che infine la | storia | della cultura quando pur venga condotta con la massima |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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distribuirsi nei campi delle varie storie legittime e cioè | storia | dell'arte, storia del pensiero, storia economica e storia |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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campi delle varie storie legittime e cioè storia dell'arte, | storia | del pensiero, storia economica e storia della natura, senza |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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legittime e cioè storia dell'arte, storia del pensiero, | storia | economica e storia della natura, senza che nessuno di essi |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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storia dell'arte, storia del pensiero, storia economica e | storia | della natura, senza che nessuno di essi resti escluso |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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quella costruzione essenzialmente architettonica che è la | storia | – dove infatti imperano le proporzioni - non avrei scritto |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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- non avrei scritto nulla. Non mi garba infine la | storia | consuntiva, ma quasi la storia preventiva. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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Non mi garba infine la storia consuntiva, ma quasi la | storia | preventiva. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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potesse essere ci si andava naturalmente avvicinando alla | storia | che sola si può legittimamente costruire: la storia delle |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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alla storia che sola si può legittimamente costruire: la | storia | delle idee estetiche, senza relazione di conseguenza da |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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completamente dallo schema empirico propostosi, di | storia | dei trattati, e di tentare una storia delle idee estetiche |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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propostosi, di storia dei trattati, e di tentare una | storia | delle idee estetiche figurative. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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detto che la concezione dialettica della | storia | rappresentava la vivificazione del materialismo storico, ma |
Le due vie -
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aggiungere che in nessun campo come in quello della | storia | dell’arte, sia pure intesa solo come storia dell’epifania |
Le due vie -
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in quello della storia dell’arte, sia pure intesa solo come | storia | dell’epifania dell’opera d’arte, questa vivificazione ha |
Le due vie -
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la | storia | si fa del passato, non c’è storia del presente: nel |
Le due vie -
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la storia si fa del passato, non c’è | storia | del presente: nel presente, per la storia, c’è uno |
Le due vie -
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e può costituire la base essenziale d’ogni distinzione tra | storia | vera e propria, storia dell’arte e storia della filosofia. |
Il divenire della critica -
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essenziale d’ogni distinzione tra storia vera e propria, | storia | dell’arte e storia della filosofia. |
Il divenire della critica -
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distinzione tra storia vera e propria, storia dell’arte e | storia | della filosofia. |
Il divenire della critica -
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ricostruendo così una “storia delle immagini” intesa come | storia | della cultura che le aveva prodotte. |
Leggere un'opera d'arte -
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si accumulano, i problemi si alterano, tanto nella | storia | dell’arte quanto nella storia in generale; è così che le |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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si alterano, tanto nella storia dell’arte quanto nella | storia | in generale; è così che le due storie procedono lungo uno |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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lungo uno stesso binario integrandosi a vicenda. La | storia | delle soluzioni dà luogo a tante sequenze quanti sono i |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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soluzioni disegna una «forma del tempo» che deposita nella | storia | manufatti, opere e altri segni concreti. L’arte |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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ciò che è accaduto nel XX secolo non ha precedenti nella | storia | umana; per questo la storia dell’arte del Novecento e del |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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secolo non ha precedenti nella storia umana; per questo la | storia | dell’arte del Novecento e del Duemila non ha pari quanto a |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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di paesaggio e di storia. V’è dunque, tra pittura di | storia | e di paesaggio, una relazione continua e profonda: il |
Da Bramante a Canova -
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paesaggio, una relazione continua e profonda: il quadro di | storia | dà un’immagine puramente mentale, e quindi lontana e |
Da Bramante a Canova -
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la cultura illuministica inglese non poteva assegnare alla | storia | carattere e funzione di «esempio»); mentre il quadro di |
Da Bramante a Canova -
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la discesa verso la descrizione minuta, la riduzione della | storia | all’aneddoto, oppure la salita verso l'identificazione di |
L'Europa delle capitali -
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si fa serrata, dilemmatica, tra Rembrandt e Vermeer: | storia | senza protagonisti, spazio senza oggetti nel primo; |
L'Europa delle capitali -
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tuttavia, la | storia | stessa non ci assicurasse che anche Piero ebbe continuatori |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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valutativo; soltanto siamo fermamente convinti che la | storia | dell'arte, che è valore e graduazione di valore comincia |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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temporale, poiché se il tempo non crea la storia, è la | storia | almeno che crea il tempo, e l'arte crea il tempo artistico. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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il Dami cadere, seguendo questa scissa concezione, in una | storia | pedantesca qualsiasi da un lato, dall'altro in una |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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suoi principi) non può fregiarsi del titolo di Sommario di | Storia | dell'Arte senese, ma tutt'al più di «archivio sommario per |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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senese, ma tutt'al più di «archivio sommario per la | storia | dell'arte senese»; «documentazione sommaria per la storia |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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storia dell'arte senese»; «documentazione sommaria per la | storia | dell'arte senese» o altri titoli egualmente modesti. Di che |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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il Dami, esistono non meno di due storie dell'arte: la | storia | «esterna» (p. 195), ovvero il «riassunto dello stato di |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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(p. 6), e dall'altra quella che sarà naturalmente la | storia | interna, il lineamento insomma dei valori dell'arte senese. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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spiegare più ampiamente questa sua scissa concezione della | storia | artistica, egli ci accontenta oltre che coi fatti anche con |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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I. Vita di Piranesi. | Storia | delle sue opere»: |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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potuto essere la continuazione spontanea, la semplice | storia | insomma della tradizione di Battistello - intendo del |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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altre tendenze essenziali, sulle quali deve costruirsi la | storia | dell'arte napoletana. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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alle trasformazioni in corso. Parlo ovviamente della | storia | dell’arte. |
L'arte di guardare l'arte -
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| storia | dell’arte dovrebbe consentire una fruizione più completa di |
Il divenire della critica -
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o meno «congenite» facoltà artistiche; e indubbiamente la | storia | dell’arte spesso potrebbe fungere da guida e da battistrada |
Il divenire della critica -
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spesso potrebbe fungere da guida e da battistrada per una | storia | della filosofia. Per il fatto che il pensiero filosofico |
Il divenire della critica -
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| storia | dell’arte potrà allora essere identificata con la storia |
Il divenire della critica -
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storia dell’arte potrà allora essere identificata con la | storia | della filosofia? Non lo credo; anzi credo che non si debba |
Il divenire della critica -
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lo studio della fruizione estetica con quello della | storia | dell’arte vera e propria. Si darebbe dunque un tipo di |
Il divenire della critica -
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naturale che dipartendosi dai principî suesposti la | storia | di Michelangelo sia già in gran parte costruita «a priori», |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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artista Buonarroti, ma la prestabilita dialettica della | storia | di Buonarroti. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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così ha termine la | Storia | della pittura spagnola di A. L. Mayer. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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all’antitesi di un’interpretazione positiva o negativa: la | storia | è la base dell’esperienza, l’argomento della fiducia nel |
L'Europa delle capitali -
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cioè: che la | storia | dell'arte essendo storia del puro sviluppo stilistico non |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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cioè: che la storia dell'arte essendo | storia | del puro sviluppo stilistico non può basarsi che sulle |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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cibare di assoluto. Ma sempre più sentiamo che se la | storia | dell'arte non è che « narrazione di valori», valori formali |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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legati saldamente, sotto pena di non esser più valori, essa | storia | potrà avere ben pochi capitoli. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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risolve in due pagine un'importante questione di | storia | dell'arte medievale. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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coll’evocare alla vostra immaginazione un episodio di | storia | bolognese. |
Saggi di critica d'arte -
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ai nuovi contenuti; il rapporto tra l’attualità e la | storia | si fa sempre più teso e precario, e soltanto pochissimi |
L'Europa delle capitali -
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artisti arrivano a superare il contrasto tra vita moderna e | storia | antica, e a inquadrare la loro opera in una storia |
L'Europa delle capitali -
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e storia antica, e a inquadrare la loro opera in una | storia | “moderna”. Sono gli stessi che sembrano oltrepassare i |
L'Europa delle capitali -
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questo, però, a giudicare la | storia | dell’arte come assimilabile e sovrapponibile - tout court - |
Il divenire della critica -
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come assimilabile e sovrapponibile - tout court - ad una | storia | della filosofia, ci corre. Il pensiero filosofico spesso |
Il divenire della critica -
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scientifico, etico, religioso, ecc. dello stesso. Spesso la | storia | delle operazioni artistiche d’un popolo, è totalmente |
Il divenire della critica -
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non avviene nel caso degli eventi reali sui quali la | storia | vera e propria riposa. |
Il divenire della critica -
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parlare della portata di questi studi iconografìci «nella | storia | dell'arte fìgurata». A noi pare che si potrebbe - non |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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- correggere almeno benevolmente così: «fuori della | storia | dell'arte figurata». Infatti, che cosa ha dovuto imporsi il |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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e l'espressione» costituiscono propriamente l'oggetto della | storia | dell'arte, resta inteso che dalle parole del M. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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e c'era nota fortunatamente, che l'iconografia con la | storia | dell'arte non ha proprio nulla a che fare. Era perciò |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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anche a chi batta in breccia l'iconografia con metodi di | storia | artistica superiormente «formale». |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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| storia | della figura allegorica della Malinconia, con le sue |
La storia dell'arte -
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Meleagro» fanno emergere con forza un tema di fondo della | storia | dell’arte, quello che, in sintesi, potremmo definire |
La storia dell'arte -
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poiché non posso rifare ancora una volta la | storia | del passaggio dall'impressionismo al cubismo, e dal cubismo |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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una conoscenza, fosse pure sommaria, di questa che è | storia | di ieri, così come da poco l'abbiamo delineata Soffici ed |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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Dizionario della | Storia | dell' Arte in Italia. Piacenza, Tarantola, 1915 (in: |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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con le sue derivazioni. L'antichità è il tempo in cui la | storia | degli uomini, non avendo ancora una finalità ultraterrena, |
L'Europa delle capitali -
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così è, solo nell’ambito dell’identità classica di natura e | storia | può svelarsi la profonda “naturalità” dell'essere umano e |
L'Europa delle capitali -
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negativi, e cioè di affermazioni puramente tecniche, la | storia | dell'incisione ribocca! |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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di diverso da questo piccolo brano di | storia | emana dalla lettura delle pagine dei due artisti |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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a distanza. Tanto più questo dovrà tenersi presente per la | storia | dell’arte, anche se non si tratti di storia come |
Le due vie -
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presente per la storia dell’arte, anche se non si tratti di | storia | come individuazione dell’opera d’arte-realtà pura, ma come |
Le due vie -
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come individuazione dell’opera d’arte-realtà pura, ma come | storia | dell’apparizione nel mondo dell’opera d’arte, in quanto |
Le due vie -
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mondo dell’opera d’arte, in quanto che, qui, più che nella | storia | economico-politica, le periodizzazioni risulteranno |
Le due vie -
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onde di flusso e di riflusso che sembra consegnare la | storia | stessa dell’arte nelle sue grandi successioni: ad esempio, |
Le due vie -
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ben chiaro concetto di quello che sia archivio e quello che | storia | dell'arte; e del credere che esista uno stadio informativo |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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la concezione dialettica della | storia | ha avuto un’importanza fondamentale nella rivitalizzazione |
Le due vie -
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ma non si predetermina: è una lettura panoramica della | storia | espressa in un determinato linguaggio, in quello della |
Le due vie -
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Ma non è Punica lettura possibile. Un’altra lettura della | storia | è quella causale: ed è qui allora che si ripresenta la |
Le due vie -
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Non sarebbe giusto perciò configurarsi la dialettica della | storia | nella forma di una legge rigida paragonabile a quelle della |
Le due vie -
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nel passato pretendono il predeterminare lo sviluppo della | storia | futura. |
Le due vie -
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afferma che non v’è maggior difficoltà a fare un quadro di | storia | che un quadro di fiori; Lorrain è un paesaggista che eleva |
L'Europa delle capitali -
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al livello della storia; Salvator Rosa è un pittore di | storia | che ha il gusto del capriccio e del “genere”; Vermeer è un |
L'Europa delle capitali -
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sopprimere la causalità, come non si può ridurre tutta la | storia | alla causalità. Ciò è confermato, ai due antipodi del |
Le due vie -
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e proprio nella negazione idealistica più radicale della | storia | come catena di cause, in quella di Croce, cioè, a cui non |
Le due vie -
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miracoloso della necessità intima di chiarificare la | storia | per poterne riprendere il filone migliore egli - in un |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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verso l'avvenire, metter giù alcuni punti per la | storia | dell'arte moderna e non solo moderna che potrebbero far la |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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prevedibile che molte cose qui apparse sotto specie di | storia | della coltura dovranno riapparire nel secondo sotto specie |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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coltura dovranno riapparire nel secondo sotto specie di | storia | dell'arte e allora l'autore si troverà a un ben duro passo |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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GUSSALLI, Gian Giacomo Barbelli. Contributo alla | storia | della pittura nel Seicento. («Emporium», dicembre 1918) |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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studio archivistico più importante apparso fin qui per la | storia | del grande Seicento italiano, dopo i documenti del |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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à l’époque de Philippe Il (1949) inverte il concetto di | storia | così come si era plasmato a partire da Francesco |
L'arte di guardare l'arte -
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Con Braudel inizia un nuovo modo di concepire la | storia | e la sua analisi, dove il contesto, il modello e la |
L'arte di guardare l'arte -
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alla radice le caratteristiche dei mondi specifici. Così la | storia | entra naturalmente in dialogo con l’antropologia culturale |
L'arte di guardare l'arte -
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in dialogo con l’antropologia culturale e In particolare la | storia | dell’arte si fa strumento acuto per indagare e capire le |
L'arte di guardare l'arte -
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