valore soggettivo.Un selvaggio isolato il quale, premuto dalla fame, guardi un frutto pendente dall'albero, stima l'utilità ossia la soddisfazione che
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del bisogno,fino a compiuto appagamento. Per chi ha fame un primo pane soddisfa a un bisogno urgente, un secondo, un terzo pane, ecc. soddisfano
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il sacrifizio di 2. — b) Secondo pane: per questo, se dal primo, che vale 8, si sottragga 1 di piacere (per lo scemare della fame) e si aggiunga 1 di
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decrescenti della fame, il valore unitario di ogni singola porzione discende da 8 a 6, 4, 2, — questo valore 2 della porzione finale o marginale si
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arrampicarsi sull'albero per cogliere e mangiare un frutto, se non sotto la stretta della fame più mordente cioè dell'appagamento di bisogni acutissimi
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acquetare i primissimi latrati della fame, — successivamente si accontenta, per giungere gradualmente alla completa tacitazione del bisogno, di
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delle cose, e in ragione inversa del valore della moneta. Nel primo caso, se il pane è raddoppiato di valore (stima) perché è cresciuta la fame o
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materiali: alla fame il pane, alla curiosità di sapere il libro, all'ascetismo religioso il tempio. — Da un altro lato i bisogni diventano i moventi
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tre anni (1876-79) ben 6 milioni di morti per fame (Schmoller).
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, Gran Bretagna e Francia, e fra guerre poderose di potentati cristiani e devastatrici coi turchi, e fame e pesti ricorrenti; sicché a stento fino al 1700
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sempre tratti dalla fame o da ferocia ad invadere l'impero, ma ancora dal nome fatidico di Roma e dall'ebbrezza di puntare l'asta vendicatrice contro le
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opera per un fine:saziare la fame, difendersi dal nemico, preparare la messe, adorare la divinità.
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concorrenza della fame, per cui si abbreviò la durata del contratto fino alla rescissione improvvisa («at will»), cioè ad arbitrio del padrone, si
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, fanciulli, va offrendo spesso al prezzo della fame, le braccia dall'una all'altra azienda, per ingrossare poi le città industriali e le turbe migranti
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disoccupati in casa («Alleinwerker», «ouvrier chez soi») spesso donne e ragazzi che nella concorrenza della fame accettano il salario del sudore
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reciproca concorrenza della fame li sfrutta con mercedi (per ogni unità di prodotto) irrisorie, per rifarsi delle quali ognuno assume una quantità
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