Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 Al  Piazzetta invece dopo un esame tranquillo va tolta la bella
va tolta la bella Testa di vecchio (n. 76), per restituirla  al  Pittoni; nessuna maraviglia che i due artisti si possano
di vite. Modena, raccolta Campori. Mi faceva pensare  al  Cerquozzi.
 al  soggetto come scioccamente lo si intendeva, si attribuivano
l’allegorismo ideologico del Bernini risulta inapplicabile  al  tema ormai soltanto politico. L’insuccesso del progetto
L’insuccesso del progetto berniniano non e dovuto né  al  re, che apprezza altamente i disegni del maestro italiano,
che apprezza altamente i disegni del maestro italiano, né  al  Bernini, che si piega a modificare più volte il suo disegnò
sia pure con lo specioso argomento dell’economia,  al  governo, che preferisce il solenne allineamento della
una schiera di soldati in alta uniforme messa di guardia  al  palazzo; e, contro questa architettura “ di governo”, il re
l’indirizzo opposto, quello che ho definito «la riduzione  al  progetto» (e che si potrebbe anzi ricondurre al progetto
riduzione al progetto» (e che si potrebbe anzi ricondurre  al  progetto senza oggetto, ossia all’ideazione dell’elemento
 al  di sopra delle apparenti contraddizioni della personalità
le opere dello scultore un valore finale e irrepetibile,  al  di sopra di ogni compromesso col gusto corrente.
serve ad “attualizzare” il racconto, per renderlo vicino  al  mondo contemporaneo.
non trovano più il verso di darsi in braccio  al  loro genio nativo. Così l’arte diventa un’affettazione. O
non fosse altro che un artista ingenuo, il quale mostrasse  al  di fuori ciò che la natura gli va dettando al di dentro, e
mostrasse al di fuori ciò che la natura gli va dettando  al  di dentro, e lo spettatore non fosse altro che uno
meno se appena l’accarezziamo. La stessa sorte tocca  al  Telefono molle (1963) e al Tubo (1964), forse tra tutti gli
La stessa sorte tocca al Telefono molle (1963) e  al  Tubo (1964), forse tra tutti gli oggetti di Oldenburg
gli oggetti di Oldenburg quello più voluttuoso e morbido  al  tatto. Soffice gabinetto e Soffice lavandino (entrambi del
ulteriori avrebbero anzi dimostrato  al  Kutschera che per il San Sebastiano di Venaria Reale il
che per lo stile decorativo alla grande servirono  al  Ricci più che i Carracci e il Correggio le forme agili e
è poi ben chiaro il ricordo particolare del Baciccia  al  Gesù.
e la sua «mercificazione», e dunque il suo asservimento  al  capitale, al mercato, alla «borghesia», in nome
«mercificazione», e dunque il suo asservimento al capitale,  al  mercato, alla «borghesia», in nome d’un’utopistica lotta
cui abbiamo spesso discusso, è una riprova della tendenza  al  progetto cui sopra accennavo: l’analisi semiotica applicata
progetto cui sopra accennavo: l’analisi semiotica applicata  al  fare architettonico e artistico altro non è che il bisogno
Roma, Accademia di San Luca. Opera toscana vicina  al  Bilivert.
di membra, ch'essa conduce l'organismo, inevitabilmente,  al  grottesco.
esaurisce l’influenza sulla politica degli intellettuali,  al  riparo dall’impegno, ripiegati su ricerche e linguaggi
su ricerche e linguaggi estetizzanti. Dall’impressionismo  al  Kitsch, la via dell'arte alla modernità passa anche per l'
si intende facendo un passo indietro e uno avanti: tornando  al  Dedalo e Icaro del ’79 e spingendoci fino al monumento di
tornando al Dedalo e Icaro del ’79 e spingendoci fino  al  monumento di Maria Cristina a Vienna a cui Canova lavoro
di Maria Cristina a Vienna a cui Canova lavoro dal 1798  al  1805 riprendendo e sviluppando gli studi per un inattuato
la scultura: i suoi dipinti dimostrano una netta avversione  al  tiepolismo e al guardismo e una tendenza a tornare a modi
dipinti dimostrano una netta avversione al tiepolismo e  al  guardismo e una tendenza a tornare a modi cinquecenteschi
(come gli architetti che volevano tornare, correggendolo,  al  Palladio). Decide per la scultura come più adatta ad una
un atteggiamento estetico limitato all’architettura e  al  disegno industriale più che alle altre arti visive. Ma
artistici — poesia, letteratura — si è spesso accennato  al  post-moderno come a un fenomeno generalizzato e derivato da
culturale come “alfabeta” ha dedicato una serie di articoli  al  problema (1981) cercando di dimostrare i legami esistenti
del tutto la sua vena narrativa ed umoresca; anzi, intorno  al  1950 sembra ritrovarla spesso, in quelle folle di borghesi
1950 sembra ritrovarla spesso, in quelle folle di borghesi  al  mare tutte ottocentizzate nel costume, in un colorato
giapponese si traduce nello scorcio di una folla seduta  al  mare.
questa, e profonda, del movimento. La dobbiamo  al  pittore Boccioni.
capitolo a parte serve  al  Cristo della Minerva per cui il T. prova un'ammirazione
questa ricerca risultasse vana, è dovuto  al  fatto, secondo Kant, che non si dimostrano dommaticamente
a priori, e, sciolta dal riferimento all’essere, torna  al  fenomeno, si rivela lo schema stesso del pensiero che pensa
del Castello a Milano, Nella prima è soppresso il pendant  al  San Giuseppe, sicché, come anche nell'altra, la compositura
viene a snodarsi mollemente in diagonale dall'ultimo  al  primo termine.
ha origini medioevali e rimane praticamente inalterata fino  al  Rinascimento.
v'è una ragione più interna per credere  al  viaggio di Caracciolo a Roma, e più per spiegare la ragione
la necessità ch'egli ebbe di orientarsi di fronte  al  problema dell'affresco. Ve l'immaginate voi l'autore della
Diziani i quattro noti «pendants» con mitologie attribuiti  al  Ricci nella Galleria di Venezia; per contro è probabile che
Venezia; per contro è probabile che l'attribuzione dovuta  al  Cantalamessa resterà come la migliore*, per dimostrare
da ogni riferimento col mondo esterno e si opponeva quindi  al  postcubismo, al surrealismo e al neorealismo del
col mondo esterno e si opponeva quindi al postcubismo,  al  surrealismo e al neorealismo del dopoguerra. Il movimento —
e si opponeva quindi al postcubismo, al surrealismo e  al  neorealismo del dopoguerra. Il movimento — che nel decennio
Palazzo Riso, polo dell’arte contemporanea siciliano. Entri  al  Riso e vedi venti pianoforti appesi al soffitto. Cosa sono
siciliano. Entri al Riso e vedi venti pianoforti appesi  al  soffitto. Cosa sono Damien Hirst, Away from the flock,
Per il cittadino di Palermo che guadagna settecento euro  al  mese e che dovrebbe bearsi a vedere i pianoforti di
bearsi a vedere i pianoforti di Kounellis attaccati  al  soffitto?
in Inghilterra, e in Germania con Friedrich. Passando  al  Novecento, anche qui non si scappa. Si pensi al Cavaliere
Passando al Novecento, anche qui non si scappa. Si pensi  al  Cavaliere azzurro, al Ponte, al Cubismo, Les demoiselles
anche qui non si scappa. Si pensi al Cavaliere azzurro,  al  Ponte, al Cubismo, Les demoiselles d'Avignon del 1907, il
qui non si scappa. Si pensi al Cavaliere azzurro, al Ponte,  al  Cubismo, Les demoiselles d'Avignon del 1907, il Futurismo
 Al  bello decorativamente trittico della Collezione Carrand al
bello decorativamente trittico della Collezione Carrand  al  Bargello erano state riunite dai conoscitori altre opere
grandi movimenti dell'avanguardia "classica," dal futurismo  al  cubismo, dall’espressionismo al surrealismo, e aveva visto
"classica," dal futurismo al cubismo, dall’espressionismo  al  surrealismo, e aveva visto instaurarsi il fenomeno
di non parlarne. Ma l’opera d’arte è due volte impensabile  al  di fuori della coscienza, al momento della sua creazione e
d’arte è due volte impensabile al di fuori della coscienza,  al  momento della sua creazione e al momento della sua epifania
di fuori della coscienza, al momento della sua creazione e  al  momento della sua epifania in un’altra coscienza: e perciò
la sussistenza dell’opera d’arte nei suoi mezzi fisici  al  di fuori di una coscienza che la individua come tale si
il mondo, le opere d’arte non più sarebbero, perché  al  determinarsi della loro realtà senza esistenza è
Bellini va oltre Piero che dissi aver lasciato talora  al  panneggio qualche nervatura toscana. E si veda il moto
inevitabilmente in posa per dare squadro prospettico  al  contorno.
di essere saltati involontariamente dal «sommario»  al  «lineamento dei valori d'arte senese »; eppure non è così.
Uffizi. Proprio in quei giorni il Voss lo restituiva  al  Crespi bolognese.
nella seconda edizione, mi risultava cosa vicina  al  Brandi.
proviamo ad estendere le considerazioni di Friedman anche  al  campo dell’arte, vedremo come sia possibile ammetterne la
in un mondo povero: un mondo che ha finalmente rinunciato  al  consumo eccessivo, allo spreco, alla proliferazione
indiscriminata di oggetti (e di esseri) e che si è volto  al  mantenimento d’una situazione di sviluppo, basato sulla
che riprendere la prospettiva dove la trovasse portata  al  suo sviluppo migliore: in Piero.
cose si complicano quando si giunge  al  sommario e alla conclusione, cioè alle due storie dell'arte
Sessanta. O forse, invece, lo stesso storico si riferirà  al  concettualismo degli anni Sessanta-Settanta come ad uno dei
e più o meno nichilistici, da assimilare  al  Dadà, al cinema underground, ai Concerti Fluxus, mentre,
e più o meno nichilistici, da assimilare al Dadà,  al  cinema underground, ai Concerti Fluxus, mentre, più o meno
o afghano entri nella classifica dei cento più noti  al  mondo occorrerà una globalizzazione che non sia solo di
alla loro specifica storia senza sentirsi troppo estranei  al  flusso maggiore e quindi indigesti al sistema di
troppo estranei al flusso maggiore e quindi indigesti  al  sistema di promozione.
comunque, che l’artista può arrivare non solo a collaborare  al  coordinamento di collettive su larga scala di carattere
onnicomprensiva anche la sua personale retrospettiva  al  Guggenheim di New York; indipendentemente dal lavoro
come un sistema che riempie il vuoto. Nell'invaso che sta  al  centro dello spazio appariva una sorta di caduta nel pozzo
Milano, raccolta Chiesa [figura 260]. Già la riunivo  al  Ceruti (come poi scrissi nel '27).
non è molto, ornato di marmorea fronte. Si deliberava  al  tempo stesso arricchire il frontone delle tre porte con
frontone delle tre porte con sculture in basso rilievo, e  al  genio del Duprè se ne affidava il difficile incarico.
orante della Galleria Colonna è stato restituito da tempo  al  Borgianni, dal sottoscritto (' L'Arte', gennaio 1914) *
Toscana arrivano,  al  principio del secolo, PIETRO BERNINI (1562-1629) e
a Firenze nell’ambito del Giambologna ed a Roma accanto  al  Mariani. È un lavoratore lento, meditativo: nella Madonna
in qualche punto lo scatto nervoso di Michelangiolo e,  al  di là di esso, perfino certe asprezze quattrocentesche e
conciso dell’altro braccio e del capo. A Piacenza, dal 1612  al  1629, il Mochi compie le due grandi statue bronzee di
Nulla di archeologico o di rettorico nel riferimento  al  solito modello, la statua romana di Marco Aurelio; ma un
alla luce. V’è nel Mochi, infine, un processo dal disegno  al  contrappunto luminoso e cromatico, e insieme una poetica,
una poetica, lirica giustezza d’eloquio, che lo accostano  al  Gentileschi.
negli ultimi due o tre anni (1970-73) ha ridato importanza  al  colore e al fatto pittorico dopo il periodo della “hard
due o tre anni (1970-73) ha ridato importanza al colore e  al  fatto pittorico dopo il periodo della “hard edge
richiedono una pianificazione e potrebbero quasi ridursi  al  progetto stesso.
caste e trepide piume della mia fantasia variopinte  al  volo. Accoglietemi in lungo riposo sul vostro morbido
cerchi di determinare donde precisamente potessero giungere  al  Baço gli elementi classici (architettonici) ch'egli
ch'egli introduce nelle sue opere posteriori  al  giorno in Italia, elementi che probabilmente sono di
e della famosa tavola del Martirio di San Medino (1473)  al  museo di Barcellona non porta l'A. a nessuna conclusione
reattive. Lo studio del polittico delle Gioie della Vergine  al  Museo di Barcellona potrebbe servire all'uopo, specialmente