Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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del padre (dimostrazione offerta dalle opere). Venne a  Napoli  verso il 1630 quando il padre era già in Inghilterra da
(Lettere di Artemisia)52. Tornò più tardi in Italia e in  Napoli  dove morì (Baldinucci) 53. Il ritorno in Napoli non può
Italia e in Napoli dove morì (Baldinucci) 53. Il ritorno in  Napoli  non può esser posteriore al 1647 e la morte non anteriore
l'uomo che per tradizione dovrebbe rappresentare a  Napoli  quel che a Roma rappresentano i Carracci. Egli ha piuttosto
sugli esemplari di Guido e del Domenichino. Fu quindi a  Napoli  vari anni. Più tardi quando il padre già vecchio fu
del Palazzo Reale di  Napoli  ** opera che già nel '700, quando fu inviata da Roma a
** opera che già nel '700, quando fu inviata da Roma a  Napoli  29, passava per un Caravaggio di prim'ordine, rivela per
al pubblico del luogo. È bene ricordare che Ribera è a  Napoli  da parecchi anni: ma Battistello non pare avvedersene.
stile Belliniano, è, l'ho già detto, la Trasfigurazione di  Napoli  [figura 53; tavola VIII].
che è il S. Sebastiano in S. Maria dei Sette Dolori di  Napoli  [figura 19].
l'attività di Artemisia fino alla sua venuta in  Napoli  è strettamente legata al quadro dell'arte paterna,
è anche l'Orfeo che suona il violino nel Palazzo Reale di  Napoli  dov'è attribuito al Caravaggio e che avemmo il torto di
parecchio prima della Gentileschi era venuto a  Napoli  da Roma Giuseppe Ribera, e questa è la terza tendenza che
come uomo di Napoli, sboccia su questi storici terreni. A  Napoli  semmai - salva la parentesi iniziale riberiana - ci si
Proculo e sua moglie, conservato nel Museo Archeologico di  Napoli  (figura 100).
noi, per ora, conviene tornare con Artemisia in Italia, e a  Napoli  e concludere con l'esame del gruppo di opere che possono
e sebbene il facitore del catalogo della Pinacoteca di  Napoli  ci dica che il quadro è ispirato da un'altra Susanna di
lettere interessanti la storia della critica sono quelle da  Napoli  di Giacinto Giacomo de Castro, che considerava la pittura
(878) e con il Cristo fra i Dottori del Palazzo Reale a  Napoli  [Spadarino]. Ma fortunatamente, da Roma venne soltanto il
limitati accertamenti, nulla di meno che la fondatrice in  Napoli  del «primitivismo caravaggesco», cioè dello studio di
i due Gentileschi quasi insensibilmente carreggiato in  Napoli  dove Artemisia, che a lungo vi dimorò, non fu senza esempio
mai dipinta a Siviglia o a Valenza ma quasi sicuramente a  Napoli  dalle mani del Velazquez partenopeo, il carneade Francesco
fu tuttavia un pittore che a  Napoli  tenne fede al Caravaggio più che qual sia caravaggesco
pittore di  Napoli  è Agostinello Beltrano, scolaro dello Stanzione. Il cav.
scomparti della nave mediana di San Pietro a Majella di  Napoli  [figure 21, 22], diventeranno, speriamo presto, qualcosa di
Corenzio il più fortunato imprenditore d'affreschi di  Napoli  nel primo quarto del 1600, e il cui seguito fu assai più
Enrico fra' naturalisti di Roma, lo Stomma fra que' di  Napoli  quando allestirete la nuova edizione della Vostra Storia
scuola locale di  Napoli  ch'era ormai stanca delle violenze schiantate di Caravaggio
lo svolgimento di Caracciolo, e ciò che importi la venuta a  Napoli  della signora Schiattesi; quando anche ci si ricordi del
germinavano. Fin dopo il 1313 fu in patria; nel 1317 era a  Napoli  alla corte di Roberto d'Angiò con assegnata una pensione;