Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: trattati

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accorto: s'è accorto, intendo, che estraendo dai  trattati  d'arte quel po' di pensiero e di estetica che vi potesse
delle idee estetiche, senza relazione di conseguenza da  trattati  di sorta; ma non ha neppure avuto il coraggio di liberarsi
inteso che una vera e propria storia dei soli  trattati  non è possibile fare, poiché non v'è catena storica reale
è possibile fare, poiché non v'è catena storica reale tra i  trattati  d'arte, i quali, infatti, non ci presentano, e per lo più
nell'ultimo capitolo (il V) le enciclopedie, i primi  trattati  d'arte medievali.
vi sono  trattati  i problemi che si riferiscono alla disposizione degli
PELLIZZARI, I  trattati  attorno le arti figurative in Italia e nella Penisola
sono d'intonazione calda ed aurata, come velata di cinereo,  trattati  con una chiarezza naturale al fresco e che non si ritrova
storico dell'arte; e siccome per parlare storicamente dei  trattati  d'arte che sono per tre quarti non un precedente, ma un
successivamente fino a costituire una specie di storia dei  trattati  attorno alle arti figurative in Italia e nella Penisola
quasi puramente tecnico dei ricettari medievali, dei  trattati  quasi alchimistici che espongono pronamente il modo delle
nel Quattrocento e nel Cinquecento con un’infinità di  trattati  ed, infine, con le Vite vasariane, che inaugurarono la
anche in volgare. Diversamente dagli altri due suoi  trattati  sulle arti - il De statua, dedicato alla scultura e il De
se in quanti episodj della Strage degli Innocenti furono  trattati  da sommi artisti, uno solo ne trova che rappresenti la
Ghiberti, redatti verso il 1450, e soprattutto con i  trattati  di Leon Battista Alberti il De pictura (1435) e il De
particolare non significa nulla. E nello studio poi dei  trattati  d'arte!
nel territorio dell’altra; tanto che in molti re centi  trattati  (si veda, ad esempio, quelli di Kultermann: Nuove
Ma ormai la sua mente era formata, e i soggetti religiosi,  trattati  in modo troppo storico e reale, non ebbero quel sentimento,
e geometrici formulati dal pittore e li riversò in  trattati  come la Summa de Arithmetica (1494) e il De divina
Inghilterra si delimita il campo dei temi adatti ad essere  trattati  in pittura, «pittoreschi». Il padre Lodoli delimita quello
nella sua pittura, e forse proprio perché non ha lasciato  trattati  o memorie scritte, la dimostrazione più persuasiva di un
e non di ieri o ier l’altro. Buona parte dei manuali e dei  trattati  che vanno per la maggiore non mancano, come ho già
Pozzo. Quest’ultimo fu pittore, architetto e autore di  trattati  di prospettiva, che diffusero un po’ dappertutto le sue
di colori stonanti, oggi si contenta di umili soggetti  trattati  modestamente; e mentre dalla imitazione non poteva venire
repertorio di «fisiognomica», una scienza che, dopo i  trattati  del Parson e del Lavater, andava di moda: comunque, è
non può a rigore essere né finalistica né soterica. I  trattati  del Ramelli (1588) e dello Zonca (16o7) sono la prova delle