nozioni o idee che | sono | in Dio, ma che si devono separare dalle sue correlative, |
Gioberti e il panteismo -
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si tornano a unire colle loro nozioni corrispondenti, che | sono | l' astrattezza, la generalità, l' universalità, in tal caso |
Gioberti e il panteismo -
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l' Ente, cioè Dio. L' analisi adunque e la sintesi | sono | quelle che fanno uscire le creature da Dio, e che le fanno |
Gioberti e il panteismo -
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oggetto è Dio, e vi cava il concreto ed il particolare che | sono | le esistenze reali, le creature: niente dunque produce dal |
Gioberti e il panteismo -
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individuale e universale in un tempo » » le creature dunque | sono | diverse da Dio, come le proprietà divise per analisi sono |
Gioberti e il panteismo -
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sono diverse da Dio, come le proprietà divise per analisi | sono | diverse dalle proprietà unite per sintesi: non v' ha qui |
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che il Gioberti riconosca che le creature e Dio non | sono | una sola sostanza, ma due sostanze veramente distinte; pure |
Gioberti e il panteismo -
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nascono le creature. Ma la sostanza è ella unica, o | sono | più sostanze? Questo è quello che noi dobbiamo sapere. Ora |
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la frase è conciliabile col sistema, giacchè se le creature | sono | il concreto e il particolare che la riflessione ritrova in |
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tal supposto, lasciano a Dio tutta la sostanza e esse non | sono | che sue proprietà. Infatti il Gioberti dà il nome di |
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l' infinito e il finito, fra l' ente e l' esistente » »: | sono | parole del Gioberti. Questa immensa differenza nasce |
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cioè la creatura; non avremo noi che Iddio e la creatura | sono | l' essere stesso, la stessa sostanza? Ora udite le parole |
Gioberti e il panteismo -
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finito, soggettivo, che s' immedesima collo spirito umano, | sono | nella SOSTANZA il medesimo oggetto, e differiscono nel |
Gioberti e il panteismo -
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pone fra il centro universale che è Dio, e il circolo che | sono | le cose create. Parlando dunque egli dell' idea e del |
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contingente delle cose, le quali cose, per dirlo di nuovo, | sono | create in virtù delle operazioni della mente umana, che è |
Gioberti e il panteismo -
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continua che tutti gli altri sistemi, eccetto questo suo, | sono | panteisti, la qual declamazione (d' altra parte non degna |
Gioberti e il panteismo -
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fossero due, e tanto distinte fra loro e disparate, quanto | sono | distinti gli oggetti che fanno l' impronta. Non ve lo |
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suoi amici. Il signor Gioberti insegna che tutte le cose | sono | idee (1); che lo spirito nostro afferra non solo l' Ente |
Gioberti e il panteismo -
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entrano a formare il primo ontologico, mentre gli altri non | sono | che logicamente derivati . E bene, questo ci appiana la |
Gioberti e il panteismo -
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l' intelligenza e la vita »(1) ». Le creature adunque che | sono | ad un tempo cose ed idee, acquistano ad un tempo e collo |
Gioberti e il panteismo -
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e della realtà divina nelle cose create, con che le cose | sono | create e diventano contingenti, reali ad un tempo ed |
Gioberti e il panteismo -
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non poco a mantellare il panteismo, egli dichiara che non | sono | che distinzioni di semplici rispetti e di puri aspetti, |
Gioberti e il panteismo -
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idea è una cosa, e viceversa. Or posciachè le cose create | sono | intelligibili, secondo lui, nella loro propria concretezza, |
Gioberti e il panteismo -
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cose create consiste nella loro intelligibilità, ed elle | sono | idee (ciò che è lo stesso pel signor Gioberti che dire cose |
Gioberti e il panteismo -
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lo stesso pel signor Gioberti che dire cose reali); e però | sono | intelligibili nella loro concretezza, perchè la loro |
Gioberti e il panteismo -
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colla loro intelligibilità, onde coll' illustrarle | sono | create, e la loro intelligibilità è numericamente identica |
Gioberti e il panteismo -
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da Dio, mediante l' atto creativo, e queste operazioni | sono | simultanee ed immanenti com' è l' atto creativo! Ancora un' |
Gioberti e il panteismo -
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dice: [...OMISSIS...] . Or se gl' intelligibili assoluti | sono | le idee obbiettivamente considerate, ciascuna delle quali, |
Gioberti e il panteismo -
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tuttavia, secondo il Gioberti, l' Ente egualmente le crea e | sono | essenzialmente distinte (1). Del resto voi non ignorate che |
Gioberti e il panteismo -
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di questo suo nel quale ogni cosa è necessariamente Dio, | sono | tutti fracido panteismo. Andiamo avanti. Se ogni cosa è un' |
Gioberti e il panteismo -
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obbiettivamente sia Dio, tuttavia dice ancora che le idee | sono | essenzialmente diverse l' una dall' altra, e che si creano |
Gioberti e il panteismo -
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di mediatore tra le cose create e lo spirito, perchè | sono | esse stesse idee. Così c' insegna il Gioberti. In un luogo |
Gioberti e il panteismo -
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così Iddio è la sostanza prima, e il suo atto contingente | sono | le sostanze seconde sostenute da quella, come l' atto è |
Gioberti e il panteismo -
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creabile? Il creabile non è ancora il creato: il creabile | sono | le idee. Ma la menoma idea obbiettivamente è Dio stesso, |
Gioberti e il panteismo -
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è Dio. Onde le esistenze, cioè le cose create, essendo Dio, | sono | intelligibili per sè stesse, nella loro concretezza, senza |
Gioberti e il panteismo -
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bisogno di alcuna idea che loro serva di mediatore, poichè | sono | anch' esse idee, e però Iddii; e l' uomo conosce le cose |
Gioberti e il panteismo -
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la dottrina del nostro Filosofo (4). Onde, le creature | sono | apprese come contingenti dalla riflessione, ma nell' |
Gioberti e il panteismo -
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come contingenti dalla riflessione, ma nell' intuito | sono | idee, e perciò hanno la divina natura, e nella sostanza s' |
Gioberti e il panteismo -
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divina, anzi Dio stesso; e mediante questa intelligibilità | sono | create, cioè sono sostanze, perchè è l' idea quella che le |
Gioberti e il panteismo -
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stesso; e mediante questa intelligibilità sono create, cioè | sono | sostanze, perchè è l' idea quella che le crea. Tuttavia il |
Gioberti e il panteismo -
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dalla prima di sostanza, ma solo di modo . Tali | sono | le sostanze seconde del signor Gioberti. Si può dunque |
Gioberti e il panteismo -
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è creare? Creare è individualizzare l' idea generale. Che | sono | le creature? Le creature, ossia le esistenze contingenti, |
Gioberti e il panteismo -
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creature? Le creature, ossia le esistenze contingenti, non | sono | che l' idea generale (l' Ente necessario, Iddio), che passa |
Gioberti e il panteismo -
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è l' idea generale nella sua generalità, mentre le creature | sono | l' idea generale nella sua individuazione; onde l' idea |
Gioberti e il panteismo -
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, le quali sappiamo aver le loro radici, perchè | sono | piante? In secondo luogo è pure notabile che il Gioberti |
Gioberti e il panteismo -
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delle idee riflesse e del concreto dei sensibili, che | sono | come l' albero diviso in due tronchi, e quell' oggetto è l' |
Gioberti e il panteismo -
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non fa maraviglia l' udire che, come le cose individue | sono | l' idea, ossia Dio trasformato, così l' idea, cioè Iddio, |
Gioberti e il panteismo -
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intuire le esistenze create, senza intuire Iddio di cui | sono | l' attuazione? (perocchè Iddio in questa dottrina non è |
Gioberti e il panteismo -
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E come intuire Iddio senza intuire le esistenze che | sono | il creato, di cui Iddio stesso è assai meglio l' |
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di vanissime ed insolenti dicerie, di stirate cavillazioni; | sono | sei anni che scrisse Vincenzo Gioberti, e non un solo |
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l' Ontologia, nè le scienze che l' accompagnano, le quali | sono | la Dinamiologia, l' Agatologia e la Cosmologia . E qui |
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ogni diritto non pur di dominio, ma ben anco di proprietà . | Sono | certissimo che l' egregio Gioberti non ne vuole le |
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(benchè s. Tommaso osservi che le forme e gli accidenti | sono | piuttosto concreati che creati, dicendosi le sole sostanze |
Gioberti e il panteismo -
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laonde si possono distinguere sei specie di metodo, come si | sono | distinti sei uffici della mente verso la verità. Vi ha un |
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a separare ciò che è vero da ciò che è falso: questi | sono | i tre primi metodi che presiedono agli uffici della mente |
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destramente fa nascere ed apparire ai nostri sensi: questi | sono | i tre metodi, che presiedono agli uffici della mente verso |
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si colgono; il che deve essere invito a tutti quelli che | sono | da ciò, o hanno speranza di poter apprestar qualche aiuto |
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le regole speciali a cui soggiace il metodo espositivo, nè | sono | punto ignote. Ma sembra a noi, che non solo maggior |
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dire, con poca costanza ed efficacia; e incontanente che si | sono | ravvisate, s' abbandonino in cerca d' altre più nuove e più |
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perchè loro vien meno l' idea di mezzo, senza la quale | sono | come a chi manca un ponte da trapassare sopra un fiume o |
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del pensiero) e dagli oggetti a cui lo spirito pensa, che | sono | la condizione data allo spirito, acciocchè possa pensare; |
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chiamati rose7bengalesi; se non avvertendo: 1 che vi | sono | delle note simili in alcuni di quegli oggetti, onde avviene |
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onde avviene che si chiamano tutti rose7Adelaidi; 2 che vi | sono | delle altre note simili non solo in tutti quei primi |
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Conosciute che egli abbia le somiglianze amplissime, che | sono | fondamento alla classe delle piante in generale, egli deve |
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mentale, colla quale si avverte che due o più cose | sono | simili, è ella più semplice ovvero è più complicata di |
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di quella, colla quale si avverte che due o più cose | sono | tra lor differenti? - Ecco il quesito. A trovarne la |
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mia lezione e gli dico di più, che delle Adelaidi ce ne | sono | molte e gliele mostro nel giardino, egli allora è costretto |
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come le Saffo, hanno una denominazione comune, cioè | sono | rose7bengalesi . Acciocchè il mio fanciullo giunga a |
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tutto diversi, hanno delle note comuni, per le quali esse | sono | suscettibili di un nome comune. Questo è quanto dire, che |
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a riflettere, che i vocaboli Adelaide e Saffo non | sono | adoperati, com' egli si persuadeva, a significar questi |
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suo errore collo svelargli, che le due ultime varietà non | sono | rose7bengalesi , ma rose7damaschine , e col fargli |
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osservare che tanto le bengalesi , quanto le damaschine , | sono | egualmente rose , sollevando così la sua mente a concepire |
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gli dico, fanciullo mio; quelli oggetti che voi vedete non | sono | rose , ma sono bensì de' rosacei . Povero fanciullo! egli |
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mio; quelli oggetti che voi vedete non sono rose , ma | sono | bensì de' rosacei . Povero fanciullo! egli deve ancora |
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ancora le rose: ignora per conseguente, che tutte le rose | sono | rosacei, ma non tutti i rosacei sono rose. Io devo dunque |
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che tutte le rose sono rosacei, ma non tutti i rosacei | sono | rose. Io devo dunque tornar da capo cominciando dall' |
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intenda finalmente che lo Spinalba , l' Azzeruolo e la rosa | sono | tre classi di rosacei . Ma in facendo questo |
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condurlo al chiaro concetto delle piante7fiori, come mi | sono | proposto; concetto più esteso che non quelli delle |
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che tanto i rosacei, quanto i gigli, come pure i gelsomini | sono | de' fiori, io gli emendo con questa denominazione comune a |
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al quale egli lega colla sua mente certe note comuni, che | sono | il fondamento delle sue classificazioni (1). Venendo ora al |
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egli si fa con que' soli tratti grossi per così dire, che | sono | a tutte le piante comuni. Fatto questo disegno a pochi e |
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la differenza tra le piante di adornamento e diletto, quali | sono | i fiori, e le fruttifere; egli non ha che a riprendere l' |
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che egli apprende. E tutti i concetti pe' quali egli passa | sono | giusti ed è un lavoro fatto che non deve più rifare nè |
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dare al medesimo. E circa questo modo o questa forma troppe | sono | le riflessioni successive che l' esperienza, e non il |
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e così va discorrendo. Egli anco s' accorge che vi | sono | piante d' ogni stagione, sicchè gli restano vuote le aiuole |
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e di note arcane che non possono essere intese se prima non | sono | scritte tutte, perocchè quella che è la chiave dell' altra, |
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s' arresterebbe, nè apprenderebbe mai cosa alcuna. I quali | sono | appunto i tre principali inconvenienti che nascono dall' |
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i buoni metodi fin qui inventati si riducono a lui, non | sono | che viste parziali di lui o mezzi da metterlo in atto, e |
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in atto, e tutti i metodi che al nostro si oppongono | sono | cattivi. La formola che esprime il metodo d' insegnamento |
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insieme le legano, di modo che queste pel tenero fanciullo | sono | perdute. Ma perchè ciò? - La ragione netta si trova nel |
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due cose singolari. I pensieri dunque delle cose singolari | sono | quelli che somministrano la materia necessaria al pensiero |
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delle relazioni che passano tra queste cose, e perciò | sono | d' un ordine anteriore. Ma avanti all' ordine delle |
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certamente: vi ha quello di semplici concezioni, le quali | sono | espresse da vocaboli isolati. Questo fu rivelato dall' |
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mentali ad un sol tratto, due operazioni che di loro natura | sono | successive e non possono essere contemporanee. L' una di |
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riescono le sentenze. L' una e l' altra osservazione non | sono | che casi particolari del principio nostro generale. Or, |
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l' esistenza di questi due principŒ originari nell' uomo | sono | principalmente volti gli scritti ideologici da me prima d' |
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mutano lo stato sensibile dello spirito. Questi stimoli | sono | le sensazioni accidentali. Le sensazioni accidentali sono |
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sono le sensazioni accidentali. Le sensazioni accidentali | sono | reali modificazioni del sentimento fondamentale, ma non |
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reali modificazioni del sentimento fondamentale, ma non | sono | intellezioni; e per ciò colle sole sensazioni non comincia |
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fa cessare e ad ogni modo soddisfa al bisogno. Qui non ci | sono | ancora oggetti: non ci sono che sensazioni che si |
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soddisfa al bisogno. Qui non ci sono ancora oggetti: non ci | sono | che sensazioni che si associano: è sempre un sentimento che |
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a se stesso degli oggetti. Ma questi oggetti cosa sono? | Sono | anch' essi gruppi di sensazioni? Eccoci entrati nella terza |
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esse, così nude e sole nel loro essere meramente reale, non | sono | peranco oggetto della mente, chè questa ancora non le |
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e percepire altro che enti. Ma se le sensazioni non | sono | enti, come possono adunque venir concepite? Le sensazioni |
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come possono adunque venir concepite? Le sensazioni non | sono | enti, ma sono certe attualità di enti. Analizzando le |
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adunque venir concepite? Le sensazioni non sono enti, ma | sono | certe attualità di enti. Analizzando le sensazioni, noi |
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l' ente a cui esse appartengono è il soggetto: esse | sono | atti7passivi di quell' ente. Considerate nel loro elemento |
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ente diverso dal soggetto (extra7soggettivo), di cui esse | sono | atti7attivi. L' intendimento adunque, il quale non |
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quello che forma l' oggetto delle prime intellezioni? Io | sono | stato gran tempo dubbioso in che modo risolvere questa |
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in che modo risolvere questa questione; ma finalmente mi | sono | persuaso che colle prime intellezioni l' uomo percepisce le |
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questa acquista un campo sempre maggiore, quanto maggiori | sono | le sensazioni, che le presentano la materia, ossia il |
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una forza sola; conciossiachè tutti gli oggetti veduti | sono | insieme nel suo occhio, formanti una sola tavola |
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imparò a riferire molte sensazioni di diversi sensi. Questi | sono | lavori distinti dello spirito, ma il loro effetto è sempre |
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percezioni e delle loro memorie e imaginarie riproduzioni, | sono | operazioni, che non eccedono ancora i confini del primo |
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. Questo passaggio è facilissimo; perocchè | sono | le percezioni atti dello spirito passaggeri, e però, tosto |
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percezione avuta. I quali due effetti della percezione | sono | per se diversi, e quantunque fin a tanto che coesistono |
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memorie delle percezioni (le imagini da sè sole prese non | sono | intellezioni, ma sensazioni interiori), le idee specifiche |
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dal primo riso del fanciullo. Nella prima età come non vi | sono | nel fanciullo che sentimenti e bisogni animali, così non vi |
Principio supremo della metodica -
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tra loro i cagnolini, i gatti, ecc.? Molti animali vi | sono | a mandre, a truppe, quasi famiglie e tribù e popoli. Tutto |
Principio supremo della metodica -
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che le sensazioni, che gli animali si cagionano tra loro, | sono | tali sensazioni, quali non possono avere da nessuno degli |
Principio supremo della metodica -
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che appartengono all' ordine dell' animalità, esse | sono | le seguenti: 1 l' istinto nascente dal bisogno di evitare |
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di questa maniera di volizioni, e molti quelli, che | sono | presti a negarcene l' esistenza; tuttavia noi siamo |
Principio supremo della metodica -
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non meno che saluberrimi dogmi della Chiesa Cattolica | sono | i seguenti: 1 GESU` Cristo salva gli uomini mediante una |
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pregano secondo lo spirito della Chiesa, e tali orazioni | sono | efficaci; 6 Dio ascolta sempre le preghiere ed accoglie le |
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ond' è che i sentimenti, le volizioni affettive de' bambini | sono | caldissimi e impetuosissimi, sono due: la prima si è, che |
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affettive de' bambini sono caldissimi e impetuosissimi, | sono | due: la prima si è, che gli oggetti di tali volizioni sono |
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sono due: la prima si è, che gli oggetti di tali volizioni | sono | semplici, onde la volontà tutta con quanto ha di forza si |
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e le volizioni prime ed ardenti, che dimostrano i bambini, | sono | facilmente rimutabili nelle contrarie: ma questo non prova, |
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passive ed attive, e averne un risultamento unico: tali | sono | i prodotti dell' istinto di simpatia, di quello d' |
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ordinato: egli sente ed opera moltissime cose, che per lui | sono | una cosa sola. Or egli è vero che anche le operazioni dell' |
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non si riferisce ad alcun oggetto, e quando le operazioni | sono | unificate, tutto è unificato. Ma l' ordine intellettivo non |
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de' loro oggetti; e questi nella seconda età del fanciullo | sono | del tutto slegati per se stessi; giacchè il fanciullo non |
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tutto; ma tutte queste prove e le percezioni che ne riceve | sono | tra loro slegate, disordinate. Il primo ufficio dunque |
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i primi passi ed a balbutire i primi suoni articolati, che | sono | segni d' una età nuova che gli spunta insieme col secondo |
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è un' epoca importante di tutta la sua vita: di questa età | sono | proprie le intellezioni di second' ordine. Prima di entrare |
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di second' ordine. Le intellezioni del second' ordine | sono | i rapporti che passano tra le intellezioni del primo |
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le intellezioni del primo ordine. Ma si noti bene, questi | sono | i rapporti primi e immediati, non già i rapporti de' |
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che il fanciullo si procaccia nella terza età, | sono | intellezioni di second' ordine; perocchè sebbene sia |
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che non ha quelle di prim' ordine; perocchè quelle non | sono | che il pensiero di queste. Che poi durante la terza età si |
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intellettiva nella prima età, abbiam detto, che non | sono | altro che i primi bisogni fisici i quali danno moto a tutta |
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susseguenti, gli oggetti conosciuti e gli atti, con cui si | sono | conosciuti. Ora sebbene questa materia sia data al nostro |
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riflessioni dello spirito sopra gli atti, co' quali si | sono | conosciuti. Insomma lo spirito riflette piuttosto sulle |
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la materia l' avessero già anche in età precedente. | Sono | adunque due gli sviluppi delle intellezioni umane. Alcune |
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e però non le forma. Quelle, a cui manca la materia , | sono | del tutto impossibili a formarsi. Quelle, a cui manca lo |
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a formarsi. Quelle, a cui manca lo stimolo , non | sono | veramente impossibili, ma tuttavia non si formano per l' |
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Gli stimoli pure vengono dati successivamente, e | sono | quelli che rendono possibili in ciascun ordine quelle |
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che nella seconda età si sollevano nella umana mente, | sono | ancora di quelle di primo ordine. Lo stimolo e l' aiuto, |
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nel primo ordine, le quali cognizioni de' rapporti | sono | appunto le intellezioni di second' ordine. Noi dobbiamo |
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all' uomo de' sentimenti, e le voci, che questi producono, | sono | quelle, che formano la materia del linguaggio (1). Il |
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il bambino durante il breve tempo della sua seconda età. | Sono | stati i bisogni fisici, che trassero all' atto, come abbiam |
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gli vien comunicato dalla società (2). Queste intellezioni | sono | di due maniere. Alcune sono intellezioni di primo ordine, |
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(2). Queste intellezioni sono di due maniere. Alcune | sono | intellezioni di primo ordine, che il fanciullo prima d' ora |
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acciocchè questa si volgesse a formarsele. Altre | sono | intellezioni di second' ordine, che il fanciullo non potea |
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cognizione delle cose invisibili. Or poi le cose assenti | sono | in numero infinitamente maggiore delle presenti; e però |
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uno non è l' altro, e che ciò non ostante l' uno e l' altro | sono | cavalli, cioè hanno un che d' uguale, onde portano un egual |
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a significare idee imaginali. Perocchè le idee imaginali | sono | infinite; e differiscono l' una dall' altra per distinzioni |
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dir pervenuto all' operazione delle prime astrazioni, che | sono | intellezioni di second' ordine. Se sono presenti più |
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astrazioni, che sono intellezioni di second' ordine. Se | sono | presenti più cavalli e a ciascuno di essi dà il nome di |
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non si pone una speciale attenzione, ma si sa però che vi | sono | in generale e che vi devono essere, acciocchè l' oggetto |
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canità . La mancanza di questi nomi astratti dimostra che | sono | posteriori ai nomi comuni. Si può provare anche con altri |
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può provare anche con altri argomenti che i nomi astratti | sono | stati inventati dopo i comuni: un argomento è quello che |
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un' altra prova di ciò che affermiamo. Le lingue che usano | sono | un acconcio specchio dello sviluppo delle menti nei loro |
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per es., l' idea di ciò che è comune tra gli oggetti che | sono | denominati cani, allora egli non vede un solo di questi |
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e con un medesimo atto dello spirito. Elle non | sono | distinte, ma implicite. Quando lo spirito s' accorge, |
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le cose presenti può esservi il desiderio di goderle, se | sono | buone; ma io credo probabile che il desiderio di godere le |
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stimare col suo giudizio pratico che gli oggetti animali | sono | assai più degli oggetti non animali e preferir quegli a |
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che ogni qualvolta le sensazioni, le percezioni e le idee | sono | bene armoniate, ne risulta un miglioramento al fondo dell' |
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espressi colle interiezioni, le quali propriamente non | sono | segni. Le percezioni coi nomi propri, cogli avverbi di |
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participii e certe congiunzioni. I movimenti dell' animo | sono | indicati dalle inflessioni dei verbi, dalle preposizioni e |
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stendere ai verbi se non agl' infiniti ed ai participŒ che | sono | veri nomi che segnano i primi l' azione e i secondi l' |
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per le quali si dee condurre la mente del fanciullo. Vi | sono | molte astrazioni innominate. A queste non si deve pensar di |
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Ma tra gli astratti nominati dal linguaggio ve ne | sono | di varia maniera: alcuni sono astratti d' astratti: questi |
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nominati dal linguaggio ve ne sono di varia maniera: alcuni | sono | astratti d' astratti: questi non sono acconci alla mente |
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varia maniera: alcuni sono astratti d' astratti: questi non | sono | acconci alla mente del nostro fanciullo, che non è arrivata |
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Gli astratti adunque, a cui il nostro fanciullo arriva, | sono | quelli somministrati dalle cose sensibili. Ma le cose |
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dalle cose sensibili. Ma le cose sensibili stesse | sono | nominate con varŒ nomi comuni indicanti diverso grado di |
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a un maggior numero di oggetti, e però più frequentemente | sono | da loro uditi. - Ma riman sempre a domandare, perchè si |
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loro più facile l' usare gli specifici, che certamente | sono | più propri e più acconci al ben favellare? Egli è adunque |
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al ben favellare? Egli è adunque certo, che più le idee | sono | generali, più la mente umana le trova a sè conformi e |
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Ora i concetti, che delle cose si forma il fanciullo | sono | in se stessi giusti (sbagliando solo nell' applicar loro le |
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gli vogliamo insegnare. Il quale stimolo nel caso nostro | sono | i caratteri sensibili, e tra questi i più grossi e |
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e però formano quelli, che noi chiamiamo semi7astratti, che | sono | acconcissimi alle menti de' fanciulli. Tutta la |
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azione della natura e la sapienza dei suoi fini, e pochi | sono | quelli, che sentano intimamente con quanta religione quest' |
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infantile: eccone alcune che, quantunque già note, pur non | sono | mai abbastanza ripetute. 1 Non toccare il bambino, quando |
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più colle cose, che colle persone; giacchè quelle prime non | sono | indiscrete e non intervengono a mutare e alterare l' azione |
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sempre maggiore la parte positiva? In una parola quali | sono | i suoi confini nelle singole età? Ecco ciò che, |
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di codesti educatori nasce dalla loro ignoranza. Essi si | sono | fatte delle regole di operare, e pretendono, che il bambino |
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questi due effetti della ammirazione e della benevolenza | sono | meno distinti nel bambino che non paia. Infatti ciò che |
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un passo per giungere all' oggetto. Quindi gli affetti, che | sono | da essa diretti, ritengono ancor molto del primo foco, |
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idea non solo è divisa dagli oggetti sussistenti, come | sono | tutte le idee imaginali, ma essa differisce anche da |
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bene o del male non è adunque solamente universale, come | sono | tutte le idee imaginali; ma ell' ha anco dell' astratto in |
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i primi stimoli che tirano a sè l' attenzione del bambino | sono | gli esterni; verso gli esterni oggetti ella va sempre |
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stessi suoi piaceri, i suoi stessi dolori, che in quanto | sono | sentimenti esistono nel soggetto in quanto sono osservati e |
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in quanto sono sentimenti esistono nel soggetto in quanto | sono | osservati e percepiti dall' intendimento del bambino sono |
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sono osservati e percepiti dall' intendimento del bambino | sono | oggetti, sono qualità e proprietà degli enti reali che l' |
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e percepiti dall' intendimento del bambino sono oggetti, | sono | qualità e proprietà degli enti reali che l' intelletto suo |
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ridente d' un altro essere umano: questi e somiglianti | sono | gli elementi da cui trae quel concetto di bene, che dirige |
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Ma il bambino non fa tutto questo da se stesso: i concetti | sono | astrazioni e però egli se li forma coll' uso del linguaggio |
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persone. Indi le sue due facoltà del sentire e del credere | sono | poste in contradizione fra di loro, e non vi ha nulla che |
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le false regole del fanciullo non costituiscono immoralità, | sono | bensì una disposizione alla immoralità pel tempo avvenire. |
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è che odio, ovvero limite imposto alla benevolenza. Ora due | sono | gli uffizi dell' educatore relativamente alla benevolenza |
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ad apprendere la convenzionale e viceversa: le due lingue | sono | apprese insieme come una cosa sola (1). Quando i gesti e |
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conduca a riprodurre in sè quegli atteggiamenti stessi che | sono | dalla natura associati a quegli stessi affetti, sia che l' |
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tutto ciò, ma per lui i gesti e gli atteggiamenti gli | sono | de' veri segni che gli appalesano l' interno delle persone |
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livore, dell' odio, della malignità, della derisione ecc.. | Sono | altrettante parole seduttrici, dove egli attinge una |
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dove egli attinge una ineffabile malizia. Dannosi | sono | parimenti al bambino i terrori e le paure incussegli o con |
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che tali voglie in lui non insorgano. Queste voglie non | sono | morali ma fisiche, ed è perciò appunto che sarebbe cosa |
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e per male quello che è ad esse contrario. Se dunque | sono | insorte le passioni nel bambino ed egli perciò non si trova |
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cose passa per vero inosservata; ma que' concetti intanto | sono | le regole dell' operar del bambino, e per conseguente egli |
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di falsità nell' intendimento e di traviamento nel cuore | sono | minuti come quello della senapa, ma crescono occultamente |
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culla nell' animalità e fino che rimangono in questa non | sono | più che disposizioni anti7morali, ben facilmente tirano a |
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della volontà, in vero odio si cangia. Ora questi accidenti | sono | da prevenire con diligenza nei bambini, perocchè eglino |
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questa potenza fino a tanto che rimangono lente e dissolute | sono | indifferenti all' uno ed all' altro oggetto e disposte ad |
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oggetto e disposte ad applicarsi a qualsiasi; ma tosto che | sono | richiamate ed applicate ad uno o ad una data periferia d' |
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avviene somigliantemente in essi rispetto alla volontà. Non | sono | i fanciulli come gli adulti: questi riserbano sempre |
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sussistenti. E in vero due forme comuni ad ogni ente | sono | l' idealità, principio dell' universalità, e la realità, |
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di poi si amano le belle qualità ancor più perchè | sono | in quella persona o cosa amata che se fossero tutt' |
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tuttavia finchè non eccedono la sfera del sentimento, non | sono | riprovevoli, ma più tosto in se sole considerate non hanno |
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per se stesse considerate: considerate però in quanto | sono | elementi di felicità, esse hanno un prezzo allor quando |
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l' amore di beneficenza e l' amore di gratitudine; i quali | sono | pure regolati dall' idea . L' amore di beneficenza è quello |
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intellezione di second' ordine, ma solamente che quelle | sono | da noi trascurate, perchè non osservabili ne' fanciulli |
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forza e di qualità. Come le intellezioni di second' ordine | sono | quelle che hanno per loro oggetto i rapporti delle |
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ordine (1); così parimenti le intellezioni del terz' ordine | sono | quelle che hanno per loro oggetto i rapporti che hanno le |
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delle intellezioni di primo ordine coi sentimenti che | sono | nell' uomo. Le intellezioni del terzo ordine essendo quelle |
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Ora poi, quanto agli oggetti conosciuti, questi o | sono | idee elementari (1) comuni a tutte le conoscenze, ovvero |
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idee elementari (1) comuni a tutte le conoscenze, ovvero | sono | conoscenze appartenenti all' una o all' altra delle tre |
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le operazioni, alle quali la mente sua si fa idonea, | sono | i giudizi sintetici (1). E veramente essendosi formato il |
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perchè nulla si giudica con essa: la sussistenza e l' idea | sono | cose eterogenee che si dividono da sè: lo spirito non fa |
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ordini d' intellezioni, i numeri dispari dei medesimi | sono | formati da altrettante file di giudizi sintetici, e i |
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da altrettante file di giudizi sintetici, e i numeri pari | sono | formati da altrettante file di giudizi analitici ». E che |
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arricchiscono la mente di sempre nuovi predicati che | sono | atti ad essere sintesizzati, cioè uniti ad altri soggetti. |
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si ravvisa nella scomposizione della materia, ond' è che | sono | vani gli sforzi di tutti quei logici che hanno voluto |
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ordine d' intellezioni, tuttavia certi suoi prodotti | sono | proprŒ del terzo, e innanzi questo non si potrebbero avere, |
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lavoro. Le prime astrazioni che si fanno dal bambino | sono | le qualità sensibili degli enti, cioè il buono sensibile, |
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sensibile, il male sensibile, ecc.. Queste qualità non | sono | finalmente che effetti prodotti dagli enti nella nostra |
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astratti delle azioni. [...OMISSIS...] Queste osservazioni | sono | piene di verità, e di sagacità non comune. I giudizi |
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intellezioni, come vedremo nelle sezioni seguenti. Or quali | sono | dunque gli oggetti, che l' uomo viene a conoscere colle |
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ma differiscono tra loro interamente (2): gli astratti | sono | il fondamento delle collezioni, ma non sono le collezioni. |
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gli astratti sono il fondamento delle collezioni, ma non | sono | le collezioni. Io non potrei avere l' idea collettiva d' |
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rispondente ad un' idea di cosa unica: anzi esse | sono | due impressioni semplici, l' una più variegata dell' altra, |
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la ha sappia che cosa sia unità; 2 che sappia che più unità | sono | insieme adunate nello stesso spazio; per restringerci ora a |
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ora a questa specie di collezioni, come quelle, che | sono | più facili. Questa seconda notizia ne racchiude poi un' |
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arriva dopo qualche tempo ad accorgersi, che i due oggetti | sono | l' oggetto stesso ripetuto. Il fare coll' intendimento il |
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il giudizio seguente: « Questi oggetti, che io vedo | sono | due », è un' operazione complicata. Noi possiamo |
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sia giunto ancora a formare il giudizio: « Questi oggetti | sono | due ». Conciossiachè la qualità comune, che restò nella |
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che abbiam fatto per ispiegare la concezione del due. | Sono | sempre necessarie le parole, che fissino nella mente il |
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costretta a salire per tanti ordini d' intellezioni, quanti | sono | i numeri di cui ella giunge a formarsi una distinta idea. E |
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antichissime si applica, il più, a quegli oggetti che | sono | due in natura come gli occhi, le labbra, le mani, i piedi, |
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delle operazioni intellettive del fanciullo in questa età | sono | i primi principŒ definiti che acquista la sua mente, de' |
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questo mio giudizio. Ciò conosciuto, apparisce che vi | sono | altrettanti principŒ quante idee (2): e che l' essere più |
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E veramente nel primo ordine d' intellezioni non ci | sono | che percezioni e idee imaginali. Le percezioni non possono |
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bisogno di quelle idee per loro regola, quando anzi esse | sono | il loro effetto. Il second' ordine poi somministra delle |
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colle quali si eleva al terz' ordine. Ora, questi principŒ | sono | definiti, perocchè le idee astratte e semi7astratte, che il |
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esseri; ma servono solo a riconoscere tutti quegli enti che | sono | cibi, tutti quelli che sono cani, ecc. (1). Quelle idee |
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tutti quegli enti che sono cibi, tutti quelli che | sono | cani, ecc. (1). Quelle idee adunque diventano principŒ più |
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che noi vogliamo ora fare nel terzo di questi ordini. Quali | sono | dunque le regole morali del bambino giunto al terz' ordine |
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adunque pel nostro bambino al terz' ordine d' intellezioni | sono | le seguenti: Ciò che è conforme alla mia ammirazione è |
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o lo dirigano rettamente. E in vero se queste regole | sono | le sopra accennate « Ciò che è conforme alla mia |
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è male ecc. »; egli è evidente che queste regole | sono | vere o false, rette o torte, secondochè la benevolenza e l' |
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fino i più capricciosi ed inesplicabili; conciossiachè esse | sono | i soli fanali che mandano nell' animo suo quella luce |
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le sue azioni appartengono alla spontaneità . Mirabili | sono | le leggi, colle quali opera la spontaneità sia meramente |
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Io ho mostrato che le leggi principali della spontaneità | sono | due: 1 l' aver ella bisogno di uno stimolo, acciocchè venga |
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che eccitano e dirigono l' attività intellettiva (2) | sono | le percezioni, ciascuna delle quali è indipendente dall' |
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si muove anco dietro gli astratti. Questi primi astratti | sono | tra loro divisi; e però anche l' attività riesce sconnessa, |
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conciossiachè i principŒ secondo i quali ella opera | sono | infiniti, cioè altrettanti quante le idee che vengono da |
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che ottimamente presiedono ad una attività unita, ma che | sono | inutili ed inapplicabili ad un essere che non ha un' |
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e salubre all' animale, e i movimenti ch' egli fa non | sono | certo diretti da alcun principio di ragione, che in lui non |
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quasi tendano a far ridere. Tuttavia per l' animale non | sono | già scherzi più quelli che il prender cibo: tutto ciò che |
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poi che consistono in abbattimenti di casi sempre nuovi non | sono | conosciuti dalle bestie; essi sono proprŒ del solo uomo, il |
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di casi sempre nuovi non sono conosciuti dalle bestie; essi | sono | proprŒ del solo uomo, il quale vi trova il diletto di |
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di ubbidienza . L' una e l' altra di queste due forme | sono | l' effetto della benevolenza e dell' ammirazione del |
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che si manifestano nell' ordine dell' animalità, | sono | comuni anche all' ordine dell' intelligenza; di maniera che |
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comuni ai due principŒ, il sensitivo e l' intellettivo, | sono | quelle che mirabilmente si legano tra loro; e fanno sì che |
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conformità di opinioni, per la quale uniformità due menti | sono | unite in una sentenza, e conformità di voleri, per la quale |
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sentenza, e conformità di voleri, per la quale due cuori | sono | uniti nel medesimo voto, hanno il medesimo bene, il |
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gli effetti che in lui naturalmente si manifestano | sono | i sentimenti della stima e dell' amore ». Questa è la prima |
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o tra quelle di questo medesimo ordine a cui è già salito, | sono | vocaboli del tutto perduti, inintelligibili al fanciullo, e |
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più malagevole l' intelligenza di quei vocaboli, che pur | sono | alla sua portata. Noi abbiamo veduto che al second' ordine |
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alle prime intellezioni degli ordini precedenti che | sono | già nella mente del fanciullo. Conviene che il fanciullo in |
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consonanti divise dalle vocali abbiano un suono. Esse non | sono | suoni, ma cominciamenti o finimenti di suoni (1), i quali |
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gli si deve pronunciare prima i e poi bi, e domandargli se | sono | lo stesso suono. Egli risponderà che bi è un suono diverso |
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del numero che gli si vuol far apprendere. Altri esercizi | sono | indicati nel « Manuale » per le scuole infantili (1). A |
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facilita ai bambini la lettura. Nondimeno io mi | sono | ingegnato di mettere insieme un sì fatto alfabeto ad uso |
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onde i più non vedono moralità nell' età prime, si è perchè | sono | adulti quelli che ve la cercano, e vi cercano la moralità |
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pur voluto dire il meglio del mondo delle care creature che | sono | i bimbi: [...OMISSIS...] . In fatti certi atti del bambino |
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il suo operare è sempre oggettivo: ma questi oggetti | sono | composti, come d' un loro elemento, di piaceri e dolori che |
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delle malevolenze, rimozione de' limiti alla benevolenza | sono | i quattro scopi che si dee prefiggere la resistenza e il |
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Passando adunque noi senza più al quart' ordine, quali | sono | esse le intellezioni di quest' ordine? Troppo lungo sarebbe |
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al quart' ordine. I giudizi analitici al second' ordine | sono | delle pure astrazioni ; ma i giudizi analitici al quart' |
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pure astrazioni ; ma i giudizi analitici al quart' ordine | sono | delle scomposizioni elementari . La differenza tra queste |
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io avendo presenti e le qualità astratte e gli enti stessi | sono | in caso di confrontare le une cogli altri e conoscere col |
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a degli enti creatisi con essa delle attività che o non | sono | comprese nel loro concetto o se sono, sono però anco |
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che o non sono comprese nel loro concetto o se sono, | sono | però anco distinte da essi nella loro mentale esistenza. |
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animale; 2 il principio spirituale. Questi due principŒ | sono | però connessi in modo che il primo è legato al secondo, e |
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è l' uomo , ma non è ancora l' IO. I due principŒ indicati | sono | due sentimenti, e perciò l' uomo non manca mai di |
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in un sentimento sostanziale, il quale sentimento è egli. | Sono | dunque uniti il sentimento sostanziale e l' essere che |
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del suo sentimento sostanziale, ma nulla più. Le azioni sue | sono | esterne, cadono sotto i suoi sensi, come le azioni degli |
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Egli conosce adunque le proprie azioni prima di sapere che | sono | sue proprie, prima di riferirle a se stesso col suo |
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che lo costituisce, a differenza di certe altre che non | sono | da quel sentimento prodotte. La prima adunque ed elementare |
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infanzia delle nazioni, se si osserva che quanto le lingue | sono | più antiche, tanto meno gli uomini introdotti a parlare |
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osservazioni, io assai volentieri accolgo le altrui quando | sono | dalle mie confermate, perocchè adducendo io l' altrui |
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poter nè sapere ne comunicare altrui le cose. A me stesso | sono | rimaste più memorie della mia infanzia che provano quanto |
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stessa. Ma quando la mia opinione è già chiusa, quando | sono | venuto in una persuasione assoluta e non provvisoria (1) |
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questo istante, ella è cosa impossibile; giacchè infinite | sono | le circostanze minutissime che influiscono nell' umana |
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in filosofia razionale, ma nè pure in fisica; massime se | sono | chiusi in piccola società, e variino poco le cose che li |
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si è formato da prima. Le opinioni già formate, quanto più | sono | indurite e quanto più sono ristrette, portano un' |
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opinioni già formate, quanto più sono indurite e quanto più | sono | ristrette, portano un' incredulità maggiore. Vi ha dunque |
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pena oltremodo a credere certe cose del tutto vere, che | sono | credute dai dotti: l' incredulità dunque del rozzo è sotto |
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produr possano fenomeni i più straordinarŒ, i quali non si | sono | mai veduti avvenire »? Questi sono pienamente ritornati |
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i quali non si sono mai veduti avvenire »? Questi | sono | pienamente ritornati colla lor scienza alla credulità |
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misurandolo da quelle regole di possibilità che si | sono | formati a loro arbitrio (1). Fino a tanto che il bambino si |
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tra quelle cose piacevoli e dolorose o tra quelle che | sono | più o meno piacevoli, ma in tutto questo combattimento non |
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ammirazione: come la sua benevolenza e la sua ammirazione | sono | la misura e la regola delle sue azioni. Ma tostochè egli |
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formole dico, o sieno i principŒ morali del quart' ordine, | sono | i seguenti: Primo. Si dee preferire l' accordo della |
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dunque dall' osservare che: Le volizioni appreziative | sono | quelle, che nascono dal paragone di due oggetti buoni o |
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affettuosa interprete delle più nobili concezioni, che già | sono | entrate nell' animo suo, ma che ancor vi sono intirizzite e |
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che già sono entrate nell' animo suo, ma che ancor vi | sono | intirizzite e per così dire senza calore. Ma qual mai |
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è veramente un insegnare a parlare, se si fa bene. Vi | sono | delle idee, de' pensieri che sebbene alla portata della |
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proprio d' un ordine d' intellezione e non d' un altro. Vi | sono | delle costruzioni difficili a' fanciulli; e perchè mai sono |
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sono delle costruzioni difficili a' fanciulli; e perchè mai | sono | difficili? Perchè appartengono ad un ordine d' idee |
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di lettura e di scritto. Le parole pronunciate, le lingue | sono | segni delle idee; le parole scritte, le scritture sono |
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sono segni delle idee; le parole scritte, le scritture | sono | segni delle parole (1). La scrittura adunque appartiene |
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più ordini nelle varie sue parti, e che i verbi, che ne | sono | parte sì principale, non s' intendono che col terz' ordine. |
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unità de' pensieri un' importanza morale. Queste tre cose | sono | ben diverse tra loro, ed è necessario notarne accuratamente |
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associazione consiste fra delle sensazioni animali, quali | sono | le imagini della persona, dei suoi discorsi ecc. e delle |
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persona, dei suoi discorsi ecc. e delle intellezioni, quali | sono | le idee che formano quella dimostrazione: l' unione dei due |
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ordine delle cose reali, l' altra in quello delle ideali: | sono | cioè separate da una distinzione categorica. Non così |
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i più rilevanti e poscia i meno. Come uno è l' essere e tre | sono | le categorie , così vi ha pure un' unità suprema nelle |
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intelligenza o superna ragione, allora solamente in Dio | sono | distinte le tre forme del suo essere: la morale, l' ideale |
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ciascuna sua età dalle categorie dell' essere, come queste | sono | tre, così tre sono i principŒ d' ordine e di unificazione. |
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categorie dell' essere, come queste sono tre, così tre | sono | i principŒ d' ordine e di unificazione. Cominciamo dall' |
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come sussistenti e come agenti. Quanto alla sussistenza, | sono | gli elementi materiali che si debbono far trovare al |
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e istitutori del fanciullo! Quanto debbano questi, se | sono | savŒ, misurar tutte le loro parole, per non introdurre |
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relativamente alla formazione della coscienza del bambino | sono | gravissimi e difficilissimi ad adempirsi: di questo |
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della materna tenerezza, lungi dal nuocere al fanciullo, | sono | quelli che gli parlano, lo educano da principio, |
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dati estrinseci, su' quali giudica il fanciullo; e questi | sono | i due seguenti: 1 Il fanciullo giudicherà bone le cose che |
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giudicherà bone le cose che gli vengono comandate e che | sono | l' espressione della volontà della madre in generale o |
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colla sua spontaneità naturale; 2 Se le cose comandate | sono | indifferenti alla sua spontaneità naturale, cioè nè |
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dell' ente che da lui vuole quelle cose, se queste a lui | sono | moleste, da prima egli tuttavia ha la persuasione di dover |
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dal principio che « le intellezioni di un dato ordine | sono | i rapporti, che trova la mente fra le intellezioni degli |
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aver presente che le intellezioni di un dato ordine non | sono | egualmente facili a formarsi, nè si formano tutte ad una |
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talora egli le fa espressamente e spiegatamente ed allora | sono | facili ad osservarsi: costituiscono la forma specifica |
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solo gli si rende necessario mezzo a conoscere, che due | sono | le parti, gli elementi onde risulta il soggetto e non uno: |
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analitici, che fa lo spirito umano al quint' ordine, | sono | di seconda specie od anco di prima. La materia di questa |
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agente. Noi abbiamo veduto che gli astratti di azioni non | sono | ancora formati prima del terz' ordine; anzi non si possono |
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stesso dicasi delle proposizioni, nelle quali le due parti | sono | formate dal sì e dal no (principio di contraddizione). Che |
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di tali collezioni: quelle che risultano da tre oggetti gli | sono | già facili, e le concepisce distintamente. Ma in quanto al |
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tosto dopo ne nota delle altre, e quest' altre differenze | sono | la base di collezioni diverse ch' egli va facendo: una |
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ieri diviso dall' oggi pel tramonto del sole o pel sonno, | sono | i primi passati determinati ch' egli conosca. Laonde non |
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le azioni di questo principio nel passato e nel presente | sono | diverse. L' IDENTITA` dell' IO nel mezzo della varietà |
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e la spontaneità che si lascia movere senza resistere, | sono | possenti aiuti all' adempimento del suo dovere morale, e |
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della sinderesi , perchè nasce da' principŒ morali, che | sono | in noi, da noi violati; il secondo rimorso della coscienza |
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principŒ morali anteriori a questo della coscienza. Quali | sono | adunque i principŒ morali al quint' ordine? Qual è a questo |
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che una morale obbligazione. Ora ciò che noi cerchiamo | sono | le formole, i principŒ morali proprŒ di questa età. A fine |
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varia si è l' applicazione di questa regola. Ciò che varia | sono | i mezzi a disposizione del fanciullo, coi quali egli misura |
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se i ristringimenti di quella naturale benevolenza | sono | degenerati in gelosia, invidia, malevolenza ed altre ree |
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malevolenza ed altre ree affezioni; se tutte queste non | sono | mere sensioni, ma vere volizioni, egli è entrato già nell' |
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essenziale. Gli effetti benefici di quell' intelligenza non | sono | gli amati e gli apprezzati; ma sono solamente parte dei |
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quell' intelligenza non sono gli amati e gli apprezzati; ma | sono | solamente parte dei dati, sui quali apprezza ed ama l' |
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che ciò, che si fa oggetto della stima morale, non | sono | gli effetti della bontà, ma la causa di questi effetti; la |
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dee prima determinare i gradi « di dignità »di cui | sono | forniti gli esseri intellettivi da lui conosciuti. Ora, |
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buono, bello ecc., bontà e bellezza ecc.. Questi astratti | sono | necessarii a poter giungere a formare tra due o più enti un |
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enti reali. Nel primo stadio gli elementi dell' atto morale | sono | due soli: 1 quegli, che opera il bene e il male; 2 e l' |
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- Nel secondo stadio tutti e tre gli elementi della morale | sono | a pieno sviluppati e distinti: 1 vi è, chi opera il bene o |
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era destinata in quell' età, in cui le sue norme di operare | sono | ancora concrete? Sarebbe un adulare vanamente l' umana |
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le norme astratte, sia più facile di quella, le cui norme | sono | concrete. Di tanto è più difficile all' uomo l' esser buono |
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« riconosci praticamente gli esseri morali per quello che | sono | »(rispetto a te). La seconda forma avea per oggetto la |
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stesse ». Le tre forme della morale da noi qui accennate | sono | quelle che sogliam dire le tre categorie della morale: |
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seconda l' essere morale, la terza l' essere ideale: questi | sono | i tre modi, ne' quali l' essere sussiste. Il fanciullo |
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dire tutta la morale; perocchè tutte le forme di questa si | sono | a lui disvelate. Chi poi bramasse intendere qualche cosa di |
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tempeste delle tentazioni: tutti gli attributi di Dio vi | sono | compresi, la potenza, la sapienza, la giustizia, la bontà, |
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ragioni. Le sensazioni che riceve il bambino alla giornata | sono | ancor poche ed uniformi. Queste si risuscitano bensì nella |
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il Settentrione hanno le loro favole: a tutte le storie | sono | preceduti i poeti. Questo periodo mitico è più o meno |
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di tali popoli manchin le forze; ma queste forze | sono | legate del tutto. Perocchè la potenza d' imaginare non può |
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i gradi, l' ordine intimo, le forme di quest' essere, che | sono | appunto l' essenza delle cose limitate, di cibarsene come |
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che porta l' anima intelligente a contemplar le cose, come | sono | in se stesse, non come sono nel mondo reale, moltissimi |
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a contemplar le cose, come sono in se stesse, non come | sono | nel mondo reale, moltissimi fenomeni dell' umana vita |
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de' suoni, che formano una lingua, segnano le cose come | sono | nella loro natura e non nella loro sussistenza. Or come |
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dicano innanzi, che i gesti, che adoperano con esso loro, | sono | de' segni: questo sempre viene presupposto, questo lo sanno |
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quei beni reali, che gli posson dare diletto. Due adunque | sono | i mobili dell' istinto umano: l' uno ci porta verso l' |
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libera del fanciullo: le imagini e i sentimenti di paura | sono | delle realità, e le realità muovono la persuasione, |
Principio supremo della metodica -
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degli errori nella mente infantile, tuttavia essi non | sono | ancora quella classe di errori che noi vogliamo qui |
Principio supremo della metodica -
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stessi correggendo di mano in mano che cresce l' età, non | sono | degli errori funesti alla morale bontà. Gli errori funesti |
Principio supremo della metodica -
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la verità e non per le illusioni. Alle illusioni adunque | sono | cacciati dall' azione d' incitamenti esterni. Ma alle |
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abusi delle cose pure reali. Poveri fanciulli! Tutti | sono | falsati i loro pensieri, i loro giudizi, i loro affetti, le |
Principio supremo della metodica -
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e civili avvi una cotale idolatria; perocchè dovunque | sono | delle eccedenti passioni, queste non finiscono di reclamare |
Principio supremo della metodica -
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che opera colle leggi della sua spontaneità: queste leggi | sono | inerenti alla sua natura, si consideri essa nello stato d' |
Principio supremo della metodica -
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parola appartiene al mio sentimento sostanziale (ciò che | sono | io stesso), debbo anco avere la coscienza mia propria per |
Principio supremo della metodica -
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della varietà de' tempi e dell' identità di se stesso | sono | relative, e vanno perciò innanzi di pari passo. |
Principio supremo della metodica -
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un solo fatto, ed il fanciullo giudica degli altri, che | sono | boni o che sono cattivi: di sè non giudica nulla di |
Principio supremo della metodica -
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ed il fanciullo giudica degli altri, che sono boni o che | sono | cattivi: di sè non giudica nulla di stabile, ma soltanto al |
Principio supremo della metodica -
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alla quale voi dobbiate ubbidire. Le leggi umane non | sono | valide e buone se non in quanto vi si uniformano, |
Doveri dell'uomo -
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in quanto vi si uniformano, spiegandola ed applicandola: | sono | tristi ogni qualvolta la contradicono o se ne discostano: |
Doveri dell'uomo -
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hanno pronunziato la parola: legge, doveri; e le risposte | sono | anch'oggi diverse. Gli uni hanno risposto mostrando un |
Doveri dell'uomo -
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a tutti e due. I nostri mali, chi ben li considera, non | sono | mali, ma beni. Ah! per chi ama Iddio, come noi procuriamo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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noi procuriamo di fare, i mali di questa vita altro non | sono | che grazie. Oh! quanti debiti scontiamo a questo mondo con |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non tutto in una volta; e quanto rari e pochi esempi non | sono | quelli in cui Iddio ha tutto in un tratto cavate altrui le |
Epistolario ascetico Vol.I -
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se non per quelli che si amano? Coloro che non | sono | reputati degni di qualche amore e stima, si trascurano, si |
Epistolario ascetico Vol.I -
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scritto, Ella vede, con tutta confidenza e alla buona, come | sono | solito cogli amici; se ella ha da lagnarsi, si lagni con se |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ho trovato (e qual maraviglia!) grandissima difficoltà, e | sono | stato recato a non pochi riflessi intorno a simile affare. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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senza assistenza di cooperatori, nella nostra Diocesi, | sono | moltissimi. Quindi si fa conto d' ogni prete, ognuno s' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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aiuti ai Parroci ed ai Curati nella cura delle anime! Io | sono | vivamente tocco da questo pensiero, sebbene molte |
Epistolario ascetico Vol.I -
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si ravvicinino e santamente si agguaglino, quanto più | sono | i titoli esteriori che trova il mondo da differenziarli. Io |
Epistolario ascetico Vol.I -
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chiamerò con maggior gusto, egregio amico, che anche qui ci | sono | dei buoni cristiani e zelanti; anzi di questi ne abbiamo da |
Epistolario ascetico Vol.I -
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parimenti ignoro che è proprio solo di quelli che appunto | sono | fuori della Chiesa, sono staccati dalla vera unità, il |
Epistolario ascetico Vol.I -
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proprio solo di quelli che appunto sono fuori della Chiesa, | sono | staccati dalla vera unità, il declamare eccessivamente |
Epistolario ascetico Vol.I -
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come diceva, che sempre la Chiesa è santa, e che a Dio solo | sono | noti gli infiniti ornamenti di cui tuttora a' suoi occhi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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de' fratelli carissimi, degli amici fervorosi, co' quali | sono | uniti intimamente in Dio, anche prima di conoscersi. Oh |
Epistolario ascetico Vol.I -
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idea non mi sembra impossibile oggidì, colla facilità a cui | sono | ridotte le comunicazioni vicendevoli e, per la qualità de' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e cooperiamo altresì, acciocchè venga fatta tal cosa. Io mi | sono | aperto con chi mi ha prevenuto: io non credo di avere fatto |
Epistolario ascetico Vol.I -
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estendere i pensieri da Lei sparsi nella sua pregiatissima. | Sono | entrato nelle sue idee? Ho interpretato con verità i pii |
Epistolario ascetico Vol.I -
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cattolici? Se l' ho fatto con troppa diffusione, o se mi | sono | troppo avanzato in una materia sì bella, Ella e tutta la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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giovare. Il tenore della mia vita e le molte brighe da cui | sono | distratto, e per cui Dio sa quanto stretto conto dovrò |
Epistolario ascetico Vol.I -
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umano, e degli avversari che si vogliono combattere. Io | sono | bensì persuaso che vi siano molte classi diverse di uomini, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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un francese: un seguace di Kant, e un seguace di Voltaire | sono | contrari nel loro pensare, come la terra e la luna. A cui |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dei libricciuoli brevi, ma calzanti ed eloquenti; a cui | sono | più utili delle opere grandi e sistematiche. Malgrado di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dolcezza, e una cotale amicizia: queste cose ed altre tali | sono | bisognevoli, io credo, in tutte l' opere che dirizzare si |
Epistolario ascetico Vol.I -
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quali anche la composizione di qualche libro, in cui già mi | sono | inviluppato, mi tolgono la possibilità d' imprendere quei |
Epistolario ascetico Vol.I -
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è instituita, di cominciare a fare anch' io così; al che mi | sono | offerito, e mi offerisco. Per altro Iddio certo benedirà le |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e soavissimi, di cui mi dice Ella di godere molte volte! | Sono | tali i piaceri che nascono dalle opere cristiane, che nè |
Epistolario ascetico Vol.I -
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io contribuire all' opera con qualche somma. Adesso però | sono | nella impossibilità di ciò fare, nè voglio tacere a lei la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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de' cristiani gusti il succo, per dir così, di cui | sono | pieni gli uffici e le preghiere della santa Chiesa, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e le preghiere della santa Chiesa, principalmente perchè | sono | latine, e perciò dalla maggior parte non intese: ma non mi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dirò così, originali: perchè le pubbliche preci | sono | dotte, e di solito quanto sono più antiche più dotte. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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perchè le pubbliche preci sono dotte, e di solito quanto | sono | più antiche più dotte. Gioverebbe anche questo studio di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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universalmente riprodurre nella Chiesa; perchè i cristiani | sono | più materiali e più languidi di un tempo, e perciò più |
Epistolario ascetico Vol.I -
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in alcuni libri le sue preghiere e divozioni, e questi | sono | specialmente il Messale, il Breviario, il Martirologio. In |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e di affetti tenerissimi. Ma per il comune degli uomini | sono | divenuti quasi troppo sublimi e difficili. Le ragioni di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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difficile, si cercarono delle altre divozioni, le quali | sono | state buonissime ed hanno supplito al bisogno di que' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e diverse dalle divozioni pubbliche della santa Chiesa, | sono | però un bene minore per quelli che potrebbero usare, col |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Pur troppo i cattivi, sempre in dissenzione fra loro, | sono | sempre, come Ella diceva, uniti contro de' buoni, perchè « |
Epistolario ascetico Vol.I -
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[...OMISSIS...] 1.25 Ho ricevuto la cara vostra, | sono | già molti giorni; ma fino ad ora non mi è mai riuscito di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la Domenica, ma conoscendo i cristiani che tutti i giorni | sono | santi, e che pel cristiano bisognava vacare sempre da tutte |
Epistolario ascetico Vol.I -
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distinguere le feste mobili e le stabili. Le mobili | sono | quelle che si tengono in una certa relazione o distanza |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non essendo sostanziali le feste di que' Santi che non | sono | congiunte strettamente coi santi misteri. Laonde anche le |
Epistolario ascetico Vol.I -
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modo onde si succedono le parti del divino Officio, mentre | sono | alcuni giorni, che già voi non solo le conoscete, ma ben |
Epistolario ascetico Vol.I -
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canta il divino Officio, ma tutte l' età della Chiesa | sono | concorse a comporlo; poichè in esso ha posta mano Mosè, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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mutato pensiero circa la società di laici da me proposta: | sono | venuto al tutto nella sua opinione: giova che sia |
Epistolario ascetico Vol.I -
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, dal quale ricevono l' ordine della Carità . Non | sono | adunque stabiliti peculiari uffici a tutta la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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stabiliti peculiari uffici a tutta la Congregazione, non | sono | limitati a nulla. Quello che la Congregazione ha per |
Epistolario ascetico Vol.I -
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persone idonee all' ufficio; ed, in caso che le abbiano, | sono | obbligati di darle. Le Regole determinano quali uffici di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ambizione, è apparita già in innumerevoli servi di Dio che | sono | vivuti nella dignità coll' esterno della loro vita, e nella |
Epistolario ascetico Vol.I -
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si trova astretto; e come gli altri ecclesiastici che | sono | in cura di anime abbiano un atto anch' essi di più perfetta |
Epistolario ascetico Vol.I -
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possa dire che abbiano uno stato più perfetto, perchè non | sono | astretti al pastorale ministero perpetuamente. Nel |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Nell' abbozzo da me posto ne' quattro articoli non | sono | comprese naturalmente quelle precauzioni, da cui tutto |
Epistolario ascetico Vol.I -
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richieggono persone ben munite contro tutti i pericoli: non | sono | i tempi da fuggire, ma piuttosto da combattere. Se si può |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Ma se queste dignità vi debbono essere, se queste dignità | sono | così necessarie che senz' esse non ci sarebbe nè pur la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di fatto. Conosco qualche casa di eccellenti religiosi, che | sono | molto adoperati nel dare esercizi a parrochi, nell' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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assai di rado conoscono le cose come stanno, assai di rado | sono | bastevolmente dotti; per se stessi intendo bene che basta |
Epistolario ascetico Vol.I -
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spetta il corpo de' Superiori della Congregazione, i quali | sono | incaricati di custodire l' interiore disciplina e governo e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Cristiana Carità. Questi offici del ministero ecclesiastico | sono | preferiti a tutti gli altri dai Superiori di questa |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Gesù Cristo loro Redentore e Sacerdote alla cui imitazione | sono | consacrati; e perchè la Congregazione di questi Sacerdoti |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ossia della Chiesa di Gesù Cristo. Questi vincoli | sono | le potestà ecclesiastiche, e principalmente il Papa, i |
Epistolario ascetico Vol.I -
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debba essere inclinato a dare prevalenza a quelli che | sono | rivolti ad avere cura dei poverelli di Gesù Cristo, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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un vero tesoro. Da qualche tempo mi trovo a Milano, dove mi | sono | recato principalmente per attendere con un po' di quiete |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sa quanto è facile che intervengano frequenti disturbi. Qui | sono | lontano da tutte le cure, si può dire, e parmi di fare |
Epistolario ascetico Vol.I -
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questo che in altre opere. Della religione de' Milanesi io | sono | molto contento, e La assicuro che ci trovo delle anime al |
Epistolario ascetico Vol.I -
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famiglie ancora della città. Di tutte le città dove mi | sono | fermato qualche tempo sufficiente per portarne giudizio, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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religione sì come in questa. I due estremi della società | sono | eccellenti; e se c' è del male (perchè Ella sa che dovunque |
Epistolario ascetico Vol.I -
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come vi sieno talora degli uomini che esternamente | sono | devoti, e tuttavia commettono dei gravi disordini, vogliono |
Epistolario ascetico Vol.I -
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inferirne che dunque tutti gli aiuti esteriori della pietà | sono | più dannosi che utili, cadono in un deplorabile errore. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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se la religione stessa non è perfetta e spirituale, come | sono | tutte le religioni fuori della nostra, in questo caso le |
Epistolario ascetico Vol.I -
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più volte in Italia, ci abbattiamo in alcune persone, che | sono | profondamente cristiane, che uniscono nel loro spirito |
Epistolario ascetico Vol.I -
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queste cose ed esaminando da vicino la cosa, mi | sono | convinto che veramente l' Italia in generale è una terra |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e raunarle insieme e affinarle come fossero presenti. Mi | sono | compiaciuto in questi giorni leggendo una bell' opera di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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momenti di tempo che abbiamo perduto per l' eternità e che | sono | irreparabili. Ben questa maestra mi fa capire quanto |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Io v' amo, e l' amore mi dà questo diritto. Da sei mesi | sono | a Milano. Quanto mi lega il cuore la memoria del gran S. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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perchè è quella che dispone a fare bene le operazioni che | sono | nostre; la virtù in somma, dalla quale sola può avvenire |
Epistolario ascetico Vol.I -
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lasciare l' orgoglio de' filosofi greci e di altre nazioni, | sono | stati resi infelici dai loro talenti; 3 Gesù Cristo non |
Epistolario ascetico Vol.I -
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, che l' ingegno. Quindi anche al mondo i grandi ingegni | sono | stimati come pericolosi, e hanno di solito molti nemici: |
Epistolario ascetico Vol.I -
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hanno di solito molti nemici: quelli che hanno un bel cuore | sono | amati da tutti. Satisfatto così alle vostre domande, chiudo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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per particolare intenzione dell' Instituto in discorso, non | sono | considerati che come aiuti a fare bene gli obblighi che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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quando le loro forze, secondo il giudizio de' superiori, | sono | a quell' incarico proporzionate. In tal modo i Sacerdoti |
Epistolario ascetico Vol.I -
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proporzionate. In tal modo i Sacerdoti della Carità | sono | nella stessa condizione in cui si ritrova qualunque fedele |
Epistolario ascetico Vol.I -
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egli non ha verun limite, e tutte le buone opere gli | sono | possibili: ma tuttavia procede con giudizio nello |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di orazione, di studio; le mansioni della vita attiva non | sono | per essa, dirò così, che accidentali o almeno |
Epistolario ascetico Vol.I -
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riguarda già questo discorso i delinquenti e perversi (che | sono | una irregolarità d' altro genere) ma bensì i membri che si |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Signore. Allora siamo entrati nel nostro talamo . Oh quanto | sono | dolci le caste rose, di cui tutto è cosperso! oh quanto è |
Epistolario ascetico Vol.I -
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divise che stamperei di mille baci; queste divise che | sono | pur quelle, se mi è lecito tanto dire, de' pretoriani di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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attentamente ascoltarne le voci e seguirle con fedeltà. | Sono | chiamato ad altro, come diceva, ma sono pur chiamato alla |
Epistolario ascetico Vol.I -
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con fedeltà. Sono chiamato ad altro, come diceva, ma | sono | pur chiamato alla Religione. Essendo voi di Ignazio, non |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ai superiori. Questi casi del resto, come dicevo, | sono | assai rari, ed è quasi sempre il nostro amor proprio quello |
Epistolario ascetico Vol.I -
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in omnibus viis tuis »; ed è pure ciò di tutti quelli che | sono | una cosa con Cristo, o sia che in lui pienamente confidano. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sotto Superiori eccessivi; ma questi, ripetiamolo, non | sono | da temere per la misericordia del Signore: e, se anche |
Epistolario ascetico Vol.I -
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prova della volontà del Signore. Come v' ho scritto, io | sono | già pronto. Non è però che all' istante ci possiamo unire. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Debbono ancora precedere più cose, e le due principali | sono | queste. Prima, che proviamo ancora un poco il nostro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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paragrafo 12 presenta, e che voi avete molto bene rilevate, | sono | principalmente due: 1 Il male che ne verrebbe se il |
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disordine s' impedisce, mediante tutte quelle regole che | sono | rivolte a fare amare l' instituto, ad ottenere il qual fine |
Epistolario ascetico Vol.I -
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l' amore che il pastore porta alle sue pecore, che | sono | le pecore dell' ovile di Gesù Cristo, è la regola secondo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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religiose debbono essere tutte serve della Chiesa; fino che | sono | tali, cessano d' essere l' opera dell' uomo, e sono l' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che sono tali, cessano d' essere l' opera dell' uomo, e | sono | l' opera di Dio, cioè di Cristo autore della Chiesa. Questa |
Epistolario ascetico Vol.I -
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piace. Che risulta da questo spirito, mio caro amico? Quali | sono | le massime della nostra condotta? Eccole: 1 Che noi non |
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nel Signore. Attendete con piena pace all' opera. Io | sono | impaziente di essere con voi. Quanto è buono il Signore! |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la conoscenza de' suoi figliuoli. Quei pochi momenti che mi | sono | potuto trattenere con essi, li ho goduti pei buoni loro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che non ci vale la possa a sollevare una paglia: giacchè | sono | veramente una paglia que' nostri esercizi, e meno ancora, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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del Signore che mi perdonerà; giacchè tanto io ne | sono | più pieno di tutti. Io finisco supplicandolo di pregare |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la debita licenza), con uno spirito pio e retto, essi non | sono | perniciosi ». Avendo riflettuto a queste mie parole, trovo, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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insieme col buon grano dall' inimico. Caro Visconti, io non | sono | niente scrupoloso per quanto spero: ma in materia di fede |
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Chiesa cattolica. Questa è la dottrina di Dio, ed il resto | sono | le dottrine degli uomini. Che cosa cerchiamo studiando la |
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che hanno meritato il suffragio di tutta la Chiesa e che | sono | considerati come irriprovabili? E perchè adunque |
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a questi riflessi che sottometto alla sua saviezza. Io mi | sono | creduto in dovere di coscienza di fare ciò, e desidero |
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voi stesso: voi non dubiterete più quinci innanzi che vani | sono | i pensieri degli uomini e tutti i loro consigli fallaci: |
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Mio caro, voi siete ammalato. Sappiate che anch' io | sono | egualmente, sebbene ora sto meglio. Non sarebbe egli degno |
Epistolario ascetico Vol.I -
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un cenno subito che abbiate ricevuta la presente; perchè | sono | desideroso di sapere che vi sia giunta. [...OMISSIS...] |
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sia giunta. [...OMISSIS...] 1.2. Su questo bel monte, dove | sono | già fino dal primo giorno della santa quaresima, ho |
Epistolario ascetico Vol.I -
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fosse tolto via un vituperio della Chiesa di Gesù Cristo, | sono | pure sano, e son qui su questo caro monte, dove sospirava |
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passeranno, ma le sue parole non trapasseranno. E queste | sono | che « qualunque cosa noi domanderemo al suo Padre, in nome |
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suggerimento, mi intercederà anche la grazia di farlo. Io | sono | qui come, Le diceva, fino da martedì precedente alle |
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Le diceva, fino da martedì precedente alle Ceneri: di tutto | sono | contento fuorchè di me stesso. Ho un compagno meco, ma non |
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con ansietà, e spero che verrà presto: le sue lettere | sono | di una sincerità e di una umiltà incredibile, e mi danno |
Epistolario ascetico Vol.I -
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bisogno di lui, della sua attività, del suo zelo. Io | sono | inerte, indeciso nelle minime cose. Per questo non ho |
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nulla; la sola perfezione è il nostro desiderio, le forme | sono | indifferenti: il Signore la consolerà certamente. Io spero |
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perfezione. Mellerio non sa niente di ciò che dissi di lui; | sono | io che presento ciò che sarà, se a Dio ne piace. Tante e |
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tante cose ai suoi buoni figli, a cui voglio tanto bene, e | sono | tanto obbligato della consolazione che danno a Lei. Se vede |
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tranquilli. La voce di lui è soave, ed i suoi impulsi | sono | senza sforzo e senza ansietà. Nessuna cosa della terra ci |
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adunque tranquilli e fermi, fino che egli non ci muova. Io | sono | qui fino dal principio della quaresima: la famigliuola è di |
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luogo alla scelta è prudente che si elegga il più basso, io | sono | intieramente con voi, purchè vi sia luogo alla scelta, |
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ed è quella onde le cose più spregevoli della terra | sono | diventate le più possenti, quella onde gli umili sono |
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terra sono diventate le più possenti, quella onde gli umili | sono | esaltati al di sopra degli orgogliosi. Io vi conforto di |
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cristiana che vi ha donato il Signore. Le Scritture | sono | una lezione continua d' umiltà: la insegnano in tutti i |
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perchè ho bisogno io stesso di essere chiamato. Non | sono | chi chiama, ma chi è chiamato. Se voi siete chiamato |
Epistolario ascetico Vol.I -
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giacchè come dice S. Paolo, gli spiriti buoni | sono | soggetti a noi, cioè alla nostra volontà ed alla ragione. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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più intimamente dimostrano la necessità di questa regola | sono | le seguenti, che quando sieno a pieno penetrate sono |
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regola sono le seguenti, che quando sieno a pieno penetrate | sono | potentissime, e possono mantenerci in una coerenza e |
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ciò succede di tutte le massime generali. Quanto le massime | sono | più generali tanto sono più semplici e facili a percepirsi; |
Epistolario ascetico Vol.I -
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massime generali. Quanto le massime sono più generali tanto | sono | più semplici e facili a percepirsi; ma nella loro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e facili a percepirsi; ma nella loro applicazione tanto | sono | più difficili, giacchè hanno una sfera maggiore, ed esigono |
Epistolario ascetico Vol.I -
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carità raccomandate me particolarmente al Signore, perchè | sono | un miserabile in questo stesso che predico agli altri. Ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dei giudizi suoi, de' quali questo solo sappiamo che | sono | sempre misericordiosi. - Lessi l' opera del La Mennais; e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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nulla, non vi posso tenere nascosto che qui a Roma ci | sono | molti Francesi; e fra gli altri de' missionari di Francia, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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finisco domandandole mille scuse di tanta libertà che mi | sono | preso e dichiarandomele umil servo A. R.. [...OMISSIS...] |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e due meritano di essere incoraggiati alla virtù, a cui | sono | rivolti, colla dolcezza e coll' affetto, mezzi a' quali |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Perdonatemi, mio caro, anzi carissimo amico e fratello, se | sono | così lungo e così minuto in queste massime. Penso che se |
Epistolario ascetico Vol.I -
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le umiliazioni senza temerle; perocchè le umiliazioni | sono | quelle che ci aprono gli occhi dello spirito, eccitano la |
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ringrazio Iddio, come di tutte le cose. Le vie del Signore | sono | elevate, ed egli conduce da lontano i suoi disegni. Mio |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la piena nostra santificazione. Le cose che ho qui stampate | sono | tutte rivolte ad un solo scopo, perchè un solo fine hanno |
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al confessionale non si può supplire; le comunioni | sono | molte, non solo i giorni festivi, ma anche i giorni |
Epistolario ascetico Vol.I -
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piantare una istituzione che porterebbe questo effetto, io | sono | intimamente persuaso che non può essere opera di uomini, ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Chiesa, che consiste nel Papa, Vescovi, Parrochi. Questi | sono | i centri, i due primi certo d' istituzione di Gesù Cristo, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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luogo. Considerate come gli ascritti ed i figlioli adottivi | sono | legati coi superiori della società, i coadiutori esterni |
Epistolario ascetico Vol.I -
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della società, i coadiutori esterni secolari e laici | sono | pure avvincolati agli stessi superiori, i quali col tratto |
Epistolario ascetico Vol.I -
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facile il non essere intesi, quando si parla di cose che | sono | ancora puramente possibili. Contentiamoci adunque di stare |
Epistolario ascetico Vol.I -
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possibili. Contentiamoci adunque di stare al fatto: io | sono | veramente contentissimo di questo mio eremitaggio, e nulla |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che manda al vostro corpo; ed egli è pur così, mio caro; | sono | pegni di un amor singolare, prezioso, sublime. Sebbene io |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dei Santi, ed è una disposizione a Dio carissima. Questi | sono | i vostri sentimenti, come raccolgo dalla cara vostra; e non |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sparire ogni dì, ringraziando Iddio ogni momento che non ci | sono | ancora sparite; giacchè è più maraviglia che esse |
Epistolario ascetico Vol.I -
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stato e della mia posizione e abitazione. Aggiungete che | sono | ora in sul ripararmi anche più dal freddo secondo i vostri |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a gridare: « Domine, salva nos, perimus »: ed al Signore | sono | accettevoli le grida della nostra umiltà e del sentimento |
Epistolario ascetico Vol.I -
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[...OMISSIS...] 1.30 Voi mi chiamate Padre, e non | sono | che un figlio discolo: ommettete quella espressione che mi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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troppo onorato: ma via, per amore poi posso essere e vi | sono | fratello. Mi ha consolato moltissimo la vostra lettera, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e quello di pregare con intelligenza e attenzione, | sono | i tre principali istrumenti della vita spirituale. Mi ha |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ma basta che siamo in buona intelligenza col Vescovo, e mi | sono | state mostrate anche in fatto diverse Congregazioni in |
Epistolario ascetico Vol.I -
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loro intanto di pregare per i loro confratelli che | sono | qui col corpo, ma insieme con loro collo spirito nel |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Cardinale: ringraziamone Iddio. Anche de' nostri cherici | sono | contento, e per misericordia divina parmi che ogni dì s' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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individuali, i quali finchè stanno isolati e solitari | sono | necessariamente fiacchi ed hanno una potenza chiusa e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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predicono le sue grandezze ed i suoi trionfi, i quali non | sono | ancora alla lettera compiti. Questi sviluppamenti del |
Epistolario ascetico Vol.I -
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agio, come se non l' avessero ricevuta, o peggio ancora. Io | sono | entrato in questo discorso quasi senza avvedermene; ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a cui dica che aspetto lettera. Tornando dal Tirolo, mi | sono | trattenuto qualche giorno a Verona col suo Vescovo, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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costernata, particolarmente le figlie e il caro Raffaello. | Sono | interrotto e non posso scriver più altro. Finisco dunque. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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viversi contento nel proprio ritiro. Le Costituzioni non | sono | che regole di prudenza pe' casi possibili: non conviene |
Epistolario ascetico Vol.I -
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alle mani: pensiamo dunque ora a queste due case che | sono | qui cominciate, e a quella di costì che dee cominciare, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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del regno di Dio. E` Iddio solo che converte le anime, che | sono | tutte in sue mani. Con quanta soavità non operava lo stesso |
Epistolario ascetico Vol.I -
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fiducia nella operazione che fa Iddio nelle anime. Questi | sono | tutti i prinlipii della società nostra, che dee formarsi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che per lui, non respiriamo che per lui: le altre cose non | sono | degne di un sacerdote nè di un cristiano: lui solo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di maniera tale che tutti gli altri nostri regolamenti, che | sono | al presente e che saranno introdotti nel futuro, non hanno |
Epistolario ascetico Vol.I -
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origine nè capo, se non questa massima, verso alla quale | sono | ciò che le conseguenze verso il principio, da cui derivano. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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intraprendere con coraggio, e mantenere con fedeltà. Questi | sono | in primo luogo, una meditazione la mattina (se è possibile |
Epistolario ascetico Vol.I -
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nell' orazione che si fanno le cose. Addio. Le poche linee | sono | divenute molte senza accorgermi. Tenetemi informato di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Perocchè finalmente debbo sospirare e dire: se questi | sono | i pregiudizi comuni, e chi mi scuopre quali siano i miei? |
Epistolario ascetico Vol.I -
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il più efficace! Gli sforzi, le fatiche, le pene nostre non | sono | mai perdute, nè pure allorquando ci sembra di non potere |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di lui. Ah sì, « humilia respicit »! e le nostre cadute non | sono | bene spesso permesse se non per deprimere la nostra |
Epistolario ascetico Vol.I -
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qui direttamente dove le lettere mi vengono sicure. Io | sono | pur sempre al Calvario col cuore e in mezzo di loro. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non risparmia nè privilegia la complessione di quelli che | sono | ascritti in questo piccolo Istituto, ma siamo soggetti alle |
Epistolario ascetico Vol.I -
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bene non reputassero talora di non riceverli); che non ci | sono | regole fisse che determinino il cibo e le altre cose |
Epistolario ascetico Vol.I -
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minima società nostra possono entrare anche persone che | sono | nel secolo (purchè non pensino co' principii del secolo), |
Epistolario ascetico Vol.I -
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quando il vogliano; poichè ai Religiosi propriamente detti | sono | congiunti e affratellati di quelli che si dicono ascritti e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di carità e partecipazione di opere buone coi nostri, anzi | sono | propriamente nostri; e unitamente nel loro stato |
Epistolario ascetico Vol.I -
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intendo in primo luogo per la salute di quelle anime che vi | sono | più care, cioè per la salute del padre vostro e della |
Epistolario ascetico Vol.I -
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caro Phillipps, aspetto delle glorie nuove ed inaudite, che | sono | per venire alla Chiesa di Gesù Cristo, in adempimento di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non ho potuto dire, per la ristrettezza del tempo che mi | sono | trattenuto in Verona, nell' ultimo mio passaggio, circa l' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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divina volontà, una ispirazione straordinaria, cose che | sono | bensì proprie de' santi, ma non di me miserabilissimo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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consiglio di farlo. In tal modo anche i semplici cristiani | sono | tirati da una necessità morale ad esercitare delle opere di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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del prossimo, anche persone prive di generale missione | sono | certo obbligate o consigliate a prestarsi, ed in questi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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volontà di Dio e la missione è quindi manifesta. Ora queste | sono | le opere di carità che assume di esercitare l' Istituto |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che, appunto per questo che le opere di carità non | sono | determinate, si viene con ciò stesso ad assumerle tutte. Ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Provvidenza, quella che m' impegnò in qualche opera, certo | sono | dispensato di occuparmi in altra, dove non giungessero le |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Ma conviene considerare che il fondamento della società | sono | le case, e che quelli che stanno fuori, non sono che un |
Epistolario ascetico Vol.I -
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società sono le case, e che quelli che stanno fuori, non | sono | che un sopra più, degli ausiliari comodi per certe opere, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e il sapere aspettare è di sommo momento per noi; che io | sono | nemico della fretta, e che mi è carissima oltre modo, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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col fare i propri doveri; e in tal caso quelle parole non | sono | dette per voi. Ovvero mantenete l' inclinazione e il |
Epistolario ascetico Vol.I -
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il tesoro delle sacre indulgenze, e giustamente ne | sono | avidi i cristiani fedeli, perciò consapevole della carità e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di Pio VIII e da Vostra Beatitudine confermatomi, non mi | sono | tanto occupato nei particolari rami di carità, p. es., |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sodamente noi stessi: ecco l' ogni bene, mio caro. | Sono | a parte con tutto il cuore delle vostre tribolazioni. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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le opere più umili e le men curate dagli altri. Se poi non | sono | dimandati, essi non escono dalle funzioni della loro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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essi si rivolgono ai Superiori dell' Istituto, e questi | sono | obbligati, avendo i soggetti opportuni per quell' opera, di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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fervorosamente per la salute delle anime nostre. Oh quanto | sono | pieno di miseria, mio caro! E pure confido nel Signore che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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uomini, ed amano più i mezzi più vicini e pratici. Ottimi | sono | questi, ma ciò non fa che non sia maggiore il bisogno di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Gli uomini conviene andare a prenderli lontani, perchè | sono | andati lontani. Non ci sarà nè chi sappia somministrare, nè |
Epistolario ascetico Vol.I -
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i travagli per Cristo. In quanto alla casa di cui | sono | livellario, io la metto in pienissima disposizione del |
Epistolario ascetico Vol.I -
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nè pur veniale, eccetto i voti e quelle cose che già | sono | obbligatorie per altre leggi. Con meno vincoli di coscienza |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e della pace, « quae exsuperat omnem sensum ». Io qui | sono | consolato assai, perchè ho trovato le cose in ottimo stato. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Il Signore, che a ciascun che soffre e che ama lui, dice: « | Sono | io stesso con lui nella tribolazione, e nel trarrò io |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ne trarrà fuori, e ci glorificherà. E di che gloria! « Non | sono | condegne - dice l' Apostolo - le sofferenze di questo tempo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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pena io mi stia da voi diviso di corpo (chè di spirito nol | sono | mai), sollecito del progresso ne' santi vostri propositi. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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anime, acciocchè consumino la santa vocazione, nella quale | sono | per la singolare benignità e carità di Cristo, e nella |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e massimamente senza attacchi di carne e di sangue, che | sono | i più fatali di tutti per chi vuol darsi veramente e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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alla perfetta consensione delle volontà e dei cuori | sono | in Cristo; ma quelli che non si guardano dall' essere |
Epistolario ascetico Vol.I -
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suo bene. Le correzioni, le penitenze, le mortificazioni | sono | de' grandi benefizi: attacchiamoci di cuore a quei |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non abbiamo altre ripugnanze, che di quelle cose che ci | sono | da' Superiori vietate, nè altre propensioni, che di quelle |
Epistolario ascetico Vol.I -
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vietate, nè altre propensioni, che di quelle cose che ci | sono | da' Superiori comandate. Vinciamo noi stessi: dobbiamo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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convenga, considerate tutte le circostanze; e finalmente mi | sono | risoluto di dichiarare Assistente del Superiore di Trento |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e non desidero se non quello che Dio Le ispira nel cuore; | sono | però certo che il desiderio della perfezione non viene che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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i consigli evangelici, perchè i consigli di Gesù Cristo | sono | ottimi, senza bisogno d' alcun esame, come insegna san |
Epistolario ascetico Vol.I -
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l' hanno sempre compresa in tutti i secoli. I figli di Dio | sono | stati sempre e sempre saranno, « et fulgebunt quasi stellae |
Epistolario ascetico Vol.I -
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conformandosi a colui che disse: « « Imparate da me, che | sono | mite ed umile di cuore » ». Ma chi segue il Vangelo, nella |
Epistolario ascetico Vol.I -
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possibile alla carità. In tal modo gli interessi umani non | sono | cercati direttamente; è il solo regno di Dio che hassi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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predicazione mi gioverà? Quanti, predicando agli altri si | sono | resi reprobi! Tutta la vita, la perfezione, la morale |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Chiesa capitolare si sta facendo il Giubileo: i predicatori | sono | don Giacomo e don Giovambattista. Don Luigi è impegnato pel |
Epistolario ascetico Vol.I -
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tentativo. Non voglio già far torto alle intenzioni; e | sono | persuaso che molti per puro zelo del bene e per un |
Epistolario ascetico Vol.I -
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le osservazioni, e si vanno verificando le cose, come | sono | in realtà, senza lasciarsi ingannare (o piuttosto |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ad un cuore benevolo. Io vi dico la verità, non | sono | più amante de' reclusori de' poveri dopo averne veduti |
Epistolario ascetico Vol.I -
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contro questa dottrina, per quanto sembrino pii, non | sono | che sofismi, che vi fa il finissimo demonio per ingannarvi. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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coltivare le care virtù proprie dell' infanzia, quali | sono | la semplicità, la purità, la mansuetudine, la sincerità, la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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motivi di operare sempre puri e nobili; giacchè questi soli | sono | ad un tempo ragionevoli ed evangelici; e le intenzioni |
Epistolario ascetico Vol.I -
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una etisia morale fino nei primi loro anni infantili, e | sono | l' origine sconosciuta di quegli aperti vizi, che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che ho dovuto fare per negozii del nostro Istituto, | sono | con voi, mio carissimo. Sperava di vedervi ed abbracciarvi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la cara mansuetudine di Gesù Cristo. « « Imparate da me che | sono | umile e mansueto di cuore » »: oh quanto sono belle queste |
Epistolario ascetico Vol.I -
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da me che sono umile e mansueto di cuore » »: oh quanto | sono | belle queste parole! esse racchiudono il carattere vero di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che S. Filippo Neri chiamava la mortificazione razionale , | sono | comprese nella mansuetudine. Questa vale più di tutte le |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e penitenze esterne, le quali non valgono nulla, se non | sono | umiliate e sottomesse all' ubbidienza e alla direzione |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e del nostro intelletto. Le penitenze esterne adunque, che | sono | come la croce, sono buone, se noi le prendiamo con avere |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Le penitenze esterne adunque, che sono come la croce, | sono | buone, se noi le prendiamo con avere premessa la negazione |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dell' inimico. Tenetevi, o mio caro, a questi principii che | sono | gli infallibili del Signore. Varrà più per voi un solo atto |
Epistolario ascetico Vol.I -
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mie occupazioni che mi hanno fatto essere assente, come | sono | ancora, dalla casa di Trento. Ora sono con voi, la cui |
Epistolario ascetico Vol.I -
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essere assente, come sono ancora, dalla casa di Trento. Ora | sono | con voi, la cui lettera mi fu carissima, per le notizie |
Epistolario ascetico Vol.I -
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coll' umiltà e col riconoscere candidamente che gli altri | sono | in quel dato rispetto più umili o più perfetti di noi. Per |
Epistolario ascetico Vol.I -
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tutte quelle Costituzioni che furono scritte al Calvario | sono | tutte meramente progettate ; e non sono mai e poi mai |
Epistolario ascetico Vol.I -
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scritte al Calvario sono tutte meramente progettate ; e non | sono | mai e poi mai definitivamente stabilite, se prima non sono |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sono mai e poi mai definitivamente stabilite, se prima non | sono | provate dalla sperienza e quindi confirmate dalla Santa |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dalla Santa Sede. Tanto è poi vero che quelle regole | sono | unicamente progettate, che anzi possono essere cangiate da |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non vede il bene, e la maniera di ottenerlo », oppure: « io | sono | chiamato da Dio ad evangelizzare questi popoli: dunque |
Epistolario ascetico Vol.I -
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si può dire, e anche con più proprietà, che tutte le cose | sono | nella mano di Dio, ossia che sono in Dio. Ma osservate |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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che tutte le cose sono nella mano di Dio, ossia che | sono | in Dio. Ma osservate nello stesso tempo che non tutte le |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e con questa sua operazione si trova in esse: esse dunque | sono | presenti a Dio che le conosce, ma Dio non è presente ad |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e che in virtù della grazia divina è giusto, come | sono | tutti i fedeli discepoli di Gesù Cristo incorporati con lui |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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di tutte le virtù, la regala di preziosissimi doni, quali | sono | quelli dello Spirito Santo, pone in essa la sua pace, la |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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quanto sieno fortunati quelli che segregati dal mondo | sono | chiamati e consacrati al suo speciale servizio. Voi dunque |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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vanno all' inferno per la passione dell' ambizione! Non | sono | questi che noi dobbiamo seguire, ma i santi che hanno |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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la testa coi sofismi che la passione vi suggerisce, e che | sono | tenebre. Lo so anch' io che se voi non fate senno, e non v' |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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la vostra mente colle regole sante dell' Istituto, che | sono | quelle di Gesù Cristo, l' esaminarsi, l' andare al fondo |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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che vogliono ritornare a lui, le quali consolazioni | sono | comprese nei frutti dello Spirito Santo, la cui |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e questi non possano esser contrari alla perfezione se | sono | onesti, e quelle sì. Quindi il voler privarsi delle prime, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e umiliando la superbia dell' uomo; ed anzi esse in parte | sono | obbligatorie, sia per soddisfare alla divina giustizia, sia |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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la perfezione interna; chè anzi la producono, e | sono | ad un tempo causa di essa ed effetto. E` dunque un errore |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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neghi se stesso, sottoponga il suo giudizio a quelli che | sono | da Dio incaricati di dirigerlo, si privi anche delle cose |
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i più indigenti e i più prossimi, specialmente quelli che | sono | prossimi di una spirituale fratellanza. E` un errore il |
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il dire che « le cose esterne, ossia i mezzi esterni non | sono | assolutamente necessari, come quelli, che non possono |
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la virtù nè immediatamente, nè mediatamente quando non | sono | usati secondo la divina volontà », intendendo di dover |
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in grado minimo, come è quello di cui si tratta. | Sono | quindi atti d' immortificazione e di superbia il giudicare |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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quei gravi difetti, o deve venire meno la vocazione: elle | sono | due cose che lottano insieme. Laonde ogni qual volta l' |
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è macchiata di volontarie colpe, almeno interne, le quali | sono | talora difficili da conoscersi. Ma pure a questo segno l' |
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In che modo adunque cansare un tanto male? Quali | sono | i mezzi più efficaci, o carissimi figliuoli, per impedire |
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santa ed intima unione i beni spirituali di ciascuno, | sono | beni di tutti, i mali di ciascuno, mali di tutti: i meriti |
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beni di tutti, i mali di ciascuno, mali di tutti: i meriti | sono | comuni: gli uffici, sebbene distribuiti, comuni anch' essi, |
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giacchè tutti quegli uffici nel nostro Istituto non | sono | infine altro, e non devono essere altro che atti ed uffici |
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contrarre de' nuovi perpetui legami con Gesù Cristo, quali | sono | i voti degli scolastici che avete emesso, potete |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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dedit mihi Pater, sic facio ». I perfetti ubbidienti dunque | sono | i veri unanimi di Gesù Cristo; e questi sono veramente |
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dunque sono i veri unanimi di Gesù Cristo; e questi | sono | veramente congregati in suo nome, perchè sono uniti per |
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e questi sono veramente congregati in suo nome, perchè | sono | uniti per adempire il suo precetto: « Hoc est praeceptum |
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novizi gareggino nelle opere della pietà e della carità: | sono | tali notizie d' una santa emulazione a questi nostri. |
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pace. Non date punto a nessuno de' miei libri che | sono | costì. Spendete pure il bisognevole con santa discrezione, |
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mi proponete nella cara vostra del 13 passato ottobre; ma | sono | tanto sottili quelle questioni, che non so se mi verrà |
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nel gallo, ed in generale in tutti gli animali maschi che | sono | più forti delle femmine; essi sembrano anche più superbi. |
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E questo non solo spiega come i grandi, i ricchi, i potenti | sono | inclinati alla superbia, ma ancora perchè tutte le passioni |
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tutte le passioni vive ed ardenti, anche le più abbiette, | sono | una disposizione all' orgoglio, hanno un non so che di |
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riflessioni e senza confronti colle forze altrui, che non | sono | percepite, e quindi non sono vivamente conosciute. Il |
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colle forze altrui, che non sono percepite, e quindi non | sono | vivamente conosciute. Il sentimento adunque delle proprie |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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senso di noi stessi. Parlando del sentimento istintivo, mi | sono | limitato a cavarne l' esempio dalla vita animale. Ma, come |
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meno vivo, e però meno pericoloso, e quanto più tali atti | sono | fatti dall' uomo senza un abito precedente, o con un abito |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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cosa faccia, possa sempre dire con piena verità: « Io | sono | un servo inutile ». Giova ancora che l' uomo, che vuole |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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superba, ci hanno tante maniere o forme di superbia, quanti | sono | gli ordini della riflessione, a cui l' uomo nel suo |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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che certi uomini si credano e si reputino umili, perchè non | sono | consapevoli di fare atti espliciti di superbia, e sono |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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non sono consapevoli di fare atti espliciti di superbia, e | sono | anche consapevoli, come dicevo, di fare atti parziali ed |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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di se stessi, che paion loro umiltà, perchè tali | sono | in se stessi considerati, e ne hanno tutta l' apparenza; |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e ne hanno tutta l' apparenza; quando nel fatto | sono | superbissimi a cagione di un continuo e perpetuo giudizio |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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cui sente e ingrandisce l' amor proprio, e che talora non | sono | punto offese: una facilità al disprezzo degli altri: la |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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riuscita di ciò che s' intraprende, ed altri somiglianti, | sono | tutti segni che dimostrano l' esistenza di questo nemico, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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altra i giudizii superbi ch' egli pronunzia di se medesimo | sono | più assoluti, più universali, più liberi. I quali giudizi, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Di questo prego il Signore per voi di cuore, e questi | sono | gli augurii che io vi faccio per l' anno che abbiamo pur |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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sieno immuni da ogni pericolo, e che per conseguente | sono | sempre pronto a cangiarle o a dichiarare e migliorare in |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e superficiali. Se mi si facesse la grazia di dirmi quali | sono | queste espressioni, io farei di tutto per soddisfare a |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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lo credete, tutti i sentimenti espressi in questa mia (e | sono | quelli che ho sempre avuto) al Santissimo Padre, e |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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pur troppo dei più fra gli Italiani d'oggidì, imbevuti come | sono | delle vecchie idee francesi: tristissima storia; ma come |
Doveri dell'uomo -
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che rinunzino a questi diritti; dico soltanto che non | sono | se non una conseguenza di doveri adempiti e che bisogna |
Doveri dell'uomo -
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il nemica colle nostre mani? I miglioramenti materiali | sono | essenziali, e noi combatteremo per conquistarceli; ma non |
Doveri dell'uomo -
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potreste educarvi ad abitudini d'economia? Molti fra voi | sono | costretti dalla miseria a separare i fanciulli, non diremo |
Doveri dell'uomo -
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colle passioni e coll'egoismo dell'oggi: le organizzazioni | sono | come certe piante che danno veleno o rimedio a seconda |
Doveri dell'uomo -
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intenzioni, ma diffidate della riuscita. I mali del povero | sono | noti, in parte almeno, alle classi agiate; noti ma non |
Doveri dell'uomo -
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anni del benessere materiale, quei che non soffrono si | sono | a poco a poco avvezzi a considerare quei mali come una |
Doveri dell'uomo -
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arbitrio più in là che non si estendono le facoltà che vi | sono | conferite. Dopo la perfetta ubbidienza dovete applicarvi ad |
Epistolario ascetico Vol.II -
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nè il vostro Superiore legge le lettere vostre quando | sono | a me dirette. Tuttavia, perchè non manchi mai un segno di |
Epistolario ascetico Vol.II -
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in una o in un' altra opinione fra quelle che non | sono | contrarie alla fede, giacchè ciò in cui dovete mettere |
Epistolario ascetico Vol.II -
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terrà però delle dispute accademiche: perocchè queste, se | sono | ben fatte, non scemano ma anzi accrescono la carità: |
Epistolario ascetico Vol.II -
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vostra lettera. Convien lasciarle risolvere da quelli che | sono | maestri in Israello, e questi il fanno solo allorquando il |
Epistolario ascetico Vol.II -
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vostro in Cristo padre ROSMINI arcip.. [...OMISSIS...] 1.35 | Sono | debitore di molti ringraziamenti a V. A. Rev.ma per la |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Non volendo io nessuna altra cosa, che la divina volontà, | sono | egualmente contento tanto che l' Istituto cessi in Trento |
Epistolario ascetico Vol.II -
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le giuste ragioni di questa immunità: hanno conosciuto che | sono | stati i Vescovi stessi quelli che l' hanno promossa e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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consideri quanto sia grande l' umana debolezza da cui | sono | circondati anche gli ecclesiastici, anche i religiosi; e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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dell' Istituto e fatto un profondo studio di sua natura, e | sono | esclusivamente dedicati alla direzione dell' Istituto, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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e per sempre affidata alle loro mani. In tal modo | sono | costituite (per quanto è a mia notizia) le Parrocchie che |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che io ho fatto sulla storia dei diversi Istituti che | sono | fioriti ne' diversi secoli della Chiesa, mi hanno convinto, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Chiesa, mi hanno convinto, che solo gli Istituti universali | sono | di durata e di grande utilità alla Chiesa, e che i |
Epistolario ascetico Vol.II -
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inutile il parlare, giacchè i due principali ed essenziali | sono | quelli toccati di una conveniente autorità conceduta ai |
Epistolario ascetico Vol.II -
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mezzi positivi sì, ma puramente dispositivi al bene, quali | sono | la dolcezza delle maniere nei precettori, le carezze, le |
Epistolario ascetico Vol.II -
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grave e vestita di quegli emblemi e figure sensibili, che | sono | agli uomini le più famigliari, ai non ancora sviluppati |
Epistolario ascetico Vol.II -
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della vita produrre delle massime contrarie a quelle che si | sono | insegnate nella scuola; e nella scuola fa duopo che sia |
Epistolario ascetico Vol.II -
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per Cristo rifulge mirabilmente da sè in noi. Tuttavia ci | sono | dati dal Maestro7Dio i mezzi della grazia, e infallibili. |
Epistolario ascetico Vol.II -
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I motivi da adoperarsi a sprone de' giovinetti, altri | sono | primari , altri secondari . I secondari non debbono servire |
Epistolario ascetico Vol.II -
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mio carissimo fratello; credete a me: le vostre non | sono | che tentazioni ; non vi debbono far timore: voi le |
Epistolario ascetico Vol.II -
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eziandiochè vi sembrino dure e temerarie, perocchè elle | sono | nella sostanza fedeli ed amorevoli): Pensate, o caro |
Epistolario ascetico Vol.II -
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viene soggiunta nella lettera stessa, dove si legge che | sono | disapprovate perchè « tendono di lor natura a eccitare e a |
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» »su questi argomenti, e non più; e si riprovano perchè « | sono | state trattate con tanto d' esagerazione, e spinte sì |
Epistolario ascetico Vol.II -
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alla gloria della Chiesa, ma come vi cooperano quelli che | sono | disubbidienti alla Chiesa. Sarete stato uno strumento nelle |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Sarete stato uno strumento nelle mani di Dio, come lo | sono | i suoi nemici; ma non come lo sono i suoi amici che stanno |
Epistolario ascetico Vol.II -
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mani di Dio, come lo sono i suoi nemici; ma non come lo | sono | i suoi amici che stanno innestati nella vite. Quid prodest |
Epistolario ascetico Vol.II -
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nell' ordine puramente temporale? Questa parola, a cui mi | sono | abbattuto nei vostri scritti, mi ha inorridito. E che spera |
Epistolario ascetico Vol.II -
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di fame o divorato dalle fiere. Non aggiungo di più: | sono | stato anche troppo lungo e forse importuno. Rammentate però |
Epistolario ascetico Vol.II -
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venire post me, abneget semetipsum et tollat crucem suam », | sono | voci del più tenero amore, e gli amanti le intendono: non |
Epistolario ascetico Vol.II -
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pensar male della vostra anima. Ma fino a tanto che io | sono | persuaso che voi bramiate la perfezione e che bramiate di |
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luce del secolo non ha che dei raggi biancastri e freddi! | Sono | certo, mio caro marchese, che appigliandosi Ella alla |
Epistolario ascetico Vol.II -
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in sè stesso, massime pendente dalla croce: le quali | sono | l' umiltà, la povertà, l' abnegazione e l' ubbidienza, la |
Epistolario ascetico Vol.II -
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al Calvario e uscito dal Crocifisso: in quanto che da lui | sono | uscite le virtù, in cui l' Istituto mira come in suo fine, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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allo spirito e alla lettera delle Regole, che vi | sono | prescritte, con sommessione perfetta. Ognuno in prima si |
Epistolario ascetico Vol.II -
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ragionare, senza troppo considerare che i suoi ragionamenti | sono | brevi, limitati e spesso fallaci, a differenza di quelli di |
Epistolario ascetico Vol.II -
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scorgerete di leggeri, che i segni della divina volontà | sono | segnatamente tre, ai quali noi la riconosceremo senza |
Epistolario ascetico Vol.II -
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da quelli che l' amano svisceratamente, e che all' opposto | sono | stati e saranno gentibus stultitia . Un' altra via da poter |
Epistolario ascetico Vol.II -
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vos audit, me audit ». Le quali parole del divin Maestro | sono | per vero un inconcusso fondamento all' ubbidienza cieca, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che commettete, dicendo nella vostra lettera che due soli | sono | quelli che ci possono comandare, la ragione nostra ed il |
Epistolario ascetico Vol.II -
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e in una parola d' ubbidienza (perocchè tutte quelle cose | sono | contenute nella sola ubbidienza); allora si vede |
Epistolario ascetico Vol.II -
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l' umiltà, e l' amor di Dio, e che queste virtù vi | sono | tanto più belle e grandi, quanto la cosa comandata è più |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Non riprendo che si ragioni ; ma io dico che vi | sono | delle ragioni primarie e di assoluta verità, e delle |
Epistolario ascetico Vol.II -
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nostre opinioni ed azioni con quelle ragioni primarie che | sono | poche, semplici, sublimi, universali, madri di costanza e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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delle ragioni grandi o primarie, di cui parlo: elle | sono | quelle che formano la semplicità, la costanza e la |
Epistolario ascetico Vol.II -
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buono, debbo confidare e buttarmi in Lui, anche quando io | sono | cattivo, debole, infermo: debbo sforzarmi, come posso (ma |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che gli stessi miei sforzi, gli stessi miei desiderii | sono | un dono suo e un pegno che Egli mi vuol soccorrere: i |
Epistolario ascetico Vol.II -
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verità. Che importa dunque che i miei Superiori fallino? Io | sono | sicuro. D' altra parte se fallano i miei Superiori, come |
Epistolario ascetico Vol.II -
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certo che lo permette pel mio massimo bene. I Superiori non | sono | che istromenti nelle mani di Dio: quel comando dunque, che |
Epistolario ascetico Vol.II -
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in ordine alla virtù. Se io fo un atto generoso e santo, | sono | certo che non me ne pentirò mai: sono certo, che gli |
Epistolario ascetico Vol.II -
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generoso e santo, sono certo che non me ne pentirò mai: | sono | certo, che gli effetti di quest' atto saranno buoni per me: |
Epistolario ascetico Vol.II -
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andare innanzi i deboli e gl' infermi e i peccatori. Io | sono | persuaso che nel fondo del vostro cuore prevalgono queste |
Epistolario ascetico Vol.II -
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incessantemente di queste ragioni di bassa sfera, le quali | sono | veramente inesauribili e rendono l' uomo loquace, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Se si tratta semplicemente di mortificazioni, io non | sono | del vostro avviso. L' Istituto pregia sopratutto l' umiltà; |
Epistolario ascetico Vol.II -
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e nelle prove che vi darà il Signore (le quali non | sono | mai superiori alle forze, purchè si preghi), diverrete |
Epistolario ascetico Vol.II -
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anima sua, non sia degno della piena sua confidenza; e però | sono | intimamente persuaso che la più compita ubbidienza al |
Epistolario ascetico Vol.II -
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egli è infinito, e non ce ne faremo più meraviglia. Ma io | sono | stata una gran peccatrice, Ella mi dice, e dov' è la |
Epistolario ascetico Vol.II -
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staccandoci sempre più da noi stessi e dal mondo. Io | sono | stato più lungo in questa mia di quello che avrei voluto: |
Epistolario ascetico Vol.II -
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ma non per questo la mia fede ne soffrirebbe. Ora io non | sono | già nato per esser dotto o per acquistarmene la gloria |
Epistolario ascetico Vol.II -
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nè mai a questa fama ho rivolte le povere mie fatiche; ma | sono | nato bensì per esser credente e fatto degno delle promesse |
Epistolario ascetico Vol.II -
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dottrine di questi eresiarchi, eretici, o fautori d' eresia | sono | state condannate giustissimamente dalla Chiesa: io le ho |
Epistolario ascetico Vol.II -
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il giansenismo in tutte le sue diverse gradazioni, | sono | certamente sotto i miei occhi; e pure io non veggo che un |
Epistolario ascetico Vol.II -
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tal frode qualche sussurro per ogni canto, massime che vi | sono | anche assai di quelli a cui buccinano da sè gli orecchi. |
Epistolario ascetico Vol.II -
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sia prezzo la verità e di non tradirla giammai. Io | sono | persuaso che questa sia la più bella disposizione che Ella |
Epistolario ascetico Vol.II -
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bisogno, che io osservi che i doveri nostri verso la verità | sono | molti, giacchè noi dobbiamo non solo amarne quella bellezza |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Dio, non mi curo nulla delle ingiurie personali, nè me ne | sono | mai curato. Laonde se non avessi temute le conseguenze |
Epistolario ascetico Vol.II -
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è una pillola amara, ma anco i rimedi che danno i medici | sono | amari; e se v' ha un modo di fare del bene al mio |
Epistolario ascetico Vol.II -
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anche verso i nemici; ma i mezzi di esercitare la carità | sono | molti, talora vi ha anche quello di dire cieco al cieco, e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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altro che di scuotere gli avversari, perchè intendano che | sono | deliberato di resistere fortemente, e di discoprire tutte |
Epistolario ascetico Vol.II -
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dalle loro tenebre tirare in manifesta luce. Credo che io | sono | nelle presenti circostanze obbligato a fare fronte, anche |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Continuate a pregare il Signore, perchè m' illumini se | sono | in errore, e non permetta giammai che altro spirito mi |
Epistolario ascetico Vol.II -
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pure ne fo. Vi parlerò dunque con tutta candidezza, come | sono | solito e come voi volete certamente che io faccia. E in |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che le ragioni, che voi adducete nella cara vostra, non | sono | punto solide, come vi sembra; e ne converrete anche voi, se |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Nè pur io posso concepire una tal cosa; perchè le ingiurie | sono | peccati, e i peccati si oppongono direttamente alla gloria |
Epistolario ascetico Vol.II -
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alla gloria di Dio. Ma le parole biasimanti e umilianti, | sono | esse sempre ingiurie? No certamente. Ingiuria vuol dire |
Epistolario ascetico Vol.II -
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e perciò le parole e gli appellativi di biasimo non | sono | ingiurie, se esprimono il vero; non è ingiuria, per |
Epistolario ascetico Vol.II -
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e a Pietro satanasso , e tali altri epiteti: i quali tutti | sono | stati detti senza ingiuria alcuna, senza vendetta, e senza |
Epistolario ascetico Vol.II -
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materialità esterna delle parole, ma nello spirito con cui | sono | proferite. Sono certo che voi ben vi ricorderete che san |
Epistolario ascetico Vol.II -
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delle parole, ma nello spirito con cui sono proferite. | Sono | certo che voi ben vi ricorderete che san Paolo ebbe più |
Epistolario ascetico Vol.II -
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opportuna all' effetto del bene. Egli è poi vero che | sono | più i tratti di dolcezza usati dai Santi, che di durezza; |
Epistolario ascetico Vol.II -
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se non che le occasioni in cui giova usare questi secondi | sono | più scarse, che le occasioni in cui giovi usare quei primi. |
Epistolario ascetico Vol.II -
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fermamente che la Verità e la Religione nostra santissima | sono | una cosa sola; e che le frodi e gli artifizi, se si |
Epistolario ascetico Vol.II -
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semplicemente e senza umani partiti: il credere che questi | sono | utili alla Religione, è un deplorabile inganno che ha fatto |
Epistolario ascetico Vol.II -
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si è che non abbiate conosciuto ancora, che i Superiori | sono | obbligati di esercitare i soggetti nell' umiltà, nella |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Ma ho poi trovato anche nella cara vostra delle cose, che | sono | ben lontane dalla vera sapienza spirituale. Sul detto |
Epistolario ascetico Vol.II -
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quelli che ama ». Questi so e vedo dalla sua lettera che | sono | i sentimenti da cui Ella è penetrata, e però non dee |
Epistolario ascetico Vol.II -
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il proprio nulla, e farà di quegli atti di umiltà che | sono | la maggior giustizia che la creatura possa rendere al |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che ebbe il Padre celeste nel sottometterla a questa prova, | sono | argomenti di santa speranza e letizia; ed io fin d' ora la |
Epistolario ascetico Vol.II -
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talora inevitabilmente si suscitano nell' imaginazione, nè | sono | peccati, nè distruggono la rassegnazione: talora non sono |
Epistolario ascetico Vol.II -
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sono peccati, nè distruggono la rassegnazione: talora non | sono | che nuove pene da sopportarsi come tutte le altre con |
Epistolario ascetico Vol.II -
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la grandezza di Dio si manifesta e spiega in quelli che | sono | nulla; e la volontà sua si rivela e compie in quelli che |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Beati allora cotesti che non vanno da sè stessi, ma | sono | mandati! Sta dunque il tutto nel fare la dovuta stima della |
Epistolario ascetico Vol.II -
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l' esperimento nel fondo dell' anima. Nel tempo che io mi | sono | trattenuto in Torino, e fui gentilmente alloggiato in casa |
Epistolario ascetico Vol.II -
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mai accettare il partito di ritornare su questa terra, e | sono | veramente felici in isperanza, onorate dagli angeli perchè |
Epistolario ascetico Vol.II -
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marchese Gustavo, rientrando massimamente in famiglia. | Sono | stato sfortunato quest' anno per non averlo potuto aver |
Epistolario ascetico Vol.II -
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il numero dei nostri non mi muove a ricevere alcuno. | Sono | contentissimo del piccol numero che ci manda il Signore: |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Vi spiegherò dunque le massime che io tengo in ciò, e che | sono | conformi a quelle delle nostre « Costituzioni ». Io |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che mi muovono ad essere così facile nella prima ammissione | sono | le seguenti: 1 Temo assai di giudicare temerariamente de' |
Epistolario ascetico Vol.II -
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a sostenere delle spese, a patire degli incomodi. Non mi | sono | mai pentito di aver operato così: questa condotta mi reca |
Epistolario ascetico Vol.II -
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e il Signore non ha mai permesso che gl' inganni che mi | sono | stati fatti, avessero ree conseguenze. 2 Parmi questa una |
Epistolario ascetico Vol.II -
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intorno a lui, e durar tanto in questa fatica fino che mi | sono | persuaso che egli non può riuscire membro dell' Istituto: |
Epistolario ascetico Vol.II -
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egli non può riuscire membro dell' Istituto: allora solo io | sono | giustificato davanti a Dio, se lo licenzio; ed anzi debbo |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Istituto che ha facoltà di accettare gli aspiranti: queste | sono | le massime delle Costituzioni. Resta a farne l' |
Epistolario ascetico Vol.II -
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anche esterne possono fare più del bene al prossimo, se | sono | buoni, e possano fare andar più avanti l' Istituto. Ma io |
Epistolario ascetico Vol.II -
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in progresso. Nei cominciamenti di un Istituto vi | sono | molte difficoltà che non si preveggono. Raccomandiamo |
Epistolario ascetico Vol.II -
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non dubito punto del buon esito: MARIA Santissima, a cui | sono | tanto devote le Suore della Provvidenza, v' accoglierà |
Epistolario ascetico Vol.II -
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risoluta di conseguirla. Cose scritte per la gioventù ve ne | sono | tante, e molte di buone; io difficilmente potrei |
Epistolario ascetico Vol.II -
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| Sono | ne' nostri tempi due maniere di uomini egualmente bene |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sentimenti e destare affetti così contrari in uomini che | sono | pure animati da uno stesso spirito, che ravvolgono gli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ritrovano indeboliti dal combattimento, e le loro file non | sono | piene: e solo dai secoli aspettar si può ai mali della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ordine sociale, ma non ai vizi della società. Ma come poche | sono | le persone di tanta penetrazione che sappiano distinguere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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tenebrosi? E no; ch' essa vive immortale anche dove ne | sono | scancellate dall' errore le sue sembianze: e mentre questo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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al di sotto l' ottimo colore dell' oro incorruttibile. E | sono | forse pochi o dubbiosi i segni di vita che nei nostri tempi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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modo che lasciato all' arbitrio varia in tanti modi quanti | sono | gli educatori; e mentre tutti credono d' ottenerlo nessuno |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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educazione, perchè ad essa attribuiscono i mali di cui non | sono | cagione che quegl' imperiti che nell' educazione non |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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de' loro inventori; e in questa loro opinione fermissimi, | sono | pronti di sacrificare con animo a dir vero generoso, ma d' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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mentre sembrano molte le cognizioni da lui possedute perchè | sono | sminuzzolate e trite, se si può dire, cioè perchè non |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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suo allievo (1). L' efficacia poi con cui queste massime | sono | fondate in lui lo rende energico, di condotta eguale, e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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laddove gli affetti dei savii veraci, cioè dei cristiani, | sono | sgradati in bell' ordine sopra le cose tutte, che tutte |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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animo, degli affetti e delle cognizioni: e quelli e queste | sono | soggetti allo stesso ordine, e partecipano delle stesse |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Laonde non è maraviglia se i savii della terra | sono | così parziali negli affetti come nelle cognizioni: negli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nelle cognizioni: negli affetti, abbandonati a se stessi, | sono | tirati qua e là dagli accidenti, s' avventurano ad ogni |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cagione e non dal loro arbitrio: al quale ordine gli uomini | sono | tenuti di conformare la loro mente, se vogliono partecipare |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dell' uomo, pigliate così in cumulo, com' io ora le piglio, | sono | più possenti di lui: sicchè egli per necessità dipende da |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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in qualche oggetto sparso in sulla via che percorrono, ma | sono | costretti a portarli d' un tratto quasi con rapidissimo |
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della generazione soprannaturale di Gesù Cristo, nel quale | sono | state rinnovate tutte le cose. Debbesi adunque nella |
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essere, vie più ancora di tutti i molti invidiati, a cui | sono | appagate mille curiosità, e data tutta quella erudizione |
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tutte quelle cose che apprezza il mondo e commenda, e che | sono | alla vita presente o necessarie od utili. Ma ecco da che |
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e considerata sola è subbietto di divisione. Nè io | sono | qui per contendere a cotestoro quel vanto, che fatto da uno |
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presente vita (2). Pur troppo i figliuoli di questo secolo | sono | nella generazione loro più prudenti, cioè più sagaci nel |
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che i maggiori avanzamenti di quest' arti meccaniche non | sono | già dovuti a coloro che si vanno nella strada opposta alla |
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uomo alla coltura della quale direttamente si rivolgono, | sono | i seguenti. Alcuni posero per ottima certa educazione che |
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ogni educazione nell' egoismo, e di questo peccato | sono | lordi, chi ben li considera, i predicatori della illimitata |
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de' buoni testi? Non già; mentre con tanta magnificenza | sono | universalmente nutriti gli studi ne' nostri tempi. E` per |
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alla buona fede di quelli che avvisano la cosa nel fatto; e | sono | certo che quelli mi confesseranno come, tutto ciò venendo |
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impossibile che sul tutto di questo corpo cada l' errore. | Sono | alcuni che ci oppongono non essere poi necessario a formare |
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non si privino della verità solida e necessaria. Vi | sono | delle cose le quali sembra che nulla abbiano di profondo e |
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loro natura sia per così dire di essere superficiali: tali | sono | le cose esterne e materiali, le quali col primo sguardo |
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verità, eziandio che tosto non le comprendano, perciocchè | sono | come sementi, che si sviluppano nel corso di loro vita; |
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come sementi, che si sviluppano nel corso di loro vita; | sono | verità, che quantunque oscure diventano poi feconde madri |
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viene cangiandosi in luce più pura, quanto più a lungo | sono | state soggetto di meditazione. Or poi, premesse queste cose |
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che è più grande. Imperciocchè da prima i piccioli uomini | sono | i più pregni di pregiudizi, e stanno fissi a certe loro |
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gioventù, ed al quale tutti gl' ingegni dell' educazione | sono | da volgere: poichè quantunque nei fanciulli questo cuore |
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Stato si ridurrebbe a provvederne l' esecuzione; al che | sono | acconci i particolari, conciossiachè non si tratta che d' |
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aspettato, l' onore e il lucro promesso a questi dotti, non | sono | i soli eccitamenti onde le grandi menti s' impegnano a |
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a tutti gli altri che insieme con lui alla stessa impresa | sono | chiamati cooperatori. Allora dunque tale edificio può |
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nulla degli oggetti connessi coll' uomo, e questi | sono | due principali, Dio, e se stesso, ed in parte anche la |
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alcuni studiano di proposito Dio, come quelli che | sono | educati nella Teologia, altri l' Uomo come quelli che sono |
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sono educati nella Teologia, altri l' Uomo come quelli che | sono | applicati alle Leggi, altri la Natura come quelli che sono |
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sono applicati alle Leggi, altri la Natura come quelli che | sono | intesi alle Matematiche e alla Medicina; questa partizione |
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della Memoria, della Imaginazione, dell' Intelletto, non | sono | altro che i mezzi, per cui formiamo il cuore dell' uomo, |
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ci fosse tradotto. La connessione poi di queste lingue, che | sono | i mezzi alle cognizioni, colle cognizioni stesse, oltre |
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non soddisfaranno per più ragioni, e fra queste perchè non | sono | composti sopra disegno generale, perchè molte dottrine ch' |
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generale, perchè molte dottrine ch' essi contengono non | sono | state ancora comprovate bastevolmente, o perfezionate dalla |
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disputazioni. La Filosofia e la Storia della filosofia | sono | indisgiungibili, ed è necessario dirò così che si mescano |
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è necessario dirò così che si mescano insieme. Gli errori | sono | quelli che spingono nella maggior sua luce la verità, la |
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scala medesima che suol fare nel rinvenirla: e quando si | sono | osservate le gradazioni che ha prese la luce di quella |
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cui decadano le più fiorenti scuole della filosofia quando | sono | già da lungo tempo stabilite; poichè nello stabilirle è l' |
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da se medesimo quelle verità, alle quali gli uomini non | sono | mai giunti se non trapassando per le verità intermedie, e |
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o nelle qualità metafisiche ch' ella porge. Queste seconde | sono | proprie veramente della Filosofia, e s' immedesimano colle |
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della medesima. Però alla Filosofia queste investigazioni | sono | riserbate. Ma considerando la natura ne' suoi fisici |
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finalmente quello stile di pensare e d' esprimersi in cui | sono | mescolati tanti contrari elementi, inamicabili; quello come |
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un tempo così strano insieme e portentoso. E di questo Caos | sono | uscite l' arti recenti della bellezza, e specialmente l' |
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della parola signora e quasi regina di tutte l' altre. Ma | sono | esse tratte pienamente da quel confuso miscuglio? è essa |
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rimarranno così contrarie in apparenza come non | sono | talora in realtà, e continueranno a tener gli uomini tanto |
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o almeno questa pacificazione fra due scienze che | sono | fatte l' una per l' altra, sembra che sia tratta in luce la |
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quei luoghi che per mollezza o pravità di massima non | sono | da leggere a' giovanetti, e poi leggendo ed interpretando |
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di andare fino al fondo delle cose. Di questa utilità | sono | lontanissimi coloro, i quali schiavi del sistema non |
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da qualunque lato tu gliela volgi, gl' ingegni italiani | sono | singolari dagli altri, che più desti e più pronti mostrano |
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e guadagnato l' altrui animo al ricevimento delle dottrine. | Sono | in questo maravigliosi i Greci ed impareggiabili, che tutto |
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questa Amenità dello stile che ha le chiavi del cuore, | sono | lontanissime tutte l' altre nazioni: e quando s' ingegnano |
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pratico sia bene educato e ben conformato, poichè quelle | sono | ciò che è molto peso d' oro all' avaro, a cui non è cuore, |
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educazioni, troveremmo cose ridevoli e dolorose. Poichè non | sono | più frequenti le buone massime pronunciate, che frequente |
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la ragione. Le leggi fondamentali negli Stati moderni | sono | quelle che s' eseguiscono meno, perchè l' altre leggi |
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le leggi fondamentali devono eseguirle i Governi. I popoli | sono | obbligati all' esecuzione delle leggi comuni da' Governi; i |
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« l' esercizio non impedito dei propri diritti ». I diritti | sono | anteriori alle leggi civili. Il fondamento della tirannia è |
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ovvero ingiuste, e in questo caso, con un' altra parola, | sono | tiranniche. Se le leggi civili non offendono i diritti, che |
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tiranniche. Se le leggi civili non offendono i diritti, che | sono | ad esse precedenti, e si limitano a proteggerne l' |
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esercizio, acciocchè da niun ostacolo esso venga impedito, | sono | giuste, e il popolo che vive sotto queste leggi è libero. |
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pretendono d' esserne esse le fonti, d' esserne le padrone, | sono | ingiuste, e il popolo che ha un Governo fondato sopra una |
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e si procacciasse tutti quei vantaggi e beni che esse | sono | atte a dargli. Altrimenti il Creatore avrebbe operato senza |
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ed inviolabile alla libertà dell' insegnamento. Questi | sono | principii semplici e innegabili; ma la questione si |
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vien fatto, le più semplici forme. I limiti d' un diritto | sono | quegli estremi, oltre ai quali il diritto cessa di |
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ai quali il diritto cessa di esistere, o, in altre parole, | sono | le condizioni alle quali esiste il diritto. Queste |
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insegnamento, anteriore a tutte le leggi civili. Questi | sono | principii semplici che discendono dal comune diritto di |
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e tutti i Governi civili e lo stesso mondo, dice la Bibbia, | sono | un momento della bilancia, o una gocciola di rugiada che |
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« « Andate, ammaestrate tutte le genti » » (2). E le genti | sono | composte di Governi e di governati. Laonde la Chiesa |
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guarentì inviolato il deposito della sua dottrina, e questi | sono | i Vescovi, il primo dei quali è il Romano Pontefice, e tra |
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i sacerdoti, quelli soli, che a esercitare un tale ufficio | sono | autorizzati e mandati dai Vescovi. Ogni qual volta dunque |
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oralmente, sia per mezzo di scritti, i principali dei quali | sono | quelli che furono dettati da alcuni Santi, che ebbero l' |
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compresa nella morale soprannaturale, come i primi elementi | sono | contenuti in una scienza compiuta, e però errano coloro, i |
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Costoro o dimostrano una ignoranza molto grossolana, ovvero | sono | uomini di mala fede. Da questo primo diritto della Chiesa |
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liberamente dei suoi ministri, i quali d' altra parte | sono | legati ai Vescovi con solenne promessa d' ubbidienza emessa |
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emessa da essi nell' atto di ricevere l' ordinazione. Tali | sono | i diritti essenziali della Chiesa Cattolica riguardo al |
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dei sacerdoti per un così utile ufficio, e tali Governi | sono | sicuri di operare colla tacita annuenza della Chiesa |
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o sdegnandole: in questo caso certa cosa è, che i Vescovi | sono | obbligati di ricordarsi della loro divina autorità sopra i |
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riprendere con più di forza le briglie che si | sono | forse allentate nelle loro mani in tempi di più fede e di |
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e dell' educazione, sia pubblica sia privata, non | sono | punto d' esclusivo diritto del Clero, ma questo rimane |
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sistema chiama per la necessità della cosa molti, che | sono | o possono essere più dotti degli esaminatori ufficiali, a |
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le noie degli atti ufficiali, le brighe di molte formalità, | sono | tutti impedimenti posti da tali Governi alla libertà dell' |
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spese e tasse di brevetti e di patenti d' approvazione: | sono | tutti impedimenti posti al libero diritto che hanno i dotti |
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gli altri. Quelli, a cui il metodo decretato non piacesse, | sono | irremissibilmente esclusi dall' insegnamento. Quelli che, |
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parte dal metodo prestabilito, bene o male che il facciano, | sono | rei davanti il Governo, e per conseguenza sono molestati, |
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il facciano, sono rei davanti il Governo, e per conseguenza | sono | molestati, rimproverati, puniti dal Governo, o dallo sciame |
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di questo tormento, o si rappicciniscono e ingretiscono, se | sono | abbastanza vili d' animo o bisognosi di pane, o s' |
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qualche Governo, o qualche governiale per lui, dirà (e non | sono | certo i soli Governi civili che così sragionano, ma pur |
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e una viltà da parte degl' istitutori stessi, che | sono | tenuti, senza bisogno di convenzione, di seguire quel |
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allora poi gliela concederemo ». Quelli che così ragionano | sono | falsi liberali , il che è quanto dire non liberali , sono |
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sono falsi liberali , il che è quanto dire non liberali , | sono | teste inconseguenti, senza principii. Col loro ragionamento |
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l' impedirne l' esercizio, col pretesto, che non | sono | ancora divenuti come voi liberali? Non volete dunque la |
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Non volete dunque la libertà, se non a favore di quelli che | sono | liberali come voi. Poichè chi siete voi, quando escludete |
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Voi dite: la nostra. Sia pure, ma dall' istante che vi | sono | opinioni contro opinioni, e non c' è nessun giudice che |
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I padri di famiglia, attesi i sentimenti da cui al presente | sono | animati, se fossero liberi di scegliere le scuole e i |
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abbiamo preso ad impugnare: siamo anzi persuasi che essi ne | sono | lontanissimi. Ma la conseguenza logica non è meno |
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vi reputate degni, e v' erigete in giudici di quelli che | sono | degni? Ma per tornare a quello che dicevamo da principio, |
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è più nobile e liberale l' ufficio che sostengono. E pochi | sono | gli uffici più nobili e più liberali di quello di maestri e |
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, e in un modo inoffensivo . Questi benefattori dunque | sono | obbligati di scegliere i maestri e gl' istitutori tra |
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impieghi a priori e in universale tutti quelli che non | sono | stati istruiti nelle sue scuole, e nè pure di sottomettere |
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conto di quelle disposizioni interne dell' animo che non | sono | punto manifestate con un segno e una prova esteriore. |
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togliendo da' loro occhi una seduzione funesta o molesta. | Sono | lontanissimo, lo ripeto, dal voler dire, o dal credere, che |
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essendo flagrante il pericolo. Ma queste guarentigie | sono | difficili a determinarsi; e tutte sarebbero inutili, se non |
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a beneficenza, come se ne fossero padroni. Anzi quelli che | sono | chiamati a goderne il beneficio, devono esserne considerati |
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S' aggiunge che anche tutti quelli, i cui diritti | sono | implicati in tali amministrazioni, e possono da esse essere |
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e l' educazione che compete a que' gruppi di persone, che | sono | designati a rappresentare i Comuni e le Provincie? ». |
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almeno nella pratica. La nostra opinione si è, che | sono | effettive le sole rappresentanze reali, e che sono |
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è, che sono effettive le sole rappresentanze reali, e che | sono | illusorie le rappresentanze meramente personali. In altre |
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le rappresentanze meramente personali. In altre parole: | sono | effettive quelle rappresentanze che rappresentano gli |
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rappresentanze che rappresentano gli interessi, e non | sono | tali quelle che rappresentano le persone. Se mi si |
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esser nocive ai rappresentati, e quelle disposizioni che | sono | nocive ai rappresentanti, possono essere vantaggiose ai |
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devono lasciare illesi e proteggere tutti que' diritti che | sono | per loro natura anteriori ad essi. L' autorità comunale |
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d' educazione che già esistono nel Comune, e che non | sono | di sua fondazione, le quali devono rimanere perfettamente |
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che vogliono istituire scuole, a istituire prima quelle che | sono | più necessarie al Comune stesso, e solamente dopo di queste |
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secondo noi, dovrebbe essere fisso, e non mutabile, come | sono | mutabili le amministrazioni comunali. Se all' arbitrio di |
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sociale . Tra gli Stati, che ci furono al mondo, e che ci | sono | anche al presente, non mancarono e non mancano di quelli |
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non mancarono e non mancano di quelli che furono e | sono | ordinati con norme derivanti da ciascuno di questi tre |
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insegnata da un uomo solo: ma se il Papa e i Vescovi non | sono | un uomo solo, in tal caso l' articolista avrà dedotta una |
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di metter fuori le proprie opinioni: i maestri umani | sono | tutti piuttosto discepoli che maestri: nello stesso tempo |
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di questa dottrina di grazia, e i banditori della medesima | sono | quelli, che il maestro ha destinati. « « Con questo, voi |
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lascia colla sola dottrina religiosa del divino Maestro! Ci | sono | dunque degli uomini, a cui sembra che si tolga loro la |
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i suoi diritti. Per questo ha detto Gesù Cristo: « « Non | sono | venuto a portare la pace, ma la spada » » (1). Alcuni |
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come l' antico. Alla coltura di questa pianta gloriosa | sono | chiamati tutti quelli che vogliono fare il bene: tutte le |
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all' insegnamento « « non già solo per la religione, | sono | sue parole, ma eziandio per la morale che è pure la scienza |
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quando non trasgredite quei doveri morali, a cui io mi | sono | limitato » ». Questa è nuova! Pretendere in fatti che Gesù |
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di quelle foggie d' empietà, che solo ne' nostri tempi si | sono | udite, nelle quali non si sa decidere se la sciocchezza sia |
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intera, ma unito insieme con altre cosarelle, che non | sono | morali. Qual meraviglia dunque che poi dicano superbamente |
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della vostra morale gli abbiamo cancellati, e però non | sono | più doveri. Siamo dunque anche noi maestri di morale. E |
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altrettanto privi di coerenza e di scientifico valore, | sono | un regalo, che ora, nella sua età decrepita e semimorta, fa |
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della Chiesa, considerate bene tutte queste parole, che | sono | sue, e vedete che cosa egli stesso vi risponda: vedete a |
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specialmente che gli errori, nelle scienze profane, non | sono | così perniciosi. Ma che, possedendosi già per un dono |
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Chiesa Cattolica, tra quali quello dell' insegnamento, | sono | assoluti, perchè dati da Gesù Cristo, da una potestà cioè |
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e i suoi diritti alcuni falsi costituzionali, poichè | sono | i successori legittimi degli assolutisti, salvo che l' |
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della giustizia. Le guarentigie dunque che si domandano non | sono | fisiche, ma morali, le quali devono temperare e regolare il |
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Se questo lealmente si confessa, se a questa confessione | sono | coerenti le leggi riguardanti l' insegnamento, quali |
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le viste di confondere due cose, che voi stesso sapete che | sono | distinte ed immensamente separate l' una dall' altra? E chi |
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alcuna seria collisione colla Santa Sede, se i Governi | sono | leali, e non confondono a bella posta le idee. La scusa |
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alla filosofia , come contraria a contraria, ecc.. - | Sono | da toccare principalmente i mali della Germania e le |
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da se stessi - Scorsa sul metodo socratico, col quale | sono | scritti i libri di Platone - eccellenza ed opportunità di |
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questo errore. - Si vide che l' oggetto della filosofia non | sono | le cose fisiche (percettive), ma, oltre le cose fisiche, |
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che non pervennero alla riflession filosofica. Queste | sono | la guida di tutta l' umanità al suo fine , queste debbono |
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valore perchè o contengono il fine morale dell' uomo, o ne | sono | i prossimi mezzi. Quindi tutta la Filosofia dee volgersi a |
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illustrandole ed ordinandole. Ora queste verità, o | sono | ontologiche cioè quelle che dichiarano come sono gli enti; |
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verità, o sono ontologiche cioè quelle che dichiarano come | sono | gli enti; o deontologiche , che dichiarano come debbano |
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e la conseguente felicità. Ma le cognizioni delle prime ne | sono | il mezzo prossimo, perocchè la natura dell' anima a ragion |
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« Nuovo Saggio », lez. VI, p. 1. Ciò che dà l' intuizione | sono | i principii del ragionamento, e principalmente i quattro di |
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riscalda e raffredda, deve dirsi che le percezioni | sono | imperfette ed escludono qualche circostanza. - La |
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come si è provato, coll' intuizione che adduce necessità. | Sono | dunque erronei tutti i ragionamenti che negano la |
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come da un pappagallo, da un stornello, da un organetto, | sono | rumori e strepiti non parole, non atti di parlare umano. E |
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ancora imperfetta, e dove le proprietà dell' uomo non | sono | analizzate e scomposte; ma dove però sono tutte espresse e |
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dell' uomo non sono analizzate e scomposte; ma dove però | sono | tutte espresse e contenute come in germe. Tanto è ciò vero, |
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possano mai darci un risultato scientifico; poichè elle | sono | scompagnate da ogni lume di ragione, che le metta a |
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scienze quanti i principii, e in quel modo che i principii | sono | ordinati gli uni sotto gli altri, così le une alle altre |
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altre debbono essere sotto ordinate le scienze. Ecco quali | sono | le basi di una giusta partizione delle scienze; ecco la |
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spirito d' investigazione. Esempio del coraggio filosofico | sono | le varie fatiche fatte dai più grandi filosofi per giungere |
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ragionevolmente essere annoverati fra i filosofi: perchè nè | sono | in caso di aggiugner nulla alla scienza, nè hanno l' animo |
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il senso conosca qualche cosa. Il conoscere ed il sentire | sono | fatti interni. Convien dunque riflettere sopra di essi; |
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e paragonarli per conoscere se si identificano, o se | sono | fatti diversi, l' uno de' quali non si possa ridurre all' |
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e se ne compone degli oggetti sensibili, ne' quali vi | sono | sensazioni e concetti universali; e in questo consiste la |
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si deve inferirne primieramente che per lo meno vi | sono | alcune cognizioni che non sono sentite; perocchè vi sono |
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che per lo meno vi sono alcune cognizioni che non | sono | sentite; perocchè vi sono indubitatamente alcune cognizioni |
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vi sono alcune cognizioni che non sono sentite; perocchè vi | sono | indubitatamente alcune cognizioni universali. Qui si |
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[...OMISSIS...] . Stabilito che alcune cognizioni almeno | sono | universali, discende la conseguenza, che almeno queste non |
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universali, discende la conseguenza, che almeno queste non | sono | sensazioni, e che, se il sentire tuttavia è conoscere, |
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non è più una cosa sola, non è una facoltà identica, ma | sono | facoltà genericamente distinte. In tal caso la parola |
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Ma stabilito che vi hanno alcune cognizioni almeno, che | sono | universali, convien vedere quali siano queste cognizioni, e |
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delle cose appartiene agli universali, perchè le essenze | sono | sempre universali. A ragion d' esempio, l' essenza dell' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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uomo particolare. Dunque tutte le essenze che si conoscono | sono | cognizioni che certamente non si possono attribuire ai |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dai sensi le idee. - Qui si dimostri che le idee non | sono | che le essenze ideali delle cose, e che però se non possono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di sensazioni ». - Quindi mostra che le sensazioni | sono | modificazioni dell' anima, e non cose esteriori, e ne |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Delle essenze conoscibili e non conoscibili. Le prime solo | sono | nominabili, ed atte ad essere argomento dell' umano sapere; |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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- Unità e identità dell' anima umana, dove i due principii | sono | uniti (dalla coscienza). 14 Immaterialità dell' anima |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Dimostrare come l' analisi dello spirito divide le cose che | sono | in se stesse indivisibili. 1 Divisione dei relativi. - |
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un po' di meditazione. 2 Divisione degli astratti. - Questi | sono | pensati soli dalla mente e considerati come altrettanti |
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enti. Ma la facoltà emendatrice dimostra che non | sono | che enti di ragione . - Molti degli Scolastici errarono, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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degli Scolastici errarono, perchè convertirono quelli che | sono | puri enti di ragione in veri enti compiuti, e si perdettero |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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una sola concezione o in una sola formola più cose che non | sono | unite in natura, la facoltà emendatrice dee correggere e |
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conserva la sua identità. I principii prossimi degli atti | sono | le facoltà, e però la questione cade propriamente sull' |
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non dell' elemento comune che in esso si trovi. Le facoltà | sono | certi principii d' azione che contengono virtualmente una |
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delle facoltà rispetto alla moltiplicità de' loro atti, che | sono | aggiunte che vengono fatte alle facoltà, non mutazioni di |
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secondi, niuna facoltà s' è ancora manifestata. Le facoltà | sono | modi diversi dell' operare del medesimo soggetto. Ora fino |
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atto del sentimento fondamentale - corporeo. Ora questi due | sono | atti distinti per la loro natura, e però sono innati. La |
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questi due sono atti distinti per la loro natura, e però | sono | innati. La distinzione poi delle altre potenze nasce dall' |
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come fanno i savi del mondo, per molti libri, i quali | sono | un rimedio alla nostra ignoranza; come è cosa pazza |
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carità, che assennatamente riflette, e in tutto si edifica. | Sono | adunque nello stato nostro utili i libri, se di essi |
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» del P. Scupoli, e il libro « Dell' Imitazione » | sono | i primi. Se pochi altri ne vorrete, vi sovvenga nella |
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gli autori migliori incominciano da S , volendo dire che | sono | i Santi. In quanto alla sacra Scrittura, i nostri antichi |
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antichi Cristiani ne erano insaziabili, nè mai i Padri | sono | tanto eloquenti come allora, quando inculcano la lettura di |
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Quanto agli antichi libri poi, i « Salmi » e i « Proverbi » | sono | di somme istruzioni fecondissimi; e lo stesso santo dottore |
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le varie parti della Scrittura a varie maniere di persone | sono | specialmente accomodate; sebbene diverse parti di lei |
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gravissimo, se riguarda la religione. Poichè con essa | sono | affidate alla nostra attenzione le anime, il prezzo delle |
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vi dee fare e temere e vigilare a custodirlo fedelmente. | Sono | oltrecciò queste anime giovani e innocenti, di cui il |
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voi avete a dire della piccola vostra congregazione: « Io | sono | gelosa di voi per zelo di Dio. Poichè vi ho sposato a un |
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Cristo quando ci disse: « Il mondo gli ha odiati perchè non | sono | del mondo, sì come io non sono del mondo? » (6). E a |
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gli ha odiati perchè non sono del mondo, sì come io non | sono | del mondo? » (6). E a malgrado dell' odio del mondo così |
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come gli aveva detto (1); e fu per un fine grande, come | sono | tutti quelli d' Iddio, cioè di profetare nella figura di |
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di verità » (7). 15 « Ti ringrazio, o Signore, perchè | sono | partecipe di tutti quelli che ti temono », per la comunione |
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cosa, rimediate tosto a' piccioli sregolamenti che non si | sono | potuti evitare colla previdenza, e tutto ciò manco sia |
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intendere come ciò sia: come le nostre azioni, se fatte non | sono | in nome di Gesù, non abbiano che merito naturale, il quale |
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sia tutta orazione , colla quale impetrino nuove grazie. | Sono | da meditare singolarmente a quest' uopo le lettere di Paolo |
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libero; ma Cristo è ogni cosa ed è in tutti » (5). Queste | sono | sublimi cose, e sta in voi abbassarle e porgerle loro |
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la bellezza singolarissima, e finalmente la bontà infinita, | sono | da destare in esse sensi di gratitudine verso un Dio sì |
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creder si deve consiste principalmente in due uomini, che | sono | Adamo e Gesù Cristo, e per questa maniera si vede la grande |
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quelle cose pertanto, nelle quali Cristo non si trova, | sono | quelle di cui leggesi nell' Ecclesiastico: « Non volere |
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già fu, illuminato e fervente. Or le parole dell' Apostolo | sono | le seguenti. [...OMISSIS...] Letto dunque questo brano |
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le compartirò in alcuni articoli. « « Io dunque, che | sono | ne' ceppi, vi scongiuro nel Signore, che camminiate |
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spirito, se non si conosce in che esse membra fra di loro | sono | differenti, e in che si convengono. Conciossiachè è proprio |
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del figliuolo di Dio ». Adunque e la fede ed il battesimo | sono | di necessità per esser l' uomo raggiunto con questo capo. |
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proprietà che distinguono i membri l' uno dall' altro. Esse | sono | formate dalle varietà della grazia; la quale parte, come |
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adunque vuole, che questo modo, onde tutti i membri | sono | uniti in un corpo col capo, ed onde ciascuno è distinto, |
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mansueti, pazienti, sopportatori degli altrui difetti, che | sono | le quattro virtù innanzi proposte. E maggiormente segue a |
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se ama salvarsi? Peraltro considerate che questi sempre | sono | doni , cioè non cose dovute; e in primo luogo questi doni |
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doni , cioè non cose dovute; e in primo luogo questi doni | sono | appunto i meriti. Per questa maniera « empiuto ha egli |
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nella Chiesa cotesti gradi di grazia, che più tosto | sono | a Dio conosciuti che agli uomini, si distinguono ancora |
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ancora varii uffizi e dignità, a cui questi gradi | sono | ordinati. Doppiamente poi si ordina la grazia all' uffizio |
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, giova a santificar se medesimi; l' altre più tosto | sono | date all' altrui santificazione, e all' adornamento della |
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» (1). E questo egli è pur Cristo che di sè disse: « Io | sono | il buon Pastore » (2): pastore veramente buono, che fra' |
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intendere il mistero del regno d' Iddio: ma per quelli che | sono | fuori, tutto si fa per via di parabole » (1). Paolo nella « |
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colui, che quelli futuro prenunziavano. Sostanzialmente | sono | persone dallo stesso spirito inviate a ben degli uomini. |
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più di pio decoro, permangono sino alla fine. Questi non | sono | da Paolo specificati, ma solo tocchi colle parole di |
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l' ordinaria dignità di soprannatural potere è fornita. | Sono | ordinari ministri quelli che o con ordine stabilito e |
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lega e condanna. In somma i reggitori ecclesiastici non | sono | monarchi; sono pastori; non sono re , ma sono maestri degli |
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In somma i reggitori ecclesiastici non sono monarchi; | sono | pastori; non sono re , ma sono maestri degli uomini . |
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ecclesiastici non sono monarchi; sono pastori; non | sono | re , ma sono maestri degli uomini . Cristo poi, dice il |
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non sono monarchi; sono pastori; non sono re , ma | sono | maestri degli uomini . Cristo poi, dice il Dottor nostro, |
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ancora: « Ricevete lo Spirito Santo » (4), e: « Io | sono | con voi sino alla consumazione del mondo », non muojo più, |
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questi fur posti « a reggere la Chiesa di Dio » (1), questi | sono | i pastori e i dottori , questi gli sposi della Chiesa, i |
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sì fatto sacramento. [...OMISSIS...] Tutti questi uffizi | sono | bisognevoli al sacramento eucaristico, e tutti uniti negli |
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del capo. Molte parti ha un corpo (2). Queste diverse parti | sono | nella Chiesa di Dio i diversi doni e' diversi ministeri |
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», della carità, mostra, che doni e ministeri nulla | sono | senza questa che gli avviva: essi soli formano i membri |
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Le giunture poi, per cui è somministrato quel nutrimento, | sono | i Sacramenti della Chiesa, veicoli di grazia, li quali |
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intermissione pregate » (3); le quali cose, a dir vero, | sono | all' uso de' beati del Cielo. Questo precetto della |
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guardia dell' inimico. [...OMISSIS...] Gl' inimici nostri | sono | da fuori, e da dentro. Quelli consistono nella lusinga |
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di qualche particolare oggetto religioso. Commendabili | sono | queste, se dalla Chiesa approvate; ma chi può negare che |
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antichi solitari d' Egitto, come santo Agostino riferisce, | sono | anche da questo santo Dottore commendate, perchè eccitano |
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adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità » (1). | Sono | qui delineate le proprietà tutte del vero adoratore: lo |
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spontanee, che egli vi suggerisce; queste assai volte | sono | frutti dello spirito di Dio; e però allo spirito, e alla |
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conoscesse; ma veruna approvazione non ebbero. Quelle prime | sono | venerabili, e se le calunnia l' eretico, è a suo gran |
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spruzzi d' acque, quando sieno puri e salutari. Non però | sono | queste necessarie giammai, come il rigagno non è necessario |
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Ella è libera: ella signora: pochissimi, manifestissimi | sono | i suoi sagramenti, cioè le sue funzioni essenziali. Ma che |
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e viene facendo altre sue preci: come fanno gl' idioti. | Sono | adunque due cose principali nella Messa, cioè l' |
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espresso dagli astanti insieme col Sacerdote. Plurali poi | sono | altresì le parole che succedono: « « In ispirito d' umiltà |
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senso dell' orazione si ricava dal libro di Daniello; donde | sono | tratte le parole e il concetto. In esso i tre forti giovani |
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e l' altra di queste cose indicate nelle dette orazioni, | sono | più chiaramente espresse nel Canone, la parte più antica ed |
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tolta fuori la consecrazione, tutte le orazioni d' offerta | sono | plurali. [...OMISSIS...] Nella quale orazione tutti gli |
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e rinunzie alla vita, e a quanto è nella vita per Cristo, | sono | ciò che rendono verissimo Sacerdote qualunque cristiano |
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il suo divoto libro della Comunione. [...OMISSIS...] Mi | sono | allungato parlandovi del Sacramento della Comunione qui, |
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Comunione qui, dove il discorso fu della Messa, perchè elle | sono | cose congiunte. Il comunicare poi alla Messa si fa all' |
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festivi, le sacre pompe, le orazioni, i sacrifizŒ, non | sono | nuovi per intero: avvegnachè tutte le genti antiche |
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quanti bei sensi a lui non esprime ne' sacri templi? Non | sono | segni di idee solamente le parole: anche gli atteggiamenti |
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tali vanità, al Signore ne hanno fatto sacrifizio. | Sono | perciò le ricchezze delle chiese trofei, che Gesù ha |
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chiesa più abbisogna e più conviene, nel quale gli uomini | sono | più raffreddati e aderenti alle mondane cose; come inverso |
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dello spirito e delle virtù de' Cristiani. Quegli ornamenti | sono | buoni, ma questi migliori; nè quelli sono cari a Dio senza |
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Quegli ornamenti sono buoni, ma questi migliori; nè quelli | sono | cari a Dio senza questi. Quando dunque venite in alcun |
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semplice povertà v' insegni a sprezzare la mondana vanità. | Sono | nelle chiese, oltre agli ornamenti, delle altre cose; e |
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altare rappresentano pure le vestimenta di Cristo, che | sono | i Santi suoi. I candelieri accesi, e il Crocifisso nel |
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a sè ogni cosa. A pie' dell' altare stanno de' gradini, che | sono | le virtù, per cui si va a Cristo. Prima di ascenderli nella |
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su quelle acque dal Sacerdote. D' alcune altre cose, che | sono | in chiesa, cade di toccare nel capo seguente. Dalla |
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Chiesa è la SINCERITA`. Essendo santa essa Chiesa, sinceri | sono | quegli atti con cui la santità appalesa. Oltracciò sono |
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sono quegli atti con cui la santità appalesa. Oltracciò | sono | fatti a Dio, col quale non si scherza, poichè vede nell' |
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sola che ottenga favore. Perciò le ecclesiastiche cerimonie | sono | ancora semplici e naturali . Per esempio: levarsi in piedi |
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cui tutto si move. Ogni cosa è bene disposta e regolata. | Sono | prescritti a' Sacerdoti i movimenti e gli atti più minuti, |
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contegno attenersi e dignitoso. E perchè i mondani uomini | sono | avvezzi nelle loro smorfie, e in certi loro attucci, colle |
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cerimonie ecclesiastiche è quello di RIVERENZA, di cui | sono | piene verso tutti i membri della Chiesa, cioè i fedeli che |
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Chiesa, cioè i fedeli che a quelle assistono, e di quelle | sono | gran parte. Ciò pure insegna come dobbiamo portarci a |
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dalla presunzione, dall' alterigia, e dall' insulto, che | sono | pur le belle costumanze di questo mondo? Ma il carattere |
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il Signore è con quelli che pregano, ed essi nel Signore | sono | uniti, per cui al Dominus vobiscum segue l' Oremus , cioè |
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della Chiesa, si trovano pure e sincere , in sè stesse | sono | belle e ordinate , verso Dio sono gravi e maestose , verso |
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e sincere , in sè stesse sono belle e ordinate , verso Dio | sono | gravi e maestose , verso i fedeli sono piene di rispetto e |
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ordinate , verso Dio sono gravi e maestose , verso i fedeli | sono | piene di rispetto e d' amore . Che se, in trattando fra noi |
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dì e della notte, ne vennero Prima e Compieta . Queste ore | sono | santificate anche da' fatti della Passione di Cristo. A |
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dice i salmi delle Ore canoniche. Gli OffizŒ divini, come | sono | al presente, si possono ancora dividere in tre parti: nel |
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come è detto, il Salterio, cioè gli OffizŒ feriali , che | sono | uffizŒ di penitenza e di apparecchio alla Domenica, grande |
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Dio, i veri propositi, e i mezzi di non tornare al vomito, | sono | i frutti di questo sacro tempo. Alla Domenica di Passione |
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corporea, e poi della spirituale. A questi due fini perciò | sono | indiritti i Sacramenti del Matrimonio e dell' Ordine. Non è |
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l' acquisita nostra dignità, alla quale dignità tutte cose | sono | sommesse e dell' inferno e del mondo. Ma quanto alle |
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effetto primo del Battesimo, lavare il peccato. Ma or che | sono | queste acque, che hanno tale potestà? che toccano il corpo, |
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e s' intenderanno i bei costumi della vergine cristiana. | Sono | pertanto consuetudini e virtù di questo stato illustre e |
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mirra, liquore che preserva da corruzione; le labbra | sono | fasciate con nastro vermiglio, segnacolo di verecondia ne' |
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e confondersi davanti a lui, che li dona, quanto i doni | sono | più rari; così del dono stesso della purità ha la vergine |
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pertanto della carità del prossimo distesamente: troppi ne | sono | e frequenti i trattati. Ognun sa, che il precetto è questo, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dell' altro è adempiere a tutta la legge cristiana (2). Ci | sono | dati intorno a questo primo comandamento di Cristo gli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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carità più magnifica. Con questo studio della religione | sono | nobilitate e rese sante le relazioni ed i mutui offizŒ del |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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o di vivacità di parlare. Tutte coteste fonti di diletto | sono | guaste, o poco nette, e per lo meno non eccedono le |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di vivere cogli altri da gusto umano, e suo proprio, da cui | sono | mossi gli altri; anzi che egli ogni sensibile amore tolga |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Or quando onesto è questo piacere, quando legittimo? Varie | sono | le cose, che altrui possono dar piacere; ora egli è bello |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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la quale in tal modo piace a Dio, piace anche a quelli che | sono | di Dio. A coloro, cui altro non diletta che il puzzo di |
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cioè colla virtù, colle cose per sè indifferenti come | sono | i fregi del vestire, ed ancora co' peccati, co' peccati si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Vorrei che ben intendeste il fine dell' Istituto; e | sono | certo che non solo ubbidireste in tutto, rinunziando alla |
Epistolario ascetico Vol.III -
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l' inquietudine e la tristezza con tutti i mezzi che | sono | in proprie mani, sì spirituali che temporali; cioè onesto e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dubbio e vengono certamente dal nemico dell' anime nostre. | Sono | quegli uccelli di cui parla Cristo nel capo XIII di San |
Epistolario ascetico Vol.III -
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se i nostri pensieri ci apportano frutti sì amari, come | sono | quelli della desolazione, non possono venire che da un |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Vi hanno dunque dei ragionamenti che ingannano; e queste | sono | le armi perpetue che usa il demonio per sedurre gli uomini; |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Come potremo adunque guarentirci da un tanto inganno? Vi | sono | dei segni generali per distinguere i ragionamenti dolosi e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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vengono dalla verità, da Dio, si è quello di osservare se | sono | tortuosi, torbidi, lunghi, involuti, e che non lasciano in |
Epistolario ascetico Vol.III -
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anima in preda al dubbio e con un segreto rimorso. Questi | sono | cattivi sintomi: la luce della verità che viene da Dio è |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sistema delle sue verità si contiene; dunque i miei dubbi | sono | insussistenti, essi provengono dalla limitazione della mia |
Epistolario ascetico Vol.III -
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non può raggiungere i grandi misteri rivelati da Dio, come | sono | quelli della Trinità, dell' Incarnazione del Verbo nel seno |
Epistolario ascetico Vol.III -
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in cielo, qual premio della nostra Fede: tutti questi | sono | misteri d' amore, sono un abisso infinito di carità, di cui |
Epistolario ascetico Vol.III -
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della nostra Fede: tutti questi sono misteri d' amore, | sono | un abisso infinito di carità, di cui non possiamo certo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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già una grazia grande l' avere di sì buoni genitori, come | sono | i suoi, coi quali Ella può usare della più gran confidenza |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che patisce contro la Fede, non ci stia a credere, non | sono | vere tentazioni: la sua fede sta immobile e sicura nel |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dei timori e delle trepidazioni, ed anche dei dubbi che non | sono | veri, ma apparenti: cose tutte che Iddio permette per |
Epistolario ascetico Vol.III -
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della casa di Dio e del culto che vi si esercita, | sono | i mezzi adoperati dai santi vescovi, e giustamente presi da |
Epistolario ascetico Vol.III -
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consentanea alla sublime lor vocazione. Eccellenti | sono | i due libri ascetici, ch' Ella accenna, come mi sembrano |
Epistolario ascetico Vol.III -
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rispetto per essi con una ben regolata subordinazione, | sono | del pari mezzi che influiscono a rendere il clero unito, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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solo allora quando le persone verso cui si dee praticare | sono | scelte d' un merito reale. Perciò Ella troverà, credo, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e premi a quelli che mostrano più zelo in tal ministero; | sono | altrettanti mezzi per metterlo in onore e farlo fiorire. |
Epistolario ascetico Vol.III -
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del popolo, Ella tocca il punto capitale de' matrimoni, che | sono | il principio e il fondamento delle famiglie, e non può |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ed è quello che diciamo dell' Oratorio ; ma gli altri non | sono | predeterminati: e la ragione si è, che essendo vari i |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che si faccia una legge di troncare i pensieri inutili come | sono | quelli che riguardano il futuro: questi sono pensieri |
Epistolario ascetico Vol.III -
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inutili come sono quelli che riguardano il futuro: questi | sono | pensieri frivoli e grandemente dannosi: l' uomo dee |
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che facilmente esaltano la mente e inaridiscono il cuore e | sono | tanto meno importanti per l' uomo che lo studio della |
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ed io le rispondo che gli atti esterni fatti con sincerità | sono | utilissimi all' uomo che vuole vincere la superbia, e gli |
Epistolario ascetico Vol.III -
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»; se mi farà conoscere che alcuni dei nostri cari fratelli | sono | da lui destinati a tant' opera; credete voi che io |
Epistolario ascetico Vol.III -
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solo ad ubbidire ai divini comandi. Ma i tempi e i momenti | sono | nella potestà di Dio, e le vostre preghiere fatte a me non |
Epistolario ascetico Vol.III -
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banditori evangelici alle nazioni, quando egli vede che già | sono | mature a riceverli, come già disse nel Vangelo: « Levate |
Epistolario ascetico Vol.III -
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volesse stabilire i tempi e i momenti, in cui le nazioni | sono | mature alla messe! Vi ripeto adunque che, col rivolgere a |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e quella di predicare il Vangelo e convertire le nazioni, | sono | fra di loro di diversissima natura? La prima non ha bisogno |
Epistolario ascetico Vol.III -
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le possono e le debbono fare tutti i cristiani: | sono | proporzionate alle forze di tutti quelli che hanno buona |
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e religioso il cuore, se si fa ben conoscere come elle | sono | belle e lodevoli solo allora che servono a mettere il vizio |
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della purificazione (Levit. XII), le cui espressioni tutte | sono | tali, che dichiarano quella legge non essere fatta se non |
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e rinnovata nell' anima della Madre. Io spero, anzi | sono | certo, che all' illustre e pio autore dell' articolo, dove |
Epistolario ascetico Vol.III -
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castità? R. Già le regole che danno i maestri di spirito | sono | eccellenti, nè di altre particolari ne avrei. Pure stimo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di cui Roma è centro. Se si trattasse di sapere quali | sono | le più belle vesti e i più bei parati di Chiesa, si |
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Ella sarebbe una questione di gusto, e come i gusti | sono | diversi, così a certi uomini piacerebbe una forma, a certi |
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quanti combattono colle più fiere tentazioni! quanti | sono | martoriati da pene interiori! Noi non conosciamo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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distintamente quelli che in tante diverse maniere | sono | angosciati, ma basta anche solo conoscere un po' in |
Epistolario ascetico Vol.III -
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d' una congregazione potrebbero da sè stesse pubblicare che | sono | vittime del santo amore, e pretendere che gli uomini le |
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rivelasse Iddio espressamente che tutte quelle religiose | sono | destinate da lui vittime da immolarsi sull' altare dell' |
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con cui l' andiamo cercando. Esclusi i mistici, a lei | sono | già noti i più sicuri ascetici e non dubito che ne sia |
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Signor Gesù Cristo, che hanno una soavità e forza infinita, | sono | adattate ai dotti ed agli indotti, rendono un sapor |
Epistolario ascetico Vol.III -
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rendono un sapor celeste, prestano un alimento divino, | sono | della più esatta verità, senza che nessun pensiero umano vi |
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cammino. In particolare non feci che poche osservazioni e | sono | queste: La prima, che per altro calcolo poco o nulla, |
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delle loro operazioni, ed essendo l' oggetto, in cui | sono | occupate, generale, onde non ammette discorso e |
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più necessarie a sapersi per chi la deve guidare, e questi | sono | massimamente tutti quei luoghi, nei quali tocca, sembrarle |
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lui, vittime immolate sull' altare del divino amore. « « Io | sono | venuto a portare il fuoco in terra » », Egli disse, e il |
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al mondo, come il mondo a lui. Insomma le Scritture | sono | piene di questo sentimento, e Iddio ebbe sempre ed ha le |
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colla divina grazia, tendano alla perfezione; ma le vittime | sono | già perfette, non hanno bisogno di essere associate, e nè |
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a cui la carità non permetteva che mi sottraessi. | Sono | però desideroso, se a Dio piace, di applicarmi a così dolce |
Epistolario ascetico Vol.III -
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donna che non ha marito, dice che « pensa quelle cose che | sono | del Signore, ad essere santa di corpo e di spirito ». Certo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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credendole inutili alla pratica, quando esse anzi | sono | della pratica stessa la vita e la forza; e talora si |
Epistolario ascetico Vol.III -
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misericordia, e la sete della giustizia e della santità | sono | altrettanti doni del Signore, di cui la sua lettera |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Chiesa cattolica le persone religiose d' Inghilterra, non | sono | le dottrine, ma alcune pratiche della Chiesa Romana, io ho |
Epistolario ascetico Vol.III -
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individui cattolici; e molte pratiche che in se stesse non | sono | cattive, salvo il dogma, non le impone come obbligatorie ai |
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possano prima di morire arrivare a quest' unità, verso cui | sono | mosse dal divino Spirito, senza però che il loro libero |
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la porta. Dio pur volesse che tutti i Vescovi separati che | sono | in Inghilterra, insieme colle loro diocesi, venissero all' |
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i mali, in felici avventure tutte le umane calamità! Tali | sono | i sentimenti che io veggo in Lei, mio caro Marchese, e di |
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Potessi essere a Torino e dar loro qualche conforto! Ma | sono | anch' essi sì religiosi, che troveranno nella mano che |
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Cattolica nell' opera d' invitare a sè que' Cristiani che | sono | fuori del suo seno, debba essere e sia di mantenere o |
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suole dividere i suoi membri in altrettanti collegi, quante | sono | le opere principali di Carità ch' egli esercita. Onde |
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agli occhi o almeno nella pratica di costoro, tutti i mezzi | sono | buoni per arrivare a quell' uno. Questo principio spiega |
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più bene che non gli individui separati, i quali | sono | pure anch' essi esposti qualche volta a prendere inganno, e |
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qualche volta a prendere inganno, e tanto più quanto più | sono | liberi e abbandonati, e quanto sono meno umili. 6 |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e tanto più quanto più sono liberi e abbandonati, e quanto | sono | meno umili. 6 Dimostrato che l' ubbidienza pienissima è |
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questo fine è morto Gesù Cristo: i santissimi Sacramenti | sono | istituiti per questo ed hanno un' efficacia infinita, |
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mio carissimo e veneratissimo Marchese: le orazioni non | sono | mancate in vita, non mancheranno in morte al suo Augusto: e |
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celesti, e dei documenti preziosissimi! Quante volte non mi | sono | avveduto che nel suo spirito si diffondevano degli sprazzi |
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Dio, perchè noi ne caviamo copioso profitto. Io intanto mi | sono | subito a Dio rivolto, sia per offerirgli il sacrifizio di |
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la sua giornata entrò nel riposo e nel gaudio del Signore? | Sono | questi gli altissimi sentimenti della sublime vocazione a |
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che s' incontrano più o meno in tutti i principii, e che | sono | utili e necessarie nell' ordine della Provvidenza, |
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di travagli, ha tuttavia le sue secrete dolcezze, le quali | sono | tali e tante per un' anima amante che vincono le amarezze, |
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vi farete conoscere, si saprà in Verona che a S. Zeno vi | sono | uomini zelanti per sovvenire alla poveraglia. Oggi 23, ho |
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d' accordo d' indurre i cristiani cattolici, a cui | sono | mandati a predicare, a provvedersi d' un simil libro, e a |
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maestra e madre, nel grembo della quale per grazia di Dio | sono | nato e sono rinato alla grazia. Il tenore dell' |
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madre, nel grembo della quale per grazia di Dio sono nato e | sono | rinato alla grazia. Il tenore dell' ossequiatissimo foglio, |
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attaccamento alle dottrine della Santa Romana Chiesa di cui | sono | figlio. Beatissimo Padre, io bramo modificare tutto ciò che |
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ed ubbidiente alla Santa Sede, quale per grazia di Dio | sono | sempre stato di cuore, e me ne sono anche pubblicamente |
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quale per grazia di Dio sono sempre stato di cuore, e me ne | sono | anche pubblicamente professato, io le dichiaro di |
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che la permette pe' suoi adorabili fini, ed io perciò ne | sono | contentissimo. Sono ormai certo che verrà proibito tanto il |
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suoi adorabili fini, ed io perciò ne sono contentissimo. | Sono | ormai certo che verrà proibito tanto il libro delle « |
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altro di questi possono cosa alcuna nei momenti presenti. | Sono | momenti di turbazione e di passioni. Ottenuta la |
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molti beni; e fra gli altri io ne vedo uno, del quale | sono | a Dio gratissimo, e questo si è del tenermi più lontano dal |
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fosse a noi benevolo. Ringraziamone di nuovo Iddio: io mi | sono | sottomesso alla proibizione ciecamente, benchè mi sia |
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eguali si dimostrano e non cangiano clima come le rondini, | sono | quel tesoro inapprezzabile di cui parlano le divine |
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felice, e con tutta la sincerità e devozione del cuore mi | sono | sottomesso al decreto, senza conoscerne o ricercarne i |
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erano ragioni di proibirle, altro a me non importa sapere. | Sono | bensì grato all' amicizia ch' Ella mi dimostra in questa |
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agli occhi nostri, perocchè in sè stessi i suoi disegni | sono | sempre grandi, anzi infinitamente grandi. Circa il |
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nascosto di quello che seppi, non vi ho ingannati; ma bensì | sono | stato ingannato io, e tosto che rilevai la cosa, ve la |
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cosa la sua gloria. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.49 Vi | sono | oltremodo obbligato della cara vostra lettera, che dimostra |
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e indifferenti ai negozi religiosi. Comecchè sia, io mi | sono | ciecamente sottomesso a quel decreto, com' era mio debito. |
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atto doveroso per ogni figliuolo della Chiesa, di cui io | sono | l' ultimo; nè per grazia di Dio un tale avvenimento mi |
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Gesù Cristo: « « La messe è molta per certo, ma gli operai | sono | pochi: pregate dunque il Signore della messe che mandi |
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messe che mandi operai nella messe sua » ». Sì certamente | sono | scarsi ed anzi scarsissimi gli uomini apostolici, i quali |
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uomini apostolici, i quali non possono essere tali, se non | sono | eminenti nell' orazione e nello zelo di annunziare la |
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diffondere il Vangelo agli infedeli, se non quei pochi che | sono | di provata vocazione, e con zelo ardente a questa |
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si esige anche molto ingegno, perchè quelle loro filosofie | sono | veramente maravigliose, e quasi l' estremo sforzo dell' |
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dei missionari ben addentro in tali dottrine, le quali | sono | state fatte conoscere all' Europa dagli Inglesi, |
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mettere a suo tempo i nostri missionari, cioè quando | sono | più formati nello spirito, e in tal caso si dovrebbero |
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insieme la semplicità e la prudenza evangelica. Queste | sono | cose, o mio caro, che nessuno degli uomini può insegnare, e |
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colle orazioni de' miei compagni. Le quali orazioni non | sono | utili soltanto ai defunti, ma di conforto anche ai |
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siccome è degno. Il che non fanno sicuramente quelli che | sono | pigri ed accidiosi, e hanno quasi noia e fastidio di |
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i santi esercizii della orazione, specialmente quelli che | sono | ordinati dalle nostre consuetudini, e più ancora, se potete |
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lena e vigore. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.50 Vi | sono | obbligato della parte che prendete alle mie tribolazioni, e |
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mio carissimo, per l' amore del nostro Dio; perchè esse | sono | un difetto, e ci rubano la dolcezza del cuore, e |
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vizio funesto che esse contengono: non badiamo che esse | sono | opposte alla sapienza, la quale ci dice di non doversi |
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dice di non doversi aspettare quaggiù la piena perfezione, | sono | opposte alla santissima umiltà come quelle che presumono |
Epistolario ascetico Vol.III -
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presumono troppo dell' uomo e di noi stessi, e sopra tutto | sono | opposte alla dolcissima carità, [...OMISSIS...] Conviene |
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usque dum perficiatur »! Quanto le angustie di Cristo | sono | state maggiori delle nostre! Certo di tanto, di quanto egli |
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carne, e del sangue, e del demonio. Perocchè queste sole | sono | quelle cose che distolgono l' uomo dalla virtù e dalla |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di que' libri, ove si tratta di quegli argomenti nei quali | sono | consegnati i semi, così scarsi tutt' altrove, delle |
Epistolario ascetico Vol.III -
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certo Le sia dunque il pensiero che oso soggiungerle. Io | sono | persuaso che l' uomo (e molto più la società) non possa |
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gli altri principii vogliono essere subordinati, dal quale | sono | corroborati e santificati. Il rifiuto o l' indifferenza che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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a toglierli, se si può, e quando usati tutti i mezzi che | sono | in nostro potere, non si riesca, per licenziare dall' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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per licenziare dall' Istituto gli inosservanti. Le regole | sono | queste: 1 Il Superiore deve dimostrare una ferma volontà |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e graziosità a' suoi sudditi, specialmente a quelli che | sono | stati corretti, e si sono emendati, od hanno promesso |
Epistolario ascetico Vol.III -
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specialmente a quelli che sono stati corretti, e si | sono | emendati, od hanno promesso emendazione. Già s' intende che |
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di tutte le Chiese; Che in ubbidienza alla detta Chiesa io | sono | pronto a fare qualunque dichiarazione, correzione o |
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cose necessarie. Quelle carrozze ed altri oggetti, che ora | sono | in Roma, e che già mi rendono la favola del pubblico, non |
Epistolario ascetico Vol.III -
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molto più, di sè medesimo; perchè questi affettuosi lamenti | sono | a lui cari, ed egli non potrà resistervi, se li farete di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e della povertà di queste cose visibili e corruttibili? | Sono | in fine i desiderii della morte, famigliari a tutti i |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dei doni che mi ha mandato la vostra carità, e che mi | sono | pegno della vostra filiale devozione, e sì per rispondere |
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che noi nascessimo o lo sapessimo desiderare. Quali adunque | sono | i mezzi per ottenere questa unione intima, e continuamente |
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agli occhi dell' anima nostra, udendo le sue parole quali | sono | scritte nel Vangelo, contemplando le azioni da lui fatte |
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cristiano ha intorno gli ornamenti di Gesù Cristo; e questi | sono | più o meno ricchi e preziosi, secondo l' abbondanza delle |
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mentre anzi, se pensa che tutti questi tesori gli | sono | stati dati gratuitamente e contro ogni suo merito, egli dee |
Epistolario ascetico Vol.III -
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il desiderio sincero del disprezzo (cosa preziosissima), | sono | le seguenti: Non dare (generalmente parlando) agli uomini |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Carità, bramando di accogliervi unicamente quelli che vi | sono | « missi a Deo , » non mai chiamati da me; che Dio me ne |
Epistolario ascetico Vol.III -
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il mio sincero sentimento circa quanto mi domanda: mi | sono | raccomandato a Dio prima di darlo, ed ho consultato qualche |
Epistolario ascetico Vol.III -
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umiltà e di mansuetudine. [...OMISSIS...] 1.50 Due sistemi | sono | stati sperimentati circa la relazione degli ordini |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ma in quella vece l' esperienza dimostra che queste | sono | deboli, poco utili alla Chiesa, di breve vita anche senza |
Epistolario ascetico Vol.III -
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benchè non in tutto, legittimo superiore dei religiosi che | sono | nella sua Diocesi e che hanno il privilegio dell' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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pratica efficaci, richieggono due condizioni che non si | sono | finora dappertutto verificate. La prima è, che le relazioni |
Epistolario ascetico Vol.III -
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fossero solleciti della sua conservazione, come ne | sono | gli stessi superiori, e non pensassero soltanto ad |
Epistolario ascetico Vol.III -
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E` dunque necessario che, come i Superiori dell' Istituto | sono | obbligati dalla loro professione di promuovere coll' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ragionevolezza di ascoltare intorno a ciò i Superiori, che | sono | quelli che conoscono davvicino le forze e l' abilità dei |
Epistolario ascetico Vol.III -
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in tutto e per tutto come piace a lui, e in questo gli | sono | pienamente soggetti. Lo stesso si dica delle altre opere |
Epistolario ascetico Vol.III -
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santificare Lei e tutta la sua famiglia. Le vie del Signore | sono | ammirabili e superiori al pensar nostro: dobbiamo adorarne |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e le caritatevoli espressioni d' un amico in Cristo | sono | sempre soavissime e salutari, quanto più non riescono tali |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che mi vanno assalendo, sebbene con modi poco decenti, | sono | mossi in qualche guisa dallo zelo per la purità della fede, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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a tutte le altre anteposta. Di poi considero che tali cose | sono | permesse da quell' Eterno nostro Signore e Creatore, senza |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dagli avversari. Perocchè quanti amici in Cristo mi si | sono | manifestati in questa occasione che non sapeva pur d' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che tutti quelli che ben intendono questa gran verità, | sono | facilmente contenti di ogni uffizio, esercitandolo, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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gratitudine alla divina bontà che a tanto li elesse; e | sono | simili a coloro che, lavorando nel fuoco, non possono a |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di vincere o piuttosto di deporre la timidezza soverchia | sono | i seguenti: Il primo mezzo è non aver paura della timidezza |
Epistolario ascetico Vol.III -
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anima nostra. Io so, mia veneratissima Signora, che questi | sono | i suoi conforti, come sono i miei. Da molto tempo non ho da |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Signora, che questi sono i suoi conforti, come | sono | i miei. Da molto tempo non ho da Roma nuova alcuna, spero |
Epistolario ascetico Vol.III -
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angustiato, esclusivo, e di somiglianti cose ripieno, che | sono | grandissimi difetti ed impedimenti al compimento dell' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che sarebbe di noi in questa o quella ipotesi; chè non ci | sono | pensieri più vani di questi, nè più atti a turbare la pace |
Epistolario ascetico Vol.III -
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la vostra lingua: oltre quella, non avete diritti. Vostre | sono | innegabilmente la Sicilia, la Sardegna, la Corsica, e le |
Doveri dell'uomo -
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progresso materiale che, nelle vostre condizioni dell'oggi | sono | illusioni. La Patria sola, la vasta e ricca patria |
Doveri dell'uomo -
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terre incognite, contro nemici potenti e avveduti. I popoli | sono | diversi corpi, le divisioni di quell'esercito. Ciascuno ha |
Doveri dell'uomo -
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ad ogni uomo che risponde al chi sei? degli altri popoli: | sono | Italiano. Quei doveri e quei diritti non possono essere |
Doveri dell'uomo -
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l'Unità. Gli stati nei quali si divide in oggi l'Italia non | sono | creazione del nostro popolo: uscirono da calcoli |
Doveri dell'uomo -
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rappresenta la vita individuale. Tutte le altre divisioni | sono | artificiali, e non s'appoggiano sulla vostra tradizione |
Doveri dell'uomo -
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la patria per tutti. Il voto , l' educazione, il lavoro, | sono | le tre colonne fondamentali della Nazione; non abbiate posa |
Doveri dell'uomo -
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esservi soddisfatta: la vita morale, la vita intellettuale | sono | cancellate, e con esse l'emulazione, la libera scelta del |
Doveri dell'uomo -
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nella distribuzione del lavoro? È impossibile. I lavori | sono | di natura diversa, non calcolabile sulla durata o sulla |
Doveri dell'uomo -
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Rassegniamoci dunque all'ignoranza sulle cose che ci | sono | per lungo tempo ancora inaccessibili, e non abbandoniamo, |
Doveri dell'uomo -
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delle nostre facoltà intellettuali. Le nostre facoltà | sono | gli strumenti di lavoro che Dio ci dava. È dunque |
Doveri dell'uomo -
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Ma vi son cose che costituiscono il vostro individuo e | sono | essenziali alla vita umana. E su queste neppure il popolo |
Doveri dell'uomo -
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illimitatamente libera: i diritti dell'intelletto | sono | inviolabili, ed ogni censura preventiva è tirannide: la |
Doveri dell'uomo -
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ad una sola: perocchè le qualità dell' essere ideale | sono | intieramente diverse ed opposte a quelle dell' essere reale |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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veri a chi non li ha prima d' ora avvertiti, tuttavia essi | sono | innegabili e patenti; e ne ho, come mostravo, testimonio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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manifesta massimamente nell' uso delle parole. Due adunque | sono | i modi dell' essere al tutto distinti fra loro e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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loro e inconfusibili, l' ideale e il reale ; due parimente | sono | le facoltà umane primitive che presiedono a' que' due modi, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nostri sensi, prima che noi ce ne formiamo le idee. Ma mi | sono | formata la difficoltà:« come, date le percezioni sensitive |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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purchè si cerchi nella composizione delle lingue che | sono | specchio al pensare comune degli uomini. Basterà dunque |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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la latina e la toscana. Ora tutte queste appellazioni non | sono | che altrettanti aggettivi sostantivati ; ed ora che cosa è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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peculiare, e non agli altri. Sicchè ciò che significano | sono | appunto concetti della mente, e non realità fuori della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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segnano che l' idea : quindi tutti i nomi, anche proprii, | sono | nomi comuni e nulla più, e il nome comune, appunto perchè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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adunque di cui parlo comprende anch' essa tre parti e | sono | le seguenti: 1. un argomento, dal quale io arguisco che un |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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una visione della cosa reale; giacchè le relazioni non | sono | che altrettanti esseri ideali, non potendo esse esistere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il segno, la determinazione, al quale la mente pensa Dio, | sono | tali e talmente fra sè congiunte che dànno argomento della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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convincono insieme la necessità della sua sussistenza, non | sono | già lo stesso essere divino, esse non ne contengono se non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che sia un corpo o altro, secondo gli indizi che ci | sono | dati (1), possiamo imaginare quella essenza generica o |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sicchè tutte le nozioni che entrano in quel concetto non | sono | che l' essere stesso analizzato e distinto, senza uscire |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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, perchè in sostanza teoria e scienza o cognizione | sono | due sinonimi: e pratica viene a dire, non teoria, non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e questa tutta nel reale; che la teoria e la pratica non | sono | già due sezioni o parti della stessa scienza , ma che la |
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quali si ha qualche produzione o formazione esterna: e tali | sono | le arti meccaniche e le liberali. Ma delle azioni legate |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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senza che producano e formino nulla di esterno; e tali | sono | le operazioni intellettive e morali: anche queste, perciò |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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operazioni intellettive e morali: anche queste, perciò che | sono | azioni, appartengono alla pratica e talora si denominano |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di queste condizioni, per le quali l' uomo può svilupparsi, | sono | gli oggetti esterni che irritano i suoi sensi e vi |
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quelle delle cose materiali e dello spirito suo proprio. Vi | sono | alcune operazioni della mente che l' uomo può esercitare |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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la mente nostra fuori del materiale delle idee positive che | sono | la base di tutto il loro lavoro: ma fuori al tutto delle |
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della Teologia naturale. I confini della Teologia naturale | sono | segnati nell' idea che naturalmente aver possiamo di Dio, |
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naturale poteva giunger da sè, vale a dire perchè queste | sono | indivisibili da quelle altre di un ordine superiore che |
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delle cose naturali. Giacchè i soprannaturali misteri | sono | veramente un compimento delle cognizioni naturali, le quali |
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un compimento delle cognizioni naturali, le quali ne | sono | come i lineamenti e gli sbozzi vuoti di quelli; e quelli |
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abbiamo chiamate negative o ideali7negative , e che pure | sono | vere e preziosissime. Ora è appunto questa maniera di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che anche le varie specie di sensazioni, che egli patisce, | sono | tali che non hanno fra loro nessuna similitudine, cioè che |
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non hanno fra loro nessuna similitudine, cioè che i suoni | sono | interamente diversi dagli odori o da' sapori, non |
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egli acquista della luce, con sentire a parlare di lei, non | sono | tolte dalla sensazione reale della luce stessa, della qual |
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della luce stessa, della qual sensazione egli è privo; ma | sono | tolte dalla relazione di una cosa che si chiama luce colle |
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di vetro o di acqua e le idee di passaggio e di divisione | sono | a lui note per gli altri sensi. Insomma può conoscere |
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che è l' Unigenito Figliuolo di Dio Padre, e a cui perciò | sono | aperti e palesi tutti i tesori della divinità, in cui |
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dell' assenso che noi diamo alle divine cose, | sono | anzi nuove prove della verità delle cose rivelateci: |
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ragione quella che ci mostra la necessità, che a quelli che | sono | privi di un senso debbano riuscir misteriosi e |
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fatti che Iddio ha operato cogli uomini, i quali fatti non | sono | in sè stessi necessarii, ma dipendenti dalla divina volontà |
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maniere di verità, cioè: 1 di verità necessarie , le quali | sono | nella concezione dell' uomo ideali7negative ; e 2 di verità |
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esempio in un problema determinato d' algebra le incognite | sono | espresse con quantità perfettamente cognite in un certo |
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in sè stesse, ma ne' loro elementi, o termini co' quali | sono | quasi come in cifra e in enimma disegnate (1). Oltre la |
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o stimolato e mosso da degli agenti naturali, come | sono | tutte le cose che compongono quest' universo e che per la |
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discorso di Santo Stefano al Concilio degli Ebrei, questi | sono | chiamati duri, che resistono al pungolo dello Spirito |
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amore ed operazione naturale. Tutte le divine Scritture | sono | piene di questa grande verità, e lo stabilirla è lo stesso |
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non ha più diritto di tenerne il nome, che i suoi seguaci | sono | usciti dalla grande comunione della cristiana società. Ma |
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Cristo continua a dire, così esponendo il terzo effetto che | sono | le buone opere: [...OMISSIS...] . Il quarto effetto è l' |
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dello Spirito Santo: [...OMISSIS...] . Nelle quali parole | sono | dichiarate le proprietà di questo ultimo effetto, cioè una |
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della rivelazione, il naturale ragionamento non giunge, ma | sono | positivamente comunicate agli uomini. La Teologia rivelata |
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quali idee , quasi da luce calore, escono i sentimenti che | sono | poi cagione prossima di quelle interiori azioni di culto: |
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preghiere vocali, riti e cerimonie religiose, che, quando | sono | abbracciate da tutto un popolo, diventano popolari e |
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esistano le azioni interiori di culto, e perciò queste | sono | la sua base e, se si vuole così, la sua essenza: ma esse |
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base e, se si vuole così, la sua essenza: ma esse azioni | sono | legate necessariamente : 1. ai sentimenti; 2. alle idee; e |
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della Religione, separandolo da quelle parti che gli | sono | essenziali o concomitanti o accessorie. Se tutti per tanto |
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della religione soprannaturale, riassumendoli qui tutti, | sono | i seguenti: 1. Una Teologia , ossieno delle idee intorno |
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la dottrina. Le potenze dell' anima, dice S. Tommaso, | sono | molte; ma l' essenza dell' anima è unica: quelle dunque |
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molte; ma l' essenza dell' anima è unica: quelle dunque | sono | diverse da questa, ma da questa derivano come tralci da un |
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anima è il principio comune delle potenze, così le potenze | sono | altrettanti principii delle varie maniere di operazioni che |
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ai principii delle azioni stesse: quindi le potenze | sono | la sede delle virtù e dei vizii. Ma nell' ordine |
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cioè l' essenza dell' anima, giacchè le singolari potenze | sono | solamente la sede delle virtù singolari, e non di ciò che è |
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l' essere dalle mani del Creatore, le quali pur allora | sono | , non trapassano da uno stato all' altro, non diventano |
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soggetto di tutte le potenze, perchè io medesimo che penso, | sono | quello altresì che vuole, che ama, che patisce, che opera: |
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dal mio fare; ma non diverso, ma sempre identico e unico | sono | IO, a cui tutti questi atti appartengono, come a loro |
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quali seguitano le sensazioni: sicchè le imagini o fantasmi | sono | vere sensazioni e simili di natura alle percezioni |
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una tale idea di ricchezza? Le idee dunque, per sè sole, | sono | fredde, e tanto più fredde e inefficaci a muovere la nostra |
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fredde e inefficaci a muovere la nostra volontà, quanto più | sono | astratte e negative, cioè tali che non ci dànno la |
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tutto, e che ne parlano con riverenza; parlo di quelli che | sono | i più dotti, che più s' affaticano nella ricerca della |
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e una cotal nobiltà di concetti vi si gusta per entro, pure | sono | tutti solleciti di schivare, siccome scoglio, le idee |
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di eccellenza intima e soprannaturale. [...OMISSIS...] Vi | sono | nello spirito delle potenze che hanno bisogno di esser |
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di esser mosse da altre potenze, che in ragione di attività | sono | ad esse superiori: per cagione di esempio, l' intelletto ha |
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bisogno di essere mosso dalla volontà o dall' istinto. Vi | sono | delle altre potenze le quali non sono mosse da una potenza |
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o dall' istinto. Vi sono delle altre potenze le quali non | sono | mosse da una potenza superiore, ma in esse è il principio |
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le ho chiamate principii attivi . Non tutte le potenze | sono | principii attivi, sebbene tutti i principii attivi o no, |
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dire, per quanto mi pare, potenze. I principii attivi | sono | tanti quanti sono i sentimenti; perocchè la osservazione |
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mi pare, potenze. I principii attivi sono tanti quanti | sono | i sentimenti; perocchè la osservazione mostra che a ogni |
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Ora nell' uomo, fino che resta nello stato naturale, vi | sono | due sentimenti essenzialmente diversi, cioè soffre, è |
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così:« Tutti gli atti primi dello spirito umano per sè | sono | privi di coscienza: nessuno de' primi sentimenti ha in sè |
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a rendersi oggetto della nostra osservazione; mentre | sono | assai facili a osservarsi gli atti suoi, cioè le |
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quali egli prende nome di potenza. Nell' uomo naturale due | sono | i sentimenti fondamentali, l' animale e l' intellettivo; i |
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l' animale e l' intellettivo; i quali piuttosto | sono | due parti di uno stesso sentimento fondamentale che si |
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in noi e l' aver coscienza de' suoi effetti, quali | sono | i frutti dello spirito che l' Apostolo enumera ai Galati, |
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è il TUTTO. Il TUTTO, cioè tutto l' essere , tutto il bene | sono | sinonimi. Questo concetto che, sebbene indistinto, il tutto |
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la creazione dell' uomo naturale; perchè questi sentimenti | sono | sostanziali , cioè costituenti l' IO, la essenza specifica, |
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uomo un essere congiunto a Dio. Tutti due questi sentimenti | sono | formati dall' unione dell' ESSERE allo spirito umano: il |
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quelle cose, e si pone nell' animo nostro la questione, se | sono | credibili, o no. Noi dobbiamo concludere questo giudizio in |
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della volontà nostra ed è soggetto alle leggi, a cui | sono | soggetti gli atti della volontà, esposte da noi più |
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e due lo stesso fondamento, cioè i lineamenti fondamentali | sono | i medesimi: questi lineamenti sono le idee pure e negative |
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lineamenti fondamentali sono i medesimi: questi lineamenti | sono | le idee pure e negative di Dio. Nella cognizione naturale |
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degli uomini che posseggono la grazia divina, i quali | sono | detti talora templi di Dio , talora essi stessi Dei ; |
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divinità: perocchè tre ve ne possono essere in questo; e | sono | i seguenti. Il primo sistema è platonico; e in esso si fa |
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causa efficiente , è fuori di controversia: i teologi però | sono | divisi, se Iddio operi anche come causa formale . Io credo |
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è quella energia onde esso sussiste; come forme accidentali | sono | quelle particolari attività a lui inerenti ond' egli si |
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del senso . Ma qui è da osservare con attenzione quanto | sono | per dire. Il corpo sensibile non è punto sensitivo, non |
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le sensazioni che produce non appartengono a lui, non | sono | il termine della sua attività, come tali. Il termine comune |
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reali. Questo è quanto dire, che gli esseri stessi reali | sono | oggetto dell' atto dell' uomo intelligente. Or come è |
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che Dio è forma oggettiva non già col suo modo ideale, come | sono | le altre cose, ma si bene con sè stesso immediatamente, |
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si rende forma oggettiva di esse. Ai Padri della Chiesa non | sono | sfuggiti questi ragionamenti; e credo che la dottrina |
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aver di lui la immediata percezione viva ed efficace, come | sono | sempre le percezioni, giacchè con esse noi soffriamo dalle |
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per lo Figliuolo nello Spirito Santo«. Le quali particelle | sono | acconcissime a indicare non già una operazione diversa, ma |
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entrano a produrre la medesima e semplicissima operazione. | Sono | costanti i Padri in questa maniera di esprimersi circa la |
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il Creatore coll' intelletto per quelle cose che | sono | state fatte, veniamo all' intelligenza della Trinità, di |
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e modi d' ogni essere creato, come osserva S. Tommaso | sono | indicate in quelle parole del libro della Sapienza (4): « |
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« Questi tre [elementi], dice egli, ove son grandi, ivi | sono | beni grandi: ove piccoli, ivi sono beni piccoli: ove nulli, |
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ove son grandi, ivi sono beni grandi: ove piccoli, ivi | sono | beni piccoli: ove nulli, non v' è nessun bene. E per egual |
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v' è nessun bene. E per egual modo, ove que' tre elementi | sono | grandi, ivi sono delle nature grandi; ove piccoli, ivi sono |
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E per egual modo, ove que' tre elementi sono grandi, ivi | sono | delle nature grandi; ove piccoli, ivi sono delle nature |
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sono grandi, ivi sono delle nature grandi; ove piccoli, ivi | sono | delle nature piccole: ove nulli, non v' è nessuna natura. |
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Principii della Scienza Morale , a cui mi richiamo. Ivi mi | sono | fatta la obiezione:« che se la intelligenza apprezza l' |
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ideale , e l' essere morale non formano già tre persone, nè | sono | unite in una sola sostanza: che anzi l' essere ideale nelle |
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la cattolica fede, consta di una sostanza, nella quale | sono | tre personali sussistenze, cioè tre distinte persone. Era |
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cose. Di poi, se l' effetto di queste operazioni interiori | sono | due persone distinte, cioè il Figliuolo e lo Spirito Santo; |
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le divine persone e che i Teologi chiamano nozionali , non | sono | già atti che abbiano movimento e progresso, come sono tutte |
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, non sono già atti che abbiano movimento e progresso, come | sono | tutte le operazioni e gli atti, dei quali noi abbiamo |
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si chiamano atti nozionali nella santissima Trinità, non | sono | che le nozioni stesse, le stesse relazioni sussistenti, le |
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che le concepisce, ma è necessità della cosa, perchè quelle | sono | relazioni inerenti e intrinseche all' essenza stessa divina |
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delle cose. Le operazioni, onde procedono le persone, non | sono | già una terza cosa media fra la natura divina e le divine |
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cioè a dire dalle persone (5), perchè le persone non | sono | che relazioni. Gli effetti dunque degli atti nozionali, non |
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divina che le ha prodotte, nè colla divina sostanza; ma | sono | qualche cosa di separato e di esteriore alla stessa divina |
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sapienza, è in un modo diverso interamente da quello che | sono | gli oggetti della mente nostra. Gli oggetti della mente |
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oggetti della mente nostra. Gli oggetti della mente nostra | sono | forme accidentali di essa mente, i quali, come oggetti, a |
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e del Figliuolo. Queste tre relazioni vive, sussistenti, | sono | tre persone, perchè ciascuna è « una sostanza intelligente |
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» Ciascuna è suprema e indipendente, perchè tutte e tre | sono | perfettamente eguali, perchè sono non una sostanza diversa, |
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perchè tutte e tre sono perfettamente eguali, perchè | sono | non una sostanza diversa, ma la sostanza medesima |
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di riflettere molto che ciò che formano le persone, non | sono | la potenza, la sapienza, e la bontà, ma le relazioni |
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deiforme (2): perchè l' effetto, cioè le creature, non | sono | Dio, nè Dio è formalmente unito alle creature nell' ordine |
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dolcezza di un gaudio ineffabile la nostra volontà: queste | sono | le tre forme o modi, in cui si appalesa in noi il |
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all' intendimento: l' amore appartiene al cuore dell' uomo: | sono | certamente cose differenti, per quanto l' una possa nascere |
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si considererà che, sebbene in sè stesse le persone non | sono | realmente distinte dalla divina sostanza, tuttavia noi |
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divine in noi: perchè la potenza, la sapienza, e l' amore | sono | attributi comuni a tutte e tre egualmente le persone, e non |
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col modo del loro procedere, siccome detto è innanzi, e non | sono | quelle loro proprietà, dalle quali vengono costituite. |
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dell' Evangelio. [...OMISSIS...] Perciò i Cristiani | sono | battezzati nel nome del Padre, del Figliuolo e dello |
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sieno per sè manifesti a chi conosce già l' alto mistero, | sono | chiusi a chi nol conosce, poichè non insegnano il mistero |
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consiglio, cioè il ministro, o il mezzo onde gli uomini | sono | illuminati e salvati; i Padri della Chiesa insegnano che |
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nelle anime de' suoi Santi, i quali perciò appunto | sono | chiamati altrettanti Cristi nelle Scritture? Io sarei |
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di quella medesima santità onde il Padre e il Figliuolo | sono | santi, partecipano anco i Cristiani; sicchè è uno il |
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possono essere sapute e intese anche da quelli che non | sono | punto nè poco in grazia. Veggiamo adunque in qual altro |
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che aderisca a me e a me si congiunga: senza questo, non | sono | entrato nell' uomo, sono fuori della porta«: l' uomo è la |
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me si congiunga: senza questo, non sono entrato nell' uomo, | sono | fuori della porta«: l' uomo è la sua volontà, l' uomo è la |
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volontaria e pratica del Verbo, nella Scrittura sacra | sono | detti tenebre (7). « La luce, dice S. Giovanni, luce nelle |
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in essa degli effetti suoi, dei doni, i quali però non | sono | la sua stessa persona. Dico ancora che, in tal caso, la |
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dice appropriazione e che abbiamo più sopra spiegata, e che | sono | comuni veramente alla Santissima Trinità. Ove dunque lo |
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è il donatore: il donatore è un solo, sempre Cristo; i doni | sono | molti e varii. Ma che è di questo donatore? Egli stesso è |
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dato il Figliuolo, la sapienza personale: e agli uomini | sono | stati dati altresì de' varii doni, delle varie rivelazioni, |
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Spirito Santo, [...OMISSIS...] . Nel qual passo chiaramente | sono | distinte le efficenze , o beni, o doni dello spirito, dallo |
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i doni e grazie, delle quali parliamo, [come] essi non | sono | che carità sotto diverse forme, in diverse attitudini, in |
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i movimenti e gli affetti e gli istinti che continuamente | sono | in azione nel fondo e talor, può dirsi, nell' abisso dell' |
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che più acutamente ritorcono lo sguardo in sè stessi, e che | sono | avvezzi a far abitualmente la disanima più scrupolosa delle |
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insegna appunto l' Apostolo là dove dice, che « in Cristo | sono | tutti i tesori della sapienza e della scienza NASCOSTI« (1) |
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singolari parole di Cristo in questo, che i cristiani, che | sono | nel regno di Cristo, cioè della chiesa, hanno in sè lo |
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Questi caratteri, come risulta da ciò che fu detto, | sono | due, il primo che con quel sentimento noi dobbiamo sentire |
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favella al suo divin Padre così: [...OMISSIS...] . Che cosa | sono | le parole di Cristo date a lui dal Padre? Certo quelle cose |
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Padre? Certo quelle cose che egli ha udite dal Padre. E che | sono | le cose udite dal Padre? L' essere suo di Figliuolo dal |
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propria persona: questa immediatamente lucente nelle anime | sono | quelle parole ricevute dal Padre, che fanno conoscere che |
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origine, dopo che ebbero in sè il sermone del Padre: non | sono | più del mondo, sono originati da Dio, come il Figliuolo è |
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ebbero in sè il sermone del Padre: non sono più del mondo, | sono | originati da Dio, come il Figliuolo è nato dal Padre. Con |
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paia strano ciò che affermiamo, che chi vede il Verbo, dove | sono | tutte le notizie, non abbia però tutte queste notizie in sè |
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però tutte queste notizie in sè distinte, perchè varii | sono | i gradi della percezione del Verbo, non solo in terra, ma |
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ve le ho date a sentire, vi ho dato a sentire me stesso che | sono | verità. E perchè? Per comunicarvi il mio gaudio. Che è il |
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ed è anche in questo senso, che il Verbo divino dice: « Io | sono | la via« (2) ». S. Paolo distingue parimente i due gradi |
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i doni del Figliuolo, cioè le illustrazioni mentali non | sono | più che operazioni deiformi nelle anime sante, appropriate |
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fede di lui. Le prime appartengono all' antico Testamento e | sono | grazie deiformi: le seconde appartengono al nuovo, e si |
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Santo: i peccati di quelli a cui voi li rimetterete, | sono | rimessi, e a cui li riterrete, sono ritenuti« (1) ». E |
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cui voi li rimetterete, sono rimessi, e a cui li riterrete, | sono | ritenuti« (1) ». E certo fu quello un dar loro lo Spirito |
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volontaria si porti di nuovo, aderendo, a quelle verità che | sono | già in noi: il Verbo insegna quindi la verità che nella |
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parte a parte, gli elementi, di che esse si compongono, che | sono | le cognizioni distinte, le cognizioni particolari (1). Ora |
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Santo, dice così: « In quel giorno CONOSCERETE che io | sono | nel Padre mio, e voi in me, e io in voi« (2) ». Non dice |
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Spirito Santo si fa per via di riflessione? E innumerevoli | sono | i passi del Vangelo di S. Giovanni che confermano la stessa |
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che risulta dalla verità e dalla vita: « Io, disse, | sono | la via, la verità, e la vita« ». E sebbene Cristo così |
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diverrà poi nell' anima un fonte. L' acqua che dà Cristo, | sono | quelli che abbiamo nominati più sopra doni o grazie dello |
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dello Spirito, ma il fonte è lo Spirito Santo; quelli | sono | un avviamento, un arra di questo; questo è il compimento di |
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sì bene solo l' azione in noi di cosa reale (6). Ora quali | sono | gli effetti della percezione dello Spirito? Efficacissimi: |
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solamente con questa differenza, che le sensazioni non | sono | che modificazioni di noi stessi, e quindi non hanno nulla |
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potuto applicare alla sua incarnazione quelle parole: « Io | sono | uscito dal Padre e venni nel mondo« (3): e quelle altre:« |
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rivelata (3) o comune, e la teologia mistica o segreta; che | sono | come le due parti di quella cognizione che possono avere |
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sapienza, e l' una non intende l' altra; e per così dire si | sono | presenti, e non si veggono: quindi la sapienza del mondo |
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che « l' uomo animale non percepisce quelle cose che | sono | dello Spirito« (2) ». Colla dottrina medesima parimene s' |
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di quella che possano raccorre tutti gli uomini che | sono | vivuti e che vivranno unque mai sopra la terra, insieme |
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con voi in eterno« (2) ». Perocchè lo Spirito e il Verbo | sono | che fanno l' azione reale nell' anima e la collustrano. Al |
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altro sapere. Indi è che la letteratura e la pietà non | sono | cose che vadano sempre insieme, ma bene spesso stanno |
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accusano appunto per questo quelli che alle divine cose | sono | applicati, di voler sperdere le scienze dalla terra e |
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il sentimento di sè; egli è manifesto che anche quelli che | sono | di piccolo spirito o che non hanno tempo da applicarsi agli |
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il principio della scienza e il principio della pietà | sono | diversi: quello è idea , questo sentimento sostanziale e |
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le eseguisce appieno, ma fa ancora prodigi di carità che si | sono | veduti sempre farsi da' santi, e mai da altri fuorchè da' |
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se non come acefala ; tuttavia le loro diligenze e studi | sono | commendevoli sotto un punto di vista, e sono utili a quelli |
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e studi sono commendevoli sotto un punto di vista, e | sono | utili a quelli che hanno il principio religioso, i quali |
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non hanno in sè stessi che una simulazione di esso. Questi | sono | quelli che hanno una falsa pietà, vani, ipocriti e |
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si sdegnò e tuonò sì alto lo stesso Uomo7Dio. Questi | sono | i veri distruggitori della morale; e la divina Provvidenza |
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direttamente e senza involture. I Riformisti del secolo XVI | sono | deviati dal principio religioso, ma la loro deviazione |
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di empietà. Infatti oggidì i protestanti, che si | sono | più avanzati nello sviluppo progressivo del loro sistema, |
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come quella che parve loro un assurdo e un abisso, | sono | dati addietro, son venuti al cattolicesimo. Indi le ultime |
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ci ha più mezzo fra questi due estremi: due soli sistemi | sono | concepibili, il naturalismo e il soprannaturalismo: il |
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memoria le loro soluzioni. « Come tutti gli altri animali | sono | forniti di tali forze, colle quali possono ottenere i fini |
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Unicamente perchè si giudica che quel metodo, col quale si | sono | mutati di mano in mano e trattati que' segni, non possa |
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deve considerarsi quanto segue. Le funzioni della ragione | sono | due (1), la percezione e la riflessione . La riflessione è |
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e questa è la ragione perchè i filosofi del secolo | sono | pronti in negarla, e a dichiararla stolta e veniente da un |
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usa male quest' arma della ragione, e chi la usa bene | sono | i così detti razionalisti loro avversari, sarebbe pur non |
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punto nè poco l' arma della ragione, vi hanno rinunziato; | sono | i soli razionalisti che della ragione fanno uso, essi soli |
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i soli razionalisti che della ragione fanno uso, essi soli | sono | i padroni del campo, non hanno in presenza avversarii di |
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vedere che il supporre tanti milioni di avversarii, quanti | sono | i cattolici, aver rinunziato alla ragione, è qualche cosa |
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di maneggiare le loro disputazioni. In primo luogo, chi | sono | gli avversari del signor professore di Hala? Abbiamo detto |
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altre che, per la natural via della retta ragione, si | sono | conosciute intorno a Dio e alla sua volontà, e di |
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fatto veramente conferma la teoria del nostro professore: | sono | essi d' accordo gli uomini nelle idee religiose? non c' è |
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Perocchè altro è il poterle riconoscere, quando ci | sono | date, e altro è il produrle in atto nella nostra mente: il |
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le regole inferiori dell' arte, le quali altro non | sono | che applicazioni della regola suprema, la quale nuda e sola |
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e in presenza de' patiboli? Che supplizii e tormenti non si | sono | adoperati a provare se si poteva svellere o smuovere dal |
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tutti i secoli e tutte le nazioni, perchè gli uomini si | sono | indotti ad ammettere la persuasione religiosa, cioè una |
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loro, de' filosofi? Ora quale certezza può avere ove non vi | sono | due capi che convengono in pensare allo stesso modo e in |
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dimostra evidentemente che novantanove di essi almeno | sono | nell' errore, e quindi non vi è se non la centesima parte |
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e che più fieramente vantino una tal forza coloro, i quali | sono | più degli altri ravvolti nelle perpetue dissensioni: e |
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forse per altro se non per parole e i fatti di Cristo che | sono | tutti contenuti nella Bibbia? - Sì, certamente: io ne ho |
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che si hanno in favore della parola evangelica , non | sono | solamente validi singolarmente presi, ma è nel loro |
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possono dire immediate per sè, per questa ragione che non | sono | circoscritte da limite di tempo e di luogo, di tal modo che |
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mediate e immediate, ma tutte le operazioni divine | sono | egualmente mediate e immediate. 2 Una rivelazione |
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Dio opera tutto con un atto solo e eterno, tuttavia non si | sono | tenuti per questo dal partire le divine azioni in mediate e |
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di relazioni e di effetti di un atto medesimo. Ora queste | sono | quelle che noi denominiamo poi mediate e immediate , senza |
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cattolici chiamino mediate le azioni di Dio in quanto | sono | vestite dallo spazio e dal tempo; e che la parola d' |
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la parola d' immediate si riservi a significar quelle che | sono | immuni dallo spazio e dal tempo. Ma sebbene i cattolici |
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sì bene mediante degli Angeli, come dice S. Paolo, i quali | sono | anch' essi creature di Dio e entrano a formar parte della |
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ecc.. Finalmente è da avvertire che di tali circostanze | sono | forniti i miracoli, generalmente parlando, come quelle |
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uomo« veggo l' essere, Io veggo la verità (3), ma io non | sono | l' essere, io non sono la verità che pur veggo. Privo dell' |
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Io veggo la verità (3), ma io non sono l' essere, io non | sono | la verità che pur veggo. Privo dell' essere, privo della |
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a sè quelle prerogative che solamente all' essere | sono | dovute. L' usare di quest' essere che l' uomo vede, l' |
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il concetto di similitudine: abbiamo detto che due cose | sono | simili quando hanno una qualità comune: che non esistendo |
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potremmo conoscere che i varii esseri, cui noi percepiamo, | sono | più o meno imperfetti, se in qualche modo non avessimo in |
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hanno in sè di diverso e, per così dire, di eterogeneo, ma | sono | impermisti e semplicissimi. Di questo è che anche nell' |
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alla sola cognizione de' primi principii, che non | sono | altro finalmente se non l' essere innato nelle varie sue |
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ed alla stessa percezione, almeno considerate in quanto | sono | cognizioni . Perocchè che è il conoscere e percepire una |
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spirito (1). Ma dunque se nell' essere ideale si trovano e | sono | già contenute tutte le cose in quanto sono possibili (2), |
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si trovano e sono già contenute tutte le cose in quanto | sono | possibili (2), in quel modo che la condizione è contenuta |
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nel nostro sentimento e ci lascino delle modificazioni, che | sono | altrettante traccie e segni di sè stesse, coll' aiuto delle |
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e i teologi, cioè che Dio solo E`, e le altre cose non | sono | veramente. Ecco come si spiega assai facilmente questa |
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in sentimenti loro proprii, i quali sentimenti parimenti | sono | informati e costituiti dai loro oggetti o più veramente da |
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loro l' essere di nostro proprio moto: e così quelle che | sono | azioni in noi, ci diventano altrettanti esseri, non perchè, |
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cose colla sua parola (2); e che le cose tutte fuori di Dio | sono | vanità, sono tratte dal niente e sono niente (3). Platone, |
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parola (2); e che le cose tutte fuori di Dio sono vanità, | sono | tratte dal niente e sono niente (3). Platone, a cui piace |
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tutte fuori di Dio sono vanità, sono tratte dal niente e | sono | niente (3). Platone, a cui piace di vestire le sue dottrine |
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percepiamo propriamente non è mai l' essere, ma unicamente | sono | azioni e passioni (5); e che queste azioni varie non sono |
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sono azioni e passioni (5); e che queste azioni varie non | sono | l' atto primo (il quale è unico ed è l' essere stesso); e |
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Perocchè dopo aver detto che, rispetto alle cose che | sono | e si formano, Iddio è di tutte la sussistenza ed è tutte le |
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la percezione, manifestamente conosce, che esse non | sono | l' essere, che esse non sono, e non ci si fanno conoscere |
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[più] con Dio che colle creature, perchè le creature non | sono | l' essere, e Dio è l' essere, e l' essere è quello che |
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nostra mente e Dio. All' incontro tutte le altre cose non | sono | l' essere: non ripugna adunque per esse il non sussistere, |
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quindi manifesto, che se le cose assolutamente parlando non | sono | l' essere, e se all' incontro la luce della mente è l' |
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essere, il primo atto a quelle passioni che per sè non | sono | se non atti secondi i quali perciò presuppongono il primo: |
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del gentilesimo non meno che quei del cristianesimo, non | sono | veracemente, perchè di Dio solo è ogni essere, essendo egli |
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che seduce e trae a crederle qualche cosa per sè stesse, | sono | chiamate ora« vanità«, e ora« menzogna«, e che Dio solo è |
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qualità comuni e delle qualità proprie, appunto perchè non | sono | perfettamente semplici. Indi è a dire, che non può esistere |
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Figliuolo consostanziale. Conciossiachè in quelle cose che | sono | della medesima specie, appena vedute, si ha notizie anche |
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ha notizie anche di quelle non vedute, per ciò appunto che | sono | consostanziali (3). Dalle quali tutte cose manifestamente |
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non meno del lume naturale che del soprannaturale, che, ove | sono | insieme , non formano che uno e medesimo lume, perchè sono |
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sono insieme , non formano che uno e medesimo lume, perchè | sono | pur uno e medesimo essere. E quelle parole che seguono: « E |
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in genere, la divina o di grazia. Perocchè tutte queste | sono | quasi altrettanti gradi di partecipazione d' una medesima |
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e alla sapienza dell' ottimo Creatore, le cui opere | sono | sempre perfette, come dice la Scrittura. Finalmente si può |
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Persone divine sparsi nella natura eziandio ragionevole non | sono | tali se non per una cotale appropriazione che noi facciamo |
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in sè la propria felicità, appunto perchè le potenze non | sono | che mezzi di ottenere questa felicità, non sono che un vaso |
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potenze non sono che mezzi di ottenere questa felicità, non | sono | che un vaso che dimanda di essere riempito. L' uomo non |
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e vogliono che essa pur basti a sè stessa. Ma quanto | sono | lontani dal conoscere la natura umana! Che questi sieno |
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amorevolmente all' opere delle sue mani? Che enti | sono | questi, che dicono all' Eterno che li ha formati: « |
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la nobiltà e l' eccellenza (3). E perocchè le opere di Dio | sono | tutte perfette, come dice la Scrittura, ed egli è senza |
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di peso e noia infinita, non foss' altro, perchè gli si | sono | fatte muro di separazione dal suo Dio, il quale si è |
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n' acquista e partecipa le doti degli spiriti, le quali | sono | principalmente l' incorruzione e la vita immortale. Indi è |
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l' una dopo l' altra tutte le semplici forze di cui | sono | forniti. Supponiamo adunque l' uomo nelle pure condizioni |
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dall' un canto, della inclinazione sensitiva dall' altro, | sono | quelle che generano nell' uomo il combattimento morale e |
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quale appetisce attualmente i beni futuri. Ciò stabilito, | sono | da vedere le condizioni del precetto positivo che si pone |
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finita, e per conseguente intorno altresì ai limiti che | sono | posti ad ogni libertà naturale di qualsivoglia creatura |
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della grazia rompe, per così dire, le angustie in cui | sono | le creature, toglie via, quasi direbbesi, i loro limiti, |
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in sè stessi, viene a terminare in Dio, per questo che | sono | fatti una cosa con Dio: « Io in essi dice Cristo parlando |
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medesima grazia alcuni hanno perseverato nel bene, e altri | sono | scaduti: non già per diversità della grazia, ma sì dell' |
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intera: perocchè tutti i principii che la costituiscono | sono | nel loro posto e senza alcuna discordia fra essi formano |
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di perfezionare la sua cognizione dell' essere come | sono | i sensi animali di cui l' uomo è fornito. Ma in luogo di |
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scorgere immediatamente molte sue determinazioni, le quali | sono | ciò che i teologi chiamano specie infuse . Potevano adunque |
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e ribellanti alla signoria di quella grazia, che però non | sono | da lei nella vita presente intieramente dominate e |
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individuo generato: ciò che in esso resta sempre immutabile | sono | i principii costitutivi di questa stessa natura, che non è |
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Di che nasce che da uomini nascono uomini (nei quali vi | sono | per natura i due principii della volontà e dell' istinto); |
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e lo sperare le cose da Dio rivelateci sulla sua parola, | sono | altrettanti atti morali e meritorii, i quali per ciò ci |
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grandezza che appartiene alla natura ma non alla persona, | sono | manifestamente ingannati: perocchè la perfezione a cui |
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Non esagero punto: si consideri la cosa con diligenza. Non | sono | pur i soli filantropi quelli che vogliono il bene della |
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Tutti dunque gli uomini, nessuno escluso, appunto perchè | sono | uomini, hanno voglia del bene, tutti cercano una perfezione |
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Qual è dunque la differenza per la quale alcuni | sono | detti buoni, ed alcuni altri sono detti cattivi? Non è |
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per la quale alcuni sono detti buoni, ed alcuni altri | sono | detti cattivi? Non è altra che questa, che alcuni i quali |
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detti cattivi? Non è altra che questa, che alcuni i quali | sono | detti buoni, ogni qualvolta si accorgono trovarsi in |
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della natura. Ed al contrario che alcuni, i quali | sono | detti cattivi, preferiscono questa a quella: sicchè ciò che |
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persona e subordinatamente a questo il bene della natura, | sono | i buoni: quelli che non vogliono il bene della persona, |
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bene della persona, sebben vogliano il bene della natura, | sono | i cattivi. Trasportiamo questa teoria nell' ordine |
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avvedimento e molti altri pregi; e dall' altra che tuttavia | sono | riprovati dall' Eterno. Ciò nasceva perchè la perfezione |
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pratica, seguiti da queste due gran fazioni dell' umanità | sono | così opposti fra loro, così irreconciliabili, così |
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più pronte a muoversi nell' uomo e le prime a svilupparsi | sono | quelle della sensibilità animale. Le quali si trovano pur |
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Or gli oggetti verso i quali si praticano gli atti morali | sono | Iddio e l' uomo: onde le due leggi supreme della morale |
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si faceva maraviglia di non essere ancora conosciuto: « Io | sono | con voi da tanto tempo, e ancora non mi avete conosciuto?« |
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di che grandi opere io sia padre o facitore. Queste opere | sono | indissolubili per cenno mio; sebbene tutto ciò che è |
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dell' ideale perfezione, e se l' uomo e le altre cose tutte | sono | veramente opere di Dio, come ammettono tutti quelli a' |
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tutta la umanità. Gli uomini riflessivi di qualunque secolo | sono | stati altamente colpiti al vedere quell' inclinazione al |
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che un tal fatto offre alla mente di chi lo considera e che | sono | principalmente le seguenti: La natura in tutte le opere sue |
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bene e quello del male? Egli è vero che anche gli animali | sono | soggetti al dolore: ma privi come sono d' intelligenza essi |
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anche gli animali sono soggetti al dolore: ma privi come | sono | d' intelligenza essi nè conoscono, nè posson bramare una |
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alla dignità morale. Il loro dolore come il loro piacere | sono | de' fenomeni inerenti alla loro natura e che passan con |
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uomo, ove si considerino senza il lume della rivelazione, | sono | difficili a conciliarsi colla giustizia di Dio: perocchè |
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a spiegare il disordine dello stato presente dell' uomo, | sono | degni di ogni attenzione; poichè da una parte attestano il |
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l' azione della meditazione filosofica, ma nel loro fondo | sono | più antiche del nascimento della filosofia; sono opinioni |
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loro fondo sono più antiche del nascimento della filosofia; | sono | opinioni popolari tradizionali, e dal popolo i filosofi le |
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tempo di felicità e di virtù, dalla quale poi gli uomini | sono | scaduti per qualche loro mancamento. Per ciò con ragione |
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l' autorità che me lo annunzia è infallibile. Le mie forze | sono | limitate: se io non veggo come il peccato si possa |
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sola spontaneità, colla quale credono gli uomini che ancor | sono | nello stato d' infanzia, ma con una credenza che potesse |
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alla giustizia e all' esistenza stessa di Dio, i quali | sono | i fondamenti della morale; egli è manifesto il bisogno che |
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questi due elementi essere stati in Adamo, e di questo | sono | soddisfatti senza più. Ma il venire imputato al bambino uno |
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che la filosofia non ha mai potuto sci“rre e che pur | sono | di tanta necessità all' uomo di saperne il risolvimento |
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Abbiamo veduto che anche tutte le potenze dell' anima | sono | state vulnerate dal peccato originale. Ora questa lesione e |
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comunicazione colla intelligenza, e queste due parti | sono | due essenze separate, l' una delle quali, per così dire, |
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di quella proposizione: Che tutte le opere degli infedeli | sono | peccati (2). Egli è bensì vero che la virtù naturale non |
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impieghi all' amore divino quelle facoltà o potenze che non | sono | ordinate a questa operazione. Perocchè se tutte le potenze, |
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da Alessandro VIII intorno al peccato filosofico. Esse | sono | le seguenti: [...OMISSIS...] . Se queste proposizioni sono |
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sono le seguenti: [...OMISSIS...] . Se queste proposizioni | sono | condannate, dunque convien dire che sieno vere le |
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a tutti i precetti naturali; conciossiacchè troppe | sono | le tentazioni e troppo violente. E ciò basta a poter |
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maggior grado non tengono che di mezzo : e per ciò fino che | sono | peccatori, di tanto la divina provvidenza a loro soccorre e |
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è uopo perchè servano acconcissimamente al fine , a cui | sono | subordinati. Per la massima gloria adunque di Cristo sono |
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sono subordinati. Per la massima gloria adunque di Cristo | sono | stabiliti tanto quelli che si salvano come quelli che |
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anche degli esseri malefici, cioè i demonii, i quali | sono | forniti di forze atte a nuocere alla umanità, viene in |
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più. Perocchè le conghietture che si possono fare dal detto | sono | le seguenti: PRIMO. - L' anima che macchiata dal peccato |
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che esse ardono nel fuoco, ma rispetto a quelle anime che | sono | aggravate dalla sola colpa originale, riteniamo assai |
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ordine soprannaturale. Perocchè tutte le nature, in quanto | sono | create, costituiscono ciò che si chiama l' ordine della |
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altresì la stessa sussistenza e realità di quest' essere | sono | costituiti in un ordine soprannaturale. E tale fu Adamo, |
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sciolta quell' antica questione. Perocchè due cose diverse | sono | a dimandarsi:« se l' anima sebbene spirituale si propagini |
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mai, ma non altro fare che svilupparsi, come quelli che | sono | ravviluppati gli uni negli altri continuamente: sicchè |
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vera la preesistenza dei germi, tuttavia questi non | sono | già per noi dei piccoli animaletti, nè molto meno degli |
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materia il continuo, il quale non ha parti, e però tanti | sono | i sentimenti semplici quanti i continui. Il continuo però è |
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per sè sussistenti, i quali, considerati come senzienti, | sono | altrettanti animali. Così ho spiegato la generazione negli |
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bisogno di far altro. Perocchè le parti che ne nascono | sono | tali che corrispondono alle leggi fisiche, chimiche e |
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pure riceve quel dire del Genesi: « Tutte le anime che | sono | uscite dal femore di Giacobbe« (.) ». E quelle di S. Paolo |
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. Usa anche S. Tommaso la similitudine delle membra che | sono | colpevoli e punite del peccato commesso dal capo. Ma egli è |
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morale, ma solo una cotal imputazione legale per la quale | sono | involti in una pena che, considerata intrinsecamente, o non |
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creerebbe anche l' anima animale conciossiacchè non vi | sono | nell' uomo due anime, ma un' anima sola. Egli è vero che la |
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venendo a galla secondo l' ordine della divina Provvidenza, | sono | donate agli uomini da quel Dio che rende sempre più |
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cosa è il popolo ebreo? E` Abramo ovvero Giacobbe. Che cosa | sono | i discendenti di Davide? E` Davidde stesso. Giacobbe ossia |
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loro ha bisogno di una certa condiscendenza, che tutti non | sono | presti egualmente di concedere. Finalmente si consideri |
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un principio di morte spirituale. Questi due principii | sono | indicati dall' Apostolo in quel passo: « Il primo uomo fu |
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se non nel sistema delle tre anime separate, le quali | sono | giustamente rifiutate dalla Scuola (3). Insegnando dunque |
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delle particelle che compongono un corpo umano, le quali | sono | in un continuo movimento e partono dal medesimo per dar |
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quali sono: [...OMISSIS...] . Ecco adunque, che mentre | sono | concepiti gli uomini, dice il Concilio, ricevono l' |
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umane sieno create e infuse nell' atto del concepimento, | sono | costretti di non ammettere già un miracolo solo, facendo |
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soggetto, e da una cosa divina, oggetto: le quali due parti | sono | così coerenti tra sè che nulla più; sicchè di due, senza |
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che Adamo peccando commise un peccato personale, come | sono | tutti i peccati attuali liberi. Che questo guasto della |
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naturalmente fu immune da peccato. Perocchè innumerevoli | sono | i luoghi de' Padri co' quali affermano che ciò fu perchè |
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perchè non vi intervenne uman seme; e molti pure e evidenti | sono | quelli nei quali si legge che fu perchè non vi intervenne |
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è facile render ragione perchè anche i figli di coloro che | sono | rigenerati nel santo battesimo, ricevano il peccato |
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sopra di cui è lavorata; e molte dottrine rivelate, o non | sono | misteriose se non perchè rimangono ancora a trovarsi quelle |
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suo insegnamento. I Padri della Chiesa, quelli stessi che | sono | riputati come ingegni naturali i più straordinarii, |
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e di quell' idea. Di modo che vi possono essere e vi | sono | nell' anima dei sentimenti e delle idee di cui l' uomo non |
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umano, perocchè tutte le sensazioni che riceve appresso non | sono | che modificazioni di quel primo sentimento; e tutte le idee |
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le idee che egli acquista e i ragionamenti che fa, non | sono | che i sentimenti veduti in rapporto coll' idea dell' |
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questo non può premettere alla fede delle verità che gli | sono | proposte da Santa Chiesa alcun esame e alcuna dubitazione, |
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istinti, dietro ai quali si muove spontaneo, e gli istinti | sono | suscitati dalle cose esteriori, dalle quali l' uomo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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civile società possono diminuire queste tentazioni, se | sono | bene ordinate, possono accrescerle in caso contrario: la |
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ma vi ha anche delle società anteriori ad essa, quali | sono | la società teocratica e la domestica, come pure tutte |
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fine speciale: ella deve soggiacere alle stesse leggi che | sono | comuni a tutte le società. Il fine della società civile non |
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natura e di ragione, originarŒ e conseguenti od acquisiti, | sono | anteriori e indipendenti dalla società civile. 2 Che la |
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e più generalmente parlando i governi delle società civili, | sono | obbligati di riconoscere questo diritto del popolo e quindi |
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e così più perfetto. Infatti i governi ed i governanti non | sono | istituiti a loro pro, o a pro delle loro famiglie, ma |
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ma unicamente a pro della moltitudine che governano; | sono | ministri di Dio per il popolo. Nè questo pregiudica ai loro |
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autorità e i loro proventi. L' autorità ed i proventi non | sono | diritti de' governanti se non in quanto servono o sono |
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non sono diritti de' governanti se non in quanto servono o | sono | necessarŒ al buon governo: pregiudicando a questo cessano |
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principŒ nella Filosofia del Diritto. Ma nello stesso tempo | sono | persuaso che il diritto signorile non può aver luogo se non |
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e di fanciullezza; non più fra quelle popolazioni che | sono | già mature per l' influenza che ha esercitato lungamente |
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esercitato lungamente sopra di esse il cristianesimo. Tali | sono | a mio vedere le nazioni cristiane d' Europa, per tali si |
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l' uno e l' altro regolarmente organizzato. Queste | sono | le due parti, bipartite l' una e l' altra, nelle quali |
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tribunali. Le leggi altre antecedono a lei, come vedemmo, e | sono | le naturali o razionali, quelle della società considerata |
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fatto precedentemente nella Filosofia del Diritto. Altre | sono | quelle che va poi facendo lo stesso potere legislativo, e |
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agli occhi dei socŒ e di tutti gli organi della società. | Sono | adunque quattro i problemi che noi ci proponiamo da |
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considera per suoi capi, conosce che quelli che la guidano | sono | pieni di delitti, sono abbominevoli, ed anco, se si vuole, |
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conosce che quelli che la guidano sono pieni di delitti, | sono | abbominevoli, ed anco, se si vuole, ingiusti usurpatori del |
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non obbedisca ad essi mossa dall' opinione che quelli | sono | i suoi capi, e chi non sa indurre in essa questa opinione, |
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dal peso enorme del sociale potere sotto cui altrimenti | sono | in pericolo di venire schiacciati. Giacchè il giudicio è |
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d' essere verissimo, che il modo, onde i diritti dei deboli | sono | tutelati, non è altro che la buona volontà di quelli che |
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giudicano di doverlo fare. Questi che potrebbero offenderli | sono | in primo luogo indubitatamente quelli che governano la |
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Così pure se la legge o il diritto indeterminato, come | sono | i diritti delle libertà accordate dalla costituzione, e |
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nelle sue conseguenze. Questa separazione delle materie che | sono | di competenza del Tribunale politico, da quelle che sono di |
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sono di competenza del Tribunale politico, da quelle che | sono | di competenza dei Tribunali comuni, mi sembra la più |
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sentenze alle leggi scritte ed alle loro conseguenze che | sono | implicitamente contenute in quelle. Ora il Tribunale |
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è il custode della Costituzione: gli altri Tribunali | sono | i custodi delle altre leggi: il Tribunale politico dee |
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esser fondata sopra a qualche articolo di quelle leggi che | sono | state portate fuori della Costituzione, la questione è di |
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. Poichè gli uomini non hanno già pensato a questa, come | sono | stati costretti di pensare tantosto alla giustizia , come |
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altra in se stessi o in quei pochi mezzi che più ovvii si | sono | lor presentati fa sì che sebbene desiderosi d' arrivare a |
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traccie di maggiori regolarità in quelle società civili che | sono | state più crudelmente agitate da convulsioni intestine, e |
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proporsi che venga distribuito in tre parti: le quali | sono | le seguenti: 1 Il Tribunale politico che abbiamo indicato e |
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che ogni uomo abbia dei diritti, i quali, appunto perchè | sono | coll' uomo innati, si possono chiamare i diritti dell' |
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che non possedevano il diritto sulle proprie azioni, quali | sono | i figliuoli, le mogli e i servi perpetui. 1) La seconda |
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quelli che non possedono hanno parte nella società, cioè | sono | rappresentati, come potranno poi sostenere i pesi? chè non |
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ad una stessa società generale qual' è quella in cui | sono | gli uomini per la comunanza della natura. Ma questa non si |
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propongo di stringere ai proprietarŒ fra di loro, e che io | sono | indifferente che si chiami civile o con altro nome, perchè |
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che si propone a suo fine immediato. Questi interessi non | sono | che i diritti nelle singole persone, ed il suo fine è di |
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un mezzo per cui si conservi lo stato di natura. I diritti | sono | nello stato di natura: e questi diritti son quelli che |
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nè produrre: quello stato di natura umana in cui gli uomini | sono | legati fra loro per affezioni ad essi naturali, e per |
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la mattina in cima della fortuna? Senzachè, quelli che non | sono | ancora proprietarŒ possono arricchire, ed essere prosperata |
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ad ottenere lo scopo proposto; che i ricchi solitamente | sono | inerti ed incapaci di governare, e che perciò non è utile |
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governo civile, diventeranno più crudi e spietati che non | sono | colla plebe; che vedendo d' aver in mano tutto il potere |
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ricchezze debbano mutar padrone: e perchè? perchè i ricchi | sono | malvagi. Ma togliete voi i ricchi quando avete fatto mutare |
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diede loro la filosofica autorità di rapire l' altrui, si | sono | resi i proprietarŒ: ed allora, nuovi proprietarŒ, |
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di quella società civile, nella quale tutti i diritti | sono | rappresentati, l' amministrassero male; non seguirebbe da |
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proprie operazioni a tempo, e non illimitatamente, come | sono | i giornalieri e tutti i mercenarŒ, i quali appartengono |
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pensare ad essi appartenente; poichè la vita ed il corpo | sono | due diritti semplici, e che per se stessi hanno un solo |
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l' incivilimento. Ma v' ha di più, egli proseguì: Non | sono | interessati i non proprietarŒ nelle guerre che possono |
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la loro vita meno che quella degli altri uomini? o non | sono | forse capaci di portare le armi contro il nemico, e |
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meno timore cioè quelli che hanno meno da perdere, e, come | sono | i non proprietarŒ, che nulla possedendo all' esterno |
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in questo stato. Egli è vero bensì che i loro diritti | sono | di tal natura, che non si possono, infranti che sieno, a |
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nè pure i membri componenti l' Amministrazione sociale ne | sono | totalmente al sicuro; perchè il debile non è mai sicuro dal |
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i lavori forzati poco approdano, le guardie stesse | sono | nuovo carico alla società, ed il lavoratore rinunzia bene |
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persona, o su cose a lui strettamente unite, e questi | sono | tre: sulla vita, sul corpo, e sull' operazione; la 2 dei |
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o materiale. Tutti egualmente i membri della società civile | sono | cittadini . A questa parola vien assegnato un nuovo senso |
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possono avere una rappresentazione attiva nella medesima, | sono | i proprietarŒ. Or egli è necessario di vedere come la |
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che dimostra questa funesta verità « che gli uomini tanto | sono | più tentati di offendere la giustizia quanto più sentono |
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mediante l' esperienza hanno imparato a conoscer sè stessi, | sono | in un obbligo morale di agire verso dei loro simili con una |
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ogni diritto abbia una modalità: ma queste modalità talora | sono | separate dal diritto come sarebbe nei servi, i quali hanno |
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proprŒ diritti quanto quella dei diritti dei servi. Quindi | sono | essi che portano nella società civile da amministrarsi in |
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che quella libertà che loro piace: mentre questi poveri | sono | obbligati per un diritto naturale di far tutto ciò che è |
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d' esser venuti alle ultime estremità: 1) i poveri adunque | sono | essenzialmente persone non libere: e quella libertà |
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nol facessero a volontà. Vero è dunque che i mercenarŒ non | sono | al tutto alla condizione dei servi; ma quella poca libertà |
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torre gliela potrebbero senza toccarli nei loro diritti: | sono | adunque i mercenarŒ simili ai poveri o non proprietarŒ, che |
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libertà non sia dipendente dal corpo dei benestanti, da cui | sono | pagate le mercedi, sicchè se i benestanti volessero, |
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umana agiata e soave e fornita di tutti quelli aiuti che | sono | necessarŒ ad un maggiore sviluppo dello spirito. Egli è |
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cuore, e al godimento degli onesti piaceri: i quali beni | sono | di un pregio inestimabile sopra la materiale ricchezza. Il |
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della umanità, e le richiamerebbe dentro alle famiglie onde | sono | uscite, cioè farebbe retrogradare la società: il che, come |
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bene nè fare un male a se stessa. Le arti ed il commercio | sono | di somma utilità ai possessori delle terre: dunque questi |
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da questi rami industriali, come questi rami industriali | sono | dipendenti da essi. La dipendenza adunque è scambievole, ed |
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meglio consideriamo la valutazione loro nel fatto. Quali | sono | dunque gli elementi che costituiscono questo prezzo, o |
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questo prezzo, o questa valutazione delle cose? | Sono | due: 1 La ricerca delle medesime corrispondente ai bisogni |
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ma da tutta la società, nella quale le cose valutate | sono | in corso. Ciò posto, se i fondi industriali e commerciali |
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in corso. Ciò posto, se i fondi industriali e commerciali | sono | soggetti al pericolo della sorte, egli è evidente che nella |
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e del prezzo di tutte le altre cose mobili e stabili che | sono | poste in circolazione nella società. Egli è impossibile |
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bonariamente il posto a quelli che sulla loro disgrazia si | sono | arricchiti? Per quanto adunque sieno speciosi i principŒ |
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tratta di formare la società sopra queste basi. Ma queste | sono | impossibili, si risponde. E come, ripete la Commissione, |
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si risponde. E come, ripete la Commissione, non | sono | esse necessarie? Rimossa l' equità e la giustizia, che cosa |
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impossibili da praticarsi: dice solamente, che esse non | sono | possibili a praticarsi con tutto il rigore, e che praticate |
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questa obbiezione non è che apparente; perchè se gli uomini | sono | obbligati a seguire l' equità, essi non sono però obbligati |
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se gli uomini sono obbligati a seguire l' equità, essi non | sono | però obbligati di seguirla se non in quel tanto, che essi |
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mentre è coll' animo cioè con una vera volontà che essi | sono | obbligati di seguirla tutta. Se malgrado di questa loro |
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equità, non debbono per questo venire a discordia, ma bensì | sono | obbligati di stringere la convenzione stessa secondo un' |
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fondi non possono giammai essere che approssimative, perchè | sono | l' opera degli uomini; il credito dei debitori della massa |
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gli uomini d' altra parte chieder giammai l' impossibile, | sono | obbligati dalla ragionevolezza che debbe accompagnare i |
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giustizia che propriamente si chiama equità . Gli uomini | sono | obbligati da una legge morale di prefiggersi nelle loro |
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e perchè se lo debbono prefiggere efficacemente per ciò | sono | obbligati altresì di ottenerlo con questo mezzo giusto: la |
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che a lui apportano le basi soprafissate: conciossiacchè | sono | ragionevoli e venienti come conseguenze dai diritti di |
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dalla Assemblea dopo che è stato dimostrato: 1 che esse | sono | necessarie per l' ottima consecuzione del fine sociale, |
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del fine sociale, cioè pel comune vantaggio; 2 ch' esse | sono | le deviazioni menome che far si possano, dati i lumi |
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delle due forze elementari dell' uomo e della società | sono | le due parti elementarŒ del supremo potere: Tribunale |
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fu distinta negli articoli o paragrafi seguenti: 1 I voti | sono | tanti quanti gl' individui nella società: quelli che non |
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tanti quanti gl' individui nella società: quelli che non | sono | in possesso dell' uso della ragione lo danno mediante i |
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madri vedove oltre il proprio danno altrettanti voti quanti | sono | i loro figliuoli di qualunque età sieno. 5 Dopo instituito |
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poichè essa è basata sul principio che tutti gli uomini | sono | giuridicamente eguali; cioè che tutti gli uomini sono |
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sono giuridicamente eguali; cioè che tutti gli uomini | sono | egualmente esseri morali. Il voto che si dà è fornito di |
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e non mai due consigli. I voti adunque degli elettori | sono | tanti consigli o giudicŒ, e perciò niuno di essi può avere |
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ed i padri, oltre il proprio, danno altrettanti voti quanti | sono | i loro figliuoli. » Il voto, considerato come un atto d' |
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sola o da due persone. Poichè nella famiglia numerosa vi | sono | tanti più diritti da difendere e da rappresentare quanto è |
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tempo le persone nulla hanno a fare col Tribunale; ed elle | sono | rispetto al medesimo come se non fossero. Il Tribunale |
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mediante la ragionevolezza degli stessi genitori: questi | sono | quelli che da un prudente timore della propria fragilità |
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quelli che da un prudente timore della propria fragilità | sono | indotti a sottomettersi a un Tribunale: prendendo nel tempo |
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hanno di lor natura altro scopo che di prevenire i mali, | sono | eccellenti; perchè lo scopo loro è lodevolissimo, e tali |
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eccellenti; perchè lo scopo loro è lodevolissimo, e tali | sono | le leggi, ed i Tribunali criminali. Ma quando si vuol |
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Le instituzioni civili di questo secondo genere | sono | tutte quelle che si propongono di regolare i diritti |
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sebbene partano dal principio che gli uomini per cui | sono | fatte sieno cattivi, tuttavia non possono mai supporre una |
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foggiati su tale principio relativi al tempo in cui | sono | fatti, ed al grado di corruzione di cui sono arrivati i |
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tempo in cui sono fatti, ed al grado di corruzione di cui | sono | arrivati i loro autori a formarsi l' idea, durano un breve |
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come diceva, che le leggi e le istituzioni politiche | sono | unicamente occupate nel prevenire i mali eventuali che può |
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cosa analizzando tutti i diritti grandi e piccoli, che | sono | in mano degli uomini, perchè non ve n' ha alcuno di cui |
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qual sia la natura delle instituzioni sociali. | Sono | esse tali che determinano in se stesse la relazione che |
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esse contorcere e guastare per ovviare agli abusi a cui | sono | soggette tali relazioni per altro naturali degli uomini: |
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quelle e le contraffacciano. Generalmente parlando adunque | sono | da distinguere le instituzioni sociali, le quali contengono |
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la prosperità dei medesimi, dalle instituzioni sociali, che | sono | rivolte unicamente a prevenire i disordini: questi due |
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quali si potrebbero chiamare preventive e repressive , che | sono | d' un carattere totalmente diverso dalle prime. Le |
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è costretto a ciò perciocché le instituzioni stabilitive | sono | di loro natura non solo inutili per una tale società, ma |
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a poco ve le introducono; se queste relazioni false già vi | sono | fra gli uomini, esse producono a vicenda le false |
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per lungo tempo soggetti alle medesime; ma rare volte | sono | durevoli, mentre quando la instituzione non va d' accordo |
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si costruisca. Egli è vero, lo ripeto, che i legislatori | sono | costretti a delle istituzioni false, allorquando la società |
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nel suo stato naturale e non nello stato di corruzione, | sono | in quest' ultimo stato necessarie, esse però non possono |
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sociale; ma è uno stato di natura in cui gli uomini non | sono | legati insieme per falsi vincoli: in cui la ragione non è |
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2) in cui finalmente l' onestà e la giustizia non | sono | voci vane che si usino come mezzi ad ingannare od a |
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vane che si usino come mezzi ad ingannare od a tradire, ma | sono | voci che parlano al cuore di tutti, mediante le venerande |
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contro queste relazioni non può formare l' ordine, ma non | sono | che eccezioni dell' ordine. Nè per questo debbesi ridurre |
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si è stabilito il principio, che tanti sieno i voti quante | sono | le persone componenti la società: al quale coll' articolo |
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così in tanti atti autorevoli, o sia in tanti voti, quanti | sono | i membri nella famiglia. Dileguate le difficoltà intorno |
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e la società debbe ammettere i servi stessi a votare, e se | sono | mariti anche per le mogli, se sono padri anche per li |
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stessi a votare, e se sono mariti anche per le mogli, se | sono | padri anche per li figliuoli. Non è però necessario che i |
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con facilità aver chi li rappresenti. Finalmente essi non | sono | necessarŒ, giacchè la società ha un numero di elettori |
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ciecamente a ciò che determinano i pochi sapienti, che | sono | co' loro intelletti al livello dell' argomento. Nel caso |
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alla difficoltà dell' argomento; mentre che gl' ingegni | sono | al tutto accidentali, ed i più o meno forti nascono a caso, |
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Quegli uomini, a cui è commesso il progetto di società, non | sono | solamente forniti di un forte ingegno pel quale certo |
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sarebbero più atti degli altri a trovare la verità; ma | sono | ancora circondati da tutte le passioni umane: non sono pure |
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ma sono ancora circondati da tutte le passioni umane: non | sono | pure menti, sono anch' essi uomini forniti degli stessi |
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circondati da tutte le passioni umane: non sono pure menti, | sono | anch' essi uomini forniti degli stessi interessi degli |
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congetturali o almeno dei risultati, le prove dei quali non | sono | a portata del comune degli uomini, intorno ai quali perciò |
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tutto, ma piuttosto risulta da altrettanti calcoli quanti | sono | gl' individui. Ciascun individuo che entra nella società, |
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vedete tutte entro confini determinati. All' incontro dove | sono | i confini del sistema dell' utilità? egli non ne ha veruno. |
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di autorità: e per ciò le conseguenze di questi due atti | sono | diverse: nel primo caso, ciascun uomo che sia in grado di |
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morali e sui diritti naturali; ma è vero altresì che questi | sono | anteriori a lei, e da lei indipendenti; essa dunque, |
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possibilità del medesimo. Intanto anche le basi qui dettate | sono | tali, pare a noi, a cui non si può ripugnare, perchè |
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stesso, e non potranno perciò formarsi quelle alleanze che | sono | appunto ciò che garantisce il piccolo contro il grande |
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non sarebbero che le cinquanta lire, le quali non | sono | rappresentabili, perchè non arrivano a formare il |
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senz' essere rappresentati direttamente in essa: ma questi | sono | stati tuttavia rappresentati quando si trattò dell' |
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società alcuna voce distinta. Nel piano proposto le fortune | sono | tutte distinte l' una dall' altra secondo la loro grandezza |
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parte dei delegati delle Assemblee precedenti, i quali non | sono | che ministri delle Assemblee stesse. La Commissione propose |
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al delegato. Le cause fra il delegato e le Assemblee | sono | di competenza del Tribunale politico. Così pure ciascuna |
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inferiore debbe eleggersi un Ministro, le cui attribuzioni | sono | le seguenti: 1 di convocare l' Assemblea nei casi |
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una nuova ricognizione delle fortune di quelli che | sono | negligenti nel pagare le imposizioni. 5 I lavori del |
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le imposizioni. 5 I lavori del Tribunale e delle Assemblee | sono | indipendenti, e quelli dell' uno non possono rallentare |
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idea del Tribunale politico e dell' Amministrazione, che | sono | le due parti del Potere Supremo della società civile, mi |
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nelle costituzioni delle nazioni che fin quì sulla terra | sono | esistite. Questa digressione, ben comprendo, che travia |
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insomma e dolorosa esperienza. Del Tribunale politico | sono | minori le traccie istoriche che dell' Amministrazione. La |
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Si grida contro alla costoro improbità: ma, per quanto io | sono | persuaso, al tutto senza ragione. Io credo in quella vece, |
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lamentarsi degli amministratori, appunto perchè essi | sono | collocati in luogo da vederne i vizŒ altrettanto quanto |
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in luogo da vederne i vizŒ altrettanto quanto poco | sono | in istato da vedere i proprŒ. Per quella stessa ragione che |
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che corrisponderebbero ai doveri dell' Amministrazione? Si | sono | veduti sempre quelli che prima di arrivare all' |
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morale; il quale risentimento quando gli uomini | sono | nello stato di natura porta la pretesa di risarcimento, cui |
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vi si mescolano le ignoranze e le passioni umane. Perciò | sono | assai rari i casi di popoli sottomessi all' occupante, |
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egli si riserva solo di approvare le instituzioni se | sono | tali che non suscitino in lui il risentimento morale; e se |
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suscitino in lui il risentimento morale; e se all' incontro | sono | tali che il suscitino, di manifestarlo e di riprovarle. Ed |
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Le modificazioni adunque della Monarchia assoluta cristiana | sono | tutte da ripetersi dalla sua propria imperfezione; la sua |
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la instituzione di una specie di Tribunale politico: e | sono | noti i progetti di Enrico IV e dell' abate di Saint7Pierre. |
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la condotta tenuta sempre dai Papi verso i Sovrani. Vi | sono | due partiti divisi nelle opinioni le più contrarie sopra |
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cui hanno ricevuto le loro corone gloriose e santificate. | Sono | poche le verità di pubblico giovamento che non sieno state |
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all' occasione di qualche fatto particolare, se non | sono | ancora generalizzate, e ben distinte per modo che non si |
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Società. Prima di questo stato di distinzione le verità | sono | percepite dalla mente umana confuse insieme, per modo che |
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e discioglie in tutte sue parti. Ma fino che più verità | sono | percepite come fossero una sola, queste si fanno occasion |
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ragazzi, i servi, gli abitanti a tempo ed i forestieri, non | sono | cittadini. 1) » » Voi sentite altri all' incontro volere |
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schiarite un poco l' idee. Dividete i due poteri, giacchè | sono | essenzialmente distinti; e riconoscete nella società: 1 Un' |
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che chi possiede di tali beni. Consegue da ciò che come due | sono | i supremi poteri della Società, così sono parimenti due le |
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ciò che come due sono i supremi poteri della Società, così | sono | parimenti due le specie di cittadinanza, o i modi di |
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alla giustizia dell' Evangelio. Tutto ciò a cui si | sono | potuti elevare i romani si fu di staccare l' elemento |
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che senza esser l' ottimo, menano all' ottimo, perchè | sono | gli avviamenti della natura, contro alla quale niuno può |
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Lo scopo dunque dell' affezione nella Società domestica | sono | le persone stesse e non v' è già qualche cosa che si possa |
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si veda lo stesso progresso nello spirito dell' uomo. Quali | sono | i primi oggetti che vengono sottoposti alla sua attenzione? |
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d' altro lato si rende sempre più necessaria quanto più | sono | cresciuti i bisogni fattizŒ, quanto i membri della Società |
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cresciuti i bisogni fattizŒ, quanto i membri della Società | sono | diventati più numerosi, e quanto hanno fatto più di |
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non hanno percorso tutta questa gradazione d' idee; che non | sono | pervenute a conoscere pienamente l' uso della ricchezza, e |
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Spagna, d' Inghilterra ecc.. In tal modo tenendo il terreno | sono | ben sicuri di tenerne gli abitanti »1) » La division che |
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le costituzioni di certi popoli si truova che esse | sono | foggiate a tenore di questo fatto e di questa forza |
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della sapienza dei popoli e dei ligislatori, perchè non | sono | stati condotti a quelle savie disposizioni già per delle |
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per ciò non è negli esordi delle nazioni, ma dopo ch' esse | sono | bastevolmente costituite, che la detta legge si manifesta, |
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volontà della nazione stessa: ma nel primo tempo non vi | sono | che interessi personali , e quindi vediamo che la assemblea |
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stato sociale, con questa differenza, che le Società che | sono | nel primo stato hanno una rappresentazione personale, |
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che contro i più deboli, e poscia ancora contro i forti: | sono | i beni del clero quelli che prima vengono divisi; intanto i |
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del clero quelli che prima vengono divisi; intanto i nobili | sono | costretti di fuggire spaventati e di lasciare le loro |
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cui avea fatte le fortune: tanto è vero, che i proprietarŒ | sono | quelli che usano del potere che hanno in mano, perchè le |
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non è utile ribassare l' industria ed il commercio, perchè | sono | i mezzi onde s' accresce il valore di ciò che produce il |
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personale all' avere una rappresentazione reale, che | sono | i due stati sopra distinti delle Società, la prima |
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veduto, nasce dagli schiavi messi in libertà, e questi | sono | quelli che diventano poscia i mercenarŒ, gli uomini d' |
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nobili possessori della ricchezza territoriale. I nobili | sono | gli antichi posseditori del governo: i mercatanti sono i |
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sono gli antichi posseditori del governo: i mercatanti | sono | i nuovi proprietarŒ, la cui esistenza ha reso irregolare la |
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1) credono d' essere ingiuriati dal partito opposto, e | sono | veramente, o sempre poi ve n' ha tutta l' apparenza. Quindi |
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istorie, « « che le nuove divisioni di terreno quando non | sono | liberamente fatte e col consenso del primo proprietario, |
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guastata la sua politica: gli errori in politica | sono | appunto quelli che tirano seco i più enormi delitti in |
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seconda. Ora i principŒ del Sig. Raynal sulla popolazione | sono | al tutto falsi: egli non conosce il male dell' eccesso: d' |
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da lui condotti. Noi abbiamo veduto che i proprietarŒ non | sono | mai quelli che amino i turbamenti politici, perchè temono |
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che per godere i beni di questa vita colta e civile | sono | contenti che venga limitata la loro libertà individuale, |
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poichè tutti due li provano. I due giudicŒ adunque non | sono | di egual valore, poichè il selvaggio preferisce la libertà |
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altri uomini preferiscono i beni della vita colta, perchè | sono | in caso di gustarli e di conoscerli. Ma che giova tutto |
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arrendevole alla servitù che la gente ricca; che perciò non | sono | mai i ricchi quelli da cui si debba temere la servitù, ma |
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si debba temere la servitù, ma bensì i poveri, i cui animi | sono | domati dal bisogno, e comperati con facilità da promissioni |
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America. In una nazione che comincia, in cui le proprietà | sono | presso a poco eguali, come sarebbe in una nazione |
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[...OMISSIS...] Finalmente osservo che gl' Inglesi si | sono | più avvicinati di tutti gli altri a conoscere la vera |
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nelle mani di quelli che l' hanno ottenuta, se questi non | sono | i proprietarŒ. V' è però un caso, in cui lo squilibrio fra |
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stati di squilibrio, i quali anzi che veri reggimenti non | sono | che fluttuazioni della società, mi fermerò a dimostrare il |
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ma i poteri di questa persona nell' un caso e nell' altro | sono | ben diversi. Perciò invece di far una domanda sola: Che |
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ai più grandi vantaggi: e di questi esempŒ di magnanimità | sono | piene l' istorie dei principi cristiani; specialmente nei |
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v' era un vizio radicale nella costituzione: poichè non | sono | mai buoni elettori d' un principe quelli che si eleggono |
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di un popolo semplice ancora e rozzo. Le nazioni presenti | sono | diventate caute e sospettose dall' esperienza, e non |
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affetto a dei fondi particolarŒ, come nasce in quelli che | sono | già proprietarŒ, la nazione poteva in quel tempo provvedere |
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parole e le difinizioni antiche alle cose nuove, a cui non | sono | applicabili, portò sempre un gran male nella società. Il |
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ereditario. 1) [...OMISSIS...] Così gl' istorici riflessivi | sono | condotti dai fatti a riconoscere l' esistenza continua |
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e di ampliarsi. Or dunque nella società umana come vi | sono | due specie di diritti, personali e reali, così vi sono due |
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vi sono due specie di diritti, personali e reali, così vi | sono | due forze o due energie corrispondenti alle due specie di |
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Rimossa la rettitudine, non solo i diritti personali | sono | sempre in pericolo d' essere offesi, ma ben ancora la |
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distruggerebbero in breve se stessi. Ma gli uomini non | sono | interamente cattivi, ma hanno solamente una parte di |
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quei diritti che risaltano fuor della linea comune, che | sono | fondati in natura, e che vengono a formare la somma |
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è caduta e quasi spenta, e quasi tutte le idee morali | sono | sparite: il materialismo si è communicato per tutte le |
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dal peso enorme del sociale potere sotto cui altrimenti | sono | in pericolo di venire schiacciati. Giacchè il giudicio è |
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d' esser verissimo, che il modo onde i diritti dei deboli | sono | tutelati, non è altro che la buona volontà di quelli che |
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giudicano di doverlo fare. Questi che potrebbero offenderli | sono | in primo luogo indubitatamente quelli che governano la |
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e più rigoroso. Gli stessi amministratori della società se | sono | onesti, e se desiderano bensì di conservare il loro potere, |
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quelli pertanto che non credono al cristianesimo, ma che | sono | tuttavia costretti di confessare questo fatto, il quale non |
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poichè dovendo egli servire per quelli che nella società | sono | più deboli e perciò per quelli segnatamente che hanno meno |
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che hanno meno beni di fortuna, i diritti dei quali | sono | quelli che meno si calcolano nelle politiche deliberazioni |
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non si può ripugnare senza sedurre prima se stessi: e che | sono | in armonia cogli avanzamenti dei lumi dell' umanità e col |
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amministrati: essi non possono dunque esser giudici perchè | sono | parti, e lo scopo del Tribunale da noi proposto è appunto |
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che si cerca sempre d' accrescere ai Parlamenti, che non | sono | se non se i rappresentanti dei corpi amministrati, inclina |
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intellettuali e morali, ma per dei beni esterni che non | sono | nè verità nè virtù. La verità, la virtù: ecco i criterŒ |
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pensano tanto innanzi. Da simile mancanza poi di previsione | sono | cacciati alle più strane conseguenze. Soffermiamoci pure ad |
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è resa possibile secondo Rousseau solo allora che i terreni | sono | divisi ed assegnati in particolari proprietà. Ognuno dunque |
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de' proprŒ simili sopravivessero. E pure di questa massima | sono | ancora pieni i libri de' politici. Di questa massima è un |
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se eccede il numero dei membri di questa famiglia, queste | sono | tante persone tentate dalla miseria di spogliare le altre |
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dell' Africa. Egli conta che appresso i negri Changallas | sono | le femmine che importunano i loro mariti a prender dell' |
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famiglie che imprudentemente, e però viziosamente, si | sono | moltiplicate. Consideriamo adunque l' opulenza delle |
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loro invadere questo stesso diritto della moltiplicazione, | sono | quelle veramente che rompono la naturale uguaglianza, e la |
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di compenso messo ne' godimenti dei beni dalla natura: esse | sono | quelle famiglie, le quali dopo aver goduto tutto il |
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istinti, dietro ai quali si muove spontaneo, e gli istinti | sono | suscitati dalle cose esteriori, dalle quali l' uomo |
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civile società possono diminuire queste tentazioni, se | sono | bene ordinate, possono accrescerle in caso contrario: la |
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ma vi ha anche delle società anteriori ad essa, quali | sono | la società teocratica e la domestica, come pure tutte |
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fine speciale: ella deve soggiacere alle stesse leggi che | sono | comuni a tutte le società. Il fine della società civile non |
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natura e di ragione, originarŒ e conseguenti od acquisiti, | sono | anteriori e indipendenti dalla società civile. 2 Che la |
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e più generalmente parlando i governi delle società civili, | sono | obbligati di riconoscere questo diritto del popolo e quindi |
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e così più perfetto. Infatti i governi ed i governanti non | sono | istituiti a loro pro, o a pro delle loro famiglie, ma |
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ma unicamente a pro della moltitudine che governano; | sono | ministri di Dio per il popolo. Nè questo pregiudica ai loro |
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autorità e i loro proventi. L' autorità ed i proventi non | sono | diritti de' governanti se non in quanto servono o sono |
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non sono diritti de' governanti se non in quanto servono o | sono | necessarŒ al buon governo: pregiudicando a questo cessano |
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principŒ nella Filosofia del Diritto. Ma nello stesso tempo | sono | persuaso che il diritto signorile non può aver luogo se non |
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e di fanciullezza; non più fra quelle popolazioni che | sono | già mature per l' influenza che ha esercitato lungamente |
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esercitato lungamente sopra di esse il cristianesimo. Tali | sono | a mio vedere le nazioni cristiane d' Europa, per tali si |
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l' uno e l' altro regolarmente organizzato. Queste | sono | le due parti, bipartite l' una e l' altra, nelle quali |
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tribunali. Le leggi altre antecedono a lei, come vedemmo, e | sono | le naturali o razionali, quelle della società considerata |
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fatto precedentemente nella Filosofia del Diritto. Altre | sono | quelle che va poi facendo lo stesso potere legislativo, e |
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agli occhi dei socŒ e di tutti gli organi della società. | Sono | adunque quattro i problemi che noi ci proponiamo da |
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considera per suoi capi, conosce che quelli che la guidano | sono | pieni di delitti, sono abbominevoli, ed anco, se si vuole, |
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conosce che quelli che la guidano sono pieni di delitti, | sono | abbominevoli, ed anco, se si vuole, ingiusti usurpatori del |
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non obbedisca ad essi mossa dall' opinione che quelli | sono | i suoi capi, e chi non sa indurre in essa questa opinione, |
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dal peso enorme del sociale potere sotto cui altrimenti | sono | in pericolo di venire schiacciati. Giacchè il giudicio è |
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d' essere verissimo, che il modo, onde i diritti dei deboli | sono | tutelati, non è altro che la buona volontà di quelli che |
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giudicano di doverlo fare. Questi che potrebbero offenderli | sono | in primo luogo indubitatamente quelli che governano la |
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Così pure se la legge o il diritto indeterminato, come | sono | i diritti delle libertà accordate dalla costituzione, e |
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nelle sue conseguenze. Questa separazione delle materie che | sono | di competenza del Tribunale politico, da quelle che sono di |
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sono di competenza del Tribunale politico, da quelle che | sono | di competenza dei Tribunali comuni, mi sembra la più |
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sentenze alle leggi scritte ed alle loro conseguenze che | sono | implicitamente contenute in quelle. Ora il Tribunale |
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è il custode della Costituzione: gli altri Tribunali | sono | i custodi delle altre leggi: il Tribunale politico dee |
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esser fondata sopra a qualche articolo di quelle leggi che | sono | state portate fuori della Costituzione, la questione è di |
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. Poichè gli uomini non hanno già pensato a questa, come | sono | stati costretti di pensare tantosto alla giustizia , come |
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altra in se stessi o in quei pochi mezzi che più ovvii si | sono | lor presentati fa sì che sebbene desiderosi d' arrivare a |
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traccie di maggiori regolarità in quelle società civili che | sono | state più crudelmente agitate da convulsioni intestine, e |
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proporsi che venga distribuito in tre parti: le quali | sono | le seguenti: 1 Il Tribunale politico che abbiamo indicato e |
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che ogni uomo abbia dei diritti, i quali, appunto perchè | sono | coll' uomo innati, si possono chiamare i diritti dell' |
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che non possedevano il diritto sulle proprie azioni, quali | sono | i figliuoli, le mogli e i servi perpetui. 1) La seconda |
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quelli che non possedono hanno parte nella società, cioè | sono | rappresentati, come potranno poi sostenere i pesi? chè non |
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ad una stessa società generale qual' è quella in cui | sono | gli uomini per la comunanza della natura. Ma questa non si |
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propongo di stringere ai proprietarŒ fra di loro, e che io | sono | indifferente che si chiami civile o con altro nome, perchè |
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che si propone a suo fine immediato. Questi interessi non | sono | che i diritti nelle singole persone, ed il suo fine è di |
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un mezzo per cui si conservi lo stato di natura. I diritti | sono | nello stato di natura: e questi diritti son quelli che |
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nè produrre: quello stato di natura umana in cui gli uomini | sono | legati fra loro per affezioni ad essi naturali, e per |
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la mattina in cima della fortuna? Senzachè, quelli che non | sono | ancora proprietarŒ possono arricchire, ed essere prosperata |
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ad ottenere lo scopo proposto; che i ricchi solitamente | sono | inerti ed incapaci di governare, e che perciò non è utile |
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governo civile, diventeranno più crudi e spietati che non | sono | colla plebe; che vedendo d' aver in mano tutto il potere |
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ricchezze debbano mutar padrone: e perchè? perchè i ricchi | sono | malvagi. Ma togliete voi i ricchi quando avete fatto mutare |
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diede loro la filosofica autorità di rapire l' altrui, si | sono | resi i proprietarŒ: ed allora, nuovi proprietarŒ, |
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di quella società civile, nella quale tutti i diritti | sono | rappresentati, l' amministrassero male; non seguirebbe da |
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proprie operazioni a tempo, e non illimitatamente, come | sono | i giornalieri e tutti i mercenarŒ, i quali appartengono |
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pensare ad essi appartenente; poichè la vita ed il corpo | sono | due diritti semplici, e che per se stessi hanno un solo |
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l' incivilimento. Ma v' ha di più, egli proseguì: Non | sono | interessati i non proprietarŒ nelle guerre che possono |
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la loro vita meno che quella degli altri uomini? o non | sono | forse capaci di portare le armi contro il nemico, e |
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meno timore cioè quelli che hanno meno da perdere, e, come | sono | i non proprietarŒ, che nulla possedendo all' esterno |
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in questo stato. Egli è vero bensì che i loro diritti | sono | di tal natura, che non si possono, infranti che sieno, a |
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nè pure i membri componenti l' Amministrazione sociale ne | sono | totalmente al sicuro; perchè il debile non è mai sicuro dal |
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i lavori forzati poco approdano, le guardie stesse | sono | nuovo carico alla società, ed il lavoratore rinunzia bene |
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persona, o su cose a lui strettamente unite, e questi | sono | tre: sulla vita, sul corpo, e sull' operazione; la 2 dei |
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o materiale. Tutti egualmente i membri della società civile | sono | cittadini . A questa parola vien assegnato un nuovo senso |
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possono avere una rappresentazione attiva nella medesima, | sono | i proprietarŒ. Or egli è necessario di vedere come la |
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che dimostra questa funesta verità « che gli uomini tanto | sono | più tentati di offendere la giustizia quanto più sentono |
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mediante l' esperienza hanno imparato a conoscer sè stessi, | sono | in un obbligo morale di agire verso dei loro simili con una |
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ogni diritto abbia una modalità: ma queste modalità talora | sono | separate dal diritto come sarebbe nei servi, i quali hanno |
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proprŒ diritti quanto quella dei diritti dei servi. Quindi | sono | essi che portano nella società civile da amministrarsi in |
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che quella libertà che loro piace: mentre questi poveri | sono | obbligati per un diritto naturale di far tutto ciò che è |
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d' esser venuti alle ultime estremità: 1) i poveri adunque | sono | essenzialmente persone non libere: e quella libertà |
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nol facessero a volontà. Vero è dunque che i mercenarŒ non | sono | al tutto alla condizione dei servi; ma quella poca libertà |
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torre gliela potrebbero senza toccarli nei loro diritti: | sono | adunque i mercenarŒ simili ai poveri o non proprietarŒ, che |
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libertà non sia dipendente dal corpo dei benestanti, da cui | sono | pagate le mercedi, sicchè se i benestanti volessero, |
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umana agiata e soave e fornita di tutti quelli aiuti che | sono | necessarŒ ad un maggiore sviluppo dello spirito. Egli è |
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cuore, e al godimento degli onesti piaceri: i quali beni | sono | di un pregio inestimabile sopra la materiale ricchezza. Il |
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della umanità, e le richiamerebbe dentro alle famiglie onde | sono | uscite, cioè farebbe retrogradare la società: il che, come |
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bene nè fare un male a se stessa. Le arti ed il commercio | sono | di somma utilità ai possessori delle terre: dunque questi |
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da questi rami industriali, come questi rami industriali | sono | dipendenti da essi. La dipendenza adunque è scambievole, ed |
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meglio consideriamo la valutazione loro nel fatto. Quali | sono | dunque gli elementi che costituiscono questo prezzo, o |
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questo prezzo, o questa valutazione delle cose? | Sono | due: 1 La ricerca delle medesime corrispondente ai bisogni |
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ma da tutta la società, nella quale le cose valutate | sono | in corso. Ciò posto, se i fondi industriali e commerciali |
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in corso. Ciò posto, se i fondi industriali e commerciali | sono | soggetti al pericolo della sorte, egli è evidente che nella |
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e del prezzo di tutte le altre cose mobili e stabili che | sono | poste in circolazione nella società. Egli è impossibile |
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bonariamente il posto a quelli che sulla loro disgrazia si | sono | arricchiti? Per quanto adunque sieno speciosi i principŒ |
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tratta di formare la società sopra queste basi. Ma queste | sono | impossibili, si risponde. E come, ripete la Commissione, |
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si risponde. E come, ripete la Commissione, non | sono | esse necessarie? Rimossa l' equità e la giustizia, che cosa |
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impossibili da praticarsi: dice solamente, che esse non | sono | possibili a praticarsi con tutto il rigore, e che praticate |
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questa obbiezione non è che apparente; perchè se gli uomini | sono | obbligati a seguire l' equità, essi non sono però obbligati |
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se gli uomini sono obbligati a seguire l' equità, essi non | sono | però obbligati di seguirla se non in quel tanto, che essi |
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mentre è coll' animo cioè con una vera volontà che essi | sono | obbligati di seguirla tutta. Se malgrado di questa loro |
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equità, non debbono per questo venire a discordia, ma bensì | sono | obbligati di stringere la convenzione stessa secondo un' |
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fondi non possono giammai essere che approssimative, perchè | sono | l' opera degli uomini; il credito dei debitori della massa |
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gli uomini d' altra parte chieder giammai l' impossibile, | sono | obbligati dalla ragionevolezza che debbe accompagnare i |
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giustizia che propriamente si chiama equità . Gli uomini | sono | obbligati da una legge morale di prefiggersi nelle loro |
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e perchè se lo debbono prefiggere efficacemente per ciò | sono | obbligati altresì di ottenerlo con questo mezzo giusto: la |
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che a lui apportano le basi soprafissate: conciossiacchè | sono | ragionevoli e venienti come conseguenze dai diritti di |
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dalla Assemblea dopo che è stato dimostrato: 1 che esse | sono | necessarie per l' ottima consecuzione del fine sociale, |
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del fine sociale, cioè pel comune vantaggio; 2 ch' esse | sono | le deviazioni menome che far si possano, dati i lumi |
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delle due forze elementari dell' uomo e della società | sono | le due parti elementarŒ del supremo potere: Tribunale |
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fu distinta negli articoli o paragrafi seguenti: 1 I voti | sono | tanti quanti gl' individui nella società: quelli che non |
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tanti quanti gl' individui nella società: quelli che non | sono | in possesso dell' uso della ragione lo danno mediante i |
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madri vedove oltre il proprio danno altrettanti voti quanti | sono | i loro figliuoli di qualunque età sieno. 5 Dopo instituito |
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poichè essa è basata sul principio che tutti gli uomini | sono | giuridicamente eguali; cioè che tutti gli uomini sono |
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sono giuridicamente eguali; cioè che tutti gli uomini | sono | egualmente esseri morali. Il voto che si dà è fornito di |
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e non mai due consigli. I voti adunque degli elettori | sono | tanti consigli o giudicŒ, e perciò niuno di essi può avere |
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ed i padri, oltre il proprio, danno altrettanti voti quanti | sono | i loro figliuoli. » Il voto, considerato come un atto d' |
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sola o da due persone. Poichè nella famiglia numerosa vi | sono | tanti più diritti da difendere e da rappresentare quanto è |
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tempo le persone nulla hanno a fare col Tribunale; ed elle | sono | rispetto al medesimo come se non fossero. Il Tribunale |
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mediante la ragionevolezza degli stessi genitori: questi | sono | quelli che da un prudente timore della propria fragilità |
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quelli che da un prudente timore della propria fragilità | sono | indotti a sottomettersi a un Tribunale: prendendo nel tempo |
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hanno di lor natura altro scopo che di prevenire i mali, | sono | eccellenti; perchè lo scopo loro è lodevolissimo, e tali |
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eccellenti; perchè lo scopo loro è lodevolissimo, e tali | sono | le leggi, ed i Tribunali criminali. Ma quando si vuol |
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Le instituzioni civili di questo secondo genere | sono | tutte quelle che si propongono di regolare i diritti |
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sebbene partano dal principio che gli uomini per cui | sono | fatte sieno cattivi, tuttavia non possono mai supporre una |
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foggiati su tale principio relativi al tempo in cui | sono | fatti, ed al grado di corruzione di cui sono arrivati i |
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tempo in cui sono fatti, ed al grado di corruzione di cui | sono | arrivati i loro autori a formarsi l' idea, durano un breve |
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come diceva, che le leggi e le istituzioni politiche | sono | unicamente occupate nel prevenire i mali eventuali che può |
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cosa analizzando tutti i diritti grandi e piccoli, che | sono | in mano degli uomini, perchè non ve n' ha alcuno di cui |
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qual sia la natura delle instituzioni sociali. | Sono | esse tali che determinano in se stesse la relazione che |
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esse contorcere e guastare per ovviare agli abusi a cui | sono | soggette tali relazioni per altro naturali degli uomini: |
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quelle e le contraffacciano. Generalmente parlando adunque | sono | da distinguere le instituzioni sociali, le quali contengono |
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la prosperità dei medesimi, dalle instituzioni sociali, che | sono | rivolte unicamente a prevenire i disordini: questi due |
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quali si potrebbero chiamare preventive e repressive , che | sono | d' un carattere totalmente diverso dalle prime. Le |
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è costretto a ciò perciocché le instituzioni stabilitive | sono | di loro natura non solo inutili per una tale società, ma |
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a poco ve le introducono; se queste relazioni false già vi | sono | fra gli uomini, esse producono a vicenda le false |
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per lungo tempo soggetti alle medesime; ma rare volte | sono | durevoli, mentre quando la instituzione non va d' accordo |
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si costruisca. Egli è vero, lo ripeto, che i legislatori | sono | costretti a delle istituzioni false, allorquando la società |
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nel suo stato naturale e non nello stato di corruzione, | sono | in quest' ultimo stato necessarie, esse però non possono |
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sociale; ma è uno stato di natura in cui gli uomini non | sono | legati insieme per falsi vincoli: in cui la ragione non è |
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2) in cui finalmente l' onestà e la giustizia non | sono | voci vane che si usino come mezzi ad ingannare od a |
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vane che si usino come mezzi ad ingannare od a tradire, ma | sono | voci che parlano al cuore di tutti, mediante le venerande |
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contro queste relazioni non può formare l' ordine, ma non | sono | che eccezioni dell' ordine. Nè per questo debbesi ridurre |
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si è stabilito il principio, che tanti sieno i voti quante | sono | le persone componenti la società: al quale coll' articolo |
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così in tanti atti autorevoli, o sia in tanti voti, quanti | sono | i membri nella famiglia. Dileguate le difficoltà intorno |
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e la società debbe ammettere i servi stessi a votare, e se | sono | mariti anche per le mogli, se sono padri anche per li |
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stessi a votare, e se sono mariti anche per le mogli, se | sono | padri anche per li figliuoli. Non è però necessario che i |
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con facilità aver chi li rappresenti. Finalmente essi non | sono | necessarŒ, giacchè la società ha un numero di elettori |
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ciecamente a ciò che determinano i pochi sapienti, che | sono | co' loro intelletti al livello dell' argomento. Nel caso |
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alla difficoltà dell' argomento; mentre che gl' ingegni | sono | al tutto accidentali, ed i più o meno forti nascono a caso, |
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Quegli uomini, a cui è commesso il progetto di società, non | sono | solamente forniti di un forte ingegno pel quale certo |
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sarebbero più atti degli altri a trovare la verità; ma | sono | ancora circondati da tutte le passioni umane: non sono pure |
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ma sono ancora circondati da tutte le passioni umane: non | sono | pure menti, sono anch' essi uomini forniti degli stessi |
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circondati da tutte le passioni umane: non sono pure menti, | sono | anch' essi uomini forniti degli stessi interessi degli |
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congetturali o almeno dei risultati, le prove dei quali non | sono | a portata del comune degli uomini, intorno ai quali perciò |
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tutto, ma piuttosto risulta da altrettanti calcoli quanti | sono | gl' individui. Ciascun individuo che entra nella società, |
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vedete tutte entro confini determinati. All' incontro dove | sono | i confini del sistema dell' utilità? egli non ne ha veruno. |
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di autorità: e per ciò le conseguenze di questi due atti | sono | diverse: nel primo caso, ciascun uomo che sia in grado di |
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morali e sui diritti naturali; ma è vero altresì che questi | sono | anteriori a lei, e da lei indipendenti; essa dunque, |
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possibilità del medesimo. Intanto anche le basi qui dettate | sono | tali, pare a noi, a cui non si può ripugnare, perchè |
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stesso, e non potranno perciò formarsi quelle alleanze che | sono | appunto ciò che garantisce il piccolo contro il grande |
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non sarebbero che le cinquanta lire, le quali non | sono | rappresentabili, perchè non arrivano a formare il |
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senz' essere rappresentati direttamente in essa: ma questi | sono | stati tuttavia rappresentati quando si trattò dell' |
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società alcuna voce distinta. Nel piano proposto le fortune | sono | tutte distinte l' una dall' altra secondo la loro grandezza |
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parte dei delegati delle Assamblee precedenti, i quali non | sono | che ministri delle Assemblee stesse. La Commissione propose |
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al delegato. Le cause fra il delegato e le Assemblee | sono | di competenza del Tribunale politico. Così pure ciascuna |
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inferiore debbe eleggersi un Ministro, le cui attribuzioni | sono | le seguenti: 1 di convocare l' Assemblea nei casi |
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una nuova ricognizione delle fortune di quelli che | sono | negligenti nel pagare le imposizioni. 5 I lavori del |
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le imposizioni. 5 I lavori del Tribunale e delle Assemblee | sono | indipendenti, e quelli dell' uno non possono rallentare |
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idea del Tribunale politico e dell' Amministrazione, che | sono | le due parti del Potere Supremo della società civile, mi |
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nelle costituzioni delle nazioni che fin quì sulla terra | sono | esistite. Questa disgressione, ben comprendo, che travia |
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insomma e dolorosa esperienza. Del Tribunale politico | sono | minori le traccie istoriche che dell' Amministrazione. La |
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Si grida contro alla costoro improbità: ma, per quanto io | sono | persuaso, al tutto senza ragione. Io credo in quella vece, |
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lamentarsi degli amministratori, appunto perchè essi | sono | collocati in luogo da vederne i vizŒ altrettanto quanto |
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in luogo da vederne i vizŒ altrettanto quanto poco | sono | in istato da vedere i proprŒ. Per quella stessa ragione che |
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che corrisponderebbero ai doveri dell' Amministrazione? Si | sono | veduti sempre quelli che prima di arrivare all' |
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morale; il quale risentimento quando gli uomini | sono | nello stato di natura porta la pretesa di risarcimento, cui |
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vi si mescolano le ignoranze e le passioni umane. Perciò | sono | assai rari i casi di popoli sottomessi all' occupante, |
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egli si riserva solo di approvare le instituzioni se | sono | tali che non suscitino in lui il risentimento morale; e se |
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suscitino in lui il risentimento morale; e se all' incontro | sono | tali che il suscitino, di manifestarlo e di riprovarle. Ed |
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Le modificazioni adunque della Monarchia assoluta cristiana | sono | tutte da ripetersi dalla sua propria imperfezione; la sua |
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la instituzione di una specie di Tribunale politico: e | sono | noti i progetti di Enrico IV e dell' abate di Saint7Pierre. |
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la condotta tenuta sempre dai Papi verso i Sovrani. Vi | sono | due partiti divisi nelle opinioni le più contrarie sopra |
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cui hanno ricevuto le loro corone gloriose e santificate. | Sono | poche le verità di pubblico giovamento che non sieno state |
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all' occasione di qualche fatto particolare, se non | sono | ancora generalizzate, e ben distinte per modo che non si |
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Società. Prima di questo stato di distinzione le verità | sono | percepite dalla mente umana confuse insieme, per modo che |
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e discioglie in tutte sue parti. Ma fino che più verità | sono | percepite come fossero una sola, queste si fanno occasion |
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ragazzi, i servi, gli abitanti a tempo ed i forestieri, non | sono | cittadini. 1) » Voi sentite altri all' incontro volere |
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schiarite un poco l' idee. Dividete i due poteri, giacchè | sono | essenzialmente distinti; e riconoscete nella società: 1 Un' |
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che chi possiede di tali beni. Consegue da ciò che come due | sono | i supremi poteri della Società, così sono parimenti due le |
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ciò che come due sono i supremi poteri della Società, così | sono | parimenti due le specie di cittadinanza, o i modi di |
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alla giustizia dell' Evangelio. Tutto ciò a cui si | sono | potuti elevare i romani si fu di staccare l' elemento |
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che senza esser l' ottimo, menano all' ottimo, perchè | sono | gli avviamenti della natura, contro alla quale niuno può |
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Lo scopo dunque dell' affezione nella Società domestica | sono | le persone stesse e non v' è già qualche cosa che si possa |
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si veda lo stesso progresso nello spirito dell' uomo. Quali | sono | i primi oggetti che vengono sottoposti alla sua attenzione? |
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d' altro lato si rende sempre più necessaria quanto più | sono | cresciuti i bisogni fattizŒ, quanto i membri della Società |
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cresciuti i bisogni fattizŒ, quanto i membri della Società | sono | diventati più numerosi, e quanto hanno fatto più di |
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non hanno percorso tutta questa gradazione d' idee; che non | sono | pervenute a conoscere pienamente l' uso della ricchezza, e |
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Spagna, d' Inghilterra ecc.. In tal modo tenendo il terreno | sono | ben sicuri di tenerne gli abitanti »1) » La division che |
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le costituzioni di certi popoli si truova che esse | sono | foggiate a tenore di questo fatto e di questa forza |
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della sapienza dei popoli e dei ligislatori, perchè non | sono | stati condotti a quelle savie disposizioni già per delle |
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per ciò non è negli esordi delle nazioni, ma dopo ch' esse | sono | bastevolmente costituite, che la detta legge si manifesta, |
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volontà della nazione stessa: ma nel primo tempo non vi | sono | che interessi personali , e quindi vediamo che la assemblea |
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stato sociale, con questa differenza, che le Società che | sono | nel primo stato hanno una rappresentazione personale, |
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che contro i più deboli, e poscia ancora contro i forti: | sono | i beni del clero quelli che prima vengono divisi; intanto i |
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del clero quelli che prima vengono divisi; intanto i nobili | sono | costretti di fuggire spaventati e di lasciare le loro |
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cui avea fatte le fortune: tanto è vero, che i proprietarŒ | sono | quelli che usano del potere che hanno in mano, perchè le |
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non è utile ribassare l' industria ed il commercio, perchè | sono | i mezzi onde s' accresce il valore di ciò che produce il |
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personale all' avere una rappresentazione reale, che | sono | i due stati sopra distinti delle Società, la prima |
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veduto, nasce dagli schiavi messi in libertà, e questi | sono | quelli che diventano poscia i mercenarŒ, gli uomini d' |
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nobili possessori della ricchezza territoriale. I nobili | sono | gli antichi posseditori del governo: i mercatanti sono i |
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sono gli antichi posseditori del governo: i mercatanti | sono | i nuovi proprietarŒ, la cui esistenza ha reso irregolare la |
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1) credono d' essere ingiuriati dal partito opposto, e | sono | veramente, o sempre poi ve n' ha tutta l' apparenza. Quindi |
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istorie, « « che le nuove divisioni di terreno quando non | sono | liberamente fatte e col consenso del primo proprietario, |
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guastata la sua politica: gli errori in politica | sono | appunto quelli che tirano seco i più enormi delitti in |
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seconda. Ora i principŒ del Sig. Raynal sulla popolazione | sono | al tutto falsi: egli non conosce il male dell' eccesso: d' |
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da lui condotti. Noi abbiamo veduto che i proprietarŒ non | sono | mai quelli che amino i turbamenti politici, perchè temono |
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che per godere i beni di questa vita colta e civile | sono | contenti che venga limitata la loro libertà individuale, |
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poichè tutti due li provano. I due giudicŒ adunque non | sono | di egual valore, poichè il selvaggio preferisce la libertà |
Filosofia politica naturale -
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altri uomini preferiscono i beni della vita colta, perchè | sono | in caso di gustarli e di conoscerli. Ma che giova tutto |
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arrendevole alla servitù che la gente ricca; che perciò non | sono | mai i ricchi quelli da cui si debba temere la servitù, ma |
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si debba temere la servitù, ma bensì i poveri, i cui animi | sono | domati dal bisogno, e comperati con facilità da promissioni |
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America. In una nazione che comincia, in cui le proprietà | sono | presso a poco eguali, come sarebbe in una nazione |
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[...OMISSIS...] Finalmente osservo che gl' Inglesi si | sono | più avvicinati di tutti gli altri a conoscere la vera |
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nelle mani di quelli che l' hanno ottenuta, se questi non | sono | i proprietarŒ. V' è però un caso, in cui lo squilibrio fra |
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stati di squilibrio, i quali anzi che veri reggimenti non | sono | che fluttuazioni della società, mi fermerò a dimostrare il |
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ma i poteri di questa persona nell' un caso e nell' altro | sono | ben diversi. Perciò invece di far una domanda sola: Che |
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ai più grandi vantaggi: e di questi esempŒ di magnanimità | sono | piene l' istorie dei principi cristiani; specialmente nei |
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v' era un vizio radicale nella costituzione: poichè non | sono | mai buoni elettori d' un principe quelli che si eleggono |
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di un popolo semplice ancora e rozzo. Le nazioni presenti | sono | diventate caute e sospettose dall' esperienza, e non |
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affetto a dei fondi particolarŒ, come nasce in quelli che | sono | già proprietarŒ, la nazione poteva in quel tempo provvedere |
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parole e le difinizioni antiche alle cose nuove, a cui non | sono | applicabili, portò sempre un gran male nella società. Il |
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ereditario. 1) [...OMISSIS...] Così gl' istorici riflessivi | sono | condotti dai fatti a riconoscere l' esistenza continua |
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e di ampliarsi. Or dunque nella società umana come vi | sono | due specie di diritti, personali e reali, così vi sono due |
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vi sono due specie di diritti, personali e reali, così vi | sono | due forze o due energie corrispondenti alle due specie di |
Filosofia politica naturale -
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Rimossa la rettitudine, non solo i diritti personali | sono | sempre in pericolo d' essere offesi, ma ben ancora la |
Filosofia politica naturale -
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distruggerebbero in breve se stessi. Ma gli uomini non | sono | interamente cattivi, ma hanno solamente una parte di |
Filosofia politica naturale -
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quei diritti che risaltano fuor della linea comune, che | sono | fondati in natura, e che vengono a formare la somma |
Filosofia politica naturale -
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è caduta e quasi spenta, e quasi tutte le idee morali | sono | sparite: il materialismo si è communicato per tutte le |
Filosofia politica naturale -
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dal peso enorme del sociale potere sotto cui altrimenti | sono | in pericolo di venire schiacciati. Giacchè il giudicio è |
Filosofia politica naturale -
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d' esser verissimo, che il modo onde i diritti dei deboli | sono | tutelati, non è altro che la buona volontà di quelli che |
Filosofia politica naturale -
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giudicano di doverlo fare. Questi che potrebbero offenderli | sono | in primo luogo indubitatamente quelli che governano la |
Filosofia politica naturale -
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e più rigoroso. Gli stessi amministratori della società se | sono | onesti, e se desiderano bensì di conservare il loro potere, |
Filosofia politica naturale -
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quelli pertanto che non credono al cristianesimo, ma che | sono | tuttavia costretti di confessare questo fatto, il quale non |
Filosofia politica naturale -
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poichè dovendo egli servire per quelli che nella società | sono | più deboli e perciò per quelli segnatamente che hanno meno |
Filosofia politica naturale -
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che hanno meno beni di fortuna, i diritti dei quali | sono | quelli che meno si calcolano nelle politiche deliberazioni |
Filosofia politica naturale -
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non si può ripugnare senza sedurre prima se stessi: e che | sono | in armonia cogli avanzamenti dei lumi dell' umanità e col |
Filosofia politica naturale -
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amministrati: essi non possono dunque esser giudici perchè | sono | parti, e lo scopo del Tribunale da noi proposto è appunto |
Filosofia politica naturale -
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che si cerca sempre d' accrescere ai Parlamenti, che non | sono | se non se i rappresentanti dei corpi amministrati, inclina |
Filosofia politica naturale -
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intellettuali e morali, ma per dei beni esterni che non | sono | nè verità nè virtù. La verità, la virtù: ecco i criterŒ |
Filosofia politica naturale -
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pensano tanto innanzi. Da simile mancanza poi di previsione | sono | cacciati alle più strane conseguenze. Soffermiamoci pure ad |
Filosofia politica naturale -
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è resa possibile secondo Rousseau solo allora che i terreni | sono | divisi ed assegnati in particolari proprietà. Ognuno dunque |
Filosofia politica naturale -
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de' proprŒ simili sopravivessero. E pure di questa massima | sono | ancora pieni i libri de' politici. Di questa massima è un |
Filosofia politica naturale -
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se eccede il numero dei membri di questa famiglia, queste | sono | tante persone tentate dalla miseria di spogliare le altre |
Filosofia politica naturale -
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dell' Africa. Egli conta che appresso i negri Changallas | sono | le femmine che importunano i loro mariti a prender dell' |
Filosofia politica naturale -
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famiglie che imprudentemente, e però viziosamente, si | sono | moltiplicate. Consideriamo adunque l' opulenza delle |
Filosofia politica naturale -
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loro invadere questo stesso diritto della moltiplicazione, | sono | quelle veramente che rompono la naturale uguaglianza, e la |
Filosofia politica naturale -
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di compenso messo ne' godimenti dei beni dalla natura: esse | sono | quelle famiglie, le quali dopo aver goduto tutto il |
Filosofia politica naturale -
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un'anima d' uomo ma un corpo di schiavo, tutte le riforme | sono | inutili; la casa rabbellita, addobbata con lusso, è |
Doveri dell'uomo -
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vi conviene mostrarvi capaci di progredire. Tre cose | sono | sacre: la Tradizione, il Progresso, l'Associazione. ?Io |
Doveri dell'uomo -
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ed essa mi dice che la Famiglia, la Nazione, l'Umanità | sono | le tre sfere dentro le quali l' individuo umano deve |
Doveri dell'uomo -
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per aver campo di sviluppare le facoltà superiori che | sono | in lui; ma tende l'orecchio con terrore alle voci che |
Doveri dell'uomo -
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troppi fra voi, | sono | poveri. Per i tre quarti almeno degli uomini che |
Doveri dell'uomo -
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o in altro: emancipatevi dalla miseria colle privazioni .E | sono | ottimi consigli perché mirano alla moralizzazione |
Doveri dell'uomo -
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dall'impresa; e i limiti fra i quali il salario si aggira, | sono | determinati dalla relazione che esiste fra il lavoro |
Doveri dell'uomo -
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che bisogna curare. I rimedi proposti dagli economisti | sono | inefficaci per questo. E nondimeno, v'è progresso nella |
Doveri dell'uomo -
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a voi »(Jo. XIV, 26) ». - Ma, ci obbietteranno, le cose | sono | diverse dalle parole; e Cristo qui promette che lo Spirito |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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alle parole di Cristo, il quale attesta che tutte le cose | sono | loro suggerite dallo Spirito Santo, dopo che erano state |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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legge, senza che sia adempiuta «(Matth. c. V, 1.) ». Vi | sono | adunque anco degli apici e delle jota che significano delle |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non si possono convincere d' errore non si rifiutino: esse | sono | permesse da Dio, il quale vi ha posto un limite colla sua |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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lo espresse egli stesso in quelle parole: « « E queste cose | sono | state scritte, acciocchè crediate che Gesù è Cristo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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facesse cosa alcuna » », ecco la seconda; « « ab eterno | sono | stata ordinata » » ecco la terza maniera, che spiega |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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fra le idee comprese in quell' espressione tutte quelle che | sono | accessorie e che non reggono ad un esame rigoroso, e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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(giacchè la Scrittura stessa usa delle locuzioni che | sono | in corso fra gli uomini), trovano l' idea netta, l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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un punto; e questo stato è l' eternità. Così le menti umane | sono | costrette d' interpretare la parola avanti nella citata |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nel principio del tempo. Ma qui nasce una difficoltà, e | sono | appunto le difficoltà che, dandoci il Signore il dono di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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da dirsi, che l' atto della creazione e il suo effetto | sono | inseparabili e non divisi da alcun tempo: colla sola |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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creato perciò col mondo a quella guisa che le limitazioni | sono | fatte insieme con le cose, alle quali esse vanno inerenti. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che crea è quello identico che conserva, ma gli effetti | sono | due, che si distinguono appunto nelle creature mediante la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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eterno, e non di meno le cose create nel primo loro istante | sono | congiunte con quell' atto senza alcuna distanza o |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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fa parte anche agli uomini, onde dice che « « sue delizie | sono | lo stare coi figliuoli degli uomini » ». E perchè questa |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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fanno che ripetere imperfettamente il primo, e perciò non | sono | verbi in senso assoluto, ma per partecipazione. E veramente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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lo stesso Essere divino; per la quale Verità tutti i verbi | sono | verbi. Alla stessa guisa v' ha una Sapienza assoluta |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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le cose, per la partecipazione della quale tutti i sapienti | sono | sapienti; e v' ha pure un solo Verbo assoluto, per la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la partecipazione del quale tutti quelli che hanno un verbo | sono | detti parlanti. Ora è il Verbo divino quello che è Verbo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e sonante come quella che cade sotto i sensi. Più tardi si | sono | fermati a considerare che la parola esterna non era che un |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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i nessi fra esse e le notizie più antiche e più familiari | sono | pronti. Solamente più tardi, quando la mente è già |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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parole nuove e proprie per quelle cognizioni che non le | sono | più nuove; ovvero le parole vecchie da comuni diventano |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nel quale si dica che il logos di Dio è Dio; ma questi non | sono | che luoghi piuttosto sfuggiti ai loro autori per entusiasmo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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perchè i naturali oggetti reali dell' umana intelligenza | sono | finiti, cioè sono gli enti creati contingenti. Ora gli enti |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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oggetti reali dell' umana intelligenza sono finiti, cioè | sono | gli enti creati contingenti. Ora gli enti creati, appunto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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creati contingenti. Ora gli enti creati, appunto perchè | sono | contingenti, non hanno necessariamente la sussistenza , ma |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la Trinità. Tuttavia, poichè l' intelligente e l' inteso | sono | correlativi, dalla sostanzialità o piuttosto dalla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quindi i modi, con cui l' essere può ricevere limitazioni, | sono | i modi onde l' essere può creare qualche cosa di diverso da |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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al Verbo, ma non le cose contingenti, le quali non | sono | se non per un' operazione divina e libera che le fa |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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primieramente che il Verbo e l' esemplare del mondo non | sono | due Verbi, ma è un solo, perchè è sempre la sussistenza |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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idee per conoscere gli enti finiti sussistenti, che non | sono | cogniti per se stessi; laddove la possibilità logica, l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sussista. Ma i limiti, che può ricevere l' ente limitato, | sono | tracciati nella sussistenza assoluta in modo da costituire |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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della creazione del mondo. Le cose tutte contingenti non | sono | adunque da Dio conosciute per molte idee staccate, ma per |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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delle cose contingenti colla loro essenza, le quali | sono | di lor natura distinte e separate, perocchè non è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sua sussistenza tutti gli altri esseri limitati, i quali | sono | molti ed esclusivi, ond' egli ha bisogno di pronunciare |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il mondo, e però con quell' unico atto, chè altri non ne | sono | in Dio, ella opera tutto ciò che opera ad extra; e quest' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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giudizio è posto in essere dal Verbo, nel quale e pel quale | sono | fatte tutte le cose. Il Verbo divino all' incontro nulla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cose, hanno una speciale analogia col Verbo divino, di cui | sono | privi gli altri verbi umani; perocchè la convenienza delle |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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finito è la più nobil parte del creato, e l' altre cose | sono | fatte per lui; possono essere da lui conosciute ed usate: |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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pure coll' atto del crearle, perocchè le intelligenze | sono | tostochè è loro dato l' essere essenziale ideale, per sè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è il conoscerle, e il pronunciare è un dire « che cosa | sono | », e il dire che cosa sono è un conoscerne l' essenza; onde |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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pronunciare è un dire « che cosa sono », e il dire che cosa | sono | è un conoscerne l' essenza; onde la cognizione nostra de' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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apprendere le cose sussistenti nelle loro essenze, le quali | sono | in Dio, benchè da noi non si veggano in Dio. Ora questa |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in noi stessi, cioè nel nostro sentimento nel quale elleno | sono | ed agiscono: ma colla differenza che il nostro sentimento è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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accuratamente in queste ammirabili parole che a Dio | sono | indirizzate: [...OMISSIS...] . Dal qual bellissimo luogo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e le manifestazioni del Verbo agli uomini, le quali non | sono | in egual modo razionali, ma positive e di conseguente si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cose manchino alla sapienza de' filosofi più celebrati come | sono | stati i Platonici, sapientemente le annovera in queste |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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donationis Christi (3) ». Tutte le speciali verità rivelate | sono | adunque doni di Cristo, ma non sono ancora Cristo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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verità rivelate sono adunque doni di Cristo, ma non | sono | ancora Cristo manifestato espressamente agli uomini, non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ancora Cristo manifestato espressamente agli uomini, non | sono | il Verbo comunicante loro personalmente se stesso. Il che è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ma solo de' suoi doni. 2 Che appunto per ciò quelle verità | sono | molte, laddove il Verbo, al quale però si riducono, è uno. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dell' umanità che ne comunicava gli influssi. Che cosa | sono | adunque le verità speciali dell' antica e nuova |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e le grazie speciali che le accompagnano? - Certo | sono | doni del Verbo, non ancora il Verbo stesso. Ma di più sono |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sono doni del Verbo, non ancora il Verbo stesso. Ma di più | sono | appartenenze del Verbo, le quali in lui non sono nè divise |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Ma di più sono appartenenze del Verbo, le quali in lui non | sono | nè divise fra loro, nè divise dalla personalità, ma sono |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sono nè divise fra loro, nè divise dalla personalità, ma | sono | divise nell' uomo a cui vengono comunicate, e in questo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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veduto innanzi, la creazione e l' altre operazioni esterne | sono | fatte pel Verbo, e in Dio non sono distinte da quell' atto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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altre operazioni esterne sono fatte pel Verbo, e in Dio non | sono | distinte da quell' atto che costituisce il Verbo divino. E |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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si riducono al Verbo come in loro principio nel quale | sono | eminentemente contenute, e propriamente altro non sono che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sono eminentemente contenute, e propriamente altro non | sono | che tante parziali applicazioni alle cose create della |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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questa del Verbo. Ma il conoscere che tali verità speciali | sono | contenute nella sola cognizione del Verbo divino, questo ha |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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si conosce che tutte le speciali verità di cui parliamo | sono | contenute nel Verbo, e nello stesso tempo si percepisce il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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fede, ne' meriti del quale vengono rimessi i peccati di cui | sono | macchiate le loro opere, non è lontano, anzi egli viene |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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moltiplicità di leggi, e tuttavia tutte le leggi morali non | sono | prive di unità, perocchè le leggi speciali si riducono ad |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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atta ad essere espressa in parole. Questi pertanto | sono | i gradi specifici della virtù soprannaturale e naturale, la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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verso tutte le partecipazioni dell' essere, quali | sono | gli esseri finiti. Ma la comunicazione del Verbo che si dà |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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noi sappiamo da altri luoghi delle scritture, che queste | sono | eguali in tutto, eccetto nella causalità. « Ego et Pater |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la relazione tra il Padre e il Figlio, cioè la generazione. | Sono | significate altresì alcune differenze fra la generazione, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nè ci sarebbe bisogno alcuno di dirlo. Che se entrambi | sono | Dio, dunque hanno la stessa natura divina, perocchè la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Ora Iddio pronunciante il Verbo ed il Verbo pronunciato | sono | principii supremi ed incomunicabili, cioè inconfusibili fra |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ed incomunicabili, cioè inconfusibili fra loro: quindi | sono | due persone essenti nello stesso ente, nella stessa natura. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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assentendo per la grazia che gli illumina ad intenderle, | sono | trasportati in una condizione soprannaturale in virtù della |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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compagnia di causa, quasi venga a dire: « Tutte le cose | sono | state fatte dal Padre pel Verbo », ma questa compagnia di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nelle cose create sovente la forma dalla materia di cui | sono | composte, e della forma si fa un elemento a parte |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cause seconde, fra le quali si annoverano le istrumentali, | sono | pure mezzi all' ottenimento dell' effetto o del fine. Ma, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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due persone, dicendo S. Giovanni che il Verbo, pel quale | sono | state fatte tutte le cose, è « « appo Dio » », cioè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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finite da lui create, vedesi che, appunto perchè queste | sono | finite, non possono aver esaurita la sua sapienza e la sua |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Ma vi ha un significato di queste parole: « « Tutte le cose | sono | fatte per esso » » che non è appropriato, ma proprio: e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per se stesso: esso è oggetto, ma non oggetto ideale come | sono | le essenze delle cose finite, ma oggetto sussistente, e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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virtutem et Dei sapientiam (2) ». Nelle quali due parole | sono | indicate le due proprietà da noi distinte nel Verbo divino. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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come quello dell' uomo, il quale afferma le cose che | sono | quando le percepisce; ma non può farne di nuove, e, se |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Ma nell' essere divino per sè cognito, cioè nel Verbo, | sono | cogniti anche tutte le limitazioni possibili dell' essere, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Ora, posciachè l' essere cognito è per sè amato, quindi | sono | per sè amati anche tutti i possibili enti finiti. Ma poichè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di questo pronunciamento sia nel Verbo, in cui le cose | sono | per sè note, e quindi nel Verbo e pel Verbo sono fatte. Il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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le cose sono per sè note, e quindi nel Verbo e pel Verbo | sono | fatte. Il Verbo dunque crea perchè ha la natura divina, è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nelle divine scritture è frequente il dirsi che le cose | sono | state fatte non solo pel Verbo ma ben anco nel Verbo. San |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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creati gli enti finiti. Onde la generazione e la creazione | sono | simili nel loro principio, cioè nel modo onde avvennero. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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della predestinazione, e perchè anche gli altri uomini | sono | generati soprannaturalmente da Dio, venendo adottati in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in essi Cristo e il suo spirito. Nel Verbo divino adunque | sono | radicate e fondate universa in coelis et in terra, perchè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è creatore, e non è solamente quello nel quale le cose | sono | fatte, ma quello altresì che le fa unitamente al Padre ed |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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[...OMISSIS...] ; in questo senso il Verbo è quello in cui | sono | contenute quelle cose invisibili, da cui, secondo S. Paolo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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o nei soggetti, esse stanno fuori del Verbo, e non | sono | il Verbo, e non si mescolano punto col Verbo, il quale è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ed efficace operatore. Se non che le due proprietà non | sono | divise ma unite, giacchè dicendosi testis fidelis et verus |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sapientiae quae est ratio eorum quae fiunt (2) ». E questi | sono | appunto i due aspetti, sotto cui noi abbiamo detto doversi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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oggetto , e come sussistente persona . I quali due aspetti | sono | anche indicati in quelle parole che Cristo disse definendo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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qui et loquor vobis (3) ». Quasi dicesse io, persona, | sono | il principio pel quale e nel quale furono fatte tutte le |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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pel quale e nel quale furono fatte tutte le cose, e | sono | anche il principio della scienza, la quale ora io parlando |
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generico e indeterminato, e non tutti i principii | sono | persone. Il concetto di principio è uno degli elementi che |
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è indicato il Verbo con vocaboli generali ed astratti come | sono | quelli di sapienza e di sermone, i quali non esprimono |
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nè pure nella prima creazione informe, come quelle che | sono | separate d' essenza; di poi narra la seconda creazione, |
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«choris autu», ci venne a dire altresì che tutte le cose | sono | fatte nel Verbo. La quale interpretazione essendo lodata da |
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parole che dichiariamo espone ad un tempo che tutte le cose | sono | fatte e conservate pel Verbo e nel Verbo. Il Verbo adunque |
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osservando che le parole: « « Facciamo l' uomo » » non | sono | d' un superiore che comanda, ma d' un uguale che parla ad |
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e che si riducono alle stesse relazioni per le quali | sono | persone distinte. Così il Figliuolo conosce d' aver |
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distinguiamo più proprietà, che però altro in sè non | sono | che la stessa semplicissima persona del Figliuolo; così |
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nel suo commentario, « « le parole predette: Tutte le cose | sono | fatte per esso , apparisce con evidenza che l' Evangelista |
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che troviamo distinte nella narrazione mosaica, non | sono | separate nel fatto, perocchè, come abbiamo detto, la |
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cose medesime, perchè ha in sè il Verbo, giacchè le persone | sono | indivisibili, benchè, come persone, realmente distinte; di |
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parole: [...OMISSIS...] . E qui si vede altresì come a Dio | sono | presenti tutti i tempi e tutte le cose, « et vocat ea quae |
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sunt tanquam ea quae sunt (3) »: poichè nel Verbo divino | sono | ab eterno tutte le cose che egli crea, eziandio che non |
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che egli crea, eziandio che non sieno ancora a se stesse; | sono | nel loro fondamento che è il Verbo, secondo l' espressione |
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Verbo è luce agli uomini, dimostrando così come gli uomini | sono | costituiti esseri intelligenti pel Verbo. Le due parole |
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parlare astratto, nel quale la mente divide delle cose che | sono | in natura unite. Nè vale il dire che Cristo disse anco: « « |
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natura unite. Nè vale il dire che Cristo disse anco: « « io | sono | la via, la verità e la vita »(2) »; perocchè in questo |
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come possiamo sapere la via? » », e dopo aver detto: « « Io | sono | la via, e la verità e la vita » », soggiunge: « « Niuno |
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parlano della vita rispetto a noi, lo pongono, come: « « Io | sono | la risurrezione e la vita »(2) ». Dicendo dunque l' |
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viene costituita da termini di natura distinta da essi, e | sono | tutti affatto i soggetti creati, onde accade che la vita |
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le specie della vita che si ravvisano nelle creature | sono | diverse, e ciascuna ha i suoi gradi. Se dunque consideriamo |
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vita erat, ne abusarono per sostenere i loro errori. Questi | sono | due: Il primo teologico, quello de' due principii, perchè |
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verità che naturalmente a noi risplende, l' essere ideale, | sono | rispetto a noi tali, quindi si può dire che sieno fatte, o |
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nè create, nè concreate; ma eternamente sussistenti, perchè | sono | il Verbo stesso, ed hanno perduta la loro condizione di |
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soprannatural perfezione. Quindi Gesù Cristo disse: « « Io | sono | la luce del mondo: colui che mi segue non cammina nelle |
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giorni e tempo, e gli diede il dominio di quelle cose che | sono | sopra la terra. Pose sopra ogni carne il timore di lui, e |
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est homo in animam viventem », le quali dal sacro storico | sono | dette di Adamo quando fu creato innocente, di conseguente |
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(4). Di questo mistico corpo Cristo è il capo, i fedeli | sono | le membra. La vita e le operazioni vengono dal capo unito |
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quell' intimo nesso che ha Cristo con quelli che in lui | sono | incorporati. Tutti insieme formano un solo edifizio, una |
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tutto: « omnia possum in eo qui me confortat (3) ». « « Io | sono | la vite, voi i tralci: quello che si tiene in me, ed io in |
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la tentazione di vanagloria e di superbia, quando anzi | sono | occupati e compresi da un sentimento indicibile di umiltà e |
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l' Apostolo (3). Dice in secondo luogo San Paolo che | sono | inescusabili perchè essendo tanto deboli e miseri, in vece |
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perchè sa che tutte le cose, in qualunque modo egli operi, | sono | dirette dal Padre alla massima glorificazione del Figlio, |
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dal Padre alla massima glorificazione del Figlio, ed anzi | sono | tutte date in mano del Figlio: onde questo effetto ch' egli |
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quae in terra sunt, in ipso (3) ». Dove per quelle cose che | sono | ne' cieli s' intendono le spirituali, l' intelligenza e |
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al cospetto di Dio nel Cielo de' Cieli. Per le cose poi che | sono | in terra deve intendersi il corpo umano, l' animalità e |
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di quelli che amano Dio. E dice in ipso , perchè in Cristo | sono | tutte incorporate e formanti con esso lui un solo corpo, di |
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al che si riferisce S. Paolo [...OMISSIS...] . Innumerabili | sono | le maniere di dire nelle quali ricorre nel favellare degli |
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vita adamitica guasta in noi dal peccato. Questi istinti | sono | così enumerati dall' Apostolo: « Manifesta sunt autem opera |
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le potenze malefiche degli Angeli delle tenebre, le quali | sono | entrate nella natura umana e nel mondo materiale quando i |
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il primo effetto in queste parole: [...OMISSIS...] . | Sono | dunque queste armi, enumerate da san Paolo, e da lui |
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e nequitosità, e per rammentare la perdizione a cui | sono | destinate nel fuoco eterno della malizia onde provengono. 5 |
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oggetto d' adorazione agli angeli stessi, che per natura | sono | tanto più eccellenti dell' uomo. Alla qual parola di Dio |
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un altro uomo, ma solamente delle forze nemiche quali | sono | la concupiscenza e il demonio che più o meno vi si può |
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e lo stesso si dica della lotta fra i cristiani che | sono | in Cristo e i malvagi che li perseguitano, il combattimento |
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nemiche, che appartengono alla natura dell' uomo ma non | sono | costituite in persona, ma bensì fra persone e persone, fra |
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ed infinita di Dio Padre da cui procedo, e da cui | sono | mandato al mondo. Or questa volontà del Padre era ella una |
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mandato del Padre che voleva questo amore nel Figliuolo, | sono | congiunte da Cristo anche in queste altre sue parole: « |
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gl' individui umani possono stringersi ed adunarsi insieme, | sono | limitati dalle condizioni della stessa natura. Uno, e forse |
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partecipando della Figliuolanza del Verbo incarnato a cui | sono | indivisamente uniti. Di che S. Paolo attribuisce al Santo |
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immortalità; la seconda è, che per la risurrezione i giusti | sono | figliuoli di Dio, tolti per conseguente da ogni pena o |
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è Dio de' vivi e non dei morti. Dunque questi Patriarchi | sono | viventi. Ma non potrebbero dirsi viventi, se un giorno non |
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di que' Patriarchi dalla loro futura resurrezione. Perchè | sono | vivi? perchè risorgeranno. Dunque non sarebbero vivi se non |
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colla deposizione di quella. Laonde Cristo disse: « « Io | sono | la risurrezione e la vita: chi crede in me, benchè egli sia |
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dominabitur (3). » Ma pure Cristo una volta morì; ed allora | sono | forse morti gli Apostoli e discepoli suoi ne' quali egli |
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che l' eucaristia non si può ricevere se non da quelli che | sono | nati nelle acque battesimali. Dice Gesù Cristo di nuovo |
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e quelle della fame e sete che s' estingue in quelli che | sono | satollati della sapienza e della vita di Cristo. E Cristo |
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del demonio col peccato del primo uomo; A quelli che | sono | predestinati alla eterna salute darà la vita eterna, e li |
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e incorporazione di lui, salva le persone che gli | sono | state date dal Padre, e a queste, oltre l' aspettazione |
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perfezione dell' essere. Questa è la fede di quelli che | sono | già incorporati in Cristo: la fede dopo la percezione |
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ogni maniera di traimento, e specialmente di quelli che | sono | tratti a Cristo, acciocchè non siano solamente in potestà |
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fede compiuta attuale ed abituale. Queste disposizioni non | sono | propriamente la rettitudine naturale del pensare e dell' |
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Cristo, dati specialmente avanti la venuta di Cristo, | sono | appunto quelle rivelazioni e istruzioni soprannaturali di |
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ricevute docilmente, umilmente, fedelmente dagli uomini, | sono | le disposizioni prossime ed efficaci che poscia li fa |
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non avrete la vita in voi: [...OMISSIS...] Queste parole | sono | assolute ed universali. Qui sembra occultarsi un grande |
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pane adunque dee dare la vita anche a quegli uomini che | sono | morti secondo la vita naturale ed adamitica. Il che importa |
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ejus sanguinem non habebitis vitam in vobis . » Le parole | sono | chiare ed assolute, a tal che, prima che fosse deciso dalla |
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di Dio; la fede loro era per essi il titolo, con cui | sono | morti, di un diritto ad rem, che fu poscia effettuato da |
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» il che è la società e comunicazione nostra co' santi che | sono | in Cielo. Laonde Innocenzo III nella sua opera sulla |
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pane rinforza, e il vino eccita e rallegra; e questi pure | sono | effetti dell' Eucaristia; la quale dà all' uomo la pienezza |
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del suo corpo. La terza e la quarta di queste vite, | sono | una sublimazione soprannaturale della prima, o, per dir |
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Ora quell' anime, benchè separate dal corpo, le quali | sono | una cosa nel Figliuolo e nel Padre [...OMISSIS...] ; quelle |
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fierent (6): » cioè, acciocchè le cose invisibili, che | sono | l' oggetto della fede, la mercede promessa e la gloria |
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della subitanea resurrezione delle loro anime, tostochè | sono | divise da' corpi. Il che dimostra che non convien troppo |
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E le due risurrezioni, cioè questa e la finale, | sono | distintamente annunziate da Cristo in questo luogo; |
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morte, l' Angelo della morte non può nulla su quelli che | sono | vitalmente incorporati a Cristo, perchè ognuno che crede, |
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si renda cibo de' puri spiriti? E` vero che gli Angeli | sono | spiriti puri, ma essi hanno nulladimeno una relazione e un' |
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una relazione e un' azione sui corpi. Come i corpi | sono | il termine attivo della vita animale, di maniera che il |
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il suo atto di sentire e di essere; così i medesimi corpi | sono | un termine passivo degli Angeli, di maniera che dagli |
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incontamente vengono resuscitati da Colui che disse: « Io | sono | la resurrezione e la vita, chi crede in me eziandio che sia |
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chi crede in me eziandio che sia morto vivrà », e questi | sono | simili agli antichi giusti, colla sola differenza che gli |
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vostri sensi, perchè questi sensi guasti e materiali non | sono | degni nè atti di vederlo o percepirlo, perchè non sono |
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non sono degni nè atti di vederlo o percepirlo, perchè non | sono | degni nè atti di vedere Iddio in cui è Cristo, nè è degna o |
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tesori che in quella vita, quasi involuti a forma di germe, | sono | nascosti e che debbono poi apparire in voi d' improvviso, |
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umana natura assunta dal Verbo, tutte le nostre potenze | sono | ad un tempo sollevate, corroborate, divinizzate, non solo |
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a noi comunicata dalla vita umana7divina di Cristo, | sono | quelle parole di S. Paolo « in eamdem imaginem |
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amabili al Padre che ama in noi le stesse cose che | sono | in Cristo e sono in noi, ama Cristo in noi. Onde il |
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al Padre che ama in noi le stesse cose che sono in Cristo e | sono | in noi, ama Cristo in noi. Onde il Salvatore disse de' suoi |
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E come potrebbe venir meno la vita soggettiva a quelli che | sono | amati dal Padre dello stesso amore del quale ama il suo |
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e le preghiere de' quali, fatte in nome di Cristo, | sono | accette ed esaudite: [...OMISSIS...] Le preghiere e i |
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al presente il corpo e il sangue glorioso di Cristo | sono | gli accidenti del pane e del vino, che soli cadono sotto i |
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vero pane e vero vino. Ora, questi effetti fisici non | sono | gli effetti eucaristici. Il corpo adunque ed il sangue di |
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il corpo eucaristico di Gesù Cristo, nel quale tali leggi | sono | tutte sospese dall' onnipotenza divina, e però non è |
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l' ordine morale. Di che avviene che quelli che non | sono | battezzati, e quindi incorporati a Cristo, non ne ricevono |
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il tenore della loro disposizione; e però quelli che | sono | meglio disposti, e più e meglio cooperano cogli atti della |
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in maggior copia, e in minore gli altri. I quali effetti | sono | primieramente operazione dello Spirito di Cristo che |
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nella loro esistenza oggettiva, appartenenze del Verbo, non | sono | le cose quali esistono puramente a se stesse, dal che viene |
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Laonde le creature per la sola esistenza oggettiva non | sono | a se stesse; e, quando esse sono (soggettivamente), allora |
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esistenza oggettiva non sono a se stesse; e, quando esse | sono | (soggettivamente), allora esse non apprendono |
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alla stessa rigenerazione, come accade negli adulti. Questi | sono | quei doni e quelle grazie, di cui parla il sacrosanto |
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delle persone umane col Verbo incarnato, le quali persone | sono | come membra di quel corpo mistico di cui il Verbo è capo. |
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del suo corpo glorioso, in virtù e nel momento nel quale | sono | pronunciate le parole, forma del Sacramento; e che l' |
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disposto. Perocchè, se gli accidenti del pane e del vino | sono | a un contatto reale colle nostre carni, il corpo ed il |
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del pane e del vino, contiene propriamente, se vere | sono | le conghietture sopra esposte, quella vita eucaristica, che |
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efficace, cioè operatore dell' unità ch' egli segna, come | sono | segni efficaci tutti i Sacramenti di Cristo; cioè operatori |
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rende atti a comunicare collo Spirito di Cristo, perchè non | sono | congiunti a quel Verbo che produce nei battezzati tale |
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dai battezzati, i quali ricevono il Sacramento, e, se | sono | in grazia di Dio, anche la cosa del Sacramento . I primi |
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comunicano con Cristo: ma in diverso modo quelli che | sono | in grazia, e quelli che sono in disgrazia di Dio. I |
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ma in diverso modo quelli che sono in grazia, e quelli che | sono | in disgrazia di Dio. I battezzati, che non sono in grazia, |
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quelli che sono in disgrazia di Dio. I battezzati, che non | sono | in grazia, hanno il Verbo nella loro mente, la quale |
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e però dall' avere l' impressione del Verbo non | sono | santificati, perchè il Verbo che è in essi non manda lo |
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« vede me come Verbo, e in me conosce il Padre mio di cui | sono | l' imagine ». Laonde colla Eucaristia si completa nell' |
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speciali dell' Eucaristia, in chi degnamente la riceve, | sono | la castità e l' umiltà. E perciocchè lo Spirito Santo si |
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lo Spirito Santo si comunica alla volontà dell' uomo, e | sono | a questa soggiogate l' altre potenze inferiori; perciò fra |
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si perfezionano col ricevimento del Sacramento eucaristico | sono | indicate da S. Paolo in quelle parole: « Unum corpus et |
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un sol corpo mistico e tuttavia reale con esso lui. Quindi | sono | altresì uniti strettamente fra sè, come le membra d' un |
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le membra d' un solo corpo, che quantunque distinte non | sono | divise: [...OMISSIS...] Laonde, giusta l' esposta sentenza, |
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perciò si chiama « Spiritus vitae (3), » in quanto entrambe | sono | soggettive, atto del soggetto; ma nella prima lo Spirito |
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sia una la giustizia e la santità ed identica, tuttavia | sono | diversi i soggetti che la partecipano o la possiedono, e n' |
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sue stesse potenze: il che è quanto dire per quei mezzi che | sono | proprii della sua natura; e che Iddio non facesse se non |
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l' universo materiale che circonda l' uomo, ha tre fini che | sono | altrettante regole secondo le quali è formato. Perciocchè: |
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bisogni dell' animalità umana, acciocchè gli uomini che pur | sono | animali possano sussistere, riprodursi e percorrere tutti |
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sussistere, riprodursi e percorrere tutti quegli stadii che | sono | proprii della vita animale. 2. Esso è fatto e ordinato in |
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uomo secondo la natura è quella delle cause. Ma queste non | sono | che sostanze produttrici di qualche effetto. Che cosa è |
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nostre ha tre maniere di forme, meno o più estese, le quali | sono | l' idea specifica , l' idea generica e l' idea universale . |
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alle cose tutte; mentre le similitudini e le imagini | sono | rinserrate nei generi e nelle specie alle quali |
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significato di ciascheduno. Egli è per questo che le lingue | sono | sistemi di segni così eccellenti che possono esprimere |
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come pure quelle di qualità, di quantità e di modalità, | sono | idee astratte che si estendono anche agli esseri |
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Or quanto alle prime, mediatrici fra le idee e le parole, | sono | le similitudini. A ragion di esempio, quando quelli che |
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grandezza l' idea di oggetti grandi. E perchè questi non | sono | sempre i medesimi che vengono a lui indicati, egli è |
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ci conduce ad affiggere il significato a quei vocaboli non | sono | già gli oggetti sensibili che vengono sottoposti a' nostri |
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con una denominazione acconciamente trovata dal Falletti, | sono | idee di semplice indicazione. Ora considerando l' uomo |
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della profondità dei mari, del giorno e della notte. E | sono | appunto queste solenni impressioni, le prime da cui era |
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della divinità e delle relazioni di questa coll' uomo. E io | sono | di quest' avviso che una tale osservazione ci può indicare |
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applicare le qualità di un oggetto a un altro in quanto | sono | concrete, ma solo in quanto sono da noi astratte. Ora le |
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a un altro in quanto sono concrete, ma solo in quanto | sono | da noi astratte. Ora le parole appunto potevano essere solo |
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che parlava sensibilmente avesse poscia detto all' uomo: Io | sono | il cielo, ossia l' esteso. La parola dunque in primissimo |
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Nella qual opera il più prezioso monumento che noi abbiamo | sono | certamente le divine Scritture, e fra le parti che le |
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Scritture, e fra le parti che le compongono, quelle che | sono | scritte in lingua simbolica. Perocchè v' ha, a non |
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primi della prima favella, come i cinque suoni vocali | sono | gli elementi di ogni particolare discorso. Ma qui mi |
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provenienti da oggetti puramente naturali, i quali non | sono | informati e, per così dire, mescolati con alcun |
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mettere nell' uomo niente di soprannaturale, perocchè | sono | effetti di oggetti della natura. Ma bensì possono nell' |
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dell' uomo santo è soffusa e come dorata. E di recente, or | sono | soli tre dì che di tanto mi fu cortese il cielo, che io |
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dell' infinita cagione che li produce (1). E tali | sono | le doti del corpo glorioso, delle quali un cotal principio |
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ne fa Iddio vedere talora nei santi anche intanto che | sono | tuttavia in questa vita mortale. E per ciò dico, che le |
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virtù soprannaturale. E dissi sensazioni che significano o | sono | materia di cognizione e che in tanto appunto hanno |
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1. Quelle impressioni sensibili, le quali di lor natura | sono | puramente naturali, e che tuttavia ricevendosi dall' uomo, |
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di Dio; 2. Quelle impressioni sensibili le quali non | sono | puramente naturali, ma che sono accompagnate da qualche |
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sensibili le quali non sono puramente naturali, ma che | sono | accompagnate da qualche principio soprannaturale, e |
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da oggetti materiali, ma da oggetti che, sebbene materiali, | sono | però informati da virtù divina. Or di queste ultime |
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congiunta una cotal virtù soprannaturale, non già in quanto | sono | segni, ma in quanto sono pure sensazioni. E considerate in |
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soprannaturale, non già in quanto sono segni, ma in quanto | sono | pure sensazioni. E considerate in questo stato, il loro |
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operazioni prodigiose avvengano in esseri ragionevoli, come | sono | gli uomini, convenevole cosa è che si traggano dietro la |
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congiunta una virtù e grazia soprannaturale in quanto non | sono | segni solo, ma ben ancora in quanto son conosciuti dall' |
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congiunta una virtù e grazia soprannaturale, in quanto | sono | segni, sebbene non v' ha nessun bisogno che l' uomo li |
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colla divina: e questo è uno di que' simboli solenni che | sono | passati per tradizione e che si trovano presso tutte le |
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di Dio e medesimamente Cristo che di sè ha detto: « Io | sono | la via, la verità e la vita« (2). » Conciossiacchè è il |
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in altri uomini: il perchè anche tutti gli uomini santi | sono | legni di vita; e quindi S. Giovanni dice aver veduto la |
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città aver le sponde tutte fornite di alberi che non | sono | altro che il legno della vita: [...OMISSIS...] . Dice il |
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nelle acque del diluvio (2). Quivi un nuovo ufficio | sono | chiamate a fare le acque, cioè a purificare il mondo dalle |
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sua legge. Perciocchè poi lo Spirito Santo e le sue grazie | sono | quelle che alimentano e tengono vivi i Santi, per ciò esse |
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convien sapere, che i Sacramenti della nuova legge, che pur | sono | cose corporee e segni sensibili, hanno una tale efficacia e |
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ma solo con Dio. E però che i segni del mondo materiale | sono | solamente ordinati a disporre le parti inferiori dell' |
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lo sdegno di Dio, ossia la punizione effettiva. Sei adunque | sono | i punti nei quali venne alterato il sistema primitivo col |
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per salvare e perfezionare l' umanità redenta da lui, | sono | di due specie, cioè altri sono istruttivi , e altri |
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l' umanità redenta da lui, sono di due specie, cioè altri | sono | istruttivi , e altri effettivi o Sacramenti. Parliamo prima |
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gli altri sistemi, di cui è il corpo umano composto, non ne | sono | immediatamente affetti, e per conseguente nè pure |
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figliuoli di Dio, secondo quelle parole: « Tutti quelli che | sono | spinti a operare dallo Spirito di Dio, questi sono i |
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che sono spinti a operare dallo Spirito di Dio, questi | sono | i figliuoli di Dio« (3) »: ecco il nuovo principio attivo |
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pronome quelli le loro persone; giacchè le nature loro non | sono | ancora esenti dalla corruzione che le danna alla morte. E |
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dalla corruzione che le danna alla morte. E ciò perchè non | sono | più essi (la persona) quelli che operano i moti della |
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così:« Ma se io faccio quel che non voglio, dunque non | sono | già IO (persona) che il faccio, ma quel peccato che abita |
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precedenti consegue, che quei segni sensibili, i quali | sono | deputati alla ristorazione dell' uomo peccatore, devono |
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quei segni diventarono una religiosa cerimonia, e | sono | questi i segni a cui, per contraddistinguerli da tutti gli |
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questa vivificato, e però anche quegli effetti che in lui | sono | prodotti da cagioni naturali. Conviene poi distinguere due |
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che dànno le percezioni e quindi le idee prime delle cose | sono | indispensabili all' uso delle lingue vocali, le quali |
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dentro quella porta (2). Così Cristo uomo e quelli che | sono | incorporati in Cristo, sono portati dentro dalla divinità |
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Così Cristo uomo e quelli che sono incorporati in Cristo, | sono | portati dentro dalla divinità che li circonda e assume |
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E qui conviene riflettere in generale, che gli animali | sono | stati presi per emblema degli uomini, e nei varii costumi |
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ottenuto, gli errori materiali svanirebbero da sè, perocchè | sono | i progressi che fa l' uomo nella moralità quelli che il |
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in questa antica e primitiva scuola che dà Dio agli uomini, | sono | prese per emblema a significare uomini, verso cui sono i |
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sono prese per emblema a significare uomini, verso cui | sono | i doveri morali, si vedrà come falsamente il Calmet ed |
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il Figliuol dell' uomo che verrà sulle nubi, le quali | sono | l' emblema degli Angeli (5), apparisce assai chiaro, che l' |
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ritorno dalla schiavitù di Babilonia, come detto è innanzi, | sono | altrettante figure di una verità così importante, che non |
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simboli e li spiega, mette innanzi gli enimmi e ci dice che | sono | tali, chiamandoci a penetrarne il senso nascosto. Tutta la |
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e ammaestrando quel popolo (1): e i Padri della Chiesa | sono | così uniformi in questa sentenza, sicchè ella si può dire a |
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morale, che Iddio gli intima fino a principio: « Io | sono | Dio onnipotente: cammina dinanzi a me e sii perfetto« (3). |
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a cui dànno l' annunzio del prossimo nascimento d' Isacco, | sono | riconosciuti da' Padri per simbolo della Trinità. Il numero |
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mondo. Gli stessi tre Patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe | sono | emblemi delle tre divine persone. 1. Agar e Sara . - Agar e |
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e Sara . - Agar e Sara, l' una serva e l' altra libera, | sono | tipi della Sinagoga e della Chiesa. E` l' apostolo che ne |
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di cui egli si copre per ottenere la benedizione paterna, | sono | un tipo, secondo S. Agostino, dei peccati degli uomini di |
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latte della sua madre (6); di non pigliare i pulcini mentre | sono | ancora nel nido (7); di non uccidere la pecora cogli |
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primi. I segni istruttivi emblematici contenuti nella legge | sono | di tre specie, vale a dire: 1. i sacrificii ; 2. le cose |
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la conversazione e la vita dell' uomo, e le seconde | sono | strumenti e mezzi che servono tanto al culto come alla |
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emblematici. Giusta la dottrina del Cristianesimo due | sono | le vite dell' uomo, la presente e l' eterna: nella presente |
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colle correlative (1). Laonde anche i sacrifici ebraici | sono | a un tempo figure della santità della vita e figure della |
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perfetto ebbe in sè medesimo. Gli animali immolati a Dio | sono | emblema degli uomini che devono essere tanto in questa vita |
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insieme si vede che i monti santi e la giustizia | sono | sinonimi significando la stessa cosa, quelli in enigma e |
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era uno de' monti santi. I quali erano due, [come due] | sono | i principii della giustizia (7) e della legge, cioè la |
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la grazia, la giustizia ideale e la giustizia reale: e due | sono | parimente gli oggetti della giustizia, cioè Iddio e la |
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reale. Queste due giustizie, se così mi lice chiamarle, | sono | egualmente necessarie all' uomo, perchè l' uomo ha bisogno |
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di Dio che comunica la grazia la quale muove la volontà, | sono | gli emblemi delle due parti della giustizia di cui |
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due parti della giustizia di cui parliamo. Poichè questi | sono | i due perni di tutto l' universo morale, non è maraviglia |
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e la manna o cibo vitale, ordine reale. Questi due elementi | sono | della natura delle cose; e quindi la spiegazione che io do |
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originale per il quale le cose tutte di questa terra | sono | infette sino a tanto che Cristo non le purifichi. Per ciò |
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a dover essere figure, e « i precetti giudiziali | sono | figurativi, non in primo luogo e per sè, ma per un cotal |
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pietra percossa colla verga di Mosè, la manna e altri tali | sono | troppo noti simboli del Messia o dei fatti della sua vita. |
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entrare nelle menti degli uomini. Due specie di cognizioni | sono | insensibili, cioè le astratte e le negative . Queste ultime |
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la perfezione della seconda. Per questo nell' antico patto | sono | sempre promessi ai giusti dei beni temporali e nel nuovo è |
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di tutte le idee; e le altre idee astratte non | sono | che la stessa idea dell' essere limitata, circoscritta, |
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loro costumanze. [...OMISSIS...] Veramente di nessuna cosa | sono | più sollecite le divine Scritture quanto di far conoscere |
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La ragione di questi accozzamenti di varie figure che non | sono | in natura è questa. Iddio anche circondato dalla carne è |
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cosa che si rappresenta eccede i confini degli esseri che | sono | nella natura, e unisce in sè medesima le qualità e virtù |
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altresì gli empi: egli è un carro di guerra e ne | sono | l' armi le fiamme; i Cherubini l' attirano, o anzi il |
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fa in esse vivere la vita immortale. Perocchè queste fiamme | sono | quella potenza misteriosa e irresistibile, colla quale Dio |
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innalzato perchè è anche Dio (4): e però quei Cherubini | sono | anche aquile, avendone la testa e le ali. Ed essi hanno |
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di vitello, stemmi delle due qualità del Signor loro, che | sono | l' esser egli Re di tutte le cose e unico sempiterno |
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la loro vita e il loro movimento, devotissimi sì come | sono | a servire a effettuazione e consumazione di un tale |
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e delle anime già pervenute a stato di angelo (2), che | sono | le cagioni medie per le quali opera Iddio e Cristo in sulla |
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le idee e le idee richiamano le imagini; le imagini | sono | somministrate da quei tre fonti che ho toccato, gli |
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vi succedono. Sotto quella di cerimonie tutti i fatti che | sono | stati posti dall' uomo in pruova all' uomo di significare e |
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casi le parole significano una cosa significativa. Non | sono | esse stesse le imagini sensibili, ma bensì le cose da loro |
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le imagini sensibili, ma bensì le cose da loro significate | sono | queste imagini e simboli di idee astratte o negative. Ma le |
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il linguaggio nelle allegorie e nelle parabole. Ora questi | sono | i due fonti di tutta la lingua simbolica: ella o annunzia |
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si appella perchè ella segna ed esprime degli oggetti che | sono | dei simboli (1). E ciò che si dice di un oggetto |
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Assur (1), è facile l' intendere che la mosca e l' ape qui | sono | due simboli e che voglia segnare il Re di Egitto e quello |
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piace. II. La parola relativamente alle idee positive , che | sono | il fondamento della classificazione specifica delle cose, |
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non è compresa negli antichissimi nomi proprii, ma questi | sono | nomi comuni applicati a un essere sussistente e resi così |
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non prendere gli esempi se non dalla lingua ebraica, molti | sono | i nomi a cui è affisso dal loro istitutore il pronome |
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che noi intendiamo per essa: vi ha un' infinità di cose che | sono | supplite dallo spirito di quelli che parlano e che |
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spirito di quelli che parlano e che ascoltano, e che non | sono | punto segnate coi suoni. Sarebbe lungo l' entrare in questa |
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lingue. Noi osserveremo solo che questi sottointendimenti | sono | specialmente innumerevoli nelle lingue antichissime, e si |
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vedrà assai agevolmente che l' estensione e la luminosità | sono | pure astrazioni: all' incontro l' esteso e il luminoso sono |
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sono pure astrazioni: all' incontro l' esteso e il luminoso | sono | astratti sostantivati. Ora questi astratti sostantivati |
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astratti sostantivati. Ora questi astratti sostantivati | sono | il primo passo che fa lo spirito umano onde pervenire alle |
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non una sola facoltà; per ciò i primi passi dello spirito | sono | complessi, operando più facoltà insieme; e i semplici sono |
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sono complessi, operando più facoltà insieme; e i semplici | sono | gli ultimi. Ciò che dico non è una pura conghiettura, ma un |
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astratto, che noi tradurremmo « i giudizii del Signore | sono | rettitudine«: » ma la lettera dell' Ebreo sostantiva l' |
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tutte più vetuste. I due ultimi esempi che ho recati non | sono | astrazioni specifiche sostantivate, ma sì bene generiche; e |
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luminosità, e così via. In tal modo gli astratti puri che | sono | idee insensibili furono concepiti nelle menti degli uomini |
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differente stato soprannaturale degli uomini pe' quali essi | sono | istituiti: il quale stato viene determinato dalla natura |
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stato viene determinato dalla natura della grazia da cui | sono | illustrati. Conviene adunque rammentare ciò che noi abbiamo |
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nella verità, » che viene a dire nel Figlio che disse «« io | sono | la verità« (5). » Il più augusto di questi Sacramenti è |
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accennato. Veramente i Sacramenti della nuova legge non | sono | già puri elementi sensibili e materiali, ma ciò che è |
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procede dal lume interno di chi intende, e le parole non | sono | che suoni materiali che diventano segni appunto in virtù di |
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e dalle cose nelle persone che ricevono i Sacramenti, | sono | altrettante azioni reali che non potevano aver luogo in |
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modo avere la virtù di quelli del nuovo, e convenevolmente | sono | detti da S. Paolo « elementi infermi e poveri« (2). » I |
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in faccia sua« (5) » perchè tutti hanno peccato e | sono | impotenti a mantenere la giustizia, avendo l' ingiustizia |
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Sacramenti e che ha per base la fede: [...OMISSIS...] . E | sono | i Sacramenti quelli che infondono la fede, di cui tante |
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nell' ordine delle idee ; e come dopo Cristo gli uomini | sono | salvati dalla sua reale azione, così avanti Cristo erano |
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la perfezione dell' ordine ideale, così i nuovi Sacramenti | sono | il compimento e la perfezione degli antichi. E però disse |
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movimento verso la perfezione, perchè a cagione del peccato | sono | entrate in lui delle altre tendenze verso il male più forti |
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delle cose a farsi, non la virtù di farle. Ed ora « non | sono | giusti appresso Dio gli uditori della legge, ma sono |
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« non sono giusti appresso Dio gli uditori della legge, ma | sono | giustificati solo quelli che la eseguiscono« (3). » In |
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a cui furono rimesse le colpe (2): erano colpevoli, ma | sono | tuttavia beati perchè Iddio ha loro perdonato, e gli ha |
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nè poco si percepisce, nel quale stato i segni o indizii | sono | indispensabili, e senz' essi non si potrebbe avere pensiero |
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e però alla giustizia di Dio » (che è tutto spirito) « non | sono | soggetti. Perocchè il fine della legge è Cristo a |
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di esterna sanzione i peccati interiori dello spirito, come | sono | i mali pensieri, che Iddio solo vede e punisce. Ora questo |
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alla lettera della legge ed è noto per ciò come da Cristo | sono | chiamati « ciechi e condottieri di ciechi« (1); » è noto |
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di tutti gli antichi maestri: « Tutti, quanti vennero, | sono | ladri e assassini, e le pecore non li hanno uditi« (1). » |
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quindi non giustificati nella legge; che « essendo inimici | sono | stati riconciliati con Dio per la morte del suo figliuolo« |
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la vita presente, parte la futura. I tre principali | sono | poi i seguenti: Il primo si era che a que' giusti aderiva |
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uomini a Dio, dicendo l' Apostolo che « figliuoli di Dio | sono | tutti quelli che sono mossi dallo spirito di Dio« (2). » |
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l' Apostolo che « figliuoli di Dio sono tutti quelli che | sono | mossi dallo spirito di Dio« (2). » Tutto ciò s' intenderà |
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dall' ignoranza e dalle tenebre in cui i servi | sono | lasciati dal padrone, come avveniva appunto nell' antico |
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tutte per singolo udite dal Padre? e chi non sa che queste | sono | infinite? Ma come il Padre gliele comunicò tutte senza |
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le cose veramente si comprendono, giacchè nel Verbo divino | sono | le cose tutte. Il secondo effetto, o carattere dell' antica |
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Abramo « che la sua fede gli fu riputata a giustizia« » non | sono | solamente scritte per lui, ma per noi altresì, come in quei |
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umana in altrettanti ordini secondochè le riflessioni | sono | più o meno elevate (1). In ciascun ordine poi la |
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la celerità. Rispetto poi ai rapporti sociali questi | sono | successivamente causa ed effetto dello sviluppo |
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umane crescere altresì l' umana perversità. Due adunque | sono | gli sviluppi simultanei dell' uman genere: 1. quello delle |
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fra Dio e l' uomo, furono delle cerimonie religiose. Tali | sono | i Sacramenti. Per ciò S. Tommaso togliendo a classificare |
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le osservanze che regolano la conversazione di quelli che | sono | al culto di Dio dedicati distinguendoli da quei che non |
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al culto di Dio dedicati distinguendoli da quei che non | sono | (1). Nel qual luogo e in altri l' angelico Dottore fa |
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E poichè le ragioni di un patto positivo fra Dio e l' uomo | sono | due, l' ignoranza dell' uomo, per la quale non conosce che |
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i Sacramenti della legge di natura. Finalmente antichissime | sono | le esterne purificazioni ed espiazioni, le quali potrebbero |
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nodo della società domestica, dove la donna e l' uomo | sono | una carne (5). Per la stessa ragione il bambino che moriva |
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genti, intendendo per queste genti non pure quelle che | sono | nate da lui secondo la carne, ma quelle che partecipano |
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il cibo spirituale e divino onde Iddio nutrisce quelli che | sono | peculiarmente dedicati al suo culto: il quale cibo è Dio |
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ha bisogno di quei mezzi esterni che il formano, e che | sono | i Sacramenti di Cristo. Il perchè ai nuovi Sacramenti è più |
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la natura di questi effetti, di questa potenza. Due | sono | principalmente questi effetti; l' uno è l' attitudine che |
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a Iddio, e in questo senso Gesù Cristo diceva che gli Ebrei | sono | figli del demonio. Altra da questa è la figliuolanza di Dio |
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da tutti i Teologi, dica, che « i caratteri Sacramentali | sono | puramente altrettante partecipazioni del sacerdozio di |
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i Sacramenti della nuova legge hanno questo di proprio, che | sono | segni al tutto efficaci, ove non sia posto alcun obice |
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solo, ma unito colla grazia, poichè è quello di cui | sono | segnati gli eletti. E per la medesima ragione, onde al |
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all' uomo per via della sua umanità in forma di cibo. | Sono | i corpi che si congiungono, di Cristo e del cristiano. Ora |
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modo ond' egli opera, e degli effetti che produce. Cinque | sono | i modi di operare de' Sacramenti della nuova legge. |
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avere la vita se non hanno Cristo, cioè se a lui non | sono | congiunti in una cosa sola, sicchè una stessa vita sia |
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risguarda il Battesimo. S. Giovanni parla di quelli che | sono | nati da Dio, e dice: « Tutto ciò che è nato da Dio, vince |
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a noi venne. S. Giovanni adunque distingue quelli che non | sono | ancora rigenerati da quelli che già hanno avuto la |
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hanno avuto la soprannaturale generazione. Quelli che già | sono | generati e nati di Dio, avendo in sè la grazia triniforme, |
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generati e nati di Dio, avendo in sè la grazia triniforme, | sono | confermati da essa nella loro fede e unione con Cristo; ma |
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essa nella loro fede e unione con Cristo; ma quelli che non | sono | ancora rigenerati col Battesimo non possono esser condotti |
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usa S. Giovanni la parola terra e dice così: « Poichè tre | sono | quelli che danno testimonio (a Cristo) in cielo » (cioè |
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«il Padre, il Verbo e lo Spirito Santo, e questi tre | sono | una cosa. E tre sono quelli che dànno testimonio (a Cristo) |
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Verbo e lo Spirito Santo, e questi tre sono una cosa. E tre | sono | quelli che dànno testimonio (a Cristo) in terra » (cioè |
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«lo spirito e l' acqua e il sangue, e questi tre | sono | una cosa«, » o come dice il greco, sono volti a un solo |
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e questi tre sono una cosa«, » o come dice il greco, | sono | volti a un solo fine (1). E chi ha meditato sulla lingua |
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Quanto poi a' Battesimi di sangue e di desiderio essi non | sono | Sacramenti. E sebbene convengano col Sacramento del |
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uomo nuovo: gli altri effetti che sortono da questo primo, | sono | quelli che santificano le altri parti dell' uomo stesso |
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ex opere operato una grazia ineguale a quelli che | sono | inegualmente disposti: della qual tesi Onorato Tournely dà |
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a perfezione questi due effetti. Questi due Sacramenti | sono | l' estrema Unzione, che rimuove dall' uomo le reliquie de' |
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due questi mezzi dell' aspetto di Cristo e delle sue parole | sono | indicati da Cristo stesso nel colloquio ch' egli tenne con |
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quale riceverete lo Spirito Santo) voi conoscerete che io | sono | nel Padre«: » ecco la cognizione del Verbo per l' |
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« quelli che hanno gustato il dono celeste, e che | sono | stati fatti partecipi dello Spirito Santo« » a differenza |
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se non colla persona, perchè questi separatamente presi | sono | infiniti. Però quando i Padri vogliono significare il |
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della Confermazione i sette doni, ma dice che questi non | sono | che i principali. [...OMISSIS...] Ma io non ho sott' occhio |
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del Battesimo, della Cresima e dell' Ordine, i quali | sono | radicalmente uno; perocchè sono sempre una comunicazione |
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e dell' Ordine, i quali sono radicalmente uno; perocchè | sono | sempre una comunicazione del Verbo all' intelletto. Ma da |
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del Sacramento. Talora poi le due parti indicate | sono | espresse distintamente nel parlare de' Padri e non l' una |
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attribuito a S. Ambrogio « la imposizione della mano | sono | le parole mistiche« (4), » le quali parole mistiche voglion |
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pegno dell' eredità nostra« (5). Questi tre effetti poi | sono | la santità, la fortezza e il gaudio. Il secondo vien dal |
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uomini non ci avea bisogno alcuno di Sacramenti; i quali | sono | istituiti come anelli, o canali intermedi fra Cristo e |
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non è assoluto per tutti gli uomini. Tanto è vero che ne | sono | eccettuati per comune consenso tutti quelli che morirono |
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il Battesimo prima di nascere? Gesù diceva a Filippo: « Io | sono | tanto tempo con voi e non mi conoscete? Filippo chi vede |
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la forza sua se non dalla parola del Verbo? (6) non | sono | chiamate parole di vita quelle di Cristo? (7) non ha detto |
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in essi la fede e la contrizione: « i tuoi peccati ti | sono | rimessi«, » senza far loro parola di Battesimo? (2) e se i |
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«cioè fatto glorioso. [...OMISSIS...] Le quali parole | sono | chiarissime, nè ammettono una facile interpretazione |
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e del vino il corpo umano in potenza, cioè tali cose che | sono | atte a farsi corpo (3). Premessi questi principii egli |
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avvenire la transustanziazione. Le parole del gran Vescovo | sono | le seguenti: [...OMISSIS...] . Può dirsi più propriamente e |
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che venìa dagli Apostoli. Ora i fedeli che comunicano | sono | appellati in questo libro« connutrizi « di Cristo: |
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i fedeli cibano quel cibo che ha cibato prima Cristo, e | sono | veri suoi connutrizii. Ella s' avvera in questo caso alla |
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nel supporre che la materia del pane rimanga immutata. Due | sono | i solenni decreti della Chiesa che il Bellarmino |
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noi la veggiamo continuamente accompagnata, ma che non le | sono | necessarii, e che accidentalmente le avvengono per l' |
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mandarlo nello stomaco, senza ottenere il fine pel quale | sono | state fatte tutte queste operazioni? tutte queste |
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fatte tutte queste operazioni? tutte queste operazioni | sono | inutili e vane, quando il cibo non dee cangiarsi in carne e |
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è il mio corpo, che per voi SARA` DATO«. » Queste parole | sono | del futuro. O si considerano adunque nella bocca di Cristo |
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trapassando molte permutazioni, allo stato presente, | sono | sempre quel medesimo IO. E` celebre il verso che dice: « |
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di queste particelle che inanima, quando rispetto a lui | sono | al tutto uguali sia nella specie, sia nella forma, sia |
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che l' identità del luogo , e l' identità del corpo vivo | sono | due identità al tutto indipendenti l' una dall' altra. Or |
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tutto indipendenti l' una dall' altra. Or come adunque io | sono | quell' IO identico tanto in un luogo come in un altro, nè |
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(2). Le particelle adunque che compongono il corpo non | sono | il corpo; la loro identità non è l' identità del corpo. Ma |
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non è l' identità del corpo. Ma quando delle particelle | sono | rapite dallo spirito, per così dire appropriate a sè, |
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unità con quello spirito e con tutto il corpo vivente: non | sono | due corpi ma un solo: ed è l' identico corpo che esisteva e |
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col corpo ove s' inseriscono. Nè Cristo già disse:« queste | sono | quelle particelle di mio corpo che ebbi in nascendo dalla |
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stanno nel corpo glorioso di Cristo. 2. Queste particelle | sono | identiche a quelle, che ebbe il corpo di Cristo in |
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dicono: « questo è il mio corpo« » e non disse:« queste | sono | le particelle identiche di cui il mio corpo è composto«. Ed |
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particelle che compongono il corpo di Cristo glorioso non | sono | le identiche numericamente prese con quelle onde si |
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e al vino quell' azione che continua, dopo che essi non | sono | più? L' effetto che avviene nel pane e nel vino è il |
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dell' annichilazione dicendo: [...OMISSIS...] . Ma qui | sono | a farsi più osservazioni; eccone alcune: 1. Le parole« |
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è una serie di azioni che le une alle altre si succedono, | sono | più gli agenti, più i modi loro di operare e le |
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dal conservarlo« (2). » Ora negazione di azione ed azione | sono | opposti come il sì e il no: come due contrarii si potranno |
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pane annichilato, solamente il pane non è più. Ora se due | sono | i soggetti assolutamente distinti, e interamente distinti |
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che perisce, e il transustanziarsi l' una nell' altra? non | sono | questi due concetti al tutto distinti? e se sono per sè |
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altra? non sono questi due concetti al tutto distinti? e se | sono | per sè distinti, basterà l' intenzione che ha chi distrugge |
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cangia. A cagion d' esempio: [...OMISSIS...] . Ora più cose | sono | qui da osservarsi. 1. Non si vede perchè la prima specie di |
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nè la conservativa , come le descrive il Bellarmino, | sono | vere e proprie conversioni, ma solo sono conversioni |
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il Bellarmino, sono vere e proprie conversioni, ma solo | sono | conversioni apparenti, e però tali a cui il nome di |
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(1): ma questo nasce perchè le figure nel caso nostro non | sono | che modi di essere, e non esseri: l' essere stesso, il |
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insieme prese si trova; perocchè nel loro esser fisico | sono | al tutto separate, come dicevamo, e non possono formare una |
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gli altri due sopra toccati dogmi s' attengono a questo, | sono | conseguenze necessarie di questo terzo della |
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fosse stato il loro avviso? 3. Simiglianti alle indicate | sono | le maniere di dire seguenti: « il pane ed il vino DIVENTA |
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4. Odone Vescovo di Cambray dice che il pane ed il vino | sono | investiti da una forza spirituale, che li tramuta (5). 5. |
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formarmi alcuna idea di una loro santificazione quando essi | sono | distrutti, e sono distrutti prima che sia addotto Cristo in |
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di una loro santificazione quando essi sono distrutti, e | sono | distrutti prima che sia addotto Cristo in loro luogo, di |
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in loro luogo, di maniera che essi non toccano Cristo, nè | sono | toccati, nè hanno comunicazione in nessun modo con Cristo, |
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natura, questo trasfondere nella sostanza del nostro corpo | sono | frasi assai calzanti, e che mostrano ciò che dicevamo la |
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pane vero dal cielo (5); » od al Figliuolo, che dice: «« Io | sono | il pane vivo che discesi dal cielo« (1). » Perocchè al |
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coll' opera intiera dello Spirito Santo. Queste due cose | sono | affatto distinte. Perocchè nelle sole parole consecratorie |
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cosa sola, un atto solo coll' atto consecratorio, di cui | sono | una cotale appendice, non però mai necessaria (1). E a |
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vale il dire, che le similitudini recate in questo appunto | sono | imperfette; perocchè il dir questo è gratuito, e contrario |
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cangiamento del pane e del vino, ed il modo onde avvenuti | sono | quegli altri cangiamenti? Ciò che dimostra, ch' egli non |
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il vino si dee convertire nell' identico sangue. Ma altre | sono | come abbiam distinto le particelle componenti un corpo ed |
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le particelle componenti un corpo ed un sangue; altro | sono | il corpo ed il sangue. Il pane ed il vino certo è |
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e convenientissime si ritrovano le comparazioni, a cui essi | sono | ricorsi, per dare in qualche modo convenevole dichiarazione |
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adunque innanzi all' animo nostro questi tre punti che | sono | contenuti nel sistema de' nostri avversari. 1. Il corpo di |
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si dànno i caratteri proprii della conversione vera, che | sono | pur quelli che noi abbiamo recati. Ora tutte queste cose |
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un' unità complessa, cioè risultante di più parti, le quali | sono | unificate da un principio unico. In tal caso seguitando |
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facciano uno; tuttavia è da sapersi che queste unità non | sono | uguali nei loro elementi ma solo nel loro risultato; sicchè |
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principio unificante, il principio nostro formale; pure ci | sono | state aggiunte delle parti, che non avevamo; il nostro |
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ingrandito, estendendosi agli spazii che dalle specie | sono | coperti. Perocchè io ho dimostrato che la vera grandezza |
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identità del corpo esige certe potenze ed atti secondi che | sono | realmente distinti dall' essenza, e che però dall' |
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senza che questa perisca (1). Queste potenze seconde | sono | veri accidenti reali, non conseguenti di necessità dall' |
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assolute o accidenti reali egli nota nel corpo, i quali | sono | la mole o potenza di resistere «pyknotes,» ovvero anche |
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estensione, e di conseguenza le dimensioni, e il luogo non | sono | cose a' corpi essenziali (2). Posta questa distinzione |
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ma bensì una mutazione ne' suoi accidenti reali, quali | sono | la mole, il conato, l' estensione (1). 2. Che nel pane |
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e coll' estensione, se cosa certa è, che queste estensioni | sono | diverse, e che la somma di estensioni diverse forma un' |
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Or l' azione sopra uno spirito e l' azione sopra un corpo | sono | azioni essenzialmente diverse, e però si possono concepire |
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Di più queste due azioni si ravvisano ne' corpi sì come | sono | nello stato loro naturale; ma l' azione però del corpo |
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le Scuole stesse di questi umani difetti; perocchè non | sono | essi essenziali alle Scuole, anzi dallo spirito di esse |
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i difensori dell' una o dell' altra sentenza. La prima | sono | le maniere ingiuriose che usano contro quelli che opinano |
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lor diverso; e di questo ho già sopra toccato. La seconda | sono | le calunnie che gli opinanti reciprocamente s' appongono. |
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due estremi, tra di cui quelli andarono vibrandosi, i quali | sono | stati, volendo noi designarli con due vocaboli, il |
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assorbiti. Ma di presente, si dimanderà, a quale stadio | sono | pervenute le menti? verso quale de' due errori camminano? e |
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stesso che comunica la sua grazia anco a quelli che non | sono | pervenuti ancora al libero uso delle loro potenze e con |
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deducendoli da' testi più ovvii delle divine Scritture, | sono | efficacissimi. Perocchè se la moralità buona o rea dell' |
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del razionalismo , non meno che del necessitismo ; che | sono | i due sommi generi a cui si possono ridurre le eresie |
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dire che i demonii e l' anime dannate all' inferno non | sono | in istato di peccato, ovvero che sono in tale stato pel |
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all' inferno non sono in istato di peccato, ovvero che | sono | in tale stato pel proprio libero arbitrio, pel quale ci |
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è prodotto dall' attuale loro libero arbitrio; dunque non | sono | costretti di stare in un tale stato, ma col medesimo loro |
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dottrina medesima sciolta da quelle questioni incidenti che | sono | inevitabili nelle lunghe trattazioni polemiche. 2. E per |
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senza alcun libero consenso da parte di chi lo riceve«. | Sono | parole di Giuliano di Eclana appresso S. Agostino: |
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quindi tutti gli atti degli infedeli, o di quelli che non | sono | in grazia, e i movimenti involontarii della concupiscenza, |
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eretico o certo erroneo. 14. E infatti i detti errori si | sono | talora accompagnati o coperti con tali espressioni, che |
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ammette altrettante varietà di specie e di grado, quante | sono | le varietà possibili di essa abitudine. 1.. Una varietà |
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forma, poichè dell' acquisto di quel bene e di quel male | sono | essi medesimi i liberi autori, a cui perciò è congiunto il |
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e subordina al detto oggetto tutti gli altri che non | sono | fini del suo atto, e vuole questi solo per lui, di modo che |
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personale può ammettere modificazioni, le quali non | sono | e non si dicono certo atti personali, ma bensì sono |
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non sono e non si dicono certo atti personali, ma bensì | sono | passioni personali (4), e in questo senso personali si |
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que' mali morali, ai quali quella definizione conviene, | sono | semplicemente peccati in senso vero e proprio, e non per un |
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e dalle diverse denominazioni che gli competono, o gli | sono | attribuite secondo diversi rispetti ne' quali si considera, |
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congiunti, altri non sempre. Tali concetti e denominazioni | sono | a ragion d' esempio quelli di colpa, di demerito, di reato |
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il peccato acquista denominazione di colpa . Due | sono | dunque le cose da spiegarsi, l' una come nel bambino ci sia |
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merito o demerito di quelle azioni o passioni che non | sono | da lei liberamente prodotte o acconsentite, il che si |
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abiti infusi delle virtù teologiche nel santo battesimo. | Sono | abiti che si ricevono dalla volontà dell' uomo per |
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queste ancorchè sfavorevoli all' acquisto delle virtù non | sono | peccati, ciò accade perchè non affettano la volontà |
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è veramente suscettiva di abiti buoni e cattivi, che non | sono | sempre l' effetto lasciato in essa dalle sue proprie libere |
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distinguere due specie di peccato, la prima di quelli che | sono | peccati e non anche pena di un altro peccato precedente, la |
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che il genere del peccato abbia due specie, cioè che ci | sono | peccati che s' incorrono per una libera trasgressione dei |
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che liberamente ne sia stato causa ed autore. Tali | sono | le distinte nozioni che ci dà S. Tommaso in queste parole: |
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il male, il peccato e la colpa s' identificano, perchè | sono | agenti suscettivi di lode o di biasimo quando agiscono |
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S. Tommaso dice, che il male, il peccato e la colpa | sono | il medesimo nei soli atti volontarii, cioè liberi: ma il |
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e colpa diventano la stessa cosa. Ma nei bambini non ci | sono | atti volontari : il peccato da lor contratto non è un atto |
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sostiene che cogli abiti non si meriti, perchè essi non | sono | atti liberi, a cui solo il merito è dovuto. Di nuovo dunque |
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lo fa diventare di più Giansenista, giacchè i Giansenisti | sono | quelli che vogliono appunto, che il peccato originale sia |
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l' eresia gianseniana, avendo abbandonata questa via, non | sono | sempre stati così cauti da non esporre un fianco indifeso |
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poichè tali atti, non voluti dall' uomo rinato, non | sono | una « deviazione della volontà dal fine«, al quale anzi la |
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il tutore non si dà dalla legge civile a quelli che non | sono | ancora concepiti, e però non esistendo, non hanno diritti |
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grazia, i suoi discendenti, benchè non abbiano disubbidito, | sono | restati privi della grazia, che posto il decreto di Dio era |
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essi, ma privazione , e così, atteso quel divino decreto, | sono | peccatori, morti nell' anima, schiavi del demonio, ecc.«. |
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fosse stato così creato, e l' uomo qual nasce al presente | sono | nè più nè meno, per riguardo ad essi, nella stessa |
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che pretende, che la stessa privazione della grazia con cui | sono | puniti i bambini, dalla qual privazione provengono tutti |
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questo un diritto di averla, poichè Iddio salva quelli che | sono | predestinati alla salute « secundum propositum gratiae Dei |
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formale promessa da Dio fatta liberamente all' uomo, come | sono | le promesse di Cristo ai credenti. Ma ai bambini che |
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quando nascono, che loro sia fatta promessa acuna, nè | sono | in caso di accettare la promessa che non conoscono, e pure |
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anzi S. Tommaso che l' avversione e la conversione | sono | il medesimo, colla sola differenza di termini verso i quali |
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. E dimostra come queste ed altre proposizioni | sono | sostenute in un senso ben differente da quello di Baio |
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per la quale essa stessa tra i diversi oggetti che le | sono | offerti sceglie l' oggetto buono e ordinato a cui aderire, |
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non buono e disordinato: e queste due specie di moralità | sono | riconosciute, come abbiamo dimostrato nella Dottrina del |
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la moltiplicità degli oggetti, che in appresso gli | sono | aggiunti in modo accidentale, e il quanto della loro entità |
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sussistenti tra cui eleggere. 62. Dimostrato adunque che ci | sono | nell' uomo due specie di moralità, l' una dipendente dall' |
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indubitato di ragione, cogli altri non pretendono tanto, ma | sono | obbiezioni tratte dalla difficoltà di spiegare gli stessi |
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ancora si può inferire che nè le nozze, nè la generazione | sono | peccato, non producendo immediatamente il peccato, perchè |
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viene altronde come diremo. A quel modo dunque che non | sono | peccati morali i difetti che un pittore o uno scultore |
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false da un principio vero. Nè quelli, nè questi | sono | effetti necessarii di un metodo difettoso, nascendo i primi |
Il razionalismo -
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assurda l' esistenza d' un lume divino che la illumini. | Sono | le passioni disordinate quelle che aman le tenebre; la |
Il razionalismo -
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dimostrare le cose soprannaturali e divine; perocchè queste | sono | già dallo stesso principio messe da parte. E così accade, |
Il razionalismo -
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sia sicurata la perennità dal suo divin Fondatore, non | sono | infallibili i singoli teologi, e grave danno posson recare |
Il razionalismo -
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perfetto razionalismo. Deh considerino bene per qual via si | sono | messi, a qual termine sono rivolti que' teologi, che si |
Il razionalismo -
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considerino bene per qual via si sono messi, a qual termine | sono | rivolti que' teologi, che si dicono cattolici, e che pur si |
Il razionalismo -
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ereticale. E l' origine di questo sottil errore, in cui si | sono | implicati alcuni de' nostri teologi, spiega altresì i loro |
Il razionalismo -
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(3) », osservando che quegli incessanti calunniatori | sono | spesso ignoranti a segno da non saper ben dire che cosa sia |
Il razionalismo -
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igitur nec tam ignorantes, alios judicare velitis ». Troppo | sono | note le accuse date in cotesto secolo al Bellelli ed al |
Il razionalismo -
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e tentazioni così disposta a produrli; e questi da noi | sono | ammessi, sempre che se ne rifonda la colpabilità nella |
Il razionalismo -
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peccati necessarii. Vero è che ricorrono a dire, che quando | sono | necessarii, già non sono più peccati. Ma se non sono |
Il razionalismo -
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è che ricorrono a dire, che quando sono necessarii, già non | sono | più peccati. Ma se non sono peccati, dunque l' uomo non è |
Il razionalismo -
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quando sono necessarii, già non sono più peccati. Ma se non | sono | peccati, dunque l' uomo non è obbligato d' evitarli, dunque |
Il razionalismo -
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libero arbitrio non è peccato. Noi diciamo che tali azioni | sono | in sè stesse inordinazioni della volontà , e quindi |
Il razionalismo -
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il tenere tenacemente le frasi cattoliche (benchè non | sono | sempre sì vigilanti che non si tradiscano in favellando), |
Il razionalismo -
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scandalo degli eretici stessi, e degli empii. Non vi | sono | più oggimai, io voglio credere, teologi che osino |
Il razionalismo -
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piena pace della Chiesa, seminano altre discordie; nel che | sono | tanto più riprensibili, quanto che non ne fu loro data |
Il razionalismo -
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Ma qual è questo numero? Nessuno lo sa in Italia. Quali | sono | almeno i loro nomi? di grazia, si pronuncino; udiremo le |
Il razionalismo -
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le quali, giudicandosi dallo spirito d' errore da cui | sono | raggirati, si dovrebbe credere che mentiscano anch' esse. |
Il razionalismo -
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ad occhi aperti; o più tosto quel reo partito in cui si | sono | ostinatamente collegati, da alcuni sostenuto, il confesso, |
Il razionalismo -
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e del vero), queste non feriscono persone determinate, ma | sono | v“lte ad eccitare gl' incogniti, qualunque sieno, ed a |
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con aria di religiosa riverenza i grandi uomini, che | sono | quelli che, sotto coperta di straziar me, strazian la |
Il razionalismo -
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gli occulti teologi espongono le nostre opinioni, essi non | sono | degni di fede; ed io rigetto tutte in fascio quelle ch' |
Il razionalismo -
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due proposizioni contrarie si dice con egual proprietà che | sono | contrarie, ovvero contraddittorie, poichè contraddizione |
Il razionalismo -
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altro dall' esser diverse e dall' esser opposte ) (1), come | sono | quelle che io adducevo, le quali non sieno medesimamente |
Il razionalismo -
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con un verso del Petrarca, [...OMISSIS...] A tali cavilli | sono | astretti di ricorrere i teologi che hanno preso |
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di volontario semplice! (3) Per quello che riguarda a me, | sono | trattato colla stessa onestà. Dice che anch' io insegno , |
Il razionalismo -
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in Adamo, e il peccato originale ne' suoi discendenti, | sono | peccati numericamente distinti (1). Se dunque sono distinti |
Il razionalismo -
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sono peccati numericamente distinti (1). Se dunque | sono | distinti numericamente i peccati, devono esser distinti del |
Il razionalismo -
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No; i dogmi della Chiesa non consistono in meri vocaboli; | sono | ciò che i vocaboli significano, e costituiscono l' oggetto |
Il razionalismo -
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studino ad ogni possa di far apparire che ella vi sia « in | sono | verborum ». E dee parere pure, a chi un poco riflette, la |
Il razionalismo -
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i quali, per evitarla, vengono a dire che gli uomini non | sono | improbi per natura (la quale anzi è sana, sanissima), ma |
Il razionalismo -
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omicida stesso; e così i posteri, motione generationis , | sono | mossi al peccato dalla natura peccatrice di Adamo generante |
Il razionalismo -
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più proprio che non possa essere nella mano; perchè essi | sono | veri soggetti idonei di peccato distinti dal generante; |
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ma dicesi tale per un parlar figurato; 3 che i bambini | sono | soggetti di peccato, perchè hanno una volontà personale, |
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morale è la loro propria volontà personale: onde essi | sono | costituiti peccatori per volontà; e quindi cessa l' assurdo |
Il razionalismo -
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precedono la riflessione e seguono la cognizione diretta , | sono | certamente atti umani. Che anzi è umano anche ogni atto d' |
Il razionalismo -
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che le parole che cominciano, « Frustra putas, etc. » | sono | di sant' Agostino (1), e le parole italiane sono del nostro |
Il razionalismo -
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etc. » sono di sant' Agostino (1), e le parole italiane | sono | del nostro C.): [...OMISSIS...] . Questo brano comincia |
Il razionalismo -
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mendacemente parole di Bajo, e in Bajo dannate, quelle che | sono | d' un sì grande splendor della Chiesa? Chi è costui, che |
Il razionalismo -
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dall' affermarlo; perchè quelle parole, che [...OMISSIS...] | sono | parole non di Bajo, ma del dottor della grazia; a cui il |
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ed in tante contraddizioni: la coscienza gli inquieta. | Sono | arditi perchè non sono soli. Il signor C. è una cosa col |
Il razionalismo -
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la coscienza gli inquieta. Sono arditi perchè non | sono | soli. Il signor C. è una cosa col finto Eusebio, di cui si |
Il razionalismo -
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o poco malvagie; ma ogni cristiano cattolico dirà, che | sono | di fede; che il dichiararle malvage è un proscrivere ciò |
Il razionalismo -
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di nuovo a Bajo, quel che è della Chiesa cattolica. | Sono | i soli pelagiani quelli, che il negano. [...OMISSIS...] , |
Il razionalismo -
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per assalire la fede di Cristo; la falsità, e le astutezze | sono | le medesime: si vuol distrutto il dogma che tanto oggidì |
Il razionalismo -
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debbono sempre trovarsi insieme. Altra volta diceva, che | sono | puniti i bambini pel peccato d' origine non in quanto è |
Il razionalismo -
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S. Tommaso, il quale si fa l' obbiezione, che se i bambini | sono | puniti pel peccato di Adamo, il sarebbero pel peccato |
Il razionalismo -
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in tre proposizioni, soggiunge: [...OMISSIS...] . Queste | sono | le solite frasi de' teologi razionalisti, non certo |
Il razionalismo -
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del demonio? O il demonio lascerà intatti quelli che gli | sono | dati in balía come schiavi? Apparterrà alla pura natura il |
Il razionalismo -
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rispondono a questa sfida dicendo, che tali cose non | sono | propriamente mali, ma conseguenze necessarie della natura |
Il razionalismo -
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Il secondo argomento, io lo traggo da tutti que' luoghi, e | sono | moltissimi, di S. Agostino, ne' quali egli prova l' |
Il razionalismo -
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umanità soggiace secondo il giudizio naturale degli antichi | sono | sì gravi e sì strani da doversene almen sospettare un |
Il razionalismo -
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sentenza le seguenti riflessioni. Le prove congetturali | sono | di due maniere, altre sono tali in se stesse, quando si |
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Le prove congetturali sono di due maniere, altre | sono | tali in se stesse, quando si fondano sulla probabilità |
Il razionalismo -
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fondano sulla probabilità degli eventi contingenti; altre | sono | congetturali solo inverso all' uomo che non sa dar loro la |
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egli l' avrebbe fornita di maggiori forze morali che non | sono | quelle ch' essa mostra aver di presente. Non è dunque il |
Il razionalismo -
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colle parole si dichiaravano nemici di tutte l' eresie) | sono | obbligati a parlare in questo modo, quando vogliano esser |
Il razionalismo -
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limitazione della natura, non un peccato. Risposta . Ci | sono | de' difetti, cioè delle mancanze che conseguono |
Il razionalismo -
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che conseguono necessariamente alla natura umana, e questi | sono | mere limitazioni della natura; ma vi sono de' difetti che |
Il razionalismo -
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umana, e questi sono mere limitazioni della natura; ma vi | sono | de' difetti che conseguono accidentalmente alla natura; e |
Il razionalismo -
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che conseguono accidentalmente alla natura; e questi non | sono | mere limitazioni. Che la natura umana sia fallibile , |
Il razionalismo -
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stato creato con essi, parla di que' soli difetti che non | sono | ESSENZIALMENTE morali, com' è l' insubordinazione e l' |
Il razionalismo -
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grazia, e si dicono effetti dell' uno e dell' altra. Non | sono | adunque per se stessi il peccato, nè la privazione della |
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la privazione della grazia e il vero peccato prese insieme | sono | cose che appartengono alla parte superiore dell' anima, e |
Il razionalismo -
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anch' essi la natura di peccato e di colpa in quanto | sono | effetti intimamente legati col peccato. Così si debbono |
Il razionalismo -
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natura umana non pur nuda, ma sozza: [...OMISSIS...] . 7 | Sono | i santi Padri eloquentissimi a descrivere i mali profondi, |
Il razionalismo -
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facile? O avrebbe detto in quella vece che tutte le cose | sono | ora contaminate, tutte perturbate? Che il paradiso sia |
Il razionalismo -
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soprannaturale: del resto ho tutto il mio: sto ancor bene: | sono | ancor sano: non sono dannato ». E come Cristo avrebbe |
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resto ho tutto il mio: sto ancor bene: sono ancor sano: non | sono | dannato ». E come Cristo avrebbe salvato tutto l' uomo, se |
Il razionalismo -
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in tal caso, cessa la questione (2): questi aiuti speciali | sono | appunto quelli che dimenticarono nella penna i nostri |
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di presente, non poteva uscire dalle mani del Creatore. 10 | Sono | del pari gli antichi maestri costantemente intesi ad |
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essi Iddio, o la natura mala, cadendo nel Manicheismo. Tali | sono | le dottrine della Chiesa: i teologi razionalisti le |
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le accusano di Calvinismo e di Giansenismo: di cui | sono | un documento gli ultimi opuscoli anonimi. Noi ci faremo ad |
Il razionalismo -
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di nuovo la questione in tutta la sua generalità. Due | sono | i principali errori de' calvinisti e de' giansenisti |
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meriti, o demeriti. Tutti gli errori essendo abbinati, come | sono | sempre abbinati gli estremi, quali saranno gli errori |
Il razionalismo -
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moralità buona o cattiva, che sia necessaria. Questi dunque | sono | i due estremi. Che cosa sente la Chiesa cattolica? Ella |
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. I quali atti, qualora del solo peccato d' origine | sono | effetti, non hanno altra colpa diversa che quella dello |
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li conosco non posso eseguirli, se non posso eseguirli, non | sono | più obbligato. Laonde io farò anzi bene a conservare la mia |
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nella causa è colpevole, ve ne posson essere di quelli che | sono | anche peccati in atto, benchè non colpe; ed altri che in |
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peccati in atto, benchè non colpe; ed altri che in atto non | sono | nè colpe nè peccati. Perocchè è solo peccato nuovo ciò che |
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dall' ubbriachezza. Ma se i peccati che fa ubbriaco non | sono | atti nè affetti disordinanti la volontà; come se dormendo |
Il razionalismo -
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signore de' suoi atti, cioè che tutti gli atti volontarii | sono | in balía dell' uomo stesso, per quella forza che si giace |
Il razionalismo -
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. Dunque (ecco la conclusione) col peccato libero ci | sono | due inordinazioni, l' una quella della volontà , che è |
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cattivi , non saranno essi perciò un male morale? E non | sono | forse una morale inordinazione della volontà? Chi mai potrà |
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si prova, 1 Dall' esser di fede, che i demoni ed i dannati | sono | in istato di peccato, del qual peccato in cui perdurano la |
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Salvatore sì necessaria agli uomini. Anche qui alcune cose | sono | di fede, altre appartengono alle opinioni delle scuole |
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fondamento, che qualunque essi sieno i giudizi di Dio, | sono | giusti, anche se l' altezza di sua giustizia fosse a noi |
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e facile d' esser sempre santi e felici; e se ora più non | sono | tali, non a Dio, ma a' proprii padri, che hanno guasta l' |
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pienamente istruiti; ma a quelli soli (e ne' nostri tempi | sono | troppi) pe' quali scrivono e di cui allettano, favellando |
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favellando religiosamente gli orecchi. A questi che nè | sono | teologi, nè sanno il loro giudizio sospendere, oppure lo |
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un tal fenomeno e la meditazion vi dirà che i loro giudizi | sono | traviati dalla loro propria volontà, la quale è la potenza |
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volontà, la quale perciò è la causa di tali giudizii (3); e | sono | sani e retti quando la volontà è sana e retta, e immune |
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animo ben disposto! All' incontro le azioni necessarie | sono | da me descritte così: [...OMISSIS...] . Nelle quali parole |
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tenendo questi abitualmente infrenati; perciò non mi | sono | contentato d' esigere universalmente a costituire un' |
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pratico, in considerazione della legge che la proibisce, | sono | condizioni che indubitatamente avverare si debbono in tutte |
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credersi necessaria, la principale di tutte, senza la quale | sono | nulle le altre, la condizione espressa in quelle parole: |
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già accadere in quelli, che trovandosi in istato di grazia, | sono | da questa sempre ne' lor bisogni fedelmente soccorsi, com' |
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dalla grazia liberata. All' incontro in quelli, che o non | sono | ancora rinati nell' acque battesimali, o mediante le |
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onde vinti rimangono. I quali atti non essendo liberi | sono | peccati in causa, o che questa causa sia il peccato d' |
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atti disordinati, al peccato originale si riducono, e | sono | uno con questo, e quindi non si possono dir colpe se non |
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per ricuperare i soprannaturali ornamenti (1). Ecco quali | sono | le sue parole: [...OMISSIS...] . Il nostro teologo dunque |
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a tutti i fedeli di Cristo, alle anime che amano Iddio; e | sono | certo, che s' ottureranno gli orecchi come a bestemmie |
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che le forze del battezzato, e del non battezzato | sono | ugualmente capaci di resistere al male; scagliando acri |
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battesimo, col quale gli uomini s' incorporano a Cristo, e | sono | sollevati dalla condizione della natura guasta, all' ordine |
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utile a confortare la fede de' cristiani. Pur troppo questi | sono | bene spesso male istruiti circa gli effetti del santo |
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le potenze inferiori, se non in quanto contribuiscono o | sono | da lei mosse (1) a disporre bene o male la volontà. Laonde |
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escono i rami. Gli atti particolari, le volizioni dunque | sono | produzioni della potenza di volere; la potenza di volere è |
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un uomo giustificato e incorporato a Cristo pel battesimo, | sono | di gran lunga maggiori pel bene, di quelle che dalla mera |
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di meritare la vita eterna (1), e le contrarie doti | sono | nel battezzato; tutte le quali dottrine vengono affatto |
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. E tosto passa a provare, che gli effetti del battesimo | sono | due principali, cioè 1 la soluzione del reato della |
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mortale ove gravi tentazioni gli si presentino (2). E qui | sono | da distinguersi più questioni. Primieramente dico, che nel |
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personale o sia che non tocca la persona. Laonde questi | sono | allora figli di un' altra madre, e non si può più dire che |
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dicendo che quelli, che l' Apostolo chiama peccati, | sono | peccati senza dannazione e senza imputazione (mentre ne' |
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dell' anima. »Di che consegue che se ne' non battezzati | sono | propagini immediate di quel peccato che vige e regna e però |
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la denominazion di peccato, ne' battezzati all' incontro | sono | meri effetti del fomite, che non è peccato; e al fomite si |
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che è diversa di specie da quella de' non battezzati; essi | sono | poi anche minori di numero, e meno impetuosi, come quelli |
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da lui conosciute, purchè si giovi degli aiuti che | sono | in sua mano, fra i quali quello dell' orazione, dicendo il |
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da essi conosciute, se fanno quello che sta in loro, nè mai | sono | addotti dalla tentazione senza il consenso della loro |
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le leggi a cui la volontà da sè sola ubbidirebbe. Ora quali | sono | le leggi della volontà , quando quella facoltà (diversa |
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istinti de' nervi eccitati, come ne' pazzi, o in quelli che | sono | da veemente accesso di passioni sorpresi; in tal caso la |
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sua parte, le operazioni che da questa parte incominciano | sono | personali, e buone o cattive, secondo che quel bene che |
Il razionalismo -
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» di S. Agostino si riferiscano anche le grazie attuali, e | sono | tali per la loro interna efficacia, e per la certezza con |
Il razionalismo -
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sentimento sommetto. La Chiesa giudichi se i miei timori | sono | fondati: ella giudichi il mio giudizio. A me parve, e pare, |
Il razionalismo -
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due ragioni; la prima, che i ragionamenti de' razionalisti | sono | intesi e favoriti facilmente dal comune degli uomini, |
Il razionalismo -
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uomini, quando le verità della fede che quelli corrodono | sono | all' opposto profonde, arcane, talora all' umane menti |
Il razionalismo -
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storia d' Europa de' tre ultimi secoli, s' accorgerà, che | sono | più tosto che sue madri, o nutrici, sue legittime |
Il razionalismo -
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vita; e cresciuti quelli alla lunga ne cacciano queste, se | sono | loro contrarie, e se ne formano di omogenee. Così avvenne. |
Il razionalismo -
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o meno, della natura divina, a seconda del fine pel quale | sono | create. L'uomo è nobilissimo fra tutte le cose: Dio ha |
Doveri dell'uomo -
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uomini benedetti da Dio di Genio e di singolare Virtù ne | sono | gli Apostoli: il Popolo, il senso collettivo dell'umanità, |
Doveri dell'uomo -
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vi è costantemente rapito, dove tutte le infelicità | sono | per voi e ciò che si chiama felicità è per gli uomini |
Doveri dell'uomo -
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della ricchezza sociale e la massa dei beni materiali | sono | andate crescendo. La produzione ha raddoppiato. Il |
Doveri dell'uomo -
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se non quel luogo in cui i nostri diritti individuali | sono | più sicuri? Cos'è la Società, se non un convegno d'uomini i |
Doveri dell'uomo -
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quasi udisse d'una favola; - e in breve oblìa. Tali | sono | i termini dell'attività mentale nell'individuo, poco |
Psicologia delle menti associate -
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e talora derelitto. Le leggi della forza analitica non | sono | dunque a cercarsi solo nelle leggi dell'intelletto. La |
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potenza analitica hanno parte la natura la società. come | sono | esse le cause che la destano, così sono parimenti le cause |
Psicologia delle menti associate -
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la società. come sono esse le cause che la destano, così | sono | parimenti le cause che possono renderla perpetuamente |
Psicologia delle menti associate -
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della famiglia, che durano tuttavia qua e là fra i popoli, | sono | tradizioni di tempo immemorabile; forse furono in origine |
Psicologia delle menti associate -
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sembrino contradette dalle scoperte successive. Fin qui mi | sono | rinchiuso nell'ipotesi delle tradizioni universalmente |
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dello spazio, delle forme. I poteri dell'osservazione non | sono | più angustiati dalle inesorabili necessità d'una perpetua |
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dalle inesorabili necessità d'una perpetua carestia. | Sono | ognor più liberi li atti dell'attenzione; ognor più largo |
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mi trattengo a descrivervi il fatto del quale molti di voi | sono | più intimi testimonii ch'io non sia. Io non mi trattengo a |
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anzi tempo dal profeta Bacone è divulgata a tutti. Vi | sono | società d'uomini la cui vita consiste nell'attendere a fare |
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