dignità della persona come valori assoluti, e, di conseguenza, pone come primum principium il rispetto incondizionato della loro inviolabilità e la
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criteri dell'ethos ippocratico che impone al medico prima ancora di fare del bene, di non danneggiare la salute psico-fisica della persona (primum non
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rifugiato, l'abile dall'inabile al lavoro. Il "primum vivere deinde philosophari" riconosce primazia alla ragion pratica della vita. L'immigrato
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viola palesemente il primo "comandamento" cui il medico deve da sempre obbedire: "primum non nocere". I chirurghi vivono e praticano una forma di
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