e posso provarvi insieme la giustezza del mio paragone, per mezzo di una figura in cui vi rappresenterò il cammino della nave di profilo invece che
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veggasi quanto ho scritto nel mio articolo precedente (Natura ed Arte 1 e 15 febbraio 1893). L’anno scorso è riuscito al signor Douglass, astronomo
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Refrattore per servircene provvisoriamente finchè arrivasse il mio. Esso condiscese e furono insieme con lui fatte le prime ricerche delle quali fu
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L’apparato provvisorio fu presto trasformato in un apparato stabile appena giunse il mio spettroscopio al quale applicai una scala luminosa laterale
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essendo stimate in Argelander della grandezza 2, 0, questa sarebbe pure la grandezza della cometa. Però è da avvertire che al mio occhio miope β Ursae
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Nella tavola seguente sono dati i risultati delle osservazioni, ridotte con ogni cura dal mio collega ing. Celoria, tenendo conto del moto della
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mio sforzo di ravvisarla. Fu sempre di una estrema tenuità, e non mi è stato mai possibile seguirla oltre una lunghezza di mezzo grado. Il 6 di agosto
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periodo, e la sua deviazione dal circolo massimo opposto al Sole, sono debitore al mio collega ing. Giovanni Celoria.
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interpretare sulla pietra litografica i miei disegni, valendosi delle spiegazioni verbali che ad ogni istante io gli poteva fornire. Così riuscii nel mio
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e tutte le altre di tal natura, debbo dire, che al mio occhio, molto miope, le stelle appajono diffuse come dischi rotondi di
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cannocchiale da teatro, e con mio stupore non potei seguitarla oltre a 2 gradi. La coda è debole e l’aureola intorno al capo al contrario è assai bella. Coll
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dell’angelo Cosmiel: “Teodidatto mio, mi rendo conto che sei veramente un credulone e bevi tutto quello che ti raccontano. Quella sfera di cristallo
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’orchestra. Al mio arrivo ho conosciuto il filosofo David Hume. Qualche giorno dopo ebbi l’incarico di dirigere l’orchestra e di eseguire alcune delle
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Della sua crescita culturale così Wilhelm (William per gli inglesi) scrive in una lettera: “Dopo aver migliorato a sufficienza il mio inglese, ho
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Lalande morì settantacinquenne nel 1807. Nel testamento lasciò scritto: “Desidero che il mio corpo serva a una dissezione anatomica”. Non sappiamo se
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il campanile di un villaggio su cui un ufficiale possa fare le sue osservazioni (...) Io navigavo sul mio campanile e il mio obiettivo poteva scattare
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spiegato la quarta dimensione. Forse apprezzò la lettera di un genitore che gli raccontava: «Mio figlio di otto anni mi ha chiesto: che cosa ha studiato
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mio occhiale, potessero essere veduti: perché insomma l’effetto di questo istrumento è il rappresentare quell’oggetto che è, verbi gratia, lontano 50
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, Pantometria, fu pubblicato postumo dal figlio nel 1571. Racconta Thomas in una sua opera matematica dello stesso anno: “Mio padre, nelle sue continue e
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