obbediva a criteri puramente empirici che, pur essendo spesso molto efficaci, non erano privi di smagliature e incoerenze ottiche.
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grazie agli «aggiustamenti» empirici operati da Pietro Lorenzetti. Il quale non si è limitato a rappresentare l’interno di un’abitazione con la sua
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superficie piana gli oggetti visibili e lo spazio a tre dimensioni in cui essi si collocano. Rispetto ai precedenti sistemi, che erano empirici e
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geometria (1525). a quello dell’unificazione del punto di fuga. I pittori hanno presto imparato ad operare tali correttivi con aggiustamenti empirici
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empirici e non rigorosamente geometrici, Vasari mostra insofferenza nei confronti dell’accanimento prospettico di Paolo, in quanto la vera e grande
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alcuni casi empirici; quello, ad esempio, del falso Ruysdael scambiato per vero; concludendo che se il trucco non fosse stato scoperto, il quadro sarebbe
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