Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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ritratti di amici intellettuali: che il passaggio tra la  sua  prima e la sua ultima maniera è interiore e non si
amici intellettuali: che il passaggio tra la sua prima e la  sua  ultima maniera è interiore e non si giustifica soltanto per
pubblicato, fu pubblicato con successo subito dopo la  sua  morte. E come è avvenuto con Vincent van Gogh, ovviamente,
il mondo dell’arte non solo per la qualità della  sua  pittura: anche per la vita che le sue opere hanno avuto
anche per la vita che le sue opere hanno avuto dopo la  sua  morte.
sue manchevolezze, nonostante la limitatezza numerica della  sua  opera, troppo presto stroncata da una morte precoce — un
di raggiungere, solo negli ultimissimi anni della  sua  vita, quel successo che invece arrise precocemente a molti
che invece arrise precocemente a molti altri artisti della  sua  generazione; e questo fatto valse a conservare alla sua
sua generazione; e questo fatto valse a conservare alla  sua  opera ultima — quella che qui c’interessa — la freschezza e
moda e di qual dubbia moda. Le sue oltranze tecniche e la  sua  dispendiosità cromatica mi parevano quasi senza perché. I
neppure la banalità illusiva di un Mancini, e la  sua  mentalità era di vetrina e non di quadro.
l’episodio e tra tutti si distingue Rosso Fiorentino con la  sua  Deposizione nella Pinacoteca di Volterra.
la gravezza della cronaca, diciamo pure la stoltezza della  sua  vita di perditempo, goloso, querulo, pettegolo perfino,
svariava in atmosferiche architetture di pennellate. Era la  sua  una chiacchera da poeti, una grazia infallibile e mai
a bande più ristrette d'un altro colore, non scelto per la  sua  “complementarità” o comunque per la sua “assonanza,” ma
non scelto per la sua “complementarità” o comunque per la  sua  “assonanza,” ma anzi per ottenere un effetto spesso
e “difficile,” Frank Stella, Ophir, 1971 denuncia la  sua  ricerca di fare del dipinto un "oggetto da meditare” e non
delle sue nuove facoltà, verso gli ultimi anni della  sua  vita.
il sensibilismo e il pittoricismo che sono al fondo della  sua  natura e della sua cultura.
il pittoricismo che sono al fondo della sua natura e della  sua  cultura.
sul punto di pugnalarlo sull’ara, quando un angelo ferma la  sua  mano. Dio ricompenserà Abramo per la sua eroica devozione
un angelo ferma la sua mano. Dio ricompenserà Abramo per la  sua  eroica devozione e, in luogo di Isacco, un montone verrà
sollecito, nè anche un’ombra di malumore velava mai la  sua  voce. Virtù tutta sua: con lui si diventava sereni.
in attesa che il tempo passi la  sua  mannaia sulle opere che non meritano di sopravvivere,
l’arte è anche un pensiero visualizzato che ci invita a  sua  volta a pensare.
del martirio, con il quale fu scorticato vivo, e la  sua  pelle adagiata su un braccio.
al 1961 Dine mette a punto la  sua  ricerca e vi si getta dentro con una ricchezza sparpagliata
spinge prima di tutto il singolo oggetto a mostrarsi nella  sua  solitudine e spoglia brutalità, ad esibirsi, si direbbe.
spaziale, brevemente esporrò la parte tecnica e la  sua  possibilità di sviluppo, che contiene le quattro dimensioni
ce ne fornisce una versione nella  sua  Crocifissione conservata a Capodimonte, dove il tema è
L’essere si manifesta integralmente, nella pienezza della  sua  vitalità.
 sua  vena capitale decorre a punto dalla risoluzione geniale di
tutto sommato, un po’ frustrata, per la  sua  definitiva rinuncia al «bel pezzo», per la sua sempre
per la sua definitiva rinuncia al «bel pezzo», per la  sua  sempre maggior tendenza ad architettonizzarsi, per la sua
sua sempre maggior tendenza ad architettonizzarsi, per la  sua  lenta e inesorabile compromissione con l’elemento
giovine Sorbi non è mai uscito se non di pochi passi dalla  sua  Toscana. Avuta trionfalmente la pensione di Roma, vi
ma non ci pare che basti. Per non lasciarsi vincere dalla  sua  stessa facilità del pensare e del fare, per non cadere a
nell’artificiato, ha bisogno di arricchire e di scuotere la  sua  mente, di vedere molto, di lavorare, di meditare, di
voglia aggiogare la gigante umanità, che non vive nella  sua  fantasia oltre la sua conchiusione plastica, a espressività
gigante umanità, che non vive nella sua fantasia oltre la  sua  conchiusione plastica, a espressività ideali, così che
nella tentazione è infinito nel rigirarsi appianato della  sua  costruttura; e le membra franate di Adamo dormendo; - che
presenta una pietra, tenuta in mano oppure disposta sulla  sua  testa.
monumento a Tiziano, ha visto l'arte nuova fuori della  sua  città, e se n’è innamorato. Che male c’è egli se qualcuno
portare buon frutto. Lo scrupolo della verità, non nella  sua  forma materiale meticolosa, ma in relazione al sentimento
dal pubblico e dai giornalisti, e continuando dritto la  sua  via, con poca o punta speranza di potere essere presto
speranza di potere essere presto capito e lodato nella  sua  città.
materia in movimento manifesta la  sua  esistenza totale ed eterna, sviluppandosi nel tempo e nello
DELLA VERGINE: Anche questo tema fa la  sua  prima comparsa nei rilievi scultorei delle chiese gotiche,
e come vede il mondo, e largirci, in sogno, la verità della  sua  visione.
dispetto della  sua  «sfortuna» critica, la grande tela di Signac non passò
e che quest’ultimo volle acquistare per esibirlo nella  sua  sala da pranzo, pagandolo 500 franchi in contanti e 500 en
muovendo dal Caravaggio, Velazquez, in Spagna, oppone la  sua  lucida oggettività al manierismo trascendentale di El
manierismo trascendentale di El Greco; Rembrandt oppone la  sua  concezione della storia come esperienza vissuta alla
l'attività di Artemisia fino alla  sua  venuta in Napoli è strettamente legata al quadro dell'arte
visive da rapportare ulteriormente e ridurre, sia a  sua  volta giustificata in Giacometti per la sua lunga
ridurre, sia a sua volta giustificata in Giacometti per la  sua  lunga permanenza in zona surrealista ed abbia quindi preso
figure o paesi o nature morte — è insopprimibile per la  sua  spontaneità, per la sua inevitabilità.
morte — è insopprimibile per la sua spontaneità, per la  sua  inevitabilità.
della Sacra Famiglia, la Madonna di Hampton Court; e la  sua  sorella carnale, che abbiamo ritrovato.
delle sigle, che si sprigionano lungo le linee ideali della  sua  meditazione, della scrittura ebraica immensificata, che
di giudizi, rovescio della medaglia dell’impegno della  sua  grafia.
che il dato vincolante non possa privare l’uomo della  sua  libertà, della sua freschezza e creatività. Assumere alla
non possa privare l’uomo della sua libertà, della  sua  freschezza e creatività. Assumere alla lettera può non
aristocraticamente distaccata che arriva a nascondere la  sua  partecipazione dietro tratti di ermetico dandysmo.
per il pittore dopo la Liberazione — pone le basi «della  sua  storia più vera ed autentica». Da questo momento la sua
sua storia più vera ed autentica». Da questo momento la  sua  avventura si farebbe «solitaria e segreta» e «il
verso la metà del '600, Giovanni Vermeer s'inizia con la  sua  Diana e le Ninfe, con la signorile e casalinga Allegoria
del sig. Coats, ci pare ch'egli riveli chiaramente la  sua  origine italica- per il tramite - così credo - di Orazio
linguaggio morrissiano) è precorso dal segno; il quale, a  sua  volta, è significante in quanto ogni opera d’arte possiede
è significante in quanto ogni opera d’arte possiede una  sua  significanza; ma non è riducibile a un elemento
bramantesca si sarebbe dovuto tener più fusa la  sua  attività di pittore con quella di architetto, che il M.
il medesimo carattere ossessivo, travolti o innalzati dalla  sua  pietà maledicente.
palazzo di Luigi XIV, non troverà l’ambiente adatto per la  sua  invenzione e la sua tecnica fallirà, per la prima volta,
non troverà l’ambiente adatto per la sua invenzione e la  sua  tecnica fallirà, per la prima volta, l’impresa.
e in particolare Lanfranco; ama Pietro da Cortona, e la  sua  spiegata decorazione: lo scontro non è quindi tra due
per l’enorme abbondanza e la qualità ineguale della  sua  opera, conosce tutta la pittura del suo tempo e del
stesso, animatissimo, del colore a tocco. E, la  sua  pittura, il «miracolo tecnico» del Seicento napoletano: da
nelle singole opere, nella continuità e nella massa della  sua  produzione d’immagini.
generazione «dopo Picasso» che giustifichi al profondo la  sua  condizione figurale, il suo non perduto legame umanistico,
figurale, il suo non perduto legame umanistico, la  sua  «simpatia» — nel pur angoscioso e orripilante volgersi alla
per Boccioni è ancora qualcosa di impersonale nella  sua  forma squadrata, qualcosa infine di ancora realistico, o
di ancora realistico, o tutt'al più di intensificato nella  sua  regolarità reale da una congelazione di senso cubista?
creazione politica del Seicento è lo Stato nazionale, la  sua  forma tipica è la monarchia assoluta. L’Europa moderna è un
non era soltanto la sede del principe e lo strumento della  sua  politica personale, ma l’erede di una propria tradizione
e promesse» ma la illibata limpidità jalina della  sua  forma teoretica.
che condurci più addentro nell'interpretazione della  sua  umanità ricreata?
tentava di additare alla fantasia figurativa l'unica  sua  moralità; quella di non esser altro. E di sollevare
le intese il sensismo) della materia, riaffermandole, nella  sua  violenza lirica visiva, come ricreate eternamente dallo
fantasia e geniale consapevolezza in quale modo la  sua  solitudine, diciamo pure la sua individualità di ribelle,
in quale modo la sua solitudine, diciamo pure la  sua  individualità di ribelle, poteva esprimersi, senza
litteram, è un semplice accadimento, non condiziona mai la  sua  intuizione, che va oltre la fase culturale dei suoi
più forte e più fascinoso di quanto sia, concretamente, la  sua  pittura: esiste, per apologie di critici, scrittori, poeti,
famoso quadro delle «Demoiselles d’Avignon» del 1906), la  sua  pittura e non la sua fama, il suo insegnamento e non le sue
«Demoiselles d’Avignon» del 1906), la sua pittura e non la  sua  fama, il suo insegnamento e non le sue vicende private, il
della strada; siamo ancora noi che portiamo Picasso e la  sua  grande, umanissima lezione, verso l’uomo medio, verso il
con Oldenburg la macchina è uscita sabotata e malconcia; la  sua  saldezza e funzione sono state barattate a favore di una
di una specie di condiscendente natura antropomorfa 35. La  sua  presunzione e volontà di sopraffarci vengono meno se appena
Troppe cose c'impediscono in questo: sopratutto la  sua  lunghissima attività dispersa per l'Europa e spesso sotto