10. Che la superficie del mare sia convessa, e che la curvatura di questa superficie sia lievissima, l’ho provato coll'esempio della nave e
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Orione Nave argo
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Canopo “ α della nave Argo
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. Giudicando quindi non da ciascuna nave presa ad una ad una, ma dall'intero loro numero, e dall'insieme delle apparenze da esse presentate, si potrà arguire
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Non passa molto tempo e la nave arriva in C, proprio sulla linea PQ; la si vede ancor tutta dal livello delle acque fino alla punta degli alberi suoi
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7. Eccovici. Osserviamo quella nave che parte per un lungo viaggio. Essa è ancora a noi vicina (in A, fig. 1); noi la vediamo tutta in mezzo al mare
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La nave continua il suo cammino e sembra abbassarsi sotto la linea PQ; a poco a poco il suo scafo scompare, e in D di essa non vedonsi più che le
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Portiamoci ancora in M e rivolgiamo la nostra attenzione ad una nave in arrivo; accade il rovescio
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ed è sotto la linea PQ; poco al di là di Q anche la cima dell'alberatura scompare e della nave non vedesi più traccia.
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Stando a bordo della nave noi avremmo veduto invece la torre MP scomparire a poco a poco, cominciando le parti più basse di essa ad immergersi
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di quanto già osservammo per la nave in partenza. Da principio si vedono appena le punte degli alberi; poi gli alberi si ergono interi sopra la linea
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8.Or come spiegare tutti questi fatti? Non crederemo certo che la nave in partenza siasi realmente affondata nell'acqua, nè che l’altra in arrivo ne
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cada; esse si occultano invece a poco a poco, abbassandosi gradatamente, mentre a chi sta sulla spiaggia aspettando una nave in arrivo, questa pare
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E. PM la torre appie della quale eravamo poc'anzi, ed OABCD è la superficie del mare lungo la strada percorsa dalla nave. Da P il nostro occhio getta
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e posso provarvi insieme la giustezza del mio paragone, per mezzo di una figura in cui vi rappresenterò il cammino della nave di profilo invece che
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Non vi ricorda la curva ABD della superficie del mare il profilo certamente più marcato del monticello? Non vi riesce ora evidente il perché la nave
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torre punto B arresta la visuale, e da quella posizione si cessa di veder la nave quando questa è in H. Saliti in M la nostra visuale lambisce la
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parte principale si include in un gran trapezio di stelle gialle. Al basso e dopo il cane si ha l’immensa costellazione Nave Argo che proiettata sul
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. Canopo nella Nave, 14. Fomalhaut nel Pesce Australe, 15. Alfa del Centauro, 16. Achernar nell’Eridano, ecc. Alcuni vi mettono anche quelle della Croce
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Le australi antiche sono — Balena, Eridano, Lepre, Orione, Cane Maggiore, Cane Minore, Nave d’Argo, Idra, Tazza, Cervo, Centauro, Lupo, Altare
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equinozi; e le maree, lui che non salì mai su una nave e passò tutta la sua vita nello spazio di 200 chilometri.
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Sulla nave, appartenente alla Compagnia delle Indie, viaggiava anche una coppia sposata che da anni cercava invano di avere figli. Una grande
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Al rilievo del magnetismo terrestre dedicherà poi una spedizione partita il 20 ottobre 1698. Per l’occasione fu costruita la nave “Paramore
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Nel 1693 Cassini pubblicò effemeridi dei satelliti di Giove ancora più precise, ciò che ne rese possibile l’applicazione per fare il punto-nave, sia
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Marsiglia. Purtroppo la nave, ormai in vista della meta, incappò nei corsari spagnoli: Arago si ritrovò agli arresti, prima in un mulino a Roses e poi a
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il transito del 6 giugno 1761 perché stava navigando nell’oceano Indiano (lo osservò ma il rollio della nave invalidò le misure), decise di attendere
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In quegli anni il problema della morte delle stelle era nell’aria. Sulla nave che faceva rotta verso Genova Chandra si era portato uno studio di
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’impilamento delle sfere (dove, molto praticamente, le sfere erano palle di cannone da sistemare con il minimo ingombro nella stiva di una nave
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basta stabilire l’altezza della stella Polare sull’orizzonte, per la longitudine è necessario conoscere esattamente l’ora a bordo della nave e
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