ciascun individuo. Abbiamo chiamato, finora col nome di fattori queste unità ereditarie: ora che ne abbiamo riconosciuto la loro natura come di
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Quei fattori, o geni, corrispondenti ai caratteri, che abbiamo indicato con A, B, C, ecc., per potersi così separare e ricombinare, devono essere
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Abbiamo visto dunque, che la massima parte delle eccezioni alle leggi di Mendel si può interpretare in modo perfettamente adeguato con l’ipotesi
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Abbiamo detto già che nella grande maggioranza degli animali e in molte piante la riproduzione avviene per lo più per via sessuale. Talvolta può
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opera di varî citologi, e consiste nella intercalazione — fra le cariocinesi tipiche, o equazionali, che abbiamo sopra illustrate — di una divisione
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fondono (cariogamia) come abbiamo detto. Si risolvono in cromosomi, mentre si forma la figura acromatica, e sul fuso della prima divisione dello zigote
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Come abbiamo già avvertito, non sempre nella riproduzione sessuata, avviene la fecondazione: spesso le uova possono svilupparsi senza esser fecondate
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mancata riduzione cromatica » (Chiarugi). Questi casi corrispondono cioè a quella che abbiamo chiamata, negli animali, p. aploide. Pochi ne sono
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dalla considerazione di quanto abbiamo detto, se prima non avremo esposto altri fatti di molta importanza per la teoria cromosomica.
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descriveremo gli esperimenti del Bridges come se avesse operato con la razza ad occhi bianchi, per semplicità di raffronto con quanto abbiamo esposto (Fig
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La massima parte dei fatti e delle teorie che abbiamo esposto e di quelli che esporremo in seguito sono stati scoperti ed elaborati da Th. H. Morgan
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Morgan e dalla sua scuola, hanno dimostrato che non sempre v’è un sol punto di rottura del cromosoma, come prima abbiamo visto: spesso il cromosoma si
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La costanza della percentuale di scambio, come abbiamo già avvertito, non è assoluta: essa può essere alterata da alcuni fattori esterni, come la
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In tutti i casi di generazioni alternanti, a cui abbiamo brevemente accennato, il problema dell’eredità si complica ancora, poiché per lo più le
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Abbiamo visto, dunque, come si siano constatate delle eccezioni alla legge dell’indipendenza, e si siano scoperti dei gruppi di fattori associati
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Abbiamo visto in un precedente capitolo che i fenomeni del mendelismo sono perfettamente sovrapponibili al giuoco dei cromosomi; ma la dimostrazione
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Abbiamo detto (pag. 136) che nei gonociti, diploidi, si osserva innanzi tutto la coniugazione dei cromosomi omologhi a formare i gemini, o bivalenti
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Abbiamo passato in rassegna sommariamente i varî modi con cui gli organismi provvedono al compito essenziale ch’è loro assegnato, la moltiplicazione
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matroclina è ormai entrato nell’uso. è dovuta in realtà al falso ibridismo, a cui abbiamo accennato. In Hieracium si è potuto constatare che vi sono sempre
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rapporto dei sessi, di cui già abbiamo tenuto parola.
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. Classico esempio è quello delle due specie nostrane di rospi (Born, 1884; Hertwig, 1918; Montalenti, 1933, 1938): come abbiamo detto l’incrocio Bufo viridis
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di cui abbiamo parlato altrove (pag. 67 e 68).
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domesticazione, trasse forti argomenti in favore della sua teoria. Il Darwin come abbiamo già avvertito, s’era accorto che le minime variazioni trasgressive
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che un gene distrutto, o gravemente danneggiato, d’accordo con la teoria di Bateson della «presenza-assenza», che già abbiamo visto respinta dalla
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Abbiamo già visto come possono formarsi in Drosofila degli individui con tre X (triplo X) in conseguenza della mancata separazione dei due X alla
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nucleo del problema; evidentemente, volendo usare un linguaggio consacrato dall’uso, le varie azioni fisiche e chimiche cui abbiamo accennato, e
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femminili, a cui abbiamo accennato. L’importanza del cromosoma X come determinante del sesso nelle specie che seguono il modello X-Y sarebbe dovuta al
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determinazione progamica, la cui interpretazione in termini cromosomici è alquanto più difficile. Abbiamo accennato alle uova dei Fillosserini e dei
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Abbiamo considerato come fatto essenziale della sessualità la presenza di cellule germinali dell’uno o dell’altro sesso; ma, come abbiamo detto
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rivolge per lo più proprio a quei caratteri «generali» o fondamentali di cui abbiamo discorso (pag. 244) come, sviluppo del sistema nervoso, o degli
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germinale — come abbiamo visto, ricevono tutto il complesso dei determinanti, in conformità appunto dell’alto ufficio che son chiamate a compiere.
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trovare l’espressione fisiologica del lavorìo dei geni. Il quale è anche sempre dipendente dalle condizioni esterne, come già abbiamo detto (pag. 59
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bozzolo colorato: quelli in cui vengono a trovarsi insieme Y e C. Oasi analoghi abbiamo già descritto (cfr. pag. 108).
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Gli ormoni secreti dalle gonadi poi, come già abbiamo visto, determinano il tipo strutturale di pigmentazione e di disegno delle penne. V’è qui una
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Abbiamo cercato di dare in questo capitolo qualche esempio delle vie di ricerca che sono state scelte per cercare di svelare le proprietà dei geni
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Ma subito si presenta la difficoltà della definizione della specie, che è considerata come l’entità biologica fondamentale e reale. Abbiamo già
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L’eredità dei caratteri acquisiti, come abbiamo visto, non è stata finora dimostrata. Il lamarckismo, per quanto seducente e verisimile potesse
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mutazioni fattoriali possediamo ora alcuni dati ricavati da faticosi e difficili esperimenti, relativi ad alcune poche specie, a cui abbiamo accennato a
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soprattutto diffuso nel regno vegetale. Sono frequenti i casi ottenuti sotto il controllo sperimentale, e molti fatti — alcuni dei quali abbiamo già
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, come è dimostrato chiaramente dagli esempî che abbiamo riferito a luogo opportuno (pag. 87, 161, ecc.) da cui risulta che molti caratteri seguono le
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ibridazione, di cui soltanto più tardi si poté comprendere intimamente il meccanismo. Alcuni coltivatori, come già abbiamo detto, erano giunti anche a
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questione esemplificando, o indicando le principali linee di ricerca seguite e i risultati raggiunti, ma, come abbiamo fatto per l’eugenica, riteniamo
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abbiamo accennato parlando dell’uomo, e in particolare la scarsa prolificità di alcune specie, come i bovini e gli equini. E poiché inoltre evidenti
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abbiamo detto, risultati notevoli. Nessuno meglio dei genetisti è in grado di conoscere e ammirare tali risultati; ma non per questo si deve
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rimanere intima e profonda, non soltanto per quella comunanza essenziale di problemi e di indirizzi, a cui abbiamo dianzi accennato, ma anche perché tanto i
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specifiche, nel senso che abbiamo or ora cercato di delineare, è pur sempre il problema primo ed essenziale della Genetica.
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Con l’analisi precedente abbiamo distinto alcuni di questi fattori di variabilità, ma è chiaro che l’ambiente risulta dalla coesistenza e dalla
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Si desume da quanto abbiamo detto che la curva di variabilità di una linea pura, che rappresenta la frequenza delle modificazioni di un dato
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Da un lato abbiamo i risultati delle ricerche che sono state esposte nel precedente capitolo, e che sono impeccabili da un punto di vista
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fra i due genitori o uguale a uno di essi, come abbiamo visto. Ma questa associazione tosto si disgrega allorché gli ibridi procreano altri individui
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