Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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la tenete in poco conto, perché vi sembri di poter trovare  altrove  gioie più ferventi o consolazioni più rapide ai vostri
vilmente schiavi dei Barbari che invadevano. In Francia e  altrove  i nemici d'ogni progresso sociale hanno seminato la
e tutta la difficoltà , che noi abbiamo dimostrato  altrove  (2). Di poi, si può egli dire che la similitudine d' una
Qui il falso misticismo s' infiltrò più che  altrove  nella filosofia, e non poco contribuì alla produzione degli
cioè che « l' universale sia nelle cose reali e non  altrove  ». Se è nelle cose reali, dunque l' universale è reale;
è attiva. [...OMISSIS...] (1). Allo stesso modo dunque, che  altrove  fa risultare l' individuo dalla materia e dalla specie ,
per conciliare il suo sistema « delle specie non  altrove  esistenti che nelle sostanze reali » col fatto delle
assurdo colla particella «pos», e col dire il contrario  altrove  in altre parole, come quando fa che la mente patisca dal
come lo chiama Aristotele [...OMISSIS...] , facoltà che  altrove  chiama mente, «nus», di novo dimanderemo come Aristotele la
si dimentica degli altri, come dell' ente e dell' uno, che  altrove  accenna pure come universalissimi: noi diremo, che così
anima intellettiva ha l' idea, ma non è l' idea. E poichè  altrove  Aristotele nega, che sieno innati nell' anima « abiti
colori. Per questo noi già vedemmo, che la mente è chiamata  altrove  da lui specie, ragione, forma, tutte parole, che esprimono
poi in atto tutti gl' intelligibili determinati, onde  altrove  usa le parole «to noein» e «to theorein», per la stessa
essenze incomposte, le quali sono certamente le specie, che  altrove  chiama seconde essenze, [...OMISSIS...] , o se non queste
suo maestro. E come s' ha da intendere dunque quello che  altrove  dice che le specie intelligibili s' intuiscono dall' anima
e l' incorruttibilità e quindi l' altre loro doti.  Altrove  suddivide il falso delle cose, che ammettono composizione,
specie, è quella medesima che è ne' corruttibili; mentre  altrove  pretende che Platone coll' ammettere le idee raddoppi le
patire le essenze (1). Poichè egli non insegna mai  altrove  che le idee o le essenze eterne patiscano o si movano, ma
allude alla loro contenenza in Dio, come abbiamo detto  altrove  (1). E veramente nel Timeo egli pone anteriori alla
prime idee, che non sono tipi del mondo, come verrà forse  altrove  occasione di dire. Il che stabilito, s' intenderà come
viva gran tempo separata dal corpo, secondo l' ipotesi che  altrove  introduce delle anime viventi immuni da ogni concrezione
affermato, che il principio della morale non si può trovare  altrove  che in un primo atto volontario d' intendimento, pel quale
della natura umana. Poichè l' ente [...OMISSIS...] o, come  altrove  lo chiama, l' essenza semplicemente detta, è la prima
selvaggi amici o nemici che avessero potuto rinvenirle  altrove  o averle da altri. Perloché queste umili pietruzze
proton hen» dei più recenti (2). Ci riserbiamo a mostrare  altrove  come i Pitagorici traessero i loro due principii, il
suo carme lo vuole sferico, della quale sentenza si giova  altrove  Platone per dimostrare che deve contenere una pluralità
Timeo, dove Dio è chiamato «o to pan xynistas» (4), come  altrove  è da lui chiamato mente «nus» (5), e ragione «logos» (6).
i cinque generi, enumerati da Platone nel « Sofista » e  altrove  (2), come i sommi; e vuole che siano ad un tempo elementi e
il possibile e il sussistente è essere egualmente, e, come  altrove  dice, il medesimo essere; e che le Categorie per
il significato di « materia reale ». Checchè dunque dica  altrove  Aristotele circa la doppia materia ammessa da Platone, cioè
ideali, e de' loro eccelsi attributi. Io ho già citato  altrove  questo passo della sublime operetta che ha per titolo «
a' moderni soggettivisti. [...OMISSIS...] Ma il Malebranche  altrove  sostituisce alle idee la sapienza di Dio; la quale
che le rimane cessi mai d' essere continuo, come abbiamo  altrove  spiegato; onde l' esteso continuo si deve dir semplice,
pensare che esista o non esista; e però conviene cercare  altrove  la ragione sufficiente che spieghi perchè esista più tosto
parte anche per lui; parte perchè ci bisognerà discuterlo  altrove  dove favelleremo della dialettica (1); tuttavia qui
ma sono relazioni conseguenti al suo Verbo nel modo che  altrove  abbiamo esposto (1). Ma per l' uomo le idee sono separate
avendovi l' essere, la specie (o forma) e l' ordine (2):  altrove  trovò in ogni ente il modo, la specie e l' ordine (3); e S.
la causa (1). Ma qual sarà questa causa accidentale? Avea  altrove  insegnato, che la causa delle cose che avvengono per caso,
specie » » [...OMISSIS...] , giacchè le specie determinate  altrove  non sono che nella specie indeterminatissima, specie delle
(5), che, separata dalla materia, è divina (6). Ma  altrove  dice, che ci hanno degli oggetti vili del pensiero e degli
sono predicabili. Distingue dunque Aristotele e qui e  altrove  (2) la specie come specie pura, e la specie come
quelle che dalla forza, e quelle che dal pensiero (2).  Altrove  dice che « « ogni pensiero [...OMISSIS...] o è pratico, o
abito ingenito, che ha virtù di far conoscere, e ciò che  altrove  Aristotele chiama lo scientifico dell' anima,
delle due materie corporea e ideale. Poichè mentre  altrove  chiama materia « ciò che è potenza », qui dice la mente «
modo, il vero ed il falso (1), che secondo questo filosofo  altrove  non risiede che nella mente (2). Ora gli enti o sono
[...OMISSIS...] (3), questa parola solenne di Platone, che  altrove  diceva di non intendere (4), e finalmente ricadendo del
cosa di più d' una poetica metafora, come lo chiamava  altrove  in tuon di beffa. Va più avanti, e vi dice degli altri
o specie sono quelle che chiama «analloiota, apathe,» e  altrove  «hapla, asyntheta, ameres» (1), e che ripone tutte sopra il
che tratta della sostanza immobile, cioè della mente,  altrove  attribuisce per oggetto « l' ente come ente ». La mente
e non l' ente e l' uno, benchè li chiami primi generi. Ma  altrove  nega che sieno generi, ed è quando pone la questione
de coelo, in quem desiderant angeli prospicere (4) ». Ed  altrove  paragona il lume antico ad una lucerna che luce in luogo
in un modo ineffabile e misterioso di cui ci verrà forse  altrove  occasion di parlare, l' umanità gloriosa di Cristo è in una
limiti, ma non la compiuta sua dipendenza da Dio, e cercò  altrove  di completarsi ed estendere se medesimo, dando orecchio
perhibeo de illo, quod opera ejus mala sunt (4) ». E  altrove  [...OMISSIS...] . Conviene anche osservarsi, che mentre
moriuntur, ita et in Christo omnes vivificabuntur (3). » E  altrove  dice che « purgationem peccatorum faciens, sedet ad
della vita eucaristica, della qual misteriosa vita forse  altrove  ci accadrà di parlare più estesamente. Ma lasciando per un
ha dato. Ora, che cosa il Padre diede al Figliuolo? Lo dice  altrove  in quelle parole: « dedisti ei potestatem omnis carnis (3).
in qualche modo intendersi di tutte le cose, come Cristo  altrove  disse «: Et ego si exaltatus fuero a terra, omnia traham ad
(4), non a qualunque fede, quello stesso che attribuisce  altrove  alla manducazione ed alla bibita della sua carne e del suo
vi è promessa. Onde in altro luogo dice [...OMISSIS...] E  altrove  l' Apostolo vuole che abbiamo fiducia nell' ingresso al
Paolo « in eamdem imaginem transformamur: » perocchè, come  altrove  dice: « Vivo autem, jam non ego, vivit vero in me Christus
benchè misteriosamente sull' umanità nostra. Onde S. Paolo  altrove  dice, che Cristo venendo al mondo « illuminò la vita »:
ed altri finalmente sul buon terreno (1), giacchè Cristo  altrove  si chiama appunto grano di frumento (2). Tutti adunque i
oggetto nuovo e suo proprio, onde dice: [...OMISSIS...] Ed  altrove  dice che lo Spirito prega nell' uomo, e dimanda quel che
chiaro, che la cognizione positiva non si può cercare  altrove  che nelle percezioni? Ma a che mai si riducono le
sebbene dica che la conosciamo indirettamente, tuttavia  altrove  esclude espressissimamente questa via, perocchè egli vuole
è la parola solenne che egli serba a significare Iddio, e  altrove  dice più espressamente che è Dio. Pone dunque due
di nuovo, a che si riduce la CREAZIONE GIOBERTIANA! Onde  altrove  egli esprime la creazione con questa frase, « « la
Gioberti la spiega nel luogo che abbiamo citato (benchè  altrove  si contradica negandolo); o finalmente se l' atto creativo
coll' intendimento. Ma di queste cose abbiamo parlato  altrove  e non dobbiamo ripeterci di continuo. Quello adunque, che
prima, che pervenga a coglier l' oggetto. Ma mi riserbo  altrove  lo sviluppare questa ragione degna di essere meditata. Vero
alcuna senza ragione sufficiente. Ho già osservato  altrove  (2) che quando l' uomo riflette sopra le riflessioni
l' uomo, qui pervenuto, va in cerca senza posa. Indi è che  altrove  mostrai, la facoltà di astrarre essere quella che
e le qualità medesime non si amano più se si rinvengono  altrove  collocate. Qui l' amore è divenuto sommamente immorale. Or
brevemente l' analisi dell' IO, sebbene da noi data  altrove  (2). L' IO esprime l' ente umano che parla (3) e che nomina
il soggetto percepisca se stesso; se pure è vero ciò che  altrove  affermai, che « « il sentimento è come la scena sulla quale
seconda questione, converrebbe rammentare ciò che ho detto  altrove  sull' origine e sulla forza del principio d' analogia (2).
l' allettamento contrario. Questa morale fortezza, che  altrove  abbiamo chiamata forza pratica , da principio si mostra
consuoni al principio supremo dell' educazione da me  altrove  proposto ed enunciato così: « « Si conduca l' uomo ad
presente, benchè egli volga di continuo l' occhio  altrove  per non vederla. Se noi vogliamo dedurre il dovere della
non ci fermeremo a descriverne la natura, il che facemmo  altrove  (1); bensì toccheremo di quei caratteri ed accidenti più
tutto dì dagli uomini nelle cose della vita. Noi toccammo  altrove  di quelle regole medie, che sogliono condurre i giudizi
benchè cessata, onde l' anima si determina all' atto  altrove  sperimentato; 3 ma posciachè le immagini che si hanno nel
degli enti), la filosofia non può trovarne ragione  altrove  che nell' atto libero del Creatore. Che se l' atto col
a fare le operazioni sue proprie in quella maniera che  altrove  abbiamo spiegato (1). Rimane dunque che la eccitabilità
che la rende attiva in sull' anima stessa, di cui abbiamo  altrove  parlato (1). Date queste condizioni, il sentimento
nel calore il principio vitale dell' animale, ho accennato  altrove  (7). Aristotele, di cui conviene alquanto diffidare, perchè
di spiegare il movimento spontaneo. [...OMISSIS...] . Ma  altrove  Aristotele medesimo fa venire questa sentenza dall'
sola media parte dell' anima è chiamata «usia» (1), benchè  altrove  chiami con questo nome anche le due parti estreme. La media
di stendermi a ripetere ciò che ho detto tante volte  altrove  (1), mosso dal dolore che mi preme, al vedere che il
che egli dà dell' anima, noi l' abbiamo riferita  altrove  [...OMISSIS...] . Ora, benchè molto sia stato disputato sul
d' ammetterne il principio generatore. Quindi io  altrove  distinsi i razionalisti in due classi, che chiamai l' una
rattenuti i seguaci del Cristianesimo nella barbarie; (1) e  altrove  i protestanti biblici, di cui un cattolico fu precursore,
Ella se ne dichiarò altamente, noi n' abbiamo portate  altrove  le ripetute dichiarazioni. Deh, che mai possono fare
naturale generazione. Onde prosegue: [...OMISSIS...] , ed  altrove  incalza i Pelagiani nuovamente dicendo, [...OMISSIS...] .
creare l' uomo nell' ordine meramente naturale, come ho  altrove  mostrato. [...OMISSIS...] II Il Zorzi teme, che ponendosi
de' doni maggiori). [...OMISSIS...] ; perchè, come disse  altrove  ne' posteri, il peccato originale « deficit a ratione
divozione non si può certo trovar la causa del male atroce.  Altrove  dunque si vuol cercare il vizio d' un' educazione che si
che altrettanti esseri ideali, non potendo esse esistere  altrove  se non nelle menti (1). Nè è punto assurdo che degli esseri
che si esprime col monosillabo IO. Ho già dimostrato  altrove  quanto l' uno e l' altro di que' sentimenti sieno difficili
e rinforzare la idea negativa di Dio, la quale, come  altrove  dicemmo, chiamasi acconciamente nelle divine Scritture il «
l' essere di Dio e delle creature univocamente, come ho  altrove  affermato. Questa univocazione del nome di essere applicato
Della quale limitazione noi abbiamo trattato più lungamente  altrove  (2). Ora qual è l' ordine che devono avere fra loro la
e volitiva. A chi avrà ben inteso quanto abbiamo esposto  altrove  sulla natura della volontà e delle potenze in generale, non
e ciò per quelle ragioni che abbiamo accennato  altrove  lungamente. Il primo male conseguente al peccato di origine
il comunicare più individui nella natura, come abbiamo  altrove  notato, non è altro che l' avere una stessa relazione coll'
Per la generazione. Or la rigenerazione si fa, come abbiamo  altrove  veduto, perchè Cristo ci comunica un principio nuovo
IN UNIVERSALE, e si avrà appunto espressa la nostra teoria.  Altrove  il medesimo autore dice: [...OMISSIS...] . Finalmente
affezione di mala qualità e come una malattia« (3) ». E  altrove  parimente disse, che il corpo trasse pel peccato originale
« concumbentis concupiscentia ». E ancor più precisamente  altrove  dichiara il suo pensiero determinando di quale
mi chiamano a lumeggiare meglio con esse una osservazione  altrove  per me fatta, cioè che la divina rivelazione, ossia quel
Il qual essere non è a dir vero Iddio, ma è però, come  altrove  abbiamo detto, una appartenenza della divina natura. La
peccatrice, gioverà che noi veggiamo o richiamiamo il modo  altrove  indicato e l' ordine onde l' umanità per via di segni si
all' atto della generazione in quella maniera che abbiamo  altrove  descritta. Ora a quella foggia che organizzandosi l'
stati segnati nel Santo Spirito di promissione« (2). » E  altrove  dice parlando di questo segnacolo o carattere: « Non
viene impresso il carattere (2); conciossiachè come abbiamo  altrove  osservato, il nome di una cosa equivale, secondo la frase
spontaneo e diretto. Di tutte queste cose abbiamo già  altrove  più a lungo ragionato. Or venendo al proposito nostro sarà
identità del corpo di Gesù Cristo conviene cercarla non  altrove  che nella sua divinità (1) sempre identica, a cui esso
male del secol nostro essere il razionalismo , come ho già  altrove  detto. Ma giova, che noi veggiamo per quali vie poi siamo
le tentazioni è anche buono il metodo di rivolgere  altrove  il pensiero e concentrarlo in Dio; ma è un errore il
della Commissione; la quale si riserba di stabilire  altrove  quale altra rappresentazione convenire possa ai medesimi
I principŒ del Sig. Raynal sulla popolazione da noi  altrove  esaminati mi chiamano a far osservare in fine di quest'
della Commissione; la quale si riserba di stabilire  altrove  quale altra rappresentazione convenire possa ai medesimi
I principŒ del Sig. Raynal sulla popolazione da noi  altrove  esaminati mi chiamano a far osservare in fine di quest'
con Dio. Ma questa unione non si può avere compiutamente  altrove  che in Cielo. Quaggiù l' infermità di nostra natura non ci
e di cui Cristo disse nell' ultima cena: [...OMISSIS...]  Altrove  ancora paragona la beatitudine del Cielo ad una cena e ad
pieno di un franco e nobile tratto, alle leggi attemprato  altrove  per noi descritte (1); ei rende, un sì vero Cristiano,
umiliazione del vostro cuore; perocchè abitano qui, ed  altrove  non vi ha di esse che il simulacro. Nè solo per amore della
e oggidì, se v' ha mezzo perchè non sia oppressa la virtù,  altrove  non si può oggimai sperare, che nel consociamento delle