Moretti, Antonio Bueno, Ori, Malquori, e altri gruppi come quello genovese (Ziveri, Tola, Carrega), quello napoletano (Luca, Paladino, Biasi, Bugli
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, Anselmo, Merz, con l’aggiunta del romano Pascali, del milanese Fabro, del genovese Prini) - non riescivano a raggiungere una sufficiente carica
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Un altro tipico artista «concettuale», egli pure torinese-genovese, Paolini, ha portato al massimo punto di esaustione una visione dell’arte
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Gesù, eseguito dal genovese Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio nella volta della navata della chiesa del Gesù (fig. 124) e la Glorificazione di
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terzo. Tra le sue stampe si ricorda anche con lode Cefalo e Procri tratta da un quadro del Benvenuti. — NICCOLÒ PALMERINI genovese (n. 1779, m. 14
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genovese Gaulli detto il BACICCIO (1639-1709) e dal trentino ANDREA POZZO (1642-1709). Il Gesù e Sant'Ignazio sono le due chiese dei Gesuiti, e i soffitti
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dalla minaccia turca, ha assunto un’importanza economica e politica veramente (e non soltanto) europea. La cultura figurativa genovese del tardo
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ritrattista ufficiale dell’aristocrazia genovese. A Genova, del resto, la pittura dei Paesi Bassi era già nota ed apprezzata; nelle raccolte patrizie
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), il maggior esponente della cultura artistica genovese alla partenza dello Strozzi per Venezia. Dalla, sua) bottega esce VALERIO CASTELLO (1624-1659
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) e un genovese, lo Strozzi. Per tutti e tre È determinante l’influenza del Rubens. Il Fetti si forma coi Cigoli e frequenta a Roma l’Elsheimer e
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Tra i pittori astrattisti il genovese Emilio Scanavino è il più originale e impegnato. Tra pittura del gesto e tesa dolcezza tonale, l’artista si
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astratta vigilano su tutti gli estrosi impulsi «luministici» e materici dello scultore genovese; e, pur non arrivando, né volendo arrivare, ad una
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; o a tutta la frizzante superficialità dell'ultimo travestimento del disegno nella tradizione genovese e milanese da Cambiaso a Valerio Castello
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pressoché mai veduto stile») esclusi rigorosamente dall'esame critico nelle aule, da anni sospirate, di qualche villa genovese; l'impossibilità, per ora, di
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Fermiamoci dunque con lui a Genova, senza sperare tuttavia, come già dissi, di poterci rappresentare per intero la sua attività genovese. Distrutti
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di restituirlo a Orazio Gentileschi. Penso ch'egli abbia avuto ragione ed aggiungo che l'opera deve cadere nel periodo genovese, perché un quadro
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rovescio improvviso d'una foglia di pioppo; cose carissime. Piacque quest'opera anche all'ottimo artista genovese Orazio de Ferrari che la tradusse
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Questo del rinnovarsi di Domenico Fiasella è fatto d'importanza capitale nella scuola genovese che minacciava di seguire uno sviluppo o astratto e
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Le due Teste di vecchio (nn. 152-157) attribuite, chissà perché, a scuola genovese del secolo XVII, sono invece esempi caratteristici del Londonio
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carneade, vero? di Gioacchino Assereto, uno dei grandi pittori per cui il Seicento genovese percorre in cinquant'anni tutte le variazioni pittoriche e
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di affermare che il pittore genovese non giunse mai a liberarsi dal fondamento tenebroso mentre tutti sanno che proprio tutto il periodo veneziano di
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. Forse da Venezia stessa veniva la fama e un'opera di Strozzi, il cappuccino genovese.
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Il Gio. Battista Genovese citato in una lettera da Venezia è il Langetti e non il Baciccia, come crede il Ruffo. Giacomo de Castro corrispondente e
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Studisi il Genovese come il chiamavano a Venezia, in un Giuseppe che nella carcere divulga i sogni; in altro simile con un Giobbe paziente [figure
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214. Isacco e Giacobbe. Udine, Duomo. Opera certamente genovese, di Orazio de Ferrari.
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) figurasse almeno come «Scuola genovese». A me pareva anzi dell’Ansaldo.
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risultava del De Matteis, da cui era siglato. Del Giordano era invece la Carità (894 A, seconda edizione), esposta come Scuola Genovese del '600 dalla
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(di scuola genovese); 955. Ritratto della raccolta Brass; 959. Ritratto della raccolta Lazzaroni (piuttosto del Maffei). Fra tutti più interessante ed
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Le belle virtù artistiche del Rivalta, nome noto di uno scultore genovese che s’è piantato da parecchi anni a Firenze, lo vanno tirando via dalla sua
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Fra tanti artisti, che tirano a sciogliersi da ogni ceppo scultorico, dopo il Monteverde genovese, pigliamone uno nell’estrema Sicilia ed uno nella
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Per un altro artista, il genovese Scanavino, uno degli elementi che rendono particolarmente interessante la sua pittura è la sua capacità di dar vita
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