E quel suo fanciullo che prega, divenuto oggi popolare in Europa, non ti dimostra quanto il genio del Pampaioni sapesse infondere il bello nelle
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suo operare e quando si sia potuto sottolineare a sufficienza l’apporto dato dall’artista al generale evolversi dell’arte visuale in Europa.
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mutare in maniera drammatica: quando i primi Pollock giunsero in Europa lo scalpore fu enorme, immediato e clamoroso. Il tachisme francese, i modesti
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E veniamo, allora, alla seconda massiccia esplosione d’una nuova forma espressiva di sicura provenienza statunitense: il pop. Non appena in Europa
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quelle di Tony Smith, di Donald Judd, di Robert Morris, di Ronald Bladen, ecc. stipare di sé gallerie e musei. Anche in questo caso l’Europa ebbe di
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parentesi informale che, in Italia e in Europa, aveva segnato un momento reazionario ed ambiguo - l’Italia aveva assistito ad un’esplosione di forme
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in tutta Europa, specie negli interni delle ville.
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Nel Seicento, Roma fu il principale laboratorio e centro d’irradiazione in tutta Europa della grande decorazione barocca, caratterizzata dai più
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in Toscana che altrove, diventando pratica comune agli scultori di tutta Europa.
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prossimo paragrafo i caratteri principali del cosiddetto Gotico cortese, che si sviluppò in tutta Europa Italia e Firenze comprese tra il secondo Fig
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corrente stilistica, che tra la seconda metà del Trecento e il Quattrocento si estende un po’ ovunque in Europa, presentando caratteri piuttosto omogenei
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I primi esempi di architettura gotica apparvero intorno agli inizi del XII secolo in Francia e nella Renania, per poi diffondersi nel resto d’Europa
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mezza Europa. Nel Matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria (fig. 76) di uno dei maggiori miniatori e pittori lombardi, Michelino da Besozzo
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Dunque la pittura del Nord Europa nasce come pittura di luce, che prima di ogni altra cosa intende registrare i miracoli del visibile. Miracoli che
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luce e bellissimo, per comprendere che è avvenuto l’incrocio fra la grande tradizione del Nord Europa e la tradizione della pittura italiana. Per
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in tutta Europa, particolarmente fra i pittori, che ne trarranno fondamentali basi teoriche.
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Dopo Fra Galgario, e i venti rivoluzionari che stanno iniziando a soffiare per l’Europa, parliamo di un pittore che per l’Europa viaggia lui stesso
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RATTO DI EUROPA
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Europa, figlia del re di Tiro, giocava sulla spiaggia con le sue ancelle, quando apparve Giove sotto forma di toro. La fanciulla ingannata dalla
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In seguito la scena si arricchisce di particolari, come nel Ratto di Europa di Tiziano, conservato nel Gardner Museum di Boston. Qui Europa appare
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primo piano l’elegantissima figura di Europa, seduta sul bianco toro, che le bacia amorosamente il piede lambendolo con la lingua, mentre le ancelle la
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In passato ha sofferto di una crisi d’identità. Fino all’XI secolo, periodo in cui furono portate in Europa le arance, non aveva un nome e veniva
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, è implosa, ma lascia tuttora sognare l’Europa d’una civiltà comune. Ed è tuttora la speranza d’Europa questa civiltà comune dove convivono ceppi
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autocosciente, d’Europa. E si sarebbe tuffata l’indomani, ardita quanto incosciente, futurista o dannunziana, nelle trincee della prima guerra mondiale
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Riforma protestante nordica che nel XVI secolo fa crollare le basi dell’Europa preesistente, le arti italiane reagiscono con una replica esasperata
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sembrano oltrepassare i confini del Barocco e invece ne chiariscono la vera sostanza di primo secolo dell'Europa moderna.
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La grande creazione politica del Seicento è lo Stato nazionale, la sua forma tipica è la monarchia assoluta. L’Europa moderna è un sistema di Stati
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venire in Europa, alle fonti di tutte le correnti dell’arte, concretizzatosi, l’ha portato a una forma umana dove le figure vibrano, quasi direi, senza
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illuministico, più che teorizzante, è intrinsecamente critico. Dovunque in Europa si sviluppa una critica dell’arte: in Francia col Félibien e poi col Diderot; in
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delle ultime avanguardie in Europa, potranno apparire i dipinti di Ziveri dal 1938 al 1950 circa, di taglio piccolo e medio, come la «Donna che si
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Maestri che abbia contribuito a tener saldo il legame della nostra «provincia» con l’arte migliore d’Europa.
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persecuzione, prima politica e poi razziale, degli spiriti più eletti in Italia e in Europa, dentro e appresso il «ritorno all’ordine».
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stesso lavoro non è rimasto senza influenze nell’impostazione di un artista centrale come Rauschenberg, che ha trascorso in Europa alcuni anni decisivi per
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Ed altre controprove verrebbero dagli Stanzioni che si nascondono qua e là in Europa sotto i nomi di Mazo, di Alonso Cano, di Murillo; permutabili a
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: sopratutto la sua lunghissima attività dispersa per l'Europa e spesso sotto altro nome; i capolavori (che davano a Lanzi «l'idea di un nuovo e
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biancherie della Cena Robinson; ed avremmo un altro capoverso di quella dimostrazione che nella storia della diffusione del caravaggesimo in Europa, porta
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fatica nelle perversioni lineari di Aubrey Bearsdley, serve oggi come «figurino» nei più raffinati giornali di mode dell'Europa di salotto cosmopolita.
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pellegrinaggio nelle chiese che si trovavano sulla strada di Compostela. Quel pellegrinaggio fu veramente un crogiuolo ove gli artisti di tutta Europa versarono e
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Scena bacchica a Berlino (van Dam): Adone e Venere, nella galleria di Schleissheim; il Ratto d'Europa, nella Collezione del Duca di Northbrook, ecc.
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Spesso vagabondo per l'Europa, Perroneau morì, pO'Vero, a Leida nel 1783.
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trovi in condizioni inferiori alla media di conservazione delle tavole della stessa epoca, esposte nei musei d'Europa.
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. veruna quadreria d'Europa e sempre, per qualche dote, prezzabile.
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Eppure è ormai da molti anni che non vedo un critico o uno storico dell’arte che corra in una città d’Europa o d’America per vedere una grande e
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negli USA quanto in Inghilterra e in tutta l’Europa.
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ecc.) e attualmente dilagate in Europa e negli Usa attraverso le esperienze estreme di Orlan, Stelarc, Aleksander Bremer, Franko B., Andres Serrano ecc.
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surrealisteggiante che ebbe un notevole influsso specie nel nord d’Europa.
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Pop art: tendenza prevalentemente nordamericana, poi sfociata in Europa col nome di Novorealismo (Restany); questo termine fu scelto da prima da
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Transavanguardia: Tendenza neoespressionista che si riallaccia ad altri movimenti analoghi sorti in Europa e negli Stati Uniti a partire dalla fine
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(Donati); tale usanza dilagò tosto in Europa e se ne videro degli esempi nei dipinti di Appel, di Jorn, e in Italia di Baj, di Grippa; in Francia di
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della precedente generazione americana come Marin e Dove, poco noti in Europa ma abbastanza importanti oltre oceano.
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