, Van Doesburg), dall’altro a quei primi e coraggiosi tentativi già iniziati tra le due guerre dagli artisti del gruppo del Milione (Reggiani, Soldati
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(Signac, Seurat), secessionisti (Van de Velde), costruttivisti (Pevsner, Gabo), concretisti (Kandinskij, Van Doesburg, Vantongerloo), ecc. per non parlare
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Avenue, a Manhattan, Fig. 70. Ludwig Mies van der Rohe, Seagram Building in 375 Park Avenue, 1954-58, New York. progettato dall’architetto tedesco
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. Parigi, Musée d'Orsay. 106. Vincent van Gogh, Donna seduta al Café du Tambourin. Amsterdam, Van Gogh Museum. dire definitivo. È un’opera dipinta nel
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Tutto ciò che in Géricault è centripeto, chiuso, catafratto, diventa invece centrifugo, esploso in Vincent van Gogh. Il Ritratto del dottor Gachet 66
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avvicinò, mise nel caricatore di diapositive due immagini, e, senza dire nulla, mostrò la prima (fig. 1), poi passò alla seconda (fig. 2), 1. Jan van
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Velasquez, vicino in qualche modo a van Dyck, nella ritrattistica sente il valore del “dialogo” con il riguardante, indipendentemente dal fatto che
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bellissimo dipinto di Willem van Aelst, Natura morta con volatili abbattuti e strumenti da caccia, conservato nei Musei di Stato di Berlino, risponde
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Le composizioni con fiori erano già apparse come soggetto secondario in molte composizioni del XV secolo (van Eyck, Memling, Maestro di Flemalle
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sappiamo se Jan van Eyck, Hans Memlinc e Rogier van der Weyden avessero conoscenza delle Enneadi di Plotino (l’opera in cui il filosofo disserta sui
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“Maestro della candela’ . Van Gogh lo usa in una delle sue opere più famose, I mangiatori di patate, Francisco Goya nella composizione 3 Maggio 1808
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, di van Gogh, dei Fauves (de Vlaminck, Derain) presenta questa peculiarità. Opere come il Paesaggio tacitiano con montagna (di Gauguin), o I girasoli
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Quello giottesco, in linea di massima, è lo schema che ha una maggiore durata nel tempo: van Dyck lo usa in una visione di tipo pittoricista
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Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea, come nella Deposizione di Rogier van der Weyden, conservata nel museo del Prado (figura 40).
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. Si tratta della poltrona Barcelona disegnata nel 1929 da Ludwig Mies van der Rohe.
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Basti rammentare, fra i fiamminghi, Gerard van Honthorst (1590-1656) (a Roma dal 1610) che nella Decollazione dal Battista a Santa Maria della Scala
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come punte sublimi Jerome Bosch e Brueghel il Vecchio, sono anche Rembrandt, Van Gogh, Ensor — dobbiamo convenire con lui che il Surrealismo è una
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Cézanne a Van Gogh, fino a Matisse e a Braque, non tralasciando di spaziare il suo sguardo sensibile nella storia della pittura contemporanea, col
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cammino verso i pre-espressionisti e verso gli espressionisti storici, da Van Gogh a Gauguin, da Nolde a Kirkner, da Soutine a Kokoschka, immergendo il
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addentrare, grotteschi gli oggetti inservibili, per bacco, di Cézanne, il bigliardo avvallato di Van Gogh; chi vi giocherebbe? Tristemente grottesche le
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Eppure, per scegliere un artista che non deve riuscire discaro al nostro, egli sa abbastanza che Van Gogh per esempio, non si esimeva certo
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questo stile che come tutti gli stili altissimi ha un suo equilibrio tragico. Boccioni - ch'io vorrei chiamare un Van Gogh che sente i volumi - non può
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d'arte: un secolo dopo il tardo goticismo illustrativo del Besozzo attira ancora più dello stilismo fiorentino: Van Eyck piace più di Masaccio: Van der
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assoluta referenza a possibili effetti pittorici) pas trop noyé dans l'immense horizon des dunes ». Aggiunte a Van de Velde. «Une grande nuée grisâtre simple
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MIGEON, JAMOT, VITRY, DREYFUS, La collection Isaac de Camondo au Louvre. Paris, Gaz. des B.-A. et Libr. Van Oest, 1914 (in: 'L'Arte', 1915, p. 78).
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V'era stato anche Van Dyck a Londra e può essere che le sue sete fini, i suoi merletti, il suo corredo insomma elegantissimo e copioso venissero a
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Diana con le ninfe di Gherardo delle Notti a Copenaghen, e quella di Giacomo Van Loo a Berlino: infine lo stesso soggetto trattato con arte simile da
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I due quadretti di genere (nn. 125-226) non possono invece credersi di scuola francese, ma del Van Laer.
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sopraelevata in cui si trovano certe statue che il Van Eyck probabilmente ebbe a modello. Quali? Poiché è nota la teoria delle relazioni fra la
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e ficcanaso che se può includere come «serie di soggetti» Van Laer, come Feti, come Magnasco, come Ricci, storicamente non rappresenta che il
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Convincersi che Van Dyck abbia rilevato la sagoma della sua Pietà d'Anversa da quella del Bonconsiglio a Vicenza?
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quadri a Chieri, ad Avigliana, a Savona, e che ci rifriggono la storiella dell'Andrea del Castagno di Levanto, del Van Dyck di Caramagna e dello
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seguace di Dirk van Baburen.
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biglietti firmati in Amsterdam da Rembrandt van Rijn. In verità dopo l'esumazione dei tesori barbarici nei paesi latini nulla mi ha commosso più di queste
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Scena bacchica a Berlino (van Dam): Adone e Venere, nella galleria di Schleissheim; il Ratto d'Europa, nella Collezione del Duca di Northbrook, ecc.
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ai fiamminghi. Van Eyck, l'artista che la tradizione ci afferma avere impressionato Antonello, era appunto giunto a una plasticità formale per cui il
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Vede la terra inarcarsi gibbosa sotto la inutilmente stabilita rettitudine dei campi recinti -; oh, i contadini sono pittori; il contadino è Van Gogh
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ha le ombre brune neutre del Van Eyck ma le ombre liquide e trasparenti di uno stile che era arrivato al plein-air, alla luce solare. Si confronti in
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Van Gogh si avvale di una pittura sgrammaticata, da modesto disegnatore e modesto pittore, ma è un grandissimo artista, poiché per primo stabilisce
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, posseggono in realtà una magia ipnotica. Van Gogh vuole darci uno shock visivo. D’altra parte, nella sua cultura che ha radici nel realismo di
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Vincent van Gogh, La ronda dei carcerati, 1890.
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Se negli stessi anni gli impressionisti rappresentano quello che si vede, van Gogh rappresenta quello che non si deve vedere ma che, nondimeno, c'è
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Van Gogh è uno di quegli artisti che arrivano alla fine dell’esistenza nella totale infelicità, per poi, dopo la morte, diventare i più amati, i più
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Mantegna né Antonello né Raffaello abbia mai raggiunto la cifra pagata per van Gogh. Il che induce alcuni giornalisti, in qualche modo testimoni dello
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essa costi. Era la conclusione di quello che si era verificato dagli impressionisti fino a Picasso, e che in van Gogh, sia pure dopo la sua morte
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del funzionalismo architettonico: Lloyd Wright, Le Corbusier, Mies van der Rohe, Gropius, Aalto, Breuer ecc.), attraverso l’accettazione di nuove
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piramide tronca, (Broken Obelisk), che, posta inizialmente dinanzi al Seagram Building di Mies van der Rohe, (all’epoca della grande mostra di
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Già attorno al 1950 apparve evidente che il concretismo come tale — cioè come continuazione del concretismo di Van Doesburg e di Mondrian e di quello
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Per dare inoltre maggior peso all’impostazione metodologica e teoretica il catalogo della mostra riportava il “manifesto dell’arte concreta” di Van
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in considerazione in questo volume, (come: Estève, Jean Bazaine, Lapique, Poliakoff, Jean Le Moal, Bram van Velde, Roger Bissière) appunto perché
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