ibridi è la più semplice spiegazione della segregazione mendeliana, e deve pertanto considerarsi come l’ipotesi fondamentale del mendelismo; l’indipendenza
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le ipotesi con adatti esperimenti, poter cioè analizzare con ulteriori incroci i varî individui, e controllare così se le formule loro attribuite sono
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§ 1. - L’eredità mista, o intermedia, e l’ipotesi della polimeria.
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§ 1. L’eredità intermedia e l’ipotesi della polimeria. — § 2. I fattori letali. — § 3. Atavismo o reversione. — § 4. Telegonia. — § 5. Xenie. — § 6
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. Ipotesi di cui il botanico svedese poté ottenere buone conferme.
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ma, nella massima parte dei casi, è stato giuocoforza rimanere nel campo dell’ipotesi, senza la possibilità di un controllo rigoroso, come si è
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L’applicazione della ipotesi della polimeria, che parve quasi un deus ex machina per ridurre in termini mendeliani l’eredità mista, non andò esente
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mendelisti. Abbiamo esposto le basi su cui questa ipotesi fu costruita, ne abbiamo visto l’importanza per interpretare molti casi intricati, e speriamo che
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Abbiamo visto dunque, che la massima parte delle eccezioni alle leggi di Mendel si può interpretare in modo perfettamente adeguato con l’ipotesi
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e renderla omogenea prima di trasmetterla ai discendenti. Vedremo in appresso come questa ipotesi d’una distribuzione ineguale di sostanze diverse
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eredità. L’ipotesi che il nucleo sia il latore dei caratteri ereditarî fu poi proposta contemporaneamente e indipendentemente nel 1884 dal botanico E
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è ottenuto con un processo tanto caratteristico e universale quale la cariocinesi. Perciò le ipotesi proposte da varî autori, che l’uno o l’altro di
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Il sospetto che il nucleo dovesse avere gran parte nella trasmissione dei caratteri ereditarî si concretò ben presto nell’ipotesi che i cromosomi, in
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Supponiamo che i geni che determinano i caratteri ereditarî siano localizzati nei cromosomi, e vediamo come, in quest’ipotesi, debbono comportarsi
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merito di avere completamente illustrato questa ipotesi, nella Drosofila, e di aver così trovato il primo argomento a favore della localizzazione dei
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Si può concludere dunque che l’ipotesi rende pienamente conto dei fatti, e il comportamento di questi caratteri «legati al sesso», che sarebbe
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Nel 1913 uno dei collaboratori del Morgan, C. B. Bridges, ottenne una brillante conferma dell’ipotesi che i geni associati al sesso siano localizzati
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sesso) nei cromosomi sessuali, ed è legittimo ora il tentativo di estendere questa ipotesi anche ad altri geni, che potrebbero esser situati negli altri
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Prima di esporre l’ipotesi proposta dal Morgan per l’interpretazione dello scambio, riferiamo qualche altro esempio che indicherà
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ricombinarsi con geni che risiedono in un altro cromosoma, il Morgan propose una teoria, che consta di due ipotesi principali:
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, diviene infatti possibile fare delle previsioni, e il controllo sperimentale offre modo di verificare l’ipotesi.
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fra B e G ci è tuttora incognita, ma è evidente che, se l’ordinamento dei geni nei cromosomi è lineare come vuole la prima ipotesi, B può occupare
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una buona conferma alla prima ipotesi. Il Morgan, del resto, fa osservare che i valori delle percentuali di scambio non possono dare altro che una
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descriveremo nel prossimo capitolo, la raccomandano sotto ogni riguardo, almeno come ipotesi di lavoro, come punto di partenza per ulteriori ricerche.
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Uno dei cardini della teoria cromosomica è costituito dall’ipotesi che l’assetto cromosomico, allo stato diploide, sia formato da coppie di cromosomi
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si riveste di cromatina. Simili ipotesi, del resto, non sono neanche necessarie: i fatti parlano con tutta evidenza, e si può prevedere che la
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Fig. 66. - Tetrade con tre chiasmi: a sinistra, secondo l’ipotesi di Sax; a destra, secondo l’ipotesi di Darlington (da W. Ludwig, 1938).
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(ipotesi di Darlington) oppure se i cromatidi sono ancora integri e la rottura e lo scambio dei pezzi avvengono dopo questo stadio, in seguito alla
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ipotesi sulla loro localizzazione nel germe. Finora la massima parte dei caratteri specifici o generici che si sono potuti studiare geneticamente sembrano
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, o teratogenesi, ecc. E l’ipotesi fu così adattata alle varie necessità.
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Quale luce possono gettare queste ricerche sul processo di mutazione spontanea? Una prima ipotesi è che le mutazioni siano indotte, in natura, dalla
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atomi subiscano uno spostamento e raggiungano un altro stato di equilibrio. Questa ipotesi può essere saggiata in varî modi, e le ricerche future diranno
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Le mutazioni cromosomiche poi arrecano ulteriori conferme all’ipotesi dell’ordinamento lineare dei geni lungo i cromosomi.
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Un notevole progresso verso la soluzione del problema della determinazione del sesso fu costituito dall’ipotesi, proposta nei primi anni di questo
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infondate e che per spiegare molti dei fatti della intersessualità con la teoria dei cromosomi, è necessario ricorrere a varie ipotesi sussidiarie
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, almeno per gli animali superiori, l’ipotesi della continuità del plasma germinale, quasi una linea immortale, su cui si edificano i somi dei varî
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Il Goldschmidt spiega poi la formazione dei varî gradi di intersessualità con la seguente ipotesi: i fattori M e F agendo quasi come catalizzatori
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Molte ipotesi si sono proposte per spiegare gli effetti della «castrazione parassitaria» che meglio si dovrebbe chiamare «intersessualità
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L’ipotesi di Sturtevant circa la natura del double Bar è stata poi confermata da Bridges (1936) con l’esame dei cromosomi
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Si riguadagna dunque, anche per questa via, la visione dell’unità e dell’armonia degli esseri viventi, che l’ipotesi fattoriale sembrava aver
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successive, e sia perciò lento e graduale e si svolga in un tempo molto lungo. Ciò è in pieno accordo con le ipotesi degli evoluzionisti classici, ed è
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due. Quest’ipotesi darebbe ragione della frequenza dei varî gruppi molto meglio di quella delle due coppie di allelomorfi (ipotesi di V. Dungern e
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indica con A, B, R, combinati fra di loro a due a due. Quest’ipotesi darebbe ragione della frequenza dei varî gruppi molto meglio di quella delle due
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Arcangeli, A. - L’ermafroditismo negli Isopodi terrestri. Ipotesi sopra la natura e l’origine dello stesso e considerazioni su quello di altri
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§ 1. - L’eredità mista, o intermedia, e l’ipotesi della polimeria 116
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variations) che sono sicuramente trasmissibili. . Dobbiamo dunque esaminare criticamente questa ipotesi. Il solo metodo statistico, che serve
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interpretazione diversa da quella data dal Galton. La seconda «legge» è un’ipotesi, che non è affatto dimostrata, né coerente con i fatti che furono scoperti
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Grande passione di discussioni nacque da questa controversia: molte ipotesi furono proposte per accordare l’uno e l’altro modo di vedere, e diverse
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Il Mendel cercò di rendersi ragione di questi fatti, e, con mirabile intuito, trovò ch’erano facilmente comprensibili sulla base di due ipotesi molto
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Anche qui possiamo, valendoci del solito simbolismo, cercare d’interpretare i risultati numerici in base alle ipotesi che ci hanno servito per il
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